Chapter 1: Capitolo 1 - L'inizio
Chapter Text
Jiang Cheng non aveva grossi rimpianti certo una parte di lui avrebbe voluto fare alcune scelte diverse (anche se non aveva certezza che le cose sarebbero andate diversamente) tuttavia con il tempo ha imparato ad andare avanti e imparando che era inutile tormentarsi sul passato, lo aveva fatto per molto tempo e alla fine aveva fatto pace con quelle scelte, la sua setta Yunmeng-Jiang era potente alla pari delle altre se non superiore, oserebbe orgogliosamente dire, anche alla stimata setta Gusu-Lan, era anche ricca, sicura e prospera, suo nipote Jin Ling era ormai cresciuto e aveva preso le redini della setta Jin e Wanyin sapeva che sarebbe stato uno dei migliori Leader che ci fossero, anche se per lui sarebbe rimasto sempre la piccola minaccia che era da piccolo, a questo pensiero sorrise nonostante la situazione in cui si trovava in quel momento poiché da mesi, infatti, si stava ritirando sempre di più dal suo ruolo di Capo Setta nominando come suo successore il suo primo discepolo, colui che era rimasto al suo fianco fin dalla ricostruzione di Lotus Pier, il giovane aveva pianto nel suo ufficio quando gli diede la notizia dicendo tra le lacrime che era un onore e che non lo avrebbe deluso un po’ imbarazzato Jiang Cheng lo aveva lasciato piangere dandogli delle pacche sulle spalle e dicendo che sarebbe stato disponibile per aiutarlo finché avrebbe avuto fiato, quando fecero l’annuncio la setta discepoli, inservienti e anche i civili ebbero le lacrime agli occhi ma accettarono la sua decisione augurandogli il meglio e ringraziandolo per tutto quello che aveva fatto.
Tornando alla sua attuale situazione cercò di tamponare la copiosa fuoriuscita di sangue derivata da un gruppo di coltivatori canaglia che gli avevano teso un imboscata e sebbene tutti i nemici avevano trovato la loro dipartita per mano di Sandu e Zidian non era venuto senza un costo e quella era la profonda ferita allo stomaco, aveva inviato un segnale di soccorso ma sapeva che non avrebbero fatto in tempo a riportarlo al Molo per curarlo e stranamente Jiang Cheng non aveva paura, si sentiva però sia triste per il fatto che avrebbe lasciato A-Ling e la sua setta senza un propenso addio ma al contempo anche sollevato ed il motivo per cui provava sollievo era, forse, per il fatto che aveva vissuto questa vita più che abbastanza e che ne era stanco, credeva di aver sofferto e rimediato ai torti più che sufficientemente, quindi si lasciò abbracciare dall’oscurità della morte e del riposo chiudendo gli occhi essendo a malapena consapevole delle voci che gridavano il suo nome assieme ai passi veloci che li accompagnavano... e così il grande Leader della Setta Yunmeng-Jiang, Jiang Cheng, morì con un sospiro e un lieve sorriso sul volto.
Wanyin aprì gli occhi trovandosi sulle rive di un lago pieno di fiori di Loto, la brezza spostava i fiori facendoli ondeggiare tranquillamente sulla superficie piatta dello specchio d’acqua, il cielo era sereno, il sole alto e poteva sentire il cinguettio degli uccelli e quella stessa brezza che correva nei suoi capelli e non poté far altro che sentire sollievo sospirando in appagamento, ma doveva sapere che, a quanto pare, neanche nell’aldilà gli era concesso di riposare in quanto sentì una voce intorno a lui parlargli: “ciao Leader della setta Yunmeng -Jiang” “ciao” rispose sapendo di dover mantenere comunque un rispetto soprattutto se si trovava nell’aldilà per evitare di turbare gli Dei “chi sei?” chiese poco dopo lui non avendo esattamente molta voglia di conversare la voce rise “chi sono non ha importanza Leader Jiang, il motivo per cui sono qui è per farti una proposta: vorresti avere una seconda possibilità di vita via di qua?” la voce domandò, aggrottando la fronte Wanyin riflette “perché dovrei volerlo? presumo tu sappia com’è stata la mia vita lì, credo di aver già sofferto abbastanza” la voce rispose “è vero Jiang Cheng, sei una delle persone che ha sofferto molto nella tua vita precedente, sei cresciuto troppo presto e ti sono state addossate responsabilità troppo grandi e ardue per uno della tua età, responsabilità e oneri che però hai superato e ti hanno reso l’uomo che sei diventato”, sbuffando egli disse ironico “un uomo vecchio con rancori e una personalità di merda” la voce lo rimproverò gentilmente “non essere così duro con te stesso Wanyin, tutti hanno i loro difetti e tu non sei da meno hai agito sempre per il bene della tua setta e della tua famiglia ed i rancori che hai posso dire che sono giustamente giustificati…sebbene la tua personalità potrebbe sì usare un po’ di cambiamento” lo punzecchiò scherzosamente guadagnandosi un’occhiataccia. Dopo qualche momento di silenzio proseguì “ecco perché sono qui A-Cheng, per darti una possibilità in un tempo e in luogo diverso da quello che ti sei lasciato alle spalle, un posto nuovo in un universo molto, molto lontano da qui” “…sembra quasi impossibile” e lei rise disse sospettoso “il tempo è una cosa misteriosa e l’Universo è vasto e infinito lì il passato, il presente e il futuro si attorcigliano e si diramano in vari e diversi universi”.
Jiang Cheng rimase in silenzio a pensare poi chiese “se mi mandassi in un posto lontano e diverso come farei a conoscere quello che c’è da sapere su quel mondo se sarà diverso da quest’ultimo? Non avrei le conoscenze adatte” “questo non sarà un problema ci sono alcune cose che sono comuni nei vari universi e ti darò quella conoscenza di base, chiamiamola così, in modo che tu ne comprenda appunto le basi, il resto del sapere di quel mondo tuttavia spetterà a te impararlo” fece una pausa domandandogli infine “allora cosa ne dici Jiang Wanyin accetti questa mia offerta di una seconda possibilità di vita?” “…che succederà quando avrò finito la mia vita, dove mi manderai?” ridacchiando la voce rispose “tornerai prima qui sciocco e poi chi lo sa… ” dopo parecchi minuti di riflessione alla fine disse “…accetto la tua offerta” “sono felice Wanyin spero che ti godrai di più questa tua nuova vita, oh e le tue armi verranno con te, dal momento che nessuna di loro si staccherà da te” prima che egli potesse mettere in dubbio un fascio di luce lo avvolse e all’improvviso tutto si oscurò.
Quando si svegliò non si aspettava di sentire delle voci e degli strani rumori facendo qualche smorfia riuscì ad aprire gli occhi e si ritrovò a guardare un cielo azzurro con un sole splendente che spaccava le rocce, si alzò per guardarsi intorno trovandosi in una specie di spiazzo verde gli venne alla mente la parola ‘parco’, una volta spolveratosi i calzoni disse mentalmente:
‘Voce? Sei qui?’ all’inizio non sentì nulla poi sentì risposta
‘Giovane A-Cheng! Sono felice di vedere che sei tutto intero!’
‘Scusami? Stai dicendo che c’era una possibilità che non lo fossi?’ la voce ignorò la domanda e disse
‘ Di cosa avevi bisogno?’ sospirando chiese ‘che posto è questo? E saremmo in grado di comunicare sempre così?’ volendo sapere
‘ Siamo sulla Terra anno 2XXX e attualmente siamo in Giappone’ appena finì di parlare Wanyin venne sopraffatto da una miriade di informazioni che gli fecero avere delle vertigini e se avesse avuto modo avrebbe imprecato come non aveva mai fatto, poi sbatté le palpebre.
‘Bene credo che hai capito le cose fondamentali di questa nuova epoca e per la tua seconda domanda sì, saremo in grado di comunicare se vuoi puoi darmi un nome’
‘ohh andiamo non fare lo scontroso Scrooge sei qui per una nuova possibilità!’ si lamentò la voce ‘ chi?’ venendo ignorato di nuovo poi la voce aggiunse:
‘ A proposito avevi un sacchetto di monete con te quando sei trapassato giusto?’ al cenno dell’altro continuò
‘Bene, ho fatto in modo che prendessero forma e valore di quello di questo mondo ma dovrai comunque trovarti un lavoro per vivere’
‘Mi sembra giusto’ disse lui
'Oh e ho anche fatto in modo che parlassi il giapponese abbastanza per non metterti in imbarazzo! Ma per il resto delle lingue, se vorrai impararle, dovrai studiare da solo’
‘Accidenti grazie infinite per la tua gentilezza e premura’ rispose sarcastico, ricevendo una risata di risposta.
Terminata la conversazione Wanyin si incamminò ammirando il posto prendendo nota delle grandi differenze tra il suo mondo e questo qui, era affascinato dagli edifici alti e potenti che si stagliavano alti nel cielo e ognuna era piena di finestre e balconi con piante di vario genere; per le strade l’afflusso della gente era simile a quello di quando camminava nella sua setta, soprattutto sotto festività oppure occasioni speciali ‘anche se qui sono chiaramente molto più numerosi in effetti è quasi soffocante’ pensò; continuò a vagare e presto si ritrovò fuori con il sole che stava tramontando ‘devo sbrigami a trovare un posto dove stare’ pensò accelerando il passo tuttavia, quando passò vicino ad un vicolo, sentì dei rumori di lotta provenire da lì seguito da quello che gli sembrava un piagnucolio, ovviamente la cosa lo fece fermare e socchiudere gli occhi si avvicinò al vicolo in silenzio e osservò la scena, tra le due mura del vicolo c’era un gruppetto di uomini che sovrastavano un bambino, da dove si trovava A-Cheng non poteva esattamente dire l’età ma era sicuro che non era grande e per qualche ragione si ritrovò a provare una rabbia che lo spinse ad entrare nel vicolo buio e sfoderare la spada mentre camminava e l’intimidiva dicendo “avete cinuque secondi per andarvene” i tre uomini si girarono per guardalo “ah sì? E chi diavolo sei?” “la cosa non ti riguarda, lasciate stare quel bambino” socchiuse gli occhi grigiastri affilati e gli uomini si tesero leggermente “s-stavamo solo parlando e chiedergli chi era” si giustificò quello a sinistra di quello che parlò per primo “immagino sia proprio così” non perse colpo alla palese bugia, quello a destra decise di attaccare e Jiang Cheng lo evitò senza alcuna difficoltà e lo ferì al braccio con un movimento così veloce che nessuno dei presenti lo vide “i secondi stanno per terminare…” disse stoico e i tre corsero fuori dal vicolo come se un mostro li stesse rincorrendo.
Dopo che se ne furono andati Wanyin rifoderò la spada per avvicinarsi al bambino “ehi stai bene adesso, se ne sono andati” cercò di placare il bambino tremante che aveva il viso coperto, si mise in ginocchio a circa due piedi di distanza e aspettò finché il giovane non si scoprì il viso per guardarlo e Wanyin ebbe a malapena la resistenza di non sussultare alla vista del volto del ragazzo, aveva delle cicatrici lungo la mascella inferiore fino alla clavicola così come sulle braccia e sulle gambe, almeno da quello che poteva vedere, anche se non sussultò non riuscì a non spalancare gli occhi ‘Dei sembra così giovane per avere tali cicatrici’ pensò prima di concentrarsi sul bambino studiandolo da capo a piedi per vedere se aveva altre ferite visibili, secondo le sue stime non poteva avere più di 13 anni ( ricordare: l’incidente del fuoco avvenne a 11 anni) aveva occhi blu come il mare e capelli bianchi come la neve anche se erano sporchi, sospirando gli chiese “posso sapere il tuo nome? Il mio è Jiang Cheng ma puoi chiamarmi A-Cheng o Wanyin” sentendo il nome il ragazzo disse “W-Wa-nyin? Sei straniero?” annuì felice che si stesse calmando “sì vengo dalla Cina e la mia famiglia era un po’ tradizionalista e da qui il nome” “i-io mi chiamo T-Touya” “ok Touya ce l’ha fai a camminare? Hai un posto dove andare?” Touya si morse il labbro “la p-prima penso di s-sì e la seconda n-no”.
Sospirando impercettibilmente l’ex capo parlò di nuovo “be’ sono arrivato da poco quindi pensavo di prendere una stanza da qualche parte almeno finché non capisco che fare” poi aggiunse un po’ esitante “se vuoi puoi stare con me temporaneamente” lo sguardo che ricevette dal bambino era una cosa che non avrebbe voluto vedere sul viso di un bambino speranzoso e al contempo diffidente derivati, secondo la sua opinione, a causa di possibili abusi o tradimenti di qualche tipo da parte degli adulti molto probabilmente, il che spiegherebbe la sua chiara titubanza, ma alla fine fece un piccolo cenno “p-per favore Wanyin” una volta sentito l’assenso del bambino si alzò in piedi si tolse la veste esterna e la mise sopra il ragazzo che la tenne stretta prima di odorarla curioso dal profumo che Wanyin sapeva profumare di fiori di Loto, sorrise piano prima di posarsi su un ginocchia e dire “montami sulla schiena Touya” lui lo fece e si rilassò nella presa salda e sicura oltre che godersi il calore che emetteva il corpo dell’uomo che lo invitava quasi a addormentarsi ma lui resistette finché non avrebbe avuto la certezza che fosse veramente al sicuro.
A-Cheng riuscì a trovare posto in un Hotel, non era granché ma andava bene per il momento, aveva avuto la sensazione che il ragazzo stesse scappando o nascondendosi da qualcuno o qualcosa quindi ha cercato qualcosa di più anonimato possibile e trovò questo posto, alla persona dietro il bancone non sembrava importare molto di chi ci andasse basta che pagavi la quota e questo andava bene con lui zero chiacchiere e solo affari, una volta raggiunto la stanza usò la chiave e l’aprì portando dentro il ragazzo prima di chiudere la porta a chiave successivamente lo fece sedere sul letto parlandogli piano “ok Touya sei ferito altrove a parte le cicatrici?” egli esitò prima di dire “s-solo qualche abrasione e graffio” l’adulto cercò nella stanza ma non trovò niente di utile ‘figuriamoci sembra già tanto abbia un letto e un comodino piccolo’ si disse sarcastico poi prese il suo sacchetto Qi dove teneva le cose, ’fortuna che c’era ancora come le mie armi’ pensò mentre prese della crema naturale riponendo il sacchetto successivamente aprì il vasetto e ne prese una piccola quantità “questo è un unguento naturale che ti aiuterà a guarire le ferite” spiegò mentre massaggiava la parte lesa.
Touya fissò questo straniero bello mentre spalmava la crema sulle sue ferite e lo fece in una maniera così delicata che quasi non la sentì inoltre stava molto attento alle sue cicatrici che gli ricordava Natsuo quando lo aiutava trattandole sempre con quanto più delicatezza possibile, tuttavia c’era qualcosa in lui qualcosa di misterioso che intrigava Touya così, quando l’uomo richiuse il barattolo e riprese il sacchetto magico di prima, chiese “chi sei tu veramente? È quello il tuo quirk?” le domande colsero un po’ alla sprovvista l’altro il quale lo guardò per alcuni istanti, e lui quasi si sentì a disagio, ma poi distolse lo sguardo “suppongo che non serva mentirti e non ne ho comunque molta voglia di iniziare in questo modo questa nuova vita” disse prima di prendere qualcosa dalla manica della sua veste che risultò essere un pezzo di carta lungo con una scritta illeggibile per l’albino e lo lanciò contro la porta ed egli osservò affascinato quando vide un barriera per pochi istati prima che scomparve “bene con questo potremmo parlare tranquilli e in questo modo possiamo sentire ciò che avviene fuori ma non viceversa” spiegò alla domanda inespressa sorridendo un po’ allo stupore negli occhi azzurri del ragazzino “ suppongo che debba presentarmi: il mio nome lo sai è Jiang Cheng, nome di cortesia Jiang Wanyin e provengo da un tempo e un luogo molto lontano da qui, precisamente dal passato direi, se vuoi metterla così e sono il Leader della Setta Yunmeng-Jiang, o meglio lo ero”.
“…Quindi sei di un altro mondo?” chiese l’adolescente dopo qualche secondo di contemplazione “esatto, sono arrivato qui qualche tempo prima che ti trovassi nel vicolo, ero sdraiato in mezzo ad un parco lì da qualche parte” “q-quindi non hai un quirk?” “un quirk? È un tipo un potere?” annuendo si spiegò “sì è il tuo potere qui si manifesta intorno al quarto anno di età a volte però può succedere che la manifestazione avvenga prima o dopo quella data” annuendo Wanyin aveva qualche concetto di base di questi potere che la voce gli aveva dato ma era curioso di saperne di più “da dove vengo non ci sono poteri del genere ma abbiamo la coltivazione in cui praticamente ognuno sviluppa un ‘Core’ vale a dire un nucleo composto da energia spirituale che, tramite insegnamento e addestramento, puoi usare a tuo piacimento per fare cose” “come quello che hai appena fatto?” riferendosi al talismano “sì e quello è un talismano per insonorizzare le stanze o un luogo specifico , ci sono anche quelli per protezione e per attacco e di altri tipi” “wow, usi anche le armi?” chiese incuriosito ed eccitato.
Wanyin fece un piccolo sorriso rispondendo “sì, l’allenamento della setta Yunmeng-Jiang ha questo stile di combattimento così come le altre, anche se ogni setta ha la propria tecnica ed è specializzata in punti differenti: ad esempio la nostra si basa sulla velocità e colpire il punto debole in maniera rapida e decisa” “altre sette? Quante ce ne sono?” domandò interessato dalla storia “ci sono quattro sette principali: Gusu-Lan, Yunmeng-Jiang, la Setta Nie e la Setta Jin, tempo fa ve ne era un'altra, la setta Wen, ma cadde a causa della loro avidità e arroganza” Touya vide qualcosa lampeggiare negli occhi dell’altro ma era così fugace che quasi pensò di averlo immaginato, decise comunque di non soffermarsi sull’argomento per il momento “allora suppongo adesso tocchi a me spiegarti un po’ di cose di questo mondo” “sarebbe apprezzato non ne so molto” rispose e così il ragazzo gli raccontò di come si sono sviluppati questi quirk, il lavoro di eroe e tutta quella roba lì “capisco… quindi questa società si basa su questi quirk, di cui ce ne sono vari tipi e combinazioni, inoltre ci sono eroi che combattono i criminali” “riassunto molto breve” scherzò il ragazzo “meglio riassunti semplici che complicati” fece una pausa poi chiese “e il tuo quirk qual è? Se posso chiederlo ma non sei obbligato a rispondere”.
Touya si mordicchiò il labbro non voleva mentire all’uomo, era stato gentile con lui, lo aveva salvato, curato e si era confidato con lui nonostante i rischi ‘e comunque era così male raccontare a qualcuno la mia storia? No ma spero che mi creda’ pensò così sospirò e scese dal letto posando la veste esterna sentendo già dei brividi di freddo senza il calore della sua sicurezza poi disse “te la faccio vedere” poi sollevò la mano e dal suo palmo emerse una fiamma azzurra che anche da dove si trovava A-Cheng (a poca distanza) poteva sentire il calore, si avvicinò impressionato ma cautamente osservandola con attenzione prima che disse “…ti fa del male” affermò più che domandare cogliendo di sorpresa il bambino che guardò giù alla fiamma con tristezza rispondendo “ solo se la uso troppo, il mio donatore di sperma ha un quirk di fuoco e mia madre uno di ghiaccio dalla loro unione ho ereditato le sue fiamme, anche se più calde, ma il corpo di lei” lasciando un attimo perplesso l’uomo prima che si illuminò “oh quindi il tuo corpo non riesce a gestire il calore eccessivo scaturito delle tue fiamme a causa del fatto che il tuo corpo sembra essere più adatto ad una… ‘stranezza’ di ghiaccio” vide il ragazzo annuire al suo ragionamento.
“È per questo che hai quelle cicatrici e ferite?” chiese delicatamente “puoi sempre non rispondere se non vuoi “ aggiunse subito dopo, “più o meno ma un paio vengono da…da…lui” confessò, sentendolo dire ciò fece socchiudere gli occhi a Jiang Cheng “ lui?” ripeté avendo una vaga idea a chi si riferisse ma sperava di sbagliarsi, eppure il cipiglio del bambino quando parlò del padre e della madre non passò inosservato, ‘forse abbiamo in comune più cose del previsto’ pensò, “n-non importa, nessuno mi crederebbe comunque se lo dicessi” “io non sono gli altri Touya e se è come penso io allora abbiamo più in comune di quanto pensassi”, vide il ragazzo combattuto tra il voler parlare e la paura delle conseguenze così il più alto azzardò un ipotesi “è per via del tuo quirk che ti ferisce e quindi non sei all’altezza dei suoi standard?” sapeva di aver colto nel segno quando lo vide sussultare incontrare il suo sguardo “c-come hai-“ alzano le spalle rispose “hai detto, durante la spiegazione di prima, che questa società si basa molto sui quirk soprattutto il lavoro di un eroe il che fa supporre che vi siano discriminazioni o che siano selettivi su chi, secondo loro, sia adatto a diventare un eroe o no il che posso dire è stupido e una gran stronzata nonostante io provenga da un altro mondo, e presumo che il tuo soprannominato donatore di sperma è una di queste persone” allo sguardo sorpreso disse “come ho detto serba abbiamo più cose in comune di quanto pensassi” scrollando le spalle.
Touya sentì le lacrime agli occhi quando sentì Wanyin dire quello che ha detto, in pratica gli ha detto quello che voleva sentire da suo padre e dalla sua famiglia, “pensi che potrei esserlo anche se ho un quirk così?” aggrottando la fronte l’uomo disse irritato “puoi essere chi vuoi Touya, se vuoi essere un eroe allora ci riuscirai ma solo se ti impegnerai, come del resto bisognerebbe fare sempre per qualsiasi carriera si scelga, o anche se non vuoi esserlo va bene lo stesso la cosa importante Touya è che devi fare quello che tu vuoi e non assecondare gli altri, perché non saranno loro poi ad affrontare quello che ti sei sentito obbligato ad accettare e le sue conseguenze” sentendo le lacrime cercare di uscire l’albino disse “m-ma è lo scopo per cui sono nato, l-lui ha comprato e spostato mia madre solo per avere un erede con un q-quirk potente, come una combinazione dei loro due quirk, così da s-sconfiggere l’eroe numero 1 All Might” vide l’uomo dagli occhi blu grigiastri socchiudere gli occhi “è una stronzata Touya se per quell’uomo è tutto ciò che sei allora non è adatto a fare il padre e sicuramente non l’eroe e se mai lo incontro gli darò una lezione che non dimenticherà, i figli non sono armi oppure oggetti da plasmare, usare e poi ignorare se proprio vuole sconfiggerlo questo eroe numero 1 allora si desse da fare lui dato che il suo scopo” lo disse con tale convinzione e determinazione che Touya era affascinato dall’altro e si chiese l’esito di un possibile scontro tra i due.
Appena pochi secondi dopo pensò ‘perché non ho avuto lui come fratello maggiore, familiare o… padre?’ si riscosse dai suoi pensieri quando disse “lui lo chiamava allenamento e lo era all’inizio ma poi la cosa e la prossima cosa che sapeva era che mi picchiava finché quasi non svenivo per la stanchezza, diceva che ero debole a causa del mio corpo difettoso, avevo una sorella prima di me ma fu scartata appena manifestò il suo quirk poiché era di ghiaccio, poi a seguito di me ci fu Natsuo anche lui scartato come mia sorella e intanto continuava ad allenarmi anche se avevamo scoperto che la mia stranezza mi feriva ed io lo accettai, forse non mi rendevo conto di quello che in realtà fosse, e -e poi finalmente ebbe quello che più voleva il suo gioiello splendente, il suo capolavoro Shouto e venni scartato del tutto” fece una pausa asciugandosi gli occhi dalle lacrime, fu circondato da un paio di braccia forti ma non costrittive e sprofondò nel loro calore “t-tutto quello c-che volevo e-era solo e-essere ap-prezzato e a-amato da lui ed ero disposto a sopportare l’-l’allenamento, al-cune della bruciature me le s-sono fatte da s-solo per migliorare e farmi appezzare da lui nonostante lui mi abbia scartato e detto più volte di smetterla e che era inutile” sentì l’afflusso di lacrime aumentare “s-sono cattivo per essermi ferito solo per f-farmi no-tare dal lui?” domandò all’uomo il quale strinse di poco la presa, ascoltando con il cuore dolente “no Touya e non dovresti mai pensarlo di te stesso, sei un bambino che è stato creato come un arma sei stato allenato e plasmato per il suo egoistico sogno e questo ha avuto un impatto su di te e quando ti ha scartato hai sentito come se tutto ciò per cui hai lottato, per cui ti sei impegnato e hai faticato fosse senza valore” Touya sbatté le palpebre ricambiando l’abbraccio dell’altro “ma non è così Touya l’unico cattivo qui è solo quello spregevole individuo, tu non hai alcuna colpa…non è un crimine voler essere amato dai propri genitori, anzi dovrebbe essere una cosa istintiva per loro dato che hanno deciso loro di mettere al mondo i propri figli e figlie” si staccò guardando il ragazzo negli occhi lacrimosi carezzandogli dolcemente la guancia.
Jiang Cheng lasciò l’albino piangere sulla sua spalla non parlando più ma offrirgli supporto e carezzandogli la schiena proprio come fece con A-Ling quando era piccolo e aveva paura o aveva gli incubi o era insicuro, nel frattempo giurò che se avesse mai incontrato l’uomo lo avrebbe legato con Zidian, fulminato e poi fatto a pezzi, data la sua infanzia sapeva che lui e Touya non erano molto diversi sotto quell’aspetto di avere aspettative poste sulle loro spalle dai rispettivi padri ed entrambi hanno capito che non importa quanto si sforzassero per certe persone non cambierà nulla, potevano anche sfinirsi e non sarebbe cambiato niente ma adesso non era il momento di pensarci, aspettò finché non si calmò e si staccò stropicciandosi gli occhi ma lui gli tenne la mano “usa questo” e gli diede un fazzoletto viola con un fiore sopra “c-che fiore è?” chiese mentre lo prese “un Loto ed è il simbolo della mia setta lì abbiamo gli stagni pieni di fiori di loto, pensa che il molo dove risiede la casa del Capo setta è chiamato il Molo di Loto per questa sua caratteristica” rispose orgoglioso della sua casa “scommetto che è bellissimo” disse con voce roca dal pianto il ragazzo e sorridendo dolcemente il coltivatore annuì in accordo “sì lo è, mi è sempre piaciuto lì a volte i discepoli vanno a studiare per un breve periodo in altre sette e anche io quando aveva circa la tua età sono andato a studiare nella setta Gusu-Lan e sebbene abbia delle montagne stupende e tranquille mi mancava lo stagno di casa mia…ho sempre amato l’acqua e li nuoto” Touya sorrise teneramente all’immagine che stava descrivendo.
Poco dopo A-Cheng andò giù per prendere del cibo e tornò non era granché ma andava bene per quella notte e domani avrebbero capito cosa fare, entrambi dormirono sullo stesso letto e Touya andò a dormire prima sfinito per la giornata e A-Cheng lo raggiunse poco dopo, appena si adagiò sul letto e chiuse gli occhi sentì il corpo del ragazzo avvicinarsi al suo e sorrise pigramente prima di cadere nel sonno.
La mattina successiva Jiang Cheng aprì gli occhi ricordando tutti gli eventi di ieri, fece per alzarsi ma sentì un peso sullo stomaco guardò Touya mezzo spaparanzato su di lui, sbuffò prima di riuscire miracolosamente ad alzarsi senza svegliarlo, voleva farlo dormire un po’ di più gli Dei sanno se ne aveva bisogno, e anche lui voleva del tempo per riflettere su cosa fare e fece una rapida lista mentale:
- Doveva trovare un lavoro così da poter permettersi un appartamento modesto per lui e Touya, anche se nel frattempo comunque avrebbe dovuto trovare qualcosa perché non aveva intenzione di stare qui in Hotel più del necessario soprattutto non con un bambino.
- Successivamente deve creare una storia valida e credibile per coprire da dove viene, non è che può dire di venire da un altro mondo o lo avrebbero etichettato come pazzo sicuramente.
- Deve cambiare look a Touya, da quello che aveva capito suo padre potrebbe essere un eroe e anche uno importante, data la sua mania di voler superare l’attuale primo eroe, e quindi ha bisogno di un modo per mimetizzarlo quanto possibile.
- Deve aggiornarsi un po’ di più su questo mondo, magari può vedere se la voce può aiutare in questo o studiare qualcosa in biblioteca.
- E deve continuare ad allenarsi considerando che deve essere pronto a tutto… e forse addestrerà anche Touya se vuole ma credeva che il bambino sarebbe saltato dalla gioia.
Per il momento erano le cose più importanti il resto veniva dopo, si finì di preparare prima di svegliare la sua nuova carica “Touya svegliati, abbiamo delle commissioni da sbrigare” l’albino si girò un po’ prima di aprire gli occhi “ancora 5 minuti” alzando gli occhi sbuffò “sei proprio come A-Ling”, sentendo il nome chiese sbadigliando “chi è A-Ling?” Wanyin fece un sorriso affettuoso seppur un po’ malinconico “è mio nipote ed è un dormiglione come te” disse punzecchiandogli la guancia, alla fine costrinse il ragazzo ad alzarsi e a prepararsi mentre lui contò il denaro “bene possiamo andare a compare una colazione veloce e poi fare un po’ di spesa ma dovremmo vedere se c’è qualche posto che possiamo affittare per quel po’ che abbiamo, almeno finché non trovo lavoro e guadagno un po’” disse controllando aver preso tutto prima di fargli cenno di andarsene, scesero giù e consegnarono le chiavi prima di uscire.
I due si fermarono in una caffetteria e presero: lui un caffè e il ragazzo un cappuccino e due cornetti, attesero al tavolo l’ordine parlando un po’ fin quando non vennero consegnati i loro ordini e si godettero la colazione “è davvero buono grazie A-Cheng per il pasto” “figurati ragazzo non era niente”; una volta finito uscirono per andare a cercare se ci fosse un monolocale o qualcosa così e si ritrovarono in una parte non esattamente bella ma nemmeno così tanto brutta del quartiere, fortunatamente riuscirono a trovare qualche cosa e alla fine riuscirono a prenderne un piccolo appartamento ad un buon prezzo A-Cheng ringraziò gli Dei per aver portato più del necessario quando andò nella sua fatale missione nel suo mondo, anche se era una coincidenza, così riuscì a coprire il primo mese di affitto, e gli bastavano anche per un po’ di spesa, in ogni caso se non bastavano aveva comunque alcune pietre che potevano essere scambiate, solitamente le teneva in casi di emergenza se finiva o perdeva il denaro necessario ma era bello tenersele per un'altra occasione.
L’appartamento non era granché ma aveva un letto abbastanza morbido, un bagno abbastanza decente a sicuro che lo avrebbe disinfettato da cima a fondo (sì sapeva che era un bagno grazie alla Voce) e la cucina aveva i fornelli funzionanti per fortuna e anche la corrente “non preoccuparti A-Cheng nel caso posso scaldare io!” intervenne la voce felice del giovane “vero, ma vorrei evitare di fartelo usare finché non capirò come aiutarti a ridurre l’effetto anche se nel futuro potresti prendere in considerazione un elemento di supporto, come mi hai spiegato, che ti possa aiutare con questo problema e una volta risolto questo è tutto più facile”, durante il suo divagare non notò l’espressione del giovane finché non gli chiese “v-vuoi dire che… vuoi allenarmi?” sembrando un po’ preoccupato Jiang Cheng si affrettò a rispondere “solo se vuoi! E comunque devo allenarmi anche io dato che avrò a che fare con persone di cui non conosco i poteri, quindi devo essere pronto a tutto” appena finì di parlare sentì un piccolo corpo sbattere contro il suo “grazie, grazie A-Cheng! Voglio allenarmi con te!!” sorrise dandogli delle carezze sulla testa “bene ma non pensare che ci andrò piano con te non alleneremo solo il quirk, faremo allenamento con il corpo seguirai un rigoroso ed estenuante percorso sarai pronto?” ghignò al giovane “sì Leader Jiang” “puoi anche abbandonare la parola Leader” “no Leader” sospirò divertito “bene come vuoi, adesso andiamo a prendere dei rifornimenti” e i due uscirono chiudendo a chiave la porta e scendere dal pianerottolo e dirigersi verso un minimarket.
Presero l’essenziale come pane, uova, latte, farina, burro, cereali , caffè e qualche altra cosa come prodotti per il bagno, per la pulizia e l’igiene personale, e prima di andare si diresse verso il reparto medicinali prendendo delle bende e del disinfettante, così come cerotti e ovatta, ed infine si diressero in cassa per pagare, ancora una volta Jiang Cheng ebbe ancora un po’ di fortuna poiché alcuni prodotti erano scontati e quindi il contante che aveva bastava per la spesa (anche se adesso era la verde, a parte le pietre) il duo uscì dal minimarket per dirigersi a casa e posare le cose, quando ripose tutto nel frigo e negli scaffali, disse “bene adesso dovremmo metterci a lavoro e pulire la casa, pronto?” “sì, ho visto un ripostiglio vediamo se c’è qualcosa!” corse verso il ripostiglio e l’aprì, dentro c’era un secchio, due spazzole, una scopa e un porta mondezza e qualche prodotto (quasi finito) per il pavimento, il che andava bene poiché avevano preso solo il prodotto per pulire il bagno e qualche straccio al minimarket, portò le cose all’appartamento e i due iniziarono a pulire; dopo due ore di pulizia Touya cadde sul divano “non finivamo più “sbuffando l’altro disse “pensalo come un riscaldamento per l’allenamento” ridacchiando al gemito di dolore che ebbe in risposta.
Dopo che Jiang Cheng pulì il bagno, mentre Touya si riposava, si sedette accanto al ragazzo e gli domandò “domani andrò a vedere se riesco a trovare un lavoro” “hai delle preferenze?” chiese il ragazzo “no, come Leader di setta ho svolto molti compiti sia burocratici che di costruzione” un po’ eccitato il bambino chiese di nuovo “costruire cosa?” Wanyin lo guardò prima di dire “ho riscostruito il Molo di Lotus e gli edifici della città dopo la guerra con i Wen, ricorderai che li ho nominati prima” Touya annuì “quindi potresti fare anche l’architetto” “be’ non so qua come funzioni ma fare del lavoro manuale o comunque dove ci si deve sporcare le mani non mi tange più di tanto” ancora una volta il bambino annuì.
Era passato un mese sia dall’arrivo di Jiang Cheng nel nuovo mondo che dall’incontro con Touya e doveva dire che se la stava cavando bene, aveva trovato un lavoro in una piccola ditta di costruzione che per la maggior parte riparavano, costruivano e rifinivo cose in legno e anche non, solitamente erano ponticelli, porte, mobili etc. ma a volte si occupavano anche di restauri di edifici, bar o ristoranti non era niente che non avesse affrontato prima quindi non si fece molti problemi, perfino il suo capo gli disse che era uno che imparava in fretta (non poteva sapere che aveva partecipato attivamente alla ricostruzione della sua stessa casa e Setta e nonostante non avesse referenze o studi di alcun tipo al suo capo bastava solo che sapessi usare alcuni attrezzi di base e avessi voglia di imparare) e che era un bravo lavoratore ‘mi ha fatto più complimenti un completo sconosciuto che conosco da nemmeno una settimana che i miei… che Jiang Fengmian e Yu Ziyuan’ pensò ironico, comunque anche l’allenamento suo e del suo nuovo discepolo andava bene ammetterà che forse avrebbe potuto andarci un po’ più piano con il suo discepolo ma aveva la sensazione che l’albino non lo avrebbe accettato, voleva mettersi alla prova per dimostrare a se stesso che non era un fallimento e Wanyin lo capiva fin troppo bene dato il suo rapporto con la sua famiglia ed essere costantemente paragonato ad altri, non essere mai abbastanza buono non importa quello che fai né quanto tu ti impegna, essere messo da parte per un altro migliore e più dotato… sì aveva già affrontato tutto questo così come le conseguenze e non voleva che succedesse anche a Touya, non avrebbe permesso alla già bassa autostima del bambino di peggiorare ancora più di quanto lo fosse al momento ‘non voglio che diventi come me’ pensò deciso a fare in modo che non succedesse.
Tornò a casa controllando il cellulare (uno scrauso ed economico) per vedere se avesse ricevuto messaggi dal ragazzo ma non ne ricevette nessuno ma quando chiuse la porta dell’appartamento venne accolto dal tavolo già apparecchiato “ben tornato! Posso aiutarti a cucinare stasera A-Cheng?” gli domandò cogliendolo di sorpresa per le sue parole ma annuì lo stesso, cercando di ignorare come si sentisse bene avere qualcuno a casa felice di vederti, così i due lavorarono fianco a fianco uno preparando il riso e la carne mentre l’altro tagliava e lavava le verdure poco meno di un’ora dopo entrambi si sedettero e mangiarono in un comodo silenzio “com’è andato il lavoro?” chiese un po’ incerto l’albino “è andata bene grazie per averlo chiesto, abbiamo finito di costruire il ponte al porto e abbiamo iniziato il restauro di un palazzo” fece una pausa “e a te? La scuola online va bene?”.
Jiang Cheng aveva segnato da circa due settimane Touya in una scuola online, ha preferito così considerando che non voleva correre il rischio che qualcuno lo riconoscesse e anche l’albino stesso era fortemente d’accordo dato che ha ammesso di non avere molte capacità sociali “è andata bene, le lezioni sono abbastanza facili e gli argomenti non sono così complicati” sorridendo Wanyin gli disse “sono contento di sentirlo” guadagnandosi un sorriso luminoso dall’altro “visto che domani è il mio giorno libero ti va di andare al centro commerciale?” “davvero?” “sì abbiamo bisogno di alcuni vestiti nuovi e credo che uscire un po’ per svagarsi ti farebbe bene, dopotutto non sei uscito molto vero?” Touya annuì “non sono mai andato al centro commerciale almeno non da quando ho avuto il quirk, e non ho neanche fatto un pic-nic, andato al Luna Park o al mare o…” sentendo la tristezza iniziare ad invaderlo subito A-Cheng lo avvolse in un abbraccio “va bene Touya, andrà bene vedrai faremo tutto quello che non ti ha permesso di fare quel patetico rifiuto d’immondizia, ma dovrai spiegarmi che cos’è il Luna Park” Touya sorrise strofinando il viso sulla spalla dell’altro “vorrei vederti battere il suo culo infiammato” sentì l’altro abbaiare una risata dicendo “chi lo sa magari lo vedrai un giorno” e sciolse l’abbraccio, aiutò A-Cheng a sparecchiare e a fare i piatti, poi si sedettero sul divano a guardare un po’ di TV prima di lavarsi e andare a dormire.
Il giorno dopo scesero dall’autobus alla fermata del centro commerciale e vi entrarono anche se Touya aveva ancora dei timori di essere tra la folla a causa della sua paranoia di essere riconosciuto nonostante avesse tinto i suoi capelli dello stesso colore di quelli di A-Cheng, il quale si accorse del lieve tremare dell’altro così gli mise un braccio intorno alla spalle dicendo “prima di tutto andremo in un negozio di vestiti, normalmente ti chiederei se conosci un posto che abbia buona roba con prezzi non esosi ma dato che la tua vita è stata quella di un eremita suppongo dovremmo arrangiarsi e vedere in giro” per cercare di distrarre il ragazzo, il quale capì il suo intento e gli rispose imbronciato “ senti da che pulpito sei come un vecchio scorbutico” cercando di nascondere il suo sorrisetto “che hai detto moccioso! Vuoi che ti rompa le gambe?!”, dopo quel piccolo battibecco Touya si calmò e i due cercarono tra i vari negozi fino a trovarne uno che facesse al caso loro.
Una volta entrati diedero uno sguardo in giro recandosi al reparto dei calzoni ne presero alcuni di cui un paio di jeans del colore simile agli occhi di Jiang Cheng e un paio di calzoni più comodi e una tuta, poi passarono al reparto magliette e ne presero alcune, qui Touya le prese un paio viola o comunque sulla scia di quel colore, cosa che sorprese un po’ Wanyin ma decise di non chiedere presero un altro paio di cose nel reparto intimo e un paio d’ indumenti anche per l’uomo stesso per poi dirigersi alla cassa, quando finirono presero le buste e uscirono “dato che è quasi ora di pranzo possiamo andare a prendere qualcosa da mangiare A-Cheng?” l’uomo annuì e si diressero in un fast food “non ti preoccupare è buono” lo rassicurò l’albino quando vide lo sguardo dubbioso sul volto dell’altro, nonostante fosse ancora un po’ titubante decise di seguire l’altro fidandosi, dopo un’interminabile fila e spintoni riuscirono a fare il loro ordine, che venne preparato in quel momento e quando fu pronto lo presero e si allontanarono per cercare un tavolo disponibile, non appena lo videro ci si fiondarono “accidenti ma che sono tutte queste persone?” domandò l’uomo dagli occhi grigiastri, ridacchiando l’altro rispose “be’ è così quando vieni al centro commerciale di solito si viene a mangiare in un fast food, così che la gente possa fare acquisti con calma senza preoccuparsi di tornare a casa per mangiare” “è da incubo” sbottò facendo ridere l’altro; si godettero il pasto prima che continuassero a girovagare per la struttura finché sentirono un botto e il pavimento tremò e alcuni vetri si incrinarono facendo allertare tutti che si fecero immediatamente prendere dal panico, subito Wanyin prese Touya e lo attirò a sé cercando un posto dove nascondersi prima che la gente impanicata li calpestasse, fortunatamente trovò uno spazio tra due negozi lì vicino e si diresse lì non appena lo scorse con le buste.
Chapter 2: Capitolo 2 - First meetings
Chapter Text
Eraserhead era stanco dal dover avere a che fare con degli aspiranti eroi che non avevano molto potenziale e che erano a malapena disposti ad ascoltarlo per questo si stava prendendo un meritato buon caffè quando ricevette una chiamata dall’unico detective con cui ha collaborato più di un paio di volte, sospirando quindi rispose: “Tsukauchi” “ciao Eraser so che sei impegnato con la scuola e non ti chiamerei se non fosse urgente” “lo so” sospirò stancamente “dimmi che cos’è successo” e il detective lo fece “c’è un attacco in corso al centro commerciale non si è capito bene che tipo di quirk abbia o abbiano gli attentatori” “il centro commerciale? Sto arrivando dammi dieci minuti” “ok” e i due riattaccarono, subito buttò la tazza nel cestino e. usando la sua arma di cattura, saltò di tetto in tetto in direzione del centro commerciale dopo aver comunicato a Nezu la cosa ‘perché diavolo non riesco mai prendermi una dannata pausa?’ pensò.
Quando arrivò alla struttura vide già delle auto della polizia e vari agenti assieme ai giornalisti e ad alcuni eroi che stavano lì fermi, aggrottando la fronte cercò il detective e quando lo individuò si avvicinò salutandolo “detective” “Eraser sei qui” i due iniziarono a parlare “qual è la situazione?” domandò il moro “come ti ho detto per telefono è in corso un attacco e purtroppo ci sono ancora persone intrappolate dentro, alcuni sono riuscite ad uscire ma sono pochi, si sono sentite esplosioni” “capisco, e dimmi perché quegli eroi stanno lì impalati senza fare nulla?” indicando il gruppo, la reazione del detective non era esattamente contenta “non chiedermelo, sono andato da loro con l’intenzione di chiedergli personalmente la risposta e non appena ho finito di parlare mi hanno semplicemente insultato e ignorato dicendo che non avevano quirk adatti, come se fosse la risposta più ovvia del mondo” irritato l’eroe sotterraneo parlò “sul serio? Non sappiamo nemmeno con chi abbiamo a che fare eppure sono già convinti di questo?” il discorso fu interrotto quando sentirono delle grida impanicate provenire dall’interno e rumori di spari e Aizawa decise di non poter aspettare la SWAT così si diresse in una delle altre entrate.
Wanyin e Touya osservarono dal loro nascondiglio il panico della gente che urlava e si spengeva a vicenda videro anche alcuni cercare di fare come loro, vale a dire trovare un posto dove nascondersi, questo avvenne finché non videro un gruppo di criminali, armati di mitragliette e pistole camminare come se niente fosse nel mezzo del putiferio e occasionalmente sparando in alto, Jiang Cheng poteva vedere alcuni di loro avere delle mutazioni agli arti ‘quindi sicuro 2 di loro hanno quirk di mutazione genetica, almeno so cosa aspettarmi ‘ pensò tra sé già escogitando un modo per intervenire se necessario, certo sapeva che potrebbe essere accusato di vigilantismo (aveva approfondito la sua conoscenza nell’ultimo mese tra le varie cose di cui ha dovuto occuparsi) anche se la cosa era stupida a suo parere ma non è che avesse molta scelta ‘di certo gli eroi e la polizia si stanno facendo attendere ‘, egli aspettò una buona apertura ma poi vide una figura vestita di nero e una sciapa (?) bianca che era appollaiato sulla ringhiera dal lato opposto al suo che osservò analizzando la scena silenzioso ed ingaggiò battaglia quando vide uno dei rapitori puntare l’arma ad un uomo.
Jiang Cheng sapeva che il combattimento era in svantaggio per l’uomo vestito di nero, dato che era solo contro gli altri, tuttavia sembrava cavarsela abbastanza bene il che gli fece supporre che fosse o un vigilante oppure un eroe sotterraneo, di cui aveva appreso l’esistenza da poco proprio come le altre informazioni, comunque per ora la situazione sembrava contenuta ma poi dal loro nascondiglio Wanyin vide uno dei due uomini con il quirk mutante balzare verso la schiena dell’ altro uomo e senza pensarci uscì dal nascondiglio, usò la sua frusta e legò il cattivo bloccandolo “che diavolo-“ cominciò ad agitarsi per cercare di slegarsi ma A-Cheng non gli diede tempo e lo tirò verso di sé accogliendolo con un pugno in viso che lo stese subito, ritirò Zidian e fece per voltarsi per guardare il resto del combattimento ma dovette schivare uno dei complici che assomigliava ad una lucertola, la quale usò la sua coda per colpirlo, lo guardò aspettando che lui lo attaccasse per primo e quando lo fece aspettò che si avvicinasse abbastanza prima di spostarsi alla sua destra ed estrarre la sua spada e ferì la coda facendolo gridare dandogli l’opportunità di sconfiggerlo definitivamente con un colpo alla spalla; intanto Touya guardò stupito ed eccitato il combattimento del suo Sensei che si destreggiava come un combattente esperto pensando solo ad una cosa ‘voglio essere come lui ‘.
Aizawa sapeva che avrebbe dovuto aspettare i rinforzi ma quando ha sentito gli spari e le urla ha pensato che sarebbe stato meglio che almeno qualcuno di competente vedesse la situazione effettiva invece che fare ipotesi, ed è proprio quello che fece appostandosi su una delle ringhiere raggiunte grazie ad un entrata secondaria, il suo piano inziale consisteva nel guardare e studiare la situazione e riferire al detective tuttavia quando vide uno dei rapitori puntare a uno degli ostaggi sembrando sul punto di sparargli dovette intervenire e sebbene avesse l’elemento sorpresa sapeva che non gli sarebbe bastato a lungo così mise fuori gioco quelli che ritenne meno minacciosi e facili bersagli, tuttavia non sapeva che uno dei due malviventi dietro di lui si stava preparando ad attaccarlo, almeno non finché sentì un frusciò e una grido dalla persona dietro di lui guardò brevemente vedendo l’uomo essere trattenuto da quella che riconobbe come una frusta prima che il suo proprietario lo colpì in viso mettendolo K.O, tuttavia fu costretto ad distogliere lo sguardo quando dovette difendersi da quello che supponeva fosse il capo della banda e finalmente dopo che la situazione era abbastanza contenuta la SWAT e gli eroi decisero di fare la loro dannata comparsa, lasciò i cattivi nelle mani degli agenti della polizia per cercare di rivedere di nuovo la persona che lo aveva aiutato ma era sparito approfittando della massa di gente che stava dirigendosi verso l’uscita.
Jiang Cheng si dileguò assieme a Touya ed uscì da un'altra uscita di emergenza che furono aperte per aiutare a scemare l’ammasso di gente rimasta intrappolata, “sei stato incredibile A-Cheng! Per favore insegnami come usare a spada e la frusta come te!” ridacchiando il ragazzo disse “rilassati ragazzo prima devi imparare le basi e poi vedrò di insegnarti ad un arma” ridendo al broncio dell’albino tinto; quando tornarono a casa posarono le buste e sistemarono gli acquisti prima che Touya andasse a fare i compiti che gli erano rimasti mentre A-Cheng sistemò un po’ l’appartamento saltò leggermente quando sentì la voce parlargli:
‘Allora A-Cheng come va la tua nuova vita?’ le chiese di punto in bianco facendolo imprecare
‘Mi hai quasi dato un mezzo infarto!’ gli disse
‘Ops… be’ allora?’ chiese di nuovo sospirando il ragazzo rispose
‘Bene… per adesso e quasi non voglio crederci’
‘Sono contenta che le cose siano così A-Cheng e non essere così pessimista’ rispose allegramente come sempre ma egli sentì il vero sollievo dietro il suo tono
‘Grazie per questa opportunità, sembra che io e Touya abbiamo molto più in comune di quanto immaginassi ‘ riprese a parlare
‘Non devi ringraziarmi e lo penso anche io, dato che abbiamo questa specie di legame posso sentire e vedere ciò che ti succede se ne ho voglia, ma cercherò di non intromettermi troppo in rispetto alla tua privacy’
“Lo apprezzo” la conversazione andò avanti per qualche minuto prima di finire.
Aizawa ancora non ricordava bene l’aspetto dell’uomo che l’aveva aiutato giorni fa durante la situazione di ostaggio al centro commerciale, poiché era di spalle al momento e poi lui stesso ha dovuto concentrarsi nuovamente sul suo combattimento quasi subito e quando riuscì a concedersi una pausa la persona se n’era andata, non è che volesse accusarlo di qualcosa ma era più per curiosità di conoscerlo aveva visto la destrezza e la tecnica che aveva usato e soprattutto la fluidità con cui si muoveva durante quei pochi secondi che aveva potuto vedere del combattimento, come se fosse abituato a combattere ‘chissà magari risulterà essere un altro eroe clandestino o forse anche un’ eroe straniero’ rifletté anche se non aveva mai sentito parlare di un eroe sotterraneo simile a lui che usasse una frusta o una spada e il ragazzo sembrava destreggiarsi bene con entrambe sempre da quel poco che ha visto, in ogni caso fu vago con il detective sull’uomo e non è come se avesse informazioni riguardo al suo aspetto solo che aveva spalle larghe e capelli raccolti in una coda alta, indossava dei pantaloni neri e una maglietta viola completo di un paio di stivali con delle piccole borchie, o almeno è quello che gli sembrava ma non sapeva nulla del viso.
Incontrò di nuovo quello che sospettava fosse l’uomo, poiché la corporatura e altezza erano molto simili così i suoi capelli raccolti nello stesso modo, qualche tempo dopo mentre camminava per dirigersi alla stazione di polizia, lo vide insieme ad un ragazzino che gli parlava in maniera entusiasta di qualcosa e lui aveva un piccolo sorriso mentre lo ascoltava, durante la camminata però il ragazzo venne urtato da una persona che riconobbe come l’eroe numero 2 Endeavour, e Aizawa vide come l’uomo grosso guardò accondiscendente e in maniera infastidita il ragazzo come se fosse colpa sua e non di lui stesso che camminava come se fosse un Dio e occupando mezzo marciapiede, ma ciò che sorprese l’eroe sotterraneo fu la reazione del ragazzo che si congelò come se fossi pietrificato, questo gli fece aggrottare la fronte e si affrettò più vicino per intervenire se le cose dovessero degenerare, e data la presenza e l’atteggiamento giornaliero di Endeavour era una possibilità abbastanza buona.
Touya stava parlando a Wanyin di quello che aveva letto sui fiori di Loto, cosa che fece sorridere il ragazzo più grande, all’improvviso venne urtato da un'altra persona la cui forza quasi lo fece cadere lo guardò per vederla in viso ma si congelò non appena incontrò lo sguardo della persona in questione riconoscendolo come Endeavour, il suo donatore di sperma e subito si sentì il respiro mancare; Jiang Cheng lo vide e socchiuse gli occhi all’uomo, quando sentì la mano di Touya aggrapparsi fortemente come un ancora di salvezza alla sua manica guardò brevemente il ragazzo e in quel momento capì ‘questo dev’essere il suo donatore di sperma’ si disse, “ebbene non ti scusi per il fatto che mi hai urtato?” domandò in maniera pomposa e arrogante al ragazzino “tsk gioventù di oggi che non hanno rispetto per gli adulti o buone maniere” aggiunse infine, a Wanyin non piaceva affatto che insultasse Touya quando chiaramente è lui nel torto così gli rispose per picche “parole audaci provenienti da un adulto ingombrante che cammina su un marciapiedi pieno di persone come se fosse una divinità, hai già sbattuto contro altre persone lungo il percorso quindi chi dovrebbe chiedere scusa, semmai, saresti tu a noi” facendo fermare alcune persone che lo guardavano spiazzate, non era da tutti rispondere in maniera così diretta e provocante ad un eroe famoso come lui senza contare che era una persona molto facile all’ira “che hai detto?! Ripeti se hai coraggio!” gli ringhiò contro e l’uomo alzando un sopracciglio disse “mi hai capito bene, siamo a meno di 30 centimetri di distanza, è impossibile che tu non mi abbia sentito… a meno che tu non abbia problemi di udito chiaro” osando fare un piccolo ghigno.
Aizawa guardò il ragazzo alto con sorpresa e divertimento mal celato mentre vide le altre persone spalancare gli occhi scioccati cominciare ad allontanarsi creando uno spazio tra loro e i due e già si potevano sentire i primi mormorii ‘hai sentito che ha detto?!’ ‘woah così temerario!’ ‘io non avrei mai avuto il coraggio di dirlo!’ ‘hai visto che bello!’. Wanyin ignorò il chiacchiericcio e guardò l’uomo negli occhi in sfida e non sembrava piacergli “ma chi ti credi di essere, sai chi sono io?!” impettito il coltivatore “lo so perfettamente e se pensi che la cosa m’importi mi spiace per te ma hai preso un abbaglio, anche se sei un eroe non ti esonera dall’educazione e ammettere quando sei nel torto” non perse tempo a rispondere, Touya uscì lentamente della stato in cui si trovava e strinse leggermente la presa su A-Cheng “a-andiamo papà, altrimenti faremo tardi all’appuntamento” Jiang Cheng tenne ancora lo sguardo con l’eroe pima di guardare l’ex albino e lo vide tremante sospirando disse “giusto piccolo andiamo, non perdiamo tempo con persone che non valgono la pena” e lo prese per mano portandolo lontano dall’energumeno approfittando del passaggio che il pubblico gli concesse osservandolo per il tragitto; quando Aizawa vide l’eroe pronto a richiamarli intervenne “lasciali perdere Endeavour sai che aveva ragione, inoltre ci sono civili in giro quindi controllati” quando fu sicuro che l’altro non avrebbe fatto niente di stupido sospirò stancamente e imprecando per aver perso le tracce dei due quindi si diresse alla stazione di polizia ovvero il suo obbiettivo primario, dopo aver fatto circolare la gente.
“Ehi Tsukauchi” salutò l’eroe quando entrò nella stazione “ehi Eraser come va?” rispose il detective “come al solito ho a che fare con studenti che mettono alla prova la mia pazienza e sanità mentale” Naomasa rise “posso immaginarlo e vorrei offrirti un caffè decente ma ho paura che dovrai accontentarti di questo della stazione” indicando quello che aveva già in mano l’eroe sotterraneo il quale alzò le spalle bevendo, dopo qualche tempo gli disse “puoi farmi una piccola ricerca su una persona?” il detective lo guardò confuso “non è un problema ha qualcosa a che fare con un caso su cui stai lavorando?” domandò “non esattamente ma lo avevo incontrato durante l’attacco al centro commerciale” a questo l’altro uomo disse “ah sì la persona che ti ha aiutato e salvato da quei due utenti con quirk mutanti, hai un nome?” scuotendo la testa disse “no però ho una sua descrizione e del bambino che stava con lui dato che li ho incontrati mentre venivo qui” e gli raccontò dell’incontro con Endeavour, Naomasa sospirò infastidito “Endeavour ha davvero bisogno di calmarsi, prendersela pure con un bambino poi…mah’ ma sei sicuro che sia lui?” “la sua struttura corporea e l’altezza sono uguali, anche se non posso esserne sicuro al 100% finché non ne ho una prova definitiva o un’ammissione da lui”
Aggrottando la fronte l’eroe moro disse “c’è anche un fatto un po’ strano, il ragazzino che era con lui sembrava congelato quando ha visto che la persona che lo aveva intruppato era l’eroe numero 2” e il detective provò a dire “potrebbe essere a causa della sua struttura corporea, dopotutto anche alcuni adulti dicono che sia un po’ intimidatorio quando lo incontrano e che per questo fa sentire a disagio” forse era così eppure l’eroe non ne era convinto e lo disse “non lo so Tsukachi sembrava che fosse più paura di qualcosa, ha stretto la manica dell’altro ragazzo in una morsa stretta come se fosse terrorizzato che Enji lo avrebbe aggredito” aggrottando la fronte l’uomo della polizia disse “ strano…fammi vedere” disse ed entrambi gli uomini andarono sul computer e Aizawa diede una descrizione della persona che cercava.
Dopo un bel po’ di tempo trovarono qualcosa, “eccolo qui, accidenti abbiamo cercato per quasi quaranta minuti eppure il suo aspetto non è molto comune” davanti allo schermo apparve il profilo della persona che cercavano “il suo nome è Jiang Cheng è originario della Cina, questo spiega il motivo del suo nome” cominciò a dire il detective guardava la foto del ragazzo, aveva la pelle appena un po’ abbronzata, due occhi a mandorla di un colore misto tra blu e grigio e sopracciglia sottili, capelli lunghi e scuri raccolti in una coda alta con un nastro viola “be’ non è affatto male a guardarlo, anche il suo viso è tagliente ma estremamente bello” aggiunse il detective, Aizawa fu d’accordo “sì, c’è scritto che cosa fa?” “vediamo…dice che lavora per una ditta di costruzioni dove ha cominciato quasi tre mesi fa, dev’essere venuto qui da poco e…non sembra avere fratelli o famigliari in vita o comunque niente che sia riportato nel file” a questo il moro disse pensieroso “ma il ragazzino che era con lui l’ha chiamato papà” “hmm…potremmo trovare qualcosa sul bambino dimmi che aspetto aveva” e l’altro lo fece poi gli disse “non risulta nessuno con quella descrizione Eraser” “impossibile, era così Tsukauchi l’ho visto proprio lì e anche Endeavour lo potrebbe confermare ma non ho intenzione di tirarlo imballo” riflettendo il detective disse “…forse è un travestimento, magari si sta nascondendo da qualcuno e questo Jiang Cheng lo sta aiutando, oppure è stato adottato da poco e deve ancora risultare ufficiale, potrebbe anche spiegare perché non risulta come familiare” l’eroe sotterraneo disse “potrebbe essere ma perché dovrebbe fare questo? Che cosa ne ricaverebbe l’uomo? Da cosa starebbe scappando il ragazzino?” dopo un po’ tornarono al lavoro e il moro ringraziò l’altro.
Il giorno dopo Eraser decise di parlare con la chimera “interessante e dici che le sue abilità combattive erano buone” disse quest’ultima “da quel poco che ho potuto vedere sì, in effetti la sua destrezza e agilità mi ha fatto pensare che sia un eroe sotterraneo o forse un vigilate sotto mentite spoglie eppure non mi ricordo di nessuna voce che circoli, in entrambi i mondi, di una persona che usi la frusta e/o una spada con la sua agilità e destrezza” “hm…dici che viene dalla Cina quindi potrebbe essere stato lì dove ha imparare a combattere” “ci ho pensato anche io”, dopo un sorso di tè la chimera disse “hai anche detto che il bambino con lui ha reagito in maniera negativa ad Endeavour” “dalla mia esperienza sembrava come che avesse paura che lo trascinasse via o lo picchiasse” spiegò il moro “hm potrebbe essere una semplice questione di disagio dovuto al suo aspetto, magari gli ha ricordato una brutta esperienza passata…o forse a qualcosa a che fare con il suo essere l’eroe numero 2, forse gli ha fatto qualcosa a lui o forse alla sua famiglia e il ragazzo lo ha riconosciuto” ipotizzò Nezu, Aizawa ci pensò e la cosa potrebbe essere plausibile dopotutto era risaputo che Enji fosse una persona che non badava all’uso eccessivo della forza e questo ha causato danni collaterali a delle abitazioni e anche sfortunatamente a delle persone, lo stesso Eraser e altri hanno dovuto intervenire più di una volta ( leggi: dannatamente tutto il dannato tempo) per ridurre le conseguenze dei suoi attacchi o a volte proteggere gli stessi civili, “bè dal modo in cui ha reagito non sembrava una cosa da poco Nezu, sappiamo entrambi che durante il suo operato o il suo coinvolgimento ci sono stati delle vittime anche se poche” osò dire il moro e la chimera annuì in accordo, dopo la conversazione essa promise che avrebbe curiosato un po’ di più sul questo Jiang Cheng e gli avrebbe fatto sapere “mi hai fatto incuriosire anche a me”.
Dopo il loro spiacevole episodio Jiang Cheng aveva passato quasi un’ora a calmare Touya dall’attacco di panico scaturito dall’incontro con l’energumeno “m-mi dispiace W-Wanyin” scuotendo la testa lo riproverò delicatamente “non scusarti per avere una reazione del genere quando incontri un uomo come quello” “m-ma io non voglio reagire così ogni volta che potrei incontrarlo” “e non la farai, sei forte Touya e questo te lo garantisco, ma tutti hanno bisogno di tempo per superare i propri traumi e tu non sei da meno ognuno ha il proprio tempo, ma questo non ti rende debole in alcun modo” gli disse deciso carezzandogli la schiena cercando di non pensare al massacro di Lotus Pier quando era ancora giovane “inoltre non sarai da solo” ‘sarò con te attraverso questo’ era sott’inteso e Touya lo capì, aveva capito che Jiang Cheng non era una persona che esprimeva affetto con parole molto spesso e quando lo faceva di solito preferiva farlo con i gesti più che altro, il moro scommise che fosse un tratto della sua personalità di quando visse nel suo mondo, non sapeva ancora bene che cosa sia successo con la sua famiglia e ammetteva di essere un po’ curioso ma non avrebbe spinto poiché aveva la sensazione che non fosse esattamente piacevole.
Dopo che si fu calmato A-Cheng lo portò a prendere un gelato fecero un giro lì vicino e poi andarono a casa a preparare la cena, durante il pasto il più grande domandò “hai idea di cosa fare una volta finite le medie?” il ragazzo smise di mangiare un momento riflettendo “non sono sicuro, come sai fin da piccolo sono stato addestrato fisicamente e mentalmente per essere un eroe ma…io non so se voglio più esserlo” qualche secondo dopo si sentì rispondere “va bene non devi esserlo per compiacere nessuno al di fuori di te stesso inoltre, nel caso volessi intraprendere comunque questa carriera, non è che devi essere un eroe della ribalta, puoi esserne uno di questi eroi sotterranei giusto?” fece una piccola pausa “ ricorda che puoi essere chi vuoi anche un semplice imprenditore o dipendente, devi vivere la tua vita come meglio credi e non lasciare che gli altri dettino quello che devi fare” detto questo l’ex capo della Setta cambiò argomento chiedendogli della scuola e poi l’altro gli chiese del lavoro.
Una volta aver sparecchiati e fatto i piatti si accomodarono sul divano e videro un film prima di addormentarsi Touya con la testa sulla spalla dell’uomo e quest’ultimo sulla testa altrui ed entrambi ebbero un piccolo sorriso di contentezza sul viso; qualche ora dopo tuttavia il più grande fu svegliato dai lamenti che provenivano dal suo fianco e girandosi vide Touya agitarsi un po’ disagio e respirava rapidamente come se qualcosa lo stesse spaventando e ferirlo ‘il ragazzo sta avendo un incubo ’ pensò sapendo bene com’era averli, sentì la voce dell’altro provare a parlare “n-no….per f-favore… b-basta…fa m-male…” e l’ex capo Setta strinse le mani poteva scommettere che cosa stava sognando per questo cercò di svegliarlo cautamente sapendo bene che essere troppo aggressivi in quel momento avrebbe potuto spaventare il ragazzo e forse perdere il controllo delle sue fiamme e A-Cheng non voleva che si ferisse.
Nel sogno di Touya:
L’albino stava ansimando dopo aver appena vomitato sul pavimento, le lacrime gli scendevano lungo il viso coperto di ferite e un paio di ustioni sentì la voce del padre quasi urlargli “alzati debole, se vuoi sconfiggere All Might devi allenarti, hai un quirk potente ma il tuo corpo è debole di resistenza quindi alzati e continua ad allenarti!” il ragazzo lo sapeva bene cazzo, sapeva di essere debole da quando ha capito che il suo quirk lo ferisce ma questo non vuol dire che voglia darsi per vinto inoltre se non tiene l’attenzione di Endeavour su di lui c’è rischio che possa prendersela con Natsuo o Fuyumi e Touya non lo avrebbe permesso, così si fece forza e sfidò con gli occhi l’altro il quale ghignò pronto per un altro round ma poco prima che potesse agire sentirono la porta aprirsi e Natsuo urlargli “smettila gli sta facendo male!!” cercando di raggiungere il fratello ed a Enji la cosa non piacque “fuori di qui Natsuo!” gli ringhiò socchiudendo gli occhi “no n-non lo farò finché non riavrò Touya-nii!” disse ostinatamente l’altro bambino mettendosi davanti all’albino maggiore, Enji era adirato e lasciò le sue fiamme uscire cosa che spaventò il suo terzo figlio il quale però, sebbene tremasse, non si mosse oltre che fare due passi indietro come per voler proteggere l’altro fratello “se non ti levi ti farò togliere io” disse a brutto muso e usò le sue fiamme.
Touya non avrebbe permesso a Nastuo di farsi del male, era il maggiore era suo compito proteggerlo così afferrò un lembo della magliettina dell’altro spostandolo alla traiettoria facendo però in modo che lui fosse il bersaglio del colpo di fiamme, sentì le fiamme avvolgerlo e d’istinto usò le sue fiamme blu per contrastare quelle arancioni non facendo molto effetto positivo, non sapeva quanto durò il suo dolore solo che alla fine chiuse gli occhi dall’esaurimento non sentendo come il fratellino lo chiamava disperatamente piangendo, il Touya di adesso vide la scena e si tenne la testa fra le mani mormorando “n-n…per f-favore… b-basta…fa m-male…” alla fine sentì una voce familiare e cercò di seguirla “TOUYA!!” urlò e improvvisamente il ragazzo aprì gli occhi guardandosi freneticamente intorno con il cuore che gli batteva come una lepre inseguita da un predatore.
Fine sogno
“Touya mi senti?! Sono io Jiang Cheng” sebbene lo sentisse non riusciva a concentrarsi del tutto su di lui era troppo spaventato e in preda al panico per l’incubo che stava avendo, poi sentì un suono più leggero un trillo di una campanella ma rispetto al suono generale questa era diversa, sembrava calmare il suo cuore in corsa così come la sua mente, piano piano tornò alla ‘coscienza’ sentendo la mano di Wanyin massaggiargli la schiena “shh va tutto bene Touya, era solo un incubo” lo rassicurò e sentendo le lacrime il ragazzo si gettò contro l’altro stringendolo forte, il trillo finì e sentì l’altro abbracciarlo e alzarsi con lui in braccio, meno di cinque minuti dopo si ritrovò sul letto “r-resti per favore?” chiese con voce piccola che incrinò il cuore dell’altro “spengo la luce e vengo” lo rassicurò e 10 secondi dopo Touya si attaccò rapidamente a Jiang Cheng che lo trattenne dolcemente cullandolo, e per il resto della notte l’ex albino dormì senza incubi.
“Sicuro che te la senti di tare da solo? Puoi venire con me se vuoi” domandò incerto Wanyin al ragazzino il quale scosse la testa “no va bene, grazie per l’offerta ma credo che mi rilasserò un po’ e magari dormo un po’ per recuperare un po’ sonno”, sospirando l’altro mormorò “se ne sei sicuro…ma voglio che mi chiami o mi mandi un messaggio o addirittura venirmi a trovare al lavoro se ti serve qualcosa, chiaro?” domandò alla fine socchiudendo gli occhi per incentivare l’altro ad annuire in assenso, cosa che fece ridacchiando. Touya fece come aveva detto si rilassò un po’ prima di studiare e portarsi avanti con alcuni compiti quando finì navigò un po’ su Internet fino a che non l’altro non tornò a casa, “bentornato A-Cheng!” sorridendo l’altro ripose “lieto di essere tornato” ed entrambi prepararono la cena e si misero a mangiare prima di guardare il film degli Avengers che impressionò e piacque ad entrambi.
Al momento i due si stavano esercitando nel combattimento con delle spade di legno “molto bene Touya, ripasseremo ancora una volta le tecniche di base e poi faremo un duello di prova” a queste parole il bambino sì eccitò e annui fermamente prima di mettersi in posizione e rifare alla perfezione le tecniche che gli aveva insegnato il suo Sensei, il quale annuì soddisfatto una volta terminate “eccezionale, ora vediamo come te la cavi in un possibile scontro” dicendo con un piccolo sorriso sornione, i due si scambiarono alcuni colpi con A-Cheng che guidava e correggeva eventuali posizioni di combattimento o dandogli consigli su alcune strategie e sebbene alla fine dell’allenamento Touya perse lo scontro si sentiva comunque soddisfatto dei progressi che aveva fatto, certo se fosse stato mesi fa si sarebbe depresso e sarebbe stato in preda allo sconforto ma grazie a Wanyin non era più così, lui gli aveva detto fin dal principio che non si aspettava la perfezione assoluta al primo colpo ma solo la volontà d’impegnarsi non dandosi mai per vinto, come il motto della sua Setta ‘tentare l’impossibile e non arrendersi’, oltre al fatto che lui riconosceva i suoi sforzi e gli diceva come migliorare dandogli consigli in modo da non danneggiare quanto più possibile il suo stesso corpo ‘al contrario di quel mostro che si limitava solo a far ardere le fiamme sempre di più e bruciare tutto’ pensò amaramente per un attimo ma si riscosse subito dopo, gli chiese se poteva rimanere ad allenarsi ancora un po’ e l’altro acconsentì ma solo per 30 minuti e per il ragazzino andava bene.
Quando finì si andò a fare una doccia ed aiutò Wanyin a preparare la cena e mentre mangiarono il più grande gli parlò “ascolta Touya stavo pensando di continuare ad allenarti nelle combattimento ancora per un po’ ma vorrei alternarle anche con l’allenamento del tuo…potere” fece una piccola pausa durante la quale l’altro lo guardò con gli occhi spalancati “solo se vuoi e se te la senti, in caso contrario non lo faremo e continueremo l’addestramento normale ma credo che potrà esserti utile” dopo due minuti di silenzio il ragazzo gli sorrise con gli occhi un po’ umidi “d-davvero lo faresti?” “dovresti saperlo ormai che non dico mai cose che non penso o che non voglio fare” ribatté sbuffando sicuro e il ragazzo annuì “voglio che tu m’insegni a controllarlo, non voglio che mi ferisca quando lo uso o se dovessi usarlo” “allora è deciso prima però dovremmo informarci in maniera più approfondita sui tipi di quirk che feriscono i loro utenti e in base a quello che ricaveremo decideremo come procedere, ok?” “sì Sensei!!” gridò eccitato facendo sbuffare nuovamente l’altro.
Quel venerdì sera a mezzanotte Jiang Cheng e Touya si trovarono in uno stabilimento abbandonato nei pressi di una piccola spiaggia disabitata “in questo modo avremmo l’acqua a portata di mano, ma speriamo di non averne bisogno troppo” spiegò al giovane che annuì deciso, poi l’ex Capo Setta parlò “dunque cominciamo con il farmi vedere come attivi il tuo quirk, ma voglio che ne attivi solo una piccola percentuale e poi l’aumenti piano piano finché non ti dico di fermarti o tu ne senti il bisogno” il bambino annuì “poi voglio che la tieni quanto più puoi ma se senti di non esserne in grado disattivala all’instante chiaro?” lo avvertì “sì Sensei!” poi chiuse gli occhi e chiamò il suo potere facendo come gli aveva detto A-Cheng, appena pochi secondi dopo sentì il guizzo delle sue fiamme attivarsi iniziando a scaldare lui e l’ambiente circostante “bene così, ora aumenta di poco sempre di più finché non te lo dico” e il ragazzino annuì deciso ancora concentrato, il calore cominciava a farsi un po’ sentire ma Touya cercò di sopportare il disagio che cominciava a sentire in conseguenza di ciò, dopotutto sapeva che se voleva imparare ad usarlo doveva aumentare la sua resistenza al dolore, seguendo le istruzioni dell’altro piano piano portò le sue fiamme ad aumentare un po’ di più “ok basta così” subito fermò l’aumento e pensò solo nel mantenerlo costante.
“Molto bene, ricorda quando si ha un qualsiasi tipo di potere la prima cosa da fare è controllare le tue emozioni e sentimenti che sono ciò da cui un potere accede per manifestarsi permettendoti così di usufruire o, in alcuni casi, anche il contrario ovvero le tue emozioni potrebbero bloccarlo” nonostante fosse concentrato Touya assorbì le parole dell’altro custodendole saggiamente, dopo circa cinque minuti lasciò la presa ansimando, “sei stato bravo ragazzo non mi aspettavo che durassi così tanto la prima volta” si complimentò facendo un piccolo ghigno al quale l’altro rispose nel medesimo modo; rimasero fino alle 2:00 prima di chiamare una serata e quando tornarono si fecero una doccia prima di addormentarsi uno esausto ma entrambi soddisfatti.
Il giorno dopo, i due si diressero in biblioteca recandosi alla sezione quirk e cercando in base ai loro criteri “qui A-Cheng” disse la voce moderata Touya e l’uomo lo raggiunse e scansionò i vari libri “bene prendiamone un paio e vediamo se ce n’è qualcuno inerenti al fuoco” dopo qualche ricerca presero i libri che secondo loro potevano andare bene e si diressero ai tavoli mettendosi uno di fronte all’altro e prendendo un libro ciascuno e iniziarono a leggere, passarono quasi tre ore chinati sui libri con una pausa ogni tanto per prendere da bere l’acqua che si erano portati dietro prima che Touya disse frustrato “qui non si va da nessun parte A-Cheng!” lamentandosi facendo alzare gli occhi all’altro oltre che sbuffare “non sbuffare è così” lo rimproverò per prenderlo in giro “bene direi che per oggi possiamo smettere” sorridendo a mezza bocca al gesto di ringraziamento del ragazzo “direi che ho trovato una nuova minaccia da usare contro di te” sorridendo di più allo sguardo indignato dell’altro “non oseresti!” “tu dici?”. Alla fine uscirono dalla biblioteca dopo aver rimesso i libri a posto e salutato la donna al bancone decidendo di mangiare qualcosa fuori, si rilassarono un po’ nel parco finché Touya disse che avrebbe fatto altri esercizi per aumentare la sua resistenza, anche se già li faceva prima di ogni sessione di allenamento e l’altro scrollò le spalle ma dentro era stupito e orgoglioso del ragazzo neanche quando era Leader di Setta aveva avuto discepoli così determinati e pronti a spingersi al limite più e più volte al giorno solo per allenarsi e dimostrare di valere, ‘mi ricorda di me quando volevo essere notato e apprezzati da loro’ iniziò a pensare ai suoi genitori ‘ero cieco allora per vedere che quello che contava era fare di tutto per me stesso e non per compiacere qualcun altro, l’ho capito troppo tardi’ sospirò ‘ma ho imparato d’allora e mi assicurerò che Touya non passi attraverso quello che ho subito io, avrà quello che non ho mai avuto io’ si disse continuando a guardare l’altro esercitarsi e sorrise.
Touya stava per riprendere gli squat prima di sentire un piagnucolio da qualche parte si guardò intorno cercando di capire da ove provenisse poi si diresse verso A-Cheng “Wanyin mi è sembrato di sentire piangere” e l’altro lo guardò aggrottando la fronte “dove?” “da qualche parte laggiù” indicando in mezzo ai cespugli, Jiang Cheng si alzò e insieme a Touya si diresse verso il rumore ma con cautela sbriciarono tra i cespugli per vedere un bambino piccolo e troppo magro da una prima occhiata e secondo il modesto parere dell’ex Leader piangere e massaggiarsi al caviglia, i due si guardarono prima che Jiang Cheng gli fece cenno di andare avanti “perché” sussurrò “non sappiamo che cosa gli sia successo o se sia stato un adulto o meno a fargli del male, quindi se vai tu che siete più o meno coetanei dovrebbe calmarsi e poi mi presenterò anche io” il bambino rifletté sulla logica che l’altro aveva detto e annuì poi, schiarendosi un po’ la gola, si fece avanti “non è che stai andando al patibolo” ridacchiò l’uomo con un sopracciglio alzato guadagnandosi un occhiataccia dal più piccolo.
Izuku piagnucolò piano mordendosi il labbro al dolore sperava che non si sia rotta, Bakugo e gli altri avevano davvero esagerato non capiva perché tutti lo trattassero così voleva solo essere un eroe, si riscosse dalla sua tristezza quando sentì il rumore di passi e vide con suo terrore i cespugli muoversi prima che un bambino ne uscisse stranamente lanciando un occhiataccia al cespuglio “c-ciao” il nuovo arrivato si girò rapidamente sembrando un po’ imbarazzato “ciao scusa se ti ho spaventato” Izuku si rilassò un po’ scuotendo la testa “v-va bene non mi h-ai spaventato” Touya alzò un sopracciglio non impressionato alla bugia e il ragazzo arrossì leggermente “o-ok sì un po’, ma non ha niente a che fare con te!” si affrettò a giustificarsi e l’altro sbuffò “voglio sperarlo perché non ti ho mai visto prima d’ora, posso avvicinarmi?” chiese infine e Izuku annuì lentamente “mi chiamo Touya, tu come ti chiami?” domandò prima di sedersi non troppo vicino al ragazzo ferito dandogli lo spazio che sicuramente necessitava, e cosa che l’altro apprezzava, “m-mi chiamo Izuku piacere di conoscerti T-Touya” rispose sorridendo un po’ “ti fa male la caviglia?” domandò poi l’ex albino e il verdognolo annuì “s-sì ma non so se sia rotta” “se vuoi posso chiedere a mio padre sta qui con me” Izuku si guardò intorno interrogativamente “voglio dire ti abbiamo sentito piangere e siamo venuti ma A-Cheng ha detto che era meglio se andassi avanti io così da non spaventarti se non ti trovasi bene con gli adulti” Izuku spalancò gli occhi recependo quello che gli aveva detto l’altro e disse “g-grazie ma n-on ce n’era bisogno, apprezzo però il pensiero” disse abbassando la testa voce fu allora che i due sentirono una voce più grande parlare “va bene ragazzo anche se non sembra so una cosa o due di questo argomento ed è sempre meglio prevenire la cosa se possibile ragazzo”.
Izuku osservò l’uomo uscire dai cespugli scuotendo la testa per togliere eventuali foglie su di essa e non poté non pensare a quanto fosse…attraente, aveva dei capelli lunghi scuri raccolti a coda alta legati con un nastro viola e due occhi a mandorla di colore tra il grigio e bluastro incorniciati da un viso i cui lineamenti erano affilati ma gli davano un aspetto simile ad un…’angelo’ pensò il verdognolo “ehi Izuku ci sei?” arrivò al voce di Touya che lo riportò al presente “ a-ah sì, sì mi dispiace mi sono distanziato un po’, grazie per il tuo pensiero signor…” “Jiang Cheng” “Jiang Cheng? È un nome straniero?” chiese curioso e l’uomo annuì “sì vengo dalla Cina quindi il nome è di quelle parti” Izuku annuì affascinato “posso capire perché ti eri distanziato mio padre è molto bello agli occhi, anche io l’ho fatto” disse orgoglioso Touys della cosa facendo ridacchiare il bambino anche se arrossito e alzare gli occhi all’adulto “non aumentare il tuo ego, ora posso vedere la tua caviglia?” chiese al ragazzino dagli occhi verde smeraldo il quale rifletté un po’ prima di annuire così Wanyin si avvicinò inginocchiandosi sull’erba e ispezionò l’arto, lo toccò facendo un po’ di pressione e sebbene l’altro si lamentò non dava segni di essere rotta “non sembra essere rotta altrimenti avresti urlato appena sfiorata ma sarebbe meglio farsela controllare” ma l’altro scosse la testa freneticamente “n-on posso andare in ospedale” facendo aggrottare la fronte ad entrambi gli altri due “perché no? Se è un problema di soldi possiamo trovare una soluzione” provò a dire l’ex Leader, ma l’altro scosse la testa “n- non è quello il problema solo…non mi curerebbero… e onestamente non voglio farmi toccare da loro” rispondendo abbassando la testa.
Jiang Cheng e Touya si guardarono un po’ preoccupati prima che quest’ultimo chiese “perché no? Dato che presumo i tuoi paghino le tasse è giusto che tu riceva cure a meno che…tu non abbia un assicurazione sanitaria” Izuku decise di dire subito la verità e sperare che almeno lo aiutassero a trovare qualcosa come un bastone per aiutarlo a camminare fino a casa prima di abbandonarlo, così disse piano “sono… quirkless, quindi non merito eccessive cure…o alcune per quella materia”; appena lo disse Touya spalancò gli occhi e guardò A-Cheng e notando lo sguardo confuso gli spiegò “i quirkless sono coloro che non hanno o sviluppano un quirk sono considerati inutili e un peso per la società, peggio dei barboni” ed allora l’altro capì rapidamente e disse irritato “stronzate, solo perché non hai un cazzo di quirk non ti rende meno di un essere umano e meriti dannatamente delle cure” arrabbiandosi per il modo malato in cui uno veniva giudicato in base a questi stupidi quirk in questa stupida società.
Intanto Izuku stava per avere una crisi interna estrema ‘davvero lo p-pensa?’ pensò quasi timoroso ma un po’ speranzoso prima di guardarlo e anche se non era bravo a leggere troppo le persone poteva dire che il bell’uomo era davvero arrabbiato con il modo in ci veniva trattato, poi lo vide sospirare “allora lascia fare a me” disse prima di mettere due dita, l’indice e il medio, sulla caviglia e Izuku osservò affascinato come un bagliore violaceo che portava calore filtrava attraverso la mano lenire il dolore che provava “dovresti andare bene adesso ma ti consiglierei di non sforzarla troppo per qualche giorno e se puoi procurati una crema, magari a base di erbe” gli disse. Touya osservò con eccitazione A-Cheng che curava Izuku proprio come aveva fatto con lui tempo fa e sapeva che avrebbe curato la maggior parte del danno ma avrebbe lasciato ancora un po’ di dolore per aiutare il corpo a aumentare un po’ la resistenza, o almeno è ciò che gli rispose quando glielo chiese, “suppongo sia il caso di portarti a casa, hai qualcuno da chiamare?” e poi Izuku sbiancò un po’ “la mamma! Sarà così preoccupata dovevo rientrare due ore fa!!” “ehi calmo sono sicuro che se le spieghiamo la situazione capirà” cercò di tranquillizzarlo Jiang Cheng e fortunatamente funzionò almeno un po’ “a-avete visto un zaino giallo quando siete venuti?”.
In risposta entrambi scossero la testa così si girarono intorno cercando di trovarlo d qualche parte lì vicino in mezzo ai cespugli prima che A-Cheng guardò in alto, per curiosità più che altro, solo per poi sospirare sonoramente facendo in modo che gli altri due guardassero nella sua stessa direzione quando lo videro “dimmi una cosa Izuku, questa è opera di bulli?” domandò l’uomo bello e l’altro mordendosi il labbro annuì “s-sì uno di loro è…era il mio migliore a-amico ma è cambiato dopo che sono stato diagnosticato quirkless” “che stronzo!” disse sprezzante Touya “lingua o ti facci fare 100 flessioni dopo l‘allenamento” e questo sembrò fare il trucco perché l’albino si scusò borbottando facendo ridacchiare il verdognolo “guarda che ne ho anche per te nel caso” riprese Izuku il quale sussultò tappandosi la bocca trattenendo però un piccolo sorriso “bene, ora tiriamo quello zaino giù da lì perché non penso proprio che lo farà da solo” disse ad alta voce e i due bambini osservarono con stupore come Wanyin, dopo una piccola analisi, si arrampicò sul tronco e sui rami dell’albero con un agilità e una destrezza che fece eccitare i due piccoli spettatori, una volta arrivato sul ramo prese lo zaino mettendoselo in spalla prima di riscendere consegnandolo al bambino stupito.
Izuku ringraziò infinitamente l’uomo complimentandosi eccitato per come si era arrampicato, oltre che ringraziarlo per avergli curato la caviglia, “va bene ragazzo, adesso ti portiamo a casa” disse e Touya aiutò il verdognolo a salire sulla schiena dell’uomo mentre lui gli portava lo zaino, uscirono dal parco notando che erano già le 17 e si sbrigarono a portare il ragazzo a casa, appena suonarono il campanello una donna con i capelli verdi lunghi poco più giù della spalle con gli occhi verdi come Izuku e piangeva “IZUKU! Grazie al cielo stai bene!!” li accolse quasi gridando facendo rimanere sorpresi gli altri due, “sc-scusa mamma ho…avuto un incidente e-e loro due mi hanno aiutato” rispose balbettando leggermente sentendosi in colpa per averla fatta preoccupare, la donna li fece accomodare in casa “grazie veramente di cuore per aver aiutato il mio piccolo Izuku, quando n-non per ancora tornato ho pensato che si era fermato di nuovo a guardare gli scontri tra eroi e cattivi per prendere appunti come fa di solito ma…” fece una pausa asciugandosi un po’ gli occhi “alla televisione non è stato riportato niente ed allora ho iniziato a farmi prendere un po’ dal panico”.
A-Cheng e Touya ascoltarono la madre del ragazzo parlare probabilmente per sfogarsi della paura ed entrambi la capirono farebbero lo stesso se uno di loro perdesse l’altro “va tutto bene signora…” “Inko, Inko Midoriya senza signora per favore” si presentò la donna “ok Inko, io e Touya stavamo nel parco quando abbiamo sentito Izuku lamentarsi e l’abbiamo trovato con una caviglia dolorante” e la donna sussultò prima di guardare il figlio che si rifiutò di guardarla in viso per evitare di vedere la delusione che lui credeva che lei avesse. Inko sospirò “capisco, in questo caso grazie di nuovo a tutti e due” “Inko-san lei è conoscenza del…” iniziò a dire Wanyin fermandosi non sapendo se fosse esattamente il suo posto, ma voleva capire se la donna era partecipe della vita del figlio e a quale percentuale ma lei lo batté sul tempo “del bullismo di Izuku? Sì purtroppo, non sono cieca e anche se so che Izuku può essere un po’ goffo non lo è a questi livelli inoltre le bruciature sono un po’ difficili da spiegare con la semplice sbadataggine, ne ho parlato con gli insegnanti, il preside, anche al consiglio d’istituto e sono andata persino dalla polizia ma a nessuno di loro gliene importa niente” finì di dire frustrata “perché è quirkless?” chiese un po’ a brucia pelo Touya facendo in modo che la donna li guardò entrambi “quindi ve l’ha detto” “sì, e Touya la prossima volta usa un po’ tatto per piacere” lo rimproverò il più grande guardando l’altro arrossire un po’ per l’imbarazzo grattandosi la testa facendo sorridere un po’ la donna e Izuku che ancora non aveva detto niente.
“Non ha nessuno che può aiutarla in qualche modo? Un parente, un collega di lavoro…il padre?” elencò un po’ cautamente l’ultima figura poiché un rapido cenno intorno non mostrava ritratti o foto dell’uomo, ma la donna scosse la testa “lavoro come infermiera ma sebbene parli con i colleghi, tutti loro fano finta che non ho un figlio o mi compatiscono quindi… per quanto riguarda la mia famiglia non ho un buon rapporto con lorr, né parenti alla lontana per lo stesso motivo e per quanto riguarda il padre bè non è più nei paraggi, se ne andò quando Izuku aveva 5 anni e non manifestò una stranezza” Jiang Cheng trattenne il ringhio ‘sembra che la figura genitoriale maschile in molti universi siano sempre degli stronzi patentati o almeno fino ad ora ho incontrato solo persone che hanno avuto incontri con esseri del genere’ pensò sospirando “capisco, persone del genere sono solo dei codardi”.
Izuku parlò “mi dispiace mamma, non v-voglio essere un peso” e tutti e tre lo guardarono “Izuku, tesoro non è affatto colpa tua non dovresti ricevere questo trattamento solo perché non hai un quirk, sei un essere umano prima di tutto e meriti il rispetto come tutti gli altri” le rispose gentilmente ma fermamente “sarebbe meglio se ti mettessi in una scuola online, in questo modo avrai comunque un’istruzione ma starai a casa o in biblioteca o dove ti senti più al sicuro” e il bambino annuì felice che la madre non era arrabbiata e A-Cheng sorrise ai due ‘magari avessi avuto un rapporto così con almeno mia madre’ pensò cancellando il pensiero rapidamente; i due rimasero un altro po’ chiacchierando e accettando l’offerta di rimanere a cena della donna “è il minimo che possa fare per aver aiutato il mio Izuku” durante il pasto tutti e 4 chiacchierarono tranquilli e sereni ridendo e scherzando, inutile dire che da quel giorno in poi tra tutti loro si creò un piccolo legame che sarebbe andato a crescere e ad avvicinarli ogni giorno di più.
A-Cheng si trovava a lavoro rifinendo un mobile con ritocchi artistici, a quanto pare il capo gli aveva detto ch’era quello più dotato di manualità, non che gli altri non lo fossero ma lui lo faceva con una destrezza, attenzione ai particolari e passione che il capo aveva visto in molti pochi, aveva quasi finito di dipingere la sua commissione quando sentì la voce dell’uomo chiamarlo “ehi Jiang Cheng c’è una persona che vuole parlare con te” l’ex Leader alzò la testa confuso “chi è?” domandò al datore di lavoro “dice di chiamarsi Aizawa Shota” “non lo conosco…ok arrivo” rispose anche se un po’ dubbioso, posò gli utensili che stava utilizzando per seguire il capo dall’altro, una volta accompagnato il suo dipendente fece un cenno ad entrambi e li lasciò soli “Aizawa Shota immagino, io mi chiamo Jiang Cheng” parlò per primo presentandosi offrendo la mano ovviamente l’altro la prese e la strinse in risposta “mi dispiace di averla disturbata a lavoro” disse l’uomo moro ma l’ex Leader scosse le spalle “va bene avevo comunque quasi finito, aveva bisogno di qualcosa di specifico?” gli chiese confuso.
Aizawa guardò l’uomo davanti a lui pensando che la foto che aveva visto col detective non gli rendeva esattamente giustizia, anche se adesso inossava un camice beige con delle macchie e i capelli tirati sempre su era sempre bello da vedere, tuttavia si riscosse e gli rispose “in realtà sì volevo farti un paio di domande riguardo all’attentato al centro commerciale avvenuto giorni fa”, l’uomo osservò come l’altro si tese quasi impercettibilmente ma non tradì nulla nei suoi occhi “bene allora, che cosa vuole sapere?” “perdoni la domanda diretta ma credo sia meglio senza tanti giri di parole: eri tu il tizio che mi ha aiutato a combattere i banditi?” e fu allora che Wanyin ricollegò l’uomo all’eroe vestito di nero che aveva visto maneggiare una sciarpa bianca durante l’attentato, aveva capelli neri e occhi scuri e sembrava avere l’aspetto di un senzatetto “ora mi ricordo di te sei stata la prima persona che è intervenuta quel giorno, sei un eroe sotterraneo quindi?” la domanda colse alla sprovvista il moro, cosa che non passò inosservata, “come fai a sapere che cosa sono?” volle sapere mettendosi un po’ sulla difensiva ma Wanyin rispose tranquillamente “in realtà all’inizio non pensavo lo fossi ma poi mi sono ricordato che mio figlio mi ha parlato degli eroi sotterranei e dato che, dopo una rapida ricerca su eroi più noti, non c’era niente su di te ho formulato l’ipotesi che potessi essere uno di quella categoria, anche perché data la tua performance non eri certamente un dilettante” ci fu una piccola pausa prima che continuasse “comunque perché voleva sapere se ero io? Devo dare una testimonianza o qualcosa del genere?”.
Aizawa era sorpreso dall’arguzia e intelligenza dell’uomo con i capelli scuri ‘intelligente, molto agile e anche bello qualità che non si trovano spesso ’ pensò tra sé “no niente del genere, volevo solo sapere chi fosse la persona che si è destreggiata abilmente con un’ arma insolita come una frusta e per chiederti da chi avessi imparato” Jiang Cheng soppesò come rispondere “non lo chiamerei destrezza sono solo abituato a combattere con essa i movimenti spesso mi vengono quasi sempre istintivi, per quanto riguarda dove ho imparato a combattere così… diciamo che è un’abilità di famiglia che viene tramandata” tenendosi abbastanza vago ma cercando di essere il più onesto possibile “io la chiamo destrezza invece ci vuole impegno e abilità per muoversi come hai fatto tu e in uno spazio e tempo abbastanza ristretto” complimentandosi indirettamente con l’altro il quale riconobbe le parole con un rapido cenno “grazie, ora c’è dell’altro che voleva sapere o posso tornare a lavoro?” domandò “un ultima cosa e poi non ti disturbo più: ho notato due giorni fa che ti trovavi in compagnia di un bambino e che avete avuto un piccolo battibecco con l’eroe numero 2” gli rispose per poi vedere l’uomo socchiudere gli occhi dicendo sprezzante “quel tipo deve imparare che non è un Dio, o qualsiasi altra divinità e farebbe bene ad abbassare la sua presunzione” e l’eroe non poteva dargli torto “concordo pienamente con te eppure, da quello che ho visto, sembrava che tuo…figlio fosse quasi paonazzo, quindi volevo sapere se lui gli avesse fatto qualcosa o se c’erano dei trascorsi negativi tra loro”.
Jiang Cheng ascoltò attentamente la domanda formulata e sapeva che l’altro stava cercando delle risposte indirettamente quindi ponderò bene come rispondere “queste sono cose private e personali signor Aizawa quindi non è il mio posto rivelare nulla, la prego di capire” e il moro ebbe in qualche modo la conferma alla sua supposizione "capisco grazie per il suo tempo" "di nulla", dopo un paio di minuti Aizawa lo lasciò con il suo numero di cellulare così da chiamare se avesse avuto bisogno di lui.
“Avevamo ragione Nezu, sembra che Endeavour e il ‘figlio’ di Jiang Cheng hanno avuto un trascorso di qualche tipo ma non mi ha rivelato nulla” disse l’eroe sotterraneo mentre prendeva un sorso di tè “capisco, bè c’era da aspettarselo Aizawa-san una persona non va a raccontare cose del genere al primo che passa ma per ora non avendo nient’altro dovremo aspettare eventuali altre informazioni” concluse la chimera “però mi chiedo che cosa poterebbe avergli fatto” parlò ad alta voce “non lo so Aizawa -san ma credo che lo scopriremo prima o poi” rispose quasi speranzoso la chimera. Quella sera Wanyin raccontò a Touya del suo incontro a lavoro con l’eroe “accidenti e pensi che lo rincontreremo?” chiese leggermente agitato non perché avesse paura di loro più che altro che potrebbero scoprire chi era in realtà e lo rimanderebbero da quel disgustoso uomo, che sfortunatamente era suo padre biologico, ‘ se lo scoprissero mi porterebbero via da A-Cheng e non lo voglio!’ pensò, Wanyin sembrò notare il suo leggero panico così disse “posso leggere i tuoi pensieri che sono scritti interamente sul tuo viso, andrà tutto bene Touya” cercando di calmarlo “e se mi portassero via da te se e quando scoprono che non sono veramente tuo parente?! Mi rimanderebbero da lui e non ho intenzione di andarci o essere vicino a lui!!” ribatté, Jiang Cheng lo guardò deciso “non succederà Touya non gli permetterò di portarti via se non vuoi, tanto meno ritornare con quella patetica scusa di umano, eroe, marito e purtroppo padre” lo disse con tale convinzione che Touya ci credette anche se una piccola parte di lui aveva ancora un leggero dubbio ma dato non dal fatto che non si fidasse di A-Cheng piuttosto sapeva che cos’era in grado di fare Endeavour e la Commissione, oltre che gli altri eroi falsi ed ipocriti come il primo.
Quella sera i due andarono al loro solito posto per allenarsi il che era un bene poiché entrambi avevano un bel po’ di energia da scaricare ed infatti, dopo il riscaldamento, i due si affrontarono in uno scontro poiché Jiang aveva preferito evitare di far esercitare Touya con il fuoco dato che era ancora un po’ scosso dall’ultima conversazione e il ragazzino accettò; Aizawa stava pattugliando in una zona diversa dal normale poiché di solito quelli come lui, vale a dire eroi sotterranei, si scambiano delle rotte di pattuglia anche collaborando a volte con alcuni vigilanti usando la loro rete notturna di cui solo loro pochi sapevano della sua esistenza e dato che un vigilante non poteva uscire oggi a causa di un brutto raffreddore Eraserhead prese il suo posto, era uno di quei quartieri non proprio malfamati ma che stavano a poco più di un gradino in alto delle prime abitazioni appena citate, anche qui alcune case sembravano un po’ più sicure di altre che ha visto sia nella zona stessa che al di fuori.
Stava osservando da un tetto quando vide un leggero bagliore viola aggrottando la fronte decise di andare a dare uno sguardo veloce, non è che qui le cose fossero troppo movimentate al momento, così scivolò silenziosamente come un gatto sui tetti fino a raggiungere il posto e notò due figure che si scambiavano colpi ‘sembra un addestramento’ pensò analizzando la scena più da vicino poi vide la figura più piccola fare un cenno deciso e la prossima cosa che vide fu una frustra che tentò di colpire ripetutamente il ragazzino il quale, però, la evitò quasi sempre, e un paio di quelle che prese riuscì almeno a pararle ‘ha una buona agilità e riflessi notevoli gliel’ha avrà insegnato l’altra figura’ giunse alla conclusione il moro osservò ancora un po’ l’addestramento avvicinandosi leggermente prima di sentire una voce affilata dirgli “ti conviene uscire chiunque tu sia o dovrò fartelo fare personalmente” e Aizawa sentì un improvviso piccolo e lieve brivido passargli la schiena ma alla fine uscì.
Wanyin era pronto a combattere infatti aveva ritirato la frustra e stava sfregando, di riflesso e nascosto alla misteriosa presenza, l’anello di Zidian ovviamente era al corrente che c’erano delle probabilità che lui e Touya avrebbero potuto avere incontri poco raccomandabili in effetto era già successo in passato da quando avevano cominciato ad allenarsi almeno un paio di volte ecco perché la sua affermazione all’inizio fece corrugare la fronte del ragazzino prima che spalancasse gli occhi serrando la presa sulla spada d’allenamento quando capì, immagina però la loro sorpresa quando videro niente meno che Eraserhead uscire dall’ombra ed i due si rilassarono leggermente “buona sera Eraserhead” salutò l’uomo “anche a voi” rispose prontamente “suppongo che tu lo stia allenando” affermò sempre quest’ultimo, “sì mi ha detto che voleva essere più forte così gli sto insegnando a combattere sia nel corpo a corpo che avvalendosi delle armi” “mh, che cosa vuoi essere da grande?” domandò curioso al ragazzino dai capelli scuri il quale lo guardò quasi abbagliante ‘mi sta analizzando’ si disse e aspettò che il più giovane di loro rispondesse “non lo so ancora credevo di voler essere un eroe ma mi è passato il desiderio” “perché? Se posso chiederlo e solo se ti senti a disagio, puoi non rispondere” si corresse non voleva di certo fargli ricordare qualcosa di spiacevole.
Touya osservò l’uomo e sebbene fosse stato gentile con lui e A-Cheng, poiché probabilmente aveva dei sospetti su loro due (cosa che entrambi sospettavano) ma non credeva di aver detto niente, mantenne ancora la sua diffidenza “diciamo che non ho un esperienza positiva con voi eroi e ho visto che non siete chi fingete di essere… o almeno quelli che ho conosciuto”; Aizawa credeva che il ragazzino si riferisse, tra gli altri, a Endeavour ma non avrebbe spinto oggi “non tutti gli eroi sono così ma ti do ragione che molti sono stupidi arroganti e presuntuosi” disse invece “non ne ho ancora incontrato uno che mi dimostrasse il contrario e onestamente, per quello che ne so, non sono sicuro di potermi fidare di loro neanche se lo incontrassi” ribatté e Aizawa capì il messaggio indiretto ‘solo perché mi sono presentato in quel modo non vuol dire che si fidi di me, e degli eroi, logico ’ pensò; dopo qualche tempo Aizawa tornò alla sua pattuglia anche se mancavano meno di 10 minuti mentre gli altri due decisero di chiudere la sessione di allenamento per quella sera e tornarono a casa.
A-Cheng si trovava in un piccolo campo d’addestramento in un area specifica del parco di Musutafu dove vi erano degli attrezzi per allenarsi assieme a Touya e Izuku, dopo che lo aveva quasi supplicato di insegnargli ad essere agile come lui “bene adesso fate 5 giri di corsa per tutto il perimetro” ordinò ai due i quali gemettero “m-ma le mie gambe fanno male” quasi si lamentò Izuku al ché l’uomo bello lo guardò con accigliato “hai le gambe rotte o qualche arto slogato?” e il verdognolo scosse la testa negativamente un po’ confuso “allora niente lamentele altrimenti vi aggiungo altri 5 giri” socchiuse gli occhi sfidandolo a dire di più ma Izuku saggiamente si tappò la bocca e insieme a Touya iniziarono a correre, quando essi furono completati gli fece una pausa di 5 minuti ed entrambi caddero a terra “come fai…a farlo…sempre?” chiese curioso tra un respiro e l’altro il quirkelss “bè fortunatamente ho iniziato un po’ prima di te quindi il mio corpo si è un po’ più abituato…ma ancora ho molta strada da fare” rispose il finto moro dopo aver bevuto mezza bottiglietta d’acqua.
Dopo che la pausa finì il loro Sensei gli fece fare esercizi di vari tipi compresi anche: salto da un lato all’altro, allungamento e stretching, flessioni, squat, up e down e tutto quel genere di cose inutile dire che quando finirono Izuku credeva che le sue gambe e braccia sarebbero definitivamente cadute anche Touya non era molto lontano dalla sua stessa linea di pensiero “bene siete stati bravi, anche se c’è ancora del lavoro da fare” si complimentò “Izuku anche se hai iniziato da poco ad allenarti con me e Touya non sei andato male, tuttavia dato che per la maggior parte io e Touya ci alleniamo la sera, e tu non puoi venire, stabiliremo un programma di allenamento di tre volte a settimana, ci riuniremo qui e ci alleneremo insieme” il verdognolo annuì poi A-Cheng si rivolse a Touya “anche noi ci alleneremo con il tuo quirk quando non ci alleneremo con Izuku ok?” l’ex albino chiese “ma due giorni solo andrà bene per allenarlo?” “chi ti dice che saranno due giorni?” guardando l’espressione confusa del ragazzo si spiegò “ci alleneremo il martedì, il giovedì e il sabato, la domenica no, quindi saranno tre giorni di allenamento normale e tre di quirk, ovviamente vedremo anche come ti senti” Touya ci rifletté prima di annuire sapendo che il suo Shizun aveva ragione “va bene Shizun!!” cogliendo di sorpresa l’altro oltre che Izuku che gli chiese “perché S-Shizun?” e l’altro lo guardò rispondendogli “bè provenendo dal Cina il termine corretto per insegnante è ‘Shizun’ mentre in Giappone è ‘Sensei’ quindi è più corretto usare il primo no?” e Midoriya “giusto vieni dalla Cina! Hai ragione Touya-nii allora da adesso sarà il nostro Shizun!” disse eccitato sorridendo insieme al suo nuovo fratellino.
Tuoya rimase interdetto per quasi un minuto quando sentì Izuku chiamarlo con la desinenza ‘nii’ non sapeva esattamente come sentirsi ma era sicuro che non fosse una cosa negativa quindi l’accettò; nel frattempo Jiang Cheng assistette alla scena sia confuso che in qualche modo caloroso, non ricordava l’ultima volta che qualcuno era così felice, ansioso ed eccitato di essere in sua presenza, in sua compagnia, o felice di vederlo… ‘suppongo che abbai fatto bene ad ascoltare la voce ed accettare la sua offerta’ pensò tra sé facendo un piccolo sorriso. Dopo aver stabilito il programma i due Jiang decisero di accompagnare Izuku a casa nonostante le proteste del giovane “va bene Izu, inoltre devo parlare con tua madre e chiederle se è d’accordo con il fatto che io ti alleni” così tutti e tre si diressero a casa Midoriya venendo accolti dalla madre che li fece accomodare in salotto e dopo qualche convenevole iniziale lui gli parlò della proposta, “vorrei avere la tua approvazione per allenare Izuku assieme a Touya così da aumentare la sua forza e resistenza e in modo da essere in grado di badare a se stesso e difendere lui stesso oltre che gli altri qualora lo volesse” quando finì Inko sembrò riflettere e successivamente parlò “anche così sarà in grado di tener testa ai bulli?” “come ho detto proteggere se stesso dato che nessuno lo fa” fece un piccolo ghigno e la donna, con stupore di tutti i presenti inclusa quella del suo stesso figlio, fece una sorrisetto in risposta “bè se la metti così non posso esattamente rifiutare, avrà bisogno di aiuto e purtroppo non ci sono molte palestre o Doji disponibili per lui”.
Izuku uscì dalla sorpresa prima di guardarla con gli sgranati e luccicanti “d-davvero posso mamma?!” e la donna lo guardò sorridendo gentilmente rispondendogli “lo sono tesoro, mi dispiace se sono stata un po’ troppo apprensiva e capisco di aver sbagliato, so che vuoi fare del bene figliolo ma questa società non sarà mai giusta per te e devi adattarti di conseguenza e prendere precauzioni” fece una pausa “inoltre, purtroppo, per quanto voglia non sarò in grado di proteggerti per sempre dai pregiudizi e soprusi della gente quindi devi allenarti e diventare forte, accetto la proposta di Jiang Cheng ma ad una condizione” i tre la guardarono e aspettarono che la donna parlasse “Izuku devi promettermi che userai ciò che imparerai in modo da non farti più mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno da Bakugo e prima che tu dica qualcosa so bene che è lui il responsabile delle bruciature, sia suoi tuoi vestiti e divisa scolastica che sul tuo corpo” fissò il figlio che abbassò la testa dispiaciuto per averle mentito “devi promettermi che risponderai a tono a tutti quelli che ti denigreranno, so che tu probabilmente ti sentirai male per farlo ma se non lo farai allora la tua voce non sarà mai ascoltata e di conseguenza niente cambierà, neanche con l’allenamento”.
A-Cheng ascoltò la donna parlare sorpreso dalle sue parole e, mentre la guardò fissare determinata suo figlio, non poté non sentirsi un po’ invidioso del rapporto tra i due in quanto era molto diverso da quello che aveva lui con i suoi…genitrici, certo capiva che i tempi erano molto diversi così come il luogo e tutta una serie di circostanze eppure credeva che l’amore tra genitori e figli era qualcosa che doveva essere presente e uguale sempre non importava il luogo, il tempo e anche l’età sospirò internamente anche se la scena gli portò comunque un debole sorriso sulle labbra; Touya guardò anche lui la piccola scena credendo che si sarebbe sentito arrabbiato, geloso o anche invidioso del fatto che la sua famiglia era uno schifo ma non fu così, certo sentì un po’ di tristezza più che altro rivolta a due dei suoi fratelli (Fuyumi e Natsuo) tuttavia alla fine si sentì sereno, ‘forse perché anche io ho già trovato la mia famiglia’ pensò vagamente prima di lanciare uno sguardo a Wanyin sorridendo ‘giusto non ho bisogno di sentirmi geloso o invidioso, ho A-Cheng con me e mi basta’ si disse e con sua meraviglia non sentì come se stesse mentendo a se stesso; una volta che tutto fu risolto i due lasciarono l’abitazione di Inko e Izuku con la promessa che sarebbero andati a trovarli per pranzare o cenare insieme ogni tanto, quando tornarono a casa dopo aver fatto la spesa il duo cucinò e si rilassò davanti al divano a vedere un film degli Avengers.
Passarono diverse settimane e Wanyin continuò ad allenare i suoi due nuovi discepoli mediante il programma severo che avevano stabilito ed entrambi si sentivano più forti ogni volta che si allenavano, il loro Shizun decise pochi giorni prima di farli combattere uno contro l’altro in un duello, sebbene all’inizio fossero un po’ titubanti Jiang Cheng chiarì che nella vita poteva succedere di tutto e che non c’era garanzia che più in là non avrebbero combattuto contro persone che conoscevano, qui Touya ebbe la sensazione che si riferisse più a qualcosa del suo passato forse uno scontro con una persona che conosceva, tuttavia il primo aggiunse anche ch’era un modo per diventare più forti oltre che rafforzare il legame tra loro due e che potevano contare sull’appoggio dell’altro se si trovassero mai a combattere insieme… insomma erano tutti punti validi e così i due si affrontarono e sebbene nessuno dei due vincesse effettivamente, poiché non era una gara, Touya sì sentì un po’ orgoglioso di aver ‘sconfitto’ Izuku, “non credo di essere esattamente portato per la spada” fece un po’ il broncio “non è così, è solo che pensi troppo” lo contrastò la voce del loro Shizun “inoltre solo perché non ti senti portato non vuol dire che questo stile non ti sarà d’aiuto, devi solo allenarti di più e non focalizzarti troppo mentre stai in battaglia, affidati ai tuoi sensi e al tuo istinto questi possono fare la differenza in uno scontro nel bene e nel male e in un mondo come questo, e intendo con tutti questi quirk, devi saper essere sempre pronto all’imprevedibilità e ad agire di conseguenza, dopotutto tutti hanno un punto debole e sta a te individuarlo e decidere come affrontarlo” Izuku prese a cuore le sue parole e annuì determinato.
Chapter 3: Capitolo 3 - Meeting with Nezu
Summary:
Jiang Cheng, Li and the to Midoriyas meet Nezu at UA, ho makes them a proposal...
Chapter Text
Izuku stava camminando per andare a fare la spesa mentre sua madre era a lavoro così che quando staccava e tornava a casa Izuku avrebbe cucinato, era da qualche tempo ormai che gli era venuta voglia di aiutare di più sua madre nelle faccende, come ad esempio cucinare e pulire la casa, dato che non andava più a scuola in presenza poteva gestirsi i compiti e il materiale scolastico come voleva e si era ritrovato a stare più che al passo con il programma scolastico, in effetti su alcuni argomenti era già un po’ più avanti rispetto agli altri, così decise di aiutare sua madre in casa e prepararle la cena anche per ringraziarla per aver creduto in lui nonostante sia quirkless, lui sapeva che per lei era sempre stato difficile essere serena a lavoro con i propri colleghi poiché avere un figlio quirkless porta la gente a guadarti con compassione e pietà e sua madre non era certo un eccezione alla regola e questo lo frustrava parecchio, anche per l'impotenza che sentiva per non poter aiutarla ecco perché voleva essere forte, voleva essere in grado di cambiare questa società e questi pensieri e convinzioni ridicole, ipocrite e antiquate ‘ ma non è che devi essere obbligatoriamente un eroe no?’ disse sussurrando una vocina dentro di lui ma lui scosse la testa e continuò a camminare.
Entrò nel Minimarket e prese un cestino tirando fuori la lista e cominciando a prendere gli articoli ‘dovrei prendere un dolce così se dovessero venire Touya-nii e A-Cheng avremmo un dolce da condividere’ pensò allegramente dirigendosi verso i gelati e dolci per ultimo posto, dopo minuti interminabili d’ indecisione decise di prendere un gelato al cioccolato e pistacchio e un altro all’amarena successivamente, dopo aver ricontrollato la lista per controllare che avesse tutto, si diresse alle casse e pose la merce, pagò il dovuto mentre imbustava, fortunatamente si era portato un po’ di più altrimenti avrebbe dovuto probabilmente rinunciare ad uno dei dolci, afferrò le tre buste ed uscì incamminandosi verso casa; mentre camminava sentì una voce chiamarlo “ehi Izu-chan!” si girò confuso vedendo Touya correre verso di lui con un non molto dietro A-Cheng chi sembrava fosse pronto ad urlare se il cipiglio sul suo volto era un indicazione e rise un po’ “To-Li-nii!” Izuku non sapeva esattamente perché ma qualche tempo fa Touya gli aveva chiesto di chiamarlo così quando erano in mezzo alla gente o comunque quando non erano solo: lui, sua madre, Shizun e sé stesso, la cosa lo rese molto curioso ma quando provò a chiederlo il ragazzo disse semplicemente che non gli piaceva il suo nome tanto meno il suo cognome.
Da quella risosta Izuku dedusse che ovviamente l’altro non aveva un buon rapporto con la sua famiglia e che, forse, aveva paura che se lo avesse chiamato con il suo vero nome qualcuno avrebbe potuto ricollegarlo alla sua famiglia ed infatti quando glielo chiese Touya gli rispose “ho già la mia famiglia è A-Cheng e basta, siamo noi la nostra famiglia” e il verdognolo fece un piccolo sorriso “uhm…potete essere anche la mia famiglia e della mamma?” non vide se l’altro ragazzo lo guardò solo continuò a parlare “sai neanche io e la mamma abbiamo una famiglia al di fuori di noi stessi, e so che a lei dice che non gli importa però…è triste che non abbia qualcun altro su cui poter fare affidamento, amico o parente che sia, se non per essere solo giudicata" fece una piccola pausa "non è che vogliamo essere un peso o altro!” si affrettò però ad aggiungere chiarendo la cosa “solo che credo che a mia madre potrebbe far piacere parlare con qualcuno senza sentirsi obbligata a sorridere e stringere i denti nel tentativo di trattenersi dal rispondere a quelli che mi insultano o la giudicano per non avermi ancora abbandonato” si fermò rifiutandosi di guardare l’altro ragazzo, che rispose “non vedo perché no, siamo già fratelli no? Quindi questo vuol dire che noi 4 siamo una famiglia” strinse le spalle aggiungendo “la famiglia non è solo di sangue e credimi lo so benissimo” e Izuku si ritrovò a sentire una pressione dietro gli occhi e sentì le prime lacrime scendere mentre se le stava asciugando con le maniche della maglietta si sentì trascinato in un abbraccio un po’ goffo ma caldo e confortante.
Si riscosse dalla memoria quando li vide avvicinarsi “che ci fate qua?” chiese loro curioso “stavamo facendo un giro prima di andare a cena fuori, dato che ho superato l’esame che dovevo fare andiamo a festeggiare fuori!” “è davvero fantastico Li!” si diedero il 5 “vuoi venire con noi? Può venire anche tua madre!” offrì Touya con sorpresa del quirkless e anche di Wanyin, non che fosse contrario dopotutto Touya gli aveva confessato quello che gli aveva detto Izuku quel giorno “n-no va bene non è un problema, m-mamma non stacca per almeno un'altra ora o poco più e non-“ “va bene ragazzo non è che abbiamo un orario per mangiare inoltre credo che sia una cosa comune mangiare fuori con i propri amici e la propria famiglia quando si ha qualcosa da festeggiare, non credi?” sollevò delicatamente un sopracciglio, e Izuku balbettò un po’ sapendo che Touya parlò a Wanyin di quella cosa della famiglia.
Improvvisamente sentì un eccitazione sopraffarlo un po’ ‘non ricordo l’ultima volta che io e la mamma siamo andati a magiare fuori che sia da soli o con altri’ pensò e accettò ringraziando a ripetizione chinandosi su e giù fino a quando Jiang Cheng lo fermò con una presa sulla spalla “so che sei eccitato ma cerca di controllarti non voglio spiegare a tua madre com’è che ti si sia sfilata la testa come un tappo” gli disse burbero e Touya ridacchiò mentre Izuku arrossì, infine i tre s’incamminarono verso la casa di Midoriya e una volta arrivati Izuku ripose al proprio posto la merce acquistata; “possiamo fare una passeggiata e andare a prendere tua madre direttamente al lavoro” propose Touya dopo che aveva finito “per me non ci sono problemi” strinse le spalle Wanyin e così, una volta controllato che la casa fosse apposto, Izuku e gli altri due uscirono mentre il verdognolo chiuse a chiave la porta.
Proprio quando stavano scendendo dal loro piano sentirono una voce schernire Izuku, il quale si fece più piccolo, “ehi quirkless stai cercando di contaminare gli altri HAHA!” “sì dovreste stare attenti a lui, è una maledizione” disse un altro inquilino riferendosi a Jiang Cheng e Touya i quali ignorarono del tutto i due uomini cercando di trattenere la lingua dal frustrarli verbalmente, camminarono fuori dal complesso di appartamenti e presero un respiro profondo prima d’incamminarsi verso l’ospedale di Musutafu “quindi tua madre è un infermiera” chiese Wanyin per cercare di alleggerire l’atmosfera “sì, alla fine era un lavoro in cui poteva aiutare le persone inoltre doveva trovare un lavoro che pagasse abbastanza bene da permetterci di sopravvivere dopo che lui se n’è andato e non versava alimenti” e gi altri due sapevano che si riferiva al padre.
“Lei già lavorava lì prima ma da quando siamo solo noi due è costretta a prendere più turni per guadagnare abbastanza da comprami scarpe per i quirkless” indicando la sue scarpe rosse “oltre che il materiale scolastico e i vestiti dato che ogni volta vengono bruciati e quindi si possono riparare solo per così tanto tempo prima di doverli cambiarli o il mio materiale scolastico sparisce così come i miei taccuini…cose del genere” “non è giusto Izuku” disse a bassa voce Touya e Wanyin era d’accordo non capiva come le persone potessero essere così odiose e addirittura dire ad un bambino innocente e che non aveva fatto niente di male di essere inutile, un peso o una disgrazia solo perché non aveva qualcosa che loro avevano, certo anche lui aveva avuto problemi con alcuni altri discepoli un paio di volte quando era più piccolo, soprattutto con quel pavone per come trattò sua sorella e anche con Wei Wuxian, ma non ha mai detto a qualcuno che fosse meglio che non esistesse non con intenzione malevola perché sì è quello che tutti stanno dicendo a Izuku, scosse la testa decidendo poi di dire per rallegrare l'aria divenuta vagamente triste “…e io che pensavo che quelle scarpe fossero opera di un tuo orribile gusto nel vestire” guadagnandosi un farfugliamento dal ragazzo in questione con in sottofondo l’altro che rideva e sorrise internamente sapendo di essere riuscito nel suo piccolo intento.
Quando arrivarono all'ospedale Izuku notò che mancavano ancora circa 20 minuti prima che finisse il turno così decisero di aspettarla in sala d’attesa e subito Touya vide come Izuku fissò il pavimento dal momento che entrarono, oltre che a tenere le spalle leggermente tese, così tirò fuori il cellulare e aprì un gioco che aveva scaricato da poco “si chiama Piano Tiles ed è un gioco di musica dove ti viene data una canzone e tu devi spingere i tasti nel momento giusto” Izuku lo vide fare una dimostrazione, era abbastanza facile quello di cui dovevi preoccuparti erano i tuoi riflessi e la velocità delle tue dita, inutile dire che dopo 5 minuti era così preso dal gioco che la tensione lo lasciò e Wanyin diede un cenno riconoscitivo a Touya complimentandosi per averlo distratto mentre afferrò una rivista e la lesse.
Izuku si alzò dopo 10 minuti di gioco per andare a prendere dell’acqua al distributore e quando stava tornado sentì una voce dire “ehi tu che cosa stai facendo in giro!?” Izuku si fermò e si voltò verso l’uomo non era nessuno che conosceva personalmente ma si ricordava di averlo visto in giro quelle poche volte che veniva ad aspettare sua madre soprattutto quand’era più piccolo, non rispose sapendo ch’era inutile tanto qualunque cosa avesse detto non avrebbe avuto importanza “che c’è non rispondi? Bè vedi di non andare in giro e resta fermo in un punto altrimenti infetterai gli altri pazienti e noi del personale così come i visitatori con la tua maledizione” continuò a dire aumentando il tono di voce, ora quasi tutti i presenti si erano voltati verso lo schiamazzo e Izuku si sentì ancora più imbarazzato e a disagio “ci sono problemi?” si alzò poi una voce maschile dal resto del pubblico seguito da un fruscio e tutti si voltarono verso la persona che aveva parlato e non potevano non rimanere scioccati dall’aspetto dell’uomo che si stava dirigendo con uno sguardo duro e illeggibile verso il duo mentre Touya decise di rimanere in piedi e godersi lo spettacolo, oltre che per sentire divertito le chiacchiere sussurrate dei presenti sull’aspetto di suo padre dopotutto non era cieco sapeva che era fico soprattutto in queste situazioni tutto alto, potente e fiero.
Izuku guardò con occhi leggermente spalancati mentre Wanyin si mise al suo fianco e guardò con uno sguardo annoiato l’altro uomo, il quale rimase per un momento stordito prima di rispondergli “n-niente solo che a uno come lui non dev’essere permesso di girovagare da solo, potrebbe benissimo attaccare la sua maledizione a tutti noi” credendosi impavido; Jiang Cheng analizzò l’uomo su e giù godendosi internamente il nervosismo che suscitava nell’uomo con il suo sguardo annoiato “uno come lui? Vuoi dire un bambino che è andato semplicemente a bere dell’acqua? E la maledizione a cui si riferisce quale sarebbe? E in che modo bere da un bicchiere di carta usa e getta può infettare qualcuno se questi non viene riutilizzato da nessun’ altro?” fece le domande in rapida successione all’uomo il quale aprì la bocca per dire qualcosa ma non uscì niente, anche gli altri infermieri e dottori avevano interrotto i loro lavoro momentaneamente per guardare che cosa stava accadendo.
“Allora signore risponderà alle mie domande? Sono curioso di sapere dopotutto sembra essere un esperto in tale materia” inclinando in alto la testa ma dopo qualche tempo che non ricevette risposta si chinò leggermente sull’altro, essendo di pochi millimetri più alto e approfittando della cosa, e gli disse “una persona, soprattutto una della sua età, dovrebbe essere abbastanza matura da argomentare le sue parole e dichiarazioni altrimenti non ha senso aprire la bocca e sprecare ossigeno, soprattutto qui in ospedale dove può essere più utile per persone bisognose” si permise di fare un piccolo ghigno all’uomo prima di dire infine socchiudendo gli occhi “la prossima volta dovrebbe riflettere bene prima di fare affermazioni del genere perché le vere maledizioni lei non sa neanche che cosa siano ma posso dirti che, nella maggior parte delle volte, le cose più vicine ad esse sono gente ignorante come voi” facendo sussultare sia l’uomo che alcuni di quelli lì vicino, compresi infermieri e pubblico, “andiamo Izuku tua madre dovrebbe aver finito” disse poi rivolgendosi al ragazzo che rimase lì annuendo leggermente sembrando in trance e i due raggiunsero un Touya compiaciuto lasciando il dottore lì a vergognarsi di essersi fatto sgridare come un bambino da un estraneo a causa di un quirkless e strinse i pugni prima di metterle nel camice e andarsene.
Inko uscì dallo spogliatoio poco meno di 5 minuti dopo il piccolo scontro e li guardò sorpresa “ciao Izuku, Wanyin e Li” li salutò e li abbracciò, “che cosa ci fate qui vi servono cure? Vi siete fatti male?” chiese un po’ preoccupata “no mamma stiamo tutti bene, in realtà Shizun e Li ci hanno invitato a cena con loro, sai per festeggiare il superamento dell’esame di Li-nii!” disse eccitato e sua madre guardò l’uomo “sicuro che possiamo venire? Dopotutto è un momento di famiglia” ma lui scosse la testa “va bene non ci dispiace inoltre questi due sono come fratelli no? Quindi siete di famiglia” disse e la madre lo guardò grata prima di sorridere a Izuku e dire “bene allora grazie per l’invito e saremo felici di accettare” e tutti e quattro uscirono dalle porte dell’ospedale, si diressero verso un piccolo ristorante italiano molto carino “abbiamo pensato alla pizza va bene per voi?” domandò il moro “assolutamente in effetti è da un po’ che non la mangiamo vero Izuku?” i 4 entrarono e seguirono la cameriera ad un tavolo lungo, esso aveva una tovaglia rossa con una a quadri rossi e bianchi, al centro c’erano dei grissini in pacchi da tre e tutti e 4 li presero, la cameriera portò loro i menù e lì invitò a scegliere con calma “possiamo fare i menù pizza così abbiamo antipasti, pizza bibita e dolce tutto in uno” propose Touya “ma non sarà un po’ troppo?” chiese Izuku “non preoccuparti se non riesci a finire qualcosa dalla pure a me!” disse pavoneggiandosi il tinto moro “e dove lo metteresti tutto quel cibo?” domandò Wanyin “perché sappi che non ti porto se non riesci a camminare da solo” sentendolo dire ciò Touya si girò scioccato rivolgendosi alla signorina Midoriya “ha sentito che ha detto Inko-san? Mi lascerà da solo!” disse drammaticamente e la donna rise guardando il duo “in effetti non è una cosa carina da dire Wanyin” e quest’ultimo scrollò le spalle, infine ordinarono 4 menù pizza e scelsero ognuno il proprio gusto e ordinarono due birre e due cole.
Mentre aspettavano il pasto Jiang Cheng chiese alla madre di Midoriya del suo lavoro e lei felicemente rispose e ovviamente anche lei volle sapere del suo lavoro e rimase molto sorpresa quando glielo disse “è la prima volta che conosco una persona che fa questo mestiere” sorrise “ho scelto di fare questo lavoro perché preferisco il lavoro artigianale oltre che ho avuto abbastanza esperienza nel costruire strutture e cose del genere, soprattutto in legno” “davvero? Tipo cosa?” le chiese lei, riflettendoci un po’ Wayin rispose “ad esempio ponti e palizzate ma anche piccoli aquiloni, anche se quando era un po’ più piccolo, poi qualche piccolo oggetto, accessorio o ninnolo, ho anche riparato qualche tavolino e delle sedie e fatto alcun piccole sculture insomma roba così” “non sapevo facessi cose del genere devi essere davvero bravo A-Cheng mi piacerebbe vedere alcuni tuoi lavori, io non sono molto portata per lavori troppo manuali come lavorare legni o materiali di quel tipo, però me la cavo abbastanza bene nel cucito” rispose Inko sorridendo “sì diciamo che nel lavoro artigianato me la cavo abbastanza bene, anche se eccello in alcuni campi più che in altri” “sono sicura che sei troppo severo con te stesso, si vede che ami il tuo lavoro A-Cheng e finché ci metti la passione non importa se sbagli riuscirai in tutto ciò che vuoi alla fine, inoltre non si dice che: ‘sbagliando s' impara’?”.
Lui la guardò parlargli sinceramente e con onestà e sebbene ancora non le credesse pienamente sentì un piccolo calore in fondo al petto ‘nemmeno i miei mi hanno mai detto qualcosa di anche lontanamente simile’ pensò scacciando il pensiero un po’ deprimente “be’ i miei non la penserebbero così non sono mai stato abbastanza per la mia famiglia e uno di loro, mio padre, preferiva mio fratello adottivo perché era, secondo lui, più intelligente e bravo di me mentre l’altra, mia madre, mi diceva sempre di fare di meglio per eguagliarlo e superarlo ma non importa quello che facevo non era mai abbastanza per nessuno di loro in un modo o nell’altro e questo mi ha portato ad avere sempre meno rapporto con tutti loro, soprattutto con mio fratello adottivo e alla fine sempre più rancore e autocommiserazione”.
Inko lo guardò con occhi tristi e sì sentì male per Wanyin non era un comportamento giusto quello che hanno avuto i suoi genitori e se potesse gli parlerebbe lei stessa per dargli qualche lezione di genitorialità ma non credeva che potesse farlo , dopotutto ne ha parlato come se non fossero più vivi, “mi dispiace se quello che sto per dirti ti offenda ma i tuoi genitori avevano torto” e lui la guardò leggermente confuso “tuo padre ha sbagliato a stare appresso esclusivamente a tuo fratello adottivo e non darti alcuna attenzione o poche, mentre tua madre credo sia stata troppo oppressiva, avrebbe dovuto riconoscere di più i tuoi sforzi e non solo dirti di continuare a fare meglio criticandoti e basta, soprattutto non per superare questo tuo fratello, hanno trasferito su te i loro problemi e chiare frustrazioni tra loro e questo è un comportamento sbagliato” ridendo un po’ cupamente lui disse “ma era mio dovere come Leader di- come erede di famiglia, erano abbastanza tradizionalisti” deviò leggermente sperando che lei non notasse l’errore, se lei se ne fosse accorta non disse niente ma scosse la testa prima di rispondere.
“Questa non è una scusa, se davvero eri l’erede allora avrebbero dovuto sapere quanto sia difficile intraprendere quella strada, soprattutto quando sei stato ‘costretto’ a seguire quella via perché chissà magari avresti potuto fare qualcos’altro se ne avessi avuto l'opportunità, e sebbene logicamente tu debba avere certe qualità per essere un buon erede e un leader, suppongo, non vuol dire che i sacrifici che fai per arrivarci e le forze che ci metti dietro non debbano essere riconosciute solo per capriccio o testardaggine” fece una pausa “è sbagliato Jiang Cheng e ripeto ancora che quello che ti hanno fatto non era giusto” finì poi convinta guardandolo per tutto il tempo negli occhi e lui poté solo guardarla con occhi un po’ spalancati, prima che potesse provare a dire qualcosa arrivò il loro ordine di antipasti e successivamente la pizza, cambiarono argomento parlando un po’ di più dei loro gusti e roba del genere osservando contenti come Touya e Izuku ridevano e scherzavano tra loro, alla fine presero il dessert e dopo qualche tempo A-Cheng pagò per tutti nonostante le proteste dei due verdognoli e uscirono accompagnarono i due Midoriya a casa prima di salutarsi e incamminarsi verso la loro casa.
Izuku stava camminando per strada quando all’improvviso vide delle persone raggruppate da qualche parte più avanti a lui e alla sua destra curioso si avvicinò alla folla e grazie alla sua agilità e magrezza riuscì a dirigersi verso la prima fila e vide un enorme ammasso di fango che tratteneva qualcuno al suo interno minacciandolo di soffocarlo, guardandosi intorno vide come gli eroi stavano lì senza fare molto a parte avvisare la folla di non oltrepassare la striscia ‘cioè davvero staranno semplicemente lì senza fare nulla mentre qualcuno sta per soffocare?’ pensò diffidente e arrabbiato si, da dove si trovava il cattivo avvenne un’esplosione e lui si girò verso di essa riconoscendo la vittima del mostro di fango era Bakugo il suo bullo principale, egli sgranò un po’ gli occhi sentendo poi una piccola battaglia interna da un lato era leggermente preoccupato per lui ma dall’altro si sentì soddisfatto che finalmente un po’ di karma sembrava tornare ad una delle principali persone che lo avevano bullizzato, era combattuto se intervenire o meno.
Poi, mentre si guardò intorno, vide e sentì qualcuno del pubblico dire agli eroi di fare qualcosa ma loro risposero che avevano già chiamato i rinforzi che non avevano quirk adatti e questo scioccò Izuku era davvero assurda una cosa del genere ‘è una giustificazione di merda’ pensò adirato, curiosamente analizzò il mostro per scoprire eventuali punti deboli ‘deve essercene almeno uno…eccolo!’ urlò mentalmente, si diresse verso gli eroi e gridò loro “colpitegli gli occhi è l’unica parte che non può sciogliersi come il suo corpo!” ma gli eroi non lo sentirono o forse lo ignorarono e Izuku si sentì frustrato ‘razza di idioti buoni a nulla!’ li rimproverò mentalmente, poi si voltò di nuovo e vide come le lotte di Bakugo stavano diminuendo e in quel momento sì allontanò dagli eroi incompetenti e raccolse da terra il primo oggetto che trovò e che fosse adatto per il suo scopo poi puntò verso il mostro e prese la sbarra di metallo (l’oggetto raccolto) e con tutte le forze si lanciò verso il suo bersaglio riuscendo a colpirgli gli occhi accecandolo e farlo urlare di dolore e costringendolo , in questo modo, ad allentare la presa sulla sua vittima permettendogli di respirare, subito Izuku afferrò rudemente il braccio e lo tirò dalla morsa.
A-Cheng e Touya stavano tornado dal lavoro del primo poiché oggi l’impresa lavorava solo mezza giornata in quanto nel pomeriggio il suo capo avrebbe avuto un appuntamento con un possibile cliente e dato che al momento stavano messi bene con il lavoro ha concesso a tutti il resto della giornata libera, così chiamò Touya e lui lo raggiunse pensando di andare da Izuku e chiedergli se voleva passare del tempo con loro, che sia per allenamento o no era indipendente, ma mentre camminavano everso il centro della città sentirono delle urla e schiamazzi e videro una folla radunata da qualche parte alla loro destra aggrottando la fronte si guardarono prima di dirigersi verso il trambusto, dato che avevano un po’ di tempo da perdere, si fecero largo abbastanza facilmente e videro degli eroi traccheggiare quasi discutendo tra loro mentre la gente gli stava dicendo d’intervenire, girarono lo sguardo e videro la scena davanti a loro occhi spalancati, non era tanto il mostro fatto di fango ma più che altro era del loro Izuku che aveva appena colpito gli occhi del mostro mentre cercava di tirare fuori la vittima intrappolata.
“Ma che diavolo stanno facendo quel branco di idioti di eroi?!” gridò Touya e Wayin annuì in accordo, quando vide che Izuku non riusciva a liberare di più se stesso e la vittima dal fango girò di nuovo un occhiata al gruppo di ‘eroi’ e lì vide ancora fermi lì ‘roba da matti e meno male che i cittadini affidano le loro vite a sti tizi’ pensò adirato poi si allontanò dalla folla saltando agilmente gli ostacoli, chiamò fuori la sua Zidian e girandolo un paio di volte in alto la lanciò contro Izuku gridandogli: “tieni forte l’altro!” e il ragazzo, in una frazione di secondo, spalancò gli occhi riconoscendo la voce e fece immediatamente come gli ha urlato il suo Shizun, appena la corda gli si avvolse intorno sentì il suo corpo essere tirato indietro dalla forza dell’uomo e, con sua sorpresa, eccitazione e ammirazione, lui e Bakugo furono tirati fuori dal mostro, Izuku vide però che il cattivo si lanciò in avanti per riprenderli ma venne fermato da una palla di fuoco azzurra che colpì il mostro bruciandolo pesantemente anche agli occhi oltre che farlo urlare di dolore permettendo a Jiang Cheng di tirarli abbastanza lontani e vicino agli altri due.
Quando Izuku fu liberato dalla frustra lasciò andare Bakugo incurante dello stato in cui avrebbe potuto ritrovarsi e si girò verso Wanyin e Touya “Shizun! Li!” lì salutò abbracciando il ragazzo mentre Wanyin al contrario gli diede un pugno sulla testa “che razza di acrobazia era quella? Avevi almeno un piano!!” Izuku sapeva che l’altro era preoccupato ma aveva capito che il suo modo per esprimerlo non era con abbracci o carezze no, era colpirlo sulla testa minacciandolo di rompergli le gambe così rispose “s-sì! Ho capito che il suo punto debole erano gli occhi perché erano l’unica parte in grado effettivamente di essere danneggiata poiché potevano essere toccati, così sono andato dagli eroi per dirglielo ma loro non mi hanno calcolato non so se fosse a-apposta o no” giocò un po’ con le mani, un chiaro segno di nervosismo, continuando “c-così ho deciso di fare qualcosa e ho preso una sbarra da terra e gli ho colpito gli occhi” era pronto per un’altra sferzata o rimprovero ma quello che ottenne fu un sospiro seguito da una pacca sulla testa in modo un po’ goffo “sei stato uno sciocco a buttarti così… ma sei stato almeno abbastanza intelligente da formulare un piano, per quanto possa essere stato ridicolo e rischioso…” e lui sentì un formicolio attraversarlo “…ma se ci riprovi un'altra volta ti spezzo le gambe” arrivò la sua solita minaccia e Izuku abbassò la testa trattenendo un piccolo sorriso al contrario Touya non si fece problemi “la stessa cosa vale per te, vi romperò entrambi le gambe, non pensare che sei fuori dal rimprovero Li per quell’altra acrobazia che ha fatto” a questo anche Touya si zittì e smise di ridere abbassando la testa un po’imbarazzato, soddisfatto dal loro imbarazzo ma anche segretamente orgoglioso del loro operato.
Mentre stavano conversando distante dalla scena, dove All Might alla fine era intervenuto inscatolando il cattivo in maniera più sicura, vennero distratti da un gruppo di voci che si stavano avvicinando “ehi voi fermi lì!” sopraccigli alzati i tre guardarono i proprietari delle voci notando che erano lo stesso gruppo di eroi di prima assieme, per qualche ragione, ad All Might “è stato sconsiderato agire come hai fatto ragazzo, ti rendi conto che avresti potuto mettere in pericolo tu e l’altro ragazzo?!” A-Cheng aveva anni di esperienza a tenere una faccia da poker, altrimenti tutti avrebbero visto lo sguardo arrabbiato sul suo viso, e per questo non avrebbe dato spettacolo al contrario invece affronterà la cosa come gli piace di più ovvero facendo mettere in ridicolo gli altri con le loro stesse risposte, “e tu chi saresti per parlargli così?” intervenne “sono Kamui Woods l’eroe del legno” sentì l’altro rispondergli in maniera leggermente egocentrica “quindi dato che sei un eroe allora questo ti dà diritto di parlare in modo irrispettoso e maleducatamente agli altri, in particolare a dei ragazzi che hanno fatto il vostro lavoro? Considerando ovviamente la vostra palese e mala gestione della minaccia” gli altri eroi e il pubblico che lo sentirono rimase scioccato dalla risposta/accusa dell’uomo.
Nel frattempo Izuku e Touya guardarono il loro Shizun con shock sostituita subito dopo ammirazione e ancor più rispetto di quanto già non avessero “c-come… t-u come ti permetti di rivolgerti in questo modo a noi?!” domandò balbettante Kamui in risposta, scrollando le spalle l’altro uomo gli rispose “la mia è stata una semplice domanda in risposta alla tua accusa nei confronti dei miei discepoli casomai sei tu che, dato il tuo ruolo di figura pubblica e rappresentante della categoria dei grandi ‘eroi’, dovresti avere più accortezza e moderazione nei termini che usi non dovreste dare il buon esempio?” lo castigò con calma facendo arrabbiare gli altri un po’, se i loro sguardi erano un’indicazione, “discepoli? Quindi significa che sei il loro tutore momentaneo, questo vuol dire che ti devi prendere la responsabilità delle loro azioni anche tu, inoltre quel ragazzino” indicando Touya “ha usato il suo quirk non autorizzato!” aggiunse un altro eroe, tutti loro non sapevano che il loro dibattito veniva registrato dalle telecamere lì vicino.
Wanyin aveva molta esperienza nel trattare con stupidi individui considerando che nella sua vita precedente era un Leader di setta e quindi aveva già affrontato situazioni simili e ben peggiori, ma questo non voleva dire che non si stesse stufando di quest'atteggiamento, in effetti adesso potrebbe anche non trattenere più i pochi peli sulla lingua come faceva prima, dopotutto qui non era più nel suo mondo quindi non doveva seguire tutto il protocollo a cui era sottoposto precedentemente, dunque parlò “responsabilità di cosa esattamente: per aver salvato la vita di un'altra persona, un ragazzino in questo caso, dal morire soffocato? Perché uno di loro ha voluto aiutare suo fratello e amico dall’evitare di essere ricatturato e ferito dallo stesso cattivo di cui voi non vi stavate occupando? Dobbiamo prenderci la responsabilità per aver salvato una vita umana? Bè non è questo che dovreste fare voi eroi?” l’attaccò implacabilmente e verbalmente facendogli aprire la bocca come un pesce sott’acqua varie volte a senza essere in grado di dire niente.
“Qu-esto sta andando fuori tema! Il punto è che loro-“ fu tagliato dal suo sbraitare “il punto è che dovreste ricevere un richiamo formale per aver gestito la situazione in modo pietoso e vergognoso per membri del vostro grado, due bambini e un civile hanno dovuto affrontare la difficile situazione al posto vostro eroi addestrati e formati a spese dei cittadini e della società proprio per affrontare questi tipi di problemi” l’interruppe il coltivatore “non avevamo quirk adatti!” cercò di giustificali l’altro “avete ignorato uno dei bambini che vi stava dicendo come avreste potuto affrontare il mostro mostrandovi il suo possibile punto debole eppure lo avete ignorato a favore di bisticciare tra di voi come un gruppo di scolari, inoltre quando sono intervenuto ad aiutarlo” indicando Izuku “voi ancora non vi siete fatti avanti, invece è dovuto subentrare un altro bambino” indicando Touya questa volta “costringendolo a fare il vostro lavoro e voi sareste degli eroi con licenza? Be’ credo che un piccolo controllo sarebbe il caso arrivati a questo punto” socchiuse gli occhi alla fine del discorso sfidandoli a parlare ancora una volta e a farsi più cattiva pubblicità di quanto già non la stessero facendo.
All Might scelse quel momento per intervenire “o-ora signori calmiamoci tutti credo che la cosa possa risolversi senza problemi, dopotutto il giovane uomo non ha esattamente torto avreste dovuto gestire meglio la situazione date le circostanze, tuttavia è stato ancora in parte sconsiderato quello che avete fatto anche se avevate buone intenzioni” disse prima rivolto al gruppo poi rivolto ai due ragazzi senza molto durezza più come un rimprovero, ma prima che uno di loro potesse dire qualcosa sentirono una voce gridare forte “MALEDETTO DEKU NON AVEVO BISOGNO DEL TUO AIUTO!!” arrivò la voce di Bakugo e Izuku sospirò rumorosamente “non è che ti ho salvato perché mi piacevi, al contrario...era solo per sbattertelo in faccia!” rispose prontamente, alzando la voce verso l'ultima parte, per poi spalancare gli occhi e tappandosi la bocca con Touya e Wanyin che lo guardarono sia sorpresi che orgogliosi cosa invece che fece arrabbiare l’altro (come al solito) “ AH?? CHE HAI DETTO MALEDETTO QUIRKLESS!??”. Appena quel termine gli sfuggì da quella stupida boccaccia Izuku si tese mentre gli altri eroi, meno All Might che rimase spiazzato, ebbero un piccolo sorriso meschino cosa che non passò inosservata né a Jiang Cheng né a Touya “AH quindi sei un quirkless, ecco perché le scarpe mi erano famigliari!” parlò un eroe riferendosi alle caratteristiche scarpe rosse di Midoriya “sì infatti crede di essere speciale ma è solo un inutile spreco di spazio” Touya sentì il sangue ribollirgli sotto la pelle così come il suo fuoco, Wanyin socchiuse pericolosamente gli occhi, accarezzò l’anello di Zidian e sprigionò una leggera aura carica di fulmine che fece rizzare i capelli e i peli del corpo di tutti sull’attenti, almeno per quelli che lo guardarono e gli prestarono attenzione, anche i due discepoli sentirono un brivido percorrere il loro intero corpo “gli unici sprechi di spazio e ossigeno qui presenti siete voi, arroganti e presuntuosi tanto da non ammettere di aver sbagliato e invece che intervenire decidere d’agire in maniera infantile, ed ora addirittura denigrando le persone diverse da voi…che patetici individui” ghignò mortalmente facendogli fare un passo indietro.
Gli eroi tentarono di difendersi ma uno di loro, Death Arms, si sentì molto offeso dalle parole di Jiang Cheng, per questo fece per aggredirlo ma il suo avversario evitò l’attacco e rispose colpendolo al petto con un calcio facendolo arretrare di qualche passo “sei grande e grosso ma la tua velocità è scarsa” disse un po’ presuntuosamente Wanyin poi sfoderò la spada e disse “attaccami ancora una volta o uno dei miei discepoli e sarò costretto ad affrontarti e ti assicuro che non sarà una passeggiata, quindi se vuoi tenere il tuo ego e la tua dignità ancora un po’ intatti ripensaci” l’avvertì Wanyin toccando Zidian che sprigionò piccole scosse elettriche viola, mentre l’eroe gli ringhiò pronto per attaccare di nuovo arrivò un'altra voce “basta così è davvero una scena deplorevole”.
Alla fine la situazione venne risolta grazie all’intervento di Naomasa così Wanyin, Touya e Izuku se ne andarono per i fatti loro mentre gli altri rimasero ancora lì probabilmente per farsi pubblicità, mentre stavano camminando verso casa di Izuku era ormai quasi il tramonto quindi Touya e il suo Shizun decisero di riaccompagnare l’altro a casa tuttavia vennero raggiunti da un rumore di passi svelti e una voce irritabile ed estremamente fastidiosa da dietro le loro spalle “EHI DEKU DI MERDA!! TI CREDI MIGLIORE DI ME VERO?! BE’ SAPPI CHE NON AVEVO BISOGNO DEL TUO AIUTO E NON TI RINGRAZIERÒ!” sospirando Izuku si girò stufatosi di sentirlo “questi non sono affari miei Bakugo” pronunciò il nome in tono duro e freddo sorprendendo leggermente l’altro “ho già detto che non l’ho fatto per te, se avessi potuto scegliere ti avrei lasciato a soffrire e soffocare così avresti imparato che cosa vuol dire sentirsi impotenti e senza via d’uscita” si avvicinò di qualche passo e gli disse serio “l’unico motivo per cui mi sono preso la briga di salvarti è solo per sbatterti in faccia il fatto che tu: il grande e possente Bakugo sia stato salvato da un misero e stupido quirkless e questo è sicuramente un brutto colpo al tuo ego e ne sono estremamente felice, così come sono felice che la cosa sia stata registrata e che sarà una traccia duratura e una verità che non puoi nascondere” poi si allontanò ignorando le urla del biondo esplosivo, non sa se fosse sicuro ma sentì una voce da qualche in un balcone vicino alla strada che gridò al biondo di starsi zitto e andarsene, e la cosa lo fece assolutamente divertire.
Dopo quella storia la registrazione del dibattito tra Jiang Cheng e gli eroi andò virale su Internet non era uno dei più popolari ma di certo aveva abbastanza visualizzazioni e condivisioni da suscitare l’interesse di un certo eroe sotterraneo così come di un detective specifico e di una chimera unica nel suo genere, fu per questo che qualche giorno dopo Wanyin e Touya ricevettero una lettera che l’invitava all’UA, lo stesso fecero Izuku e sua madre, ovviamente i due si telefonarono immediatamente e subito iniziarono a speculare sul motivo mentre i due adulti, che si erano riuniti per discutere della cosa poche ore dopo aver ricevuto le lettere assieme ai loro figli, pensarono che potesse avere qualcosa a che fare con il video per il quale Jiang Cheng aveva ricevuto diverse pacche sulle spalle e congratulazioni da quasi tutti i suoi colleghi di lavoro e capo, anche Inko si complimentò, “che cosa pensi che vogliano Wanyin?” le chiese la donna e lui scrollò le spalle “forse vogliono discutere di qualcosa riguardo il video o farci una proposta, dopotutto questa UA non è una delle più famose scuole di eroi del Giappone? Alla fine gli ho fatto fare una figuraccia davanti al pubblico, poiché sicuramente almeno un eroe di quelli là avrà studiato lì e non sarebbe così strano” lei sbuffò “niente che non meritassero, sul serio credo che abbiano dato troppo potere a questi eroi” e lui fu d’accordo con lei “quindi vuol dire che ci dobbiamo andare?” domandò poi Touya anche se non con entusiasmo e questo non passò inosservato ai due Midoriya e lei disse “va tutto bene Touya? Non sembri contento della cosa” lanciò uno sguardo fugace al coltivatore moro che stava la scena con attenzione ma non sorpreso.
Touya non sapeva se avrebbe dovuto dire loro la verità non è che non si fidasse dei due verdognoli ma solo che era sempre paranoico che lui avrebbe potuto scoprirlo quindi meno persone lo sapevano e meglio era però non voleva tenerli allo scuro perché li considerava parte della sua famiglia… si morse il labbro guardando Jiang Cheng chiedendogli consiglio e lui gli diede uno sguardo che significava ‘è una tua decisione sappi che resterò con te e ti appoggerò qualunque decisione tu prenda’ anche se poi aggiunse “credo che dovresti dirglielo, almeno in generale se non vuoi approfondire troppo, perché non sai mai che cosa potrà succedere e se mai avessi bisogno di aiuto loro potrebbero agire meglio se conoscono la verità, ma è una tua scelta”, Touya rifletté attentamente sulle parole altrui e analizzò la situazione e alla fine sospirò prendendo una decisone prima di dire “è vero non sono entusiasta perché ho dei trascorsi con un certo eroe che è molto vicino a me, purtroppo, e non trascorsi piacevoli se…se ve lo dico dovrete promettermi di non dirlo a nessuno perché le uniche persone che lo sanno sareste voi e A-Cheng”.
I due Midoriya lo guardarono preoccupati e attenti “lo promettiamo” appena detto ciò Wanyin si alzò e fece la stessa cosa fece la prima volta quando Touya glielo raccontò, i due verdognoli guardarono stupiti mentre Jiang Cheng tirò fuori una piccola pergamena con dei segni sopra e usò parte del suo potere per insonorizzare la stanza “che cosa hai fatto?” chiese curioso Izuku “ho insonorizzato la stanza per ogni evenienza” e poi Touya raccontò ai due verdognoli la verità su chi era, chi erano i suoi genitori, i suoi fratelli e sorella, la vita all’interno di quella casa, gli allenamenti a cui Endeavour lo sottoponeva, i turbamenti contro se stesso etc. inutile dire che alla fine della sua storia i due Midoriya erano tristi, scioccati, arrabbiati e preoccupati per lui “mi dispiace tanto che tu abbia passato questo Touya…ma allora sei sicuro di voler andare lì all’UA?” Touya abbassò gi occhi per un minuto prima di alzarlo e rispondere “va bene inoltre sono un po’ curioso di sapere che cosa vogliono” poi A-Cheng disse “sai che c’è una possibilità che loro sospettino qualcosa e che questo potrebbe essere un modo indiretto per scoprire qualche collegamento tra te e Endeavour?” ed Inko rispose al posto del ragazzino “pensi che arriverebbero ad attuare una strategia del genere e in maniera così subdola?” scrollando le spalle rispose “non è che fino ad ora abbiamo visto comportamenti eccellenti e giusti da molti eroi che abbiamo incontrato, almeno non io e neanche tu scommetto, inoltre qualche tempo fa un eroe sotterraneo mi ha chiesto alcune informazioni riguardo l’attentato al centro commerciale, di cui vi ho parlato, oltre che a farmi un paio di domande personali come se c’era del cattivo sangue tra Endeavour e Touya, quindi è probabile che siano curiosi di sapere se sia successo qualcosa tra loro due o no e nel primo caso che cosa sia successo” alla fine però, nonostante le loro supposizioni, accettarono tutti di andare insieme e avrebbero fatto fronte comune.
Quando arrivarono all’UA tutti guardarono con vari gradi di stupore gli enormi cancelli principali, Wanyin si accorse della piccola telecamera così tirò fuori l’invito e lo presentò senza parole, con leggera confusione degli altri, e pochi secondi dopo il cancello si aprì e tutti e quattro entrarono con l’ex Leader di Setta a guidare il gruppetto seguito da Touya, Izuku e per ultimo Inko; una volta arrivati entrarono venendo accorti da una persona famigliare a due di loro “Aizawa-san” salutò educatamente Wanyin, il qual se fosse stato sorpreso che l’altro lo riconoscesse e ricordasse il suo nome non lo diede a vedere, anche Touya guardò l’uomo dalla testa ai piedi e chinò leggermente la testa in segno di saluto “salve signor Aizawa” parlò dopo Inko prendendo nota del nome grazie ad A-Cheng “salve signor Jiang Cheng e signorina Midoriya, prego seguitemi” saltò di rimando e successivamente accompagnarli nell’ufficio del preside.
Durante la camminata il gruppetto si guardò intorno, Izuku e Inko un po’ più eccitati degli altri due, cosa che non passò inosservata all’eroe sotterraneo ma che archiviò per dopo, li condusse ad una porta chiusa ma prima che potesse bussare la porta si aprì in automatico facendo tendere leggermente i due Jiang e saltare un poco i due verdognoli “ah salve! Grazie per aver accettato l’invito!!” arrivò la voce allegra del famoso preside dell’UA “è stato gentile da parte sua invitarci” parlò dolcemente Inko per tutti, la chimera li fece accomodare sul salottino privato mentre chiedeva se volessero del tè “ho fatto del tè normale ma se volete ne ho altri tipi” “non è necessario va bene così, signor preside” rispose cordialmente Wanyin “bene!” servì poi loro la bevanda “allora suppongo che vogliate sapere per qual motivo vi ho invitato qui oggi” affermò piuttosto che domandare “sì in effetti ci piacerebbe saperlo ma prima credo sia corretto presentarci: io mi chiamo Jiang Cheng e lui è mio figlio Li Jiang piacere di conoscerla” li presentò il primo “io sono Midoriya Inko e lui è mio figlio Izuku Midoriya anche per noi è un piacere conoscerla” arrivò la voce della donna “lo stesso per me, è un piacere conoscervi io sono il preside della scuola UA, Nezu, e lui è il mio dipendente preferito Aizawa Shouta e come alcuni di voi sapranno è un eroe sotterraneo” sebbene Izuku lo conoscesse, poiché Touya glielo disse, ancora era in soggezione per conoscerlo di persona dopotutto lui se la batteva al primo posto con All Might… anzi dopo l’incidente con il mostro di melma Eraserhead era decisamente al primo posto, certo non è che l’eroe numero 1 avesse detto qualcosa contro di lui, ‘anche se questo non escludeva la possibilità che non pensasse lo stesso’ pensò, ma nemmeno ha fatto qualcosa per fermare i suoi colleghi.
Aizawa notò come gli occhi del bambino dagli occhi verdi si illuminarono leggermente ‘strano che qualcuno mi conosca a volte nemmeno i miei stessi alunni la prima volta che entro nella loro classe mi credono o sanno chi sono…interessante’ pensò spostando poi lo sguardo sull’altro ragazzo che lo guardò con un po’ d’indifferenza mentre i due adulti non diedero molta reazione era un gruppo davvero intrigante; “suppongo che adesso potremmo cominciare” parlò l’ex Leader poi Li aggiunse “lei è una chimera se non sbaglio e sembra una specie di… ermellino giusto?” cogliendo leggermente di sorpresa la chimera stessa e l’eroe “be’ i miei complimenti giovane Li! Pochi o nessuno riescono ad indovinare chi io sia al primo incontro!” era onestamente un po’ intrigato dal ragazzo “ma tornando alla questione principale, il motivo per cui vi ho invitato qui era per sapere un po’ di voi e anche per offrirvi un’opportunità” parlò poi bevendo un sorso di tè come fecero anche gli altri “che tipo di offerta?” chiese di nuovo per gli altri Inko e la chimera gli sorrise rispondendo “vorrei offrire a tuo figlio e al suo amico la possibilità di entrare in uno dei nostri corsi a scelta qui all’UA, anche se sarei più propenso per quello di eroica” fece una piccola pausa mentre Izuku si stava strozzando a causa del tè andatogli di traverso mentre Li imprecò un “cazzo!” per essersi versato quasi addosso la tazzina di tè “lingua Li” rimproverò leggermente Wayin, allungandogli al contempo un fazzoletto, “capisco che possa essere uno shock per alcuni di voi” rivolgendosi più che altro ai due ragazzi “ma vi assicuro che non c’è alcun intento nefasto o presa in giro” assicurò l’animale.
Wanyin assistette a questa proposta da parte dell’animale parlante senza pronunciare una parola ma piuttosto osservare il duo davanti a lui analizzandoli sapeva già che la chimera era intelligente, doveva esserlo per forza per arrivare fin dove si trovava in quel momento, oltre che capiva il linguaggio umano ‘potrebbe anche essere stato frutto di un esperimento, il che spiegherebbe come mai sia considerato uno degli esseri più intelligenti del Giappone ‘ pensò distrattamente e quando lo sentì proporre la sua offerta sapeva che la chimera non stava esattamente mentendo, tuttavia Wanyin aveva la sensazione che c’era qualcosa in più così decise di parlare infine “perché dovrebbe fare una proposta simile?” aspettò qualche secondo prima di esprimere i suoi dubbi “dopotutto Lei dev’essere consapevole dello stato quirkless di Izuku e da quello che so a nessuno importa di quelli come lui… capirà quindi che improvvisamente una proposta del genere da parte di una famosa e prestigiosa scuola di eroi come l’UA, che invita un ragazzino senza superpotere come lui, farebbe confondere e mettere un po’ in guardia qualcuno” fece una brevissima pausa “considerando anche che sono abbastanza sicuro che tutti i presenti in questa stanza siano consapevoli del trattamento che essi ricevono da parte della società”. La risposta esaustiva lasciò tutti in silenzio “non voglio pensare male di Lei, preside Nezu, poiché non la conosco effettivamente ma Li e Izuku sono anche i miei discepoli, oltre che una famiglia, quindi credo che possa comprendere la mia premura nei loro riguardi per un sistema che non ha fatto molto o meglio niente per loro se non peggiorare le cose” Inko strinse leggermente gli occhi annuendo in accordo con l’altro e al possibile scenario di cui stava accennando A-Cheng ‘i due ragazzi stavano già soffrendo abbastanza non permetterò che si continui così’ pensò risoluta.
Nezu e Aizawa guardarono il comportamento del coltivatore mentre parlava dei suoi dubbi e perplessità con uno sguardo non minaccioso ma diffidente e serio ma anche un po’ curioso quasi, anche se c’era certamente accortezza e lieve avvertimento nei suoi incredibili occhi scuri “posso assicurala che capisco perfettamente le sue preoccupazioni e dal mio punto di vista Lei dimostra di essere una persona matura e responsabile, ma come ho già detto antecedentemente non è assolutamente nostra intenzione ferire o approfittare dei tuoi famigliari, in effetti non mi aspetto una risposta impellente potete prendervi il tempo per discutere della proposta e farmi sapere tra qualche tempo, poiché l’inizio dei corsi non è previsto per almeno sei mesi” rispose la chimera dopo qualche secondo di silenzio e successivamente bevendo qualche sorso di tè “ha detto che sono i tuoi discepoli e quindi questo fa di te il loro… Shizun giusto? In che cosa li alleni? Se posso chiedere” domandò infine, sta volta a rispondere furono i due ragazzi “Shizun ci sta insegnando ad entrambi a combattere sia nel corpo a corpo che mediante l’uso delle armi” rispose Izuku orgoglioso “esatto e a me sta dando una mano anche con il mio quirk e da quando mi sto allenando con lui sono migliorato abbastanza” aggiunse Li e questo incuriosì l’eroe “che tipo di problemi hai con il tuo quirk?” e il ragazzo gli rispose “…preferirei non parlarne” evitando la domanda “interessante! E che tipo di armi usate?” domandò invece la chimera percependo il lieve disagio dell’albino tinto “principalmente sono due: la spada e la frustra” rispose il verdognolo “una frustra? Davvero?!Anche noi abbiamo un insegante e pro eroe che usa una frustra!” disse l’animale “Midnight-san giusto?” domandò in risposta Izuku cogliendo di sorpresa l’eroe ‘come diavolo a sapere questo?’ pensò l’eroe sotterraneo “esattamente! Ditemi il vostro Shizun è abile con quest’arma?” chiese, al che i due ragazzi annuirono “Shizun è uno dei migliori!!” affermò facendo ridacchiare Inko la quale guardò divertita come Wanyin li guardò entrambi male, sguardo che poi si rivolse a lei che in risposta gli sorrise ancora più divertita e per niente intimorita.
L’eroe sapeva che i ragazzi dicevano la verità in effetti è la prima cosa che lo ha colpito quando lo vide al centro commerciale, oltre che la forma fisica chiaramente, “e quindi anche voi vorreste avvalervi dell’uso di una delle armi come lui?” Nezu era entusiasta della rivelazione, anche se alcune cose le sapeva già grazie ad Eraserhead “sì io ho già in mente cosa usare” affermò Li “oh? E posso sapere che cosa useresti?” il giovane lo guardò prima di rispondere risoluto “ho intenzione di usare delle catene, una in ciascun mano, e se possibile potenziarle con il mio quirk all’occorrenza” Wanyin fece un piccolo ghigno mentre i due verdognoli lo guardarono con curiosità, Aizawa alzò un sopracciglio mentre la chimera ghignò come il primo “una catena hai detto? Come mai?” gli chiese il penultimo “perché la frustra è l’arma del mio Maestro e non lo copierò in questo, inoltre le catene farebbero più al caso mio perché hanno più possibilità di resistere al calore del mio quirk rispetto alle normali fruste, poiché quella di mio padre è speciale”.
Wanyin capiva il suo ragionamento, le sue fiamme erano molto più calde di quelle normali e il motivo per cui Zidian era ancora integra era principalmente dovuto al fatto che non era un arma normale per non parlare del fatto di essere era una semplice frustra, come sicuramente quella di questa Midnight che non sarebbe in grado di reggere il confronto con le fiamme azzurre, mentre l’acciaio al contrario sarebbe sicuramente un buon materiale alternativo e dato tutti questi tipi di quirk potrebbe trovarne una meglio potenziata, inoltre in questo modo Touya non sarà costretto ad usarle sul suo stesso corpo se non il tempo necessario per attivarle e trasferirle sulle catene e così facendo evitare che si bruci di più… ‘ha pensato bene a tutto’ pensò orgoglioso facendogli un cenno quando lo guardò e subito vide il luccichio nei suoi occhi azzurri che lo fece sorridere dolcemente.
Dopo qualche tempo Izuku disse “io onestamente penso di preferire le spade anche se ho ancora un po’ di lavoro a fare e credo che ne userò due alternando lo stile secondo quanto lo richieda la situazione, ma vorrei comunque incorporarlo con il corpo a corpo, poiché dato che non ho un quirk sono svantaggiato ma posso livellare la cosa in questo modo, ho già in mente anche un paio di gadget che potrebbero aiutarmi in questo tra cui uno scudo retraibile se possibile ” Nezu ascoltò come i due parlarono delle loro preferenze con passione e determinazione ‘sarebbe interessante vedere questo Jiang Cheng all’opera dato che sembra essere la ragione per cui questi due ragazzi che hanno passato delle fasi difficili nella loro breve vita’ (sì sospettava qualcosa anche per il giovane Li) ‘ non abbiano ancora perso la completa fiducia negli altri .
Così sorridendo leggermente di più iniziò a dire “sembra che i tuoi due discepoli ti lodino molto per le tue capacità” divertito, vide l’altro sbuffare anche se poté intravedere un po’ di rossore sulle guance prima che sparisse e disse per salvarsi la faccia “hm, ma se pensano che questo mi farà ridurre il loro allenamento si sbagliano di grosso” facendoli voltare a guardarlo “c-come puoi pensare che faremmo una cosa del genere?!” disse offeso Li “Li ha ragione ci stiamo solo vantando della tua bravura e delle tue capacità!” aggiunse imbronciato il verdognolo, poi Inko decise di partecipare “ah ma se non sbaglio tu e Li due giorni fa vi stavate lamentando del fatto che l’allenamento fosse abbastanza du-“ “No non l’abbiamo fatto!!” intervennero entrambi interrompendola dal dire il resto e condannarli a morte certa “che cosa?” domandò con voce lievemente abbassata squadrandoli “n-niente ! La mamma credeva che ci riferissimo a te quando non era affatto così!” cercò di giustificarli Izuku “ha ragione, ci stavamo riferendo ad un anime che stavamo guardando ahah!” e sebbene Wanyin sapeva che stava mentendo lasciò perdere trattenendo un sospiro esasperato, con divertito degli altri due adulti.
“Dato quello che hanno detto i tuoi discepoli ti va di avere un amichevole scontro con la nostra insegnante di storia e pro eroe Midnight-san?” i due bambini spalancarono gli occhi e lo guardarono con stelline negli occhi anche Inko era curiosa di vedere le sue abilità, Wanyin si guardò intorno alla stanza incontrando i volti di tutti e sebbene la cosa gli puzzava, poiché aveva il sospetto che la chimera l’avesse fatto apposta, accettò scrollando le spalle e la chimera contenta prese subito il telefono e chiamò la sua dipendente e si diedero appuntamento nel giardino dove solitamente alcuni studenti eseguivano l’addestramento di eroica o varie esercitazioni all’aperto; quando la donna arrivò salutò i due prima di presentarsi al gruppetto “salve mi chiamo Kayama Nemuri ed è un piacere conoscervi!” dopo le presentazioni chiese chi sarebbe stato il suo partner nella lotta e Wanyin si fece avanti e lei lo guardò con appezzamento “ciao tesoro ti va più tardi di andare a bere qualcosa?” chiedendogli dopo avergli fatto l’occhiolino.
Wanyin era sorpreso che lei stesse flirtando con lui ma qualcosa gli diceva che era un flirt giocoso così declinò gentilmente anche se lei gli fece comunque un occhiolino, poi si misero in posizione e la donna avversaria prese la sua frustra e iniziò con un attacco a distanza essendo cauta, tutti i presenti videro come la frustra dell’eroina andava dritta verso A-Cheng il quale aspettò ancora un po’ prima di schivare l’attacco mentre, al contempo, toccò l’anello di Zidian dal quale essa si manifestò e partì veloce come un fulmine verso la sua avversaria che rimase scioccata per un paio di istanti permettendo all’arma di colpirle il braccio opposto a quello che impugnava la frustra facendola indietreggiare leggermente alla lieve scossa che l’attraversò.
Aizawa, Nezu e Inko rimasero spiazzate dalla repentinità dell’elusione e del contrattacco del coltivatore, al contrario i due discepoli lo guardarono con ammirazione “il nostro Shizun è incredibile!” disse Izuku sballottando leggermente il fratello adottivo “altroché se lo è!” aggiunse Touya ignorando gli strattoni e guardando meravigliate come delle piccole scintille ogni tanto scoppiettavano da Zidian; Kayama e A-Cheng si scambiavano colpi e schivate ma fino ad allora lei non riuscì a colpirlo neanche una volta, anche se ci andò vicino una volta, mentre lui riuscì a farlo solo per tre volte, durante la loro battaglia amichevole devono aver attirato un po’ d’attenzione poiché c’erano alcuni spettatori ma nessuno dei due li notò poiché erano troppo presi dai loro colpi e onestamente entrambi si stavano godendo l’esercitazione poiché, reciprocamente, sembrava chiaro ai due stessi adulti che non vedevano molte persone che si avvalevano di un arma del genere e quindi non avevano modo di esercitarsi con avversari simili.
Dopo quasi mezz’ora Nezu approfittò della pausa per respirare che si erano presi per applaudire energicamente “davvero i miei complimenti Jiang Cheng non credo di aver mai visto qualcuno destreggiarsi con una frustra con una maestria del genere!!” ed era vero persino Kayama era entusiasta di alcune mosse del coltivatore che le aveva lanciate “sei incredibile! Da quanto ti alleni?” domandò lei eccitata, lui tenne Zidian vicino rispondendogli “la mia famiglia era…tradizionalista su certi aspetti della vita il che comprendeva l’utilizzo di armi in uno stile di combattimento tradizionale di famiglia tramandato da generazioni in generazioni che prevedeva l’uso della frusta e della spada, è così che sono stato cresciuto e non ho mai smesso di allenarmi d’allora” ”quindi ti è stata lasciata in eredità?” sondò delicatamente lei “sì era da parte della famiglia di mia madre, è un cimelio di famiglia” “be’ comunque sono davvero entusiasta di aver avuto modo di misurarmi con te” sorrise la donna “anche per me non capita spesso di incontrare altre persone che maneggino questo tipo di armi come Lei signorina Midnight-san” “solo Midinight va bene o anche Kayama e devi assolutamente darmi qualche consiglio le tue mosse sono stata davvero incredibili” , mentre i due parlarono tra loro Aizawa, Nezu, Inko e i due ragazzi sentirono alcuni sussurri da quelli che avevano assistito all’amichevole incontro tra i due.
Chapter 4: Capitolo 4 - First day at UA
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Dopo quell’incontro il gruppo lasciò la scuola con l’impegno di chiamare la chimera e comunicargli le risposte alla sua proposta nei prossimi giorni; “allora che cosa intendete fare?” domandò ai due gentilmente Inko fu Izuku il primo a rispondere “non ne sono sicuro mamma, voglio dire sarebbe bello per me studiare per diventare un eroe nella grande UA ma…non so se questo mi gioverà davvero o no” fece una piccola pausa sentendosi insicuro “n-non ho la certezza che non si ripeta di nuovo quello che è successo con l’Aldera, inoltre è quasi certo che lui sarà lì e non voglio stare nel suo stesso spazio vitale se posso evitarlo” finì riferendosi a Bakugo, ”capisco Izuku e tu Touya?” volse la domanda all’altro “io sono quasi certo di non accettare l’offerta, parte del motivo la sapete bene ma c’è anche qualcosa in più: in primo luogo non mi fido degli eroi perché non sono quelli che dicono di essere, e anche se non per tutti, sono sicuro che per molti è così” tacque per un po’ prima che proseguì “inoltre lui manderà il suo capolavoro lì e non ho alcuna intenzione di avere niente a che fare con nessuno di loro, e se io andassi all’ UA correrei maggiormente il rischio di incontrarlo e se possibile voglio evitarlo quanto più posso o meglio ancora del tutto” dopo qualche minuto di silenzio Wanyin parlò “hai detto di essere quasi certo il che fa presumere che tu lo stia considerando, anche se in minima percentuale, allora qual è il motivo” chiedendogli una risposta e Touya lo guardò prima di rispondere “…perché voglio sbattergli in faccia il fatto che quello che ha ritenuto un fallimento sia uno dei migliori, migliore di lui e soprattutto migliore del suo stupido capolavoro!” alzò un po’ la voce ringhiando.
Wanyin sapeva che il ragazzo era ancora bruciato dalle parole e conservava quella sensazione di odio e rancore per quello che gli era successo e sebbene altri tenterebbero di fargli capire che la vendetta o il rancore non risolva quello che era successo e che non cancellerà il passato, e che quindi doveva andare avanti e basta, lui non era uno di loro poiché conosceva molto bene i sentimenti che provava Touya e sebbene si promise di non farlo cadere troppo nell’oscurità e nella cecità di questi sentimenti che lo avevano accecato nella sua epoca e dimensione, non gli avrebbe neanche detto che fosse sbagliato provare questi sentimenti perché non lo era facevano parte dell’essere umano e se potevano sentirli voleva dire che avevano una loro utilità, un loro scopo e stava ad ognuno di noi decidere cosa farne inoltre... sarebbe un po’ ipocrita considerando il suo passato con il suo fratello adottivo marziale.
Izuku guardò il fratello con uno sguardo un po’ triste negli occhi sapeva che Touya potrebbe essere un grande eroe il suo quirk era forte e incredibile ed era sicuro che, nonostante il grave svantaggio che aveva per il suo stesso corpo, con il giusto aiuto e materiali adatti poteva risolvere questo problema, anche se solo una parte, ma Izuku sapeva anche quanto l’altro ragazzo odiasse Endeavour (e neanche a Izu gli era mai piaciuto e dopo quello che l’altro aveva confessato su di lui e di che razza di mostro sia, non lo farebbe adesso… anzi sarebbe stato più propenso a portargli la giustizia per quello che aveva fatto al suo fratellone), da parte sua anche Inko si sentiva dispiaciuta per il piccolo Touya ancora non riusciva a credere come un uomo, un padre e soprattutto un eroe possa fare una cosa del genere ma avrebbe sostenuto la sua decisione dopotutto lui e A-Cheng erano parte della sua famiglia.
Qualche giorno dopo il duo Jiang e il duo Midoriya, che si trovarono a godersi una giornata rilassante insieme, ricevettero la visita di Aizawa e sorprendentemente Nezu, dopo essersi accomodati il primo disse “scusate l’intromissione ma lui” indicando il preside “ha pensato bene di chiederti direttamente la risposta all’offerta di frequentare l’UA e non aspettare come le persone normali” “dimentichi, caro Shota, che io non sono un essere umano!” rispose frizzante l’animale e il moro sospirò “dunque avete riflettuto sul nostro discorso di qualche giorno fa?” i due diretti interessati si guardarono brevemente prima che uno fece un segno d’assenso al contrario dell’altro, a questo Aizawa aggrottò la fronte ma prima che potesse parlare Inko parlò “io non sono del tutto convinta che sia una buona idea” con voce dolce ma ferma, la chimera la guardò confusa “oh? E posso sapere come mai?” la donna rispose prontamente “non mi fido che Izuku non riceverà lo stesso trattamento come nella sua precedente scuola media ho rischiato di perderlo in varie occasioni, forse più di quante sono al corrente, quindi mi capirà se ho delle remore verso questa vostra offerta, considerando che anche gli eroi lo hanno ignorato nell’incidente del cattivo di fango e che gli altri bambini possono essere crudeli e perciò non sarò in grado di essere sicura che loro non si comportino lo stesso” fece una pausa lasciando un piccolo silenzio aleggiare nella stanza prima che la chimera parlasse “capisco signorina Inko la sua diffidenza nel sistema scolastico generale dati gli abusi e brutali ingiustizie a cui suo figlio ha dovuto sottostare, ma posso assicurarla che all’UA Izuku-kun non riscontrerà nessuno problema di tale portata, e se per qualche motivo qualcuno del personale sia colto in fragrante di un tale e deplorevole atto affronterà immediatamente le conseguenze, ovviamente questo vale anche per gli studenti” volendo che la donna sapesse per certo che niente di quello che può solo immaginare avesse passato il giovane Izuku, accadrebbe di nuovo sotto la sua supervisione, ‘inoltre avevo già intenzione di metterlo nella classe di Aizawa’ pensò.
Mentre la chimera rispondeva ai dubbi di Inko, Aizawa guardò Li che stava seduto lì senza preoccuparsi troppo della possibilità bruciata di studiare in una prestigiosa scuola come l’UA, e voleva saperne il motivo così dopo un po’ chiese “posso sapere perché hai deciso di rifiutare?” il ragazzo lo guardò socchiudendo gli occhi “non mi fido degli eroi” l’eroe moro sbatté un paio di volte le palpebre, “c’entra qualcosa l’attuale eroe numero 2?” e Aizawa giurò di aver intravisto uno sguardo di odio balenare negli occhi dell’altro alla sua menzione ‘che diavolo ha fatto Enji a questo bambino?’ si domandò internamente “anche se fosse? Non cambierebbe niente dato che è, come hai appena detto, il fottuto eroe numero 2” fece una piccola pausa proseguendo non ricevendo un rimprovero da A-Cheng “ho incontrato altri eroi che sono uno più spregevole e sgradevole dell’altro quindi non ho interesse a diventare parte del vostro mondo”.
Ad un certo punto Nezu rivolse la sua attenzione al loro discorso poiché dopo l’ultima dichiarazione di Touya ella intervenne “ma non tutti lo sono giovane Li” e lui spostò il suo sguardo sull’animale “devo ancora incontrare qualcuno così e anche se lo facessi il mio giudizio potrebbe non essere imparziale e di conseguenza, in questo modo, non avrei motivo di crederci nemmeno allora” rispondendo controbattendo; Nezu sapeva che il ragazzo nascondeva qualcosa di grosso che probabilmente riguardava Endeavour eppure non aveva la più pallida idea di cosa potrebbe essere, forse aveva un paio di teorie ma sembravano troppo strampalate anche per essere prese in considerazione “e di Eraserhead che mi dici? So che tu e Wanyin lo avete incontrato durante l’attacco e visto in azione, così come sono sicuro che tu e il giovane Izuku abbiate cercato qualcosa al riguardo” sorridendo un po’ quando vide quest’ultimo agitarsi un po’.
Li guardò la chimera prima di guardare Aizawa e rispostarsi nuovamente sul primo soggetto “lui è un eroe sotterraneo quindi è certamente diverso dalla spazzatura fiammeggiante e gli eroi della ribalta considerando quello di cui si occupa lui e i pochi altri di questa categoria, ma questo non vuol dire molto” gli rispose il finto moro “uhm hai ragione allora perché non diventi come lui!” sbottò felicemente, ora Touya lo guardò con scetticismo “voglio dire hai affermato di non aver ancora incontrato un vero eroe o qualcuno che ti ispirasse almeno una piccola parvenza di fiducia che le cose potrebbero essere diverse un giorno, quindi perché non diventi un eroe sotterraneo come lui? Magari potrebbe anche prenderti come aiutante e in questo modo tu sarai il tuo stesso eroe e per quelli che sono simili a te”.
Dal canto suo Aizawa non era contrario all’idea ma voleva essere sicuro che il ragazzo volesse effettivamente far parte del mondo dell’eroismo “sappi che nel caso non guadagneresti tanto, è il principale motivo che mi ha spinto a diventare un insegante” ma il ragazzo sembrò avere già una soluzione “per quello non ci sarebbero problemi ho già in mente un possibile tipo di lavoro fare” rispose orgoglioso il ragazzo lanciando un occhiata a Wanyin, il quale per tutto la conversazione restò in silenzio ad osservare “voglio diventare un intagliatore di legno e/o metallo, il mio fuoco in quest’ultimo campo sarebbe perfetto” “oh un interessante scelta di lavoro! Molto simile a quella di tuo padre” affermò la chimera guardando in direzione dell’uomo in questione che cercò di respingere un rossore facendo finta di tossire.
Wanyin era occupato a nascondere l’imbarazzo che quasi non sentì la voce di Li “papà che ne pensi?” il suo sguardo scuro si concentrò su quello azzurro dell’altro, rimase momentaneamente paralizzato quado lo sentì pronunciare quel termine ma si riprese rapidamente “non posso dirti che cosa fare Li, è una tua scelta” fece una piccola pausa “quello che posso consigliarti di fare è seguire quello che veramente vuoi” allo sguardo confuso si spiegò meglio “tu ed io sappiamo bene qual è il vero motivo per cui odi gli eroi così tanto, ora hai due scelta davanti a te: vuoi che questo ti definisca per sempre praticamente obbligandoti ad escludere a prescindere dal provare un possibile percorso di carriera come quello…oppure puoi decidere se ciò che pensi corrisponde davvero alla realtà e non una voce e congettura senza adeguato approfondimento, ovvero che non c’è davvero nessuno di quel mondo di cui puoi pensare di fidarti” durante la spiegazione non lasciò gli occhi del figlio “ma ricorda questo: nessuno ti può obbligare a percorrere una strada che non vuoi…nemmeno il tuo passato, non importa le circostanze”.
Li sapeva quello che gli stava dicendo A-Cheng ovvero di decidere se lasciarsi bollire nel pregiudizio e non constatare personalmente che proprio nessuno eroe sia degno di fiducia, oppure no ‘eppure Eraserhead fin ad ora non sembrava una cattiva persona tantomeno non degna di fiducia, anche se lui è un eroe sotterraneo’ pensò tra sé, inoltre A-Cheng gli stava anche indirettamente dicendo di mandare a fanculo Endeawhore e i suoi giudizi di merda e fargli vedere che non importa quello che dice nessuno può decidere chi è se non lui stesso, dopo questi pensieri guardò negli occhi l’uomo che lo aveva salvato, cresciuto negli ultimi tempi e amato come ha sempre voluto e non ha potuto non notare distrattamente come l’uomo lo guardasse in un certo modo quasi come se fosse un po’…invidioso ma allo stesso tempo malinconico e la cosa lo fece riflettere confusamente finché un pensiero non gli accese una teoria ‘forse ha a che fare con il suo passato, ha detto di essere stato solo per molto tempo a causa della distruzione della sua Setta, e anche se dopo è stata ricostruita ha fatto tutto da solo senza quasi nessun aiuto e nessuno che lo consigliasse e lo guidasse, forse è per questo che mi ha fatto questo discorso… avrebbe voluto che qualcuno glielo avesse fatto pure a lui a quel tempo?’ se ciò fosse vero, e una vocina dentro di lui gli diceva che era molto probabile, Li non poté fare a meno di sentire una piccola ma potente rabbia per tutti quelli che in passato hanno ferito il suo A-Cheng, si riscosse dai suoi pensieri e guardò i due ospiti prendendosi un altro paio di minuti “non ne sono sicuro, ma se fosse farò domanda per corsi generali”.
Izuku ascoltò attentamente ciò che il suo Shizun diceva al suo fratellone e non poté chiedersi che cosa fosse quello strano sguardo che passò negli occhi dell’adulto, Li gli aveva detto che il passato di A-Cheng non era esattamente bello ma non ha mai chiesto spiegazioni, poiché poteva capire che la cosa sembrava non portargli ricordi piacevoli e non voleva turbare l’uomo che lo aveva salvato e curato letteralmente e che lo stava aiutando ad essere più forte per realizzare i suoi sogni, tuttavia sperava che un giorno avesse saputo qualcosa in più sul suo passato; si riscosse dai suoi pensieri quando sentì Touya dire di voler fare domanda per il corso generale “in questo modo ho tempo di esserne sicuro e in caso non lo facessi avere un diploma dell’UA mi può agevolare in un qualsiasi lavoro con una buona paga al di fuori dell’eroismo” scrollò le spalle “preparato ad ogni evenienza, è una buona idea avere sempre piani di riserva e guardare al futuro analizzando le varie possibilità” si complimentò la chimera eccitata per il modo di pensare del bambino “se Li lo farà lo farò anche io” disse convinto il verdognolo.
Allo sguardo confuso della maggior parte degli altri spiegò il suo ragionamento “è vero che essere un eroe era il mio sogno fin da piccolo, anche se adesso è notevolmente diminuito, e sicuramente questa proposta è l’occasione che aspettavo una ricompensa per quello che ho dovuto patire” fece affondare questa prima parte per poi continuare “ma sono stato disilluso dal mondo e dalla società troppe volte e molto profondamente per fidarmi ciecamente di questa proposta, non che voglia insinuare che voi abbiate secondi fini o cose del genere ma neanche voi potete garantirmi che le cose non andranno male, soprattutto quando si verrà a sapere che sono un quirkless che è riuscito ad entrare nel corso di eroi, su raccomandazione o meno è indifferente per gli altri e… non sono pronto al momento per affrontarlo e non credo di volerlo fare”.
Poi guardò sua madre dicendole più a lei che agli altri “in questo modo mamma potrò pensarci come Li e valutare se ne vale davvero la pena oppure no, inoltre anche tu così starai più tranquilla no?” sorridendole e lei gli sorrise di rimando lasciando una lacrima scorrere sulla guancia prima di asciugarsela e schiarendosi “va bene Izuku, voglio solo che tu sia sicuro e che non prendi decisioni troppo avventatamente ignorando o prendendo sottogamba le sfide e gli ostacoli che dovrai affrontare e superare se deciderai di intraprendere una carriera come quella dell’eroismo” gli sorrise con amore ma poi si rivolse alla chimera e all’eroe sotterraneo dicendogli “se Izuku frequenterà la vostra scuola voglio che ci sia una condizione” affermò determinata, la sua affermazione colse alla sprovvista l’eroe che lo manifestò sul viso mentre la chimera, se lo era, sembra nasconderlo bene “posso sapere quale sarebbe?” onestamente curioso della cosa “voglio una restrizione per un bambino specifico che non deve avere contatti se non estremamente necessari con Izuku”.
Nezu e Aizawa erano sorpresi dalla richiesta della donna guardandosi attorno entrambi videro i due Jiang dapprima confusi prima che realizzarono quello che stava dicendo la donna e assunsero una posizione attenta, quasi vigilante “possiamo sapere il nome di questo bambino e il motivo della sua richiesta? Dopotutto sono sicuro che ci sia una ragione seria per lei chiedere una cosa del genere”, Inko rispose prontamente “sono consapevole di questo ma, come ha detto, ho le mie ragioni: il nome del bambino in questione è Katsuki Bakugo, e il motivo per cui lo voglio lontano da mio figlio è per il fatto che lui è stato il primo a bullizzarlo per essere senza quirkless e poco tempo dopo tutti gli altri studenti e gli insegnanti della scuola compreso il personale scolastico si unirono a lui, prima che togliessi Izuku dalla scuola tornava a casa sempre: ustionato, picchiato, con lividi sparsi su tutto il corpo e il viso, la divisa scolastica bruciata e strappata in vari punti che ho dovuto ricucire non so quante volte, insulti e offese scritti sulle sue braccia o sulle mani e so anche sul suo banco, quaderni e libri rovinati, addirittura doveva farsi due o tre copie di tutti i compiti che faceva, così che se glieli bruciassero o glieli rubassero o glieli facessero sparire avesse delle copie e questo è solo l’inizio… lo ritenente un motivo sufficiente o devo andare avanti?” chiese quasi sarcastica verso i due ma prima che potessero parlare Li decise di aggiungere “puoi anche aggiungere adescatore al suicidio già che ci siamo”.
Le sue parole fecero sussultare tutti compreso Wanyin che parlò accigliato “che cosa hai detto? E quando l’hai saputo?!” “Li avevamo-“ cominciò a dire il verdognolo in preda al panico venendo però fermato dall’altro “scusa Zuzu ma non lo lascerò passare, questo è grave” affermò guardandolo prima di dire “è successo qualche giorno fa, dopo l’episodio del mostro di fango, e suppongo che centri il video di quella conversazione in quell’occasione tra papà e gi altri eroi, comunque Bakugo si è presentato mentre io e Izuku ci stavamo dirigendo all’ospedale per raggiungere Inko-san, cominciando a sbraitare lungo la strada dicendo che Izuku era un inutile spreco di spazio e roba del genere e durante lo sfogo disse a Izuku di sperare di avere un quirk nella sua prossima vita buttandosi e che tutti sarebbero stati più contenti se non ci fosse più...non c’è bisogno di dire il vero significato dietro questa sua affermazione” finì socchiudendo gli occhi sia per la rabbia sia per osservare la reazione dei due ospiti.
Inko guardò suo figlio che abbassò la testa a terra e gli chiese “Izuku… perché non me lo hai detto? Avrei parlato con Mitsuki e Masaru all’istante, ti rendi conto della gravità di quello che ti ha detto?” nella sua voce si poteva notare un po’ di amarezza e rabbia e la cosa sorprese i due Jiang non era molto spesso che vedevi una Inko in quel modo, era molto protettiva su Izuku al massimo la vedevi preoccupata e abbastanza piangente “mi d-dispiace mamma no-n volevo causarti altri problemi, tu e Mitsuki siete amiche da anni e non volevo che per causa mia e sua voi due aveste rovinato un amicizia” si scusò il ragazzo sentendo gli occhi leggermente inumidirsi “oh Izuku le cose tra me e Mitsuki sono un po’ cambiate nell’ultimo periodo, soprattutto da quando ho scoperto quello che ti ha fatto suo figlio, mi fa più male che tu non me lo abbia detto perché indipendentemente dal caso, ovvero che lo sapessi da te o meno, avrei comunque parlato con lei di questo indipendentemente se fossimo amiche o no” Izuku si sentì vergognato e abbassò ancora di più la testa. Inko sospirò guardando Wanyin, che la guardò con uno sguardo determinato e scuro, come se cercasse supporto, prima di chiedere “un soggetto del genere farà parte della vostra scuola? Perché nel caso direi che una restrizione per lui sarebbe d’obbligo e neanche sufficiente”, poi giunse la voce maschile “un soggetto del genere non dovrebbe nemmeno mettere piede sul suolo di una scuola di eroi è tutto l’opposto di un materiale per quella categoria di lavoro” scuotendo la testa deluso dalla cosa.
I due ospiti ascoltarono tutta la cosa con occhi spalancati e increduli, ma all’ultimo commento da parte di Wanyin la chimera parlò “io davvero non so cosa dire, la restrizione sarà in atto quando Bakugo frequenterà l’UA e non appena avrò delle prove effettive oltre che della tua testimonianza, e anche le vostre, farò in modo di punire un comportamento quanto più possa” riferendosi a tutti e quattro, tuttavia il coltivatore non perse le parole che l’animale usò così parlò “in che senso ‘la restrizione sarà in atto quando Bakugo frequenterà l’UA?’ Davvero ammetterete un bullo del genere?” volendo credere che fosse uno scherzo di poco gusto ma l’espressione dispiaciuta della chimera gli disse il contrario “sfortunatamente il Consiglio dell’UA ha già preso in considerazione alcuni studenti che hanno fatto domanda per frequentare la nostra scuola e l’adolescente in questione è stato già selezionato come buon candidato per parteciparvi insieme ad altri” rispose la chimera all’accusa nel tono di voce del coltivatore e con buone e validissime ragioni, ad Aizawa non piaceva come stavano andando le cose e le espressioni dei due genitori dei suoi, spera, possibili e futuri studenti non faceva promettere niente di buono.
“E non può cambiare idea? Voglio dire come ha fatto anche ad entrare nella classifica con un curriculum come il suo?” chiese mezzo acido Li prima che A-Cheng parlò “sarebbe facile se hanno mentito e falsificato il suo curriculum scolastico, anche se dubito che abbiano mai annotato una delle cose che ha fatto a Izuku…perché voglio sperare che abbiate fatto i controlli almeno” disse l’ultima parte socchiudendo gli occhi guadagnandosi un cenno dal moro “probabilmente se glielo dicessi adesso non cambierebbe le cose giusto?” domandò questa volta Li sprezzante “anche se sono il preside l’opinione del Consiglio scolastico è da tenere in buona considerazione e se la maggior parte di loro, se non tutti, sono d’accordo non posso fare molto per impedirlo, tuttavia nel caso metterò delle restrizioni sullo studente in questione e se dovesse infrangerne anche una e una volta sola sarebbe espulso dalla scuola senza se e senza ma”; la cosa non sembrava convincere o compiacere nessuno dei presenti e la chimera non poteva dargli torto nemmeno lui vorrebbe un soggetto del genere nella sua scuola ma sfortunatamente non poteva fare molto a meno che il ragazzino non fosse beccato in flagrante di reato ‘anche se con il suo caratteraccio non ci vorrà molto’ pensò tra sé.
I mesi successivi passavano quasi troppo velocemente per i gusti di Touya ma eccolo qui davanti all’entrata della scuola che avrebbe probabilmente frequentato per i prossimi tre anni ‘evviva che allegria’ pensò sarcastico “ehi Li!” arrivò la voce di Izuku che lo raggiunse pochi sitanti dopo che arrivò “allora sei eccitato per questa opportunità?!” Izuku era ovviamente il più entusiasta dei due, ma Li ammetterà che era rinfrescante e divertente guardarlo parlare a raffica per poi stuzzicarlo e prenderlo in giro godendosi il rossore intenso sulle guance, alla fine rispose “oh sì super eccitato, sarà una cosa grandiosa” rotolando gli occhi facendo fare il broncio a Izuku “uffa non sei divertente nii-san!” poi entrarono nella porta seguendo quelli che si dirigevano verso l’aula assegnata per l’esame, una volta entrati si sedettero vicini aspettando l’arrivò dell’insegnante incaricato della prova; “bene ragazzi queste sono le prove avete massimo 6 ore, buona fortuna a tutti!” disse incoraggiante distribuendo i fogli e appena tornato alla scrivania diede il ‘via’ e i due subito lessero il primo quesito; durante questi mesi non chiesero mai l’aiuto di Eraserhead anche se l’uomo si era offerto, così come Nezu stesso proponendogli di fargli fare un esame scritto da lui che gli avrebbe dato modo ai due giovani di rendersi conto su che cosa concentrarsi maggiormente, ma i due declinarono ogni volta affermando che volevano fare da soli e che se fossero riusciti ad entrare lo avrebbero fatto solo con le loro forze altrimenti chi se ne frega, inutile dire che la chimera era intrigata ed eccitata per la risolutezza dei due giovani e accettò felicemente lasciandogli però aperta la possibilità di qualche consiglio.
Per quanto riguarda Inko e Wanyin erano estremamente soddisfatti ed orgogliosi dei loro figli ovviamente Izuku continuò ad addestrarsi con Wanyin e con Touya che iniziò ad imparare ad usare una catena che avevano trovato nella discarica sulla spiaggia, e a volte anche Inko stessa partecipava ma da spettatore inoltre insegnò loro le lezioni di primo soccorso e che cosa fare nella maggior parte delle occasioni se c’erano persone ferite e in base a quanti più possibili scenari, per quanto riguardava lo studio lo facevano in biblioteca o a casa di uno dei due insieme. Avvicinandosi allo scadere del tempo, ovvero quando mancavano due ore circa, Touya e Izuku avevano già finito il test impiegandoci solo tre ore, tuttavia rimasero lì a ricontrollare e una volta fatto si alzarono e consegnarono le loro prove con leve sorpresa dell’atro “vi restano ancora due ore e mezza sicuri di voler consegnare e non ricontrollare meglio?” gli domandò “no grazie signore siamo stati l’ultima mezz’ora a controllare tutto” rispose per i due Izuku, meglio così per Touya poiché tra i due era il più gioviale e felice di comunicare con gli altri, sentendo al risposta l’insegnante annuì dicendo “bene allora se siete sicuri…potete aspettare fuori in corridoio e prendervi una boccata di aria fresca” e i due annuirono andandosene e riprendendosi i cellulari che avevano lasciato pima dell’inizio del test.
Una volta fuori si affacciarono alla finestra quasi di fronte alle porte dell’aula e guardarono fuori prendendo nota di quanto giardino disponeva l’UA “certo non si fanno mancare niente vero?” chiese Izuku affascinato dallo spazio verde davanti a loro e Li rispose “suppongo di sì dopotutto oramai quasi tutti vogliono essere eroi quindi uno investe su queste formazioni e più soldi hanno e più si possono permettere questo tipo di cose opulente” scrollando le spalle non particolarmente emozionato, il resto del tempo erano riempite da qualche chiacchiera oziosa e silenzio rilassante e una volta passate le due ore e mezza rimanenti videro gli altri studenti uscire dalla classe notando come alcuni li guardarono strani e confusi e forse un paio invidiosi probabilmente da quelli che hanno avuto problemi con la verifica, tuttavia Touya pensò che alcuni lo facessero per via delle sue cicatrici sulla faccia (non che gliene importasse, certo se fosse stato tipo un anno fa si sarebbe arrabbiato e vergognato ma Jiang Cheng gli disse che era una cosa stupida poiché secondo lui le cicatrici erano un segno delle avversità che gli erano state lasciate e che aveva affrontato e superato, dovevano essere motivo di orgoglio e fierezza lui stesso fece vedere al figlio alcun delle sue cicatrici derivate dalle varie battaglie che ha combattuto ma non quelle sulla schiena dopotutto non era i caso di fale vedere ad un bambino) d’allora Touya cominciò piano piano a provare ad accettarle e sebbene a volte abbia delle piccole ricadute c’era sempre A-Cheng ad aiutarlo e rassicurarlo anche se doveva ancora imparare ad esser meno goffo e rigido quando consolava qualcuno (non che glielo avrebbe detto altrimenti gli avrebbe spezzato le gambe sicuramente).
Dato che Inko e Wanyin erano ancora a lavoro i due decisero di andare a mangiare ad un fast food e magari andare in sala giochi, ovviamente prima mandarono un messaggio ai due adulti per informarli del loro programma così che non li credessero scomparsi; quella sera decisero di festeggiare a casa dei Midoriya, mentre Inko stava preparando gi ingredienti per cucinare il Katsudon, Wanyin mise la piccola torta in frigo prima di aiutarla a tagliare la carne e le varie verdure mentre Inko metteva a cuocere il riso “sai cucinare A-Cheng?” chiese curiosa lei “sì anche se all’inizio era sempre mia sorella che cucinava, ma dopo che se n’è andata ho dovuto imparare anche se solitamente cucino piatti più cinesi tradizionali” rispose mentre lavorava “ è una bella cosa Wanyin, non conosco molti uomini che sappiano cucinare” continuò lei, dopo quella piccola conversazione continuarono a muoversi in cucina preparando il pasto “ehi voi due andate ad apparecchiare!” gridò A-Cheng dalla cucina verso i Li e Izuku che stavano giocando sul divano e i due eseguirono il loro compito.
Una volta pronto si sedettero a tavola e mangiarono sorridendo e scherzando mentre si raccontarono com’era andata la giornata “quindi com’è andata la prova?” chiese la donna “bene mamma! Era abbastanza facile anche se piuttosto lunghetto io e Touya abbiamo finito nella metà del tempo!” rispose allegro Izuku “buon lavoro ragazzi” disse Wanyin e Inko annuì in accordo “dunque quando saprete che siete stati presi?” domandò il coltivatore moro “tra una settimana circa” rispose Touya “da quanto ne so dovrebbe essere così per tutti i corsi” aggiunse, dopo il pasto Inko andò prendere la torta, di cui i bambini non ne sapevano l’esistenza poiché Touya era andato direttamente con i Midoriya a casa mentre A-Cheng andava a ritirare la torta e raggiungerli, e la mise al centro del tavolo davanti ai due “ma non abbiamo ancora certezza che siamo entrati” disse confuso ma commosso dal gesto, scrollando le spalle il coltivatore disse “sicuramente lo siete e in caso negativo chi ci rimetterebbero sarebbero loro no?” fece un ghigno alla fine che venne accolto da entrambi prima “che tipo di torta è?” chiese Touya mentre il dessert veniva tagliato dalla donna “è una cheesecake ma al posto del formaggio ha detto di aver messo lo yogurt e ricoperta con sciroppo di lampone”, alla fine la torta risultò squisita tanto che entrambi ne presero un’altra fetta ciascuno.
Il resto dei seguenti giorni passò tranquillamente per tutti e quattro, i due ragazzi al momento si stavano esercitando con le loro rispettive armi tuttavia dopo circa 10 minuti decisero di fare un piccolo duello per esercitarsi con le tecniche che A-Cheng aveva loro insegnato, i due si sfidarono svariate volte prima di finire con un pareggio di 4 a 4 e poco dopo tornarono a casa per riposarsi, mentre stava sul divano Touya sentì la porta aprirsi segnalando l’arrivo di Wanyin “bentornato a casa” guardandolo con un sorriso e l’altro seppur all’inizio confuso ricambiò con un cenno, sapeva che l’ex Leader non era abituato a questo tipo di gesti affettuosi dato che ha vissuto praticamente da solo per molto tempo oltre che la fatto che, a quanto pare, nella sua epoca non era una persona molto ben voluta al di fuori della sua setta, se non per le sue doti combattive, il che Touya chiamò una grande stronzata quindi si era messo in testa di farlo sentire apprezzato “ehi ho trovato questa nella posta è per te” parlò l’uomo dopo essersi tolto le scarpe ed entrando, confuso il ragazzo lo prese spalancando gli occhi “è la lettera dell’UA vado a chiamare Izuku! Ho già apparecchiato, torno subito” disse velocemente prima di andare in camera facendolo sbuffare l’uomo, andò in bagno a lavarsi le mani e poi si mise a prendere gli ingredienti per la cena di quella sera, quando tornò si sedette al tavolo “a quanto pare siamo stati entrambi presi e con il massimo dei voti, dovremmo cominciare lunedì” disse mentre osservava l’uomo muoversi in cucina “non avevo dubbi Touya ma siete stati in gamba” gli lanciò un sorrisetto orgoglioso che l’altro ricambiò felice della lode “Izuku ha detto se, dato che domani è sabato, possiamo andare insieme al centro commerciale a prendere le cose ultime cose che ci servono va bene?” gli chiese l’albino “non vedo perché no”.
La mattina dopo verso le 10:30 si ritrovarono davanti al centro commerciale in attesa dei due Midoriya “ehi ragazzi!” sentirono la voce del più piccolo verdognolo raggiungerli “ciao Wanyin e Li, aspettate da molto?” li salutò prima di chiederglielo “no tranquilla siamo arrivati adesso anche noi” poi camminarono all’interno dell’enorme edificio notando ma ignorando gli sguardi che ricevevano a causa, sicuramente, di Jiang Cheng anche se nessuno degli altri tre poteva dargli torto, l’ex Leader camminava con una grazia senza pari ma al contempo stesso con autorità e potenza inoltre il suo aspetto non era tipico del Giappone quindi si capiva abbastanza rapidamente che era uno straniero, indossava una camicia viola con sopra un trench nero e calzoni neri completi di stivali simili a quelli di trekking neri, Touya credette che sarebbe morto d’imbarazzo se fosse stato al suo posto e tutti lo guardassero oltre che a disagio, ma non il suo A-Cheng poiché camminava come se l’attenzione fosse un abitudine per lui e tra il gruppo solo il ragazzo dagli occhi azzurri ne conosceva il vero motivo, infatti lo stesso ex Leader gli confessò che al suo tempo ovunque andasse era sempre osservato sia per timore, ammirazione o curiosità soprattutto dopo la guerra.
Una volta entrati presero la lista e cominciarono dalle forniture di cancelleria, presero vari quaderni, matite, penne, gomme e altro; mentre i due stavano cercando faticosamente quaderni non a tema di eroe i due adulti gli dissero che andavano a dare un occhiata in giro e al distratto cenno di entrambi andarono nel reparto zaino consapevoli che gli altri due avrebbero protestato se glielo avessero proposto quindi hanno deciso di fare da soli, ne scelsero due aiutandosi l’un l’altro prima di andare alla cassa dove i due li aspettavano “mamma non mi serve lo zaino, ho quello giallo!” protestò Izuku mentre l’altro disse “papà posso prenderne uno di seconda mano!” tuttavia i due adulti li presero ugualmente dicendo che era il loro regalo per essere riusciti ad aver superato l’esame (anche se non avevano dubbi).
Una volta usciti dl negozio andarono alla prossima destinazione finché comprarono tutte le cose della lista aggiungendo però qualche capo di vestiario in più, verso l’ora di pranzo decisero di fermarsi a mangiare lì così si diressero verso un piccolo ristorante e ordinarono la pizza e un volta finito fecero un altro giretto per il centro commerciale godendosi un po’ di rilassamento, successivamente verso le 17 circa uscirono per dirigersi a casa con i Midoriya che diedero ai due un passaggio fino a casa per poi proseguire verso la loro; entrati nell’abitazione i due Jiang posarono la roba e si sedettero sul divano “uffa che palle tutte queste compere” sì lamentò il ragazzino “già non ricordo che era così estenuante quando dovevo prendermi cura di A-Ling, ma suppongo che adesso sia diverso… forse mi sto invecchiando” dicendo questo di guadagnò uno sbuffo in risposta “sei matto? Hai visto come ti guardavano nel centro commerciale? Persino Inko-san ti ha guardato così stupita quando ti ha visto sia la prima volta che oggi” A-Cheng aggrottò la fronte “per me è una cosa normale essere osservato” “ma non ti mette a disagio? Perché a me lo farebbe” gli domandò Touya, al che il moro dagli occhi simili al temporale lo guardò brevemente prima di rispondergli “all’inizio sì lo faceva ma ho capito rapidamente ch’era una cosa a cui mi doveva abituare se dovevo diventare il successore della mia Setta” scrollò le spalle “a questo scopo hanno aiutato anche la distruzione della mia Setta e le mie azioni durante e dopo la guerra contro i Wen… sai a causa della mia fama contro di loro sono stato chiamato con molti nomi” Touya vide qualcosa negli occhi dell’uomo a cui non seppe dare un nome “tipo?” chiese quasi insicuro “ce ne sono alcuni ma il più ricorrente era: Sandu Shengshou” “Sandu Shen-g-gsho-u? E cosa significa?” Li aveva l’impressione che non fosse esattamente tanto positivo, l’uomo lo guardò rispondendogli “Maestro dei tre veleni: avidità, rabbia e ignoranza, un nome che mi ha consigliato mio padre per la mia spada che, appunto, si chiama Sandu, se eri curioso di sapere l’origine del suo nome”.
Touya non poteva crederci ‘come poteva suo padre consigliarlo di chiamare la sua spada, che era come una estensione dell’anima di Wanyin, in un modo così orribile?’ pensò scioccato e arrabbiato “è stato un vero stronzo A-Cheng, lo odio esattamente come odio il donatore di sperma!” ringhiò arrabbiato stringendo i pugni e sentendo il suo quirk rispondere al suo stato d’animo, tuttavia venne calmato quando sentì una mano sulla sua testa “va bene così Touya è nel passato… ma grazie per concordare con me che era uno stronzo” gli disse alzando un lato della bocca in un piccolo e mezzo ghigno “quegli aggettivi dispregiativi non hanno niente a che fare con te, l’unico ignorante qui era proprio lui stesso” disse alzandosi in piedi improvvisamente per continuare il suo sfogo camminando su e giù “e ti dirò un'altra cosa: dal mio punto di vista è stato anche un codardo che ha preferito il figlio di un'altra, forse una sua precedente cotta, al suo stesso figlio! Tu sei infinitamente meglio di lui A-Cheng e chiunque qui che ti abbia incontrato te lo può confermare, ti giuro che semmai dovessi avere la possibilità d’incontrarlo lo prenderò a pizze in faccia finché non mi farà talmente male la mano che sarò costretto a fermarmi!! E sono sicuro che anche Izuku lo farebbe! Al contrario Inko non userà le mani ma la tua telecinesi per fargli girale le budella!””.
Jiang Cheng guardò suo figlio sbraitare contro Fengmian facendo avanti e dietro sul pavimento sentendosi accaldato all’interno del suo petto, proprio dove coesistevano il suo cuore e il suo nucleo, cercò di pensare a quando qualcuno nel suo mondo e nella sua epoca gli avesse mai detto qualcosa del genere ma con sua non sorpresa e tristezza non ne ricordava neanche uno, ‘comincio a chiedermi se sono nato nel posto sbagliato’ iniziò a pensare tra sé ‘magari sarei dovuto nascere qui fin da sempre e chissà forse io e Touya saremmo stati una famiglia fin dall’inizio’ sorrise leggermente scuotendo la testa mentalmente prima di tornare a guadare il ragazzo che stava appena finendo di condannare le azioni di Fengmian, “ok ho capito schizzo ora smetti di camminare in quel modo o farai dei solchi” lo prese in giro ruotando scherzosamente gli occhi “è una cosa seria A-Cheng! Mi dispiace dirlo ma la tua famiglia non mi piace affatto” incrociando le braccia “fortuna allora che non ci sono e che le possibilità che tu li incontra siano infinitamente basse” ribatté divertito e toccato.
Mentre Touya andò a farsi una doccia Wanyin rimase sul divano contemplando quello che gli disse il figlio ‘è un po’ strano chiamarlo in questo modo, mi fa sentire così…caldo e giusto, nemmeno con A-Ling ho provato una sensazione così forte ma forse sarà per il fatto che, in questo caso, Yanli e il pavone sarebbero stati incredibili genitori e non avrei dovuto preoccuparmi che lo trattassero male o che gli facevano mancare qualcosa soprattutto quel pavone, mentre per Touya (o Li) è diverso, la sua famiglia lo ha ferito sia fisicamente che emotivamente e psicologicamente, ha un grande dolore e rancore dentro di sé di cui non so se ne libererà mai del tutto… un po’ come me’ finì di pensare mormorando poi “forse è proprio per questo fatto che ho sentito una connessione che mi ha impedito si lasciarlo dopo che lo avevo guarito quel giorno” sentendosi in qualche modo completo forse era l’idea di avere un figlio, qualcosa che non avrebbe mai pensato di avere né nella sua vita precedente né in questa.
Mentre rifletteva non si accorse che la voce del più giovane lo chiamava “ehi papà!” gridò Li colpendogli la fronte “ehi marmocchio non toccarmi il viso!” lo rimproverò senza vero morso dietro “oh scusa, hai paura che ti tolga la crema per il tuo delicato viso?” lo prese in giro audacemente guadagnandosi uno sguardo d’avvertimento ma evidentemente oggi era un suicida perché non demorse e gli disse “voglio dire di certo non sono mie quelle creme e unguenti in bagno… AH!” gridò alla fine schivando la mano di Jiang Cheng che lo stava per afferrare e poco tempo dopo i due si ritrovarono a correre in casa, alla fine Wanyin lo prese e lo torturò di solletico nelle poche parti che ormai sapeva erano i suoi punti deboli “HAHA! No basta! HAHA!” tentò di fermarlo ma l’altro gli sorrise meschinamente e ignorandolo, appena finito l’uomo andò a farsi una meritata doccia e quando si vestì andò a preparare la cena insieme a Li anche se gli stava a qualche passo di distanza con allegria del primo.
Lunedì mattina Li si ritrovò davanti ai cancelli della scuola assieme ad un leggermente emozionato Izuku “chi pensi siano i nostri insegnanti? Qualche eroe!? Spero di prendere tanti appunti su di loro!!” gli domandò eccitato il verdognolo “come faccio a saperlo baka” roteando gli occhi e sorridendo al piccolo broncio in risposta; i due s’incamminarono verso l’entrata dirigendosi verso il loro corso cercando la loro classe, appena entrati subito presero i due posti uno accanto all’altro con Touya vicino alla finestra e Izuku subito accanto a lui, mentre aspettavano i due si misero a chiacchierare fino a quando un ragazzino si avvicinò e chiese a Touya “ehi tu non sembri un po’ grande per essere qui?” Li e Izuku avevano tenuto in conto che questo sarebbe potuto succedere dopotutto Li era più grande di Izuku di poco più di due anni (sì in questa storia è così ma non è molto rilevante), in tutta risposta l’adolescente lo guardò analizzandolo mettendo un po’ a disagio colui che gli aveva fatto la domanda, e la cosa rese un po’ orgoglioso Touya poiché si stava allenando per fare in modo di avere lo stesso cipiglio che vedeva su A-Cheng quando era irritato.
Infine decise di rispondergli “non vedo come questi siano esattamente affari tuoi ma sì, teoricamente dovrei essere nel secondo o terzo anno credo ma dato che sono stato in un'altra scuola prima il preside mi ha detto che potevo iscrivermi qui ma che dovevo ripartire dal primo anno” scrollando le spalle, il che era parzialmente vero poiché stava davvero facendo un corso in un Università online in Graphic Design e stava quasi per terminarlo “ah ok, che palle però dovrai ristudiare di nuovo cose che già saprai” continuò a dire il ragazzo “va bene almeno questa volta posso eccellere” rise “non contarci anche io lo farò, quindi credo che saremo rivali di studio oltre che compagni di classe!” affermò l’altro in risposta prima di andarsene lasciando i due ragazzi a guardarlo andarsene sbalorditi prima di guardarsi e ridere “credo che forse non sarà così noioso stare qui” dissero tra una risata e l’altra.
Al banco davanti a Izuku si sedette un ragazzo con i capelli viola e delle occhiaie molto pronunciate che incontrò brevemente i loro sguardi dando un rapido cenno prima di sedersi, anche in questo caso i due scrollarono le spalle dopo aver ricambiato il gesto e l’altro era voltato, dopo qualche minuto arrivò il loro professore che si dichiarò insegnate di casa, ed i due ragazzi lo riconobbero come Present Mic ovvero Yamada Hizashi, “salve piccoli ascoltatori!! Come state? Mi chiamo Yamada Hizashi e sarò il vostro insegnate di inglese e di casa! Spero che studieremo e ci divertiremo insieme!!” dopo l’esuberante presentazione la classe fu portata nell’auditorium dove il preside Nezu teneva il discorso di apertura prima di ritornare nelle loro classi e proseguire con la giornata scolastica.
Quando i due stavano per uscire dall’aula l’insegante lì fermò “ah aspettate per favore Midoriya-kun e Jiang-kun giusto?” domandò loro, fu il verdognolo a rispondere “sì Yamada-sensei, ha bisogno di qualcosa?” chiedendogli confuso al contrario Touya lo guardò con chiara diffidenza; Yamada guardò i suoi due nuovi studenti cercando di capire qualcosa di loro osservandoli lui stesso dopotutto sapeva poco di loro poiché quando Nezu l’ha chiamato qualche giorno prima, assieme ad Eraserhead, gli venne detto che avrebbe avuto due studenti un po’ particolari e all’inizio pensò che forse era qualcosa dovuto ad una stranezza o forse qualcosa legato al metodo di studio, poiché non era raro che alcuni studenti avevano un modo…personalizzato per studiare ma, con sua sorpresa, non era nessuno dei due infatti gli venne detto che i due studenti si chiamavano ‘Midoriya Izuku e Li Jiang’ le uniche particolarità erano solo che: l’ultimo dei due aveva non esattamente odio, se non per Endeavour a quanto pare, per gli eroi ma era sprezzante e diffidente da tutti loro e figure di autorità come ad esempio polizia, mentre l’altro era semplicemente quirkless e subito il biondo capì dove volevano andare a parare la chimera e il moro “se va tutto bene e non ce n’è bisogno prima una settimana dopo l’inizio della scuola riferiscimi come vanno le cose” gli disse la chimera.
Ritornò al presente quando sentì lo schiarimento di voce dell’altro ragazzo, Li, “ah sì scusate piccoli ascoltatori mi ero un attimo perso nei miei pensieri” si giustificò prima di continuare seriamente “sono stato informato della vostra situazione ragazzi soprattutto della tua Midoriya-kun” vide il ragazzo abbassare leggermente lo sguardo cosa che attivò al modalità protettiva di Li che socchiuse leggermente gli occhi “e allora? Hai qualche problema con lo stato quirkless di mio fratello?” domandò accusatorio facendogli subito scuotere le mani davanti “no, no assolutamente piccolo ascoltatore, ah voglio dire Jiang! S-solo volevo dire che se doveste avere problemi, se qualcuno vi fa i dispetti o v’importuna in qualche modo e o vi bullizza potete venire da me e lo risolverò!” sì affrettò a rispondere per placare il ragazzo più alto, il quale lo guardò attenuando leggermente le spalle tese poi rispose “con tutto il rispetto, Sensei” e Yamada giurò di sentire il sarcasmo dietro l’uso di quel termine “io e Izuku ce la siamo cavata bene per tutto questo tempo e non di certo grazie a voi ‘adulti’ o ‘insegnati’ e soprattutto ‘eroi’” ora qui sentiva davvero il veleno “ma grazie per l’offerta” aggiunse infine con finto rispetto e dopo essersi assicurato che non c’era nient’altro da dire prese la mano di Izuku, il quale non sapeva ancora come reagire, e praticamente lo trascinò fuori dall’aula lasciando l’insegnante di inglese pensieroso ma anche preoccupato ‘sembra che i problemi con il giovane Jiang con gli eroi sia un po’ diverso da quello che potremmo pensare’ di disse.
Il giorno dopo la classe fece vari test per vedere il livello generale della classe e sorprendentemente non erano così male, la prima settimana passò rapidamente “ehi Li mi chiedo e se chiedessimo il permesso di allenarci in una delle palestre? Possiamo usare la scusa del Festival Sportivo” propose Izuku, al sentire ciò Li fece un enorme sorriso “sei un genio Izu! Potremmo anche andare nel corso di supporto e vedere se qualcuno è disposto ad aiutarci con alcuni ‘consigli’ per i nostri quirk” “sì ma non pensi che lo troverebbero strano che due studenti di studi generali si interessino a dei costumi di eroica? Dopotutto non siamo studenti eroi” domandò “be’ anche qui potremmo usare sia la scusa del Festival che anche del fatto che il mio quirk mi ferisce fisicamente e quindi avrei bisogno di vestiti diversi da quelli normali per evitare che mi succeda qualcosa se dovessi farne ricorso” ribatté “inoltre andiamo solo a dare un occhiata e se non troviamo nessuno o nessuno ci convince non si fa niente” scrollò le spalle e così i due, al suono della campanella, presero i loro panini che si erano portati da casa e andarono in esplorazione nel corso di supporto.
Quando arrivarono videro che non c’era quasi nessuno nei corridoi se non qualche ultimo studente e studentessa che si affrettava alla mensa ‘meglio così, non dovremmo rispondere a domande fastidiose’ pensarono simultaneamente, mente camminavano sentirono dei rumori provenire da una classe la 1-H guardandosi annuirono e si diressero verso l’aula designata, Izuku si fece avanti e prese la maniglia e l’aprì iniziando a parlare “è permesso? Stavamo ce—” s’interruppe quando la porta dell’aula esplose causando i due studenti a cadere all’indietro “ma che cazzo!” imprecò sonoramente Li fregandosene del luogo dove si trovava, si alzò subito per aiutare il fratello “stai bene Izu?!” chiese preoccupato “s-sì, sì sto bene sono solo frastornato…che diavolo è successo la dentro?” rispose guardando l’aula incriminata; Li prese il posto del verdognolo e si diresse di nuovo verso la porta tenendo la mano tesa e pronta a chiamare il suo quirk se necessario, piano piano si avvicinò e ficcò la testa all’interno usando l’altra mano libera per distogliere il fumo nella stanza, quando i suoi occhi si abituarono videro una ragazza dai capelli rosa gomma che si stava massaggiando la testa seduta per terra; vedendo la ragazza che sembrava anche incolume Touya abbassò la mano e si schiarì la gola “tutto bene?” la ragazza si tese leggermente e lui continuò “sai se volevi distruggere la scuola ti chiederei di aspettare che io e mio fratello siamo fuori o magari dacci un avvertimento prima” Izuku gli diede una gomitata al fianco “Li!” “che c’è?!” si lamentò l’altro.
La ragazza dai capelli rosa si alzò spolverandosi i calzoni e aggiustandosi gli occhiali, che i due ragazzi riconobbero come appartenenti all’epoca steampunk, e poi si girò osservandoli prima di presentarsi con voce squillante “ciao a voi amici miei!! Mi chiamo Mei Hatsume! Futura CEO della Hatsume Entreprise!” Li e Izuku osservarono la ragazza spumeggiante parlare e agitare le mani, Li parlò di nuovo “ehm ciao… mi chiamo Li e lui è Izuku mio fratello” presentandoli “davvero!? Non vi assomigliate” affermò guardandoli di nuovo con i suoi occhi un po’ strani “s-siamo fratelli di legame” balbettò un po’ in risposta Izuku “ah capisco, è una cosa bella!” disse lei allegra “comunque che cosa ci facevate qui? Non siete studenti di eroi vero? Perché non ricordo di avervi visto prima” gli domandò lei e il verdognolo le rispose “a-ah no, in realtà volevamo chiedere un piccolo consiglio su cosa fosse adatto per noi, dato che sappiamo che presto ci sarà il Festival dello Sport e che per questo dovremmo partecipare pensavamo di allenarci già da adesso”, Mei si fermò bruscamente facendoli sussultare leggermente prima che si girò con un sorriso largo e un po’ maniacale dicendo “volete dei costumi per il Festival?! Bene non preoccupatevi lasciate fare a me!!!” i due si guardarono leggermente preoccupati prima che lei iniziò a parlare a manetta “allora ditemi quali sono i vostri quirk?! E come funzionano?! Che tipo di costumi volevate?! Avete già un modello o uno schizzo di quello che vorreste e come lo volevate?! Quali-!” “ok basta così, zitta un secondo per favore!” sbottò Li sovrastando la voce della ragazza che tacque con sollievo dei timpani del verdognolo.
Li sospirò prendendo vari respiri per calmare il leggero mal di testa che gli stava per venire ‘Kami speriamo che non ce lo rimpiangeremo’ piagnucolò internamente prima di schiarirsi la gola e dire “comincio io se va bene…il mio è un quirk di fuoco e le mie fiamme sono di colore blu il che significa che bruciarono molto di più intensamente di quelle gialle e rosse normali” fece una pausa nella quale lei ascoltò diligentemente dicendo “puoi darmene una dimostrazione?” lui alzò il palmo della mano in alto e chiamò le sue fiamme mentre la ragazza guardò affascinata ed eccitata “wow sono davvero belle! Questo blu è di una tonalità quasi ipnotica… ti fanno del male?” chiese poi Li le spense e annuì spiegandole “sì… sfortunatamente il mio corpo è più resistente al ghiaccio che alle mie stesse fiamme” abbassando un po’ la testa, Izuku lo vide e gli afferrò la mano stringendola.
Dopo qualche minuto Mei parlò “ok, sarà un po’ difficile trovare una soluzione permanente ma non preoccuparti intanto possiamo fare in modo da ridurre quanto più possibile questo svantaggio!” fece una pausa prendendo un blocco notes e una penna “non preoccuparti Li-kun ti aiuterò io!!” ammiccò scrivendo qualcosa “hai intenzione di usare armi?” chiese dopo “sì in realtà ne userò due solo che non so bene come incorporarle” sì assaggiò la testa “che tipo di armi avevi pensato?” “userò due catene una in ciascuna mano e intendo usarle anche come conduttore per le mie fiamme così che il mio corpo non paghi sempre il pedaggio quando le utilizzo, ma avevo anche intenzione di aggiungere una spada o pugnali” la ragazza dai capelli rosa annuì selvaggiamente “un buonissimo pensiero potremmo usare l’acciaio rinforzato per entrambi le tue armi e nel frattempo vedrò di trovare qualcosa di più resistente anche per tuoi vestiti… credo però che forse dovrò coinvolgere anche Power Loader-Sensei in base a come andranno le cose, e dovrò prendere forse un campione di tessuto della tua pelle, ti va bene?” in realtà non gli andava esattamente bene ma era sicuro che Eraserhead e quella chimera avessero già detto qualcosa su loro due se il comportamento di Yamada-Sensei sottolineò qualcosa “non credo di avere molta scelta” disse sconfitto.
Mei guardò il ragazzo e si ritrovò un po’ triste per lui avere un quirk potente come il suo ma abbinato ad un corpo che gli causa tale dolore e sofferenza se ne abusa e/o ne perde il controllo non deve essere facile, ecco perché si promise di fare quanto più poteva per aiutarlo “bene adesso che tu sei più o meno sistemato per il momento passiamo a te broccolino” disse rivolgendosi al verdognolo che lasciò andare la mano del fratello “i-io in realtà non ho un quirk…sono quirkless” disse e appena pronunciò quelle parole ci fu un silenzio assordante prima che la ragazza squittì “davvero? Questo è fantastico!!” le sue parole fecero aggrottare confusamente la fronte ai due fratelli “cioè voglio dire è un male per molti aspetti, soprattutto per te, però dato che non hai un quirk puoi essere il mio soggetto di prova numero 1! Con voi due come cavie sarò uno dei migliori tecnici di supporto!!” Li improvvisamente si sentì dispiaciuto per Izuku, poiché nel caso lui poteva usare la scusa del suo quirk se voleva sfuggire alle future torture di Mei mentre lui no, e lo guardò passandogli il messaggio con uno sguardo e il verdognolo lo guardò implorante e preoccupato per sé stesso; poco tempo dopo la campanella suonò e loro dovettero andare ma promisero di incontrarsi il giorno dopo per iniziare a progettare, quando tornarono a casa, dopo due ore di allenamento che avevano concordato, mangiarono e si addormentarono quasi subito.
Attualmente i due si stavano allenando nella palestra Omega che il preside gli aveva concesso ed entrambi con allegria, si stavano esercitando separatamente: Touya stava in piedi di fronte ad una serie di manichini di legno con in mano una delle due catene che avrebbe usato, Mei gliela aveva fatta due giorni dopo la loro prima conversazione con sua eccitazione, ovvero l’altro ieri, la catena era d’acciaio modificato in modo che fosse meno pesante del normale ma molto più facile da gestire e piegare al suo volere Mei gli aveva detto che stava studiando un modo per vedere se fosse possibile equipaggiare le catene con una sorta di materiale sintetico che avrebbe drenato parte delle sue fiamme così da evitare che si surriscaldasse troppo o ne perse il controllo e che così non brucerebbe il suo corpo ustionandolo, il più grande sembrava scettico al riguardo ma l’entusiasmo della ragazza gli fece scrollare le spalle e avere una piccola speranza.
Tornando alla questione attuale Li prese la catena, respirò profondamente e iniziò ad oscillarla facendole fare un giro su sé stessa prima di lanciarla contro i bersagli proprio come aveva visto fare A-Cheng le prime volte che gli insegnò ad usarla e con suo orgoglio vide che tutti i bersagli erano stati colpiti anche se non tutti furono abbattuti ‘meglio di quanto mi aspettassi, non vedo l’ora di dirlo a papà!’ pensò soddisfatto. Izuku guardò con fascino suo fratello colpire i bersagli di legno e scheggiarli ‘sembrava quasi come A-Cheng!’ pensò eccitato successivamente ripassò lo stile di combattimento che gli aveva insegnato Wanyin, poco tempo dopo i due decisero di allenarsi insieme con le spade e iniziarono ad affrontarsi com’erano abituati a fare un modo anche per mettere alla prova le loro strategie, a loro insaputa c’erano un paio di spettatori al di fuori della palestra uno dei quali fu Aizawa.
L’eroe sotterraneo stava andando verso le palestre con l’intenzione di recuperare i due studenti, Li e Izuku, che si stavano allenando nella palestra Omega ma durante il tragitto incontrò un suo studente della classe 1 A Shoto Todoroki il quale lo guardò con la stessa apatia di sempre, anche se gli sembrò di scorgere un accenno di fastidio e non per la prima volta Shouta si chiese se il ragazzo avesse mai fatto un sorriso, oltre che cominciare a chiedersi se c’erano problemi seri nella famiglia Todoroki, tuttavia adesso non era il momento di pensarci così schiarendosi la gola iniziò “Todoroki-kun come mai non sei in classe?” il ragazzo bicolore guardò momentaneamente l’insegnante rispondendo “avevo bisogno di aria fresca ma non sapevo se potessi uscire dalla struttura quindi la stavo cercando” l’insegante sbatté le palpebre analizzando lo studente “e posso chiedere che cos’è successo di così irritante da farti addirittura lasciare la classe e girare per i corridoi?” non confidando esattamente in un risposta precisa “…questioni personali” rispose lo studente nel suo solito tono dopo averci riflettuto, sospirando l’eroe disse “come vuoi ma non puoi andartene in giro come ti pare Todoroki-kun” restò momentaneamente in silenzio continuando poi “devo andare in una delle palestre per recuperare due studenti che si stanno allenando, puoi venire con me ma poi ti riaccompagno indietro chiaro?” il ragazzo bicolore annuì con un cenno e seguì il suo insegnante di eroica giù alle palestre.
Camminarono in relativo silenzio cosa che apprezzarono entrambi finché sentirono dei rumori di spade seguite da alcuni respiri un po’ laceri provenienti da una delle palestre man mano che si avvicinarono, seguirono i rumori fino alla porta e il moro era pronto per aprirla per chiamare ad alta voce i loro nomi solo per vedere come il ragazzo moro, che aveva da poco finito di distruggere i bersagli con la sua arma sotto gli occhi eccitati del verdognolo, parlasse brevemente con il suo partner prima che i due iniziassero a duellare in uno stile che Aizawa non aveva mai visto; l’insegante e lo studente rimasero ad osservarli finché il primo sentì il secondo chiedergli “chi sono quei due Aizawa-Sensei?” quest’ultimo si voltò brevemente riconoscendo una scintilla di curiosità negli occhi altrimenti apatici dello studente bicolore e rispose “sono due alunni del corso di studi generali, sono fratelli” Shouto li osservò combattere l’amichevole duello e nonostante fossero avversari vide nei loro sguardi divertimento e amichevole rivalità e questo gli mosse qualcosa dentro di lui ‘che cos’è questa…sensazione che provo?’ si domandò internamente sentendo qualcosa agitarsi dentro di lui ma dato che non era abituato a sentire cose del genere decise di distrarsi chiese “il ragazzo moro sembra un po’ troppo grande per essere uno studente del primo anno” affermò incuriosito.
Il moro ronzò “sì, teoricamente dovrebbe essere nel secondo o forse anche terzo anno ma dato che non ha precedenti di aver frequentato lezioni come questa prima d’ora, Nezu-sama gli ha proposto di cominciare dal primo anno” aggrottando la fronte il bicolore disse “…non ha studiato fino ad ora?” confuso da quello che disse l’altro e Aizawa si spiegò “ mi sono spiegato male intendo dire che ha frequentato scuole online da praticamente sempre, è venuto qui perché Nezu gli ha consigliato di provare qui all’UA per questioni che non posso divulgare ma ha in mente di frequentare un corso professionale per lavorare con l’artigianato da quello che so” “allora perché si trova qui a studiare se non vuole lavorare nel mondo dell’eroica?” domandò nuovamente facendo sospirare l’adulto mentre guardarono i due continuare a parare i colpi ed attaccarsi a vicenda, “perché una laurea di questa scuola è come avere un pass per uno stipendio abbastanza consistente non importa se fai un lavoro relativo all’eroica o no, è una cosa un po’ ingiusta ma è così che va la società di oggi...si basa sulle apparenze” scrollando le spalle alla realtà il ragazzo era ancora confuso ma non fece più domande; alla fine il professore entrò.
I due fratelli si sorrisero ansimanti mentre si Touya diede una mano a Izuku a rialzarsi appena prima di sentire una voce chiamarli “Li e Izuku è tempo di andare!” quando si girarono il primo lasciò cadere il sorriso vedendo la figura di una delle ultime persone che voleva vedere, Shoto Todoroki e dovette trattenersi dall’usare il suo fuoco e mantenere l’atteggiamento calmo, nel frattempo Izuku vide il cambio di comportamento dell’altro e guardando nella stessa direzione del fratello maggiore adottivo riconobbe il motivo, o meglio la persona, responsabile di tale cambiamento subito strinse la mano di Li in una stretta rassicurante prima che sorrise un po’ fintamente salutando “a-ah grazie Aizawa-sensei per l’avvertimento, ripuliremo la sala e poi ce ne andiamo”.
Aizawa notò il cambiamento nello studente più alto solo per ricordare il motivo rimproverarsi mentalmente ‘è vero Li non sembra avere buoni trascorsi con i Todoroki e portarne uno davanti a lui non era una mossa intelligente da fare…accidenti’ imprecò.
Shoto, nel frattempo, non sembrava consapevole dell’atteggiamento vagamente ostile dell’altro e dopo un po’ di tempo parlò “siete due studenti di studi generali?” Izuku rispose rapidamente per evitare che Touya possa dire o fare qualcosa che potrebbe svelare la sua identità “s-sì, mi chiamo Izuku e lui è Li” rispondendo un po’ balbettante “comunque adesso dobbiamo riordinare, grazie per averci avvertito spero che non sia stato un disturbo” chinandosi verso l’eroe sotterraneo sperando che l’incontro finisca ma a quanto pare Touya aveva già deciso per tutti e senza aspettare una risposta o il consenso dell’uomo si diresse verso i bersagli e raccolse i pezzi portandoli al lato della stanza.
Aizawa capì che l’atmosfera che si stava creando non era delle migliori e che forse era il caso che portasse Shoto via, così rivolgendosi al suo studente disse “andiamo Todoroki-kun” ma l’altro fissò Li inclinando leggermente la testa da un lato probabilmente concentrato anche sulle cicatrici sul viso, “sai che è maleducazione fissare?” arrivò la voce di quella stessa persona che stava osservando, sebbene non lo guardasse ancora preferendo dare una spazzata per terra, il bicolore trasalì leggermente al lieve freddo e quasi veleno “…scusa non era mia intenzione” rispose abbassando la testa imbarazzato e Aizawa lo portò via lasciando i due studenti a riordinare in silenzio prima che se ne andassero.
Quella sera Jiang Cheng, appena tornò a casa, sapeva che doveva essere successo qualcosa alla scuola così chiese “è andato tutto bene a scuola?” Li sapeva che l’altro se ne sarebbe accorto così rispose “diciamo di sì…mentre io e Zuzu ci stavamo allenando nella palestra a scuola abbiamo perso un po’ la cognizione del tempo e Aizawa-san è venuto a chiamarci ma non era solo” l’uomo lo lasciò continuare al suo ritmo “c’era il suo ‘capolavoro’” disse sarcasticamente e Wanyin sgranò leggermente gli occhi “capisco… e com’è andata? Devo aspettarmi una bolletta per la palestra o qualsiasi cosa e attrezzo sia stata bruciata?” scherzò un po’ per cercare di tirarlo su e sembrò funzionare in parte poiché lo sentì sbuffare “no ma ci sei andato abbastanza vicino” dopo ciò i due sparecchiarono i guardarono un film, prima che andasse a letto Li abbracciò Wanyin che lo permise oltre che ricambiarlo “se mai avessi un problema scrivimi o chiamami ok? Verrò e ti porto via da lì” e l’altro annuì restando così per qualche minuto prima che si staccò “buonanotte papà” “buonanotte Li” si dissero prima di separarsi nelle rispettive camere prima di dormire Touya sorrise ripensando alle parole che gli aveva detto Wanyin e quella notte sognò di essere insieme a lui ma non qui piuttosto nella sua Setta e sul Molo di Loto, quello fe il sogno più bello che ebbe mai avuto e fatto.
Chapter 5: Capitolo 5 - Attack on the USJ
Chapter Text
Shoto stava seduto sul suo letto a fissare il soffitto della sua camera da letto scarsamente arredata se non per l’essenziale, da quando era tornato da scuola non riusciva a dimenticare i due studenti che aveva visto allenarsi in palestra quel pomeriggio, soprattutto quello più grande ‘le sue cicatrici…mi ricordano le mie’ pensò toccandosi distrattamente il lato del viso che sua madre bruciò anni fa ‘ mi chiedo che cosa gli sia successo per averle di quell’entità’ si domandò pensieroso tuttavia non gli passò inosservato il leggero cambiamento di atteggiamento dell’altro quando lo vide, sebbene all’inizio non ci fece caso ma solo dopo che ripassò mentalmente l’incontro, ma non ricordava di averlo mai visto in vita sua ‘forse ha qualcosa a che fare con lui ’ ipotizzò poiché non sarebbe la prima volta che la gente quando lo guarda vedeva il riflesso di suo padre e quindi lo giudicavano o lo guardano con varie emozioni come: invidia, disprezzo o antipatia, simpatia... ma Shoto sapeva che la maggior parte (se non tutti) delle persone lo vedeva come il prodigio di Enji Todoroki colui che avrebbe, a detta di suo padre, superato persino lo stesso All Might e Shoto odiava lo questo, odiava il modo in cui veniva trattato come se una bambola che non aveva una volontà propria e che diventare un eroe era quello che voleva, ma non era così ‘io non so nemmeno se voglio diventare un eroe’ confessò mentalmente stringendo i pugni ‘eppure così protesti trovare un modo per proteggere la tua famiglia da Endeavour essere abbastanza forte per farlo e fargliela pagare’ gli disse una vocina odiosamente ragionevole ‘potresti fare quello che non è stato fatto per lui…per Touya’.
Appena la sua voce interna pronunciò quel nome egli sussultò leggermente “perché mi è venuto in mente lui?” mormorò non ricordava molto di suo fratello maggiore, ricordava vagamente l’aspetto e gli occhi azzurri che venivano quasi sempre paragonati all’oceano e credeva che avesse un quirk di fuoco come lui, o almeno è quello che dissero Natsuo e Fuyumi quelle rare volte che parlarono di lui poiché era doloroso per loro parlarne e ricordalo, già dovevano farlo quando passavano davanti al piccolo altare che avevano in casa in sua memoria e ogni volta che lo visitavano Shoto notava sempre un’espressione di rimpianto e colpa nei loro occhi, soprattutto Natsuo, mentre Endeavour disse che nonostante il suo potente quirk aveva un difetto di costituzione che lo rendeva non più adatto ai suoi scopi anche se nessuno glielo aveva mai detto e lui era troppo piccolo per chiedere al riguardo, inoltre dalla sua morte Natsuo, il suo secondo fratello, e Enji discutevano e si urlavano sempre di più.
La morte di Touya aveva colpito molto più duramente Natsuo a causa del rapporto stretto che i due avevano avuto ed era a causa di questo che l’altro restava sempre in camera sua rifiutandosi di uscire dicendo che non aveva fame e nonostante questo Fuyumi gli portò il vassoio alla porta ma molto spesso esso rimase intatto con preoccupazione e tristezza della ragazza, qualche tempo dopo quel brutto periodo finalmente uscì dalla stanza ma ignorò letteralmente tutti persino molto spesso sua madre, mangiava e poi se ne andava a fare compiti o studiare oppure a leggere o addirittura usciva e non tornava fino a sera, cenava e poi se ne riandava in camera ignorando i tentativi di conversazione, ma una volta il piccolo Shoto lo seguì e lo vide entrare nella camera di Touya così s’avvicinò cercando di capire il perché fosse entrato in quella stanza e lo sentì mormorare piangendo e scusandosi per quello che aveva fatto, per non averlo ascoltato o compreso di più, per non averlo protetto e curato di più come lui faceva per Natsuo stesso e Fuyumi (nonostante fosse minore di lei)… e in quei momenti il più piccolo Todoroki sentì sempre delle piccole lacrime agli occhi. anche se a volte non se ne accorgeva finché con la lingua sentì un sapore salato sulle labbra e chiedendosi perché lui non avesse ricordi simili con Touya ma non ebbe mai coraggio a chiederlo tuttavia quando crebbe un po’ e provò a fare una domanda a Natsuo riguard ciò, egli reagì in maniera irascibile dicendogli quasi con un tono d'avvertimento di non dire mai più il suo nome e non toccò mai più l’argomento.
Tornò al presente scuotendo la testa cercando di liberarsi di quei pensieri depressivi ma vedendo che non fece molti progressi si alzò con l’intenzione di fare una passeggiata ma poi ci ripensò quando sentì Fuyumi dalla cucina dire che sarebbe andata a fare un po’ di spesa per la cena di domani a cui avrebbe partecipato anche Natsuo che non vedeva da un po’ e le chiese se poteva andare con lei, spiazzata la sorella rimase un attimo interdetta prima che annuì con un sorriso felice ed i due uscirono; durate il tragitto lei gli chiese “come mai ha scelto di venire? Di solito preferisci essere emo e rinchiuderti in camera” ridacchiò un po’ e lui le rispose “niente di che” lei però sondò leggermente “hai incontrato qualcuno a scuola oggi?” e lui si rizzò leggermente “oh? E chi era!?!” gli domandò curiosa e vagamente entusiasta “non li conoscevo ma Aizawa-Sensei ha detto che erano due studenti del corso generali dell’UA” fece una piccola pausa “ma uno di loro mi ha lasciato un po’…perplesso” finì non sicuro del termine.
Fuyumi dentro di sé era sorpresa che Shoto le stesse parlando apertamente come questo ma n’era immensamente felice ‘chiunque siano questi studenti hanno i miei ringraziamenti’ pensò grata che quell’incontro lo stesse spingendo ad essere anche solo un po’curioso e parlare con lei, a causa della loro situazione di famiglia Shoto non aveva avuto modo di avere amicizie e avere una vita sociale, era sempre silenzioso e distaccato, così l’incoraggiò a continuare “davvero? Come mai?” Shoto guardò brevemente il pavimento dicendo “aveva delle cicatrici sul viso simili a delle bruciature… quasi come le mie e quando mi vide cambiò atteggiamento e perse il sorriso che si stava scambiando con l’altro ragazzo dai capelli verdi, poi se ne andò a sistemare la palestra non salutò nemmeno Aizawa-sensei”.
Fuyumi capì la confusione del fratello, sembrava un po' strano anche a lei, e proprio quando stava per parlare lui continuò con sorpresa “anche il verdognolo lo vide e gli strinse la mano ma anche lui sembrò un po’ teso e parlò in un modo nervoso, quasi sbrigativo come se volesse che l’incontro tra noi quattro finisse rapidamente” “…e tu che idea ti sei fatto?” le chiese lei dopo qualche secondo di silenzio riflettendo sullo strano comportamento del ragazzo e lui scrollò le spalle “non saprei Fuyumi, non ricordo di averlo mai visto fino ad oggi…forse ha qualcosa a che fare con lui” ed entrambi sapevano a chi si riferisse e in quel caso non sarebbe la prima volta “non possiamo saperlo Shoto e sarebbe meglio non fare congetture del genere se dovesse scoprirlo sai che cosa succederebbe” disse lei con voce un po’ più piccola, i due interruppero la conversazione per entrare nel supermercato e fare la spesa e quando uscirono erano carichi con due buste lei e tre lui dirigendosi verso casa.
Qualche giorno dopo A-Cheng e Inko ricevettero un’email dal preside nella quale gli chiedeva il consenso per permettere ai loro due figli di presenziare come spettatori per una lezione di salvataggio in uno dei loro edifici esterni chiamato USJ insieme alla classe di eroica di Aizawa, gli adulti chiesero ai loro figli e uno era più entusiasta dell’altro “dovrebbe esserci anche Tredici-Sensei l’eroe di salvataggio!” disse Izuku “oh sì evviva” mormorò Touya sarcastico guadagnandosi un sopracciglio da Wanyin “va bene allora andrà solo Izuku” affermò scrollando le spalle “davvero non vuoi venire Li-nii?” gli domandò un po’ abbattuto e Touya sentì un piccolo senso di colpa “Izuku caro lo sai bene perché Li-kun tentenna nel venire…” lo consolò sua madre, ricordandogli al figlio il motivo di suo fratello maggiore mentre Touya rifletté non è che non voleva andarci, ‘almeno avrei modo di vedere il capolavoro all’opera e vedere quanto Endewhore l’abbia addestrato’ pensò ma dall’altra parte avrebbe dovuto condividere lo stesso spazio con quest’ultimo per ore, guardò gli occhi di Izuku che avevano comprensione per il suo pensiero sull’argomento ma anche una piccola speranza ‘so già che me ne pentirò’ sospirò accettando “bene, ma lo faccio solo per te Izuku perché non voglio che tu stia con boom boy da solo” affermò e la cosa toccò il verdognolo che gli sorrise annuendo e abbracciandolo “davvero?! Grazie Nii-san!!” e un sorrisetto dai due adulti che si scambiarono uno sguardo divertito.
La mattina i due furono accompagnati a scuola da A-Cheng poiché il capo doveva discutere di affari con un cliente che era abbastanza importante da quello che sa e che quindi gli operatori erano liberi di non andare a lavoro o fare solo mezza giornata tuttavia il capo gli disse di prendersi il giorno così si riposava un po’, poiché nell’ultima settimana aveva fatto molto più lavoro di altri rimanendo più del dovuto, e sebbene lui cercò di protestare l’uomo gli disse che dato che aveva un figlio avrebbe potuto passare la giornata con lui e se c’era bisogno l’avrebbe chiamato e alla fine il coltivatore accettò; una volta accompagnati ai cancelli stava per salutarli quando sentì una voce abbastanza rumorosa urlare “scusi signore!” A-Cheng e i due ragazzi guardarono il proprietario della voce e Izuku disse “Present Mic-sensei?” il coltivatore sapeva quasi tutti i nomi di eroi più…riconoscibili grazie all’Enciclopedia eroica vivente di nome Midoriya Izuku perciò sapendo chi fosse questo insegnante dunque parlò “che cosa posso fare per voi, professore?”.
Yamada Hizashi, alias Present Mic, stava scrutando la folla vicino ai cancelli dell’UA per volere di Nezu che gli chiese di aspettare i due suoi studenti e chiedere al giovane Li di andare con lui in presidenza, all’inizio era preoccupato e chiese se fosse successo qualcosa che lui non sapeva ma la chimera scosse la testa dicendo che voleva chiedere una cosa su suo padre, Mic era curioso così chiese informazioni su di lui e la chimera disse “posso dire che è una persona estremamente affascinante lo stesso Aizawa ha riconosciuto ciò poiché è stato il primo ad incontrarlo e viene dalla Cina” e questo incuriosì solo di più l’altro insegnante ‘sono davvero curioso di vederlo, se addirittura Shouta l’ha detto allora deve essere così’ pensò eccitato e tornò ad osservare il pubblico immagina la sua sorpresa quando scorse i due studenti accompagnati da un uomo molto affascinante e alto subito corse verso di loro attirando la loro attenzione e giurò che nel momento in cui la figura maschile adulta insieme ai ragazzi si girò a guardarlo, a causa della chiamata, sentì l’intoppo del suo stesso respiro.
Una volta che avesse ripreso fiato sentì l’uomo chiedergli “che cosa posso fare per voi professore?” Yamada fissò lo straniero apprezzando tutta la sua persona dal suo fisico costruito alla sue caratteristiche un po’ simili ma diverse dal Giappone che lo caratterizzavano come una persona proveniente dalla Cina, si riscosse quando sentì la voce di Li mormorare “fantastico, dovremmo aggiungere un altro nome sulla lista dell’harem di papà” la cosa scioccò l’eroe soprattutto al cenno di Izuku “la mia cosa adesso?” parlò la voce sospetta dell’uomo che fece fare una smorfia ad entrambi, l’insegante li vide soppesare la scelta di mentire ma alla fine optarono per la verità “è una lista di nomi di nomi che conosciamo o incontriamo a cui causi la stessa impressione che stai facendo attualmente al nostro insegante d’inglese” rispose il moro in risposta A-Cheng sbatté gli occhi guardando il biondo in questione, che sembrava un po’ agitato e con un lieve rossore, domandando poi al figlio” e che cosa gli ho fatto precisamente?” il quale roteò gli occhi sospirando “davvero non ti rendi conto di come tutti ti guardano per il tuo aspetto…attraente?” “come ho detto sono abituato ad essere osservato…anche se non penso nel modo in cui lo intendi” gli rispose prima di rivolgersi all’uomo “perdoni il piccolo battibecco, allora posso aiutarla con qualcosa?”.
Alla fine Yamada parlò schiarendosi la gola “a-ah sì, mi chiamo Yamada Hizashi e sono qui perché il preside Nezu vorrebbe parlare con te…se non è un disturbo altrimenti lo riferirò e probabilmente chiamerà al cellulare!” A-Cheng lo fissò per un po’ analizzandolo cosa che mise ancora di più in agitazione l’altro ‘felice di sapere che il mio sguardo abbia ancora lo stesso effetto di prima anche sugli adulti ed eroi per giunta’ pensò soddisfatto tra sé l’altro adulto poi scrollò le spalle accettando e seguì Yamada, durante il tragitto Izuku e Touya videro come gli studenti nei corridoi e persino alcuni insegnati li osservarono mentre seguivano il pro eroe e fin da lì poteva sentire i mormorii su suo padre che sparlavano su: ‘quanto fosse bello!’ oppure ‘hai visto che fisico e portamento!?’ o ancora ‘sarà single? Speriamo!’ e il ragazzino moro non poté non sbuffare mentre Izuku cercava di non rimpicciolirsi su sé stesso per l’attenzione.
Quando arrivarono e Nezu li fece entrare disse “buon giorno Jiang Cheng è un piacere incontrarla di nuovo! In effetti non mi aspettavo di vederla qui stamattina, avrei pensato di parlare per telefono” “buon girono anche a voi Nezu-sama, infatti non dovrei esserlo ma la ditta oggi aveva un altro tipo di programma e il capo ci ha concesso il giorno libero” spiegò chiaro e conciso dopo un paio di chiacchiere oziose la chimera disse “allora credo che sia il caso che vi dica il motivo per cui vi volevo parlare esattamente” e l’uomo bevve un tazza di tè offerto precedentemente “ma prima Yamada-san credo che le lezioni stiano per cominciare” sorrise all’eroe che era rimasto ad osservare A-Cheng il quale aveva gli occhi chiusi bevendo il tè, si riscosse quando vide il sorrisetto sul viso dell’animale prima che scusò se stesso e i due studenti.
Una volta che rimasero in due parlò “dunque il motivo per cui volevo parlare con te era per chiedere il suo aiuto con una questione” cosa che fece aggrottare la fronte “capisco e in che cosa potrei aiutarvi esattamente?” domandò pensieroso e leggermente confuso “ecco vorrei che accompagnasse la classe di oggi all’USJ, dove si recheranno anche il giovane Li e il giovane Izuku come specificato nella proposta precedentemente inviata e che è stata accettata accettato” A-Cheng sbatté le palpebre confuso “mi perdoni ma non ne vedo il motivo poiché da quello che so dovrebbero essere presenti tre professori: Aizawa-san, Tredici-san e All Might da quello che diceva la sua lettera” espresse il suo dubbio e la chimera rispose un po’ seriamente “ed è così ma ci sono due ragioni per cui ho preso questa decisione: la prima è proprio a causa dello stesso eroe nominato appena pocanzi infatti Toshinori-san, il vero nome di All Might, è già in ritardo per i suoi doveri di docenti e dato che la visita prevedeva tre figure adulte vorrei che tu prendessi il suo posto qualora egli non dovesse arrivare in tempo.... ovviamente se ciò non le crea disturbo” fece una pausa facendo assorbire a Wanyin proseguendo poi “il secondo motivo riguarda qualcosa che è avvenuto due giorni fa” e l’altro disse “allude all’allarme scattato per via dei giornalisti? Li me ne ha parlato, ha detto che c’è stata confusione cn dei giornalisti… ma da quello che mi sta dicendo devo presumere che lei la pensi diversamente, sbaglio?” ipotizzò infine cogliendo un po’ alla sprovvista la chimera “be’ diciamo che sarebbe un’ipotesi valida per quanto piccola possa essere, e ovviamente ci sono delle precauzioni ma…”.
A-Cheng sembrò capire dove volesse andare a parare l’altro e continuò “ma vuole essere scrupoloso e assicurarsi che ci sia almeno un backup d’emergenza” e vide Nezu sorridere “esattamente Jiang Cheng, non pensi che sia un po’ paranoico?” domandò infine curioso della risposta che ebbe dopo qualche secondo “non credo che possa permettermi di giudicare dato che non mi sono mai ritrovato come un preside di una scuola, ma posso comprendere il suo punto di vista dato che ha avuto un intrusione in una scuola prestigiosa e conosciuta come l’UA e considerando che addestra futuri eroi, il rischio che si venga attaccati è plausibile sebbene basso…e a volte avere più cautela non è una cattiva idea dal mio pinto di vista” Nezu era stupito dalla rapidità di pensiero dell’uomo “di nuovo giusto forse sarò paranoico ma preferirei prevenire che curare” “ ma lei è sicuro che sia il caso? Non ho una licenza d’insegnamento o le competenze per un incarico del genere” espresse il suo punto ‘dopotutto anche se ho addestrato ai discepoli della mia setta qui non credo conta’ pensò, “questo è vero ma lo stesso Toshinori non ha esattamente una licenza d’insegnamento e da quello che mi hanno detto Li-kun e Izuku-kun hai esperienza in combattimento e questo è la qualità principale che conta se dovessero esserci seri problemi” Wanyin lo guardò negli occhi cercando qualche traccia di menzogna tuttavia scrollò le spalle accettando ‘almeno sarò sicuro che Li e Izuku siano al sicuro ’ pensò tra sé così i due studiarono un piccolo piano di emergenza.
Nel frattempo Li e Izuku ebbero un idea simile considerando anche l’incidente con i giornalisti e avevano la sensazione che Nezu volesse parlare di questo con A-Cheng e parlarono con Mei, nel caso in cui succedesse qualcosa, mentre prendevano i loro costumi e armi indossandoli: Li indossò una maglietta senza maniche e sopra una veste nera a maniche corte con rifiniture viola al petto, lungo la schiena e sulle maniche, abbinato a pantaloni cargo neri con due strisce ai lati della gamba dello stesso viola e stivali da combattimento neri con i lacci come i scarponi militari, dai polsi fino a poco meno dei gomiti aveva dei bracciali dal quale sarebbero spuntati due catene d’acciaio fatte con il materiale più resistente su cui Mei avesse messo le mani, oltre che coprirgli le cicatrici.
“Il tuo costume ha incorporato un sistema di raffreddamento che si attiverà automaticamente laddove le tue fiamme risultassero un pericolo per te stesso, ma tieni a mente che è un prototipo e che quindi questa è la sua prova di collaudo se vogliamo metterla così” l’avvertì Mei “grazie Mei-chan lo apprezzò davvero” “figurati, per quanto riguarda la tua spada non sono riuscita a finirla in tempo poiché il materiale che ho usato per le tue catene non bastava per fare la spada” annuendo il ragazzo rispose “ho capito, non fa niente Mei-chan hai fatto già abbastanza”; Izuku aveva una maglietta a maniche lunghe attillata con sopra una giacchetto smanicato simile a quella di Touya solo con rifiniture verdi scuro, per i pantaloni preferì una tuta meno ampia dei pantaloni cargo del fratello, anche lui indossava stivali da combattimento e aveva due spade dietro alla schiena.
Entrambi avevano una cintura di utilità ciascuno con varie tasche contenenti vari tipi di bombe, piccole armi di ricambio, un mini kit di pronto soccorso e roba del genere e entrambi i loro costumi erano a prova di proiettile inoltre Touya aveva inserito un paio di pugnali in una tasca nascosta vicino al petto mentre Izuku uno al lato della gamba. Quando finirono salutarono Mei ricordandole del piano e raggiunsero Present Mic il quale li accompagnò e una volta arrivati al bus i due rimasero molto sorpresi di vedere Wanyin lì e infatti Izuku chiese “A-Cheng che ci fai qui?” scrollando le spalle egli rispose “il preside mi ha chiesto di venire dato che un certo vostro insegnante non si è ancora presentato, sembra quasi che il fatto che non lavori oggi sia una coincidenza” poi li guardò socchiudendo leggermente gli occhi “non pensate che questo vi dia il permesso di fare figuracce o vi spezzo le gambe chiaro?” i due si misero sull’attenti “signor sì, signore” rispondendo in sincronia guadagnandosi un ‘occhiata diffidente prima di sospirare.
Presenti Mic era consapevole di come i due rilassarono le spalle alla vista dell’unico adulto di cui si fidavano incondizionatamente e sebbene da un lato fosse felice di questo dall’altro lo rattristò un po’ il fatto che non si fidassero quasi per niente di lui ‘suppongo che dovrò rimediare quando potrò’ pensò prima di augurare ai due e Jiang Cheng una buona lezione, e tutti salirono sul mezzo ma non prima che Li si tirò su la maschera di cotone nera che Mei gli aveva fatto a parte e che gli aveva dato dopo che la salutarono rincorrendolo per il corridoio mentre Izuku si mise accanto a Wanyin mettendosi alla parte opposta del lato dove si trovava Bakugo e se l’uomo capì il suo gesto non disse niente e nemmeno suo fratello.
Quando tutti si accomodarono l’autobus partì con il chiacchiericcio degli studenti mentre Touya copiò la posizione di A-Cheng mettendo una gamba a cavallo dell’altra e braccia incrociate mentre Izuku guardava il cellulare, ad un certo punto il verdognolo sentì una voce dire “ehi tu, chi sei?” Izuku sbatté le palpebre alzando lo sguardo e guardando una ragazza con le caratteristiche simili ad una rana rispondendole dopo un po’ “mi chiamo Izuku e sono uno studente di studi generali” e subito ci fu un brusio “e che cosa ci fa uno studente di studi generali qui con noi?” domandò un’altra voce “uffa non potevano essere una ragazza almeno uno di loro!” arrivò subito la voce di un tipo piccolo e prettamente viola ‘la tonalità di A-Cheng è molto più bella e non so perché sto tipo mi dà vibrazioni negative…’ pensò prima di rispondere alla prima domanda “siamo qui per assistere alla lezione di oggi”.
Subito dopo la sua risposta arrivò la voce di Bakugo anche se non si girò “AH! VOI DUE INUTILI SARETE SOLO UN INTRALCIO” “ora Baku-bro questo non è carino né virile da dire!” lo rimproverò gentilmente un ragazzo dai capelli rosso fuoco accanto a lui dicendo poi rivolto a Izuku “scusatelo per il suo comportamento, mi chiamo Ejirou Kirishima!” “be’ non è che abbia esattamente torto, per quanto non mi piaccia esserlo con lui” arrivò la voce della prima ragazza e prima che lui potesse rispondere sentì la voce di suo fratello schernire “quindi i promittenti eroi hanno già dei pregiudizi e non è passato nemmeno un mese dall’inizio della scuola… i miei complimenti”.
Queste parole portarono un piccolo sorrisetto a Izuku che trattenne a malapena sia che a Wanyin, che ascoltava ancora con gli occhi chiusi ma agli altri sembrava non piacere, a parte un paio di loro, poiché sentì subito delle discussioni “ehi non è bello quello che hai detto! Noi siamo nel corso di eroi e voi no quindi siamo già ad un passo avanti rispetto a voi e siamo certamente più forti ” disse Sero, guardandolo con i suoi occhi azzurri Li rispose sarcastico “è quale vantaggio che hai, ma questo non ti rende un buon eroe o sbaglio? Siete ancora dei poppanti quindi non montatevi la testa” ghignando all’espressione di rabbia dell’altro studente poi si udì la voce di Aizawa intervenire “fate silenzio!” e tutti si zittirono “ha perfettamente ragione, come futuri eroi dovreste mostrare più rispetto e accortezza nelle vostre parole, per questo motivo Bakugo e Asui vi scuserete con Izuku-kun e Li-kun adesso” sfidandoli a dissentire e la ragazza abbassò la testa scusandosi “mi dispiace per avervi offeso” il primo annuì mentre il secondo disse “non m’interessano le tue scuse la prossima volta rifletti prima di aprire bocca e dargli fiato, le parole a volte feriscono più di qualsiasi arma o azione” e richiuse gli occhi ignorandoli.
“Bakugo manchi tu” lo guardò l’insegnante “AH? NON HO ALCUNA INTENZIONE DI SCUSARMI PER UN MIO PENSERO CHE SAPPIAMO CORRISPONDE AL VERO!” urlò e A-Cheng parlò infine stufo “la tua voce è fastidiosa e odiosa abbassala e impara un po’ di umiltà prima che ricevi una sonora lezione di rispetto” lo studente con il quirk di fuoco si girò verso l’adulto per ribattere in malo modo solo per fermarsi quando riconobbe la persona dell’incidente del mostro di fango e sentì come i suoi occhi lo trafissero prima che si girò di nuovo non parlando più ma con rabbia nella sua postura; Aizawa osservò il cambio d’atteggiamento del suo studente più rumoroso di quest’anno e poi si ricordò dell’incidente andato virale su Internet ‘deve averlo riconosciuto dato che l’ha visto in prima persona’ si disse prima di godersi gli ultimi minuti di silenzio.
Quando scesero la classe ei due studenti videro un eroe attenderli “è Tredici-sensei! il mio eroe preferito” disse una ragazza “sì Uraraka-san ma abbassa la voce” parlò monotono l’eroe sotterraneo “scusi professore” si scusò lei imbarazzata ma come lei Izuku era fremente per fargli una vagonata di domane ma si trattenne sapendo che non era il momento, durante la spiegazione Tredici disse quello che avrebbero fatto oggi alla simulazione mentre A-Cheng aveva una piccola sensazione:
“ehi A-Cheng!” arrivò una voce familiare
“Che diavolo, voce!” gridò mentalmente calmando il petto e nascondendo la cosa con un colpo di tosse.
“ops scusa” ribatté lei “comunque come va?” domandò
“Non è che non ci sentiamo d’anni” rispose girando mentalmente gli occhi “ma suppongo vada bene, tuttavia ho una strana sensazione” confessò
“Mh capisco, be’ sono sicura che sarai perfettamente in grado di affrontare qualsiasi situazione ti troverai” affermò sicura “ma se avrai bisogno chiamami e con un vero nome questa volta! Ed io ti offrirò assistenza” disse felice prima lo salutò dicendo che aveva cose da fare
“immagino quanto tu abbia da fare” sbuffò verso si lei che s’offese
“Antipatico!” disse prima di cessare la comunicazione.
Tornò al presente quando li vide incamminarsi verso l’edificio e mandò un messaggio alla chimera: come parte del loro piano che prevedeva che Wanyin mandasse un messaggio appena prima di entrare e che ne avrebbe mandato uno ogni 10 minuti e se ne saltava due di seguito allora la chimera avrebbe mandato qualcuno a supervisionare; quando entrò si guardò intorno prendendo nota dell’ambiente e vide l’intera struttura raffigurare vari paesaggi come: montagne, mare, rovine etc. ‘davvero sanno come spendere i soldi sti tizi, almeno li usano con cervello e li preparano bene’ pensò riconoscendo l’utilità della struttura, mentre si affacciarono sentì una scossa attraversagli la schiena e si mise in guardia.
L’azione provocò uno sguardo un po’ confuso ma anche lui teso da Li “va tutto bene papà?” gli domandò “non lo so con certezza, ho come la sensazione che stia per succedere qualcosa” rispose osservando intorno, in basso e in alto e proprio allora vide delle piccole saette nere vicino alla fontana e la cosa non gli piaceva prese il cellulare e scrisse un codice che avevano stabilito con il preside che significava una sorta di dubbio sulla situazione e che se non fosse stato annullato entrò 7 minuti allora la chimera sarebbe intervenuto tramite segnalazioni d ‘emergenza (non vide Izuku fare lo stesso a Mei, com’erano rimasti d’accordo anche il trio, solo che a loro era che se 10 minuti dopo nessuno dei due, Izuku o Li, rispondessero al cellulare o fossero reperibili ella avrebbe avvertito la chimera) e proprio come entrambi i messaggi furono appena inviati improvvisamente il coltivatore sentì la voce di Kirishima dire “è già iniziata la simulazione?”.
Sentendo ciò guardò rapidamente l’insegante e vide Aizawa girarsi rapidamente verso la fontana spalancando leggermente gli occhi quando vide un portale nero seguito da molti altri dai quali uscirono vari cattivi “non è iniziato niente, è un attacco! Tredici proteggi gli studenti e cercate di uscire, Jiang Cheng coprili!” impartì gli ordini prima di scendere a combattere guadagnando tempo “avete sentito muovetevi!” gridò forte e chiaro il coltivatore e subito tutti si diressero verso le porte ma vennero fermati da una figura nera che sembrava fatta come il materiale degli altri portali “siamo qui per una persona, scusatemi ma non potete passare o andarvene” e Jiang Cheng socchiuse gli occhi osservando l’avversario cercando di studiarlo ma poi la voce odiosa di un certo studente dagli occhi rossi fece lo spaccone urlandogli in faccia prima di attaccarlo ‘idiota’ pensò irritato e tutti poi videro portali aprirsi sotto di loro afferrò rapidamente Izuku e Li e l’ultima cosa che vide fu l’altro insegante essere colpito dal suo stesso quirk prima che tutto divenne nero e improvvisamente si ritrovò in una parte diversa dell’edificio assieme ai suoi due discepoli.
“Dove siamo finiti?” parlò Izuku “direi vicino al confine tra la zona montagna e la zona franosa, se la mia memoria non mi inganna” ipotizzò l’uomo “quindi che facciamo?” “io devo aiutare Eraserhead e proteggere tutti voi fino all’arrivo dei rinforzi” spiegò iniziando a camminare in direzione della montagna per avere un miglior punto di vista da dove studiare la situazione; Izuku e Li lo seguirono ascoltando qualsiasi rumore di passi estranei ai loro “sicuramente è stato un piano elaborato: separare tutto il gruppo per sparpagliarli in modo che un qualsiasi gruppo di cattivi possa affrontarci in chiaro svantaggio” parlò “non è male come piano” affermò Touya “ma come facciamo a chiedere aiuto? I cellulari non prendono” disse Izuku tentando ancora una volta di trovare campo “non preoccupatevi di questo, quello che dobbiamo fare adesso è trovare Eraserhead e gli altri studenti tenendoli in vita e il meno feriti possibili fino all’arrivo degli altri” “sempre che non si prendano il loro dolce momento” sbuffò un po’ preoccupato il figlio “se osano farlo li frusterò a sangue” minacciò un po’ seriamente toccandosi l’anello facendo deglutire i due ‘cavoli quando fa così non capisco se faccia finta o apposta’ pensarono i due simultaneamente.
Durante il loro obbiettivo di raggiugere la montagna abbatterono vari nemici fortunatamente Li ebbe l’idea di usare i rami degli alberi in modo da avere una miglior copertura e muoversi un po’ più rapidamente così poterono coglierli di sorpresa alcuni o avere un vantaggio di altezza sugli altri, quando salirono sulla cima abbastanza alta di una montagna videro una serie di fuochi e quirk che spuntavano dalle varie parti dell’edificio confermando ulteriormente la loro teoria Wanyin si guardò intorno scorgendo Aizawa in mezzo alla piazza centrale “avete un cannocchiale?” chiese e Izuku glene passò uno “sai per ogni evenienza” rispondendo un po’ imbarazzato alla domanda negli occhi altrui, vedendo attraverso di esso egli vide l’eroe sotterraneo combattere con tutte le sue forse sui cattivi che sembravano non finire mai “ho individuato Aizawa-san e non se la sta passando ancora esattamente male ma devo aiutarlo, non può farcela a sconfiggerli tutti solo con le sue forze è in svantaggio numerico” affermò sospirando “possiamo venire con te e aiutarti” parlò subito e sicuro di sé sbuffando l’altro rispose “non è come se posso fermarvi senza avere un emicrania, ma dovrete fare come vi dico io chiaro? Questo non sarà un gioco” l’avvertì e i due annuirono.
E proprio quando Izuku stava per dire come arriveranno videro l’uomo tirare fuori la sua spada dapprima confusi poi sorpresi di vederla fluttuare e ci salì sopra e gli sorrise “forza marmocchi non abbiamo tutto il dannato tempo, vi lascerò poco prima di arrivare e guarderete la scena: Izuku tu sei il più veloce ad analizzare prova ad ideare un piano per aiutare eventuali studenti capito?” gli domandò e il ragazzo annuì ma disse insicuro “p-pensi che riuscirò a farcela? E se fallisco e tu e Li vi faceste male? E se Aizawa-sensei e Tredici -sensei dovessero…? E se-“fu messo a tacere da un dito sulla labbra di Wanyin “non mi aspetto che tu sia un analitico professionista ed elabori un piano perfetto Izuku, voglio solo che ti alleni con la tua fantastica mente e provi ad analizzare la situazione per cercare un modo di portarla a nostro vantaggio” gli disse convinto “e sono sicuro che tu sia in grado di farlo, devi solo avere fiducia in te stesso e io e Li staremo bene, ho affrontato varie battaglie Izuku e un giorno forse te le racconterò ma sappi che grazie ad esse ho abbastanza esperienza da non andare giù senza combattere” lo rassicurò e il verdognolo lo guardò in cerca di menzogna ma non ne trovò nessuna così annuì. Dopodiché Wanyin salì sulla spada prendendoli uno in braccio e l’altro nell’altro prima di dire “non muovetevi troppo bruscamente e avvertitemi se lo fate, qui si basa tutto sull’equilibrio chiaro?” al loro cenno A-Cheng mandò in volo Sandu dallo sperone dell’altura prima di abbassarsi fino ad essere a circa sei metri dalla cima degli alberi sottostanti, socchiuse gli occhi a causa del vento non perdendo la scena davanti a lui.
Aizawa aveva gli occhi che gli stavano bruciando a causa dell’uso continuativo del suo quirk, e cominciava a risentirne anche il corpo stesso, ma non avrebbe ceduto aveva i suoi studenti da proteggere ‘per non parlare di Izuku, Li e Wanyin’ il quale non avrebbe dovuto trovarsi lì se un certo stupido biondo idiota si fosse presentato ‘lo ucciderò personalmente dopo questo se sarò ancora intero ’ giurò; “davvero bravo Eraserhead” si complimentò l’uomo che si presentò come Shigaraki Tomura, non sa per quanto resistette ma ad un certo punto i cattivi smisero di arrivare brevemente e lui ne approfittò per riprendere fiato riposando gli occhi durante la conversazione l’uomo disse “suppongo che per l’eroe numero 1 non contiate molto se non si è degnato di venire com’era stato scritto” e in quel momento l’insegante capì che l’allarme di due giorni prima fu opera loro “mi chiedo se uccidendo o ferendo gravemente alcuni di voi forse comparirà come l’eroe che tanto vanta di essere…sì!” disse Tomura preoccupando il moro e si preparò ad un altro assalto ma sentì l’altro ridere e dire “ora ti presento il nostro novo progetto di biogenetica: Nomu” schioccò le dita e dal portale stesso dove comparì il capo del gruppo sbucò un enorme mostro simile ad un mezzo uccello con il cervello in vista ma protetto ‘che d-diavolo è quella cosa?’ pensò scioccato continuando ad osservare la creatura gigantesca.
Come se avesse letto nel pensiero l’avversario rispose “questo Nomu è un prodotto studiato per competere con All Might stesso, avrei voluto che s’incontrassero oggi ma forse non sarà così…sarebbe però un peccato non usarlo poiché sembrerebbe desideroso di combattere un po’” aggiungendo infine “attacca Nomu” e Aizawa vide una sfocatura nera prima di essere colpito a scagliato a terra con un forte tonfo e una tale forza che fece crepare il terreno stesso, sentì delle grida attutite dal rumore sordo nella sua testa “oh guarda… abbiamo due alunni qui vicino” sentendo questo subito aprì gli occhi per vedere Tsuyu e Mineta congelati di paura che fissavano tra lui e il cattivo, Tomura rise pronto a caricare verso i due ma quando la sua mano stava toccando il viso della studentessa attivò il suo quirk ignorando il dolore ai suoi occhi facendo congelare il momento per qualche istante prima che disse “davvero ammirevole Eraserhead, se un vero eroe nonostante tu sia in quello stato ancora cerchi di difendere i mocciosi, peccato però che questa tua resistenza durerà poco no? Questione di pochi secondi” e Aizawa sentì paura per ciò che aveva scoperto il nemico, la sua vista s’annebbiò momentaneamente annullando l’effetto del suo quirk sbatté le palpebre per riattivarlo ma la morsa sulla sua testa si strinse facendolo grugnire di dolore e chiudere gli occhi prima che sentì un colpo d’aria che glieli fece riaprire a mezz’asta vedendo una figura volare verso di loro prima che il peso e la presa su di lui sparirono.
Wanyin imprecò quando vide la testa dell’eroe sotterraneo sbattere sul terreno “oh mio Dio” esclamò Izuku con Li che spalancò gli occhi muto, il coltivatore rapidamente disse ad alta voce per superare le raffiche di vento “vi lascerò poco prima di quegli studenti lì!!” indicando Tsuyu e Mineta, “avete carta bianca per intervenire ma non fatevi ammazzare o vi riporterò in vita e vi spezzerò le gambe e poi vi uccido di nuovo io stesso!” i due ridacchiarono solo un po’ prima che il coltivatore cambiò lievemente direzione abbassandosi quanto più poté “aiutate quegli studenti come potete!” gli urlò prima di mollare la presa facendoli cadere i due atterrarono con le punte dei piedi e con una capriola rimettendosi in piedi mentre osservarono A-Cheng aumentare la velocità sicuro che fossero atterrarono in sicurezza, Li vide come il cattivo allungò la mano al viso della ragazza rana pronto per farle del male così corse verso di loro usando il bracciale e avvolgendosi parte della catena attorno alla mano “Li meglio stare lontano dalle sue mani!” sentì la voce del fratello mentre gli correva poco più indietro recependo lo stesso il messaggio e chiamò “ehi tu!!” l’uomo distratto guardò nella sua direzione momentaneamente confuso proprio quando Li saltò e lo colpì alla spalla facendolo grugnire di dolore allontanandolo dai due. Izuku giunse pochi istanti dopo chiedendogli se stessero bene prima di unirsi a suo fratello “dobbiamo stare attenti Li-nii” e i due si misero in difesa davanti ai due studenti della classe eroica che guardarono i due studenti di studi generali scioccati.
Nel frattempo Wanyin vide il Nomu stringere nuovamente la presa sulla testa di Aizawa per sbatterla nuovamente al terreno “accidenti!” imprecò e socchiuse gli occhi tirando fuori Zidian prendendo rincorsa e lanciarla più veloce che poté facendola avvolgere attorno al corpo della bestia e tirò forte approfittando della forza d’attrazione della sua Sandu e lo buttò fuori dall’eroe infine saltò giù da Sandu e la rifoderò manualmente, mettendosi davanti al moro con la Zidian accanto a lui. Aizawa respirò affannosamente aprendo parzialmente gli occhi di nuovo quando non sentì più la presa stretta e il corpo possente del Nomu incombente su di lui e guardò Jiang Cheng, ritto e intimidatorio davanti a lui protettivo con la frustra sciolta e pronta alla battaglia “j-jiang…-“ tentò di dire ma rimase molto flebile, Shigaraki si rialzò dolorante dal colpo dell’altro studente e ringhiò grattandosi il collo prima che sentì la voce di Kurorigi chiamarlo e guardare il Nomu a terra e una figura davanti ad Eraserhead ‘chi diavolo sono questi due?’ domandò, guardando tra il ragazzo e la figura in questione decidendo infine di occuparsi dell’uomo poiché sembrava essere il responsabile dello stato del Nomu, il quale si rialzò ma rimase fermo aspettando un suo comando.
Il coltivatore si ritrovò davanti un maschio vestito con una tuta nera, capelli sporchi e con una mano sul viso, sue spalle e su varie altre parti del corpo ‘nuova moda?’ pensò distrattamente il quale parlò” tu chi sei? Sei un insegnante qui?”, il suo avversario soppesò le sue scelte e sapeva che i rinforzi dovrebbero già essere quasi arrivati, o almeno presumeva, così decise di rispondere per prendere un po’ tempo “mi chiamo Jiang Cheng e non sono un insegante né un eroe, sono qui solo perché mi è stato chiesto di accompagnare la classe al posto di un altro insegnante” vide l’umo grattarsi il collo ‘dovrebbe davvero mettersi una crema’ pensò “sei straniero, cinese?” “sì esatto, perché siete venuti qui”? provò a chiedere “perché sapevamo che ci doveva essere All Migh e volevo dargli una lezione ma a quanto pare è solo un ciarlatano che non si presenta nemmeno quando c’è bisogno di lui”.
Wanyin analizzò l’altro dicendo “confesso che a me non interessa di cattivi ed eroi ma sappiate che i rinforzi sono quasi arrivati” parlò “oh sì? Be’ vediamo quanto ci metteranno” ghignò un po’ prima di schiccare le dita e A-Cheng subito prese il corpo di Aizawa e si spostò dal terreno dove si trovavano che ebbe un incontro con il pugno del Nomu ‘dannazione è molto veloce devo metterlo via o non posso combattere se devo preoccuparmi di lui ’ imprecò mentalmente atterrando e mettendo giù il corpo ‘e devo trovare il punto debole di quella creatura’ continuò a schivare fin quando tardò a saltare e, sapendo che non c’era modo di evitare del tutto il colpo, con il braccio libero riparò il viso affrontando la botta fortunatamente non troppo forte da rompergli le ossa ma abbastanza che lo spedì a terra, tuttavia poco prima di atterrare sul terreno abbracciò il corpo dell’altro in modo che non si danneggiasse di più dalla caduta, si alzò faticosamente stringendo la testa e parte del petto dell’eroe contro il suo sterno guardando dolorante ma determinato la creatura e l’uomo che si complimentò “incredibile signor Jiang Cheng, sei riuscito a schiavare quasi tutti gli attacchi del Nomu e hai protetto il corpo di Eraser da ulteriori ferite rischiando tu stesso… davvero degno di un eroe”.
Li vide come suo padre atterrò proteggendo l’eroe sotterraneo, si guardò intorno cercando di trovare il modo di intervenire per aiutarlo ma quando vide il mostro pronto ad attaccarlo disse a Izuku “Zuzu io distrarrò il mostro e tu e la ragazza rana prenderete Aizawa e lo porterete qui lontano dalla battaglia così A-Cheng può combattere senza impedimenti” Izuku lo guardò preoccupato “ma L-Li il tuo quirk-“ “non preoccuparti, non credo di usarlo ma se fosse sarà sulle mie armi!” e poi gridò di tenersi pronto correndo e Izuku tirò fuori le spade e disse a Tsuyu “sta pronta con la tua lingua e prendere Aizawa-sensei meglio non avvicinarti troppo” e la ragazza rimase un attimo interdetta prima di annuire “attenti però perché credo che possa tipo distruggere qualcosa che tocchi” lui lo sapeva ma annuì poi s’avvicinò osservando suo fratello.
Li chiamò le sue catene quando vide il mostro caricare verso i due adulti ‘non ti permetterò di ferire mio padre!’ pensò arrabbiato e corse tirando le braccia indietro e successivamente portarle avanti e sbatterle contro il Nomu mettendosi davanti ai due e prima che il coltivatore potesse dire qualcosa sentì la voce di Izuku così si girò vedendo due figure, la ragazza rana sull’autobus e Izuku, avvicinarsi a lui correndo e quando arrivarono Izuku l’abbracciò “stai bene?!” chiese e l’altro rispose “sto bene Izuku… sono abituato a peggio” lasciandosi abbracciare prima che si staccò “porta Eraser via da qui e proteggili da eventuali criminali mentre io e Li staremo qui e l’affronteremo” e Izuku annuì “fate attenzione” e i due presero Aizawa che fece una smorfia dolorosa e s’allontanarono.
A-Cheng raggiunse Li e si mise affianco a lui “pronto?” domandò “certo” rispose l’altro e i due si prepararono alla lotta nella quale optarono per schivare e studiare la creatura provando pochi colpi ma ben piazzati per vedere se avesse un punto debole ‘deve averne uno per forza’ pensò il ragazzo mentre era distratto in quel preciso momento A-Cheng usò la sua frustra lo salvò “tutto a posto?” gli chiese un po’ preoccupato “s-sì stavo solo pensando al suo possibile punto debole e mi sono distratto” “a proposito di questo forse ho un’ idea, o meglio una teoria, ma dovremmo fare attenzione perché dovremmo avvicinarsi parecchio per attuarla” e Li ascoltò la teoria e il piano di suo padre ‘potrebbe funzionare’ pensò infine.
Aizawa si riprese aprendo nuovamente gli occhi focalizzandosi sui suoi dintorni, la sua testa faceva male anche solo nel pensare di muoversi “sei sveglio Aizawa-sensei come ti senti?!” arrivò la voce calma ma preoccupata del verdognolo “ potrei stare meglio… accidenti” imprecò sentendo dolore alla testa “non muoverti ancora, ti ho fasciato la testa con delle bende che avevo di scorta ma non so precisamente la portata del danno quindi è meglio che non ti muovi e cerca di non addormentarti” disse di nuovo il ragazzo con voce sempre bassa “dove sono J-Jiang Cheng e Li?” e Izuku guardò brevemente verso i due cosa che fece anche l’eroe vedendoli destreggiarsi tra il Nomu e cercare una strategia per abbatterlo “maledizione devo andare ad aiutarli” disse ma l’altro lo rimproverò dicendogli “no, non puoi Aizawa-san devi riposare! A-Cheng sa quello che fa, ha già esperienza nei combattimenti e Li è stato addestrato da lui” e come per testimoniare quest’affermazione i due e Tsuyu guardarono come i due volarono sulla spada e misero in atto la loro strategia con stupore, shock e un po’ d’apprensione del pubblico.
Wanyin usò Sandu e portò Li con lui ignorando gli occhi scioccati di alcuni spettatori, studenti e cattivi, tra cui l’eroe sotterraneo insieme agli altri due ragazzi, “riesci a bloccargli il becco mentre lo colpisco alla testa?!” “ci posso provare” rispose convinto lo studente e così Wanyin fece fare a Sandu un paio di giri evitando gli attacchi del Nomu dimostrando tecnica e buoni riflessi volandogli sempre più vicino fino a che Li si buttò dalla spada a mezz’aria portando le catene dietro di lui solo per approfittare della gravità per farle girare e legare il becco con una delle catene mentre l’altra bloccò le braccia della bestia e rafforzò la presa atterrando sul fianco del corpo della creature e tese le braccia stringendo la presa, rapidamente A-Cheng ne approfittò quando vide Touya legarlo strettamente salendo con Sandu più in alto prima di scendere in picchiata appiattendo il corpo più che poté pronto a chiamare Zidian e quando si trovò ad una determinata altezza giusta balzò dalla spada attivando l’arma e farla rotolare attorno a se stesso creando un vortice nero coperto da scosse elettriche visibili di colore viola, questa sua mossa attirò lo sguardo di altri spettatori.
Continuò a tenere la posizione d’attacco vedendo come il figlio attivò poche delle sue fiamme azzurre tramite le catene bruciando il mostro distraendolo dal liberarsi proprio quando Zidian colpì il contenitore del cervello della creatura rompendola e colpirne il contenuto facendola urlare in modo estremamente stridulo, facendo tappare a tutte le persone le orecchie, e contrarsi agitandosi in preda al dolore per poi cominciare a cadere costringendo il coltivatore a richiamare Sandu e montarci sopra raccogliendo Li quando saltò dopo aver liberato il mostro per allontanarsi, tuttavia la coda del Nomu gli sfiorò la spada e li fece divincolare un po’ facendogli perdere l’equilibrio e atterrare a terra ruzzolando per un po’ma A-Cheng protesse la testa e il corpo del figlio. Quando si ripresero si guardarono doloranti e ansimanti ma soddisfatti de loro operato prima che le porte si aprirono e All Might insieme agli altri eroi fecero la loro comparsa. Shigaraki, che aveva assistito alla sconfitta del Nomu con uno sguardo irritato, non poté non sentire un pizzico di eccitazione verso quel Jiang Cheng e la sua abilità tuttavia alla fine fu costretto a ritirarsi ma non prima di aver giurato vendetta contro All Might aggiungendo poi “sappi una cosa eroe numero 1: tu non sei un vero eroe proprio come pensavo perché il tuo lavoro oggi l’hanno fatto un civile e un ragazzo, ci rivedremo presto falso eroe” sparendo poi nel portale nero.
Durante quel piccolo discorso minaccioso Wanyin e Li raggiunsero Izuku il quale abbracciò entrambi forte “siete stati fantastici, incredibili, pazzeschi, fenomenali!!” e i due ridacchiarono ricambiando con un braccio il gesto affettuoso, quando si staccarono videro che la ragazza rana non c’era e dedussero che sia andata a chiamare i soccorsi, dopodiché l’uomo si avvicinò all’uomo moro lasciando i due ragazzi abbracciati e chiedere “come ti senti Aizawa-san?” “come se fossi stato battuto al terreno da un mostro pesante più di una quintalata” rispose cercando di fare un piccolo ghignò e il coltivatore approfittò del fatto che l’uomo chiuse gli occhi e pose due dita, l’indice e il medio, sulla fronte e lasciò che il suo potere guarisca quanto poteva gli occhi e le ferite più critiche, il moro sospirò quasi istintivamente in rilassamento al calore che fluiva improvvisamente nel suo corpo gemendo però nel momento in cui l’uomo tolse rapidamente la mano a causa della voce di Recovery Girl che si dirigeva da loro; i tre si fecero da parte permettendo all’anziana infermiera di fare il suo lavoro controllando i suoi impulsi vitali.
La prossima volta che Aizawa si svegliò era nel letto dell’infermeria dell’UA “ben svegliato Aizawa-san ti senti meglio?” gli chiese Nezu ed il moro annuì “sto meglio di prima, grazie Recovery Girl” “non ho fatto molto, in effetti ti ho trovato abbastanza bene considerando quello che mi hanno detto gli altri studenti e gli inseganti che sono intervenuti” aggrottando la fronte rifletté finché la chimera disse “credo che sia opera di Jiang Cheng, da quello che mi ha detto Izuku ha fatto la stessa cosa a lui quando si fece male alla caviglia tempo fa” poi si ricordò “sì, credo di ricordare una sensazione piacevole e calda quando una mano mi toccò la fronte ma se ne andò poco tempo dopo” “suppongo allora che tu lo debba ringraziare perché dalle ferite che avresti dovuto avere a causa dello scenario avvenuto avresti potuto, tra le altre cose, avere problemi agli occhi e molto probabilmente ridurre il tempo che utilizzi per tenere il tuo quirk attivato” facendolo sussultare leggermente e la chimera chiese spiegazioni.
“L’impatto sul terreno della tua testa avrebbe dovuto fratturare una parte dell’osso della cavità oculare, se la forza e la massa del mostro sono come sono state descritte, il che avrebbe potuto influire sulla tua vista stessa e di conseguenza sul tuo quirk causandoti non pochi problemi ma invece quando feci la TAC, risultò un danno abbastanza minore di quello che temevo quindi non sei esattamente a rischio ma ti terrò sotto controllo” “praticamente oltre che prendere il posto di un insegnante e rischiando la vita salvarmi, mi ha guarito… e non è neanche un eroe o insegnante” sospirò e Nezu sorrise “ah sembra quasi che tu abbia una cotta Aizawa-san” facendolo gemere e ribattere “ti prego Nezu non adesso…inoltre non sono l’unico che si accorge dei suo aspetto e portamento, anche tu lo trovi affascinante per i tuoi standard” “in effetti è così” ammise senza preoccupazioni.
A-Cheng si trovava nell’ufficio del preside ad aspettarlo dopo una rapida occhiata da parte di Recovery Girl l’infermiera della scuola “mi dispiace di averti fatto attendere” arrivò la sua voce “va bene, la vostra infermiera mi ha detto di prendermela comoda e Izuku e Li sono andate da una certa… Mei?” “ah sì, Hatsume Mei è una studentessa del corso di supporto e si è occupata dei loro costumi” spiegò poi gli disse “vorrei ringraziarti per aver salvato Aizawa-san, Tredici-sensei e protetto gli studenti” “va bene è per quello che sono mandato no?” rispose un po’ confuso dei ringraziamenti dell’animale che disse “questo è vero tuttavia questo non vuol dire che non meriti ringraziamenti, soprattutto perché non era previsto un attacco del genere o nessuno per quella materia, e a proposito di ciò: ti dispiacerebbe venire in infermiera con me? Aizawa-san vorrebbe ringraziarti personalmente ma al momento Recovery Girl gli ha proibito di alzarsi” l’altro accettò dopo aver costretto giù il piccolo rossore non era abituato a persone che lo ringraziavano per quello che faceva ‘qui non sono nel mio tempo quindi non dovrei sorprendermi più di tanto…inoltre qui non sanno chi sono veramente quindi se lo fanno è perché realmente lo vogliono e non per il ruolo che ricopro’ pensò distrattamente.
Mentre camminavano, con la chimera sulla spalla del coltivatore, quest’ultimo prese l’attenzione di tutti insegnanti, personale, e studenti che si trovavano nei corridoi che conducevano all’infermeria e Nezu osservò il portamento, la sicurezza e la fierezza con cui camminava ‘come un Leader che è abituato ad essere visto, ammirato e a mantenere un certo profilo ‘pensò l’animale sempre più intrigato dalla curiosità di chi sia quest’uomo affascinante e misterioso, arrivarono alla stanza e l’altro bussò prima di entrare e l’uomo incontrò gli occhi scuri dell’eroe.
Una volta entrati la chimera scese sul letto appena ne ebbe la possibilità e l’ospite disse “Aizawa-san sembri stare meglio” annuendo il moro rispose “e mi sento meglio, inoltre so che devo ringraziarti poiché Recovery Girl mi ha detto che la maggior parte del danno al viso l’hai curato tu e per questo ti ringrazio” l’ex Leader scrollò le spalle “va bene Aizawa-san non c’è bisogno di ringraziarmi, il mio compito era quello di aiutarti con gli studenti e da solo non avresti potuto battere tutti i nemici, non importa le tue competenze il numero conta molto spesso in uno scontro e non avresti potuto gestire anche quel Nomu da solo” “e tu non avresti dovuto trovarti in quella posizione, e nemmeno Li e Izuku, eravate spettatori e invece vi siete ritrovati in uno scontro in cui ci sono stati feriti e tu e Li avete rischiato più di tutti affrontandolo” continuò a dire ma l’altro scosse la testa “sì avremmo dovuto esserlo, ma avevo preso accordi con Nezu-sama che nel caso ci fossero stati problemi avrei agito nel modo in cui ritenevo giusto e sarei stato responsabile direttamente solo dei mie discepoli” e la chimera annuì confermando le sue parole prima di parlare “adesso scusatemi ma devo andare a sbrigare alcuni documenti e devo parlare con Toshinori-san” ma il modo in cui lo disse li fece mettere un leggero dubbio l’uso del verbo ‘parlare’.
Quando furono lasciati soli Aizawa disse “come ti senti tu?” e il moro giurò che l’altro sembrò vagamente sorpreso “sto bene grazie, non avevo molte ferite per cominciare e di certo non gravi come le tue e quelle del tuo collega” “la caduta che hai fatto per proteggere anche il mio corpo dall’impatto dice diversamente” puntualizzò l’altro guadagnandosi, in risposta, uno sbuffo “credimi Aizawa-san ho passato di peggio che quella ruzzolata inoltre sapevo che il tuo corpo era già abbastanza danneggiato, soprattutto la testa, quindi non c’era molta scelta e tra i due avevo più probabilità che mi facessi meno male” i due fecero un altro paio di chiacchiere oziose prima che la porta fu spalancata da Present Mic che osservò i due e si bloccò dall’urlare “SHOUTAA!!” facendo fare una smorfia ad entrambi i due poi il coltivatore si alzò “perdonatemi ma devo andare a trovare quei due impiastri di discepoli” si scusò andando verso la porta chinando leggermente la testa dicendo “sono sollevato che tu ti senta meglio Aizawa-san, Yamada-san” e chiuse la porta lasciando il duo di eroi da soli.
“Sto seriamente pensando di entrare in una possibile relazione con lui” disse Aizawa facendo sussultare l’amico “CHE COSA!” urlò “non puoi perché stavo pensando anche io!” e i due si sorrisero e il moro aggiunse “ma credo che dovremmo combattere contro Kayama” “ok…questo mi spaventa” affermò il biondo mezzo divertito mezzo serio, “raccontami che cos’è successo, come sono andati i miei studenti?” volle sapere poco dopo curioso l’eroe della voce e il moro iniziò a raccontare ciò che ricordava e quello che aveva visto e Yamada provava ammirazione per il modo in cui Li e Izuku hanno gestito la cosa “hai davvero due ottimi studenti” disse infine “sì lo so! Hanno un incredibile forza e determinazione per passare attraverso quello che hanno passato, voglio dire uno di loro è quirkless ma l’altro non so nemmeno che tipo di quirk abbia ma solo che è qualcosa legato al fuoco” parlò pensieroso il biondo “i documenti che aveva compilato prima di entrare a scuola dicono che ha un quirk di fuoco molto forte e basta” scrollò le spalle il moro pensieroso “davvero? Mi piacerebbe vederlo in azione” “probabilmente lo farai al Festival dello Sport” rispose l’eroe sotterraneo e la conversazione terminò lasciandoli in un comodo silenzio.
Il giorno dopo ci fu una riunione tra gli inseganti per discutere dell’attacco “quindi l’allarme scattato qualche giorno fa era opera loro” affermò Cementoss “sembrerebbe così ma la domanda è: com’è potuto accadere?” disse Vlad ma nessuno sapeva esattamente dare una risposta al momento “in ogni caso fortunatamente c’era il signor Jiang Cheng con loro o la situazione sarebbe potuta andare molto peggio” disse la chimera “oh quell’uomo di cui parla praticamente tutta la scuola da giorni?” chiese Snipe guadagnandosi un cenno dall’animale “ vorrei vederlo anche io, hai una foto? Mei ne parla a volte con i due studenti di studi generali e se non lo sapessi direi che possa avere una cotta per lui” domandò Power Loader “non sarebbe l’unica” la chimera rispose.
Successivamente mostrò tramite il suo computer precedentemente acceso una foto con la sua descrizione, la foto ritraeva un giovane sui 30/35 anni con lineamenti forti ma affilati, le spalle larghe ed estremamente bello, occhi a mandorla color tempesta e capelli raccolti in una coda alta con un nastro viola e la pelle priva di imperfezioni “hm… posso capire perché gli studenti lo descrivono come un bellezza particolare” affermò Ectoplasm ma poi si sentì una voce sbuffare “non ci vedo niente di così particolare” lasciando gli altri a lanciargli un’occhiata strana finché Aizawa, che era rimasto in silenzio, parlò “la tua sembra essere invidia caro collega Vlad” guadagnandosi una risposta oltraggiata “in non sono invidioso, dico solo che non ci trovo niente di così particolare in lui” “strano eppure dovrei essere io, eventualmente, ad avere problemi di vista, inoltre molti studenti non la pensano come te ma forse è perché non sei popolare” ribatté cinico il moro facendo ridacchiare gli altri guadagnandosi un occhiataccia dall’altro “e i due studenti che si trovavano lì?” domandò Cementoss “quelli sono i miei studenti Li-kun e Izuku-kun!!” intervenne Present Mic allegro e orgoglioso dei suoi due piccoli ascoltatori “e perché si trovavano lì se non era loro permesso?”.
A Yamada sembrava quasi esserci una piccola accusa dietro le parole del suo collega e strinse leggermente gli occhi “hai qualche problema con loro Vlad-san?” domandò lui, scrollando le palle l’interessato rispose “dico solo che è stata una mossa azzardata mandare due studenti di studi generali in una lezione pensata per studenti di eroica, è chiaro che avrebbero potuto farsi male” Aizawa e Mic lo guardarono di sottecchi “eppure entrambi hanno affrontato una situazione in cui nessuno studente o ragazzo di quell’età, compresa la stessa classe 1 A, dovrebbe trovarsi davanti… e meglio di quanto avrei potuto prevedere” ribatté la chimera “sono stati fortunati e come hai detto c’era l’adulto con loro” ribatté testardo l’eroe del sangue “lui e Li-kun hanno abbattuto una creatura potente creata per competere con All Might stesso e che mi ha quasi schiacciato e fratturato il cranio, non la chiamerei fortuna piuttosto potenziale…sebbene un po’ spericolati” rispose adirato il moro poi Nezu intervenne “le tue parole sono fuori luogo Vlad-san io stesso ho proposto ai due ragazzi di assistere alla lezioni all’USJ e ovviamente i loro genitori hanno dato il consenso altrimenti non li avrei mai mandati, ed è parte del motivo per cui ho voluto che il signor Jiang Cheng stesso partecipasse per un ulteriore rassicurazione, l’altra parte era per il rinforzo nel caso Toshinori non si presentasse”.
Sentendo il suo nome e chiamato in causa l’eroe biondo parlò colpevolmente “e di questo mi scuso profondamente non avrei mai dovuto ritardare e sprecare le mie energie quando avevo preso impegno con questa lezioni di salvataggio” si scusò l’eroe numero 1 “mi dispiace per quello che ti è successo giovane Aizawa e anche alla giovane Tredici” riferendosi all’altro insegnante che non era presente alla riunione a causa delle ferite riportate, il moro si calmò un po’ distratto dalle scuse del biondo “la prossima volta non rifarlo Toshinori, questa volta siamo stati fortunati che c’era Jiang Cheng con noi, ma la prossima volta potrebbe non essere così” subito l’uomo scosse la testa “non lo farò, credo però che sarebbe giusto che mi scusi anche con questo giovane… Jiang Cheng per i problemi che gli ho creato, sa quando posso incontrarlo?” domandò alla chimera “posso dirti dove lavora e dove abita” “sarebbe perfetto grazie Nezu”.
Dopo i due giorni di chiusura della scuola, a causa dell’ attacco all’USJ e a seguito dell’intervista rilasciata dal preside stesso alla conferenza stampa quello stesso giorno, tutti gli studenti ripresero ad allenarsi in vista dell’arrivo dell’evento più atteso dell’anno: il Festival dello Sport dove appunto tutti gli studenti, soprattutto quelli dei corsi diversi da quelli dell’eroismo, potevano partecipare e mostrare le loro competenze e i loro quirk sperando magari di essere scelti per entrare in una delle due classi 1 A oppure 1 B, cosa che poteva accadere solo se dimostravano di essere i migliori o semplicemente farsi notare più degli altri, anche da qualche eroe del pubblico o spettatore, ma nonostante l’allegria non tutti gli studenti erano esattamente entusiasti: “non capisco tutta questa eccitazione, la maggior parte di noi non verrà nemmeno calcolata perché tutti saranno troppo concentrati sugli stupidi studenti eroi come al solito” parlò Li alzando gli occhi mentre chiudeva il libro d’inglese dopo ver finito l’ultimo esercizio “oh andiamo Li non fare il brontolone!” rispose divertito Izuku “non sono un brontolone sto semplicemente elencando la cruda realtà” ribatté, i due stavano ai loro banchi pronti ad andare ad allenarsi quando sentirono un paio di passi avvicinarsi a loro “scusatemi posso parlare con voi?” i due si voltarono a guardare la persona che aveva parlato e videro una ragazza minuta con i capelli fucsia e occhi verdi acceso che indossava la divisa scolastica e Izuku, essendo la farfalla sociale tra i due e forse tra molti ragazzi, parlò “certo! Sono Izuku e lui e Li” presentandoli “ciao io mi chiamo Ami, molto piacere” rispose la ragazza “dunque che cosa possiamo fare per te?”, la ragazza sembrò leggermente titubante prima di chiedere “so che voi due vi allenate da un po’ e mi chiedevo se io e qualche altro studente possiamo unirci a voi… sapete per il Festival”.
I due ragazzi si scambiarono un’occhiata come se comunicassero tra loro prima che Izuku disse “be’ non credo che sarebbe un problema ma noi ci alleniamo da autodidatti, quindi saremmo praticamente da soli” e la ragazza rispose “oh non sarà un problema in effetti sarebbe meglio così per tutti noi!” Izuku guardò Li chiedendogli con gli occhi se gli andava bene e l’altro lo guardò prima di scrollare le spalle “uhm…Li-kun va bene anche per te se ci uniamo?” domandò poi la ragazza al moro tinto, il quale sembrò sorpreso dalla domanda rivolta a lui a giudicare dal piccolo silenzio iniziale, ma poi rispose “non è un problema siete liberi di venire, la palestra è grande e c’è spazio per tutti” la ragazza era estremamente entusiasta “grazie infinite!!” strillò prima di correre dal gruppetto che era rimasto più indietro comunicandogli l’esito, nel frattempo un altro studente s’avvicinò a loro “posso venire anche io? Ho bisogno di allenarmi se voglio farmi notare e dare il massimo” Li e Izuku lo riconobbero come il ragazzo dai capelli viola che sedeva vicino a loro.
Una volta usciti dall’aula il gruppo di ragazzi, capeggiato da Izuku e Touya, si diresse verso la palestra Omega “sicuri che possiamo andare così senza permesso specifico del preside?” domandò un po’ insicura Ami per la sua presenza e quella degli altri al che Li rispose “se davvero non gli stava bene ci avrebbe già fermato o richiamato, credo che sia curioso di vedere che cosa combineremo e credo che gli piaccia l’intrattenimento” la sua risposta sembrò placare la ragazza e il gruppo proseguì ignorando gli sguardi confusi che ricevevano dalle persone dei corridoi; una volta arrivati entrarono nelle palestra e subito Ami e gli altri studenti del gruppo si guardarono intorno meravigliati prendendo nota degli attrezzature e dello spazio.
Li tirò fuori il suo costume e andò a cambiarsi negli spogliatoi dando poi il cambio a suo fratello successivamente i due guardarono il gruppo dicendogli se volevano cambiarsi e tutti lo fecero cambiandosi nel ricambio usato per l’educazione fisica, una volta fatto però fissarono i due fratelli di legame quasi con aspettative “uhm…suppongo siate liberi di fare come volete?” disse incerto Izuku “ci potreste dare qualche suggerimento? Dopotutto vi allenate da prima di noi e molti di noi non sanno esattamente come iniziare” domandò sempre Ami, che sembrava aver assunto il ruolo di portavoce del gruppetto da come tutti al guardarono per parlare per tutti loro, Izuku arrossì per l’imbarazzo cominciando a balbettare facendo ridere Li “z-zitto!” gli urlò “b-bè come siete messi a resistenza e forza fisica?” e Li dice “perché non gli fai fare direttamente una prova di cinque giri di corsa della palestra e vedi se ci arrivano e come?” guardandoli mezzo divertito allo sguardo agitato di molti di loro “forse hai ragione…ok allora vediamo quanto avete da resistenza e poi possiamo creare un piano da lì” e sebbene molti gemettero si misero in posizione prima attendendo il via di Izuku prima che partissero.
Mentre i ragazzi correvano Li rimase a guardarli mentre Izuku annotava mentalmente delle note su alcuni di loro e quando arrivarono all’ultimo giro i due ragazzi videro che il gruppo era abbastanza senza fiato anche se ce n’erano alcuni che si fermarono alla fine del quarto giro gli unici che sembravano abbastanza bene erano Ami e Shinso poi il verdognolo parlò “è andata meglio di quanto ho sospettato, non state messi troppo male sebbene alcuni di voi hanno fatto solo 4 giri” e sebbene fossero stanchi il gruppo sembrò sollevato dalle parole altrui “in effetti è così ma ditemi una cosa: quanto è forte la vostra volontà di mettervi alla prova? So che siete consapevoli che molti di noi non verranno presi in considerazione a causa della prevalenza di vistosità che hanno gli studenti del corso di eroica, quindi molti dei vostri sforzi qui saranno vani per gli altri al di fuori di noi” sapeva che le sue parole erano brutali, e anche Izuku era d’accordo considerando lo sguardo mezzo esasperato e di rimprovero che gli stava dando, ma era meglio che lo sapessero adesso e non rimanere delusi dopo a causa delle aspettative troppo alte che si potrebbero fare o che si stanno facendo.
Alle sue parole seguì un silenzio assoluto prima che Ami disse “ne siamo perfettamente consapevoli Li-kun ma la cosa non ci importa più di tanto, o almeno posso parlare per me e per alcuni del gruppo” fece una pausa guardandoli prima di continuare verso l’altro “sappiamo che non ci sono molte possibilità di essere scelti ma al contrario di molti altri che vogliono essere per forza eroi noi vogliamo solo essere notati e dimostrare che solo perché non siamo nella classe di eroica non vuol dire che non possiamo essere adatti a questo lavoro o che valiamo di meno perché ci occupiamo di aspetti… meno rilevanti dell’eroismo o di niente a che fare con esso” Li ammirava la determinazione che leggeva negli occhi della ragazza “se questo è quello che davvero volete allora…direi di cominciare” sorrise o meglio ghignò; Izuku creò un piccolo schema di allenamento per tutti facendogli fare dello stretching inziale e qualche esercizio per poi passare ai loro quirk se volevano.
Chapter 6: Capitolo 6 - Sport Festival (part 1)
Chapter Text
La routine continuò per quattro giorni, nei quali poi si aggiunse Mei ogni tanto, prima che Izuku e Li decisero di farli allenare in un duello tra loro usando o un arma di legno oppure le stranezze, a seconda di come preferivano, tuttavia alla fine optarono di usare le armi d’addestramento e poi eventualmente usare i loro poteri e mentre Izuku mostrava loro tecniche di base che aveva imparato con A-Cheng e visto su Herotube, oltre che mostrargli le basi di un duello, Li ne approfittò per esercitarsi con le catene, poiché sapeva che suo fratello era perfettamente in grado di farcela, ma non lo fece sui classici manichini di esercitazione in dotazione nella palestra, piuttosto su alcuni bersagli mobili che Mei aveva creato dagli scarti di materiali su richiesta del giovane stesso, a differenza degli altri questi li fece un po’ più piccoli del normale ma erano anche veloci in modo da simulare appunto bersagli in movimento e che tentavano di attaccarlo o fingevano di attaccarlo, anche se con mosse di base.
Dopo aver occupato circa metà del suolo della palestra Li prese un respiro e tirò fuori le sue catene fece un cenno a Mei, che decise di unirsi quel giorno anche per monitorare la cosa e vedere i progressi del ragazzo e i suoi bambini all’opera scrutando eventuali problemi per migliorali nel caso, e subito dopo le sue invenzioni si attivarono e iniziarono a puntare contro il loro bersaglio solo per essere schivati e colpiti a loro volta dalle catene del moro il quale si destreggiò tra l’attacco, la difesa e la schivata come se fosse già un professionista, anche se venne colpito alcune volte. Nel frattempo gli altri studenti man mano guardarono stupiti e rapiti come il loro compagno di classe affrontava i manichini come se fosse un combattente esperto, e non un ragazzo alle prime armi come loro aveva un controllo perfetto sulle sue catene che si comportavano come se fossero dell’estensioni delle sue stesse braccia: ruotavano, colpivano, schivavano e deviavano quasi tutti i colpi e gli attacchi sparati contro il loro possessore ma quello che li lasciò più di stucco furono le fiamme azzurre che inghiottirono le due catene prima che si abbattessero sui bersagli in un movimento rotatorio abbattendoli tutti nel giro di pochi minuti.
Li ansimò quando mise giù le catene disattivando il quirk, dopo qualche secondo si accorse del silenzio improvviso che lo circondava e aggrottando la fronte guardò verso il gruppo solo per trovarli con gli occhi e le bocche semi spalancate, al contrario Izuku e Mei avevano dei sorrisi stampati sui loro volti; Ami disse “è stato davvero incredibile Li-kun!! La maestria che hai nel maneggiare quelle catene è stata davvero fantastica, chi ti ha insegnato!?” chiedendogli alla fine e vide con un piccolo sorriso il ragazzo arrossire un po’ distogliendo lo sguardo “mio padre, Jiang Cheng” “dev’essere davvero bravo, anche lui usa le catene?!!” “no, usa una frustra… come Midnight-Sensei” rispose ancora con lo sguardo a parte solo per incontrare lo sguardo della ragazza quando la sentì sussultare “hai detto una frustra? Aspetta…non sarà per caso lo stesso uomo che è venuto qui mesi fa di cui girava voce sia tra il personale che gli studenti dell’attuale secondo e terzo anno?” e Li fece un cenno affermativo confermando la teoria “woah!” dissero molte voci.
Dopo quella dimostrazione gli studenti tornarono ad allenarsi ma prima di andare Izuku disse “dato che domani è l’ultimo giorno di esercitazione prima del Festival io e Li, durante l’ultima parte di lezione, volevamo farvi vedere un piccolo duello amichevole tra noi… lo vorreste?” “sì!!” dissero tutti in coro, poi ognuno di loro sistemò la palestra, si cambiarono e uscirono dalla palestra tornando in classe prima che presero le loro cose e uscirono dall’edificio per poi salutarsi davanti ai cancelli e andarsene.
Il giorno seguente, già di prima mattina, Ami e il suo gruppo erano a malapena in grado di trattenersi dall’eccitazione poiché alla fine dell’allenamento di quello stesso giorno Li e Izu avrebbero dato dimostrazione di un duello amichevole, cercò di concentrarsi sulle lezioni ma alla fine a ricreazione mentre tutti si diressero in sala Yamada la chiamò “Ami-chan ti dispiacerebbe aspettare un attimo?” e lei si fermò confusa “certo Sensei” una volta che tutti gli altri furono usciti l’insegnante parlò “va tutto bene Ami-chan? Perché ti ho visto agitarti un po’ da questa mattina” la ragazza arrossì per l’imbarazzo “oh mi dispiace!” si scusò “sì, sì va tutto bene, sono solo un po’ emozionata per un piccolo…incontro che deve avvenire dopo l’allenamento di oggi!” disse emozionata facendo ridacchiare l’eroe della voce, sapeva che alcuni suoi studenti sembravano seguire Izuku e Li per allenarsi “ah sì? E che tipo di duello sarebbe se posso chiedere”.
La ragazza rifletté un attimo se dirlo o meno ma non era un segreto di Stato quindi disse emozionata “Li-kun e Izuku-kun ci mostreranno un duello amichevole oggi dopo l’allenamento per il Festival! E tutti siamo entusiasti di vederli persino Shinso-kun lo è, anche se fa finta di niente!!” e questo sorprese abbastanza Yamada stesso, poiché il ragazzo con le occhiaie non sorrideva praticamente mai se non per sogghignare o provocare un po’ quelli del corso di eroi, lui stesso aveva provato a parlare con lui invitandolo a parlargli se ne aveva voglia o a coinvolgerlo in qualche discorso ma con pochissimi (leggi: zero) risultati quindi sentire la ragazza affermare che era curioso di vedere lo scontro tra gli altri due suoi piccoli ascoltatori era bello ed era davvero orgoglioso dei suoi studenti “capisco grazie per avermi risposto, puoi andare” gli sorrise “grazie Yamada-Sensei” si chinò al ragazza prima di uscire per raggiugere gli altri suoi compagni.
Yamada era appena entrato in sala professori vedendo quasi tutti i professori lì tra cui: Tredici, che si era ripreso fortunatamente e finalmente dall’attacco, Yagi, Aizawa e Kayama, li salutò e loro ricambiarono “allora Hizashi come vanno i tuoi piccoli studenti?” le chiese l’amica “vanno bene Kayama si stanno allenando bene per il Festival!” orgoglioso di loro e della loro determinazione “speriamo che riescano almeno ad arrivare al secondo turno un bel po’ di loro, mi sembra un po’ ingiusto che ogni volta sempre quelli del corso di eroi o alcuni di quelli di supporto riescano ad arrivare alla fine e i primi a salire quasi sempre sul podio, ormai sono anni che nessuno degli altri corsi ci arriva” disse un po’ tristemente Kayama dopotutto sapeva che molti studenti degli altri corsi, soprattutto dei suoi e di Yamada, desideravano essere tutti eroi ma che purtroppo a causa di vari ostacoli non riuscivano a finire in nessuna delle due classi il che era un peccato e appunto un po’ ingiusto.
“Non è poi così strano, voglio dire siamo una scuola di eroi principalmente quindi è normale che ricevano più attenzione” arrivò la voce di Vlad King e a Yamada ultimamente non gli piacevano i discorsi che stava facendo l’altro “può darsi ma questo non vuol dire che sia giusto, loro hanno lo stesso diritto di provare a farsi notare e voler entrare nel corso di eroi tanto quanto lo siano i tuoi studenti che quelli di Aizawa” dopo questa piccola botta e risposta gli altri insegnanti poterono sentire una lieve tensione alzarsi “non sto dicendo che non lo hanno… ma siamo onesti: quanti durante gli ultimi anni sono anche arrivati ai combattimenti finali 1 contro 1? A malapena riescono ad arrivare alla seconda sfida” disse con condiscendenza e questo fece scattare qualcosa dentro Hizashi che scattò duro “eppure neanche uno dei tuoi studenti negli ultimi due anni è mai arrivato al podio ma solo quelli della sezione A” nel sentire queste parole vere ma dure gli inseganti lo guardarono leggermente scioccati, persino Aizawa lo guardò sbattendo le palpebre senza parole era sorpreso dal suo amico mai lo avevano sentito dire una cosa…quasi offensiva ad un'altra persona, ma lui non gli badò e disse “inoltre quest’anno sarà diverso perché dimentichi che ho due studenti in gamba e forti che guideranno la mia classe a livelli come non è stato fatto da anni!”.
Ci fu un silenzio teso finché la voce di Nezu disse dall’autoparlante “concordo con te Yamada-san! E per questo propongo una scommessa!!” tutti si animarono un po’ ringraziando mentalmente il topo per aver smorzato la situazione e il biondo parlò “bene, scommetto che Li e Izuku porteranno almeno un gruppo della loro classe ai duelli finali e che almeno uno di loro due salirà sul podio” questo lasciò scioccati veramente tutti anche Aizawa, nuovamente, poiché non era dal suo amico biondo fare una scommessa del genere ovviamente sapeva che voleva bene ai suoi studenti e che gli piaceva il rapporto che aveva con loro, persino adesso ha ancora dei numeri di alcuni, se non tutti, ex studenti che oramai si sono laureati e hanno iniziato il loro percorso di vita scelto e quando si scommetteva lo faceva sempre sulla sua classe, ma questa volta sembrava davvero più sicuro di tutte le altre sue scommesse; “anche io scommetto come Yamada, sono sicuro che Li e Izuku faranno qualcosa che non si vedeva da molto tempo, e anche secondo me c’è possibilità che possano salire sul podio, se non tutti e due almeno uno” piano piano tutti scommisero chi a favore chi contro; poco dopo Yamada uscì per prendere un po’ d’aria fresca per evitare di urlare contro il suo collega fino a fargli sanguinare le orecchie.
Mancavano ancora alcuni minuti alla fine della pausa pranzo e dato che era ancora irritato con il suo collega ne approfittò per fare una passeggiata nei giardini e calmarsi, stava camminando vicino ad un piccolo gruppo di alberi quando vide uno studente che sedeva sotto l’albero a gambe incrociate, le braccia in avanti con i palmi giunti e aveva gli occhi chiusi nella classica posizione di yoga ‘perché stava meditando?’ si chiese curioso ma non osò interrompere il momento tuttavia qualcosa deve averlo tradito perché sentì il ragazzo parlare che ora aveva un occhio aperto “ciao Yamada-sensei”, colto in fragrante l’eroe rise rispondendo un po’ nervoso “c-ciao piccolo ascoltatore, mi dispiace non volevo disturbarti” si scusò ma l’altro scrollò le spalle “fa niente avevo solo bisogno di una piccola pausa dall’iperattività di Izuku” disse ridacchiando “quando si mette a parlare di quirk diventa impossibile stargli dietro senza avere un emicrania” e Yamada poteva capire in parte la cosa, poiché dopo quel primo incontro il primo giorno di scuola il piccolo fagiolino gli aveva chiesto domanda dopo domanda sul suo quirk, e così velocemente che persino lui aveva un po’faticato a stargli dietro e rispondergli in maniera esauriente, “posso capirti dato che ha braccato anche a me dopo il primo giorno” ridacchiò in risposta e Li lo guardò un po’ divertito “non mi meraviglia”.
“Come mai sei qui professore? Non credevo facessi pattuglia nei giardini” il biondo cacatua si sedette a poca distanza dall’altro ragazzo e gli rispose “non lo sono ma come te avevo bisogno di schiarirmi le idee a causa di una persona estremamente… stupida” questo si guadagnò un sopracciglio alzato e un piccolo silenzio “qualcuno è riuscito a farti irritare tanto da farti fare una passeggiata nei giardini e trattenerti a malapena dall’imprecare? È sorprendente” disse Li veramente sorpreso, chiedendosi chi sia “è così strano vero?” disse lui un po’ stanco seppur divertito, in risposta vide l’altro scrollare le spalle “solo perché sorridi, sei rumoroso, oltre che esuberante e forse troppo positivo non vuol dire che anche tu non abbia un punto di rottura, probabilmente questa persona avrà parlato di qualcuno vicino a te o criticato qualcosa o qualcuno a cui tieni e forse più volte” e Yamada lo guardò compiaciuto dell’ipotesi “hai indovinato ascoltatore diciamo che uno dei miei colleghi ha parlato male di voi come classe dicendo, sostanzialmente, che non arriverete nemmeno all’ultima parte della sfida, come è sempre successo d’altronde negli ultimi anni, e che solo pochi arrivano alla seconda sfida…se siete fortunati” anche dirlo al biondo lo feriva.
Li si sentì insultato ed infastidito dalle parole di quell’insegnante di eroica che parlava come se lo conoscesse “Vlad-sensei è un idiota” alle sue parole sentì un sussulto acuto e chiese “come hai-?” venendo però interrotto dal ragazzo “be’ non è molto difficile: la competizione è principalmente per le classi di eroica giusto? Quindi non può essere stato un insegante di un altro corso se non uno dei due di eroica, e conosco un po’ Eraserhead da sapere che non farebbe un commento becero del genere quindi logicamente parlando rimane solo uno, ovvero quello della classe B Vlad…il quale dovrebbe imparare a farsi gli affari suoi” e Yamada rise di cuore complimentandosi con lui per la capacità di ragionamento e deduzione; poco dopo suonò la campanella e i due rientrarono.
Dopo la fine delle lezioni il gruppo scese di nuovo nella palestra Omega e fecero il loro solito allenamento esercitandosi a combattere tra loro; poco prima della fine delle lezioni Izuku e Li si misero di fronte all’altro in una posizione iniziale di combattimento, come aveva insegnato loro Wanyin, prima di attaccarsi a vicenda: Li partì con un affondo che venne parato dal fratello il quale subito si scansò e provò a sua volta un attacco sperando di colpirlo ma Li era agile e schivò, mentre parò il colpo causando le lame a scontrarsi seguirono questo schema per qualche tempo ogni tanto provando qualche colpo finché Izuku decise di tendergli una trappola e fece in modo di colpire l’altro facendo in modo che Li si muovesse da un lato per schivare il colpo e Izuku approfittò di quel tempo di reazione per cambiare traiettoria del colpo all’ultimo secondo che centrò il punto mirato facendo sibilare Li, facendolo tendere, il quale però approfittò della momentanea eccitazione del verdognolo per girare rapidamente e colpirlo alla schiena facendolo cadere.
Izuku si girò per rialzarsi prima di sorridersi a vicenda “non male eh? Direi un pareggio?” chiese “tecnicamente mi hai colpito per primo quindi è la tua vittoria” affermò “inoltre siamo a 15 contro 10 quindi ne hai ancora un po’ da recuperare” “zitto stronzo!” gli diede un pugno prima che si voltarono verso gli altri i quali applaudirono e si congratularono con entrambi “è stato davvero incredibile!” “siete davvero un duo in gamba! Non capisco perché non vi abbiano preso!” mentre Izuku sorrideva ringraziandoli e rispondendo alle varie domande Shinso s’avvicinò a Li “posso parlarti un attimo?” e l’altro annuì facendogli cenno di allontanarsi un po’ dal gruppo “vorrei chiederti un favore, dato che ho un quirk mentale come sai devo per forza avere almeno un arma di supporto e avevo pensato di usare un arma simile a quella di Eraserhead” Li annuì seguendo il discorso incoraggiando l’altro a continuare “vorrei parlare con la ragazza esuberante dai capelli rosa che spesso viene qui e chiederle se può farmene una simile ma…vorrei anche chiederti se, quando ne entrerò in possesso, potresti aiutarmi a maneggiarla come tu maneggi le tua catene”.
Li guardò il ragazzo con le occhiaie e ci pensò un po’ non è come se avesse niente in contrario all’insegnare, inoltre confessava di sentirsi un po’ orgoglioso di essere abbastanza bravo da portare un ragazzo più piccolo di lui di aiutarlo ad addestrarsi quindi annuì “va bene, potremmo iniziare dopo il Festival poiché esso si svolgerà domani ma, nel frattempo, ti accompagno da Mei così potrai farle la tua richiesta” e l’altro fu grato, deciso ciò i due dissero ad Izuku dove andavano prima di dirigersi verso i laboratori di supporto ma prima che si avvicinarono Li afferrò Shinso per un braccio fermandolo confondendo l’altro “perché ci fermiamo?” chiese e Li disse “aspetta e vedrai” la sua risposta confuse di più l’altro soprattutto quando lo vide gridare “MEI!!” Shinso stava per parlare quando sentì vai schianti e quella che somigliava molto ad una piccola esplosine dall’interno del laboratorio seguito dall’apertura della porta con il fumo nero che usciva da essa come in un camino di un azienda industriale “LIIII!!!” lasciando l’altro studente di studi generali scioccato “ricorda: presta sempre attenzione quando vai a trovare Mei, in ogni caso imparerai ad avere un sesto senso dopo almeno qualche esplosione di allenamento” l’avvertì prima di trascinarlo dentro spingendo anche la ragazza all’interno dell’aula.
Mei abbracciò l’altro facendo però attenzione alle bruciature che aveva sotto la maglietta dicendogli poi “che cosa posso fare per te?!” “in realtà è per lui che sono qui” indicò Hitoshi che stava decidendo se scappare e ripensare al suo piano o meno ma purtroppo la decisione era stata presa “oh un'altra vittima per i miei bambini!” e il ragazzo dai capelli viola fece un passo indietro incerto “allora dimmi ragazzo viola che cosa può fare la grande e fantastica Mei Hatsume per te?!”. Dopo un po’ di riflessione e scambi di sguardi unilaterale con Li finalmente parlò “l-la mia stranezza si chiama ‘lavaggio del cervello’ e finché uno mi risponde posso comandarlo e fargli fare come dico io…” “oh interessante!” disse entusiasta e lui rise un po’ secco “saresti tipo la terza che lo dice in questi ultimi giorni…ma come puoi intuire non mi basterà per il Festival né tanto meno nella realtà, poiché una volta scoperto il suo punto debole per me sarebbe difficile usarla” e lei annuì sembrando già un po’ ansiosa di cominciare a creare qualcosa “giusto, quindi avevi in mente qualche oggetto di supporto” finì lei e lui annuì “esatto, volevo qualcosa di simile alla sciarpa di Eraserhead… saresti in grado di farlo?” e la ragazza sorrise raggiante “certo che posso! Voglio dire non ne ho mai fatta una prima d’ora ma come si dice ‘c’è sempre una prima volta’!! Non preoccuparti Mei-chan farà qualcosa di simile per te! Intanto ti posso dare qualcos’altro per il Festival” disse allegramente solo per essere poi seguita da un piccolo ghigno “in cambio sarai la mia terza cavia” e questo preoccupò Hitoshi “che cos’è successo ai primi due?” “niente di troppo grave!” rispose lei e lanciò un’occhiata a Li e capì che le due cavie prima erano lui e Izuku ‘be’ almeno non sono da solo ’ pensò.
Wanyin si prese il giorno libero dal lavoro con sorpresa ma sollievo del suo capo poiché sapeva l’occasione e quindi glielo diede più che volentieri e s’incontrò con Inko, che anche lei si era presa il giorno, davanti ai cancelli dell’UA prima che seguirono gli altri nello stadio dove si sarebbe svolto questo famoso Festival A-Cheng si era andato ad informare un po’ e aveva scoperto che era una competizione dove tutti gli studenti di ogni corso dell’UA, quindi non solo di eroica, avrebbero dovuti affrontare una serie di sfide per cercare di arrivare sul podio ‘sembra un po’ come la competizione che abbiamo fatto dopo la caduta delle Setta Wen’ pensò tra sé riuscendo a trovare alcuni spezzoni delle gare.
Lui e Inko erano ad una fila vicino all’accesso attraverso il quale le classi sarebbero entrante; da tutti i lati dello stadio arrivò la voce di Present Mic che diede il benvenuto a tutti dal luogo dove avrebbe commentato per tutta la gara presentando poi le classi di ogni corso e, com’era prevedibile, la classe di eroi 1 A e 1B vennero accolte con più fervore, questa cosa fece scuotere la testa al coltivatore per la parzialità del pubblico, ma poi riportò l’attenzione quando sentì il patetico discorso di una sola parla dello stesso studente abusatore chi era stato ammesso dopotutto quello che aveva fatto “a quanto pare è talmente arrogante e presuntuoso da credere di essere superiore a tutti, sarei estremamente soddisfatta se perdesse pesantemente” commentò Inko accanto a lui e lui annuì “mi chiedo dove metta tutto quell’ego” e lei lo guardò divertito dicendogli “non credo in un posto piacevole” guadagnandosi una risata dal coltivatore.
Successivamente riportarono l’attenzione all’inizio della competizione dove gli studenti avrebbero corso lungo un percorso pieno di ostacoli di vario genere tra cui anche affrontare possibili attacchi da altri concorrenti, subito i due adulti videro come un membro della classe di eroica congelò la galleria dopo esserci passato lasciando molti concorrenti indietro e impossibilitati a proseguire ‘ed era appena iniziata la gara, credo che sia un po’ ingiusto per gli altri però tutto sommato' rifletté, “guarda è Li!” disse improvvisamente Inko prendendogli il braccio e lui guardò subito in direzione prendendo il secondo cannocchiale che aveva portato con se, il primo lo aveva dato a Inko, e guardò suo figlio colpire il ghiaccio con le sue catene sicuramente un po’ surriscaldate dal suo quirk e fare un buco attraverso il blocco di ghiaccio permettendo a lui, Izuku e un altro gruppo intorno a loro di passare, seguiti poco dopo dagli altri studenti che videro l’opportunità cogliendola al volo ‘buona mossa Li ’ si complimentò.
Li aveva chiesto a Mei se le catene erano abbastanza dure da forare il ghiaccio e lei annuì dicendogli “sì ma dipende anche dallo spessore del ghiaccio tuttavia se usi leggermente le tue fiamme e lo combini a vari colpi buoni e ben assestati non dovresti avere problemi” e lui così fece allenandosi verso il tardo pomeriggio un po’ per conto suo in spiaggia a distruggere oggetti simili come: frigoriferi, rete di letti, comò in legno massiccio e tutto quello che riuscì a trovare di abbastanza robusto, e sembrava che i suoi sforzi stessero dando risultati; fece passare lui, suo fratello e il loro gruppo, gli parve di vedere una testa viola dietro ma non poteva occuparsene al momento, corsero con la braccia indietro e inclinati in avanti come dei ninja e recuperarono abbastanza terreno, almeno finché arrivarono ad un dirupo dove le due estremità erano collegate da delle corde alcune delle quali venero tagliate da altri studenti per impedire a quelli indietro di proseguire “posso aiutarvi io” venne la voce di uno del loro gruppo “ sostanzialmente la mia stranezza mi permette di creare oggetti con la soluzione più semplice ma per poco tempo, quindi dovremmo essere veloci e rapidi”.
Li guardò Izuku e il resto che annuirono in accordo e il ragazzo che aveva parlato, un ragazzo un po’ in carne con capelli e occhi marrone scuro come gli alberi di una foresta, si mise in posizione con le mani sul terreno al bordo e chiamò il suo potere subito dopo si creò un ponte di terra che venne attraversato da tutti ma il ragazzo non li seguì “non farò in tempo a passare prima che si sfasci!” gridò dall’altro capo della terra e Li aggrottò la fronte “perché non l’hai detto prima?!” chiese dispiaciuta Ami “non volevo essere un peso” rispose l’altro ragazzo, Li si pizzicò il ponte del naso dicendo “non perdo nessuno del gruppo…Izuku portali avanti e noi vi raggiungiamo” il verdognolo guardò suo fratello e fidandosi di lui annuì secco e disse “avanti intanto andiamo! Abbiamo promesso di arrivare tutti almeno alla seconda gara e non falliremo!” iniziò a correre seguito poco dop dagli altri.
“Ok ragazzone inizia a correre e fidati di me! Non permetterò che tu cada” il ragazzo lo fissò un po’ incerto “so che ci consociamo da poco ma fidati di me, non perderò nessuno di voi fino alla finale!!” gridò dall’altra parte, alla fine il ragazzo decise di fidarsi e iniziò a correre sul ponte sperando di farcela, corse più veloce possibile e notò vagamente che la sua resistenza era un po’ migliorata sicuramente grazie all’allenamento che aveva fatto insieme a tutti e ce l’aveva quasi fatta tuttavia appena pochi passi prima della fine sentì il ponte cominciare a tremare e disfarsi, Li socchiuse gli occhi e tirò fuori parte della sua catena preparandosi e lanciarla proprio quando il ponte crollò a pochi metri dalla dove si trovava; il suo compagno di classe sentì il panico salirgli credendo che sarebbe caduto e perso la gara ma poi sentì e intravide la catena avvolgersi intorno allo sterno e tirarlo con un strattone duro e veloce facendolo contrare con il suo salvatore “ahia…tutto bene?” gli domandò Li preoccupato assicurandosi che non fosse ferito e ansimando l’altro disse “s-sì grazie Li-kun”.
Una volta rialzati iniziarono a correre solo per capire rapidamente che avevano bisogno di qualche spinta per arrivare vicino agli altri “ok è il momento di usare il primo asso nella manica” disse e toccò un pulsante alla base delle sue scarpe “tieniti forte amico, li raggiungeremo subito” l’altro si aggrappò alle sue spalle e subito Li sbatté tra sé le scarpe e da esse si sprigionò una forza che li spinse ad alta velocità verso gli altri studenti che rimasero sorpresi e infastiditi della loro velocità.
A-Cheng guardò dagli schermi come Li e il suo gruppo superarono ostacolo dopo ostacolo ed era orgoglioso di come aiutò il suo compagno di classe dopo che li aveva aiutati a sua volta all’ostacolo delle corde, ma spalancò leggermente gli occhi quando, più in là, lo vide partire a razzo ‘non so perché ma credo che sia un invenzione di quella ragazza del supporto ’ pensò tra sé sospirando poiché i due discepoli gli avevano parlato di questa pazza ragazza e delle sue idee geniali ma spesso folli; vide come evitarono gli ostacoli a forma di robot giganti facendo lo slalom tra essi usando le catene mentre Izuku sembrava usare la spada puntarla nel terreno per cambiare traiettoria o difenderli da attacchi rapidamente, ma ora era curioso di vedere come se la sarebbero cavata con il campo minato “cavolo ci hanno davvero messo di tutto in questa competizione” arrivò la voce di Inko “già, almeno i soldi vengono spesi abbastanza decentemente per prepararli sotto quel punto di vista” disse lui.
Appena Li e l’altro ragazzo raggiunsero gli altri disattivò le scarpe “Li-kun, Chiro-kun siete arrivati!!” esclamò Ami contenta che i due ce l’avessero fatta e Li disse “avevo detto che non perdo nessuno di voi almeno fino alle finali, ricordate il motivo della promessa che abbiamo fatto no?” e tutti annuirono prima di proseguire fino a che arrivarono ad un terreno disseminato di robot “ e adesso?” domandò una del gruppo e Li parlò “userò le catene e le scarpe per farci strada cercando di passare tra quelli malconci e congelati: Izuku tu mi aiuterai nelle manovre di emergenza nel caos non riuscissi; Chiro tu sarai la difesa, in caso di attacco creerai solo dei piccoli dossi o muretti per deviarli, Ami la tua stranezza?” la ragazza rispose subito “posso fare in modo che i miei capelli diventino tentacoli gommosi e si allunghino a mio piacimento, e se uno lo tagliasse essi ricrescerebbero in pochi secondi, posso anche tagliarmeli io stessa e a distanza” “bene allora aiuterai Chiro in difesa se avesse bisogno di aiuto o supportare Izuku nel caso fosse impossibilitato per qualche motivo, voi altri sarete di guardia ma tenetevi pronti ad intervenire!” tutti annuirono e si misero in posizione.
Il piano procedette bene Li e Izuku riuscirono ad evitare i robot e quei pochi che incontrarono furono battuti rapidamente dal gruppo, Chiro e Ami dovettero difenderli da un paio di attacchi ma fortunatamente non troppo ardui e una volta fatto arrivarono all’ultima parte del percorso un campo minato “f-forse posso aiutarvi io, il mio quirk mi permette di vedere fino a 4 metri di profondità e 4 in lunghezza sotto qualsiasi terreno, ma non so se può farlo di più” parlò Shila, una ragazza dai capelli bianchi e occhi grigi, “fantastico!” esultò Ami “e come facciamo a passare velocemente?” domandò poi Ami “vi aiuto io!!” sentirono la voce di Mei correre verso di loro “possiamo usare questa!” tirò fuori una tavola di metallo che si allungò fino a diventare grande quanto un anta di un armadio gigante “è telecomandata ma non possiamo starci tutti” disse poi un po’ imbarazzata, ‘questo non va’ pensò Izuku così si guardò intorno e notando un Robot poco distante da loro gli venne un idea “penso di avere un idea!” parlò dirigendosi rapidamente verso il relitto di metallo.
“Li-nii aiutami a staccargli il petto!” e l’altro usò la mano infuocata e liberò il pezzo indicato lo portarono dagli altri “possiamo usare una corda e legarli insieme così che la tavola di Mei vada trascinandosi dietro anche gli altri sull’altro pezzo di metallo” propose “sì può funzionare! Il mio bambino può portare fino a 4 tonnellate di peso!” disse allegra “bene, allora moviamoci non credo ci rimane molto tempo” affermò Li così si posizionarono in quel ordine: Mei, Izuku, Ami e Shila sulla tavola della ragazza di supporto mentre Li, Chiro, Yuki ( una ragazza mingherlina dai capelli neri e occhi azzurri il cui quirk poteva farle controllare le ombre che si trovavano fino a 9 metri, tuttavia aveva l’inconveniente di essere estremamente vulnerabile ad attacchi esterni se non aveva uno scudo o una persona che l’aiutasse) erano sull’altro.
Successivamente Mei attivò il suo bambino e Shila usò il suo quirk i suoi occhi si illuminarono di bianco e subito il suo sguardo trafisse il terreno indicando alla ragazza dai capelli rosa le mine riuscendo ad evitarle tutte ma poi Izuku disse “Shila c’è un pezzo dove ci sono mine più ravvicinate tra loro?” e lei confusa guardò e fece un cenno “che cos’hai in mente di fare Izuku?” gli chiese Li “qualcosa di stupido e potenzialmente pericoloso ma che ci potrebbe aiutare a superare gli altri concorrenti, se non tutti altrimenti non credo che riusciremo a farcela… potremmo sfruttare le mine e farci catapultare più vicini possibile alle prime posizioni!” disse mezzo eccitato gli altri rimasero in silenzio finché Li disse “vuoi farci saltare in aria?” “…lo fai sembrare un idea stupida” disse con il broncio “questo perché lo è!!...Tuttavia io dico di provare” disse Ami cogliendo di sorpresa tutti gli altri “non abbiamo molta scelta avete dimenticato che cosa abbiamo promesso ieri: che avremmo fatto di tutto per aggiudicarci la vittoria ad almeno una delle competizioni, lo dobbiamo ai nostri sforzi, alla nostra classe e soprattutto al nostro Sensei dopo quello che Li ci ha riferito” fece una pausa “inoltre lo dobbiamo anche a Li e Izuku che ci hanno aiutato ad allenarci!”.
Il piccolo discorso determinato della ragazza commesse un po’ i due fratelli mentre gli altri si guardarono annuendo “hai ragione, fanculo facciamolo!” gridò Chiro “bene allora Mei facci saltare in aria!” “agli ordini!!!” gridò più eccitata del solito cambiando direzione “a quanto pensi siano a distanza tra loro?” domandò Izuku alla ragazza “non più di 3 metri!” rispose “Li allunga la catena e mettiamoci in orizzontale e prendiamo tutte quelle che possiamo! Mei questo tuo bambino può cambiare traiettoria in volo?!” “certo che sì! Per chi mi hai preso, ha anche il turbo” affermò. Quando mancavano pochi metri Mei e Li girarono i due pezzi di metallo mettendosi nella posizione concordata e il verdognolo urlò “tenetevi tutti forte!!” pochi secondi dopo le due tavole di metallo finirono proprio sulle mine e di conseguenza furono fatti saltare letteralmente in aria in una grande esplosione sorprendendo alcuni degli altri studenti e pubblico, che rimasero interdetti dalle due tavole di metallo che sfrecciavano come se fossero una sorta di slitta.
Mei e Li manovrarono le tavole facendoli raddrizzare proprio poco più indietro dei primi concorrenti della classe di eroi, tra cui Bakugo e Todoroki Shouto, mentre stavano per atterrare proprio a metà distanza tra il campo minato e il traguardo Li disse “accendi il turbo Mei dobbiamo arrivare primi!!” sorprendendo ed eccitando il gruppo e la ragazza lo fece ,“agli ordini!!”gridò azionando il turbo e subito la tavola partì a razzo trascinando dietro l’altra lasciando i due concorrenti di eroica scioccati dall’improvvisa velocità del gruppo, “ WOAH! Mei adesso puoi rallentare siamo a pochi metri!!” urlò Li dopo qualche metro tuttavia la velocità non diminuì affatto “ops…sembra che non funzionino bene i freni!” disse un po’ imbarazzata “CHE COSA??!” gridò Izuku in preda la panico “niente paura c’è il pulsante di spegnimento d’emergenza!” disse sempre allegra “ALLORA SPINGILO MEI! Questa è chiaramente un’emergenza!” gridarono tutti in coro pregando per la loro incolumità “va bene, va bene calmi uhm qual era?... Ah eccolo!” spinse il pulsante e il turbo si spense tuttavia la tavola perse la stabilità a causa dell’improvvisa perdita di velocità, cosa che li fece capovolgere e ruzzolare a terra.
Quando si rialzarono videro che mancavano pochissimi metri “forza alzatevi c’è l’abbiamo quasi fatta!!” l’incitò Izuku e tutti lo fecero, nonostante fossero un po’ ammaccati, cominciando a correre per gli ultimi metri che rimanevano ma dietro di loro Bakugo e Todoroki riacquistarono rapidamente terreno usando i loro quirk per aiutarsi dopo che si erano ripresi dallo shock, “correte più veloce!” li spronò Li sperando che riescano tutti e 7 loro ad arrivare per primi, ad un certo punto Yuki si girò verso i due e attivò silenziosamente il suo quirk verso le ombre dei due bersagli dietro il suo gruppo facendo in modo che i due studenti di eroica inciampassero e cadessero a terra tra di loro, grazie a questa mossa un po’ sporca riuscirono tutti e 7 a superare il traguardo aggiudicandosi i primi posti seguiti poco dopo dagli altri due.
A-Cheng e Inko erano senza parole quando videro come i loro due figli, assieme al loro gruppetto, riuscirono ingegnosamente a superare le varie sfide facendo gioco di squadra con gli altri soprattutto quando arrivarono verso la parte finale ovvero il campo minato, tuttavia non poterono non sospirare stancamente e bonariamente a come abbiano deciso di farsi letteralmente saltare in aria “credo sia stata un idea di Zuzu” parlò Inko intuitivamente “probabile, data la sua comprovata impulsività in molte occasione”” concordò stancamente “già mi chiedo da chi abbia ripreso” aggiunse la donna ma entrambi erano estremamente orgogliosi dei due loro ragazzi.
Izuku ansimò guardandosi intorno notando che tutti loro avevano passato il traguardo “oh mio… c’-c’è l’abbiamo fatta” disse stupito guardò rapidamente Li che si stava rispolverando i vestiti e gli fece un sorriso ferino e seppe che questo non era un sogno “ci siamo riusciti ragazzi!!” intanto il gruppo si rialzò prima di guardarsi ognuno negli occhi e sorridersi “abbraccio di gruppo!!!!” gridò Ami e nonostante le proteste di Li fu trascinato tra gli abbracci mentre la folla esultava alle parole del commentatore della loro vittoria ma nessuno di loro era troppo consapevole del chiasso.
Present Mic rimase davvero senza parole il che era insolito per lui poiché erano rare le volte in cui fu preso così alla sprovvista e dalla contentezza per quello a cui aveva assistito con i suoi stessi occhi, i due piccoli ascoltatori avevano portato alla vittoria se stessi e il loro gruppo della sua classe, dopo qualche momento di shock li dichiarò vincitori “un bel applauso per i nostri VINCITORI!!!” e la folla lo fece con clamore; dopo ciò ci fu una piccola pausa di alcuni minuti e l’annuncio della seconda sfida detta: una battaglia di cavalleria ovvero i concorrenti passati alla prima sfida avrebbero dovuto formare delle squadre nelle quali uno di loro avrebbe indossato una fascia con un tot di punti calcolati in base alla loro posizione nella precedente classifica, ovviamente decisero di mettersi in squadra e quado dovettero scegliere chi sarebbe stato colui che era responsabile di portare e proteggere la fascia di punti scelsero Midoriya.
Una volta che tutti i partecipanti si prepararono, la squadra autoproclamata ‘Gladiatori’ sapeva che sarebbero stati il bersaglio principale di molte squadre soprattutto quella di Bakugo e Todoroki che sicuramente avevano del rancore verso di loro, soprattutto il primo, “eccoci qua fantastica gente del pubblico, pronti per una altra sfida emozionante??!” domandò Yamada dalla sua postazione “YEAHHH!!!” si levò un coro dai tifosi “bene allora che la gara COMINCI!” urlò e di lì a poco Midnight gridò “VIAA!” e subito molte squadre partirono alla volta della squadra dei Gladiatori i quali si tesero pronti dando l’illusione di rispondere agli attacchi solo per Lì attivare le sue scarpe modificate usate precedentemente per spostarsi mentre Mei azionò i razzi alla schiena quando videro la squadra Todoroki tentare subito un primo attacco.
Lo scatto li fece balzare in aria ma lo studente di eroica non si arrese e disse subito a Iida di seguirli con la sua velocità per portarli dove si trovavano ma Li che osservò attentamente, fidandosi che gli altri facessero altrettanto con gli altri nemici, si preparò a difenderli e quando vide il suo inconsapevole fratello posizionarsi in prossimità del loro luogo di atterraggio usò le catene per sfondare le pareti di ghiaccio che aveva creato per contenerli, si godette lo sguardo leggermente sorpreso dell'altro prima che Mei tentò una virata che li portò a sfiorare l’altra squadra costringendoli ad abbassarsi per evitare di essere colpiti e lasciandogli campo libero per allontanarsi e Li e la sua squadra atterrarono, tra applausi del pubblico, con uno sguardo determinato ma sollevati di essere riusciti a proteggere i loro punti, poiché sapevano che questo sarebbe stato il loro principale compito dato che ne avevano già abbastanza in partenza…ovviamente se ne prendessero altri sarebbe un bonus.
Per qualche tempo la squadra Gladiatore riuscì a tener testa agli altri concorrenti avversari, nonostante avessero avuto un paio di chiamate ravvicinate, al momento Yuki socchiuse gli occhi verso la squadra che aveva un studente vestito da emo con il becco di un uccello e un ombra senziente il quale aveva tentato di attaccarli a sorpresa già due volte, sapeva che Li si stava occupando di osservare l’altra squadra con il Todoroki perciò decise che a questa squadra ci avrebbe pensato lei stessa, dato che non aveva ancora fatto molto per la sua squadra, quindi aspettò che l’ombra senziente s’avvicinò nuovamente facendo finta di niente approfittando della distrazione fornita dalla squadra Todoroki per provare a prendere la fascia di Izuku, il quale stava coordinando gli attacchi agli altri in maniera esemplare anche se era un po’ nervoso, e quando risultarono abbastanza vicini Yuki si girò di scatto, usò il suo quirk bloccandola e comandargli di farla scontrare contro la sua stessa squadra e così essa fece, l’ombra si fermò di colpo e tornò contro il suo proprietario e la sua squadra la quale venne colpita ed iniziò a cadere ma poi una ciocca di capelli di Ami andò verso di loro rubandogli la fascia dei punti, non erano molti ma si trattava più che altro di una piccola vendetta, le due ragazze si sorrisero a vicenda dandosi il 5.
Present Mic era sempre più eccitato anche del solito, se il fatto che si agitasse sulla sedia era un’indicazione, poiché stava assistendo a una cosa che non credeva avrebbe visto per molto tempo vide come il gruppo, che decisero di chiamarsi Gladiatori, tenere testa a varie squadre che cercavano di prendere i loro punti, che non erano pochi, poi vide come Yuki-chan contrattò e abbatté Dark Shadow facendo in modo da eliminare l’intera squadra “incredibile gente! Avete visto come la studentessa di nome Yuki abbia contrastato e abbattuto una squadra di studenti eroi usando la loro stessa arma!!” e il pubblico esultò alla grande “I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E COME QUESTA SQUADRA composta da studenti di STUDI GENERALI abbia dato parecchio filo da torcere a molti studenti di eroica e lo stia ancora facendo!!!” urlò più eccitato del solido, persino gli altri insegnanti che assistettero alla battaglia tramite gli schermi all’interno del complesso erano rimasti sorpresi da questa strana e funzionale squadra.
Aizawa sorrise commentando al biondo “davvero molto intelligenti e tenaci questi tuoi studenti” il quale quasi perse queste parole ma gli sorrise in maniera accecante e annuì; dagli spalti Inko e Wanyin non potevano quasi credere a quello che stava succedendo “di certo hanno preso alla lettera il fatto di ‘tentare l’impossibile’” commentò la donna poiché Izuku e Li, da qualche tempo, avevano parlato di un nuovo motto: ‘tentare l’impossibile’ e decisero che avrebbero iniziato a mettere in pratica questo loro motto proprio al Festival dello Sport e ci stavano riuscendo alla grande e Wanyin arrossì un po’ sotto lo sguardo consapevole di Inko, che sapeva che era il suo motto che avevano preso, e schiarendosi la gola disse “sì infatti sono molto orgoglioso di loro… nonostante siano ancora due pesti che mi faranno venire i capelli grigi” e lei rise in accordo “mah potremmo fare la tinta insieme se vuoi” “non so se il verde mi doni” ribatté e lei sbuffò “posso assicurarti che staresti bene con qualsiasi colore... ma c’è anche il viola se lo desideri” e lui rise guardandola.
Izuku sapeva che mancavano poco tempo alla fine della battaglia così disse a tutti di tenere duro “abbiamo un problema” parlò Ami e indicò la squadra di Todoroki e Bakugo avvicinarsi a loro “cazzo due squadre potenti e seccanti allo stesso tempo” disse con una smorfia Chiro, Li socchiuse gli occhi dicendo “della squadra di Todoroki me ne occuperò io, voi altri pensate a Bakugo” disse e Izuku gli disse “sei sicuro Li?” e sebbene potesse non sembrare così il verdognolo era un po’ preoccupato per lo stato del fratello se dovesse usare le sue fiamme ma al cenno sicuro dell’altro disse “ok ma Ami sarai il suo supporto, Mei tu ti occuperai di difenderci con i tuoi fantastici bambini e/o creare diversivi, Shila tu la supporterai in caso di necessità, e Chiro tu mi servirai come scudo per le numerosi e inevitabili esplosioni, Yuki anche tu con la tua stranezza lo aiuterai basta anche solo per qualche secondo, così non sarai eccessivamente vulnerabile tuttavia in caso interverrò io… capito tutti?” e ci fu un cenno collettivo anche lui respirò pesantemente “avranno il tempo per un attacco ciascuno dato che il timer sta per finire quindi dobbiamo stare più attenti di prima, ma teniamoci aperti all’idea che potrebbero fare un attacco combinato… anche se la vedo difficile considerando i loro rispettivi leader” concluse.
Todoroki osservò la squadra con attenzione sapeva che erano un osso duro se i suoi precedenti fallimenti di attacco, così come quelli altrui e il loro comportamento nella prima sfida, erano un indicazione e sebbene si dovesse concentrare su tutti loro, il suo sguardo si concentrò principalmente sui due fratelli in particolare sul moro, Li se ricordava bene, che sembrava osservarlo e studiarlo… c’era qualcosa in lui che lo incuriosiva e lo intrigava e non riusciva a capire perché ed essendo leggermente curioso della cosa si promise che se non avesse trovato risposte durante questo evento gli avrebbe parlato direttamente, tuttavia questo era per dopo adesso aveva altro su cui concentrarsi e Bakugo gli dava fastidio con le sue urla così gli mandò un ondata di ghiaccio che li fece sbandare ma non cadere “EHI CHE DIAVOLO FAI ICY-HOT?!” gli gridò il biondo incazzato e lui rispose semplicemente “mi sei d’intralcio…Iida più veloce” e il rappresentante di classe annuì e accelerò lasciando Bakugo e gli altri molto più indietro dirigendosi verso il loro bersaglio, il quale continuò a spostarsi guadagnando tempo ma lui strinse gli occhi dicendo “Momo stai pronta a creare una spada o un arma per te e una coperta resistente all’elettricità…Kaminari dagli una scossa” e il biondo elettrico annuì caricando il suo fulmine pronto a rilasciarlo.
Nel frattempo la squadra avversaria si preparò “Chiro cosa pensi di poter fare? Quello sarà un fulmine ad alto voltaggio” domandò Izuku al ragazzo sapendo di una piccola particolarità del suo quirk ovvero che la sua stranezza funzionava più a lungo del normale solo sul ragionamento di quest’ultimo (autrice: strano lo so ma abbiate pazienza) “se usa il fulmine ci serve qualcosa che ci protegga o che non ne sia influenzato…magari un parafulmini o anche un qualcosa di gommoso!” disse “esatto aspetta che ti dia il segnale e crea un parafulmini in modo da conficcarlo nel terreno non appena te lo dirò” disse continuando ad osservare e appena vide Kaminari usare il suo fulmine sul terreno urlò all’instante “adesso!!” facendo sorprendere un po’l’altra squadra anche se non si distrasse e Chiro creò rapidamente un palo di metallo e lo conficcò nel terreno, il quale attirò il fulmine dissipando l’attacco e a quel punto Yuki e Li agirono insieme con la prima che bloccò momentaneamente le ombre di Momo e Todoroki mentre Li avvolse una catena ai piedi di Iida e lo sbatté al terreno facendo in modo che gli altri cadessero.
Ma Shouto non voleva arrendersi e lasciò che il ghiaccio gli ricoprisse il braccio pronto ad attaccare ma Li incontrò il colpo con il suo avambraccio ricoperto dalla polsiera in acciaio e i due si fissarono negli occhi in sfida proprio mentre il tempo scadeva “FIIIINE! E la squadra che ha vinto è: quella dei GLADIATORI che si sono aggiudicati un milione e passa di punti!!” gridò Presenti Mic; Li spinse l’altro staccandosi e facendo un piccolo ghigno, rivolto a sé stesso più che altro, e si girò per camminare dagli altri e godersi la seconda vittoria della giornata ‘finalmente il mio duro lavoro e i miei sacrifici stanno venendo ripagati’ pensò trionfante.
Dopo quella battaglia ci fu una pausa di 15 minuti nella quale gli studenti poterono riposarsi un attimo e curarsi qualche graffio mentre Cementoss e Midnight ripulivano e riordinarono il campo poiché l’ultima sfida sarebbero stati scontri uno vs uno, cosa che per i due fratelli era un po’ scontata “va bene sembra che da qui ognuno farà da sé” disse Izuku un po’ dispiaciuto “va bene Izuku, noi tutti vi ringraziamo per averci aiutato ad arrivare fin qui, non credo che ci saremmo riusciti se non fosse stato per voi” riferendosi a Li e Izuku e i due compagni sorrisero un po’ prima che Li disse “non devi alla fine avevamo un obiettivo in comune, mi raccomando mettiamocela tutta”.
Pochi minuti dopo il moro si trovò poco distante dalla rampa d’ingresso tra gli spalti per riposarsi dal casino di voci sia dal pubblico che dagli altri concorrenti prima che sentì la voce di A-Cheng “sei stato molto bravo Li” egli aprì gli occhi guardando l’uomo che lo aveva aiutato, amato, creduto in lui e addestrato sorridendogli dolcemente subito andò da lui e l‘abbracciò “grazie…papà” godendosi la colonia a base di Loto che Jiang Cheng spesso usava oltre che il calore accogliente del corpo caldo quando l’abbraccio fu ricambiato, rimasero così per un po’ incuranti che una persona li vide dall’angolo di uno dei corridoi.
Todoroki Shouto non provava quasi mai emozioni, anzi si sarebbe quasi definitivo apatico, non a causa dell’infanzia incasinata che ha avuto grazie al donatore di sperma malato e ossessivo che aveva, per questo non capiva perché la scena dell’abbraccio a cui stava assistendo tra lo studente di studi generali e suo padre, a quanto pare, lo faceva sentire strano quasi…geloso (?) ma non riusciva a capire come mai, sapeva solo che guardare i due avere un momento famigliare così semplice e normale gli faceva provare invidia per l’altro studente ‘perché è così? Non so niente di lui e dell’uomo però non so come, o perché, ma c’è qualcosa in questo Li che mi infastidisce…forse sarà perché lui ha delle cicatrici come le mie ma a differenza mia sa che cos’è il calore di un abbraccio e di una famiglia’ pensò scuotendo la testa ritornando indietro, tuttavia venne fermato dalla voce odiosa di suo padre “che cosa diavolo stai combinando Shoto quando crescerai e userai il tuo lato fuoco?”.
Enji guardò suo figlio ignorarlo girando le spalle e allontanarsi “non provare a girarmi lo sguardo e rispondi alla domanda!” ordinò severo “non ti devo alcuna spiegazione, faccio quello che mi pare e se non ti sta bene affari tuoi” rispose sempre con tono apatico “avevo detto che non avrei mai usato il tuo fuoco e questo evento è la prova che mi serve, vincerò questa competizione senza il tuo dannato lato ma usando solo quello di ghiaccio” disse al padre biologico il quale disse “oh davvero? Eppure finora sei stato battuto da un’insignificante squadra di un corso stupido, sei arrivato ottavo! Come pretendi di battere All Might se non t’impegni!” gli gridò e il figlio lo guardò con odio “questo è un tuo problema, se lo farò sarà solo con il mio ghiaccio” riaffermò prima di superare l’energumeno e andarsene ma l’altro gli afferrò il braccio rudemente “hai dimenticato chi sei? Sei il mio capolavoro ho speso tempo, fatica e denaro per renderti quello che sei quindi vedi di ricordarlo…o non ti piaceranno le conseguenze” l’avvertì l’uomo, in risposta Shouto staccò bruscamente il braccio dicendo “io non sarò mai come te e non userò niente di quello che ho ereditato da te” socchiuse gli occhi andandosene e lasciarlo lì.
Tutti i candidati rimasti si radunarono nel campo in attesa dell’inizio dell’ultima parte del Festival, gli scontri 1 vs 1 sarebbero stati scelti a sorteggio; una volta deciso iniziarono i primi scontri e il risultato dell’eliminazione non sorprese molti poiché quasi tutti gli studenti di eroi che combatterono contro quelli degli altri corsi arrivati fin lì passarono, quasi poiché Yuki si era ritrovata a combattere lo stesso Tokoyami che aveva battuto prima e nonostante avesse avuto alcune difficoltà riuscì ad uscirne vincitrice di nuovo come anche nel prossimo turno tuttavia fu eliminata nei quarti di finale ma per lei era una vittoria soddisfacente poiché quasi nessuno del suo corso negli ultimi anni era arrivato dov’erano lei e gli altri amici, anche Chiro e Shila furono eliminati nello stesso turno mentre Ami a quello successivo quindi del gruppo dei Gladiatori erano rimasti solo Izuku e Li sui quali gli altri amici avevano risposte le speranze per vincere come avevano promesso.
Li guardò come Izuku sconfisse il suo avversario, Momo, la stessa ragazza della battaglia di cavalleria, sconfiggendola approfittando della sua lentezza nel creare oggetti dovuta soprattutto al suo pensare troppo “come hai fatto a sconfiggermi nonostante la mia stranezza?” chiese lei alla fine della battaglia “perché sei lenta hai un quirk utile ma ti manca l’elasticità mentale e sei troppo lenta nel creare l'oggetto che ti serve, da quello che ho potuto vedere questo dipende maggiormente dal fatto che pensi troppo, devi imparare ad agire più d’istinto o quando affronterai un avversario sarai quasi sicuramente abbattuta…tuttavia la lentezza potrebbe anche essere dovuta ad un fattore alimentare” le rispose e lei confusa chiese spiegazione “in che senso scusa?” il verdognolo ribatté “sicuramente sei una ragazza attenta al tuo aspetto corporeo, oppure la tua famiglia o le persone al tuo fianco te lo fanno pensare e va bene voler essere informa…ma gli oggetti che crei li prendi dal tuo corpo giusto?” al suo cenno proseguì “e ogni volta che lo fai perdi dei grassi e delle proteine quindi dato che non sei in forma la tua capacità di creare oggetti rapidamente diminuisce” e lei spalancò gli occhi “fossi in te rivedrei la dieta che ti sarà stata data, non dico che devi mangiare eccessivamente ma devi trovare un modo di ricrearti le proteine e i grassi che perdi nell’usare il tuo quirk…tipo barrette energetiche di qualche tipo” disse conciso prima che se andò, lasciando la studentessa a riflettere sulle parole del suo avversario.
Ora era il turno di Li e dato che sarebbe stato uno degli ultimi scontri era di vitale importanza che si concentrasse ancora di più per vincerlo poiché voleva arrivare al podio e dimostrare finalmente a se stesso di essere abbastanza forte “-e il prossimo incontro sarà tra…” Present Mic fece una pausa facendo salire l’eccitazione e la tensione di praticamente tutti mentre il display si muoveva fino a mostrare la foto di Li e…Todoroki Shouto ‘certo…ti pareva’ pensò seccato l’ex albino “lo studente di studi generali che, assieme al fratello e al loro gruppo hanno dato filo da torcere a molti studenti eroi e a cui sono orgoglioso di insegnare, LI JIANG contro il giovane SHOTO TODOROKI della classe 1 A!!” e la folla impazzì “e non so voi ma credo che sarà una battaglia interessante!!”.
Izuku guardò il fratello un po’ agitato decidendo di raggiugerlo “starai bene Li-nii?” gli domandò ed egli si girò “certo che si Zuzu, non ho intenzione di perdere o farmi influenzare in alcuna maniera da lui: ho A -Cheng, tu e Inko come famiglia non ho bisogno di altro” sorrise facendo venire le lacrime agli occhi del verdognolo “ma ho bisogno che tu mi tiri fuori dal fare qualcosa di stupido, se dovesse capitare, altrimenti Wanyin mi spezzerà le gambe davvero” ghignò mettendo un pugno davanti a sé e l’altro annuì ancora acquoso facendo lo stesso “contaci nii-chan e sì lo farebbe totalmente, e anche a me perché ti ho lasciato farlo quindi è nell’interesse di entrambi”; poi il giovane s’incamminò verso il bordo del campo aspettando che Kayama-sensei gli disse di entrare “buona fortuna zuccherino” gli fece l’occhiolino “g-grazie” balbettò lui arrossito schiarendosi la gola incamminandosi “ehi Midnight non metterlo a disagio, già ne avrà abbastanza” sentì Cementoss alla sua destra “oh andiamo gli ho solo augurato buona fortuna!” si lamentò lei mentre lo seguì alla metà esterna del campo.
Li e Shouto si guardarono rispettivamente negli occhi, due azzurri e uno azzurro e grigio, mentre la folla esultava intorno a loro per l’inizio di questa lotta che prometteva di essere incredibile, tuttavia quelli che erano li sul campo, però, avvertirono una certa aria di tensione tra loro; all’improvviso Shoto attivò rapidamente il suo quirk sperando nella sua velocità per congelare l’altro al terreno come ha fatto nella maggior parte dei suoi precedenti incontri ma il suo avversario non era stupido e deve aver osservato e imparato da essi poiché saltò rapidamente atterrando sul terreno ghiacciato, come se nulla fosse e senza neanche scivolare, approfittando dell’opportunità poi corse sul ghiaccio e lo colpì al viso con un pugno cogliendo l’altro di sorpresa, così come il pubblico, prima di guardarlo impassibile.
Shoto rimase sorpreso ma si riprese quasi subito toccandosi il punto leso prima di sparare il suo ghiaccio verso l’altro ma, ancora una volta, egli sfruttò la velocità (anche delle scarpe) per mettere distanza tra di loro e quando vide lo studente di eroe mandagli altri spuntoni di ghiaccio usò le sue catene avvolgendosele alle nocche prima di colpire il ghiaccio frontalmente spaccandoli con poca difficoltà e farsi strada superandolo per attaccare nuovamente Shoto il quale, però, questa volta usò il suo braccio destro congelato per parare il colpo e i due si fissarono negli occhi uno con uno sguardo socchiuso e l’altro un po’ allargato dalla malizia che vide per un istante dietro quegli occhi prima che si dissipò e intanto la folla esultò eccitata per ogni colpo scambiato dai due.
Li fece pressione ritirandosi però quando vide il braccio sinistro, senza il fuoco, tentare di prenderlo; il moro osservò come il suo avversario tentò di sopraffarlo usando il suo lato di ghiaccio e quasi volle ringhiare alla sua stupidità ma non l’avrebbe fatto, sarebbe inutile perdere tempo con uno come lui quindi disse “è questa la potenza del figlio prediletto dell’ eroe numero 2 dunque…deludente dal mio punto di vista” parlò con tono apatico per la prima volta all’inizio della lotta, la sua affermazione fece aggrottare la fronte all’avversario “non capisco come tu sia nella classe di eroica nonostante la tua debolezza e scarso impegno” finì di dire “tu non sai niente di me” gli rispose lo studente bicolore socchiudendo gli occhi “no, ma girarono molte voci” ribatté prima di usare una delle sue catene per colpirlo ma Shoto le schivò e contrattò mandandogli pezzi di ghiaccio dopo pezzi di ghiaccio ma lo studente di studi generali li distrusse tutti senza molta fatica riscaldando leggermente le catene o li schivò.
Successivamente girò su se stesso allungando e manovrando la catena aumentando la velocità confondendo il suo avversario, aggiungendo poi anche la seconda nel bel mezzo della roteazione, prima di scagliarne una direttamente contro lo studente il quale usò il ghiaccio per proteggersi ma invece che vedere l’altro frustrato per avergli fermato l’attacco lo vide restare impassibile prima di fare un piccolo ghigno e solo allora Shoto si ricordò che l’altro aveva due catene, spalancò gli occhi accorgendosi del suo stesso errore ma fu troppo tardi poiché sentì qualcosa di freddo legargli la gamba strettamente e subito cercò di congelare la cosa ma sentì la freddezza della catena scaldarsi rapidamente sciogliendo la sua stranezza all’istante ‘che cosa cavo-’ non riuscì a finire il pensiero che sentì alcune voci dei suoi compagi di classe gridare, così si rizzò e guardò in direzione del suo avversario solo per non trovare nulla di fronte a lui ‘dove è andato?’ si chiese solo per sentire un fruscio che lo fece abbassare gli occhi solo per incontrare un pugno che lo colpì sotto il mento sollevandolo e rapidamente punto le mani a terra alzandosi in verticale in modo da dargli un calcio allo stomaco, mentre rimase sospeso in aria, in modo da mandarlo in direzione del muro fuori dal campo sotto gli occhi sorpresi del resto degli studenti della classe di eroica oltre che degli insegnanti e parte del pubblico prima di rimettersi in piedi.
A-Cheng era molto orgoglioso e, onestamente, sorpreso di Li mentre lo vedeva affrontare il suo famigliare con logica e strategia, quando aveva visto contro chi avrebbe dovuto combattere confessò di essere preoccupato ma non si trattava di una questione di forza, poiché l’altro era bravo e forte già di per sé e lo riconobbe nello stesso momento in cui lo mise alla prova la prima volta che l’allenò, ma aveva paura che il ragazzo potesse lasciarsi trasportare dal forte rancore e odio che ancora covava per la sua famiglia biologica tuttavia, fortunatamente, non sembrava essere il caso e si permise di rilassare leggermente la tensione sulle spalle, non del tutto però poiché aveva imparato che era meglio che escludere a prescindere che le sorti di un incontro come quello potessero cambiare. Da parte sua anche Inko era preoccupata per Li dopotutto anche lei sapeva della verità sulla sua famiglia e su come sia stato trattato e anche lei temeva che avrebbe potuto farsi male soprattutto se usava troppo avventatamente le sue potenti fiamme trasportato dall’odio dell’altro, ma sorrise quando lo vide affrontare l’inconsapevole fratello minore con calma e strategia, oltre che notare un piccolo trionfo quando o studente di eroica fu scaraventato quasi fuori dal ring; Izuku si morse leggermente il labbro trattenendo il sorriso e l’urlò di eccitazione quando vide come Li colpì due volte lo studente bicolore mandandolo fuori dal campo.
Dalla cabina di commento Aizawa e Yamada guardarono rispettivamente accigliato e sorpreso “sono davvero contento del mio piccolo ascoltatore!!” cominciò il biondo rumoroso sorridendo coprendo il microfono per vitare che venisse sentito e ricevesse polemiche “non prenderla sul personale Aizawa ma sono così eccitato per questo scontro!” e Aizawa lo poteva capire perfettamente anche lui era interessato all’andamento di questo combattimento, anche perché sperava che magari potesse capire qualcosa di più sulla correlazione tra i Todoroki e i Jiang, ma questo non voleva dire che non fosse sorpreso delle incredibili abilità che il giovane Li stava dimostrando in questo intero evento ma, sebbene la maggior parte stesse esultando, c’era una persona che non era del loro stesso parere più precisamente il padre di uno dei due chi era: Enji Todoroki, il quale strinse forte la ringhiera dove si era appoggiato quasi sciogliendola e adirato urlò “che cosa stai facendo SHOTOO! Usa il dannato fuoco che hai ereditato da me e distruggilo!” facendo girare a guardarlo alcune persone tra cui Izuku e i loro amici, Jiang Cheng e Inko “come puoi farti sconfiggere da quella specie di semi carbonella su due gambe!” riferendosi alle cicatrici sulle braccia e su parte delle gambe di Li, che si erano scoperte durante uno degli scontri precedenti, fortunatamente quella intorno al mento no.
Shoto era parzialmente cosciente delle voci intorno a lui così come il vento attorno al suo corpo mentre si dirigeva contro la sua sconfitta, ma quando sentì i commento sprezzante del donatore di sperma per l’aspetto del suo avversario gli fece socchiudere gli occhi e usò il suo ghiaccio per fermarsi proprio a filo del bordo campo e rientrare in gioco, ma invece che attaccare si rivolse al padre “questo non è un tuo problema… inoltre te l’ho già detto non userò mai il tuo fuoco!” facendo tacere tutti i presenti lì vicino “non fare lo stupido testardo!! Sei il mio capolavoro comincia a comportarti come tale-!!” prima che potesse inveire ancora di più una catena fu rivolta contro di lui fiorandogli il viso ferendolo leggermente prima di ritornare indietro e subito tutti coloro che assistettero spalancarono gli occhi rivolgendosi verso il proprietario che era nessun’altro che lo studente di studi generali, che guardò l’uomo con la coda dicendo freddamente “stai zitto, il pubblico deve solo guardare e basta” rivolgendosi poi al suo avversario “ora datti una mossa ‘capolavoro’, se non vuoi combattere arrenditi e poniamo fine alla lotta…oppure ti farai crescere le palle e mi affronterai come si deve?”.
Shoto guardò lo studente minacciare e rispondere a tono a suo padre, l’eroe numero 2, rivolgendosi poi a lui e ascoltando le sue scelte parlò “hai ragione…mi arren-” cogliendo di sorpresa il pubblico ma non il suo avversario che disse sprezzante “chi l’avrebbe mai detto che tu fossi un codardo…davvero buona qualità per essere un futuro eroe” l’altro lo guardò dicendo “tu non sai niente di me o della mia famiglia” e Li solo rise ad alta voce come se lo prendesse in giro “e io non sono un codardo, solo non voglio dargliela vinta” disse riferendosi al padre ancora incazzato sul parapetto degli spalti “stronzate ‘capolavoro’, tu sei un codardo e stai usando questa ridicola scusa del 'non volergliela dar vinta' e fare il ribelle per pararti il posteriore tutto qua” ribatté provocatoriamente “di nuovo: davvero eroico” finì di dire sarcasticamente e Shoto strinse la mani “non chiamarmi così”, confuso l’altro domandò “cosa? Capolavoro? Ma è quello che sei perché negarlo dunque, è così che tutti ti conoscono e come ti consoceranno…e tu non stai facendo niente per contraddire ciò, stai facendo i capricci impuntandoti su qualcosa di stupido invece di usare il cervello”; quelli a bordo campo poterono vedere come le parole di Li stavano influenzando l’altro e sussultarono a disagio anche Izuku aggrottò gli occhi pensieroso prima di capire il gioco di suo fratello ‘spero che vada tutto bene e non succeda niente di brutto ’ di disse.
Tornando al campo la situazione tra i due rimase in stasi per quasi un minuto ognuno fissando l’altro “Midnight-Sensei il capolavoro ha detto che si arrende, non dovresti dichiarare finito l’incontro?” parlò di nuovo il moro e la donna annuì dopo lo shock alzando il braccio pronta a terminare lo scontro dichiarandolo vincitore mentre Li si girò dirigendosi verso il bordo, ma poi sentì il suo avversario parlare “aspetta…” facendolo fermare a guardarlo “io…vorrei ritirare la mia resa precedente” affermò guardando Midnight per il consenso la quale rimase spiazzata “non so se si può fare ragazzo, ormai hai praticamente dato la tua risposta e ci sono altri scontri che devono ancora avere luogo…” parlò la donna un po’ dispiaciuta non sapendo come comportarsi.
“Attenzione!! Questo è il preside dell’UA che parla!!” arrivò poi una voce allegra e squillante della chimera “per questa situazione non c’è davvero una regola che lo vieta” e alcuni compagni dello studente bicolore sospirarono di sollievo ma poi l’animale proseguì “tuttavia direi che sarebbe corretto e giusto chiedere l’opinione del giovane Li-kun, dopotutto Todoroki-kun hai abbandonato di tua spontanea volontà e tecnicamente parlando il tuo avversario ha ragione questo gli dà automaticamente la vittoria per forfeit” ed Enji scelse quel momento per parlare ad alta voce interrompendolo “non diciamo assurdità! Lui è uno studente eroe e l’altro no, quindi è ovvio che la precedenza bisogna darla ai futuri eroi che sono lo scopo di questo evento e lo sappiamo tutti! Inoltre lui è mio figlio e il mio capolavoro quindi ragazzino muoviti e-“ “Enji Todoroki è pregato di tapparsi la BOCCA!” arrivò la voce da un eroe che nessuno si aspettava: Present Mic.
Chapter 7: Capitolo 7 - Xichen e Jiang Cheng's story
Chapter Text
Dall’alto della cabina del commentatore il biondo rumoroso strinse le mani alle parole dispregiative dell’energumeno al suo piccolo ascoltatore sentì vagamente Aizawa parlargli per calmarlo ma alla fine stufo prese il microfono e parlò “-questa è una decisione che spetta al giovane Li e tu non puoi interferire, il giovane Todoroki ha preso una decisione e adesso ne affronterà le conseguenze” finì di dire e non gli importava se a qualcuno del pubblico, o meno, gli desse fastidio il tono con cui si rivolgeva ad un promettente eroe, ma anche lui voleva bene alla sua classe ed era giusto che i loro sforzi venissero riconosciuti e decidessero per conto loro qualcosa che li riguardava direttamente … comunque era curioso di sapere anche lui la risposta del suo piccolo ascoltatore.
Li lo guardò dicendo “perché dovrei farlo? Dopotutto hai fatto tu stesso la tua scelta e a mio vantaggio, sarei sciocco a non approfittarne inoltre non stai prendendo sul serio questo scontro….dunque perché sprecare tempo ed energie se tu non fai altrettanto?” e l’altro non sapeva cosa rispondere e guardò a terra; il pubblico parlò tra loro mentre Li guardò in direzione di A-Cheng il quale incontrò il suo sguardo sorridendogli in maniera sommessa, anche Inko gli fece un piccolo sorriso quando incontrò il suo sguardo e sentì un calore salire dentro di sé poi si rivolse al fratello e al loro gruppetto, tra cui Mei, e tutti lo guardarono speranzosi e incoraggianti facendogli sapere che qualunque decisione prendesse erano dalla sua parte, sospirò girando la testa verso la cabina di commentatori solo per ricordarsi le parole di Yamada-sensei, infine guardò nuovamente l’inconsapevole fratello minore che lo guardò “allora giovane Li qual è la tua risposta?” chiese dolcemente Kayama “…bene” rispose e si rimise al suo posto seguito poco dopo dall’altro “finiamola presto abbiamo già perso abbastanza tempo” preparandosi.
Shoto sospirò leggermente sollevato e partì subito all’attacco usando nuovamente il ghiaccio ma come prima furono abbattuti tutti ed allora lo studente pensò che l’unico modo in cui avrebbe potuto sconfiggere il suo avversario era usare il suo lato fuoco per quanto non lo volesse, almeno glielo doveva per avergli permesso di cambiare decisione e quando vide l’altro lanciargli addosso la catena l’afferrò con il braccio sinistro avvolgendola una volta attorno alla mano e una parte del braccio per immobilizzarla e i due rimasero momentaneamente in stallo fissandosi prima che attivò il suo fuoco sulla catena stessa mentre al contempo usò il suo ghiaccio rendendolo più duro possibile in un doppio attacco diretto e quando raggiunsero l’avversario i due poteri si scontrarono e si creò un enorme cortina di fumo denso compendo la vista, in tutto ciò il pubblico restò col fiato sospeso quando tutto ciò che videro fu del fumo che circondava il lato del campo dell’altro studente, quello di studi generali, a distanza dal campo Izuku e gli altri guardarono ansiosi la scena, A-Cheng socchiuse gli occhi mentre Inko si mosse leggermente a disagio.
Quasi tutti credevano che lo studente di studi generali fosse sconfitto, a parte la sua famiglia, dopotutto un attacco combo di ghiaccio e fuoco era un duro colpo da prendere senza dimenticare che lo studente eroe in questione era abbastanza forte, eppure questi loro pensieri furono messi a tacere quando la cortina di fumo venne squarciato da delle fiamme azzurre che circondarono l’area del loro possessore sovrastando quelle rosso-arancio e il ghiaccio, manifestandosi nella loro bellezza ma non a piena potenza, il quale socchiuse gli occhi ritirando la catena libera per avvolgerla attorno alla mano mentre accese quella ancora rimasta attorno al braccio dell’avversario ora stordito e scioccato mentre, al contempo, la tirò verso di sé usandola per avvicinarlo e quando l’altro oppose resistenza Li mollò la presa lasciandosi trascinare verso il suo avversario il quale frenetico cercò di liberarsi usando il suo fuoco ma le fiamme azzurre aumentarono d’intensità minacciando e bruciandolo seriamente e impanicato tentò di ripararsi il viso con l’unico braccio disponibile attivando il ghiaccio tuttavia non servì a molto poiché il pugno infuocato, sebbene centrò il braccio e non il viso, lo costrinse a indietreggiare ma Li non aveva ancora finito poiché usò la catena, ancora infiammata, e girò il corpo facendola girare a sua volta trascinando il corpo di Shoto in un giro prima che lo spedì rapido contro il muro degli spalti mostrando un cratere quando il corpo inerme cadde a terra insieme ai pezzi di cemento caduti a seguito della botta, quando fu sicuro che non si rialzò liberò la catena richiamandola ansimando spegnendo le fiamme e questa volta Midnight lo decretò vincitore e la folla esplose in applausi e urla.
Li non poteva crederci aveva sconfitto Shoto Todoroki, il capolavoro di Endeavour, colui che lo ha sostituito e che ha contribuito a rendere la sua vita un inferno (anche se molto inconsapevolmente disse una parte molto piccola dentro di lui che venne prontamente ignorata) si guardò le mani rovinate ancora in mezzo al campo come se questo fosse una specie di sogno e si rivolse verso A-Cheng il quale però non si trovava sulle tribune come nemmeno trovò Inko, e aggrottando la fronte s’avvicinò all’entrata del campo solo per vedere suo padre lì poco più indietro all’apertura d’accesso che lo guardava con un enorme sorriso soddisfatto e gli fece un cenno orgoglioso subito corse verso di lui ignorando tutti gli altri che lo chiamarono fino ad abbracciarlo stretto quasi piangendo “ce l’ho fatta papà…i-io l’ho sconfitto” sussurrò e Wanyin annuì rispondendogli sorridente “sì l’hai fatto, e sono così dannatamente orgoglioso e fiero di te Li” abbracciandolo stretto in cambio lasciandolo godersi il momento famigliare solo loro due per questo non videro come i due Midoriya sorrisero alla scena molto dolce e ad un rapido scatto di foto, quando i due si staccarono gli altri due s’avvicinarono e si unirono all’abbraccio.
Successivamente ci furono gli altri scontri ma era chiaro che nessuno di loro poteva superare quello di Jiang e Todoroki, tuttavia quello di Bakugo vs Izuku era appena poco sotto, lo scontro finì con Izuku che vinse per il rotto della cuffia poiché sebbene avesse ferito i palmi di Bakugo, probabilmente è una della sue debolezze più importanti, l’altro non si diede per vinto continuando ad attaccarlo usando la mano messa meno male e insultandolo ma Izuku si difese e contrattaccò sfruttando tutto ciò che aveva imparato fin a quel momento da Wanyin e dagli scontri amichevoli con Touya tuttavia l’ultimo attacco colpì entrambi in modo che finirono a terra e se nessuno dei due si fosse rialzato avrebbero perso entrambi e il quirkless, per un attimo, voleva restare così tuttavia si ricordò della promessa che aveva fatto con Li e a tutti gli altri, così come ricordarsi dello sforzo, dei sacrifici e del sangue versato negli allenamenti con Wanyin e non poteva arrendersi in quel modo, così gemendo fece appello a quella poca forza rimasta e usando una delle sue spade per aiutarsi a reggersi si sollevò portando l’altra spada in alto e la folla applaudì di nuovo.
Fu dichiarato vincitore prima di cadere in ginocchio vendendo poi accolto e abbracciato da Li che lo aiutò ad uscire dal campo e portarlo da A-Cheng il quale usò il suo potere e lo guarì strofinandogli poi i capelli in un gesto paterno e affettuoso congratulandosi con lui mentre Inko bendava le sue ferite, cosa che aveva già fatto con Li prima; quando l’ultimo scontro finì ci fu l’assegnazione dei vincitori che erano rispettivamente: Li, Izuku e Todoroki (che sconfisse un altro studente) fu All Might a consegnare le medaglie partendo dal terzo e disse “congratulazioni giovane Todoroki, per la tua vittoria!” e gli mise la medaglia poi si rivolse a Izuku dicendo “congratulazioni giovane Midoriya per aver dato prova che un quirk non è essenziale per vincere!” facendogli un cenno con la testa facendolo quasi piangere per l’emozione mettendogli la medaglia e poi fu il turno di Li “giovane Li tu hai davvero superato le aspettative di tutti, comprese le mie, il tuo comportamento è stato davvero esemplare e degno di nota congratulazioni per la tua meritata e sudata vittoria!” mettendogli la medaglia al collo facendo un cenno anche a lui e un pollice in alto.
Appena l’eroe si spostò i flash ricominciarono accecandoli e uno dei giornalisti chiese “come vi sentite per aver preso il premio a due studenti di eroi che di solito erano al vostro posto?” e Li aggrottò la fronte alla formulazione della domanda dicendo scocciato “non abbiamo ‘preso’ niente, l’abbiamo guadagnati i nostri posti qui quindi ti chiedo di riflettere prima di aprire la bocca e dargli fiato e di non porre domande per screditare qualcuno, e ti invito ad usare termini più precisi” poi il giornalista imbarazzato, se per essere sorpreso o vergogna, fu rimpiazzato da qualcun altro che disse “dato che siete studenti non di eroica volete dedicare la vittoria a qualcuno?!” e i due fratelli si guardarono “in realtà sì” cominciò cogliendo l’attenzione degli altri “a chi?!” “lo dedichiamo alla nostre famiglie che ci hanno sostenuto per tutto il tempo e ai nostri amici che hanno partecipato con noi e che hanno contribuito a farci arrivare alla finale e qui sul podio” rivolgendosi ad Inko e Wanyin poi a Ami, Chiro, Yuki, Shila e Mei.
Quando lo stadio si svuotò sempre di più del pubblico Li disse che doveva fare una cosa e Wanyin e Inko aspettarono fuori con Izuku parlando tra loro del Festival, Li s’incamminò verso la direzione della sala commentatori per vedere una persona ma la vide sbucargli davanti sbattendogli contro “woah! Scusa piccolo ascoltatore, ero in sovrappensiero!” si scusò il biondo controllando che l’altro non avesse ferite “va bene Yamada-sensei sto bene” guardò l’uomo “ok meno male, ma dimmi come mai sei qui? Tuo padre non è con te?” riferendosi ad A-Cheng “sì sta fuori con Izuku e mamma Inko, in realtà sono qui per te” disse porgendogli una busta e il biondo confuso la prese sentendola leggermente pesante e aggrottando la fronte aprì il pacco trovando dentro una foto che ritraeva il gruppo dei Gladiatori sorridenti, più Mei e Shinso, e sentì una piccola pressione dietro gli occhi “guarda dietro” gli disse piano lo studente e il biondo lo fece leggendo una piccola didascalia che gli fece fermare il cuore: “Questa è per te per aver creduto in noi, ti vogliamo bene Yamada-Sensei!! speriamo che tu sia orgoglioso di noi” firmato da ciascun nome, anche qui compresi quelli di Mei e Shinso, e l’ eroe non poteva trattenere più le lacrime.
Successivamente rovesciò la busta e sulla sua mano gli cadde la medaglia che aveva vinto Li, guardò il piccolo ascoltatore con confusione al che egli spiegò “questa medaglia l’abbiamo vinta per te Sensei, all’inizio non avevo nessuna voglia e intenzione di partecipare e quando mi hai incontrato quel giorno vicino all’albero stavo decidendo se ritirarmi ufficialmente o no dalla competizione… ma poi mi hai raccontato del tuo collega e della vostra scommessa così ne ho parlato con Zuzu e gli altri e abbiamo deciso di parteciparvi come gruppo e vincere almeno una delle sfide” fece una pausa guardandolo ghignante “ma alla fine a quanto pare le abbiamo vinte tutte così come l’intero Festival e solo per te, in modo anche da dimostrare a Vlad-Sensei di cosa siano capaci i tuoi studenti non eroici… oltre che far sott’intendere di chiudersi la bocca e rosicare in silenzio”, appena il ragazzo finì Yamada singhiozzò forte sia per la risata che per le lacrime non sapendo come rispondere, voleva abbracciarlo ma era come paralizzato “ora devo andare, andiamo a festeggiare la vittoria” si girò incamminandosi e salutarlo girando la testa sorridente “ci vediamo domani a scuola Sensei!” lasciando la privacy all’insegante di inglese il quale guardò ancora una volta la foto e la strinse al petto cercando di calmarsi decidendo di andare in bagno a ricomporsi.
Dopo essersi ripulito velocemente in bagno Yamada entrò in sala professori stringendo il regalo al petto canticchiando con felicità ignorando i presenti e come lo guardavano, aprì il cassetto prendendo un cornice interamente trasparente sia davanti che dietro vuota che conservava dopo averla comprata un giorno per sbaglio e mise dentro la foto poggiandola delicatamente vicino al computer facendogli posto tra le varie cianfrusaglie mettendola a mo’ di reliquia sorridendo dolcemente; il suo comportamento colse alla sprovvista gli inseganti presenti che si domandavano come mai fosse così allegro, anche se forse era dovuto al fatto che alcuni suoi studenti avevano fatto molto bene durante il Festival, oltre che due di loro erano saliti sul podio, “Yamada-san come mai così allegro?” domandò per tutti gli altri presenti Snipe con lieve confusione.
Il biondo, sebbene all’inizio non sembrò sentirlo, dopo qualche secondo si girò rispondendo allegro “perché non dovrei Snipe? Un gruppo di miei piccoli ascoltatori di studi generali hanno vinto le prime due sfide oltre che due di essi sono riusciti a salire sul podio!!!” “sì ma è strano che sia ancora così eccitato e felice ormai dovrebbe essere passata un po’ l’eccitazione dato che ne hai parlato interrottamente da quando è finita la premiazione” provò a dire Cementoss non capendo “be questo perché non è solo l’unica ragione, vedi mentre stavo tornando qui ho incontrato Li-kun e mi ha dato una busta con dentro…” fece un pausa d’effetto urlando eccitato poi “questa!” mostrando loro la foto incorniciata girandola facendogli notare la didascalia dietro felicemente prima che disse “sono così dolci! Ma mi ha dato anche questa” proseguì mostrando la medaglia oro di Jiang Li e questo sorprese tutti “perché te l’ha data e non la portata con sé?” domandò confusa Kayama “gliel’ho chiesto anche io e mi ha detto che l’hanno vinta per me e che il motivo per cui alla fine ha deciso di partecipare, poiché non ne aveva intenzione all’inizio, era a causa delle parole di Vlad e la nostra scommessa” disse con gli occhi un po’ umidi e tutti poterono vedere come il gesto dolce e amorevole di alcuni suoi studenti lo ha davvero commosso “voglio vedere la faccia di Vlad domani dopo aver perso la scommessa!” disse Kayama divertita dato che l’insegante ormai se n’era andato.
Il giorno dopo Izuku e Li vennero accolti con sguardi d’ammirazione per essere stati i primi studenti di studi generali, o comunque di un corso diverso dall’eroica, a vincere il Festival piazzandosi nelle prime due posizioni da molti anni, ovviamente anche il loro gruppo era stato elogiato, le lezioni iniziarono normalmente anche se tutta la classe notò come Yamada-Sensei era un po’ più attivo del solito, cosa che non credevano fosse possibile si ritrovarono a pensare unanimemente ma scrollarono le spalle anche loro in qualche modo felici della cosa, inoltre anche per la scuola si era sparsa la voce rapidamente e quando Li e Izuku camminavano per i corridoi o anche in mensa, come in questo caso, sentivano alcuni sguardi che li seguivano alcuni con ammirazione, altri con rispetto e altri ancora con invidia ma soprattutto poteva sentire alcuni sguardi di rabbia e frustrazione verso di loro provenienti, scuramente, dalle due classi di eroi che avevano ancora l’amaro in bocca, e se non tutti almeno alcuni di loro.
“È una mia impressione oppure ci stanno guadando con rabbia?” domandò il moro al verdognolo il quale ridacchiò pronto per rispondere prima che si sentì una voce gridare per la stanza “PERCHÈ DIAVOLO STATE TUTTI QUI A GUARDARE QUEI DUE EXTRA?!!” e i due sospirarono infastiditi dalla voce odiosa ma continuando comunque a farsi gli affari loro “Baku-bro calmati è normale farlo quando succedono cose come questa , si sono dimostrati davvero bravi!” provò a calmare il biondo arrabbiato uno con i capelli rossi, Kirishima se ricordarono bene, “COME SE FOSSERO MEGLIO DI ME! SONO SOLO DUE EXTRA CHE HANNO AVUTO FORTUNA!!” gridò nuovamente “ora Bakugo questo non è bello da dire si sono dimostrati molto intelligenti e pieni di risorse” lo rimproverò una ragazza con capelli castani chiaro “NON LO È INVECE, QUEL DEKU DI MERDA è QUIRKLESS, QUINDI HA BARATO SICURAMENTE!” urlò e sebbene Izuku fosse in parte abituato al fatto che la gente sapesse che non aveva un quirk questo non voleva dire che non temesse i possibili sguardi e sussurri di cui sarebbe stato vittima soprattutto non se il suo stato fosse stato ribadito nel mezzo della fottuta mensa scolastica.
Li strinse i denti e si rivolse al biondo “qual è il tuo problema Ba-ku-hole ti rode che due extra, di cui uno un quirkless, ti abbia battuto il culo prendendo il posto che agognavi?” dicendogli con un sorriso meschino “la prossima volta urla di meno e impegnati di più…altrimenti come puoi sperare di diventare il prossimo ‘numero 1’ se non riesci neanche a vincere una competizione con due ‘extra’ come noi” ridendo allo sguardo truce che ricevette, alimentato solo dalle risatine da parte degli altri studenti a spese del biondo il quale stava ribollendo internamente ed esternamente, e questo lo soddisfò immensamente “inoltre non è la prima volta che un quirkless ti batte no? Ricordo perfettamente l’incedente con il cattivo di fango” sorrise agli sforzi di due compagni di classe del biondo cercare di trattenerlo “fossi in te abbasserei la cresta e imparerei l’umiltà sai potresti migliorare un po’ come persona anche perché da quello che posso vedere sei tutt’altro che materiale da eroe” ghignando quando il biondo si tese e gli altri studenti iniziarono a parlare e sussurrare.
Quando la conversazione risultò finita prese Zuzu per mano e andarono a prendere i loro soliti posti con i Gladiatori “è stato davvero incredibile come lo hai zittito e messo al suo posto!” disse eccitata Ami con l’assenso degli altri “non è come se non se lo meritasse” rispose scrollando le spalle mangiarono insieme raccontandosi come avevano festeggiato la sera della vittoria finché suonò la campanella del fine pranzo e andarono a sparecchiare continuando a parlare mentre camminavano per andare in classe. Quando erano arrivati all’ultima ora i due studenti furono chiamati dal preside e sebbene confusi andarono nell’ufficio e si accomodarono “dunque credo che ci sia qualcosa di cui dovremmo discutere” parlò l’animale “come credo che sapete solitamente dopo il Festival può capitare che alcuni studenti che hanno dimostrato doti particolari o che vengono notati per il loro modo di fare, agire e di pensare possano aggiudicarsi la possibilità di poter passare da qualunque classe si trovino a quella di eroica, e dato quello che avete fatto nella competizione direi che ve lo siete meritato”.
Dopo aver parlato un altro po’ i due furono lasciati a decidere per il resto del giorno e mentre tornavano alla loro classe nessuno di loro disse niente poiché erano persi nei loro pensieri ma quando si sedettero subito il loro gruppo gli chiese di cosa si trattava e loro glielo dissero “ah è vero, mi ero dimenticata di questa possibilità” disse Shila “ avete già preso una decisione?” domandò Chiro ma entrambi scossero la testa “abbiamo fino a domani quindi suppongo che se non ci vedrete sarà per quel motivo” parlò piano Izuku “be’ qualunque cosa scegliate sappiate che resteremo sempre amici…giusto?” parlò Ami e i due fratelli gli sorrisero “ovvio che sì, saremo sempre i ‘Gladiatori’ del Festival, chi se ne frega in quale classi saremo” affermò Li risoluto; quella sera Li disse la notizia a Wanyin “hai già preso una decisione?” domandò il padre ricevendo un assenso “sì ma ho paura di come potrebbe reagire Izuku” disse un po’ ansioso di comunicargli la risposta “non vedo perché Li, avete già un fantastico rapporto tra voi e sono sicuro che la tua decisione non cambierà questo” clamò i suoi dubbi “comunque sono orgoglioso di te e qualunque scelta tu abbia fatto ti sosterrò” e Li sorrise, dopo cena guardarono un film prima di coricarsi.
Il giorno dopo Yamada non aveva molte speranze di vedere i suoi due piccoli ascoltatori poiché sapeva di cosa la chimera voleva parlare con i due fratelli il giorno prima e non poteva dire che la cosa gli piaceva, sapeva di essere un po’ egoista nel pensarlo ma non voleva perdere Li e Izuku per la classe 1 A o 1B e non era perché avesse qualcosa contro il suo amico Shota (almeno per quanto riguarda la prima classe) o che loro non diventassero eroi, tutt’altro, solo che sarebbe stato difficile non averli più in classe, oltre che non aveva problemi ad ammettere che si era affezionato ai due un po’ più degli altri poiché con loro era un po’ più divertente la lezione perché non solo se la cavavano bene con l’inglese, sapeva che Li si stava esercitando anche con il Cinese ‘probabilmente grazie al padre’ pensò l’insegnante, ma anche perché lo assecondavano spesso quando faceva una citazione di qualche tipo o una battuta di film famosi che purtroppo non molti capivano, a parte i fratelli, sospirò prima di rimettere su il sorriso allegro di sempre e aprire la porta dell’aula gridando “buongiorno piccoli ascoltatori!”.
Una volta appoggiato il materiale sulla scrivania li guardò ognuno negli occhi prima che il suo sguardo si soffermasse su due posti vuoti specifici e cercò di mantenere la facciata come sempre eppure sapeva che un filo di tristezza poteva essere visto se lo si cercava bene, si consolò quando vide che non era l’unico a guardare in quella direzione anche i loro amici e alcuni altri compagni diedero uno sguardo, stava aprendo bocca per fare l’appello quando si sentirono dei rumori di passi e se sentiva correttamente qualche imprecazione aggrottando la fronte confuso fece per andare ad aprire la porta solo per essere aperta bruscamente e due corpi caddero attraverso di essa “presenti!” ansimò subito appena alzato Li buttando di dosso Izuku “ahia Li!” si lamentò il verdognolo “scusi il ritardo ci siamo svegliati tardi!” li giustificò il moro “tu ti sei svegliato tardi!” accusò il verdognolo “e tu non eri da meno dato che hai passato la serata fino tardi a scrivere sui tuoi taccuini e ti sei fermato anche in mezzo alla strada durante il cammino! Ho dovuto trascinarti quasi a forza ed evitare che fossi investito!” ribatté provocando un broncio dall’altro “ma era interessante!!” “più della tua incolumità?! A-Cheng ti spezzerebbe le gambe mentre io verrei frustato!” strillò l’altro.
Yamada non credeva ai suoi occhi che cosa ci facevano i due lì “…come mai siete qui?” e i due fratelli smisero di bisticciare tra loro e lo guardarono perplessi prima di guardare il resto della classe per controllare che fossero nella classe giusta “…perché studiamo qui?” rispose Izuku con un sopracciglio alzato perplesso dalla domanda, mentre Li sbatté le palpebre confuso dalla domanda riguardando gli altri loro compagni di classe per vedere se avessero sbagliato classe, Yamada si spiegò “volevo dire come mai siete in questa classe e non…in 1 A o 1 B” e Li rispose con nonchalance agitando le mani “oh perché abbiamo rifiutato il trasferimento quindi è logico tornare qui no? Non avrete mica venduto i nostri posti?” domandò verso la fine e dando un sorrisetto all’insegnante di inglese e mentre s’incamminarono ai posti Izuku si fermò davanti a Hitoshi “ah Shinso-ku, Nezu-sama vorrebbe parlare con te durante il pranzo” e l’insonne aggrottò la fronte confuso ma scrollò le spalle annuendogli poi il resto della lezione si svolse normalmente, se si ignorassero le occhiate che i due ricevettero. Durante la pausa pranzo lo studente dai capelli viola si stava dirigendo verso l’ufficio del preside seguendo le indicazioni dategli da Izuku e bussò aspettando il permesso prima di entrare “ben arrivato Shinso-kun per favore accomodati!” parlò in maniera gioviale l’animale “dunque ti chiederai come mai ti abbia fatto chiamare qui da Izuku e Li” aspettò il cenno d’assenso continuando “per farla semplice Shinso-kun sei qui perché ti viene data la possibilità di entrare nella casse di eroica”.
Hitoshi, sebbene sorpreso dall’affermazione dell’animale, aggrottò la fronte rispondendo “ma non ho vinto molti duelli essendo stato battuto al terzo incontro e non sono arrivato molto in alto nelle due precedenti sfide” “questo è vero ma la possibilità di trasferimento non si basa solo su chi vince il Festival ma su come affronti le varie difficoltà con le tue capacità, come forse saprai il Festival è un modo anche per mettersi in mostra e un’ opportunità per tutti quelli che volevano essere eroi ma che non sono stati ammessi per varie ragioni, inoltre gli altri due studenti prima di te hanno rifiutato la proposta” “…perché l’avrebbero fatto?” domandò curioso dopotutto Li e Izuku avevano grandi capacità combattive, buone strategie di pensiero e abbastanza rapidi ed erano intelligenti quindi si domandava perché non volessero entrare nel corso di eroi, la chimera lo guardò rispondendogli “non posso dirti molto poiché sono cose private… ma il motivo sembra abbastanza ‘semplice’ entrambi non hanno avuto rapporti piacevoli con alcuni eroi, forse Li in maniera più brutale di Izuku, anche se gli ho detto che l’offerta sarebbe ancora stata valida, ma dato che, al momento, loro hanno rifiutato Izuku e Li hanno pensato di proporti come possibile altro candidato poiché sanno quanto tu ci tenga a diventare un eroe ed hanno messo buone parole per te, così eccoci qua”.
Shinso rimase in silenzio riflettendo sulla questione, ancora non poteva credere che gli era stato proposto di unirsi alla classe di eroica ‘finalmente potrei avvelare il mio sogno di mostrare a quelli che mi hanno maltrattato e chiamato un cattivo che posso essere qualcuno, un eroe’ pensò eppure non gli sfuggì l’ultima parte della frase il che lo portò a chiedere “se dovessi accattare e tra qualche tempo Li e Izuku cambiassero idea…sarei rimandato in studi generali?” sentendo un po’ d’agitazione finché vide la chimera scuotere la testa negativamente “no affatto questa tua decisione sarà a parte e dunque se dovesse succedere una cosa del genere, ovvero che cambiassero idea, tu resterai comunque nel corso di eroi” questa frase lo fece rilassare lentamente prima di dire “accetto il trasferimento e ti ringrazio” e la chimera annuì sorridendo dicendogli di tornare quando avrebbe dovuto firmare il trasferimento ufficialmente domani.
Quando rientrò in classe si diresse verso i due fratelli e disse “grazie ad entrambi per aver messo una parola per me e aver fatto il mio nome” e i due destinatari rimasero leggermente confusi prima di capire a che cosa si riferisse “non devi ringraziarci dopotutto tu vuoi diventare un eroe e questa era una buona opportunità” scrollò le spalle il moro “cerca solo di fare la differenza tra gli altri, non essere come loro” aggiunse un po’ criptico ma Shinso aveva un idea di quello che voleva dire e ha giurato che l’avrebbe fatto sarebbe diventato un vero eroe e chissà magari li avrebbe potuti aiutare un giorno ‘sì lo farò sicuramente’ pensò risoluto, poi proseguirono le lezioni.
Nel frattempo Shota sospirò entrando in classe 1 A e li vide parlare e alcuni ridacchiare tra loro il che sapeva non era tutta la realtà ma solo l’apparenza poiché, a differenza degli scorsi anni, il Festival di quest’anno era stato vinto da persone anche non di eroica (a parte Todoroki) e ovviamente le voci anche all’interno della scuola si erano sparse rapidamente come un fuoco in un pagliaio diventando argomento di gossip più discusso del momento, perciò alcuni degli altri studenti li presero in giro e li derisero un po’ più del solito puntando sul fatto che non erano poi così ‘speciali’ come volevano farsi credere e anche sul loro orgoglio. Una cosa che lui stesso non aveva mai capito era quella di crederli speciali, certo sapeva che essere un eroe era il sogno di molti bambini e ragazzi così come sapeva che purtroppo non tutti riuscivano a diventarlo a causa di svariate ragioni come ad esempio: il non avere dei quirk appariscenti (triste ma vero), non riuscendo a superare l’esame d’ammissione (che lui stesso ammetterà essere un po’ troppo prevenuto per tutti quelli con un quirk non distruttivi e appariscenti) o perché gli svantaggi di alcuni quirk sono, a volte, più un problema che altro (cosa anche stupida secondo lui perché le soluzioni si possono trovare nella maggior parte dei casi) e quindi finiscono negli altri corsi, il che vuol dire che ovviamente diventino amari e un po’ risentiti degli studenti che ci riuscivano, divertendosi così a sparlare di loro e deriderli appena ne hanno l’occasione e quest’ultimo evento è uno di quelle occasioni, essendo accaduta una cosa abbastanza rara...ammetterà comunque che negli anni precedenti aveva studenti eroici che se la tiravano un po' troppo a causa del fatto di esserci riusciti e comportarsi come se fossero impeccabili e migliori degli altri.
Una volta avuto la loro attenzione parlò “tra due giorni inizieranno i vostri studi-lavori e mi aspetto che vi comportiate bene” guardando verso Iida il quale era rimasto in silenzio e Shouta poteva immaginare il motivo poiché aveva saputo, subito dopo il Festival, che suo fratello Ingenuim era stato ferito gravemente da Stain, soprannominato anche l’uccisore degli eroi, ovvero una persona ed ex vigilante che feriva pericolosamente e uccideva tutti quegli eroi che non riteneva degni di esserlo; ovviamente questo sconvolse Iida e fu per questo che Shota ne aveva parlato con Nezu pocanzi dicendogli se fosse saggio fargli fare lo stage, ma la chimera disse che per correttezza dovevano farlo e che tutto quello che potevano fare era dire a colui che avrebbe scelto come agenzia che lo tenga d’occhio e che riferisca immediatamente se dovesse avere anche il minimo dubbio che lo studente in questione possa avere comportamenti strani e nocivi per se stesso durante lo stage.
Scosse la testa mentalmente prima di continuare “vi comunicherò già la notizia adesso ma avrà effettivamente luogo dopo i vostri tirocini…alla nostra classe si aggiungerà un nuovo studente” subito Mina chiese curiosa “e chi è?!” “si chiama Shinso Hitoshi ed è uno studente di studi generali ma come ho detto non succederà fino a dopo gli studi-lavoro” poi con sorpresa di tutti parlò Shoto “…come mai solo uno?” e il moro lo guardò confuso e l’altro spiegò “il posto qui non viene dato a quelli che vincono il Festival?” al cenno dell’insegante il ragazzo continuò “e se non sbaglio sono stati due studenti a vincere e nessuno di loro si chiamava così” inclinando leggermente la testa volendo un chiarimento e Shouta sospirò stancamente “hai ragione tuttavia i due studenti di cui parli hanno rifiutato l’offerta di trasferimento in questo corso” e questo confuse e scioccò alcuni “come sarebbe hanno rifiutato?!” “e perché?” domandarono Mina e Ochaco “questo non posso dirlo per questioni di privacy inoltre non credo siano affari vostri” “AH QUEL DEKU DI MERDA NON SAREBBE DURATO NEANCHE UNA SETTIMANA!” parlò a sproposito.
Shota lo guardò socchiudendo gli occhi parlando in maniera fredda “ti consiglio vivamente di stare zitto Bakugo Katuski, non dimenticare il tuo mandato restrittivo nei suoi confronti per il quale sei già ad un passo dall’essere espulso” fece una pausa facendo sussultare la classe intera “inoltre sono sciuro che sia più forte di te in quanto gli abusi e le percosse che ha subito per mano tua, oltre che quella spregevole e abominevole cosa che gli hai detto l’ha reso molto più forte di te, perciò modera il linguaggio e che sia chiaro: questo è il tuo unico e ultimo avvertimento o ti sbatto fuori da questa classe e ti espello dalla scuola…mi sono spiegato?”.
E tutti tacquero non avendo mai visto il loro Sensei così serio neanche quando disse che avrebbe espulso l’ultimo arrivato ai test del primo giorno; “che… hai fatto Bakugo?” domandò confusa Ochaco “NIENTE CHE TI RIGUARDI!” gridò in risposta “ha avuto comportamenti deliberatamente ignobili nei confronti principalmente di uno dei due studenti vincitori” rispose il moro e Kirishima chiese “che cosa può aver fatto di così brutto Baku-bro?” e Shota non rispose guardando il biondo in questione che urlò “NON DEVO DIRTI NIENTE CAPELLI DI MERDA!!”; intanto Todoroki osservò l’intera scena in silenzio e meditando o meglio formulando le sue ipotesi.
Nei giorni in cui si svolgevano gli studi lavoro Izuku, Li e gli altri decisero di continuare ad esercitarsi due volte a settimana e al momento Li si stava esercitando nuovamente con le catene in una dimostrazione per Shinso il quale gli aveva chiesto qualche consiglio poiché non voleva fare interamente la figura dell’incompetente mentre Eraserhead lo addestrava, “dato che la classe sarà impegnata con gli stage mi ha detto che avremmo cominciato ad allenarmi per farmi recuperare parte del ritardo ma…dato le tue incredibili abilità vorrei almeno sapere le basi” si giustificò; tornando al presente Shinso osservò con attenzione come il corpo e le braccia di Li si muovevano in movimenti più lenti del solito dando modo allo studente dai capelli viola di capire il movimento, quando la dimostrazione cessò il moro si rivolse all’altro “adesso prova tu, faremo esercitazione di mosse di base in modo da prendere dimestichezza con la tua arma e ricordati devi avere sicurezza in te stesso altrimenti sarà più difficile e verrai ostacolato” guadagnandosi un cenno determinato dall’altro.
E i due si misero a lavoro con il violetto che cercava di eseguire le mosse che aveva imparato a memoria accettando sia l’elogio sotto forma di cenno che la correzione “devi cercare di pensare ad essa come un’estensione di te stesso deve fungere come da terzo braccio e seguire il tuo movimento in modo fluido e deciso” gli spiegò tranquillamente senza urlargli addosso, cosa che Shinso apprezzava davvero; alla fine della lezione Li gli disse “diciamo che è andata abbastanza bene ma hai ancora un bel po’ di strada da fare” fece una piccola pausa domandandogli poi “hai un posto dove ti puoi allenare?” al ché l’altro studente annuì “bene allora, dovrai esercitarti anche da solo in modo da migliorare più rapidamente poiché le lezioni che abbiamo possono aiutarti solo in parte il resto dovrai fare pratica da solista per migliorare sempre di più” “ho capito, grazie Li” ringraziò ansimando.
Li stava camminando per strada assieme a Izuku quando videro un gruppo di donne guardare in una direzione unica parlando animatamente cose del tipo: ‘hai visto che bello?!’ ‘ credo sia uno straniero ’ ‘potrebbe essere dato che non sembra capire bene il giapponese!’, Li per qualche motivo aggrottò la fronte “che sarà mai tutta questa confusione? Mah’” e guardò Izuku per chiedergli che cosa ne pensasse solo per essere tirato verso il luogo cogliendolo di sorpresa “ma che-!!” “scusa Li-kun ma pensa e se fosse un nuovo eroe straniero?! Potrei avere fortuna e parlare con lui!” domandò eccitato facendosi largo tra le persone per vedere la scena, trascinandosi dietro un fratello spiazzato e abbattuto, tuttavia presto si rivelò non essere un eroe piuttosto una persona che sembrava chiedere indicazioni o informazioni di qualche tipo ad un poliziotto e sembrava che nessuno dei due capisse l’un l’altro “ehi Li-kun hai visto il tizio? Chissà chi è e da dove proviene, non mi sembra un eroe” parlò Izuku curioso della persona in questione.
Li dal canto suo osservò anch’egli la figura e non sa perché ma oltre che curiosità allo stesso tempo sentiva qualcosa di strano, come se lo avesse già visto o avesse già sentito parlare di lui in qualche modo ma non riusciva a ricordare nessuna delle due possibilità e la cosa lo rendeva leggermente frustrato finché poi vide un… nastro bianco svolazzare ad una folata di vento che sembrava circondare la testa della figura e poi ebbe improvvisamente un’illuminazione ‘può essere…no impossibile…ma se…’ pensò prima di incamminarsi verso i due ignorando le chiamate di Izuku e una volta avvicinato poté dare un’occhiata più da vicino alla misteriosa figura e subito notò due particolari che lo fecero congelare: occhi dorati e capelli neri molto lunghi legati dal nastro bianco di prima e dopo un paio di istanti di titubanza disse “…Lan Xichen?”.
L’uomo vestito di bianco si rizzò leggermente guardandolo meravigliato e felice: “nǐhǎo huǒji” (ciao ragazzo= Cinese tradizionale; traduzione Google) “wǒ rènshinǐma?” (Ti conosco?) domandò subito e gentilmente in cinese l’uomo sorridendo con esasperazione e un po’ di sorpresa del poliziotto, Li vide quest’ultimo dirgli qualcosa probabilmente per mandarlo via ma lui scosse la testa negativamente e rispose un po’ titubante “d-dàn wǒxiǎng wǒzhīdào nǐzài zhǎoshui” (ma credo di sapere chi cerchi) la sua risposta, sebbene un po’ tentennata, sorprese sia l’uomo stesso che tutti i presenti compresi sia il poliziotto che Izuku che si era appena avvicinato, poi il primo disse “nǐ huìshuō zhōngwén!” (parli cinese!) un po’ eccitato probabilmente per il fatto che avesse trovato qualcuno che lo capisse abbastanza da aiutarlo.
Infatti l’unica ragione per cui poteva cavarsela in questa situazione era perché Jiang Cheng gli aveva insegnato la sua lingua anche se lui voleva impararla per essere più vicino al coltivatore e ogni tanto avevano una piccola conversazione in modo da esercitare la pronuncia, “bùduō” (non molto) rispose lui un po’ imbarazzato prima di rivolgersi al poliziotto e dire “grazie agente, adesso ci penserò io a lui” disse “lo consoci davvero ragazzo?” domandò esitante l’uomo “sì è un mio lontano parente che viene dalla Cina e dato che non esce molto spesso da lì non conosce la lingua se non il cinese di cui è madrelingua la sua gente” sorrise in maniera convincente e dopo che ebbe dato un occhiata ai due il poliziotto annuì e se ne andò per continuare i suo lavoro, poi si rivolse a Lan Xichen dicendogli con un cenno di seguirlo ma riflettendoci poi gli prese una mano e lo tirò insieme a Izuku lasciando la scena ignorando gli sguardi del loro pubblico.
Durante il tragitto Izuku gli chiese “ok so che sai bene il Cinese perché tuo padre ti sta insegnando-“ e sbuffando l’altro disse “come se non lo facesse anche a te” il che era vero “vero, ma non è con me che può avere conversazioni in modo d’allenarti perché mia madre non lo sa quindi…” rispose un po’ imbronciato voltando la testa dall’altra parte facendo sorridere sommessamente l’uomo che camminava dietro i due tranquillo guardandosi intorno con eccitazione “certo che è un tipo strano…tu lo conosci Li?” “uhm diciamo che potrebbe avere qualche legame con papà” e Izuku confuso diede uno sguardo all’altro che gli sorrise dolcemente cosa che lo portò a ricambiare imbarazzato.
Quando arrivarono davanti alla casa di Jiang Cheng Li lasciò la presa sulla mano altrui e gli fece cenno di aspettare qui fuori insieme a Izuku “tienilo d’occhio” disse a quest’ultimo prima che entrasse in casa, mentre i due erano fuori Izuku vide come il bello straniero si guardava intorno meravigliato da ciò che lo circondava come se fosse la prima volta che lo vedesse il che era strano ‘ma Li ha detto che dovrebbe provenire dalla Cina e forse da un villaggio dove non avevano questo tipo di edifici’ pensò tra sé sembrando una plausibile spiegazione, non sa quanto tempo rimasero lì fuori ma poi entrambi sentirono due voci avvicinarsi alla porta prima che accadde due cose quasi contemporaneamente che confusero e sorpresero Izuku; appena la porta di aprì per mano di Wanyin i due, lui e lo straniero, si guardavano rispettivamente per pochi secondi increduli pria che uno sorrise in maniera quasi accecante mentre l'atro lo fissò come se fosse un fantasma, finché il primo disse “ Leader di setta Jiang Cheng?!” sorridendo felice e il verdognolo si aspettava una risposta dalla persona in questione tuttavia l’altro sbatté le palpebre due volte prima di sbattere la porta davanti ai due ‘…eh?’ pensò spaesato guardando di lato all’altro uomo che sembrava perplesso e abbandonato come un cucciolo sbattuto fuori da casa.
Li guardò suo padre sbattere la porta prima di riaprila e chiuderla di nuovo e disse sarcastico “non credo sia una visione e aprire e chiudere la porta ancora e ancora non lo farà andare via magicamente” ma l’uomo non sembrava ascoltarlo era impegnato a parlare con una voce estremamente famigliare:
“Voce!! Che diavolo significa questo?!” domandò arrabbiato
“Ciao anche a te Wanyin” rispose sarcastica la voce “e poi non ti avevo detto che volevo un nome vero e proprio?” aggiungendo infine
“Non ti piacerebbe come voglio chiamarti adesso! Quindi rispondi alla mia precedente domanda… ‘grazie mille’!!” disse le ultime due parole con estremo sarcasmo.
“Mhm antipatico! Comunque non l’ho tecnicamente mandato io di mia iniziativa… ha voluto andare dove ti avevo mandato” rispose.
“E perché, di grazia, l’hai fatto?!” domandò di nuovo.
“B-be’ non volevo farlo all’inizio ma poi mi ha dato gli occhi da cucciolo e…non ho potuto resistere! Dovresti saperlo no?!” rispose un po’ imbarazzata “ma non l’ho mandato qui incautamente, infatti se avessi avuto anche il leggero sentore che volesse farti del male o influire negativamente la tua vita qui lo avrei lasciato stare lì e basta” fece una pausa “credimi credo che sia l’unico che ci tenga profondamente a te più degli altri del tuo passato…anche se non sono sicura che se ne sia accorto prima di tutto quello che è successo” finì cripticamente e Jiang Cheng al momento non aveva voglia di affrontare quel discorso.
Dopo di ciò il coltivatore prese un respiro profondo sapeva che non poteva lasciarlo vagare da solo eppure…non sapeva se era pronto ad affrontare il suo passato ‘anche se sarebbe più corretto dire la mia vita passata’ pensò prima di aprire la porta e incontrare due occhi dorati che lo guardavano confusi e un po’ tristi come un cucciolo ‘accidenti alla Voce aveva ragione sull’espressione di cucciolo’ imprecò tra sé prima di schiarirsi a gola e invitandolo ad entrare dicendo al verdognolo “chiama tua madre Izuku credo sia ora di dirvi la verità su di me” e l’altro annuì un po’ confuso telefonando alla madre la quale sarebbe arrivata in 20 minuti poi si sedette sul divano insieme agli altri mentre Wanyin era andato a preparare del tè e farsi un caffè forte sospirando.
Quando Inko arrivò guardò il nuovo arrivato sul divano sbattendo le palpebre successivamente 4 su 5 si sdettero sul divano mentre A-Cheng restò in piedi con le mani dietro la schiena: “suppongo di dover cominciare dall’inizio: il mio nome è Jiang Cheng, nome di cortesia Wanyin e provengo da un epoca molto lontana e diversa dalla vostra… in effetti sono quello che potrebbe essere descritto come un viaggiatore del tempo” scrollò le spalle prima di attivare di silenziare la stanza, dando tempo ai due Midoriya di digerire l’inizio di quello che sarebbe stato la triste e schifosa vita del grande Sandu, una volta fatto volse l’attenzione di nuovo su loro e cominciò a raccontare: “da dove provengo non esistono questi quirk esiste però un potere chiamato QI, che si sviluppa dentro ognuno di noi e che se coltivato con le giuste tecniche e il giusto equilibrio, accompagnato dallo studio e pratica può essere usato per fare molteplici cose come ad esempio; silenziare i luoghi” facendo riferimento a quello che aveva appena fatto “curare le ferite, fare ed usare varie tecniche per esorcizzare demoni e spiriti maligni, tra le altre cose, oltre che creare e usare talismani di vario genere” Inko e Izuku rimasero sorpresi “davvero?! Sembra bello” disse un po’ eccitato il ragazzino.
L’uomo gli fece un piccolissimo sorriso prima di tornare serio “un'altra cosa che esiste lì e non qui sono le Sette, ovvero dei gruppi di persone che hanno questo potere di cui ho appena parlato, racchiuso in un sfera chiamata ‘Core’ che si trova vicino al cuore e che è di forza superiore alle persone comuni, ovvero quelli che non coltivano o anche quelli che ne hanno uno debole e decidono di non svilupparlo o non ne sono capaci,” indicando vagamente il suo petto “ci sono 4 grandi Sette principali: la setta Gusu-Lan di cui fa parte anche lui, Lan Xichen che è il loro capo” e i due verdognoli diedero uno sguardo al bell’uomo vestito di bianco “la setta Yunmeng-Jiang di cui i miei genitori erano a capo, la setta Nie e la setta Jin…in origine erano 5 ma la setta Wen cadde per mano della loro avidità e per gli orrori che hanno commesso nel mondo della Coltivazione” fece una pausa e Inko chiese piano “che cos’è successo?” e Wanyin rimase un momento in silenzio prima di dire “ogni setta è governata da un capo e tradizionalmente i figli dei capi diventano eredi a loro volta e così via, tra tutte le sette la setta Wen era avida voleva più potere, voleva governare sulle altre sette maggiori e poi su quelle minori ed estendere il suo potere anche all’esterno di quei luoghi…così tramite inganni, omicidi e sotterfugi dichiarò guerra alle altre sette impossessandosi di un oggetto in grado di comandare la così detta: Coltivazione Demoniaca”.
Izuku ascoltò attento ma a che un po’ eccitato chiedendo poi “che cos’è la coltivazione demoniaca?” “ la coltivazione demoniaca è il potere impuro che si nutre dei sentimenti maligni come: rabbia, odio, rancore e piano piano corrompe il suo possessore portandolo alla follia e prende possesso del suo corpo, della sua anima e della sua mente, è l’opposto della coltivazione pura che uno possiede e utilizza” e Izuku quasi si pentì di aver fatto la domanda poiché l’argomento sembrò toccare un po’ l’altro “grazie a questo potere attaccò alcune della varie sette tra cui la mia, la Yumeng-Jiang e questo avvenne a causa in parte delle azioni sconsiderate di mio fratello adottivo” e Inko poi disse “quello di cui mi abbiamo parlato quella volta?” e lui annuì “che cosa ha fatto?” e la donna vide uno sguardo di malinconia passare così fugacemente che quasi pensò di esserselo immaginato “lui, nonostante fosse intelligente, è sempre stato troppo ‘stupito’ e ‘superficiale’ per capire che ogni sua azione avrebbe avuto delle ripercussioni anche su di me e la Setta stessa, dato che il Leader di allora lo aveva adottato, e non importa quante volte glielo dicessi non mi ascoltava mai e a causa di una di queste sue avventate azioni, sebbene in parte potrebbero essere capite per via delle circostanze, i Wen lo presero come pretesto per attaccarci brutalmente più delle altre”.
“La mia setta venne distrutta e rasa interamente al suolo e il Molo di Loto, la residenza della mia famiglia e quindi sede del Leader, fu bruciata e tutti i discepoli che tentarono di fermarli o che fossero stati sfortunati ad incontrare queste bestie Wen furono uccisi a sangue freddo, ragazzi anche della mia stessa età di allora o più piccoli non furono risparmiati e quando corsi lì fu troppo tardi…tutto ciò che potei vedere furono mucchi di cadaveri sparsi per tutto il Molo di Loto, il sangue che scorreva lungo le assi del pavimento di legno creando una pozza rossa sempre più grande di cui alcuni finirono nelle acque sottostanti alle assi del molo tingendo l’acqua di rosse, le fiamme e il fumo che si alzavano dalle case distruggendo e bruciando spietatamente tutto quello su cui arrivarono tra le grida della gente che cercava di scappare per mettersi in salvo…ho visto i miei stessi genitori perire quel giorno insieme a tutto ciò che conoscevo, gli ultimi rimasti eravamo io, mia sorella Jiang Yanli e Wei Wuxian” sentì i due verdognoli e Li sussultare ‘ah già l’ultima volta ho tenuto per me vari dettagli’ pensò “oh mio Dio…A-Cheng” disse Inko sentendo gli occhi lucidi “quanti anni avevi?” “15 anni… comunque poi fu il turno della setta Gusu-Lan mentre la setta Nie riuscì a cavarsela un po’ meglio e questo era dovuto anche al tipo di esercitazione e coltivazione che ogni setta decideva di seguire, e successivamente insegnare ai propri discepoli, infatti la coltivazione dei Nie per esempio si basava sulla forza bruta, ma fu anche perché si diede per scontato che le avrebbero attaccate tutte o almeno ci avrebbero provato”.
Dopo qualche tempo Li chiese “p-poi che cosa hai fatto?” un po’ scosso dai dettagli che suo padre non aveva condiviso prima “abbiamo dovuto nasconderci per un po’ mentre la mia priorità era mandare Yanli, mia sorella, alla setta Jin in modo che la potessero proteggere” “perché in quella setta di spocchiosi e pavoni? Come li hai soprannominati tu stesso” chiese confuso ricordando quando ne parlò una volta e Wanyin fece un piccolissimo sorriso quasi impercettibile “perché mia sorella e il loro erede dovevano sposarsi e sebbene non mi piacesse molto la cosa, poiché all’inizio lui non trattò affatto bene Yanli, sapevo che nostra madre e la moglie dell’allora Leader del clan Jin erano amiche e che l’avrebbero protetta in ogni caso, inoltre diciamo che questa mia decisione fu la causa principale del matrimonio combinato tra i due e Yanlin lo ha sempre amato anche se non la trattava molto bene e continuò a farlo”.
Dopo qualche momento Izuku gli chiese “e- e tu invece che cosa hai fatto?” e l’ex leader sospirò “fui rapito qualche tempo dopo la nostra fuga per coprire Wei Wuxian dai Wen che ci cercavano mentre vivevano da fuggiaschi, fui tenuto prigioniero dalla setta Wen e torturato e prima che riuscissi a scappare il braccio destro del Leader della Setta mi distrusse il Core e in questo modo non avrei più potuto usare la coltivazione” “m-ma allora c-come fai a…” “questo perché non è il mio Core” iniziò indicando con il pollice il punto dove si trovava il Core, vedendo la loro confusione proseguì con la spiegazione “Wei Wuxian, se perché si sentisse in colpa per ciò che avvenne alla setta o per fare il nobile che si sacrifica sempre non pensando alle conseguenze delle sue azioni” e qui tutti i presenti notarono il lieve veleno nel tono dell’altro “decise di darmi il suo a mia insaputa, ma in questo modo lui ne rimase sprovvisto a sua volta e così, per vendicare la nostra setta e il suo tentato omicidio da parte del figlio del Leder dei Wen, Wen Chao, ricorse all’uso della coltivazione impura ovvero la Coltivazione Demoniaca”.
Durante la piccolissima pausa Izuku, sua madre e Li spalancarono gli occhi e a tutti e tre non piaceva esattamente come potesse andare la storia “riuscì a ‘controllarlo’ per il periodo necessario per distruggere i Wen partecipando alla rivolta insieme alle altre sette per fermarli ma una volta fatto Wei Ying, che è il suo nome di cortesia, scelse di proteggere i restanti Wen che erano per lo più anziani e pochissimi giovani con un solo bambino invece che essere al mio fianco come avrebbe dovuto essere, dato che l’aveva promesso a… jiang Fengmian, ma mi ha lasciato da solo a ricostruire pezzo dopo pezzo, asse per asse e casa dopo casa tutta la mia setta, la nostra casa la stessa setta che lo aveva accolto, nutrito e insegnato, mi ha lasciato a seppellire quei pochi corpi che riuscì a trovare e solo per proteggere un gruppo di persone appartenenti al clan che mi aveva portato via tutto, a me e anche a Yanli, oltre che cercare di resistere alle pressioni delle altre setta che cercavano in tutti i modi di prendere la mia setta e incorporarla con una delle loro per acquisire prestigio o qualcosa del genere, ma non glielo avrei permesso ero il Leader di Yunmeng -Jiang e l’avrei ricostruita anche da solo non solo per me e mia sorella ma anche per coloro che erano sopravvissuti, avrei riscostruito la nostra casa”.
Sentendo questo Inko adesso capiva molto meglio il risentimento nei confronti di questo Wei Ying di A-Cheng e non poteva certo biasimarlo “ora capsico il tuo rancore verso di lui” confessò piano “oh non è ancora finita c’è un altro pezzo di storia da raccontare” disse quasi sarcastico prima che si schiarì la gola ‘non posso immaginare qualcosa di peggio’ pensarono Li, Inko e Izuku ma rimasero in silenzio “dopo la sconfitta dei Wen ci fu un periodo di relativa pace e riposo per ricostruire gli edifici più importanti e capire molte cose come per esempio evitare che una cosa del genere succedesse di nuovo in futuro, oltre che molti festeggiamenti per la fine della guerra tra cui come dicevo prima, le nozze di mia sorella con Jin Zixuan l’erede della setta Lanling-Jin, il pavone di cui ha parlato Li”.
Wanyin sapeva che questa parte della storia lo avrebbe toccato leggermente rispetto a quello che ha raccontato fino ad ora ma lo fece comunque ormai erano passati troppi anni da quel maledetto giorno “poco dopo il matrimonio Yanli rimase incinta e diede alla luce il loro unico figlio ed erede, mio nipote Jin Ling” e qui lo videro fare un sorriso sincero e Li non ebbe cuore di sentirsi geloso non poteva dopo tutto quello che aveva passato anzi, in realtà avrebbe voluto incontrarlo dato che Wanyin disse che era una piccola peste “per festeggiare il centesimo giorno della sua nascita si annunciò una cerimonia e Yanli estese il suo invito anche a Wei Wuxian (che al momento se ne andò sui Tumli Funerari con i resti Wen) cosa di cui molti non furono convinti come potrete immaginare ma questo invito lo rese estremamente contento tuttavia, mentre si stava dirigendo verso la setta Lanlin-Jin, assieme a Wen Ning un cadavere feroce che aveva rimportato in vita tramite la coltivazione demoniaca qualche tempo prima, un gruppo di membri (che poi si scoprirà essere stati manipolati da un altro individuo della stessa setta Jin) gli tese una trappola per sbarazzarsi di lui probabilmente, ma Zixuan lo venne a sapere e dato che sapeva quanto Yanlin ci tenesse al fatto che suo fratello marziale partecipasse almeno alla festa della nascita del suo nipotino partì per fermare l’agguato riuscendo a raggiugere il luogo dell’imboscata prima che succedesse qualcosa di irreparabile tuttavia…non ci fu esito positivo per lui” disse.
La tensione nella stanza si fece fredda e densa “ch-e cosa gl-gli è succes-so?” domandò quasi spaventato di volerlo sapere Li “ricordate che vi ho detto come quel potere rende instabili mentalmente le persone e si nutre dell’emozioni negative?” al loro cenno proseguì “be’, per farla semplice: Wei Wuxian ne perse il controllo, non che ce l’abbia mai avuto del tutto credo fin da sempre, e di conseguenza quel cadavere feroce che portò con lui si mosse in azione e non solo uccise e ferì vari coltivatori Jin ma il suo braccio trapassò il petto di Zixuan proprio attraverso il suo cuore…egli morì dissanguato poco istanti dopo” e i tre si misero la mano sulla bocca scioccati, arrabbiati per l’ingiustizia e ammutoliti perché non sapevano che cosa dire ma Wanyin non smise di raccontare “potete immaginare che cosa avvenne dopo la tragica notizia, ci fu un'altra guerra il cui nemico adesso era lui: Wei Wuxian, soprannominato anche il ‘Gran Maestro della Coltivazione Demoniaca’ un titolo appropriato direi… e Yanli ne rimase devastata sia per la morte dell’uomo che amava, e padre di suo figlio, sia per il fatto che suo fratello marziale divenne nemico delle sette”.
Fece una pausa proseguendo “durante quella maldetta battaglia io ero lì cercando di combattere l’esercito di cadaveri feroci di Wei Wuxian, ma anche perché volevo provare di nuovo a convincerlo a lasciar andare questa coltivazione, persino di farsi aiutare dalla setta Gusu-Lan, che avevano degli incantesimi e melodie che potevano aiutarlo a calmare la sua mente ed evitare che il potere oscuro s’impossessasse ulteriormente di lui ma non volle ascoltarmi, come al solito, troppo preoccupato per le sorti di quei stupidi Wen…però so che lui ci rifletté in quanto lo vidi vacillare leggermente, o almeno così voglio pensare... ma il suo potere oscuro aveva una presa troppo forte su di lui e a causa di questa improvvisa sua distrazione uno dell’esercito nemico tentò di colpirlo alle spalle con un fendente approfittando della situazione ma Yanlin, che non avevo visto effettivamente arrivare poiché troppo preso dallo scontro e dal persuadere un ultima volta Wei Wuxian, si mise di mezzo per proteggerlo e il colpo destinato a lui lo prese lei e la spada di quel soldato le trafisse lo stomaco…morì tra le mie braccia qualche minuto dopo su quel maledetto campo di battaglia lasciando orfano nostro nipote”.
Dopo una piccola pausa continuò “e così Wei Wuxian fu parzialmente responsabile della morte di entrambi i genitori di Jin Lin oltre che della mia amata sorella…lo odiavo…ancora lo faccio adesso” Inko pianse insieme a Izuku, anche Li versò delle lacrime non poteva immaginare quello che aveva passato Wanyin la sua adolescenza è stata una guerra dopo l’altra “sentendosi in colpa Wei Ying decise di distruggere l’oggetto, che prese dal corpo dell’ormai morto ex Leader della setta Wen precedentemente, che aiutava a manipolare l’energia risentita e che lui stesso aveva creato (e a chi l’avevano rubato antecedentemente) e si avvicinò al dirupo dove si trovava il campo di battaglia e si buttò in esso lasciandosi cadere tuttavia il fratello di Lan Xichen, Lan Wangji, tentò di salvarlo afferrandogli la mano ma lui si divincolò dalla presa e cadde nel burrone morendo inghiottito dall’oscurità e così ebbe fine la storia del ‘Gran Maestro della Coltivazione Demoniaca’, dato che mi trovai lì sul precipizio fui acclamato per averlo ucciso, anche se non l’ho fatto non li ho mai corretti, in fondo tutto quello che volevo era che finisse tutta questa storia in modo che avrei potuto seppellire mia sorella e occuparmi di mio nipote e tutte le conseguenze che sarebbero avvenute da lì in poi e occuparmi della Setta”.
I due verdognoli e Li non sapevano che cosa dire ma poi disse “ tuttavia dopo dieci anni tornò in vita grazie ad un evocazione mediante l’uso di uno dei suoi incantesimi trafugati che finì nelle mani di un ragazzo comune (che lo evocò a causa degli abusi perpetrati contro di se stesso), mentre il resto dei sui studi fu preso e tenuto custodito all’interno della setta Lanlin-JIn alla sua morte e fu in quel periodo, e dopo una serie di eventi, che seppi alcune verità come: il misterioso ripristino del mio ‘Core’ e che la perdita parziale del controllo sulla coltivazione di Wei Ying (quando il suo cadavere feroce uccise Jin Zixuan) fu in parte dovuta anche all’intervento di un altro giocatore misterioso…ovvero lo zio di Jin Lin, JIn Guangyao che però usò altre due persone per fare quel lavoro sporco”.
Dopo la fine della storia ci fu un silenzio tombale e qualche singhiozzo da parte di Inko e Izuku prima che Li disse “cazzo io non credevo che avessi affrontato tutto questo…come hai fatto a continuare a vivere dopo tutto questo? Eri solo un adolescente e hai dovuto affrontare due guerre e occuparti di tutta la tua gente” e onestamente anche gli altri due vollero sapere la risposta “…avevo Jin Lin di cui occuparmi e avevo la mia Setta da riscostruire e riportarla allo stesso livello di prima della sua distruzione e ci riuscì, anzi divenimmo una delle prime sette a malapena seconda solo a Gusu-Lan, inoltre mi sono ripromesso di prendermi cura di mio nipote finché non era pronto a prendere le redini della sua Setta e di essere lì per lui, era una promessa che avevo fatto a Yanlin e Zixuan, anche per proteggerlo …per questo non ho rimpianti quando morì in quella vita avevo adempiuto al mio scopo e a tutti gli obbiettivi che mi ero prefissato” fece una pausa aggiungendo “ci sono altre parti di questa storia che ho omesso ma non è indispensabili dirli poiché non hanno rilevamento importante con questa storia e onestamente non voglio più pensarci…ormai è nel passato e lì voglio che rimanga”.
Dal canto suo Lan Xichen rimase in silenzio per tutta la durata del racconto della storia di Wanyin, che gli aveva detto prima della sua intenzione, alla sua nuova famiglia e onestamente fu contento che l’altro si aprisse in questo modo perché sapeva da molto tempo che A-Cheng aveva sempre sofferto più di quanto desse a vedere e a lui faceva male vederlo così e lo rattristava poiché, dopo la verità su A-Yao e su quello che aveva fatto all’altro loro amico, Nie Migjue, lui ebbe il tempo di andarsene in isolamento sapendo che c’era chi si prendesse cura della Setta al suo posto e su cui potesse contare mentre riorganizzava il suo stato mentale… ma l’altro ex capo no, né quando perse i suoi genitori, amici e la sua casa, né quando perse sua sorella e suo fratello marziale, per quanto possa serbare ancora rancore contro di quest’ultimo, inoltre lui è sempre stato forte, impavido e coraggioso e Xichen lo ammirava per non aver mai lasciato che le battute di arresto o i sussurri contro di lui e/o il pensiero altrui sulle sue azioni e il suo modo di fare lo tengano fermo e lontano dai sui obbiettivi, qualunque essi siano, anche suo zio, e Shifu, lo preferiva di gran lunga a molti degli altri studenti nonostante il suo carattere irascibile.
Ecco perché quando seppe della sua morte quasi non volle crederci, in effetti nessuno dei due poté farlo dovettero guardare il corpo con i loro stessi occhi per non avere dubbi e quando lo videro notarono come il suo viso ormai cinereo sembrasse rilassato senza neanche l’ombra del suo classico cipiglio che gli adornava sempre quel viso perfettamente bianco, quella fu la prima volta che versò lacrime da molto tempo da quando uscì dall’isolamento e giurò di vedere anche il suo stesso zio strofinarsi leggermente il viso, ma ovviamente lo fece in modo discreto che quasi nessuno se ne accorse, tuttavia quello che più doveva essere colpito da questo era proprio suo nipote, Jin Ling, il ragazzo che aveva perso così l’ultimo membro di sangue diretto della sua famiglia durante i rituali funebri infatti lo vide con le lacrime agli occhi e le spalle leggermente tremanti cercando di trattenersi ma alla fine pianse fregandosene di quello che altri potrebbero pensare, anche lui stesso lo ammirava per questo , ‘A-Cheng gli ha insegnato bene a non dare importanza a quello che pensavano gli altri basta che agisse sempre come ritenga opportuno…proprio come hai sempre fatto tu’ pensò tra sé forse avrebbe dovuto seguire anche lui quel consiglio.
Quel giorno, durante ila veglia, si guardò brevemente intorno durante la veglia notando come Wei Ying si trovasse un po’ più distanza piangendo duramente con le spalle che gli tremavano quasi più dell’erede dei Jin, sapeva che i due non avevano mai avuto esattamente una chiusura definitiva dopo le rivelazioni nel Tempio ma solo un riconoscimento reciproco e basta, nessuno dei due s’ incontrava mai se non in alcune rare occasioni e non parlavano mai al di fuori di possibili cenni di saluto civile per educazione e basta… eppure lui stesso vide come il giovane Wei Wuxian a volte guardava la figura di suo fratello di legame dà lontano con malinconia con rimpianto e desiderio, forse, che le cose tornassero a com’erano prima, che potesse andare da A-Cheng e abbracciarlo e scherzare con lui nonostante le sue parole burbere come facevano prima quand’erano ancora giovani e studiarono a Cloud Recess…eppure nessuno dei due fece mai la prima mossa, ognuno per le proprie ragioni e ora sembrava che il coltivatore dai capelli neri e il nastro rosso se ne pentisse dato il modo in cui non riusciva a smettere di versare lacrime, “guardatelo come piange hm…ha un bel coraggio a presentarsi dopo che non si è mai degnato di chiedere perdono per quello che ha fatto, come se tutti avessero dimenticato” disse un coltivatore di una setta minore “già e come se suo marito stoico non mancasse di rispetto al Capo setta mostrandogli appena il civile rispetto..che disgraziato” rispose un altro “non dovrebbe essergli permesso di venire qui e di presenziare” "giusto non è come se fossero in buoni rapporti, sono solo degli ingrati" e Lan Xichen aggrottò la fronte alla penultima affermazione promettendosi di interrogare personalmente suo fratello per sapere se le voci fossero vere (quando scoprì che i due coltivatori avevano ragione si ritrovò molto deluso da suo fratello, il quale ovviamente venne punito da loro shifu oltre che ricevere la delusione di suo fratello e zio) ma poi si riconcentrò sull’ex fratello marziale di Jiang Cheng e vedendolo non si trovava d’accordo del tutto su quello che dissero del maestro Wei poiché da quello che sapeva l’altro rimase tremendamente colpito dell’accaduto.
Infatti sentì il racconto da alcuni suoi discepoli di quando Wei Ying vide il corpo inerme e ferito mortalmente di Jiang Cheng e rimase pietrificato dallo shock, dal dolore e dalla paura, dissero che aveva urlato in maniera isterica mentre cadde in ginocchio accanto al suo corpo per prenderlo e abbracciarlo mormorando qualcosa, vedere l’ultimo barlume di vita lasciare piano piano gli occhi color tempesta dell’ultimo membro della sua famiglia gli fece sentire un vuoto che nemmeno Lan Xichen stesso non sapeva se poteva essere colmato, era come se morisse Lan Wanji, e Xichen sapeva che non si sarebbe mai ripreso da una tale tragedia e il loro rapporto era diverso da quello degli altri due, nel senso che non avevano esattamente cose in sospeso tra loro, almeno al momento, pertanto non poteva neanche immaginare il dolore e la perdita che provava l’altro coltivatore sapeva solo che doveva essere devastante e il maestro Wei giurò che l’avrebbe fatta pagare cara ai responsabili… e come se lo fecero lui non ebbe riserve o pietà per coloro che gli ammazzarono il suo Shidi.
Fu riscosso al presente quando sentì il coltivatore dire “Inko posso chiederti di tenere Li con te per questa sera? Devo parlare con Lan Xichen” alla donna dai capelli verdi, la quale annuì con un sorriso “per te va bene Li?” e il ragazzo dai capelli neri guardò prima suo padre e poi l’altro Leader di setta quasi come se lo stesse analizzando per capire le sue motivazioni e lui cercò di essere il più trasparente possibile “va bene…vado in camera a prendere un paio di cose” disse prima di andare in camera sua seguito a ruota da Izu.
Inko guardò i due ragazzi andarsene prima di voltare lo sguardo verso gli altri due adulti e disse all’ex coltivatore moro “sicuro che starai bene A-Cheng?” annuendo l’altro rispose “sì starò bene, ho solo bisogno di parlare e chiarire alcune cose che riguardano la mia vecchia vita passata” e la donna annuì dicendogli “capisco ma se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami o vieni a casa mia ok?” e lui sorrise leggermente ringraziandola poi videro i loro due ragazzi arrivare e disse loro “ci vediamo domani ragazzi e se fate qualcosa di stupido… vi spezzo le gambe” minacciandoli “quando mai l’abbiamo fatto?” protestò Izuku “devo ricordati anche solo l‘ultima volta al Festival? Vi siete fatti esplodere in aria o no?” interrogò sarcasticamente “oppure quando avete avuto la brillante idea di arrampicarvi su un tetto per saltare da uno all’altro nonostante vi abbia detto che risultasse troppo alto e vi siete quasi sfracellati al suolo? Oppure-“ “sì, sì abbiamo capito” l’interruppe Li schiarendosi la gola un po’ imbarazzato poi l’abbracciò per qualche secondo prima di seguire Inko e Izuku alla porta e andarsene lasciando i due adulti soli.
Wanyin aspettò qualche minuto che i tre se ne andassero prima di sospirare e girarsi verso il suo ospite “non sei cambiato molto Capo della setta Gusu, Lan Xichen” ed era vero infatti il viso e l’aspetto in generale dell’altro uomo era rimasto abbastanza invariato a parte il suo viso che era diventato un po’ più marcato e anche il suo fisico sembrava essere un po’ più robusto, Jiang Cheng distolse lo sguardo quasi troppo velocemente e lo sentì dire “va bene anche Lan Xichen, o solo Xichen, Jiang Cheng…dopotutto non sono più un capo setta proprio come te” gli rispose con tono calmo e semplice sebbene si potesse avvertire un po’ d’imbarazzo tuttavia poi si stupì di averlo capito “aspetta…come posso capirti?” domandò confuso e l’altro trattenne la voglia di ridere a sue spese ma prima che quest’ultimo potesse rispondergli, nella sua testa sentì una voce:
“Questo è merito mio!” parlò quasi allegramente una voce vagamente femminile.
“A-Ah be’ grazie…ehm…” volle dire il suo nome ma la voce gli rispose.
“Non ho ancora un nome vero e proprio, perché A-Cheng si rifiuta di darmelo!” disse contrariata.
Arrivò la voce dell’altro “questo perché ogni volta che me lo ricordo fai qualcosa di stupido!”
“N-Non è vero!! Lan Xichen vedi? Mi tratta male dall’inizio della sua nuova vita qui!” si lamentò la voce
“AH-AH” rise solo.
Poi l’altro le chiese alla voce “perché non l’hai fatto fin da subito come hai fatto con me allora?”
“B-Be’ ho pensato che sarebbe stato carino che tu glielo avessi insegnato… inoltre un Lan confuso sembra una cosa divertente e dolce da vedere! Non sei d’accordo?” rispose la voce e Lan Xichen non sapeva esattamente come sentirsi riguardo all’affermazione, vale a dire offeso o divertito, tuttavia decise e ci rise su poiché alla fine gli ha fatto incontrare Wanyin quindi gli andava bene.
Ma Jiang Cheng ribatté “Non ci credo, l’hai fatto solo per vedermi frustrato!” portando l’altro ex leader a ridacchiare.
“Come puoi pensare questo di me?!” disse oltraggiata la voce chiudendo al conversazione offesa.
“Comunque perché sei venuto qui Xichen?... Non avrai fatto qualcosa di stupido vero?” gli chiese accigliato l’altro, il primo all’inizio non capì che cosa intendesse ma poi spalancò leggermente gli occhi e disse “a-ah non è quello che potresti pensare Jiang Cheng-“ “A-Cheng o Wanyin va bene, inutile tenere le formalità qui come hai detto tu non siamo nel nostro mondo e non abbiamo più quest’obbligo” l’interruppe il coltivatore e l’altro lo guardò un po’ sorpreso ma annui “-A-Cheng, non è come quella volta con quello che successe con Jin Guangyao e mi vergogno abbastanza di quello che pensai in quell’occasione, in effetti alla fine ho preso a cuore le parole che mi hai detto in quella lettera che mi hai mandato tanti anni fa” e mentre lo disse l’altro vide un tocco di malinconia in quegli intriganti occhi dorati ma sparì quasi subito così disse “sarebbe una sorpresa, ti ho scritto quella lettera non perché volevo compatirti ma per farti sapere che non eri l’unico ad aver perso qualcuno di caro per colpa di una persona a te vicina e che reputavi importante, ma che questo non avrebbe dovuto ostacolarti per sempre”.
Sentendo ciò l’uomo vestito di bianco fece un piccolo sorriso sincero “lo so, ricordo che cosa mi hai scritto in quella lettera in effetti quando ho avuto dei dubbi, dopo quel periodo di isolamento, la rileggevo ancora immaginando il tuo tono burbero ma sincero soprattutto quando praticamente mi dicevi di darmi una svegliata e di fare qualcosa di costruttivo dopo aver passato tre mesi in isolamento a piangere ” e Jiang Cheng si schiarì la gola leggermene imbarazzato “ah sì avrei potuto usare un linguaggio un po’ più…ponderato in effetti in quell’occasione” disse infine ma il coltivatore in bianco sorrise “forse però ha fatto effetto in effetti persino lo stesso Shifu ti ringrazia, anche se non lo avrebbe mai ammesso”.
Queste sue ultime parole fecero spalancare gli occhi all’ex leader della setta Jiang “ti prego dimmi che non l’ha letta!” pregò a voce ma anche internamente ma il sorriso di scusa dell’altro frantumò le sue flebili speranze “scusa, mi ero allontanato e lui è entrato vedendo la lettera sulla scrivania aperta e incustodita suppongo che sia stato attirato anche dall’odore di Loto che permaneva la busta e il suo contenuto, anche se non era eccessivo” e quest’ultima cosa fece aggrottare la fronte ‘strano, non ricordo di aver fatto qualcosa di simile a meno che…’ pensò prima di ricordarsi qualcosa ma fu scartato rapidamente, “in ogni caso quando uscì dall’isolamento ripresi il controllo della Setta e piano piano della mia vita, e devo ammettere che mi sentì bene nonostante tutto, strano sì ma bene abbastanza da riprendere in poco più di un mese il controllo completo della setta e anche lo zio sembrava sollevato e felice come avrai notato d’allora ed è stato grazie a te”.
A-Cheng guardò l’uomo di fronte a lui mentre parlavano e sentì una sorta di sollievo e felicità (?) perché ricordò vividamente quanto Xichen fu devastato dalla scoperta di quello che fece lo zio di Jin Ling al loro altro migliore amico, e capo setta, e proprio per i suoi trascorsi con Wei Wuixian sapeva qualcosa di quello che l’allora Prima Giada potesse provare nello scoprire del tradimento di una persona cara e che reputavi importante fosse responsabile di tali crimini orrendi ma il primo, al contrario suo, aveva qualcuno che aiutasse a superare il suo trauma e onestamente parlando non pensava che la sua lettera sarebbe stata di grande aiuto, al massimo letta e apprezzata e poi messa insieme alle altre… ma stando alle parole dell’altro coltivatore sembra che gli abbia fatto bene e più di quanto credeva e quanto pare anche quando uscì dall’isolamento, il che era strano perché il motivo che lo spinse a farlo era più che altro per fargli sapere la sua opinione sulla questione e dirgli che andava bene piangere per i cari e gli amici ma che rimuginare e ristagnare come l’acqua di uno stagno per sempre non giovava a nessuno, soprattutto considerando il fatto che lui era il Capo della setta Gusu-Lan e che quindi aveva dei doveri verso altri, anche se ammeterà solo a se stesso che gli mancavano un po’ le loro conversazioni ecco perché si sentì sollevato quando l’altro uscì dalla depressione e riprese in mano la sua vita non mettendo affatto in conto che fosse in parte merito della sua lettera.
Alla fine delle riflessioni disse “in quel caso mi fa piacere di esserti stato d’aiuto, non credevo ti sarebbe stata di molto conforto” scrollò le spalle “ma adesso che cosa hai intenzione di fare?” e qui lo vide agitarsi un po’ “b-be in realtà avevo voglia di rivederti ancora una volta perché…perché da quando ti abbiamo perso mi sono sentito strano quasi come se fossi vuoto e non ero l’unico anche Jin Lin pianse e nonostante poi piano piano si riprese dal lutto, continuando a mettere in pratica i tuoi insegnamenti, non ti ha mai dimenticato a volte lo vedevo versare lacrime quando era da solo nella sala funebre a renderti omaggio oppure quando vedeva dei fiori di Loto” fece una piccola pausa dove Jiang Cheng sentì una fastidiosa puntura dietro agli occhi “pensa che anche Shifu ha versato discretamente delle lacrime e non l’ho visto farlo da molto tempo, in effetti fin dalla morte di mio padre…anche io ho pianto quasi quanto piansi la morta di Nie Mingjue, anzi forse anche un po’ di più...ma non credo che ne avessi esattamente diritto dopotutto non ti ho mai ringraziato come si deve per quella lettera né per quello che mi hai detto le altre volte in cui abbiamo parlato al di fuori dei doveri di Capi setta, sia prima che dopo e che mi ha aiutato”, l’altro coltivatore aggrottò la fronte “non avevi bisogno di farlo non l’ho fatto per ricevere gratitudine o altro” “lo so A-Cheng ma volevo almeno ringraziarti come si deve e non con delle parole superficiali e di cortesia, ma non sapevo come farlo e poi ci sono state di mezzo varie cose e compiti di sette e anche le mie insicurezze e alla fine c’è stata la tua… dipartita” e vide come un dolore quasi invisibile gli passò attraverso gli occhi.
L’ex leader della setta Jiang vide come l’argomento sembrava colpirlo ancora molto ma voleva chiedergli una cosa “quanto tempo è passato tra la mia scomparsa e la tua?” e l’uomo vestito di bianco lo guardò rispondendo “anni A-Cheng ma a volte era come un cosa recente e se ti stai chiedendo come sono morto…be’ non l’ho esattamente fatto per volontà mia, o meglio credo che mi abbiano messo qualcosa in qualche pasto, ricordo solo che all’improvviso mi sentì terribilmente male allo stomaco e non riuscivo a respirare, il corpo mi faceva incredibilmente male, tossì parecchio sangue e poi mi oscurai e mentre mi trovavo lì nel limbo pensai, onestamente, che non sapevo se volevo ancora vivere quella vita: Lan Sizhui e Lan Jingyi erano pronti a prendere il mio posto come Leader di Gusu-Lan e anche la vita stava andando avanti bene, le sette erano in pace tra loro e tutte le quattro sette sembrano più unite di quanto lo fossero mai state prima… e poi alla fine ci fu la voce di prima che mi disse che potevo fare una scelta: tornare al mio mondo, anche se avrei potuto rischiare la vita a causa dell’attentato, oppure esaudire un mio desiderio quello che volevo di più, e immagino che alla fine abbia scelto quest’ultimo…ma non voglio crearti problemi!” si affrettò quasi subito a chiarire.
Quando finì di parlare Wanyin trattenne una risata a sue spese “voglio sperarlo Xichen, anche se dubito che vorresti venire qui con una tale intenzione impura, dopotutto sei un membro della nobile e retta setta Gusu-Lan rispettoso delle regole… oltre che tuo zio avrebbe una deviazione di QI se lo sapesse e probabilmente ti troverebbe fino a qui e ti farebbe ricopiare mille volte le regole in verticale” rise facendo ridacchiare anche l’altro “può darsi… grazie mille adesso dovrò preoccuparmi che vedrò la sua reincarnazione qui e mi sbuchi fuori quando meno me l’aspetto” e A-Cheng rise “sai che bello! Con il pizzetto e tutto anche da uomo più giovane”, risero un altro po’ prima che l’altro invitò il suo ospite a fare una passeggiata fuori anche per fargli vedere il posto e metterlo al corrente di questo mondo.
Chapter 8: Capitolo 8 - Xicheng and Li vs Mineta
Notes:
Hi everyone!!
Sorry i didn't post the chapter yesterday, but i was busy with a project.
Now without further words here is the ne chapter ;)
Chapter Text
I due coltivatori si ritrovarono a camminare per la città in modo anche per comprare qualcosa da mettere a Xichen, poiché non poteva andare vestito come facevano nel loro mondo dato che questa era un’altra epoca e dovevano abituarsi “anche io ho usato le monete che avevo quando sono stato ferito, oltre che le gemme che mi sono sempre portato per sicurezza” affermò il moro raccontandogli quando arrivò qui per la prima volta “ah sì anche io ho qualche moneta ma non so se le accettano qui” disse un po’imbarazzato “in effetti come hai fatto farle valere?” gli domandò poi “la voce ci ha pensato, quindi credo che l’abbia fatto anche per te, ma devi trovarti un lavoro” il coltivatore dagli occhi dorati annuì “che cosa mi consiglieresti? E posso chiederti che lavoro fai?” gli domandò curioso e Wanyin gli rispose “lavoro per una piccola ditta che ristruttura edifici e monumenti oltre che restaurare, riparare e costruire mobili di vario tipo, soprattutto in legno, inoltre mi occupo anche del loro intaglio”.
Da parte sua Xichen non rimase troppo sorpreso “un lavoro manuale e artigianale quindi…ti si addice A-Cheng sei sempre stato bravo in quel reparto, ho sempre ammirato come hai ricostruito la tua casa e il Molo di Loto dopo quella tragedia” ricordando le rare volte in cui vide il suo collega coltivatore sporcarsi le mani e sudare mentre aiutava con la riparazione della sua casa, “sì… è in parte per quello che ho scelto di buttarmi su qualcosa di artigianale come questo inoltre, che lavori di carta credo di averne fatto abbastanza dato che ho dovuto occuparmi anche di quelli della setta Jin per A-Ling” disse facendo ridacchiare l’altro “già credo che per questa volta possiamo farne a meno” e concordare con lui, “forse dovrei chiedere ai tuoi figli” aggiunse poi sentendo un piccolo tiramento al petto dando per scontato che l'atro si era forse già creato una nuova famiglia a questo punto, sentendolo di questo Wanyin aggrottò la fronte guardandolo confuso “i miei figli?...Ti riferisci a Li e Izuku? Aspetta...pensi che Inko sia mia moglie?” e quando vide il membro di Gusu-Lan annuire timidamente scoppiò a ridere “AHAHAHAH! Oh mio Dio Xichen!!” la risata sorprese l’altro ex capo poiché non ricordava di aver mai visto Jiang Cheng ridere così spensierato e molto divertito ‘mi chiedo quanto gli abbia fatto bene questo mondo…forse posso essere anche io come voglio, essere libero di fare e comportanti come voglio, proprio come lui adesso’ pensò distrattamente.
“Loro non sono i miei figli naturali Xichen! Li l’ho incontrato al mio arrivo qui” iniziò a dire, quando finì di ridere, mezzo divertito sorridendo ancora un po’ prima di fare una piccola pausa per poi proseguire più seriamente “per quanto riguarda Li lo stavano aggredendo in un vicolo e l’ho salvato, aveva delle brutte cicatrici su di sé le hai viste sul viso no?” e in effetti il Lan le aveva viste eppure non si azzardò a dire niente, in parte anche perché era sopraffatto dagli ultimi avvenimenti e in parte perché non aveva alcuna confidenza con il ragazzo da chiedergli qualcosa di così personale, e sapeva che aera anche maleducazione chiedere così di punto in bianco, ma questo non voleva dire che si fosse chiesto almeno una volta come se l’era procurate e se ancora gli facessero male, prendendo il suo silenzio per un assenso continuò “ be sappi che ne ha sparse per quasi su tutto il corpo, l’ho aiutato quanto più potevo ma non potevo fare di più e non è come se lui lo volesse, gli ho insegnato ad accettarle perché fanno parte di sé come una dimostrazione di quello che ha affrontato e superato… ma questo non vuol dire che ogni tanto io non provi tristezza per la sua situazione" abbassò un po' lo sguardo a terra "in ogni caso sto pensando di trovare qualcosa che possa aiutarlo con loro dopotutto, dato he hanno questa grandi poteri e sicuramente tecnologie all'avanguardia ci potrebbe essere una soluzione”.
Lan Xichen ascoltò le parole dell’altro coltivatore chiedendo “gliele ha fatte qualcuno?” domandò titubante “non posso dirti tutto perché non il mio posto ma diciamo che la maggior parte di esse provengono dal suo stesso quirk” rispose l'altro, “quirk? Intendi il potere di cui mi hai parlato prima?” “sì, praticamente qui tutti ne sono in possesso e può essere molte cose e combinazioni, a parte qualche rara eccezione di cui fa parte Izuku e infatti quando uno lo sa viene subito trattato come un zerbino o anche peggio…ma per tornare alla domanda principale: il quirk di Li è un potere di fuoco ma non quello normale piuttosto le sue fiamme sono di colore blu, il che vuol dire che bruciano più intensamente e con più vigore di quelle normali tuttavia, provenendo da una famiglia il cui degenerato padre ha un quirk di fuoco e la madre uno di ghiaccio, lui ha ereditato sì fiamme più calde di quelle di suo padre ma la resistenza del corpo al ghiaccio di sua madre...immagino che tu sappia cosa significhi”.
Alla spiegazione dell’altro Xichen non poté non sentirsi un bel po’ dispiaciuto per il ragazzo, avere un potere così grande ma non riuscire a sopportarlo se ne fa uso con troppa intensità dev’essere dura e frustrante “capisco…mi dispiace per il ragazzo” abbassando gli occhi a terra, “anche a me ma lui ci è abituato e grazie agli elementi di supporto ci sono alcuni modi per evitare un tale effetto o comunque aggirarlo per una parte ed evitare di bruciarsi ulteriormente, ne sta già facendo uso in effetti” replicò orgoglioso, il che lo portò a chiedere “raccontami un po’ di loro A-Cheng e qualcosa in più di questo nuovo mondo”.
E così i due si sedettero su una panchina al parco lì vicino con Wanyin che gli raccontò di quello che avevano imparato e fatto dall’inizio della sua nuova vita spiegandogli anche la distinzione della categorie tra eroi e cattivi e di come ha incontrato Izuku e dei loro addestramenti; “woah è tanto da prendere” commentò alla fine e sentì l’altro sbuffare e dire “non dirlo a me ci ho messo due giorni per capire tutto senza avere il cervello che mi scoppiasse” “almeno siamo in due su questo” concordò l’uomo in bianco.
Durante le chiacchere si diressero ad un negozio di vestiti comprando qualche maglietta e calzoni e due paia di scarpe per i quali Xichen pagò come fece Wanyin sentendosi eccitato per il suo primo acquisto, successivamente quest’ultimo lo portò in un bagno pubblico con lo scopo di farlo cambiare, poiché entrambi ricevettero sguardi strani e curiosi per la veste bianca indossata da Lan Xichen e una volta fatto il nuovo ex leader seguì l’altro mentre entravano nel supermercato per fare la spesa; Wanyin non riusciva a credere che avrebbe mai visto la famosa prima Giada a fare a fare la spesa con lui guardandosi intorno con occhi curiosi e innocenti simili ad un bambino che vedeva una nuova città per la prima volta ‘mi sento un po’ imbarazzato che ho avuto una simile impressione quando Li mi ha portato qui ma spero di essermi contenuto un po’ di più’ rifletté ridacchiando mentre lo guardava quasi dolcemente attirando l’attenzione del suddetto coltivatore “tutto bene A-Cheng?” gli domandò confuso facendo in modo che l’altro finse di tossire ignorando il lieve calore alle guance ‘sicuramente dovuto al caldo del posto! ’ pensò, prima di annuire e dire quasi troppo velocemente “a-ah sì non preoccuparti! Vieni dobbiamo comprare la carne” prima di dirigersi verso una corsia diversa seguito a ruota dal suo compagno.
Lan Xichen si guardò intorno con curiosità e meraviglia mentre seguiva A-Cheng per il supermercato, come a quanto pare si chiamava questo luogo pieno di cibo racchiuso e confezionato, “sembra così caotico come fai a navigare qua dentro…ci sono troppi corridoi” parlò guardandosi intorno prima che sentì al risposta “be’ più che altro vai a memoria oppure seguì le indicazioni” indicando un cartello in alto poco più avanti di loro e l’ex coltivatore seguì il dito leggendo delle parole, proseguirono il loro giro raccogliendo quello che serviva prima di dirigersi alle casse e mentre Jiang Cheng pagava Xichen prese le buste.
Wanyin era consapevole degli sguardi che attiravano, soprattutto la presenza di Lan Xichen il quale era stupidamente ignaro dell’attenzione continuando a comportarsi come un cucciolo eccitato in giro con il padrone (ovviamente Wanyin evitò di pensarci troppo all'immagine di un Lan XIhchen seguirlo scodinzolando), durante il tragitto vennero fermati da una ragazza carina “buona sera posso disturbarvi per un attimo?” arrivò la voce di una giovane donna che gli sorrise ad entrambi, i due si guardarono prima di scrollare le spalle “grazie mille! Ditemi qualcuno di voi cerca un lavoro?” domandò quasi subito e Wanyin ebbe uno sguardo un po’ diffidente ma il suo compare, essendo l’ingenuo che è sempre stato, annuì “in effetti sto cercando un impiego” dicendo un po' speranzoso per la pssibilità di risolvere il problema.
Jiang Cheng vorrebbe gemere per l’ingenuità dell’altro, e dargli un bel discorso sulla prudenza e la cautela dai tipi di persone che approfitterebbero della sua ingenuità, e la ragazza sorrise in maniera quasi accecante “perfetto! Allora lascia che ti offra una proposta!” iniziò a dire prendendo un foglio e consegnarlo ad entrambi “io lavoro per un agenzia di fotografia e modelli e al momento ci troviamo in un periodo di assunzioni in cui abbiamo bisogno di candidati per entrambi le posizioni quindi mi chiedevo se saresti interessato a fare un semplice colloquio conoscitivo e senza impegno, ovviamente se vuole anche lei potrebbe essere un secondo lavoro se ne ha già uno” disse rivolgendosi all’ultimo verso Wanyin.
Lan Xichen lesse il foglio e non gli sembrava qualcosa di male guardò il suo compagno e notando la postura ‘rilassata’ sapeva che aveva ragione “ha detto colloquio conoscitivo?” la ragazza dai capelli rossi si rivolse a lui “esatto è un modo per spiegare in cosa consisterebbe il tuo lavoro qualora accettassi” e lui annuì “va bene, posso sempre provare per fare il modello” “fantastico! Là sopra troverete la data, che è tra tre giorni, l’indirizzo e il nome dell’agenzia, oltre che le informazioni di cui avrà bisogno! Grazie davvero per la vostra concessione del tempo e spero di rivedervi!” salutò entusiasta prima che se ne andò lasciando i due per strada; i due la guardarono andare prima che Wanyin disse “vorrei avere anche io l’esuberanza quando a volte devo lavorare” sbuffò e l’altro ridacchiò prima di proseguire verso casa.
Una volta arrivati Jiang Cheng svuotò le buste e sistemò la spesa nei vari ripiani assistito dall’altro coltivatore “bene adesso preparerò la cena, hai preferenze?” domandò “no A-Cheng qualsiasi cosa va bene, grazie” rispose sorridendo gentilmente “posso aiutarti in qualche modo? Mi sento un po’ inutile a stare qui senza aiutarti” aggiunse un po’ imbarazzato e la cosa fece divertire l’ex coltivatore viola “sciacqua e taglia le verdure sul bancone per favore” e l’altro si tirò su le maniche mettendo in mostra l’avambraccio mentre prendeva il coltello e faceva come gli aveva chiesto l’altro canticchiando incurante dello sguardo laterale che ricevette.
Jiang Cheng si schiaffeggiò in viso mentalmente per aver guardato i muscoli del braccio di Xichen mentre faceva come gli aveva chiesto prima di tornare a prestare attenzione alla pietanza, i due lavorarono in silenzio e in sincronia che quasi non ci credettero, dato che non avevano mai condiviso uno spazio così e in queste circostanze durante la loro vecchia vita, erano sorpresi di funzionare senza troppi problemi a parte piccoli incidenti come qualche leggero urto mentre si muovevano per prendere e posare qualcosa o ingrediente, una volta fatto il compito assegnato Lan Xichen apparecchiò e tutti e due si sedettero cenando e parlando di varie cose anche se fu più Jiang Cheng che rispondeva alle domande dell’altro.
Finito di cenare i due si spostarono sul divano dove accesero la TV e Jiang Cheng spiegò divertito ad un leader di setta che cosa fosse e come funzionava “è davvero incredibile e sorprendente questo nuovo mondo” disse alla fine della sua spiegazione “domani attacco al lavoro alle 8:30 poi andremo insieme a prendere Li e Izuku a scuola” e l’altro annuì entusiasta; poco tempo dopo si sistemarono per la notte “sei sicuro Xichen? Puoi venire a dormire nella stanza” gli chiese un po’ dubbioso di farlo dormire sul divano “non preoccuparti A-Cheng va benissimo così, sei stato già più che generoso con me oggi e dormire sul divano non è un problema” lo tranquillizzò ma l’altro rispose ancora leggermente insicuro “se lo dici tu…ma se ne hai bisogno svegliami non ho intenzione di svegliarmi domani mattina e trovare il tuo corpo sul pavimento o congelato” minacciò e l’altro si morse il labbro per non ridere troppo “non lo farò Wanyin” lo rassicurò ancora divertito poi si diedero la buona notte e ognuno andò a dormire.
La mattina seguente Lan Xichen si svegliò più o meno alla stessa ora di A-Cheng “giusto dimenticavo gli strani orari della tua setta” sospirò mentre preparava la colazione per entrambi, dopo qualche esitazione disse “se vuoi puoi venire con me, posso chiedere al capo se puoi rimanere lì da quelle parti e poi ti andiamo a comprare un telefono e ti apro il GPS così che non ti perdi per strada” il Lan era eccitato per vedere il luogo di lavoro dell’altro coltivatore e accettò felicemente e in amniera entusiasta così i due si ritrovarono meno di mezz’ora dopo diretti verso il lavoro di Wanyin; dopo che spiegò la situazione al capo l’uomo era più che disposto a dare il benvenuto a Lan Xichen “in effetti avremmo bisogno di scaricare alcune casse di materiali, posso chiedere il tuo aiuto?” gli domandò il capo “certo signore nessun problema, mi fa sentire bene aiutare se posso!” rispose gioviale e allegro di essere utile.
E così mentre Wanyin fece il suo lavoro Lan Xichen aiutò qua e là gli altri a scaricare mobili, tenere fermo del legno quando veniva tagliato e cose del genere “come fai a sollevare questo legno senza molta fatica?” chiese stupito uno dei lavoratori mentre osservava il coltivatore tenere una lastra di legno senza molti problemi e d egli rispose sorridendo un po’ imbarazzato “ah grazie ad un allenamento rigoroso che ho avuto fin da bambino” “anche la tua famiglia era ‘tradizionalista’?” continuò a chiedere mentre preparava la lama per tagliare un altro pezzo “anche?” e annuendo il lavoratore si spiegò “sì anche Jiang Cheng ci ha detto che proveniva da una famiglia del genere dalla Cina” scrollò le spalle attendendo una risposta, “capisco, sì si potrebbe dire così, la mia famiglia si basavano soprattutto sull’allenamento fisico e spirituale e immagino che mi stia tornando utile” rispose, quando finirono il capo salutò entrambi ringraziando Lan Xichen per averli aiutati “quando vuoi puoi venire insieme a Jiang Cheng, a volte ci farebbe comodo una mano forte come la tua” sorridendo gentilmente il Lan rispose “mi farebbe piacere signore!” poi se ne andarono.
Jiang Cheng trattenne un altro sospiro mentre s’incamminavano verso l’UA a causa dell’attenzione non così sottili che stava ricevendo Lan Xichen ‘e meno male che indossa abiti moderni’ ringrazi mentalmente infatti indossava un maglioncino bianco che gli abbracciava molto bene il petto, le spalle e la vita dando quella lieve morbidezza e un paio di calzoni grigi e aveva i capelli raccolti in una coda alta come lui legata dal suo nastro, proprio come lui, ‘un po’ elegante ma semplice proprio come lui stesso’ si ritrovò a pensare scuotendo subito la testa al pensiero gli sembrava quasi di sentire la Voce che rideva di lui; “allora A-Cheng parlami un po’ di questa scuola” chiese l’altro coltivatore riportandolo al presente “si chiama UA, strano nome lo so, ed è una scuola principalmente di eroica ma comprende anche altri corsi come: il corso di Supporto, ovvero quelli che creano gadget per aiutare gli altri eroi o a volte civili con la vita di tutti i giorni; il corso di studi generali dove prettamente studiano come se fossero in una normale scuola/ liceo e se non sbaglio anche il corso di Management che è rivolto a coloro che sponsorizzeranno i futuri eroi” rispose cercando di spiegare in maniera semplice.
“Capisco e Li e Izuku in quale sono?” “quello di studi generali ma in realtà hanno avuto la possibilità di entrare in quello di eroica ma hanno rifiutato” “come mai?” sospirando l’altro gli rispose “perché entrambi hanno avuto esperienze molto spiacevoli con alcuni dei più rinomati e famosi 'eroi' e non vogliono essere come loro, o almeno Li non vuole avere niente a che fare con loro”, Lan Xichen rifletteva sulle nuove informazioni, avendo la sensazione che forse c'era qualcosa in più sul motivo per cui il givane Li non piacevano gli eroi, fino a quando arrivarono ai cancelli della scuola “ma non dovrebbero esserci più…genitori o tutori?” chiese confuso guardandosi attorno e Wanyin rise alla confusione degli altri “l’orario di uscita è alle 16 ma c’ è possibilità per quelli che vogliono rimanere di più fino alle 17/17:30 per studiare o allenarsi ed è il loro caso a volte” .
I due guardarono l’ingresso principale e videro due teste famigliari, seguite da una testa rosa, uscire dalla struttura assieme ad altri studenti che rimasero come loro “A-Cheng!” salutò Izuku energico quando li vide e tutti e tre affrettarono i passi avvicinandosi “Lan Xichen che bello! Sei venuto anche tu!” disse eccitato Izuku “sì Izuku, Wanyin è stato gentile a portarmi qui a prendervi insieme a lui e in questo modo farmi vedere la città” rispose sorridendo, il coltivatore in questione si schiarì la gola nascondendo il lieve rossore dicendo “solo perché non conosci ancora il posto e non ho bisogno di un Lan confuso che vaga per il Giappone senza supervisione” disse ma Li sbuffò “certo che è così papà…comunque lei è-“ fece per presentargli la ragazza con loro ma ella lo batté sul tempo “piacere di conoscerti! Mi chiamo Mei Hatsume futura CEO della Hastume Entreprise!” si presentò in maniera frizzante allungando una mano, il Lan la prese e la scosse sorpreso dalla vivacità della ragazza “il piacere è mio, mi chiamo Lan XIchen” ricambiò “dimmi da quale luogo specifico venite tu e il signor Wanyin? Perché se sono tutti così belli sto pensando di provare a cercarmi qualcuno lì!!” disse la ragazza appena l'altro si presentò e la cosa fece ammutolire e poi gridare scioccati i due ragazzi “MEI!!” la rimproverarono di fatti imbarazzati “dimentica quello che ha detto Mei AHAH, a volte si lascia trasportare troppo dall’entusiasmo!” la giustificò Izuku con le mani tese in resa.
Wanyin si mise una mano sul viso e sospirò cercando di trattenersi dall’arrossire non era abituato ai complimenti e comunque non ne hai mai ricevuti troppi neanche quando era Leader, quindi sentire i commenti positivi sul suo aspetto lo rendevano imbarazzato ma segretamente anche orgoglioso della sua apparenza fisica “allora t’interesserebbero i miei bambini” sbottò di punto in bianco la ragazza facendo arrossire duramente lo stesso Xichen, che Wanyin aveva paura svenisse da un momento all’altro così si affrettò a dire “Mei-san che cosa ti ho detto di usare termini appropriati quando parli con altre persone? Non vorrai dare un infarto a qualcuno o finire con malintenzionati ” la rimproverò rivolgendosi poi all’altro coltivatore pallido “per 'bambini' Mei intende le sue invenzioni dato che lei è entrata nel corso di supporto, te ne ho parlato prima ricordi?” e il povero Lan, dopo qualche secondo di respiro, annuì sebbene ancora arrossito per la possibile implicazione delle parole della ragazza “a-ah sì certo, capisco” rispose calmandosi alla spiegazione; dopo quel piccolo incidente Mei salì sulla macchina che i genitori gli avevano andato mentre gli altri 4 camminarono verso casa di A-Cheng.
Qualche giorno dopo Lan Xichen si ritrovò davanti all’indirizzo scritto su fogliettino che le aveva dato la ragazza giorni fa “dai Xichen altrimenti saremo in ritardo” disse Li il quale decise di accompagnarlo poiché era di sabato, Izuku sarebbe voluto andare anche lui ma lui e Inko sarebbero andati ad una mostra di pittura grazie a dei biglietti che una paziente aveva regalato ad Inko per la sua gentilezza, avrebbe detto anche agli altri di andare ma avevano solo due biglietti; i due entrarono dirigendosi verso al receptionist e la signorina li vide e li salutò “salve come posso esservi utile?” domandò e Xichen parlò in tono calmo e pacato “salve a lei siamo qui perché mi è stato detto che avrei dovuto fare un colloquio per un lavoro di modello” e la signorina annuì quasi accecata dalla bellezza del coltivatore “g-giusto sì, allora dovete andare al secondo piano gli incontri cominceranno tra circa venti minuti, ricorda la ragazza che l’ha contattata?” domandò alla fine digitando sul computer “sì era una ragazza giovane, aveva i capelli rossi corti e due occhi marroni” “ok dev’essere Mila…perfetto potete salire al secondo piano la stanza 14” disse loro dopo aver digitato qualcosa sul computer “grazie mille signorina” salutarono per dirigersi verso gli ascensori ove vi salirono e Li spinse il pulsante mostrando ad un Lan sorpreso la funzionalità di questo nuovo modo di trasporto, una volta arrivati attesero il turno e quando fu il suo turno Xichen entrò incoraggiato dal ragazzo “andrà bene” gli disse aspettando fuori.
Mentre l’uomo era dentro Li vide e sentì come alcune persone parlarono e bisbigliavano su loro due ovviamente le sue cicatrici erano coperte, a parte quelle sul viso, ma sicuramente si riferivano al coltivatore ‘davvero adesso che si è aggiunto anche lui alla lista di questo passo essa dovrà essere aggiornata ogni giorno praticamente’ pensò un po’ esasperato ‘piuttosto quale sarà il tipo di rapporto che loro due potrebbero avere? Considerando che ora sono qui e non più nel loro mondo, non sono più capi di setta quindi volendo possono stare con chi vogliono…hm e se avessero un interesse l’un per l’altro? Devo scoprirlo’ pensò il ragazzo aveva notato come il Lan guardava ogni tanto Wanyin, e viceversa, c’era sollievo e affetto poiché era chiaro che al Lan era mancato Jiang Cheng nell’altra vita e anche se adesso era solo felicità per aver ritrovato un caro amico ciò non vuol dire che posa fiorire qualcosa ‘potrebbe evolversi nel tempo in qualcosa di più?’ finì per pensare e suo padre se lo meritava dopo tutto quello che ha passato, ma non poté rifletterci oltre poiché le porte si aprirono e gli occhi dorati di Lan Xichen incontrarono i suoi.
“Allora com’è andata?” chiese mentre prendevano l’ascensore per scendere “bene in realtà, mi hanno fatto qualche domanda ma più che altro era per spiegarmi che tipo di lavoro avrei fatto e non mi sembra affatto male, inoltre hanno detto che rispecchio tutti i requisiti e che quindi posso cominciare da quando me lo dicono” rispose contento per provare questo lavoro, i due poi attesero che la receptionist diede a Lan un modulo che avrebbe dovuto compilare e con l’aiuto di Li il coltivatore lo compilò tutto senza troppi problemi lo firmò riconsegnandolo alla ragazza “perfetto entro due giorni ti arriverà la chiamata se tu sei stato preso o meno” disse lei e i due annuirono ringraziandola e salutarla uscendo dall’edificio e non la sentirono dire “sicuramente prenderanno quel pezzo di gnocco”.
Invece che tornare a casa Li chiese se potevano andare a fare una passeggiata e mangiare qualcosa fuori e Xichen accettò trovando l’idea divertente, dato che era anche quasi l’ora di pranzo, così Li lì portò a mangiare in un fast food sapendo che l’altro non lo aveva mai provato “qui ci sono vari panini con contorni di patatine fritte o insalata” gli disse potandoli all’interno e vedere il menù in alto e Xichen onestamente non sapeva cosa prendere e gli chiese aiuto cosa che fece ridere l’altro ma che rispose “direi che di prenderti un panino leggero e patatine” e lui si fidò dell'altro annuendo e quando arrivò il loro turno Li ordinò per entrambi e mentre lui aspettava Xichen pagò il conto e poi aiutò l’altro a prendere i vassoi, uno ciascuno e portarli ad un tavolo vuoto e accomodarsi, quando addentò il panino Lan Xichen non sapeva che aspettarsi non conosceva i piatti del luogo o del tempo ma questo panino sembrava buono “ti piace?” domandò Li guardando l’altro annuire “ti ho preso il pollo perché è carne bianca e non pesante, dato che Jiang Cheng mi ha spiegato un po’ il cibo della vostra setta nel vostro mondo ho pensato sia più adatto come primo impatto sulla nuova cucina”.
E il coltivatore posò il panino asciugandosi le mani con il tovagliolo e dire “grazie Li-kun è davvero buono e sì solitamente non mangio cibi troppo pesanti o conditi ma dato che sono qui penso che li proverò piano piano un po’ tutti, dopotutto questa è una nuova vita per me e voglio viverla di più” e Li ridacchiò “ok ma non tutti i giorni o Wanyin mi spezzerà le gambe” e l’altro rise “ah usa ancora quella minaccia? Anche a suo nipote lo diceva sempre così come anche ai suoi discepoli e anche se sapevano che difficilmente l’avrebbe fatto non tentarono troppo la sorte” rise ricordando i vecchi tempi, e i due passarono il resto del pranzo in questo modo con il Lan che raccontò a Li del passato di Jing Cheng quando era capo della setta e ma maggior parte delle sue missioni, “quindi in sostanza era un vero bacchettone” affermò il ragazzo e ridendo sentì l’altro rispondere “fossi in te non lo direi in sua presenza o non posso garantire che ne usciresti illeso”.
Una volta finito uscirono dal fast food e iniziarono a dirigersi verso casa quando il più giovane riconobbe una faccia familiare dirigersi nella loro direzione ma dal lato opposto del marciapiede e alzò gli occhi infastidito ‘fantastico una delle ultime persone che voglio vedere’ pensò amaro cominciando a parlare con l’adulto accanto a lui in modo da non avere niente a che fare con quello lì e distrarsi, ma a quanto pare non sarebbe andata così...“ehi tu! Sei quello che ha barato durante il Festival sconfiggendo il mio capolavoro” arrivò la voce odiosa di Endeavour e Li soppresse il bisogno di alzare gli occhi al cielo quando gli lanciò uno sguardo laterale.
Xichen notò il leggero cambio d’atteggiamento del giovane Li con leggera confusione ma quando poi sentì la voce profonda rivolgersi in maniera alquanto maleducata nei confronti dell’altro, e il suo aspetto, capì che questa persona era quella da cui Jiang Cheng lo aveva messo in guardia inoltre sentì quasi inspiegabilmente una piccola scossa rabbia per conto del ragazzo sapendo ovviamente che l’uomo stava mentendo, poiché A-Cheng gli raccontò anche questo, per questo voleva dire qualcosa ma Li lo batté lealmente “non so a che cosa ti riferisci, l’ho sconfitto onestamente e tutti lo sanno…evidentemente non è così speciale come vuoi farlo passare” ribatté a tono e Xichen era quasi orgoglioso ma un po' preoccupato sapendo il carattere irascibile dell'uomo davanti a loro “lui è il mio capolavoro ed è molto meglio di tutti!” scrollando le spalle Li rispose ancora “forse degli altri ma non di me, inoltre bisogna vedere se l’hanno fatto vincere perché appunto è il tuo ‘capolavoro’ e non perché fosse così forte e addestrato”.
Ad Enji non piaceva l’atteggiamento di questo ragazzino sfacciato o e presuntuoso “l’ho addestrato personalmente quindi credo di conoscerlo meglio di te, per questo so che devi aver barato!!” continuò a sbraitare e XIchen socchiuse leggermente gli occhi alle continue offese nelle parole altrui “se davvero vuoi pensarla così fai pure ma tanto la verità si sa e non cambierà” disse prima che lui e il coltivatore lo superassero continuando per la loro strada “EHI non voltarmi le spalle! Non ho ancora finito!” sentirono l’altro urlare ma lo ignorarono.
“Tutto bene Li-kun?” domandò dopo un po’ Xichen “sì grazie, solo…sai chi è?” domandò lui in risposta “A-Cheng mi ha detto che hai dei dissapori con lui ma non è entrato nel dettaglio” rispose con attenzione ma senza pressione e l’altro annuì “ok, be ‘ diciamo che mi è più ‘familiare’ di quanto pensi” iniziò a dire sperando che l’altro facesse il collegamento, “…vuoi dire come un famigliare?” e al cenno brusco il Lan capì ‘quello allora doveva essere il padre biologico…quindi lui era il figlio del secondo eroe del Giappone’ pensò sorpreso “capisco” disse dando conferma al ragazzo che aveva recepito la cosa “partiamo dall’inizio: Endeavour è sempre stato ossessionato dal potere e di diventare il numero 1 al posto di All Might ma non importa quanto si sforzasse non ci riusciva mai, così ebbe l’idea di fare un così detto ‘matrimonio di quirk’ che sono illegali da molto tempo, nei quali praticamente due persone si dovevano sposare con l’intenzione di avere dei figli con una combinazione specifica di quirk” fece una pausa permettendo all’altro di comprendere quello che detto e Xichen sorbì tutto dicendo “in sostanza un matrimonio di convenienza o d’affari basato esclusivamente su questi poteri” disse quasi con disprezzo a lui non erano mai andati a genio neanche nel mondo della coltivazione.
A questo Li rispose “sì esatto, comunque le cose andavano bene prima poco tempo dopo il loro matrimonio nacque mia sorella ma fu cartata subito perché aveva un quirk prettamente di ghiaccio, l’anno dopo nacqui io e sebbene non sviluppai il quirk perfetto che voleva sembrava abbastanza felice e anche io ero entusiasta di allenarmi con lui per diventare un eroe, era anche l’unico modo per connettermi con lui ed ero disposto a sopportare l’addestramento per questa ragione” e qui Xichen vide un pizzico di malinconia “tuttavia con il tempo scoprimmo che sebbene il mio fuoco fosse ardente il mio corpo risultò essere più adatto ad una stranezza di ghiaccio, ovvero quella della mia genitrice, d’allora il suo comportamento cambiò e fece pressione sulla moglie per averne un altro e così nacque mio fratello minore Natsuo, ma anche lui si rivelò un fallimento come me e Fuyumi” e Xichen strinse i pugni nelle tasche dei jeans che aveva e mordendosi la guancia interna per controllare la rabbia per le parole che stava sentendo “cominciò ad essere ancora più violento con la moglie perché non aveva ancora il suo figlio perfetto, puoi immaginare com’era l’atmosfera a casa… ma poi, finalmente, ebbe quello che desiderava l’ultimo arrivato, il suo ‘capolavoro’” disse l’ultima parola sprezzante “nato con i capelli mezzi bianchi e mezzi rossi segno che la sua stranezza sarebbe stata proprio quella che voleva lui, mezzo fuoco e mezzo ghiaccio ed io per lui ormai ero diventato uno scarto definitivo come Natsuo e Fuyumi”.
Man mano che Xichen ascoltava sentiva una profonda tristezza per il ragazzo accanto a lui “ma io non mi sono voluto arrendere ed ho continuato ad allenarmi da solo con le mie fiamme sopportando i danni che mi facevano...tutto quello che volevo era solo che mi guardasse e mi apprezzasse, che capisse che anche se non avevo il quirk perfetto che voleva le mie fiamme sarebbero bastate a portare a termine lo scopo per cui ero nato, essere l’arma che avrebbe sorpassato All Might e renderlo orgoglioso…ma non importa quanto mi impegnassi o i progressi che facevo per lui non era mai abbastanza, continuava a dirmi di abbandonare il mio obbiettivo e trovare qualcos’altro da fare” il coltivatore vide Li socchiudere gli occhi in un chiaro segno di rabbia ma lo vide inspirare a fondo chiudendo brevemente gli occhi prima di riaprirli e continuare “io non l’ho ascoltato, non accettavo che lui mi avesse allenato per anni e poi buttato via come un giocatolo vecchio e difettoso ed ho continuato a provare e provare esercitandomi con il fuoco e alla fine ebbi una svolta: le mie fiamme dal rosso normale passarono al blu." fece una pausa come se fosse perso momentaneamente nel ricordo ma si riprese subito "ero così entusiasta e quella sera dissi a Endeavour di venire sul monte Sekoto dove mi allenavo sempre per fargli vedere una sorpresa, ovvero questa nuova svolta nel mio potere”.
Sentendo ciò Xichen ebbe la brutta sensazione che le cose stavano per andare peggio di quanto già non fossero adesso così chiese piano “che cos’è successo Li?” e l’altro rispose “ovviamente non si presentò e perché avrebbe dovuto farlo? Ero così arrabbiato, così triste, tradito e frustrato e a causa di queste mie emozioni in subbuglio di quel momento persi automaticamente il controllo delle mie fiamme ed esse crebbero ed esplosero improvvisamente bruciando tutto il mio corpo e parte della foresta circostante … e nel frattempo urlavo spaventato e gridavo il suo nome per aiutarmi ma non venne mai, e intanto il mio corpo agonizzava e ardeva sempre di più finché persi conoscenza con la consapevolezza di morire”.
Il coltivatore si mise una mano alla bocca fermandosi mentre Li camminò un paio di passi in avanti prima di fermarsi “alla fine mi svegliai tre anni dopo di coma con queste cicatrici in una specie di ospedale sotterraneo, tentarono di trattenermi ma riuscì ad evadere” disse mentre se le toccava “tornai a casa con l’intenzione di scusarmi di averli fatti preoccupare e vedere se la mia scomparsa avesse avuto qualche effetto su di lui eppure… tutto quello che vidi fu come se la mia esistenza fosse del tutto passata inosservata, come se fossi un semplice oggetto perso e basta, tranne per un piccolo memoriale, e così decisi in quel preciso momento che Touya morì definitivamente il giorno dell’incendio e così sarebbe rimasto, passai del tempo per strada sopravvivendo come potevo e qualche tempo dopo incontrai A-Cheng che mi aiutò salvandomi mentre venivo aggredito e mi fece più da figura genitoriale lui che di quelli biologici…questa è tutta la mia vita Xichen triste e patetica no?” finì quasi amaro.
In riposta Xichen rimase in silenzio sbattendo gli occhi cercando di trovare qualcosa da dire per confortarlo ma non gli venia in mente niente che cosa si poteva a dire ad una ragazzo che aveva affrontato una situazione simile in così giovane età che gli aveva lasciato un trauma perenne, così fece l’altra cosa che sembrava più sicura e forse più forte che delle parole si avvicinò lentamente e abbracciò delicatamente l’altro in un abbraccio dicendo “mi dispiace tanto per quello che hai passato non meritavi niente di tutto questo…ma sono anche felice che A-Cheng ti abbia trovato e che abbiate formato una famiglia, credo che ne avevate avuto bisogno entrambi” Li ascoltò le parole mentre si godette un po’ il calore delle braccia del coltivatore prima di premere la testa sullo stomaco e abbracciarlo lentamente.
Dopo di ciò tornarono a casa mettendosi davanti alla TV mentre il più giovane si era assunto l’incarico di far vedere al più vecchio le serie e i film più attuali “devi stara al passo con il tempo Xichen” disse con divertimento di quest’ultimo “in questo caso mi affido alla tua indiscussa conoscenza di tali argomenti” rimasero così fino a quando A-Cheng tornò e prepararono la cena insieme.
Era passato circa un mese da quando Lan Xichen si era unito al loro mondo e le cose per lui stavano andando bene il suo lavoro di modello part time aveva avuto un impatto più alto di quello che pensava la stessa azienda che lo assunse poiché in poco più di un mese era già in mostra su alcune riviste molto note, certo non come altri modelli ma la sua popolarità stava aumentando abbastanza costantemente d’ avere già buoni numeri di sostenitori e fan, “davvero incredibile Xichen sei addirittura su questa rivista che è una di quelle che è servito come trampolino di lancio per molti altri modelli nazionali! ” disse meravigliato Izuku mentre lui e Li stavano sfogliando al rivista in questione con Wanyin che alzò gli occhi sbuffando, cosa che non passò inosservato al moro tinto che infatti disse “non essere geloso A-Cheng se togli quel cipiglio permanente sul tuo viso sono sicuro che avresti un discreto successo anche tu” lo canzonò guadagnandosi un occhiataccia dall’altro “moccioso bada che ti spezzò le gambe!” minacciò e in risposta ebbe una linguaccia mentre Izuku prese la rivista “come mai la prendi? Vuoi diventare anche tu un modello?” chiese Li pronto a stuzzicare il fratello all’occorrenza, il quale arrossi e iniziò a balbettare “e-ecco in realtà m-me l’ha chiesto la mamma e… aspettatemi qui e torno subito!” non sapendo come finire la frase la lasciò a metà correndo in cassa per pagare lasciando gli altri tre indietro uno confuso e gli altri due divertiti “bene Xichen sembra che tu abbia altri due ammiratori garantiti” scherzò l’ex leader di Yumen-Jiang godendosi il rossore imbarazzato sul viso dell’altro alle insinuazioni dell’altro coltivatore.
Li e Izuku stavano in gruppo con la loro squadra, i ‘Gladiatori’, mentre gli altri compagni erano raggruppati tra di loro con Present Mic che li supervisionava mentre svolgevano il loro progetto scolastico nel quale dovevano scrivere e presentare una descrizione in inglese su due personaggi famosi per gruppo e i due fratelli scelsero come uno dei due Micheal Jakson, mentre stavano lavorando all’improvviso dalla porta sbucò Kayama-Sensei “Hizashi!!! Guarda che bel pezzo di gnocco!” urlò appena entrata facendo gridare l’uomo e sussultare gli altri studenti “Kayama sei impazzita?! Mi hai quasi fatto avere un infarto!” disse il biondo rumoroso squadrando la sua amica di lunga data “e comunque adesso sono impegnato” “suvvia hai detto che devi solo supervisionare la tua classe mentre fanno un progetto quindi puoi parlare, poiché hai detto sono bravi ragazzi” scansò la sua giustifica facendo un occhiolino alla classe prima di tirare fuori una rivista e metterla davanti agli occhi dell’altro insegnate, la rivista era una di moda e conteneva l’immagine di un tizio bello “guarda, un nuovo modello!! Non è bello?! Ne avevo sentito parlare ma non lo aveva ancora visto bene!” domandò lei e Hizashi doveva ammettere era attraente, aveva lunghi capelli neri e due occhi dorati, aveva anche un corpo snello ma era molto in forma e un sorriso affascinante “sì lo è ma è normale esserlo per questo lavoro no?” domandò all’amica “infatti ma lui ha cominciato da tipo un paio di mesi ed è già qui su questa rivista esclusiva che prende raramente modelli così giovani e così presto dal loro debutto!”.
Mentre parlavano Li e Izuku si guardarono confusi prima che ebbero un’intuizione “dici sia lui?” domandò Izuku “dimmelo tu dato che sembri essere il più informato ultimamente su questo argomento” rispose alzando gli occhi riferendosi alle riviste che compra ogni tanto, godendosi il piccolo rossore sul volto dell’altro, continuando poi “comunque non credo che ci fossero altri nuovi modelli recenti”; ma evidentemente non furono troppo bassi nel dirlo oppure la loro insegnante di storia aveva un buon udito perché si rivolse al loro gruppo e si fece rapidamente strada come un felino tra i vari banchi fino ad arrivare al duo con un ghigno sul viso “ho sentito dire che lo conoscete?!” domandò lei ignorando che stavano svolgendo un compito “se è così potete darmi qualche informazione?!!” questa volta avvicinando il viso e la parte del corpo superiore ai due ragazzi che arrossirono leggermente alla vista “Kayama lascia stare i miei studenti! Inoltre non potrebbero dirti niente neanche se lo conoscessero per via della privacy!” arrivò la voce di Yamada mentre cercava di tirarla via mentre Izuku e Li si guardarono imbarazzati ma anche divertiti seppur arrossiti; dopo che Present Mic cacciò fuori Kayama disse ai due “scusate piccoli ascoltatori ma è fissata con le riviste di moda e i modelli” sospirò “a-ah tranquillo Yamada- Sensei! Non c’è bisogno di scusarsi dopotutto lo ammettiamo anche noi che è molto attraente” lo tranquillizzò Izuku con Li che annuì imbarazzato dopotutto stavano parlando di...del suo secondo e possibile figura genitoriale (?).
Durante il pranzo i due stavano vagando per i corridoi andando a trovare Mei per portarle il pranzo dato che sapevano che molto spesso se lo scordava o era talmente fissate con le sue invenzioni che a volte si scordava di mangiare, erano a metà corridoi quando videro uno studente del corso di eroi dirigersi verso la loro stessa direzione “ehi Li quello lì non è uno studente di eroica?” domandò il moro al verdognolo “sì lo è, lo riconosco sembra quello che viene definito un pervertito” a quest’ultime parole entrambi lo guardarono più attentamente fortunatamente l’altro studente non li aveva notati quindi si guardarono annuendosi e decisero di rimanere fuori e aspettare assicurandosi che non accadesse nessun incidente.
Per i primi minuti non successe niente di eclatante poi sentirono un rumore e la voce di Mei dire a voce alta “s-scusa ma non sei il mio tipo, davvero” e i due entrarono rapidamente trovando una Mei a disagio mentre si teneva una man dietro la schiena con il pervertito viola con le mani protese in avanti e Li domandò con voce scura toccando il polso dove si trovavano le catene “che cosa sta succedendo qui?... Mei stai bene?”, lo studente si girò con l’intento di rispondere ma si ammutolì quando vide lo sguardo dei due e prima che potesse dire qualcosa il moro parlò per primo “la stai forse importunando?” all’accusa subito l’altro rispose velocemente “n-o niente affatto! Stavamo solo-“ fu interrotto quando Li s’avvicinò alla ragazza guardandola attentamente “Mei ti ha fatto qualcosa? Perché tieni la mano dietro la schiena?” e il ragazzo vide la sua amica mordersi il labbro “n-non è niente davvero Li, è solo…uno stupido scherzo” mentendo facendo solo socchiudere gli occhi prima che si sporse lateralmente ringhiando piano quando vide una pallina viola appiccicata al fondo schiena dell’altra studentessa.
Izuku si mise davanti alla porta bloccando la possibile ritirata dell’eroe pervertito, e socchiudendo la porta osservando suo fratello e quando lo sentì ringhiare leggermente guardò lo studente viola e notò un particolare che prima non notò ovvero dalla sua testa mancava una pallina viola e poiché sapeva quale fosse il suo quirk capì rapidamente “che cosa le hai fatto pervertito?” parlò guardandolo con accusa “n-niente!” quasi urlò difensivo, “oh davvero?” arrivò la voce fintamente calma del moro e i due lo guardarono “Mei ti dispiace se ti tolgo quella cosa?” chiese Li “ma c-ci ho già provato io e non si toglie!” rispose imbarazzata e frustrata “io ci riuscirò, probabilmente è perché non ci arrivi bene dato dove si trova o anche forse per il disagio dovuta della situazione” Mei annuì sollevata e lui allungo la mano prendendo la pallina facendo pressione mentre la tirava, Izuku furbescamente registrò la cosa in modo d’avere una prova se dovesse succedere qualcosa ‘si forse saremmo paranoici ma vabbè meglio prevenire che curare’ pensò mentre continuò a bloccare l’uscita; quando fu tolta Mei sospirò “g-grazie Li” lo ringraziò “…me ne aveva tirata un'altra sul petto ma l’ho tolta” poi confessò lei e il ragazzo lanciò un occhiata laterale al pervertito che squittì “dov’è?” e Mei indicò la scrivania e lo studente di studi generali la prese chiudendo la mano a pugno e attivando il suo quirk la bruciò facendo sussultare tutti e tre gli altri, mentre l’ultima la tenne integra.
Li voleva dare una bella lezione a quel maledetto pervertito “se davvero non gli hai fatto niente…come spieghi questo?” rivolse la domanda allo stesso proprietario delle palline il quale indietreggiò allo sguardo degli altri “n-non sono affari tuoi! E non p-puoi farmi del male, il tuo amico sta riprendendo!” e Izuku decise di parlare “oh peccato ho appena interrotto proprio quando stavi aprendo bocca” sorrise falsamente innocente e dispiaciuto, in quel momento Mineta tentò di fuggire sorpassando Izuku da sotto le gambe, il quale saltò quando l’altro gli toccò la gamba quasi lascivamente facendo incazzare Li ancora di più, ma trovò la porta chiusa e si girò spaventato quando sentì l’altro avvicinarsi, Li sbatté una mano sulla porta e stava allungando la seconda mano per prenderlo quando improvvisamente però la porta si aprì lentamente causandone la perdita dell’equilibrio e una voce iniziò a dire “ehi che cosa sta-WOAH!” finendo però per sussultare quando Lì e il pervertito caddero sul corpo di questa persona che risultò essere nessun’altro che…Present Mic.
Yamada stava andando dal corso di supporto poiché voleva chiedere a Majima o qualcuno dei suoi studenti di controllare il suo apparecchio acustico poiché aveva il prossimo periodo libero, fischiettava allegramente raggiungendo il corridoio e preparandosi ad entrare quando sentì alcuni rumori all’interno della classe 1 -H ‘non è la classe dove molto spesso i due piccoli ascoltatori vanno?’ si chiese mentalmente ma venne riportato alla realtà quando sentì un piccolo grido di paura e un forte colpo alla porta che gli fece aggrottare la fronte e allungare la mano aprendo la porta e iniziare a parlare solo per trovarsi due corpi che gli caddero addosso facendolo sussultare allarmato e cadere a terra.
Sbatté le palpebre un paio di volte per poi aprire gli occhi per vedere chi erano i due corpi solo per riconoscere il suo piccolo ascoltatore Li Jiang, che giaceva su di lui con un braccio allungato come se trattenesse qualcosa o qualcuno, così domandò preoccupato “ehi piccolo ascoltatore stai bene?!” ma fu un'altra voce a rispondere “P-Present Mic! Meno male mi aiuti! Sta cercando di farmi del male!” urlò in preda la panico una voce che riconobbe “…Mineta?” “sì, sì sono io mi aiuti! Mi sta picchiando!” parlò ancora disperato ma poi i sentì la voce di Li ringhiare “hai un bel coraggio a mentire ad un professore brutto schifoso verme!”.
Yamada era consapevole delle voci che giravano sullo studente più piccolo e onestamente aveva sempre qualche piccola remore quando lo vedeva avvicinarsi ad altre classi, soprattutto la sua, inoltre Li non aveva motivo per mentire dunque stava per chiedere che cosa avvenne esattamente ma Mineta decise di agire per conto suo e staccò una delle sue palline, mentre si divincolava, e la lanciava non sullo studente ma bensì indietro verso la stanza dove si stavano affacciando Mei e Izuku, l’altro suo piccolo ascoltatore e la ragazza esuberante dai capelli rosa e mentre Li era distratto verso i due verificando che stessero bene, riuscì a liberarsi e mettere distanza e dire “AHAH ora sei tu quello che è in una brutta posizione!”.
Li ringhiò mentre si alzava da Mic rapidamente allungando la sua catena e agendo subito mentre l’altro rideva cieco alla situazione e riuscì ad avvolgerlo, nonostante il pervertito cercò di evitarlo e scappare, mentre spalancava gli occhi all’ultimo, quando si accorse di essere stato catturato “così pensi di vincere eh? Vedremo a questo proposito” gli parlò ghignando malamente “credo che questa sia tua” aggiunse poi prendendo la pallina che aveva staccato da Mei avvicinando il corpo a sé trascinandolo e godendosi il modo in cui l’altro cercava di scappare ‘come mi piacerebbe attivare il mio fuoco e bruciarlo’ pensò ma questo doveva bastare per il momento; quando il corpo dell’altro s’avvicinò al suo ghignò allo sguardo spaventato sul volto altrui e quando sollevò la pallina parlò “dimmi Mineta dove la vorresti questa? Sopra o sotto?” gli chiese ambiguamente prima di ficcargliela in bocca e successivamente trascinandolo via finché Izuku disse ad alta voce “d-dove vai?” un po’ preoccupato “porto la spazzatura nel bidone, resta con Mei e aspettatemi” rispose non voltandosi del tutto prima che ricominciasse a camminare trascinando un Mineta legato, spaventato, divincolante e con la bocca chiusa dietro di sé lasciando gli altri tre spettatori preoccupati.
Yamada si rialzò appena poco dopo l’altro e guardò la scena con preoccupazione e lanciò uno sguardo agli altri due “state bene? Che cos’è successo?” e Mei subito disse “è colpa mia! Mi dispiace tanto Sensei!” colpevole e ancora scossa per quello che le era successo abbracciandosi come se avesse freddo ma Izuku intervenne rapidamente “no che non lo è Mei! Sei la vittima qui!” e l’insegante d’inglese aggrottò la fronte non gradendo la possibilità di quello che lo studente stava indirettamente sottintendendo, “Present Mic, Li e io abbiamo difeso Mei-Chan da quel pervertito la stava molestando e abbiamo le prove!” Hizashi voleva assolutamente più chiarimenti ma adesso doveva seguire l’altro suo ascoltatore così disse ai due di calmarsi e restare lì, in modo che poi avrebbero potuto raccontargli l’accaduto, prima di seguire lo studente.
Li continuò a camminare fino a raggiungere la classe 1-A lanciando un occhiataccia a tutti quelli che lo fissavano, che si fecero da parte o distolsero lo sguardo notando il suo umore, e quando arrivò all’aula prefissata aprì la porta di scatto guardandosi attorno incontrando gli occhi di tutta classe che si era appena accomodata, anche se erano sobbalzati un po' all'improvviso rumore, ed infine lo sguardo di Eraserhead sorpreso che disse “Jiang-kun che cosa ci fai qui?-” oltre che confuso ma attento allo sguardo dell’altro studente il quale tirò al catena da dietro trascinando un’altra persona che risultò essere Mineta legato, imbavagliato con una delle sue palline viola e piangente mentre disse “la spazzatura deve stare nel bidone” lanciandolo in mezzo alla classe davanti agli studenti e professore sbalorditi e ammutoliti, anche se alcuni urlavano “c-che cosa significa questo? Spiegati, perché stai trattenendo un nostro compagno in quel modo!” parlò Iida in quanto rappresentate di classe mentre Kirishima e Kaminari si alzarono pronti per andare verso il pervertito viola per assisterlo.
Li lo slegò brutalmente facendolo gemere e cadere di nuovo richiamando la catena e lasciarla vicino ai piedi “ti avverto: prova a rifare un'altra volta quello che hai fatto e ti giuro che ti appendo per i pollici ai cancelli dell’UA dopo averti fatto ingoiare quelle disgustose palline viola che hai in testa una. per. una” minacciò seriamente e quasi mortalmente la sua vittima che piagnucolò tremando mentre alcuni degli altri rabbrividirono al tono d’acciaio e scuro in cui lo disse persino il Todoroki stesso sentì un leggero brivido alla schiena a causa dello sguardo e al tono dell’altro il che succedeva di rado.
Aizawa aveva osservato tutto con attenzione approfittando per studiare la situazione ma pronto ad intervenire se necessario, tuttavia aggrottò la fronte alle parole sotto forma di minaccia dello studente di studi generali cercando di analizzare e capire che cosa diavolo era successo “che cosa è successo Jiang?” domandò l’eroe e giurò di sentire un lieve brivido quando ricevette una sguardo laterale di quegli occhi coloro ghiaccio, ma prima che potesse rispondere ci fu un interruzione “sì infatti chi ti credi di essere per trattare un nostro compagno in quel modo!” disse ad alta voce uno studente, mentre Kirishima aiutò il pervertito a togliersi la pallina dalla bocca dicendo “davvero poco eroico” e Li qui rispose “e pensi me ne freghi qualcosa di essere eroico e poco fico ai vostri occhi o di chiunque?” facendo sussultare lo studente dai capelli rossi “ehi! N-Non c’è bisogno di rispondere in malo modo a Kirishima-kun… o Mineta-kun!” intervenne una ragazza con i capelli castani corti.
Alle sue parole il moro la guardò di sottecchi parlandole “davvero? Quindi vi va bene farvi molestare a scopo sessuale da questo pervertito?” facendo sussultare le femmine della classe “buono a sapersi ma alla mia amica non piace quindi se lo ribecco anche solo vicino a lei o a qualche altra ragazza al di fuori di voi, dato che sembra vi piaccia, gli faccio ingoiare quelle cazzo di palline e lo appendo a testa in giù” sentendo questo Aizawa guardò l’accusato che non incrociò lo sguardo ma piuttosto preferì ribattere “q-q-questa è una calunnia! Gli stavo solo facendo vedere come funzionava il mio quirk!” tentò di giustificarsi “oh sì? Allora come ha fatto la pallina a finirle sul fondo schiena? E quella al petto? Coincidenza? Perché gliele hai tirato addosso? Cosa, volevi farle vedere in azione sul corpo umano femminile così per toccarla quando la toglievi come scusa?” gli fece domanda dopo domanda avvicinandosi di due passi al pervertito, che si scansò rapidamente aggrappandosi alla gamba di Kirishima che si era allontanato istintivamente quando vide l’altro muoversi in maniera predatoria nella sua direzione con la catena che tintinnava al suo fianco, ma anche perché non sapeva come sentirsi nei confronti del suo compagno di classe dato il racconto dell’altro, tuttavia venne fermato dalla voce di Present Mic “piccolo ascoltatore fermo!!! Lascia che ce ne occupiamo noi” il quale raggiunse la porta un po’ ansimante.
Yamada arrivò nel momento in cui sentì Li porre domanda dopo domanda e quando vide la quasi minaccia nei passi fermi del suo studente e gli chiese di fermarsi e con suo grande sollievo lo vide interrompere l’avanzare verso il nanerottolo “Aizawa-san se ne occuperà lui stesso, dopotutto è un suo studente e mi assicurerò che venga punito” cercò di placare il giovane il quale rimase in silenzio per un po’ riflettendo e facendo aumentare la tensione in aria “tsk…patetico” disse infine sprezzante prima di ritirare la catena “ricorda il mio avvertimento” lo guardò nuovamente socchiudendo gli occhi prima di voltarsi verso la porta della classe per uscire solo per fermarsi e dire rivolto all’eroe moro “io non sopporto gli eroi sono solo degli ipocriti quindi non mi aspetto vera giustizia da voi” fece una pausa guardando lateralmente i due eroi “perciò sappiate che in quel caso non ho problemi a farmi giustizia da solo” e senza aggiungere altro fece per andarsene.
Mineta guardò come tutti lo guardarono con disgusto, vergogna e diffidenza ‘cavolo mi ha rovinato l’occasione di palpare una giovane ragazza e ora saranno ancora più attente e quando si spargerà la voce sarà anche peggio’ pensò adirato girandosi verso lo studente in ritirata prima di scattare verso quest’ultimo, evitando i tentativi di fermarlo, e si attaccò alla schiena di Li cercando d’immobilizzarlo con alcune delle sue palline mentre l’altro si divincolava “ehi lascia andare il mio studente!” parlò subito Yamada adirato “Mineta Minoru fermati in questo istante!” disse allo stesso tempo Aizawa, il trambusto suscitò la curiosità delle altre classi tra cui la 1 B che stava lì accanto e alcuni dei quali si affacciarono confusi per la scena che si stava svolgendo solo per vedere due studenti azzuffarsi tra loro.
Li tentò di toglierselo di dosso ma l’altro sembrava appiccicato ‘avrà usato le sue dannate palline’ pensò ringhiando prima che gli venisse un idea e si avvicinò al muro accanto alla porta della classe e sbatté la schiena contro di essa facendo costante pressione in modo che il pervertito rimanesse pressato tra le sua schiena e il muro “giuro che ti faccio soffocare se non ti togli di dosso!” gli ringhiò “n-no, per colpa tua a-desso nessuna ragazza si farà vedere da me!” gridò scioccando e facendo sentire a disagio alcuni di quelli che sentirono la sua dichiarazione poiché erano a conoscenza delle voci su di lui.
“Avresti dovuto tenerti le palle a posto invece che toccare la mia amica e mio fratello pervertito del cazzo!” urlò alla fine sbattendo nuovamente e con più forza la schiena al muro sentendo l’altro staccarsi leggermente poi usò il suo fuoco e bruciò le palline prima di cessarle, successivamente lo prese con un braccio ora libero e lo lanciò via da lui a terra “Mineta questo è un comportamento deplorevole fermati subito!!” arrivò la voce di Iida che uscì fuori dall’aula ma lo studente non lo ascoltò e si rigettò all’attacco usando le sue palline ma Li le evitò tutte tuttavia, poi, il pervertito tirò fuori qualcosa dalla tasca e la gettò a terra creando una cortina di fumo rosa che circondò l’area facendo urlare e tossire alcuni studenti, che cercarono comunque di indietreggiare.
Li socchiuse gli occhi mantenendosi in allerta prima che usò un po’ della sua catena e girò su se stesso creando un vortice che spazzò via il fumo facendo aprire lentamente gli occhi agli altri e si fermò guardandosi attorno prima che ebbe la sensazione di guardare in alto e li vide il mostriciattolo attaccato al soffitto che si lanciò subito dopo di lui facendolo scansare ma l’altro usò le sue palle sul suo stesso corpo per rimbalzare e saltargli addosso nuovamente solo per trovarsi un pugno al viso da parte dell’avversario che reagì prontamente slogandogli, se non rompendogli probabilmente, il naso.
Yamada era scioccato dalla scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi ‘che diavolo di problema ha quel…verme?’ pensò arrabbiato per come si stava attaccando al suo studente e quando lo vide quest’ultimo dargli un pugno si sentì estremamente e internamente soddisfatto, si avvicinò al suo studente per calmarlo e chiedergli come stava poiché credeva che la lotta fosse finita tuttavia, per questo, non vide Mineta alzarsi e guardare adirato l’altro prendendo varie palline e lanciarle rapidamente contro il suo avversario “professore si tolga di mezzo!” arrivò la voce di alcuni studenti “ attento Yamada!” gridò insieme a loro il suo collega facendolo girare e vedere una serie di palline verso la traiettoria di Li e quindi la sua, cercò di evitarle e bloccarle per impedirgli di andare verso il suo studente, ignorando la mano che si sta riempiendo di paline appiccicose, ma alcune lo colpirono anche in viso e non vedendo più non poteva spostare le altre le quali andarono in varie posti anche vicino ad altri studenti che cercarono di schivarli.
Li evitò quelle che Yamada non riuscì a fermare ma poi l’insegnante venne colpito anche in viso, la repentinità e la forza dei colpi successivi portò l’insegante a barcollare il che lo distrasse momentaneamente preoccupato, e Mineta approfittandone ne gettò una con tutta la sua forza addosso a Yamada che lo portò ad inciampare e cadere facendo in modo che Li lo prendesse prima che potesse sbattere la testa e farsi seriamente male ma in quel modo rimase bloccato con il professore, “PROFFESSORE!!” “Yamada!!” si sentì gridare intorno “AHAH! Ora posso vendicarmi!” disse invece il piccoletto e si gettò con le sue palline verso lo studente che attivò il suo quirk allungando una mano e lanciò una fiammata minore bruciando le palline oltre che lo studente ringhiando “adesso mi hai veramente stufato brutto sgorbio!!” prima di liberarsi del corpo del biondo adagiandolo al fianco pronto ad usare il suo quirk e lanciare una palla di fuoco verso lo studente facendolo allontanare ma non senza essere bruciato un po’.
La scena rimase la stessa per alcuni secondi prima che Li si rivolse un’occhiata verso il professore caduto mentre Aizawa diresse la sua arma per legare Mineta ma prima che l’avvolgesse egli fece un’altra mossa che nessuno dei presenti si aspettò, tirò fuori una lametta e la gettò in direzione dello studente il quale reagì un secondo tardi, distratto dal professore a terra, e la lama gli ferì il viso ma fortunatamente non l’occhio “Mineta!!” “oh mio Dio!” “ma è impazzito?!” si sentirono voci allarmate attorno a loro.
Yamada, che si era tolto l’ultima palla da dosso e sul viso, guardò verso i due ragazzi vedendo con paura il sangue uscire dal viso del suo piccolo ascoltatore “Li-kun!!” gridò alzandosi rapidamente mentre Aizawa legò rapidamente Mineta e lo percosse quasi con ostilità “ti rendi conto di quello che hai fatto?! Avresti potuto cavargli l’occhio!” gli disse arrabbiato prima di guardare lo studente ferito con tensione temendo la sua mossa quasi si aspettava urla o fiamme, o anche entrambe, che avrebbero tentato di bruciare il responsabile tuttavia Eraser lo vide guardare il prigioniero con odio e promessa “…guardati sempre le spalle microbo, non è finita qui” disse asciugandosi una goccia di sangue prima di voltarsi e andarsene lasciando tutti gli altri stupiti, scioccati e alcuni preoccupati mentre sentivano il rumore dei suoi stivali battere il pavimento.
Hizashi guardò con apprensione il suo studente preferito andarsene prima di guardare Eraserhead e lo studente incriminato con rabbia “ci vedremo da Nezu” una volta detto ciò si affrettò a raggiungere Li mentre tutti rimasero fermi non sapendo cosa fare o che dire, almeno finché Eraserhead parlò “che cosa fate qui? Non avete lezioni?!” domandò adirato prima rivolto agli altri studenti che si ritirarono rapidamente prima che dicesse a Iida “Iida sei in carica fino a che non sistemo questo disastro… se non vi comportate bene sarete in detenzione tutti mi sono spiegato?” li guardò in avvertimento e il rappresentate annuì “c-certo Sensei” prima che tornò in classe facendo entrare quelli usciti ad assistere, tra cui un Todoroki che aveva osservato il combattimento sentendosi inspiegabilmente sollevato quando lo studente di studi generali sconfisse quel pervertito ‘è bravo nel combattimento e nelle strategie ed è rapido nel rispondere agli attacchi…chi sei davvero?’ pensò nel frattempo prima di rientrare.
Li si diresse di nuovo verso il corso di supporto e non appena entrò nella classe di Mei vide quest’ultima e Izuku guardarlo dapprima sollevati ma poi il fratello vide il sangue sul viso e urlò “Li che cos’è successo?!” prima di avvicinarsi per ispezionare meglio il danno “niente di che è solo un graffio” cercò di abbassare le preoccupazioni dell’altro prima di raccontare quello ch’era successo lasciando i due scioccati e arrabbiati “giuro che lo ammazzo” disse il verdognolo sentendo un “mettiti in coda” da parte dell’altro mentre la ragazza si morse il labbro “mi dispiace tanto Li, è tutta colpa mia” a questo il diretto interessato la guardò confuso “perché ti stai scusando? Ti ha molestato e messa a disagio dovrebbe ringraziare che c’erano due insegnanti o lo avrei pestato a sangue…e castrato” rispondendogli prima di sospirare e di allargare le braccia sapendo che la ragazza aveva probabilmente bisogno di conforto e lei quasi ci si fiondò seguita poco dopo da Izuku.
Mei era nuova a questo tipo di esperienze non le aveva mai vissute così dirette prima d’ora anche perché a causa della sua…’frizzantezza’ era evitata in quell’ambito, non che le amicizie erano meglio, o almeno finché i due fratelli non entrarono nel suo laboratorio quel giorno, era stato un po’ imbarazzata all’inizio ma alla fine si fidò di loro quando capì che ai due non importava troppo della sua esuberanza e della sua ‘pazzia’, o genialità come preferiva chiamarla, e che nonostante ciò continuarono a rimanergli amica e non era neanche abituata ad esprimere i suoi problemi per i motivi appena citati sopra e non ne parlava con la sua famiglia perché non voleva creargli problemi e non sapeva se l’avessero capita dato che non c’erano praticamente mai a casa quindi avere Li e Izuku con lei e affidarsi a loro con queste cose la faceva sentire sicuro; “ti senti meglio?” chiese dopo qualche minuto di abbracciò e lei annuì rimanendo qualche altro secondo prima di staccarsi, asciugandosi un po' le lacrime che le stavano scendevano poi arrivò la voce di Yamada “piccoli ascoltatori state bene?!”.
Yamada pose la domanda a tutti e tre guardandoli quando annuirono anche se ancora diffidenti poi si rivolse a Li “perché non sei andato da Recovery Girl piccolo ascoltatore?” chiedendogli “è solo un graffio Yamada-Sensei, un po’ di disinfettante e un cerotto e starò bene” scrollò le spalle “piuttosto spero che quel disgraziato venga sbattuto fuori” e il professore quasi sussultò all’asprezza del tono dello studente ma lo capiva perfettamente “in effetti sono qui per questo, ma prima volevo vedere come stavate tutti voi” e Izuku disse “più che altro è Mei-chan a cui dovrebbe essere chiesto, è lei che è stata molestata”.
Successivamente i tre studenti furono accompagnati dal preside da Hizashi che notò come i due maschi si misero ai lato della ragazza come se volessero proteggerla e notò come lei sembrò più rilassata di prima tanto da prendere una mano ciascuna e loro glielo lasciarono fare e questo lo rattristò un po’ non dovrebbe affatto sentirsi a disagio in questo modo in una scuola; una volta arrivati i tre guardarono la stanza trovando Nezu alla scrivania in attesa con Aizawa li vicinò con Mineta ancora legato che li guardò con fastidio ma si essiccò rapidamente subito quando Li gli lanciò un occhiata d’avvertimento prima che si spostarono più lontano dagli altri due “dunque ho chiamato i genitori di Mineta ma Li e Izuku ho bisogno anche dei vostri” disse a i due che anuirono “tuttavia Mei i tuoi non rispondono, posso sapere dove sono?” e la ragazza rispose imbarazzata “s-sono fuori città per qualche giorno a causa di un convegno lavorativo…ma i genitori di Li-kun e Izuku mi conoscono bene quindi, se per lei va bene, possono sostituirli per il momento” .
La chimera ascoltò la risposta della ragazza e annuì “capisco… per quanto inusuale sia la cosa al momento non abbiamo molta scelta poiché devono essere avvertiti, ma nel caso di emergenze come questa la scuola può avere la facoltà di avere la tutela temporanea di una studentessa o di uno studente laddove i genitori o tutori non siano disponibili” e la ragazza si tese leggermente ma vedendo ciò l’animale continuò “…però se ti fa sentire più al sicuro aspetteremo il loro arrivo” e subito notò le spalle rilassarsi leggermente. Li e Izuku chiamarono i loro genitori e quando dissero che sarebbero arrivati in 15/20 minuti la chimera annuì parlando “intanto ditemi che cos’è successo per favore, e Aizawa-san per quanto mi duole dirtelo ma togli il bavaglio dalla sua bocca” riferendosi allo studente di eroica e l’altro controvoglia lo fece “finalmente! Questo è abuso di potere e quel ragazzo va punito per avermi trascinato come se fosse un oggetto!” gridò addosso a Li “ringrazia che non sei stato buttato fuori dalla finestra…ancora e che tu non sia stato castrato” ghignò “e-ecco l’avete visto? Mi sta minacciando!” ma Izuku disse “scusa cosa? Ero distratto” e Mei fece un mezzo sorriso divertita e Yamada ne approfittò per dire “l’apparecchio ha problemi a causa della caduta che hai causato e non sentiva, che cosa ha detto?” “io stavo bevendo!” disse allegramente la chimera con al tazza di the in mano mentre Aizawa sbatté le palpebre indifferente “io dormivo” “bugiardi!” gridò.
Alla fine prima che potessero iniziare a raccontare il citofono della scuola suonò e Nezu vide i primi arrivati “sono i vostri genitori Li-kun e Izuku-kun…aspetta c’è anche un'altra persona insieme a loro?” domandò mentre li vide passare “è tuo padre Midoriya-kun?” chiese al verdognolo il quale alzò un sopracciglio “impossibile da quello che so ha abbandonato me e mia madre e se n’è andato in America” scrollò le spalle, qualche minuto dopo si sentì bussare alla porta “entrate pure prego!” l’invitò l’animale e tutti si voltarono a vedere tre persone entrare sue di loro erano già noti a tutti, a parte Mineta, mentre l’altro a quasi tutti a parte il trio di studenti di studi generali e supporto.
Chapter 9: Capitolo 9 - Mei's problem and meeting with Eri
Chapter Text
Jiang Cheng stava finendo il suo lavoro quando ricevette una chiamata e si scusò per rispondere finì per essere il preside dell’UA che gli disse se poteva venire a scuola poiché Li e Izuku erano stati coinvolti in un incidente a scuola con un'altra studentessa di supporto e uno altro studente del corso di eroica, senza pensarci disse che sarebbe arrivato appena possibile e andò dal capo a dirgli se poteva andarsene prima spiegandogli il motivo “certo che sì tanto il lavoro è quasi finito, meglio vedere se sta tutto bene ma fammi sapere cos’è successo ok?” e il coltivatore annuì ringraziandolo e salutare gli altri colleghi.
Quando uscì chiamò Xichen “ehi A-Cheng ciao!” salutò l’altro “ehi Xichen ascolta sto andando all’UA” disse mentre camminava “come mai? È successo qualcosa a Li e/o Izuku?” chiese preoccupato e la cosa lo fece ridacchiare un po’ calmando la piccola tensione che aveva per non sapere esattamente che cosa fosse successo “il preside mi ha chiamato dicendo che si sono ritrovati in una situazione che coinvolgono altri due studenti di cui una credo sia Hatsume-chan, dato che ha nominato il corso di supporto” spiegò e subito sentì dei rumori di sottofondo “arrivo anche io… e prima che tu dica qualcosa il lavoro l’ho finito già poiché l’ultima prova non si farà più a causa del fotografo che si è ammalato, stavo per chiamarti io per dirtelo, quindi sono libero” “ va bene allora passo da te” rispose e attaccò.
Una volta arrivato al palazzo dove lavorava e appena ricongiunti Inko lo chiamò “A-Cheng hai ricevuto la chiamata da scuola?!” parlò leggermente allarmata la donna “sì Inko ma stai tranquilla non penso sia niente di serio, probabilmente avranno fatto saltare qualcosa in aria dato che è coinvolta Mei” cercò di tranquillizzare la donna che sapeva tendeva ad agitarsi appena la frase con Izuku e incidente erano insieme, e non è che potesse darle effettivamente torto conoscendo la loro sconsideratezza, e lei sospirò “lo spero, dove sei? Così ti vengo a prendere” parlò “sono con Xichen che è appena uscito da lavoro, ci vediamo direttamente a scuola” “non fa niente vi vengo a prendere io rimanete là” poi riattaccarono. 5 minuti dopo i due salirono sulla macchina “grazie Inko ma non dovevi” la ringraziò il coltivatore “va bene tanto ero di strada, ciao Xichen” salutò con un sorriso l’altro uomo che ricambiò; una volta arrivati suonarono il campanello e attesero che i cancelli si aprissero e camminarono fino all’entrata dell’edificio ignorando le occhiate che ricevettero dirigendosi direttamente nell’ufficio del preside e bussare.
Quando entrarono Jiang analizzò la situazione e trovò Mei, Izuku e Li alla sua sinistra con l’insegante d’ inglese, se ricordava bene, un po’ più distante ma sempre nella loro periferia poi il preside al centro seduto alla scrivania e alla sua destra Aizawa che teneva uno studente molto basso legato e infastidito, anche se quando incontrò il suo sguardo duro si rannicchiò leggermente indietro, una volta analizzato salutò “salve Preside Nezu” “Jiang-san, Inko-san è un piacere rivedervi! anche se sono circostane non tanto gradevoli” ricambiò guardando poi l’altro ospite dietro di loro con curiosità, “salve Preside non ci conosciamo, mi chiamo Lan Xichen e sono un amico di Inko-san e Jiang Cheng” sorrise il Lan rispondendo alla domanda non verbale dell’animale e la chimera annuì allegro “salve è un piacere conoscerla! Non ricordo di averla vista prima magari più tardi potremmo fare due chiacchiere le va bene?” “certo non c’è nessun problema” rispose gentilmente.
Poco tempo dopo arrivarono anche i genitori dell’altro studente “allora, prima di cominciare c’è una cosa da chiarire: signor Jiang dato che la questione coinvolge in prima persona la signorina Mei, oltre che i suoi discepoli, e i suoi genitori non sono al momento disponibili, andrebbe bene se lei le facesse da ‘tutore temporaneo’ insieme a noi dell’UA?” alla domanda della chimera il coltivatore aggrottò la fronte “…insieme a voi?” ripetendo “sì, in casi di emergenza o di necessità l’UA ha la facoltà di essere tutore temporaneo di uno studente o una studentessa qualora succedesse un emergenza o un fatto serio che li coinvolga... ma la signorina Hatsume ha detto sostanzialmente che si sentirebbe più tranquilla con la tua presenza e collaborazione dato che ti conosce e si fida di te”.
Wanyin guardò la ragazza confuso dalla sua decisione sapeva di non essere una persona facile con cui aver a che fare, e anche se in questa nuova vita si era ripromesso di cambiare sapeva che un po’ del suo atteggiamento e carattere sarebbe rimasto, 'dopotutto non è che si può cambiare totalmente' si disse, tuttavia non aveva niente in contrario ‘se si sente al sicuro con la mia presenza, per quanto strano possa sembrare, non vedo perché negarla’ “va bene per me, allora qual è il problema?” rispose dopo aver dato un cenno con la testa alla ragazza con i capelli rosa, che a sua volta sentì un po' della tensione sciogliersi.
Mei iniziò a raccontare di come Mineta entrò nel suo laboratorio dicendo che aveva bisogno di una piccola riparazione e lei gli credette perciò iniziò a porgli delle domande, ma appena si girò per prendere gli attrezzi lui le si avvicinò sempre di più e improvvisamente le lanciò una delle palline appiccicosa che- “ah sì? E dove si trova adesso questa presunta pallina?” parlò interrompendo la sua versione dei fatti il padre del pervertito, “se la lasciassi finire magari lo sapremmo” ribatté Wanyin roteando gli occhi all’interruzione inutile “non credo, perché gliel’ho ficata in bocca” intervenne Li guadagnandosi uno sguardo sorpreso da tutti tranne Aizawa, e il ragazzo giurò di vedere un ombra di un sorriso sul volto di Wanyin, mentre Izuku si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito e Mei gli diede una stretta “ma abbiamo un video che attesta la sua esistenza!” disse Izuku passando il cellulare a Present Mic che lo passò a Nezu e prese nota del video e dell’audio chiaro come il sole “capisco, prego continuate”.
Da qui prese parola il verdognolo “io e Li stavamo portando il pranzo a Mei, poiché sapevamo che a volte si dimentica di mangiare, e abbiamo visto questo studente di eroica” dicendo l’ultima parola con disprezzo “entrare nell’aula di supporto e dato che sapevamo le voci che circolavano abbiamo aspettato ad entrare per vedere che cosa succedesse e per capire se fosse realmente venuto lì per una riparazione e all’inizio non ci fu niente di sospetto ma poi sentimmo la voce di Mei-chan dire qualcosa sul fatto che ‘non era il suo tipo’ balbettando un po’ e sembrando un po’ cauta e agitata quasi spaventata, oltre che rumori sospetti di colluttazione, così appena sentito ciò siamo entrati e abbiamo visto Mei a disagio poggiata contro la scrivania con una mano dietro e quel pervertito che cercava di toccarla, quindi siamo intervenuti invitandolo a dirci che cosa fosse successo e lui tentò di giustificarsi balbettando dicendo che non stava succedendo niente”.
Fece una pausa e Li intervenne “ma dato che non ci fidiamo di lui e di quelli come lui, mi avvicinai a Mei chiedendole perché tenesse le mani dietro la schiena e la vidi tendersi leggermente, fu allora che vidi la pallina proprio sul suo fondo schiena” girandosi a guardarlo prima di rivolgersi alla chimera “ Mei ci disse anche che ne aveva tirata un’altra proprio sul petto e anche lì gli ho chiesto spiegazioni e ovviamente se lui l’avesse toccata” scrollò le spalle e ci fu un momento di pausa.
Wanyin socchiuse gli occhi guardando in direzione della ragazza che si muoveva a disagio stringendo leggermente la mani sia di Li che Izuku, “e come sappiamo che state dicendo la verità e non è un stratagemma per vendicarvi degli studenti eroi? Dopotutto so che c’ del rancore tra voi e loro” disse sprezzante il padre dello studente incriminato “solo perché ha cresciuto suo figlio come un pervertito e un guardone non vuol dire che gli altri seguano il suo esempio crescendoli maleducati” parlò freddamente facendo spalancare gli occhi all’uomo sia per la sorpresa che per la rabbia “che cosa hai detto?!” che lo spinsero a gridare “non mi pare di aver sussurrato” ribatté guardando l’uomo con sgarbo “come osi –“ “adesso ci calmiamo e finiamo di far raccontare l’accaduto agli studenti e poi discuteremo, chiaro signor Minoru?” avvertì la chimera.
Poi il mostriciattolo intervenne “ha cercato di aggredirmi mentre il fratello mi bloccava la porta! E quando sono uscito siamo caduti addosso a Present Mic e dopo che mi sono liberato ho cercato di scappare ma lui mi ha legato con la sua catena e mi ha minacciato e trascinato fino alla mia classe e mi ha fatto anche sbattere contro alcuni ostacoli apposta!” gridando come un bambino petulante “tecnicamente era colpa tua che ti agitavi ma… va bene lo stesso anche questa versione” intervenne il moro scrollando le spalle con un sorrisetto “-e poi mi ha messo in bocca quella pallina e mi ha buttato per terra nel mezzo della classe e davanti ad Aizawa-Sensei e mi ha chiamato spazzatura insultando anche il corso di eroica!!” finì di parlare respirando alla fine ansimante.
Yamada guardò lo studente del suo collega praticamente urlare i fatti e sentì l’irritazione, già presente precedentemente, aumentare di qualche tacca mentre Nezu ascoltò il tutto valutando la situazione, o meglio faceva finta di farlo poiché aveva già un idea di come fossero andate le cose, poi disse “capsico e prendo atto di ciò…ora per quanto riguarda il combattimento avvenuto credo che sarebbe più facile vederlo oltre che raccontarlo” sorrise un po’ allo sguardo sorpreso dei tre studenti “la scuola è grande e ho telecamere messe un po’ in giro” si giustificò prima di mostrare un tablet che si allargò fino a diventare una sorta di televisore portatile piccolo ma ben visibile per tutti con immagino chiare e mise in play il video permettendo a tutti di vederlo “premetto che neanche io l’ho visto quindi sarà la prima volta per tutti noi, tranne coloro che hanno partecipato ovviamente” chiarì prima di mettere in play.
Tutti gli adulti guardarono il combattimento tra Li e Mineta dall’inizio da quando il pervertito lo aggredì saltandogli sulla schiena e fino alla fine quando fu messo a terra da un pugno dallo studente moro e anche come attaccò l’insegnante d’inglese e la lama che lo ferì e la minaccia di Li al mostriciattolo; quando finì Wanyin digrignò leggermente la bocca anche Xichen socchiuse leggermente gli occhi al comportamento deplorevole dello studente del corso di eroica ‘proprio un bell’esempio di educazione e di eroismo, se fosse stato nella mi Setta gli avrei fatto scrivere tutte le regole mille volte e bastonato dieci volte’ si ritrovò a pensare prima di guardare Li e vedere la ferita coperta da un cerotto e s’avvicinò al ragazzo sorprendendolo quando gli toccò la ferita “fa male?” “no, ho avuto di peggio lo sai” rispose e per quanto non volesse essere d’accordo purtroppo lo sapeva molto bene, anche se questo non vuol dire che gli piacesse, ma ritornò al suo posto vicino a Wanyin che disse “…quindi come intende procedere Preside?” e gli altri giurarono di avvertire delle scosse di elettricità attorno all’uomo che si stava toccando lentamente l’anello all’indice.
La chimera parlò “be’ sembra che la situazione sia abbastanza chiara: se la signorina Hatsume-chan intende procedere legalmente, cosa che consiglio, Mineta-kun verrà accusato di molestie e triplice aggressione a persone, di cui uno un’ insegnante e pro eroe, inoltre verrà sospeso con effetto immediato in attesa di giudizio da ogni operazione e lezione pratica di eroismo, ovviamente il suo curriculum verrà riportato un segnalino colorato che lo contrassegno con le precedenti accuse, che rimarranno con qualsiasi verdetto di un possibile giudice riguardo a tali accuse” fece una pausa “oh e ovviamente infine verrà espulso dalla classe e dal corso di eroica!” aggiunse con un piccolo ghigno invisibile per tutti, tranne A-Cheng, “non può farlo!” gridò lo stesso studente oltraggiato aggiungendo poi “non è giusto! Allora anche lui dev’essere accusato di molestie e percosse!” indicando con la testa in direzione di Li che lo guardò con occhi socchiusi “molestie? E a chi? A te?” domandò Aizawa con aria semi sarcastica invitandolo a chiudere la bocca con uno sguardo ma l’altro continuò ignorandolo “si è così… e anche a Present Mic!” ora il nome del professore fece sorprendere tutti persino i due accusati.
Wanyin era a pochi secondi dal prenderlo e buttarlo fuori dalla finestra, proprio come voleva fare suo figlio, prima di sentire l’accusa audace del pervertito che lo fece ringhiare bruscamente portando quasi tutti a guardarlo sentendosi un po’ tesi “attento a quello che dici o ti ritrovi fuori dalla finestra senza neanche realizzare il come…non paragonare mio figlio a te, disgustoso scarafaggio” ogni parola che disse non fece altro che addensare la tensione della stanza portandola quasi ad essere elettrica…ma poi Yamada intervenne “che cosa caz…cavolo stai dicendo?” e per una volta Aizawa e Nezu stesso rimasero scioccati quando videro i pugni stretti e gli occhi socchiusi dell’insegante che sembrava davvero incazzato, cosa che non ritenevano possibile, per questo Aizawa era pronto ad attivare il suo quirk nel caso Hizashi perse il controllo del suo potere per evitare che succedesse qualcosa di drastico, “lo sa che è vero! Quando sono scappato lui ti è saltato addosso!” alzò la voce il mostriciattolo “non è fatto vero!” obbiettò e gridò Izuku ora in piedi arrabbiato “è colpa tua che sei scappato e Present Mic ha aperto la porta dell’aula e di conseguenza Li gli è caduto sopra perdendo l’equilibrio perché si era appoggiato ad essa per afferrarti, ma quasi non se ne accorse nemmeno fino a quando non hai iniziato a correre indietro e si è dovuto alzare!!” e Mei annuì “è davvero andata così! Io e Zuzu abbiamo assistito all’intero processo, anzi ci ha tirato delle palline viola addosso per distrarlo in modo che potesse liberarsi e poi Li lo ha incatenato e riportato in classe!” e Yamada confermò “il mio studente non ha fatto niente di quello di cui è stato accusato, non mi ha assolutamente aggredito! Perciò confermo le testimonianze di Midoriya-kun e Hatsume-chan” sentendo la rabbia continuare ad aumentare.
Il coltivatore Jiang aspettò due secondi in silenzio prima di decidere di parlare “questa, se non sbaglio, è diffamazione e da quello che so è un crimine quindi fossi in te mi tapperei la bocca o ti ritroverai con più capi d’accusa accodati…oltre che assottigliare ancora di più la mia pazienza già estremamente sottile” avvertendo indirettamente anche i genitori di tenere a freno la lingua del loro figlio “e tu insegna al tuo a non picchiare gli altri!” rispose sgarbatamente il padre cercando di mantenere la faccia “almeno il mio ha rispetto per le persone e ha dignità, cosa che ha mancato d’insegnare al suo di figlio” ribatté e i due si sfidarono con lo sguardo e Wanyin volle ridere allo sguardo di minaccia che l’altro tentava di dargli per intimidirlo e lo incontrò senza neanche impegnarsi tanto, dopotutto aveva molti e molti anni d’esperienza più dell’uomo, e infatti l’altro lo distolse per primo ‘che codardo’ pensò sodisfatto di sé.
“Comunque anche il ragazzo va punito perché ha istigato il combattimento” disse il padre di Mineta sbuffando Li disse “credo che lei abbia problemi alla vista, forse a causa di ciò che si vede la sera a casa da solo, dopotutto da qualcuno avrà ripreso suo figlio, è chiaro che non sono io che ho iniziato dato che non voglio avere niente a che fare con gli eroi” le sue parole offesero e indignarono l’altro “come osi moccioso!!” si alzò di scatto dirigendosi verso lo studente il quale si alzò a sua volta, non intimorito, mettendosi a protezione davanti agli altri due mentre Mei gli strinse la manica preoccupata e Izuku si tese pronto all’attacco, ma non successe niente poiché Yamada si parò davanti ai tre “tenga giù le mani dai miei studenti o l’arresterò all’istante per tentata violenza su minori” socchiudendo gli occhi in avvertimento, nello stesso tempo Xichen presto si ritrovò dietro all’uomo e disse “dovrebbe ascoltarlo, nemmeno io permetterò che faccia qualcosa ai tre ragazzi non è un comportamento civile, non crede?” e gli occhi dorati dell’altro, sebbene all’apparenza innocenti, contenevano un avvertimento che non passò inosservato all’altro uomo.
Li osservò come l’uomo venne ostacolato sia dal suo insegnante che Xichen godendosi lo sguardo adirato che ricevette “perché non mi affronti dato che sei così spiritoso” gli disse l’uomo a brutto muso non demordendo del tutto e Yamada rispose al posto suo “forse è il caso che se ne vada fuori a prendere una boccata d’aria fresca” “se vuole l’aiuto a trovare la strada più rapida” offrì subito Wanyin ghignante leggermente e maliziosamente e ovviamente tutti sapevano che cosa intendesse davvero quando lo videro dare una rapida occhiata alla finestra per poi tornare sull'uomo “mi sta minacciando eppure nessuno di voi fa niente!” gridò il padre di Mineta rivolto a Yamada, Nezu e Aizawa prima che quasi sputò al ragazzo “non ti avvicinare a mio figlio!” e Li ribatté “e tu digli di tenersi le mani e le palle a posto o la prossima volta che toccherà qualcuno di mio lo brucerò fino a farlo diventare un mucchio di cenere!” sentendo ciò Mineta squittì da dove si trovava facendo guardare tutti verso di lui e il padre ne approfittò per sorpassare l’eroe biondo dirigendosi rapidamente dagli altri tre studenti facendo sussultare Mei e Izuku ma non Li il quale, appunto, era abituato a questo genere di cose grazie al donatore di sperma, quindi non si ritrasse preferendo continuare a fare da scudo agli altri due e per questo fu preso per lo scollo della divisa e tirato in avanti “sai chi sono io?! Faccio parte di quelli che mandano finanziamenti a questa scuola quindi ho un certo potere ed influenza e posso renderti la vita qui un incubo!” gli adulti lo intimarono di lasciare il ragazzo ma l’uomo l’ignorò e sembrava anche il ragazzo stesso.
Izuku tenne Mei stretta poiché aveva iniziato a tremare un po’ quando vide l’uomo avanzare verso di loro furioso ma poi Li si parò davanti e non si ritrasse, probabilmente abituato a queste scenate a causa della sua famiglia si disse, ma quando suo fratello venne afferrato e tirato bruscamente sussultò lui stesso “Li!” spaventato, con la coda dell’occhio poteva vedere Yamada e Xichen intimarlo di mollare la presa ma quando pose lo sguardo su Wanyin rabbrividì, fu riportato indietro verso i due quando sentì il fratello rispondergli “la mia vita è stata costantemente piena di incubi fino a un anno fa quindi se pensi che le tue patetiche minacce mi spaventino sei un povero stupido ed illuso come tuo figlio” e vide l’uomo alzare la mano per schiaffeggiarlo, molto probabilmente, tuttavia presto ci fu una lama alla sua gola che gli trafisse leggermente la pelle del collo e una voce scura e fredda come una tempesta in arrivo dire “prova a fare anche solo un altro movimento e ti taglio il collo…di netto” a seguito delle sue parole ci fu un silenzio carico di tensione e assoluto nessuno osò proferire parola o fare un movimento.
Vedendo che l’uomo non fece come ‘richiesto’ Wanyin fece leggera ma costante pressione al collo rompendogli di più la pelle facendogli uscire un paio di scie di sangue e questo sembrò far scattare la ragione all’uomo che abbassò la mano sullo scollo dello studente allontanandosi, internamente spaventato dall’aggressore che lo seguì con la spada sempre puntata mentre camminò fino a dare uno sguardo rapido al ragazzo “stai bene?” gli domandò “s-sì sto bene grazie, non è niente questo” rispose sicuro e non scosso come probabilmente dovrebbe essere e solo allora A-Cheng abbassò la spada e la rifoderò “credo che non ci sia più da discutere, lo butti fuori e vi toglierete un peso da dosso” parlò riferendosi allo studente di eroica lanciandogli uno sguardo disgustato.
Yamada imprecò mentalmente conto se stesso quando permise all’uomo di sorpassarlo ma sospirò sollevato quando vide Jiang Cheng puntare la sua spada al collo dell’altro, non importa quanto potesse risultare sbagliato dato il suo lavoro di eroe che erano, almeno in teoria, contro questi tipi di atti ma anche lui era umano e aveva le sue emozioni inoltre qualcuno che minacciava uno dei suoi piccoli ascoltatori preferiti, o ragazzi e persone in generale, meritava un trattamento simile o anche più duro; dopo l’affermazione del coltivatore si ritrovò d’accordo ma poi l’uomo parlò “non può farlo perché sono un finanziatore della scuola quindi ho dei privilegi!” vantandosi di ciò e Wanyin disse schernendo “stento a credere che una scuola che addestra futuri eroi e che abbia all’interno degli eroi stessi come inseganti, lasciano che un pervertito e molestatore giri per la scuola senza essere degli ipocriti”, “i soldi ti fanno fare molte cose quindi chi li ha possiede il potere di fare come vuole” parlò arrogantemente e sebbene non lo disse ad alta voce sapeva per esperienza personale che quelle parole contennero il vero, nel suo tempo uomini come questo tizio c’erano anche lì.
“Aggredire un pro eroe è un fatto grave e poiché ci sono testimonianze, sia registrate tramite video che degli studenti e un altro insegnante e pro eroe che assistettero all’atto concreto, non può negare nulla” ribatté il coltivatore con il nastro viola facendo ringhiare l’uomo, “basta così!” arrivò la voce di Nezu il quale disse fermamente “le accuse di suo figlio restano così come le conseguenze scelte e derivate da questi comportamenti fin ad ora e anche lei verrà accusato di tentata aggressione a un minore” “n-non può farlo!!” contestò l’altro “posso e lo farò con piacere signor Minoru, Voi e suo figlio avete tenuto comportamenti vergognosi nei confronti di persone all’interno dell’istituto, soprattutto suo figlio dato che sta studiando per diventare un eroe e dovrebbe essere contro questo tipo di comportamenti e atteggiamenti” contrastò la chimera “sono ragazzi è normale che facciano cose del genere, sono sicuro che delle scuse e una punizione leggera risolvano la cosa” tentò di contrattare sapendo della sua posizione non ottimale ma poi Aizawa finalmente parlò “indipendentemente da ciò Mineta Minoru viene sospeso dalla classe di eroica, poiché sono il loro insegante di casa decido io chi merita di esserci e chi no e suo figlio rientra in quest’ultima categoria” fece una pausa guardandolo con il solito sguardo monotono “inoltre lo studente in questione è già stato avvertito e richiamato precedentemente più volte per cessare i suoi comportamenti inappropriati verso il genere femminile ma questa volta si è spinto troppo lontano, oltre che si è permesso di aggredire un insegante e pro eroe e mettere in pericolo gli altri studenti, oltre che Li-kun”.
“E lui ha picchiato mio figlio!” contestò di nuovo l’uomo indicando “no, si è difeso” ribatté questa volta l’eroe biondo “gli studenti di eroi valgono più di quelli degli altri corsi, quest’ultimi sono qui solo per fare numero quindi il tuo studente non vale quanto il mio” disse sprezzante e provocatoriamente e Yamada era così tentato di dargli un pugno in viso, fortunatamente per l’uomo la voce di Nezu lo frenò dal farlo “credo che i fatti siano chiari, voi tre” riferendosi al trio di ragazzi “potete andare, signor Jiang Cheng e signora Inko dovremmo discutere di come procedere nei loro riguardi a causa del coinvolgimento dei vostri due figli” indicando i Minoru per la prima parte della frase, e così i tre studenti attesero fuori dall’ufficio insieme a Xichen poiché Yamada era rimasto dentro con gli altri “stai bene Hatsume-chan?” chiese il coltivatore bianco con gentilezza e lei annuì “sto meglio di prima, grazie signor Xichen” ricambiando il sorriso per quanto potesse ma risultò spento se non forzato “solo Xichen va bene” la corresse gentilmente e lei annuì, appena dopo Izuku l’abbracciò e lei si spose mentre Li gli sorrise dolcemente; non seppero esattamente quanto passò ma ad un certo punto si aprì la porta e A-Cheng e Inko uscirono seguiti da Present Mic.
La voce dello scontro tra i due studenti, uno di eroica e l’altro di studi generali, fece immediatamente scalpore tutti gli studenti e gli inseganti della scuola non presenti in quel momento poterono assistere alla battaglia grazie ad alcuni video che furono registrati e successivamente condivisi su varie chat, inutile dire che la sconfitta dello studente pervertito gettò altri scherni su tutto il corso di eroica con sgomento e vergogna delle due classi, soprattutto la 1 A la quale ancora non assimilò il comportamento estremo dello studente viola e loro compagno di classe.
“Davvero non posso crederci che Mineta arriverebbe addirittura a questo” disse Kirishima “se ci pensate lo sappiamo tutti che è sempre stato così” intervenne Tsuyu “infatti e nessuno ha mai fatto niente neanche noi” aggiunse Mina “vero, tuttavia non si era mai spinto fino a tentare di aggredire una ragazza o un insegnante fino ad adesso” parlò Sero “non lo starai mica difendendo vero?” alzò un sopracciglio arrabbiato Jiro, “assolutamente no! Dico solo che fino a prima che fece un gesto simile non potevano fare molto contro di lui” si difese rapidamente Hanta.
Mentre avveniva questa conversazione c’era un studente che guardava ancora una volta il video ,non prestando attenzione al resto di loro, Shoto osservò attentamente le mosse dello studente di studi generali rimanendo sorpreso e interessato alle strategie messe in atto e al rapido pensiero ’mi chiedo se sia stato l’uomo che aveva abbracciato al Festival che gli ha insegnato così’ si ritrovò a pensare ‘mi chiedo se un giorno avremmo un altro scontro…chi sei però Li?’ fu distratto dal clamore della classe quando Mineta entrò nuovamente accompagnato dal loro insegnante di casa “vi informo che Mineta Minoru è stato sospeso dall’attività di eroica” questo scioccò la classe “quindi verrà espulso?” chiese Todoroki non triste dalla possibilità, anzi lo avrebbe preferito di gran lunga soprattutto da quando ha aggredito anche Li oltre che la ragazza, la sua domanda portò l’eroe moro a guardarlo rispondendogli “dipenderà dalle accuse che la studentessa lesa gli imputerà…ma alla fine è quasi certo che lo sarà, o per lo meno non sarà nella mia classe indipendentemente dalla scelta della famiglia della ragazza” facendo sussultare alcuni degli studenti; “non succederà perché la mia famiglia è uno dei finanziatori della scuola!” gridò “chiudi la bocca o t’imbavaglio e ti metto in detenzione finché non verrà presa una decisione” lo zittì brusco e severo e l’altro saggiamente seguì il comando.
Yamada non aveva voglia di andare nella classe di Shota non con quel pervertito tra loro ma era un insegante e un eroe, aveva delle responsabilità come loro professore ‘magari anticiperò la verifica facendola oggi invece che tra tre giorni’ pensò era una buona idea così non doveva parlare troppo e soprattutto non doveva guardarlo e perciò trattenersi dal picchiarlo; una volta entrato li salutò come al solito prima d’informali della verifica anticipata “scusi professore, ma non era prevista per giovedì?” domandò confuso Kaminari e Hizashi gli rispose “questo è vero tuttavia il lavoro di un eroe può essere imprevedibile e dovrete abituarvi ad affrontare cambiamenti del genere, inoltre non credo che vi riduciate all’ultimo per studiare giusto? Dopotutto dovete sempre essere pronti a tutto” una volta che le domande erano terminate disse Iida di passare i fogli “bene iniziate piccoli ascoltatori!” disse prima di sedersi alla cattedra e tirare fuori alcuni compiti che doveva finire di correggere, godendosi il silenzio buttando ogni tanto l’occhio sulla classe “chi viene preso a copiare avrò due voti in meno” disse facendone sussultare alcuni, quando il tempo finì al suono della campanella si alzò prendendo i vari fogli prima di radunarli sulla scrivania e metterli nella borsa “buon proseguimento di giornata ragazzi!” li salutò uscendo subito dopo e tirare un sospiro di sollievo.
Xichen e Jiang Cheng stavano accompagnando Li e Izuku il giorno dopo, poiché il turno del coltivatore iniziava alla 9 a causa del ritardo dell’ordinazione di un mobile da intagliare, anche se solitamente era Xichen che li accompagnava prima di andare a lavoro poiché attaccava quasi sempre dopo; appena arrivarono videro altri studenti arrivare e videro una che entrambi cercarono “Hatsume-san!” chiamò Wanyin con tono un po’ alto per farsi sentire facendola sussultare leggermente la ragazza prima che si girasse verso di loro rilassandosi subito dopo “Wanyin e company!” li salutò lei raggiungendoli sorridente eppure il coltivatore aveva l’impressione che qualcosa la turbasse, “Mei-san come stai?” domandò il coltivatore Jiang e la ragazza rispose sorpresa “bene grazie” fece una leggera pausa continuando poi “ma.... uhm in effetti c’è una cosa di cui volevo parlarti, i miei genitori hanno saputo della cosa e…” s’interruppe mordendosi il labbro sembrando imbarazzata e incerta a proseguire, A-Cheng credeva che fosse anche per via degli altri che li stavano ovviamente guardando probabilmente mettendola un po' a disagio, dunque Wanyin fece cenno agli altri tre di allontanarsi i quali capirono al volo e subito lo fecero con il Lan che li prese in una conversione ma tendendo l’orecchio per ascoltare per quanto possibile.
“Che cosa ti preoccupa Mei?” domandò lui più piano aspettando pazientemente che parlasse e finalmente, dopo qualche minuto di tribolazione, la ragazza si decise a confessare il problema “ecco…il punto è che non sanno se denunciare ufficialmente l’accaduto o trovare un’ accordo con loro” e l’uomo aggrottò la fronte alle parole “i-io non so se hanno ricevuto una minaccia da parte della famiglia di quel tizio o forse non gli importa tanto di me o non abbastanza che avrei potuto essere…non saprei, ma non so come sentirmi” portandosi un dito alle labbra mordicchiandolo nervosamente, Jiang Cheng vide il movimento e glielo abbassò rispondendogli “capisco…però mi sembra strano che non vogliano che quel tizio e quel maniaco di un figlio paghino, se tu fossi mia figlia li sotterrerei ancora vivi, dopo averli frustati” parlò sicuro e come se non avesse appena dichiarato di voler frustare e sotterrare due persone vive, a questo Mei ridacchiò malinconicamente “se fossi tua figlia non credo che mi sarebbe capitato questo in primo luogo” disse lei spigandosi però quando lo vide confuso “i mie genitori sono brave persone e gli voglio bene, ma sono molto presi dal lavoro quindi non sono spesso a casa e sai...non avevo nessuno che mi spiegasse certe situazioni o mi mettesse in guardia da certe persone e comportamenti non molto belli o cose del genere quindi mi considero ingenua e sprovveduta sotto certi argomenti” guardò a terra.
A-Cheng trattenne il sospiro ‘da quando sono qui ho affrontato più bambini adolescenti e i loro problemi di quando addestravo discepoli’ sbuffò internamente “mi dispiace per questo Mei-chan, purtroppo non è sempre facile destreggiare tra lavoro e famiglia, ovviamente questo però non dovrebbe giustificare il fatto che i genitori non siano lì per il figlio o la figlia in certe situazione di necessità per prepararli a vivere nel mondo” fece una piccola pausa “dimmi c’è qualche motivo particolare per cui me lo stai dicendo? Vuoi che parli con loro?” domandò lui dolcemente e la ragazza rispose insicura “non sono sicura neanche io, voglio che paghi in qualche modo per quello che ha fatto però non voglio creare problemi alla mia famiglia o a tutti voi per avermi aiutato…non più di quanto abbia fatto” si morse nuovamente il labbro prima di poggiare la testa sul petto dell’uomo.
Se Wanyin fosse sorpreso dal gesto della ragazza non lo diede a vedere, a parte sbattere un paio di volte la palpebre, e la lasciò fare mettendole una mano sulla testa dopo qualche secondo mentre le rispose “posso capire le tue preoccupazioni ma chiariamo subito che non è stato un problema per me, Li, Izuku o Xichen aiutarti in quella situazione, per quanto poco io e lui abbiamo fatto…qualunque cosa tu voglia fare potrai sempre chiederci aiuto se ne avrai bisogno soprattutto se si tratta di qualcosa di serio come questa” le disse lui e lei incontrò il suo sguardo sorridendo debolmente “grazie A-Cheng” disse lei prima di staccarsi dal corpo di fronte a lei “mi daresti il numero dei tuoi genitori? Sai per fare due chiacchiere o se dovessi avvertirli di qualcosa” e lei aveva il sospetto che non era per fare due chiacchiere ma fece finta di niente e glielo diede “a proposito Li ti ha già dato il mio numero vero?” e lei annuì divertita “segnati anche quello di Xichen nel caso non possa rispondere” “ok e tu il mio ce l’hai?” al cenno negativo lei gli diede il cellulare sbloccato e lui segnò i numeri; una volta che le cose furono sistemate i due tornarono dal trio appena in tempo prima che l’ultimo trillo della campanella suonò e il trio entrò nella scuola salutando i due adulti.
Ore dopo A-Cheng si ritrovò a chiamare il numero dei genitori spiegando chi era, “ah sì Mei ce l’ha detto” disse la voce della madre “tuttavia non crediamo, io e mio marito, che fare una denuncia ad uno dei finanziatori dell’UA ci porti fortuna potrebbe nuocere ai nostri affari dato che potrebbe avere conoscenze” e il coltivatore rimase come paralizzato sbattendo le palpebre prima di dire “…e non pensa invece a come si sente sua figlia? Al rischio che ha corso?” la donna sospirò “certo che me ne rendo conto ma lei sta bene no? Grazie a due studenti tra cui uno suo figlio mi è stato detto, quindi serve proprio? Dato che Mei non ha ricevuto una ferita fisica non c’è molto da compensare, al contrario potrebbe farci perdere possibili futuri clienti” “…lei sta scherzando vero?” domandò il coltivatore volendo credere alla sue stesse parole “senta apprezzo quello che ha fatto per mia figlia quando io e mio marito non eravamo disponibili, ma questo è un periodo pieno di convegni e impegni per noi quindi non potremmo stare appresso anche a questo, e non credo che Mei abbia le…competenze necessarie”.
Sentendo quell’ultima parte della frase A-Cheng strinse gli occhi ‘non credo volesse insinuare niente di carino con quel termine, praticamente le sta dicendo che deficiente’ pensò dicendo “sua figlia è una ragazza intelligente…quindi lascerà che un pervertito che dovrebbe diventare un eroe la passi liscia dopo aver tentato di approfittare di sua figlia?” stringendo il cellulare “non lo faccia sembrare che non le vogliamo bene dico solo che dato che non è successo niente non vediamo motivo di denunciare l’atto, poiché la famiglia di questo ragazzo è un finanziatore della scuola che Mei frequenta” continuò la madre come questo giustificasse la sua decisione e quella del marito “mi dispiace signore ma devo riattaccare perché devo lavorare, Mei è una ragazza in gamba se la saprà cavare da sola, arrivederci” salutò la donna prima di finire la chiamata e Wanyin voleva prendere a pugni qualcosa, Zidian emise qualche leggera scossa ‘forse è più corretto dire frustare qualcuno e ne ho già alcuni in mente’.
Il giorno dopo l’incidente gli inseganti della scuola erano in riunione per discutere dei fatti “non capisco perché ci stiamo anche pensando buttiamolo fuori e via, problema risolto” parlò Yamada “sono d’accordo, come scuola abbiamo delle responsabilità nei confronti dei nostri studenti sia come inseganti che pro eroi, oltre che decenza umana e sarebbe ipocrita lasciare impunita la questione” concordò aggiungendo Majima, l’insegnante di supporto che era visibilmente irritato e arrabbiato per ciò che era avvenuto alla sua studentessa, “sì ma purtroppo il padre di questo ragazzo è uno dei finanziatori della scuola e c’è il rischio che se buttiamo fuori suo figlio lui ci toglierà i suoi finanziamenti, oltre che potrebbe portare con sé altri azionisti che riuscirà ad abbindolare con le sue menzogne” affermò Cementoss e Midnight parlò “quindi stai dicendo che la deve passare liscia solo per dei maledetti soldi?!” imprecò volgarmente l’eroina sorprendendo quasi tutti, subito l’altro si difese “n-no, no! Sto solo dicendo che dobbiamo procedere con cautela” cercando di calmare le acque.
Yamada aveva le braccia conserte osservando i colleghi discutere, lo stesso fecero Aizawa, Majima e All Might il quale rispose alle parole del collega “scusa Cementoss-san ma non sono d’accordo in questa specifica situazione” iniziò a dire cogliendo l’attenzione di tutti gli altri “qui non si sta parlando di una discussione tra ragazzi o di un incidente involontario o di un bambino capriccioso…qui si parla di un caso di molestia ad una ragazza da parte di un altro studente, e di eroica per giunta, io insegno alle classi di eroica per essere eroi e persone giuste, corrette e rispettose di tutti e di qualsiasi genere…per questo avere un soggetto del genere in una delle due classi non mi sembra saggio né di buono auspicio per l’UA” finì e poi Aizawa parlò dopo qualche istante “per quanto mi sorprenda ammetterlo sono d’accordo con All Might, Mineta è già stato avvertito in più di un’occasione di cessare i suoi comportamenti inappropriati verso il genere femminile fin dal suo primo giorno qui all’UA, cosa per cui lo stavo per sbattere fuori il primo giorno ma ha deciso di continuare imperterrito”.
Yamada poi si rivolse alla chimera chiedendogli “che cosa ha detto il consiglio su questa faccenda?” e la chimera, che fino ad ora era rimasta in silenzio, parlò “quando ho presentato il caso hanno storto un po’ il naso ma conoscendoli non credo che accetteranno tutto tranquillamente, poiché in quel caso sì andrebbe ad intaccare il denaro che ricevono quindi a meno che Hatsume-chan non denunci ufficialmente la cosa alla polizia e intenti causa al Dipartimento…non so se il consiglio farà in modo di trovare una soluzione che giovi maggiormente a loro che a lei” e il biondo disse “modo carino per dire che accetteranno la mazzetta e metteranno tutto a tacere” sbuffando e prima che la chimera o qualcuno potesse rispondere suonò il telefono e Nezu rispose “pronto?” tutti osservarono gli occhi della chimera stringersi leggermente “vi invito a riflettere bene, se lasciamo che una cosa del genere passi liscia faremo la figura degli ipocriti” dalla risposte che la chimera stava dando le cose non stavano andando come dovevano e Yamada e Majima strinsero i denti “-non avete capito la gravità della situazione, una ragazza è stata chiaramente molestata con scopo a sfondo sessuale, se la ragazza farà la denuncia anche noi ci andremo di mezzo legalmente se non facciamo niente!” disse alterata, tuttavia dopo un altro minuto la conversazione finì e Aizawa fu il primo a chiedere “che cosa hanno detto Nezu?”.
La chimera strinse i denti sbattendo la cornetta un po’ più duramente del previsto e prendendo un paio di respiri rispose all’eroe “il consiglio non si è ancora espresso ufficialmente del tutto, poiché stanno ancora valutando la questione, ma la loro intenzione più probabile è quella di cercare un accordo tra le due parti e non sono d’accordo di espellere lo studente” stringendo le zampe mettendole appoggiate sul mento, inutile dire che la risposta non piacque a molti “che cosa?! Ma stanno scherzando?” domanda adirata Kayama, poi ci fu un altro squillo non dal telefono dell’ufficio ma piuttosto sa quello ‘personale’ della chimera “strano nessuno mi chiama mai qui chissà chi è!” s’interrogò felice lasciando gli altri un po’ confusi guardandolo rispondere “pronto chi parla?” salutò “Nezu-sama sono io Jiang Cheng” arrivò la voce profonda del coltivatore.
Sentendo la voce dell’uomo la chimera parlò eccitata “ah caro Wanyin che piacevole sorpresa sentirti!” sentendo il nome della persona che stava chiamando Aizawa e Yamada si guardarono confusi “sì, la disturbo?” chiese “affatto! A cosa devo il piacere di questa chiamata?” rispose eccitata e tutti pensarono che se non conoscessero la chimera bene direbbero che stesse quasi flirtando con l’uomo; “in realtà ho chiamato perché volevo sapere un’informazione, come procede il caso di Mei?” “ah in realtà ancora non ci sono sviluppi ufficiali ma potrebbero esserci problemi da parte del consiglio scolastico, poiché come saprai anche tu i Minoru sono finanziatori della scuola e capirà che alcune persone i soldi valgono più di un comportamento corretto e della giustizia, quindi mireranno ad un accordo” rispose l’animale.
A-Cheng ascoltò la risposta della chimera capendo il messaggio fra le righe e disse “quindi la soluzione migliore sarebbe quella che la ragazza stessa faccia la denuncia” e la chimera gli rispose “si sarebbe l’ideale, anche se non escluderei che grazie alla corruzione la denuncia venga ritirata o rigettata, dopotutto i soldi hanno potere”; il coltivatore sospirò pesantemente poi sentì la chimera chiedergli “come mai mi ha chiesto di questo proprio adesso?” “perché ho sentito gli Hatsume poco tempo fa e da quello che ho capito dalla nostra conversazione sono titubanti a procedere con la denuncia perché potrebbero influire sui loro affari e profitti futuri” disse aspramente.
Nezu sbatté gli occhi “capisco…be ‘ questo è un ulteriore problema” sentendo la chimera dire ciò gli altri lo guardarono preoccupati e la chimera disse “al momento sono in riunione con gli altri professori, ti dispiace se ti metto in vivavoce così racconti a tutti noi che cos’è stato detto durante la tua conversazione con gli Hastume?” sentendo i loro nomi tutti si misero in allerta e con l’assenso del coltivatore egli fu messo in vivavoce.
Quando il coltivatore finì di dire quello di cui avevano parlato lui e coniugi Hatsume, tutti i presenti erano indignati “sembra che il consiglio non sia l’unico che tiene più ai soldi, o privilegia gli affari al posto della giustizia” commentò sprezzante Snipe poi Majima disse “io non lo permetterò, se non la fanno loro la farò io stesso la denuncia!” ma un’altra voce disse “sì ma tu non eri presente durante l’accaduto quindi potrebbero benissimo liquidare quello che hai da dire e la tua testimonianza potrebbe essere messa in secondo piano, poiché di parte” che apparteneva a Cementoss, “non m’interessa non lascerò che questa cosa sorvoli!” ribatté l’altro insegnante stringendo il pugno “ma se—” iniziò a dire A-Cheng quando s’interruppe bruscamente “che cosa succede Wanyin-san?” chiese la chimera “hanno bussato alla porta aspettate in linea” disse e poi sentirono i suoi passi che indicavano il suo movimento e la vaga apertura di una porta “scusi lei chi è?” e ci fu una piccola conversazione mentre gli insegnanti lo sentirono poi domandare “signor Wanyin? Sta bene?” chiese aggrottando le sopracciglia l’animale e dopo qualche secondo egli disse “sì tutto bene…senta la richiamo più tardi sembra ci sia una questione di cui debba occuparmi” poi riattaccò; “che cosa pensate sia successo?” chiese Tredici “non lo so, ma non credo sia niente di grave tuttavia più tardi proverò a richiamare”.
Wanyin guardò davanti a se vedendo un uomo mediamente alto sulla quarantina con capelli corti neri ed in giacca e cravatta, dall’aspetto egli supponeva fosse un avvocato “come le stavo dicendo questa è una lettera per voi” porgendo una busta bianca e socchiudendo gli occhi leggermente Wanyin la prese e l’aprì leggendone il contenuto, lo lesse fino all’ultima riga in silenzio per poi domandare “che cosa significa questo?” domandò all’avvocato il quale sospirò “significa che i signori Hatsume ti hanno affidato la signorina Mei poiché loro sono ‘troppo’ impegnati con il lavoro per starle del tutto appresso e provvedere ai di lei bisogni in loro assenza ” sembrando quasi irritato anche lui “e non ci sono sanzioni o roba del genere? Stanno sostanzialmente abbandonando, se non scaricando, la loro unica figlia ad un estraneo” e l’uomo scosse la testa “purtroppo no, recentemente è stata emessa una legge del genere che permette ad un genitore di affidare temporaneamente i propri figli e le proprie figlie a persone di fiducia se questi ritengono di non essere idonei per esigenze di vario genere”.
Wanyin sbatté le palpebre due volte al suono di quelle parole “…questa è un enorme stronzata, questo è un abbandono 'legale' bello e buono nessuno nasce preparato per fare il genitore! È una scelta che si prende e se la si fai ci si assumono le conseguenze!” dicendo poi spazientito e l’uomo annuì “non lo dica a me signore, non capisco il motivo di questa inutile legge” “probabilmente qualche politico o un ricco ha problemi con i loro figli e ha pensato di fare una cosa del genere per liberarsene” sbuffò sprezzante “può essere… tuttavia devo informarla che è nel suo pieno diritto di rifiutare la custodia della giovane ragazza, poiché solitamente quando si fa una cosa del genere” indicando al lettera in mano al suo interlocutore “la persona scelta per l’affido dovrebbe esserne a conoscenza o comunque un familiare o parente prossimo e data la sua reazione non è nessuna di queste” sott’intendendo che sapeva che l’altro era chiaramente all’oscuro di tutto ciò. A-Cheng aggrottando la fronte chiese “che cosa succederebbe se rifiutassi? Dove andrebbe a stare?” “a voi niente perché non è un obbligo, mentre della ragazza si occuperà l’assistente sociale probabilmente, quindi c’è possibilità che venga messa in affido temporaneo” rispose l’avvocato.
Il coltivatore Jiang sapeva che non poteva permettere una cosa del genere e per varie ragioni tra cui anche l’ultimo avvenimento poiché non sapeva se la futura famiglia affidataria avrebbe preso le dovute precauzioni per aiutarla in caso di una ripetizione dell’incidente e se questa sarebbe in grado di fermare qualcosa in generale; “allora signor Jiang accetta l’affido o no?” chiese gentilmente “a detta dei genitori la figlia ha detto che si sentiva abbastanza al sicuro quando ha dovuto affrontare quell’incidente a scuola con il suo supporto” “sa di cosa si trattava?” domandò e l’uomo annuì “sì e devo dire che sono rimasto disgustato ancora di più quando hanno deciso di non sporgere denuncia” “tsk se fosse stata mia figlia starebbero già facendo le valigie per andarsene dall’altra parte del mondo quei disgraziati…e sempre che non li abbia sotterrati vivi” e l’uomo rise “la capisco perfettamente e totalmente, ho una figlia anch’io quindi mi aggregherei a voi tuttavia tecnicamente adesso siete voi il suo tutore quindi potreste farlo”.
Dopo un paio di minuti A-Cheng parlò “suppongo che non abbia molta scelta non mi fido che stia con degli sconosciuti, soprattutto con quel maniaco pervertito e la sua famiglia benestante in giro e senza offesa ma del sistema non mi fido neanche granché” “nessuna offesa purtroppo devo essere d’accordo, poiché io stesso ho partecipato a molte cause di abuso e simili in quelle case, perciò secondo il mio pensiero è un bene che la ragazza stia qui con qualcuno di cui si fidi”; una volta fatto ciò i due uomini si misero a tavolino discutendo delle ultime finalità prima che Wanyin firmò il documento dicendo però di aspettare a renderlo ufficiale poiché voleva prima sentire l’opinione della ragazza stessa e l’uomo accettò volentieri dicendo che avrebbe aspettato una sua chiamata (che avvenne il giorno dopo).
Quando lui e Lan Xichen, che fu messo al corrente appena uscito da lavoro, andarono a prendere Li e Izuku quello stesso giorno li videro uscire insieme a Mei e tutti e tre salutarono il loro gruppo, i Gladiatori se ricordava bene, prima di dirigersi verso i due adulti; i due fratelli non ebbero problemi a salutare e abbracciarli mentre Mei stranamente rimase un po’ a distanza e allora Wanyin sapeva che i genitori devono averle detto qualcosa ‘o che lei abbia intuito che succedeva qualcosa’ pensò “Mei-chan” e la ragazza lo guardò abbastanza tesa che per un attimo pensò che avesse paura di lui ma poi realizzò che probabilmente ella si sentiva in colpa per questa storia, dato anche il fatto che non incontrava pienamente il suo sguardo “sai che non è colpa tua vero?” domandò e lei sussultò leggermente finalmente guardandolo, i due si fissarono per qualche secondo prima che sentirono la voce di Li chiedere “che cosa sta succedendo?” e Lan Xichen prese parola “a casa vi verrà spiegata meglio la situazione ma Li-kun, Mei-chan resterà per un po’ a casa con noi”.
Sentendo questo Li e Izuku aggrottarono la fronte confusi “come mai?” “sembra che i suoi genitori non abbiano tempo per lei” rispose con quello che potrebbe passare per sarcasmo e Li rimase in silenzio confuso prima che capì la portata di quello che gli disse il Lan “cioè l’hanno scaricata come se fosse un peso” e Izuku guardò la ragazza “è per questo che sembravi così agitata e distanziata oggi a scuola? Più del solito intendo” e lei annuì “mi dispiace davvero, l’ho scoperto stamattina mentre li ho sentiti parlare prima di dirigermi a scuola” e Wanyin disse scuotendo “non vedo perché tu debba scusarti…adesso andiamo a casa e poi vi racconterò tutto e vedremo come procedere” finì di dire prima di incamminarsi verso la loro destinazione.
Quando arrivarono A-Cheng mise al corrente tutti della situazione “non ci posso credere che esista davvero una legge del genere!” disse mezzo adirato Izuku e Li sbuffò “che ti aspettavi da questo branco di idioti… probabilmente questi tizi credono pure di meritare una medaglia”; Wanyin non poteva dare torto ai due ragazzi poi prese parola “ascolta Mei come vedrai non abbiamo esattamente una stanza libera da darti pienamente ma io e Xichen stavamo comunque pensando di spostarci da qui e prendere un abitazione altrove” e Mei intervenne “non dovete cambiare abitazione per me, davvero! Posso condividere con Li tanto non ho bisogno di molto spazio, posso anche prendere un sacco a pelo” non volendo che la famiglia traslochi a causa sua “inoltre starò solo temporaneamente!” aggiunse, ma Xichen poi la tranquillizzò “ah Mei-chan non devi preoccuparti io e Wanyin ne stavamo già discutendo precedentemente” sorridendole e l’altro aggiunse “questa situazione, anche se temporaneamente, ci sta solo facendo anticipare di un po’ i tempi” e la ragazza si morse il labbro sentendosi ancora in colpa convinta che fosse per lei il trasloco.
Li la vide giù di corda sentendosi in colpa e vergognandosi della situazione in cui i suoi genitori l’anno messa e quando i due adulti dissero che sarebbero andati a prepararsi, così che tutti potessero andare a casa della ragazza per prenderle alcuni vestiti e occorrente, le disse “Mei niente di questo è colpa tua lo sai” e Izuku disse “infatti, dopotutto conosci A-Cheng non avrebbe fatto niente che non volesse fare” e la ragazza, nonostante si sentisse un po’ più tranquilla non poté non evitare di sentire quel piccolo senso di colpa restare lì, ma non ebbe tempo di pensarci poiché i due adulti li chiamarono; quando parcheggiarono davanti alla casa di Mei ella esitò un po’ prima di aprire lo sportello della macchina di Jiang (che aveva preso qualche mese prima ma non aveva usato per andare a lavoro poiché sosteneva che gli andava di camminare fino ad esso, inoltre doveva ancora abituarsi bene) e aspettò che gli altri facessero lo stesso prima di condurli all’ingresso e successivamente dentro, “andrò a prendere alcuni vestiti sentitevi liberi di visitarla se ne avete voglia” disse mentre si dirigeva verso la sua camera.
Mei prese un borsone nero dirigendosi verso l’armadio per prendere varie magliette e calzoni ponendoli ordinatamente all’interno del contenitore di stoffa dirigendosi poi verso la cassettiera e prese vari indumenti intimi e calzini ponendoli in due buste e porle assieme agli altri vestiti tra cui il pigiama, poi andò in bagno e prese l’occorrente necessario come assorbenti, spazzolino, e alcuni trucchi anche se non li usava praticamente mai, ‘ma non si può mai sapere’ pensò, prese qualche altra cosina prima di chiudere le cose come il quaderno grande su cui erano trascritti vari progetti che voleva provare ‘magari posso chiedere consiglio a Izuku e Li o anche a Wanyin e Xichen, anche se non s’intendono di questo possono comunque darmi qualche suggerimento’ si ritrovò a pensare mentre lo riponeva dentro.
Quando fece mente locale e si accorse di avere tutto quello che gli serviva chiuse la borsa e uscì dalla camera raggiungendo gli altri i quali stavano girovagando per la casa “ah eccoti…è tutto lì?” domandò alla fine un po’ confuso Lan XIchen e lei ridacchiò “sì non è che mi serva molto, e l’avvocato mi ha detto che i miei mi verseranno dei soldi sul conto corrente quindi se mi serve qualcosa posso comprarmela più in là, oltre che continueranno a pagarmi la scuola, quindi non ci sono problemi” e sebbene un po’ dubbiosi i due adulti si guardarono scrollando le spalle “bene, ma se ti serve qualcosa di urgente o che riguardi la scuola ce lo dici e provvederemo noi chiaro?” parlò Jiang non accettando obbiezioni “ma non è-“ “o è così o ti spezzo le gambe…e anche a Li e Izuku” minacciò tutti e tre “ehi e noi che c’entriamo adesso?!” urlò indignato Izuku “giusto! Zuzu ha ragione! Non abbiamo fatto niente” ma le loro proteste furono inaudite e Mei si ritrovò a sorridere un po’.
Qualche giorno dopo Li e Mei stavano camminando insieme a Xichen e Wanyin per andare a vedere una casa nelle vicinanze quando il coltivatore Lan si scontrò con un piccolo corpo facendolo cadere indietro, o meglio quest’ultimo lo fece contro di lui, “oh cielo scusami! Stai bene?!” domandò chinandosi subito preoccupato come se fosse sempre colpevole, tutti abbassarono gli occhi per vedere il volto appartenente alla persona in questione solo per incontrare due occhi rossi appartenenti ad una bambina non più di sette anni, aveva un vestito bianco lungo fino a circa l’altezza delle ginocchia e aveva un corno sul lato sinistro della fronte; ma ciò che li colpì non fu né il piccolo corno ne gli occhi rossi della ragazza…piuttosto furono le bende avvolte intorno alla braccia e alle gambe oltre che lo sguardo sia di leggero sollievo ma anche paura che le attanagliava il volto ‘chi è questa ragazzina?’ pensarono Li e Wanyin.
Lan Xichen osservò, come gli altri, l’aspetto chiaramente turbato della bambina e non poteva non sentire una fitta di preoccupazione e protezione nei suoi riguardi, anche se non la conosceva fino ad ora ‘sarà forse dovuto al fatto che nel mio mondo mi sono quasi sempre occupato di bambini e discepoli’ si ritrovò a pensare fugacemente mentre si riconcentrò nuovamente sulla bambina e vedendo il suo abbigliamento e il suo atteggiamento aveva la sensazione che qualcosa non andava e lo comunicò a Wanyin con uno sguardo d’intesa, ovviamente l’altro coltivatore lo capì e fece un piccolo cenno guardando poi in direzione dalla quale provenne la bambina.
“Allora stai bene piccola?” domandò di nuovo Xichen, supponendo che forse ella non lo avesse sentito prima, e la bambina li guardò tutti e quattro prima di scuotere la testa guardando dietro di lei “non…voglio andare da loro...per favore non…mi fa del male!” disse spaventata incontrando gli occhi di tutti rapidamente loro ma concentrandosi di più sui due adulti e Wanyin aggrottò leggermente la fronte “chi ti sta facendo del male?” domandando mentre scrutava ancora la folla e vide un paio di persone che si affacciarono da quello che suppose fosse un vicolo, poi sentì la bambina dire “lui…Overhaul è…ha una m-maschera di uccello” il coltivatore socchiuse gli occhi irrigidendosi leggermente quando gli parve di vedere quello che assomigliasse ad un becco di uccello guardarsi cautamente da una parte all’altra a qualche metro più in là “come ti chiami ragazzina?” e la bambina lo guardò “…Eri” e annuendo disse “bene Eri l’uomo uccello sta venendo da questa parte” e la bambina sussultò volendo quasi guardare ma il terrore non glielo permise “…quello che faremo adesso è camuffarti, XIchen prestami la tua giacca” un po’ confuso egli lo fece, successivamente il coltivatore vestito di viola prese un piccolo pezzo di carta con dei segni che la piccola non capì “tieni questo attaccato al tuo corpo e non lo togliere, ti renderà non riconoscibile alterando il tuo aspetto, fidati di me Eri e non lascerò che ti portino via” guardò negli occhi la bambina con una sicurezza e determinazione che Eri quasi invidiò.
La bambina dal canto suo era consapevole che se non fosse riuscita ad allontanarsi da qui sarebbe stata trovata presto e queste persone non sembravano cattive o avere brutte intenzioni al contrario sembravano buone ma anche lei aveva imparato a non fidarsi sempre delle apparenze eppure non aveva molta scelta adesso… ‘che cosa devo fare, rischiare con queste persone sconosciute o andarmene e provare a cavarmela da sola?’ pensò tra sé mordendosi il labbro prima di annuire guardandolo “non…mi far-rete del male vero?” chiedendogli e vide un lampo di tristezza attraversare il viso dell’uomo e lei pensò che forse si sarebbe arrabbiato, così cercò di ritirare la domanda prima che disse “no Eri non te ne farò e tanto meno la mia famiglia” le rispose sicuro e con onestà “so che il tuo istinto e il tuo cervello ti rendono diffidente nei nostri riguardi, ed è giusto così, però ti chiedo di fidarti di me questa volta e vedere se dico il vero e in ogni caso non credo tu abbia molta scelta” e la bimba lo guardò negli occhi prima di fare un piccolo cenno positivo e sebbene ancora un po’ titubante prese il talismano per stringerlo a sé.
Una volta che la bimba fece come gli venne detto A-Cheng usò la giacca di Xichen e l’avvolse completamente mentre disse Li di tenere d’occhio i due uomini, i quali si stavano avvicinando, per poi abbracciarla coprendola con il cappuccio e sussurrargli “se qualcuno ci ferma fai finta di tossire ogni tanto” e prima che lei potesse fare un cenno o qualsiasi cosa, Wanyin fece un cenno agli altri tre e ricominciarono a camminare; Wanyin aveva imparato bene a non sperare troppo nelle cose quando lo faceva quelle poche volte che ne sentiva il bisogno, perché nella sua esperienza raramente esse gli andavano bene quindi una parte di lui era quasi del tutto certa che quel tizio, Overhaul, li avrebbe fermati e così fu infatti poiché all’improvviso si ritrovò un uomo alto e magro e dall’aspetto ingannevolmente mite e con un maschera di becco d’uccello affiancato da un altro tizio probabilmente il suo braccio destro, ma anche così il coltivatore sentiva un’aura scura attorno ai due.
Mantenendo il suo solito atteggiamento domandò “avete bisogno di qualcosa?” e quest’ultimo disse “sì un informazione in effetti per caso tu e la tua famiglia avete visto passare una bambina dai capelli bianchi e occhi rossi?” e Wanyin ci riflette qualche secondo prima che scosse la testa guardando gli altri che scossero la testa a loro volta “no nessuno di noi l’ha vista” disse poi “ne siete sicuri?” domandò insistentemente l’uomo socchiudendo leggermente gli occhi in avvertimento e diffidenza “credo che una bambina con capelli bianchi e occhi rossi che corre per strada sia un po’ difficile da perdere” rispose tranquillo e quasi sarcastico.
Overhaul per tutto il tempo osservò i quattro cercando di studiarli e a prima vista non notava niente di particolarmente sospetto in loro, poi notò una cosa in braccio alla persona che stava attualmente parlando e l’osservò sembrava abbastanza piccola, “è tua figlia quella lì sotto?” e Wanyin lo guardò male “se anche fosse? C’è qualcosa che non va?” ribatté a tono il coltivatore e l’uomo lo guardò socchiudendo gli occhi e poi sentì una vocina dire “p-papà? Cough-cought” e persino lo stesso A-Cheng fu sorpreso dalla vocina ma riuscì a trattenersi da manifestarlo esteriormente “che cosa c’è piccola?” e la testa della bambina sbucò un po’ fuori dalla protezione della giacca “chi s-sono?” domandò stringendo la presa sul talismano nascosto che il coltivatore bello gli aveva dato e Overhaul trattenne il ringhio per l’aspetto della bambina che aveva gli occhi dorati e ciocche scure e nessun corno in vista, ‘non è Eri accidenti! Aveva sperato che ce l’avessero loro!’ imprecò mentalmente sentendo l’altro rispondere “nessuno piccola solo due persone che chiedevano un informazione” prima di ricoprirla proprio quando lei tossì “scusateci ora abbiamo altri posti dove andare” li licenziò A-Cheng con un brusco, rapido e superficiale segno prima di sorpassarli, seguito dagli altri tre.
Quando furono abbastanza lontano tutto il gruppo respirò contento che tutto fosse andato bene “credo che per ora sarà meglio continuare questa falsa” disse agli altri poi parlò con voce più morbida “ascolta Eri noi dobbiamo andare a vedere una casa quindi ti do una scelta: puoi restare con noi durante l’appuntamento e poi decidiamo cosa fare” fece una piccola pausa “oppure puoi scegliere di andare via se hai un posto sicuro dove andare, in questo caso possiamo accompagnarti lì” e la bambina non ci pensò due volte e strinse la camicia viola di colui che la stava portando e appoggiò la testa la suo petto rispondendo “p-posso rimanere con v-voi?” e ovviamente gli altri acconsentirono.
Quando arrivarono al luogo dell’appuntamento la donna dipendente dell’agenzia immobiliare gli fece visitare la casa e i due adulti ammisero che fosse bella “-come potete vedere la casa è in buone condizioni e non c’è da fare molto per ristrutturarla, ha tre camere e due bagni, una cucina spaziosa e un salone altrettanto bello e nella giusta posizione, i balconi sono larghi con la possibilità di metterci un tavolino e delle sedie fuori, per godersi il sole o la pioggia” continuò l’assistente immobiliare; mentre tutti guardarono la casa il cellulare di quest’ultima squillò “oh scusate un minuto!” si scusò la donna allontanandosi per rispondere mentre XIchen s’avvicinò a Wanyin dicendogli “che ne pensi Wanyin? A me sembra molto bella” e l’altro coltivatore annuì “lo penso anche io Xichen, è in un buon posto che si trova abbastanza vicino alla scuola e al tuo lavoro, anche se il mio dista circa 20 minuti massimo 25 minuti” parlò e i due si guardarono a vicenda prima che sentirono i tacchi della donna avvicinarsi che li fece distogliere lo sguardo.
La donna parlò “scusatemi ma ho una notizia per voi riguardo questa casa” e i due adulti la guardarono in attesa "ma prima lasciatemi chiedere siete intenzionati a comprarla?” e Wanyin dopo un rapido sguardo con Xichen rispose “sarebbe così, credo che sia perfetta” e la donna disse “bene, allora sarete felici di sapere che il proprietario ha urgenza di vendere la casa per raggiungere la sua famiglia all’estero e quindi, per accentuare la vendita, ha abbassato ulteriormente il prezzo del 8 % sul prezzo originario”. I due rimasero sorpresi della notizia ma per loro andava più che bene “allora la compriamo” affermò Xichen e la donna entusiasta disse “perfetto! Allora se per voi va bene firmeremo i fogli così da confermare l’accordo e la casa sarà vostra” e mentre Xichen accompagnò la donna, Wanyin chiamò Li e gli disse “tienila per favore dobbiamo andare a firmare i documenti” e Li annuì prendendo delicatamente Eri che si svegliò dal piccolo sonnellino che aveva iniziato da un po’.
Eri guardò la figura di Wanyin in ritirata facendola accorgersi che fu tenuta in braccio da un altro “ehi ciao piccola Eri mi chiamo Li, scusa se non mi sono presentato prima ma eri molto stanca e non volevo affaticarti o spaventarti ulteriormente” e la bimba lo guardò incontrando due occhi azzurri come il cielo sebbene avesse delle cicatrici sul viso e sbatté le palpebre “f-fanno…male?” chiese indicando le cicatrici e Li scosse la testa “non più tanto Eri, le ho da tempo e ormai mi ci sono abituato abbastanza a loro” e secondo lei era triste che una persona debba tenere delle cicatrici del genere “…no-n ti prendono in giro a causa loro?” domandò ancora poggiando la testa sulla spalla del ragazzo delicatamente “be’ all’inizio mi guardarono tutti come se fossi uno strambo (anche se ancora alcuni lo fanno) e con pietà e sussurravano cose per questo mi arrabbiavo, così le tenevo sempre coperte dagli occhi per quanto mi fu possibile…ma poi Wanyin mi ha insegnato a fregarmene di quello che dicevano o pensavano gli altri e che ne dovevo esserne orgoglioso sapendo che sono sopravvissuto a…quello che mi è successo, mi ha insegnato a camminare sempre a testa alta”.
Fece una pausa osservando i due adulti parlare con l’agente dell’ agenzia immobiliare mentre Mei si stava divertendo ad esplorare la casa scrivendo alcune cose su un taccuino ‘probabilmente sta segnando i punti dove mettere le sue bizzarrie pensò divertito poi lei disse “orgoglioso?” e lui continuò “sì mi ha anche detto che non dovevo vergognarmi di loro, che se volevo tenerle visibili non era un problema loro giudicare perché alla fine esse testimoniavano le sfide che avevo affrontato e che, sebbene mi abbiano lasciato profondi e perenni segni e traumi, mi hanno anche rafforzato…praticamente sono come un sopravvissuto” finì di dire sentendo poi la presa stringersi sulle sue spalle “a-anche io voglio vederle in questo modo…ma è così difficile” disse la bimba e Li rispose abbracciandola un po’ più stretta “va bene Eri, anche io ho impiegato molto tempo per vederle in questo modo e non ti escludo che ho delle ricadute ogni tanto” “e allora che fai?” chiese lei innocente “ricordo le parole di mio padre e so che posso contare sulla mia famiglia se questi pensieri fossero troppo da gestire per me, non mi hanno mai deluso” rispose di rimando sempre sorridendole teneramente e lei lo fissò prima di annuire con un piccolo sorriso mesto ma sincero, poi i due restarono in silenzio aspettando gli atri.
Una volta terminato l’appuntamento la famiglia Jiang-Lan si sarebbe trasferita nel nuovo appartamento nel giro di una settimana massimo di conseguenza dovevano iniziare ad inscatolare le prime cose tuttavia c’era un’altra questione d’affrontare e cioè che cosa fare con la piccola Eri, che al momento stava riposando sul divano ancora coperta con la giacca di Xichen mentre gli altri quattro si spostarono un po’ più distanti, “be’ sicuro non la rimandiamo indietro a quei tizi inquietanti” parlò sicuro Li “ovvio che no baka!” rispose alzando gli occhi Wanyin e XIchen rise prima di dire “forse dovremmo aspettare che la bimba si svegli e sentire quello che ha dire e poi da lì si vedrà” “sì credo che sia per il meglio sarebbe inutile prendere una decisione in questo momento” concordò poi guardò l’orologio “dato che sono le 19 comincio a cucinare la cena” affermò Jiang Cheng prima di dirigersi in cucina con Xichen che lo seguì per aiutarlo mentre Mei e Li andarono in camera del ragazzo per iniziare a fare un inventario delle cose da prendere e come riporli.
Eri fu svegliata dal profumo di qualcosa di buono, aprì gli occhi lentamente strofinandoli per togliere il residuo di sonno da essi e alzandosi leggermente si guardò intorno ‘questa dev’essere la loro casa ’ pensò la bambina guardando i mobili e gli oggetti che la decorarono, si alzò seduta scendendo dal divano sentendo il tappeto morbido vicino al divano ‘è così morbido’ pensò lasciando che i suoi piccoli piedi ne sentissero il confort, la sua attenzione fu riportata sulla situazione e alzò la testa giusto in tempo per vedere Xichen venire verso di lei ma fermandosi ad una distanza dicendole “ah sei sveglia! Bene perché la cena è quasi pronta, vuoi lavarti le mani prima di venire a mangiare?” e lei annuì seguendo l’uomo gentile che la condusse nel bagno e lei si lavò le mani diligentemente asciugandosele bene prima di seguirlo di nuovo “più tardi ti faremo fare un piccolo tour della casa” le disse accompagnandola al tavolo della cucina dove vide che Li e Mei avevano già preso posto.
Una volta che anche loro furono seduti Wanyin prese le ciotole riempiendole di riso e consegnarle a Mei e Eri e poi a Li e XIchen prima di servire se stesso “non sapevo bene che cosa ti potesse piacere Eri quindi ho fatto del semplice riso con delle verdure per te al vapore” fece una pausa “da quello che posso vedere sembra che non mangiassi molto bene quindi ti consiglierei di iniziare a piccoli porzioni per non appesantire lo stomaco va bene?” le domandò ed Eri non sapeva che dire, nessuno le aveva mai detto o fatto qualcosa di questo genere per lei non che Overhaul la facesse morire di fame ma il cibo che le davano a volte la facevano sentire strana e anche l’odore non era granché ‘eppure questo è diverso ha un buon odore e sembra gustoso’ pensò prima di rispondere “g-grazie…Wanyin” in risposta l’uomo fece un piccolo cenno e iniziarono a mangiare ed Eri, a fine pasto, si ritrovò a sorridere quasi impercettibilmente anche se la cosa passò inosservata a tutti gli altri.
Quella sera Li le offrì il suo letto “io posso tranquillamente prendere un futon” la rassicurò alla piccola protesta della bambina che non voleva fargli del male a causa della sua stranezza ma non sapeva come dirlo, sembra però che non ne aveva bisogno poiché A-Cheng deve averla osservata bene e deve averla capita perché le chiese “c’è qualcosa che ti turba?” e la bimba tremò leggermente parlando molto piano “il mio quirk…lui è…io p-posso riportare una c-cosa ad uno stato prece-dente...questo è q-quello che mi ha detto lui” mordendosi il labbro e tutti e 4 restarono in silenzio assorbendo quello che aveva detto finché Wanyin domandò “anche le persone?” sentendo i piccoli sussulti provenienti da Eri la quale fece un piccolo cenno “sì e-e io non ne ho il controllo…non mi è mai…stato insegnato” s’interruppe prima di incontrare il suo sguardo “io non voglio farvi del male! Non voglio fare del male a nessuno e soprattutto non a voi, non dopo che mi avete salvato e accolto in casa vostra” si asciugò le lacrime spaventata e frustrata.
Wanyin ascoltò tutto ciò che la bambina aveva detto formulando ipotesi e teorie poi disse “quindi Overhaul non ti ha mai insegnato come controllarla…puoi dirmi tutto quello che ti ricordi fin dall’inizio?” ed Eri iniziò a dire tutto quello che lui le aveva detto: che era colpa sua che i suoi genitori non ci fossero più, e che per questo lui l’aveva presa, quant’era pericolosa con il suo quirk instabile e che non sarebbe stata al sicuro là fuori e che gli esperimenti sarebbero serviti anche ad aiutarla a contenere il suo quirk per evitare che facesse del male ad altri etc. e più Xichen sentiva e più dovette fare appello al suo autocontrollo dei Lan per evitare di uscire da qui, trovare quello stronzo e farlo pentire ovviamente lo stesso valse per gli altri.
Wanyin accarezzò Zidian che stava quasi per emettere scintille poi disse “ho capito…Eri voglio tu sappia una cosa: quello che ti ha detto quel disgraziato è falso non è di certo colpa tua quello che è successo alla tua famiglia” e lei scosse la testa in negazione “non è ve-ro…io li ho uccisi con i-il mio quirk!” piangendo e tremando “no non l’hai fatto, da quello che so nel tuo caso sarà stato uno sviluppo di quirk manifestato con il trauma e lo stress di quando lui venuto a rapirti, perché è quello che ha fatto Eri, quindi questo vuol dire che non li hai uccisi apposta o che tu abbia qualcosa a che fare con questo” fece una piccola pausa “quello che gli è successo è stata un triste incidente, un effetto collaterale delle azioni di Overhaul, tu sei solo una bambina e il tuo quirk si sarà manifestato in un possibile tentativo di proteggerti perché eri spaventata e presa dal panico, sei una vittima tanto quanto lo sono stati i tuoi genitori” affermò nuovamente con più decisione.
Eri non poteva credere alle parole del coltivatore non importa quanto lei voglia farlo, Overhaul le ha sempre detto che quell’incidente era stata colpa sua e anche lei lo pensava eppure le parole che Wanyin le stava dicendo provavano il contrario, che non lo aveva fatto apposta che era stato un incidente e lei non sapeva più a cosa credere la sua mente era confusa e sentiva la mente in subbuglio “questi quirk si basano sui propri sentimenti ed emozioni del detentore quando lo hai manifestato eri spaventata, turbata e preoccupata e questi tuoi sentimenti erano tanto forti che hanno sbloccato il tuo quirk facendolo manifestare forzatamente e in maniera incontrollata, capisci?” le disse lui cercando di farle capire il suo ragionamento ma lei chiaramente non ci voleva credere ‘non posso neanche darle torto quello stronzo le avrà riempito la testa di colpevolezza che adesso anche lei ne è fermamente convinta… sarà una cosa difficile’ pensò “vedrai che col tempo capirai e mi assicurerò di ripeterlo finché serve”.
Li ascoltò tutto il racconto e la conversazione tra Eri e Wanyin con attenzione non capendo come potessero esistere mostri del genere che facevano questo a qualcuno anche a dei bambini innocenti, quando la loro conversazione finì ruppe la tensione e la tristezza nell’aria dicendo “in ogni caso puoi sempre prendere il mio letto” rivolgendosi poi a Mei continuò “Mei hai qualcosa che possa aiutarci con la situazione di Eri-chan?” e la ragazza dai capelli rosa ci pensò “uhm be’ forse posso avere qualcosa è uno scudo su cui sto lavorando che può contenere un potere, tipo se una piccola bomba esplodesse al suo interno lo scudo non gli permetterebbe di uscire, ma è ancora in prova” e quando finì Xichen parlò “questa è un ottima notizia Mei-san e anche se è ancora una prova sono abbastanza sicuro che tranquillizzerà Eri, giusto?” si rivolse infine a lei, la quale annuì un po’ più rilassata “c-credo di sì…basta che non vi faccia del male” “ok allora vado a penderlo!” disse andando nella stanza di Li; “bene allora credo che sia ora che andiamo a letto non dimenticate che voi due avete scuola domani” disse A-Cheng riferendosi a Li e Mei “mentre l’aiuto a farsi un bagno perché non vai intanto a prepararle il futon e vedi se ci sono vestiti che possono adattarsi?” suggerì a primo il quale annuì raggiungendo Mei in cameretta lasciando suo padre a tendere una mano alla bambina conducendola poi nel bagno.
XIchen sorrise come Wanyin parlò e si comportò con la piccola Eri ‘sembra quasi rivederlo occuparsi di Jin Ling’ si ritrovò a ridacchiare “che ridi tu verrai con me ad aiutarmi chiaro?” lo indicò con lo sguardo “certo caro Wanyin!” rispose allegro seguendo gli altri due; quando giunsero nel bagno Wanyin iniziò a riempire la vasca controllando che l’acqua non fosse né troppo fredda né troppo calda mentre la bimba si guardò il bagno “ok l’acqua dovrebbe andare bene, vuoi spogliarti da sola ed entrare dentro la vasca e poi ti aiuto a pulirti o vuoi fare tutto da sola?” le chiese gentilmente lasciandole la scelta e lei parlò “posso s-spogliarmi da sola…ma poi potreste aiutarmi dopo?” domandando infine e l’altro annuì e i due coltivatori distolsero lo sguardo mentre si toglieva il vestito bianco sporco e l’intimo prima di salire nella vasca “o-ok ho fatto” e Wanyin annuì prendendo il sapone per il corpo mentre Xichen prese i suoi vestiti e li mise dentro il cesto della biancheria non sapendo esattamente che cosa Wanyin volesse farci ma secondo lui se ne sarebbe sbarazzato.
Wanyin si tirò su le maniche oltre il gomito, prese il bagnoschiuma e una spugna rimanente che avevano comprato recentemente per via di Mei, erano in confezioni da due, e ne rovesciò una parte su di essa bagnandola nell’acqua sottostante dicendo “avrei bisogno di rimuovere le tue bende per pulirti anche lì e disinfettartele…ti andrebbe bene?” Eri s’irrigidì leggermente alle sue parole “se non ti senti a tuo agio puoi toglitele da sola e insaponarti le braccia prima di mettere nell’acqua, data la schiuma che c’è io e Xichen non vedremmo granché” le offrì e lei annuì sollevata che non dovesse farle vedere ancora ai due gentili signori, non volveva che vedessero quanto brutte fossero, e così le tolse prima che prese la spugna offerta dalla mano del coltivatore controllando velocemente che entrambi fossero con gli occhi chiusi e la testa girata di lato prima di passare delicatamente la spugna sulle ferite trattenendosi dal lamentarsi per la bruciature mordendosi il labbro per evitare di piagnucolare, fece lo stesso anche alle gambe prima di riporre la spugna sulla mano dell’uomo e immergerle nell’acqua come gli aveva consigliato “fatto” disse alla fine, successivamente l’ex leader prese un po’ di shampoo e se lo mise sulle mani dicendo “adesso ti laverò i capelli per toglierti un po’ di sporco ok? Chiudi gli occhi altrimenti potrebbe andarti del sapone negli occhi e poi ti brucerebbero” e lei lo fece con più forza del necessario oltre che tendersi leggermente quando sentì le mani di A-Cheng sciacquarle la testa e successivamente massaggiandogliela e insaponargliela con movimenti delicati ma decisi dal capo della testa fino all’attaccature dei capelli, a fine nuca, e anche dietro alle orecchie dove rise leggermente “fa solletico” disse un po’ imbarazzata ignara del sorriso che i due adulti fecero dietro di lei.
Quando fu ben insaponata l’avvertì del risciacquo e lei chiuse nuovamente gli occhi “Xichen mi prendi un asciugamano grande e uno piccolo?” domandò e l’altro glieli portò tenendoli finché non servivano poi Wanyin prese quello grande e lo aprì tra lui e la bimba la quale, facendo attenzione, uscì dalla vasca fermandosi con i piedi sul tappetino antiscivolo del bagno prima che sentì l’asciugamano avvolgersi attorno a lei e mentre il primo l’asciugava il corpo Xichen ne mise uno sulla testa e gliel’asciugò delicatamente facendo attenzione al corno “vado a vedere se Li ha trovato qualcosa da metterle” si scusò il Lan lasciando i due soli.
Una volta soli Wanyin si alzò prendendo il kit medico dicendole “so che non vuoi che vediamo le tue ferite ma abbiamo bisogno di disinfettarle e bendarle nuovamente altrimenti non guariranno bene” ed Eri era consapevole che non poteva farcela da sola come aveva fatto prima nel bagno, così dopo qualche esitazione allungò il braccio aspettandosi una reazione negativa ma non ci fu niente e la cosa la portò a guardare rapidamente verso l’uomo il quale, però, non disse nulla le guardò con un lieve cipiglio solo per un po’ prima di prendere una crema dal kit e spalmarla delicatamente per tutto il braccio, facendo lo stesso con il secondo, prima che prese un rotolo di bende e iniziare ad avvolgerle nuovamente senza dire niente o giudicarla successivamente face lo stesso alle gambe, “fatto” disse; proprio in quel momento Xichen ritornò con una maglietta “questa è quella più piccola che ha trovato” si scusò passandogliela “dovrà andare bene per oggi” sospirò prendendola e mettergliela accigliandosi al disegno a cui non aveva fatto caso prima, “ma che- perché ha una maglietta del genere?!” disse guardando la maglietta incriminata arancione con troppe paiette colorate decorate a forma di un fiore grande e quasi inquietante e Xichen rise imbarazzato dicendo “dice che l’aveva comprata per Izuku perché aveva perso una scommessa ma non sa perché l’abbia di nuovo lui” e Wanyin alzò gli occhi “probabilmente l’avrà messa quando era distratto…bambini” sospirò facendo ridere ancora di più l’altro e guardare confusa ma leggermente divertita Eri.
Eri attualmente si trovava seduta in soggiorno mentre Xichen le asciugava i capelli con il fono mentre Wanyin svuotava la vasca e lavò la biancheria intima della bambina usando i suoi poteri per asciugarle subito, fortunatamente la maglietta arrivava fino a quasi le caviglie, una volta asciugate le diedero privacy per metterle prima che finissero di asciugarla; quando finì Xichen la portò a lavarsi i denti mentre il coltivatore Jiang ripose il fono apposto e ripulì il bagno, quando la bimba era tutta pronta tutti e tre andarono in camera di Li e videro un futon steso sul pavimento “bene adesso tutti a dormire o vi faccio fare dieci giri dell’isolato… prima di colazione” pronunciò Wanyin facendo aggrottare la fronte alla bambina che lo guardò sconcertata tornando poi ai due ragazzi i quali ridacchiarono sapendo che non l’avrebbe fatto, ma si prepararono lo stesso non volendo tentare la sorte, e l’adulto scosse la testa prima di andare al letto e aprirlo “vieni Eri” e lei camminò lentamente verso il letto prima di salirci sopra sorpresa di quanto fosse molto più morbido di quello che aveva e si lasciò coprire “dormi bene Eri” disse dolcemente Wanyin prima di allontanarsi avvicinandosi a Xichen “buona notte Eri se hai bisogno di qualcosa siamo alla camera accanto” e lei annuì, in quel momento però Mei andò di corsa in cucina “non correre per casa!” le urlò dietro irritato A-Cheng “scusa!!” la riposta lontana e alta che lo fece sospirare stancamente “ho bisogno di una vacanza lontano da tutti voi” mormorò facendo offendere Li “senza di noi?! E che vacanza sarebbe!?” disse incrociando le braccia “una vacanza da sogno piacevole e tranquilla” ribatté.
Xichen osservò il divertente scambio con allegria ma intervenne “ora, ora non litigate così…sono sicuro che a Wanyin mancheremmo” e l’altro sbuffò “audace da parte tua pensarla così, non c’era qualche regola a Gusu-Lan sul non essere pretenzioso e dare per scontato le cose e pensieri o qualcosa del genere?” lo sfidò e il Lan rispose piacevolmente “può darsi ma qui non siamo nella mia Setta o sbaglio?” avvicinando il viso leggermente a quello opposto il quale arrossì un po’ allontanandosi borbottando.
Alla fine Mei tornò con un bicchiere d’acqua che porse sul comodino e poi iniziò a dire “ho un piccolo problema” “non avrai rotto qualche piatto spero?” domandò Li “l’ho fatto solo una volta!” protestò prima di dire “ma no purtroppo l’invenzione l’ho dimenticata a scuola perché ci stavo ancora lavorando, mi dispiace!” si scusò imbarazzata “va bene Mei-san” la tranquillizzò Xichen, poi Eri disse “n-non fa niente…non c-credo di averne bisogno adesso ma uhm posso tenere la luce accesa?” domandò “h-ho paura del buio e se vedo c-ciò che mi circonda… se mi svegliassi sarei p-più tranquilla” e Li disse “certo per me non ci sono problemi a tenere la luce accesa, per te Mei?” “assolutamente no!” rispose lei così Xichen si avvicinò al comodino, accese l’interruttore e la piccola lampada su di esso s’illuminò mentre Wanyin spense quella principale “va bene così?” domandò ed Eri annuì così Xichen raggiunse l’altro pronti per andarsene quando sentirono la sua voce dire “grazie…per tutto” e i due si guardarono “di nulla piccola…buona notte a tutti e tre” dissero prima di ritirarsi per la notte; Eri rimase per qualche minuto sveglia ripensando a tuto quello che era successo prima che la stanchezza del giorno prese il sopravvento e s’addormentò rannicchiata sotto le coperte che avevano lo stesso odore di Li.
Wanyin si stirò appena raggiunto il salone “è stato davvero estenuante oggi” disse con una smorfia un paio di ossa che scricchiolavano, senza riguardi per il piccolo show che stava mettendo inconsapevolmente su per il Lan il quale seguiva attentamente con lo sguardo dorato il movimento arcuato della schiena del coltivatore Jiang, così come il lieve allargamento delle gambe dovuto dal movimento stesso e la testa piegata parzialmente indietro scoprendo il collo lungo, magro e chiaro che sembrava chiedere attenzione… Xichen iniziò ad avere una serie di pensieri scandalosi ammetterebbe sul come si sentirebbe la pelle bianca sotto le sue mani, così come i muscoli contro i suoi e le quelle gambe lunghe attorno a… ‘riprenditi Huan!’ si schiaffeggiò mentalmente e bruscamente “tutto bene Xichen?” arrivò la voce maschile che lo fece rizzare “a-ah sì, sì A-Cheng! Grazie per averlo chiesto” s’affrettò a distogliere l’attenzione su sé stesso, tuttavia lo sguardo grigio tempesta dell’altro continuò a fare contatto visivo con l’altro mentre si avvicinava finché alzò una mano ponendola con delicatezza sulla sua fronte facendo sussultare il povero Lan, oltre che ad aumentare il rossore.
Lan Xichen stava per morire di nuovo lo sapeva da quando vide A-Cheng avvicinarsi e toccargli la fronte, la sua mano era così delicata nel suo movimento, in completo contrasto con come si muoveva durante le battaglie e lotte, che quasi si sentì svenire ‘ed il suo tocco è così caldo…’ pensò “sicuro? Perché sei rosso in viso” domandò dopo qualche secondo ignaro della crisi interiore in cui aveva appena gettato l’altro “s-sì grazie Wanyin!” rispose prendendo lentamente la mano dell’altro coltivatore staccandola e abbassarla ma non lasciando andare la presa. Wanyin guardò negli occhi dorati scrutandoli prima di sospirare “se lo dici tu…in quel caso vieni a sederti dobbiamo discutere su un paio di cose” affermò pronto per lasciare la presa sentendo solo una piccola resistenza da parte dell’altro.
Quando si sedettero il Lan domandò curioso “dunque di che cosa dovremmo discutere?” sospirando si sentì rispondere “dobbiamo decidere che cosa fare domani, non penso che portarla al lavoro con noi sia una buona idea ma forse sarebbe preferibile questo che farla andare con il trio all’UA” al cenno dell’altro continuò “d’altra parte però c’è quell’eroe sotterraneo, Eraserhead, che potrebbe annullare il suo quirk se dovesse perderne il controllo tuttavia…” e Xichen finì per lui “tuttavia hai paura di come potrebbe reagire Eri-chan a così tante persone nuove” Wanyin annuì “esatto…forse posso portarla con me domani e quando esci le spieghiamo le cose come stanno e vediamo da lì, anche perché non voglio lasciarla da sola” “credo sia una buona idea Wanyin, dopotutto sembra averla tranquillizzata un po’ quando le hai permesso di prendere le decisioni che riguardavano lei stessa, inoltre sarebbe il caso forse di parlare con lo stesso Nezu” gli sorrise teneramente ridacchiando quando l’altro sbuffò imbarazzato distogliendo lo sguardo “b-bene se è deciso possiamo andare a letto, onestamente sono davvero sfinito” sospirò alzandosi facendo un cenno all’altro di seguirlo, cosa che fece in maniera quasi troppo ansiosa, ed entrambi si diressero in bagno dopo e lavati prima di dirigersi a letto.
Chapter 10: Capitolo 10 - New life of Eri
Notes:
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Chapter Text
La mattina dopo Jiang Cheng si svegliò con un piccolo problema imbarazzante (dovuto ad un sogno di cui non farà mai parola a nessuno al di fuori della sua mente...e qui quasi pensò di sentire una risata improvvisa nella sua mente 'probabilmente sarà della ‘Voce’) di cui dovette occuparsene in bagno prima che tornò in camera solo per vedere la persona inconsapevolmente responsabile del suo problema appena risolto, Lan Xichen, che dormiva rivolto sul fianco verso l’interno con le ciocche lunghe e nere che gli circondavano la testa coprendogli parzialmente il viso.
Le mani di A-Cheng prudevano per spostarle e stava cercando di trattenersi eppure, contro la sua volontà, il corpo si mosse vicino al letto di sua spontanea decisione, letto che avevano iniziato a condividere da qualche tempo, ritrovandosi appoggiato con un ginocchio sul materasso creando un avvallamento parziale e allungando la mano prendendo le poche ciocche e rimuoverle dal viso approfittando, così, dell’opportunità di osservare più da vicino il viso bello e stupidamente perfetto del Lan a partire dal viso scolpito e dalle labbra delicate separate e sicuramente morbide, oltre che perfettamente baciabili… ‘woah che cosa diavolo sto pensando!!’ pensò rapidamente facendo deragliare il treno di pensieri che sarebbero scaturiti ‘stupido Lan, perfetti in tutti i fottuti modi ’ si disse tra sé mettendo i capelli dietro l’orecchio sfiorando la guancia nel processo, e questo fece mugugnare leggermente l’addormentato che si appoggiò per qualche istante prima di ricadere sul cuscino.
Wanyin trattenne il respiro quando vide il maggiore dei Lan muoversi temendo di essere scoperto ma per sua fortuna egli non si svegliò oltre che poggiare il peso sulla mano cosa che lo fece arrossire abbastanza ‘bene adesso togli la mano e vai di sotto a fare la colazione o qualcosa del genere!’ comandò il cervello al resto del corpo ma non sembra che quest’ultimo abbia recepito poiché, invece, si ritrovò ad osservare nuovamente il volto di Xichen il quale si stava pericolosamente avvicinando, o meglio era lui stesso che lo stava facendo, e quando i loro volti erano a malapena distanti un paio di centimetri trattenne il respiro prima di porre un delicato bacio sulla guancia di Lan Xichen spalancando gli occhi come se non potesse credere a quello che aveva appena fatto, la realizzazione non lo portò però a staccarsi rapidamente ma piuttosto il contrario facendolo restare congelato, e restò ancora lì vicino per qualche istante prima di allontanarsi mettendosi i vestiti rapidamente e dirigersi in cucina.
Lan XIchen si svegliò con la sensazione che fosse successo qualcosa ‘potrebbe essere un sogno?’ pensò però non ricordava molto solo gli parve di sentire un tocco delicato sulla guancia e quello che sembrò essere un bacio sempre in quel punto, una volta aperto gli occhi si girò poggiando la mano sul lato del letto occupato da Jiang Cheng solo per trovarlo vuoto eppure non doveva essersi alzato da molto perché la sua parte non era ancora tiepida ‘potrebbe essere che invece lui…’ si ritrovò a sperare quasi solo per scuotere la testa “non essere assurdo Xichen” si disse a voce molto bassa prima di alzarsi e vestirsi.
Andò in cucina osservando come Jiang Cheng era indaffarato a preparare al colazione e si ritrovò a sorridere lentamente prima di raggiungerlo “buon giorno Wanyin” sorrise “b-buon giorno Xichen, come hai dormito?” gli domandò non incontrando lo sguardo dell’altro il quale trovò la cosa carina e rispose “bene in realtà grazie per averlo chiesto e tu invece?” chiese a sua volta curioso “b-bene anche io” rispose accendendo il fuoco sui fornelli per cucinare i pancake mentre l’altro decise di apparecchiare la tavola mettendo le tovagliette e le posate prima di prendere i piatti e le tazze, le quali si trovavano sopra a dove si trovava A-Cheng quindi alzò il braccio aprendo l’armadio solo perché quest’ultimo scelse quel momento per girarsi e quasi sbattere con il viso sul petto del maggiore dei Lan “s-scusa!” disse un po’ frettolosamente “a-ah va bene è stata colpa mia” rispose l’altro prima di rendere le tazze e allontanarsi permettendo all’altro di rigirarsi e respirare più che un paio di volte, poiché gli era ritornato alla memoria quello che aveva fatto qualche tempo prima.
Appena pochi secondi dopo quel piccolo incidente sentirono la porta dei ragazzi aprirsi “buon giorno!” arrivò la voce squillante e allegra di Mei quando raggiunsero al cucina “abbassa la voce Mei non tutti sono maniaci e iperattivi come te già di prima mattina” arrivò la voce sibilante di Li che fu seguito da una timida Eri, “buon giorno ragazzi come avete dormito?” domandò loro Xichen dato che aveva finito di apparecchiare “bene!” affermò frizzante la ragazza dai capelli rosa “al solito non volevo svegliarmi” arrivò la voce del ragazzo e poi la piccola voce di Eri “b-bene grazie per la gentilezza” tenendo stretta un peluche di un drago che Li le aveva dato; 5 minuti dopo tutti e 5 si ritrovarono a tavola mangiando la colazione e sebbene Eri fosse un po’ timida e titubante guardare le persone che l’hanno accolta nonostante il pericolo che hanno rischiato di affrontare, e che potrebbero ancora affrontare dato che è Overhaul, non poté non sentire un piccolo calore e una sensazione che gli diceva che di queste persone poteva fidarsi e la cosa le fece fare un leggero e piccolo sorriso mentre mangiava il cibo più buono che assaggiò da sempre.
Dopo la colazione Eri decise di andare con Wanyin incuriosita del suo lavoro poiché come aveva pensato A-Cheng la bimba non voleva socializzare ancora con altri al di fuori della sua famiglia inoltre si sentiva più sicura con la presenza del coltivatore, “ehi Jiang Cheng! Buon giorno!” gli disse il capo “buongiorno signore” rispose l'altro al saluto, vedendo poi che il suo sguardo venne attirato dalla piccola testolina dai capelli bianchi lo sentì domandare “e chi è questa giovane signorina?” curioso, facendole però un saluto amichevole prima di rivolgersi al suo dipendente il quale rispose “lei si chiama Eri e l’ho trovata persa in strada, devo capire come affrontare la situazione ma non posso lasciarla da sola e ha paura delle persone" "e non ha una famiglia?" chiese l'uomo più grande "i suoi geniori sono...andati e la persona che se ne occupava non era all'altezza” il capo assorbì quello che aveva detto prima di guardare la bambina che si era nascosta per tutto il tempo dietro la gamba altrui facendo solo di poco capolino, dopo un minuto disse “capisco, be’ non vedo il problema tanto oggi mi serve più che altro che intagli una cabina armadio con dei fiori quindi può stare con te nel tuo spazio” e Wanyin dentro di sé esultò “grazie infinite signore starà buona con me qui e non disturberà nessuno” “di nulla Jiang Cheng capisco che sia una situazione seria e d'mergenza e mi fido del tuo giudizio” queste parole toccarono qualcosa in Wanyin e non per la prima volta, da quado arrivò qui in questo mondo, si sentì finalmente apprezzato per i suoi sforzi.
Eri rimase in silenzi durante la conversazione tra il suo salvatore e il suo capo, come l’aveva chiamato, successivamente seguì A-Cheng ad un tavolo da lavoro e lo vide sedersi prima che le dicesse “bene qui dovremmo essere per lo più tranquilli, non dovrei ricevere molte visite a parte l’uomo di prima che è il mio capo” e lei annui un po’ più tranquilla dalla rassicurazione dell’uomo guardandosi timidamente intorno alla stanza curiosa, mentre faceva ciò Wanyin si preparò ad iniziare il suo lavoro studiando un attimo il disegno del modello da realizzare e l’armadio in questione poi si mise i guanti in lattice bianchi prendendo in mano una matita speciale con la quale iniziò a ricopiare, o meglio a ridisegnare, il modello sull’oggetto e la bambina rimase molto sorpresa della precisione e fermezza della sua mano e la sua attenzione ai dettagli tant’è che quando lo vide finire di disegnare sembrava come se il disegno fosse stato trasferito sul mobilio stesso ‘come se fosse già così e non fatto davanti a lei’ pensò “è davvero bellissimo.. A-Cheng” quasi sussurrò guardando rapita il disegno.
Wanyin si spostò per prendere gli strumenti per iniziare ad intagliare fermandosi momentaneamente quando udì i complimenti da parte della bambina, ‘è così silenziosa che mi sono quasi dimenticato della sua presenza’ pensò distrattamente prima di risponderle “grazie Eri, apprezzo il tuo parere” e lei lo guardò domandandogli “davvero? Perché?” e Wanyin fece un piccolo sorriso "solitamente un artista è alla ricerca della perfezione quindi tende a vedere tutto il suo lavoro sotto un aspetto molto critico trovando imperfezioni anche quando non ce n’è bisogno” iniziò a dire “quindi sentirmi dire da una terza persona che è fatto bene mi rassicura che non lo è davvero” finendo di dire rimettendosi a sedere preparandosi ad iniziare la seconda parte del suo lavoro.
Mentre faceva ciò Eri osservò stupita come lo strumento nella mani di A-Cheng tagliò il legno in modo chiaro, profondo, preciso e pulito vide anche come l’uomo era così concentrato nel suo lavoro che perfino lei trattenne il fiato inconsapevolmente per non disturbarlo, soprattutto quando lo vide intagliare le curve dei petali dei fiori oppure un intricata serie di rami piccoli; i due non erano conoscenza del fatto che il capo di Wanyin (venuto per vedere come procedeva il lavoro e come stesse la bimba) li stesse osservando sorridendo e scattando un paio di foto, che ritraevano la il suo dipendente chinato verso l'armadio usando il taglierino con la bambina con il viso inclinata in avanti e con una delle mani a malapena posta sulla schiena del coltivatore, prima di ritirarsi in silenzio.
Quando il suo turno finì Jiang Cheng aveva terminato il suo compito e guardò il lavoro finito mentre si asciugava la fronte “che ne pensi?” domandò rivolto ad Eri la quale disse “è davvero molto bello...chissà se riuscirò a fare una cosa del genere” continuando ad osservare il lavoro affascinata Wanyin aveva un gran talento e lui le disse "se è quello che vuoi fare t'insegnerò quello che so ma per la maggior parte dovrai esercitarti molto", una volta riordinato le attrezzature e rimesso un po’ in ordine Jiang Cheng le allungò una mano offrendogliela di tenerla e lei lo guardò prima di prenderla e i due si diressero dal capo “ho finito il lavoro” e l’uomo era un po’ sorpreso “incredibile pensavo che avresti finito domani sai considerando la situazione ma meglio così, andiamo a vedere!” e i tre tornarono a vedere l’operato “è davvero incredibile Jiang Cheng, hai un vero talento! Certo il disegno è più piccolo di quelli che hai già fatto precedentemente ma la tua precisione per i dettaglia mi stupisce sempre, pensavo che con la nostra piccola ospite ci avresti messo fino a domani” parlò rivolgendosi all’ex leader; dopo quella conversazione Eri e Wanyin se ne andarono.
nel frattempo quello stesso giorno a scuola Li raccontò a Izuku i fatti del giorno prima e anche il verdognolo non poté non sentirsi triste per la situazione della piccola Eri “quindi adesso che cosa ha intenzione di fare A-Cheng?” domandò al moro il quale scrollò le spalle “non lo so con certezza ieri sera non ne abbiamo discusso immagino che lo scopriremo stasera” e rispose mentre aspettavano Mei all’ingresso della mensa, e infatti li raggiunse un minuto dopo ed entrarono nelle mensa andando a prendere il cibo al bancone e portarla al tavolo del loro gruppo, quando si sedettero iniziò subito a parlare animatamente con loro proponendosi di creare qualsiasi gadget che desiderassero e parlando a raffica delle sue invenzione o come li chiamava lei ‘bambini’ e i due fratelli risero agli sguardi spalancati poiché, a parte durante il Festival Sportivo, non avevano interagito molto con lei ma volevano cambiarlo soprattutto dopo quello che le è successo, inoltre non era una compagnia sgradita, tutt’altro, così erano felici quando si unì a loro.
Mentre si alzarono pronti a prendere i loro vassoi e restituirli sentirono una voce sgradevole “ehi tu!” e si voltarono vedendo il pervertito dai capelli viola indicarli “a causa vostra nessuna mi presta attenzione!!” e urlando e Li e Izuku si misero davanti a Mei mentre i Gladiatori si avvicinarono un po’ alla ragazza, poi il primo disse “perché prima ti notavano?” dando uno sguardo al verdognolo il quale aggiunse con un piccolo ghigno “da quello che so no dopotutto un pervertito non è accettato se non dai suoi simili” facendo ridacchiare alcuni del pubblico e digrignare i denti al bamboccio di eroica “e invece sì!” gridò e i due risero “se davvero è così allora perché dovrebbero avere problemi adesso? Tanto già si sapeva del tuo comportamento no?” domandò Izuku “questo è a causa vostra! La vostra è solo gelosia perché almeno io posso avere qualcuno che mi piace ma voi no!” attaccò indicando poi Li il quale osservò impassibile lo scatto d’ira mentre l’altro continuava “con quelle cicatrici sembri uno strano mostro di Frankenstein che nessuno vorrà mai!” e alle sue parole si sentirono vari sussulti ma il diretto interessato rimase in silenzio e quasi stoico “inoltre non sei neanche bello!” finì, “hm certamente sono più bello di te, la percentuale del fatto che tu piaccia a qualcuno è molto meno della metà della tua altezza e non è certo per la bellezza, intelligenza, carisma o altro di simile… in effetti nessuno con cervello ti troverebbe attraente” rispose a tono pochi secondi dopo con un piccolo sorriso facendo ridere il pubblico “c-come osi! Questo è bullismo!” “e tu sei un pervertito quindi non vedo perché dovrei avere riguardi per te dato che non ne hai verso nessuno, soprattutto il genere femminile”.
Izuku avrebbe voluto trafiggerlo per l’aver menzionato le cicatrici di Li perché sebbene l'altro le avesse accettate questo non voleva dire che menzionarle non gli riportasse alla mente il suo passato doloroso ma a quanto pare venne messo al suo posto da lui stesso, poi vide gli altri compagni del pervertito non fare nulla se non stare lì e assistendo al piccolo show così decise di portare l’attenzione anche su di loro e disse ad alta voce “sbaglio o voi siete studenti di eroica e lui è un vostro compagno di classe, dunque non dovreste intervenire? Che razza di futuri eroi sarete?” e molte paia di occhi si rivolsero al resto della classe di eroica che si sentì a disagio a causa dei riflettori sotto cui erano stati messi, oltre che il giudizio e la presa in giro nei loro occhi e alcuni che sussurravano, “b-basta così Mineta stai esagerando” parlò una ragazza dai capelli neri, la stessa che Izuku batté al Festival, “Aizawa-sensei si arrabbierà con tutti noi”.
Ma lo studente rispose sbuffando “non può farmi niente, mio padre è influente!” orgogliosamente e con disgusto del resto del pubblico dal quale si sentì una voce femminile dire “quindi è così che sono entrati nel corso di eroi, solo se paghi accedi” sentendo vari grida e una voce maschile dire “ovvio che sia così che ci aspettavamo?” domandò con sarcasmo alla fine "dopotutto perché tra tutti noi proprio loro sono stati scelti? Basti vedere che alcuni di loro si comportano come snob", ma a questo un ragazzo dai capelli corti fino alle spalle e neri appartenente al corso ribatté “non è affatto così, ci siamo guadagnati il posto nel corso!” e Izuku sbuffò rispondendo “ah sì? Quindi il fatto che la maggior parte di voi venga da famiglie ricche e facoltose è una mera coincidenza” e Li aggiunse “oppure che molti di voi sono su raccomandazione e che per questo hanno fatto un esame diverso dagli altri, questa non è discriminazione?” queste parole aumentarono le voci di prima del pubblico e le occhiatacce.
La classe era a disagio e impreparata agli sguardi giudicanti e ostili da parte degli alunni presenti alla mensa ma poi Shoto, che aveva assistito a tutta la faccenda, disse “smettila Mineta stai mettendo in ridicolo te stesso e tutti noi più di quanto già hai fatto” e quest’ultimo rispose “fatti gli affari tuoi Todoroki, continua ad essere un emo apatico” in quel momento la campanella suonò e molti iniziarono a disperdersi anche Li, Izuku e il loro gruppo lo fecero tuttavia Mineta fece per assaltare Izuku ma egli lo vide con la coda dell’occhio e con un rapido gesto sguainò la sua spada puntandola in viso allo studente “provaci e ti taglio quella faccia da schifo che ti ritrovi…chissà magari ti migliori con la plastica facciale” minacciò ma Li disse “non adesso Izuku sarebbe una rottura e Wanyin ci spezzerebbe le gambe, verrà il momento giusto fidati...quando non ci sono testimoni” e Izuku abbassò lentamente la spada dicendo all’1 A “degli apprendisti eroi avrebbero fatto qualcosa fin dal principio e invece siete rimasti lì come statuine, ecco perché ho rifiutato il trasferimento al vostro corso non siete quello che dite di essere” poi seguì Li e raggiunsero gli altri tornando in classe, anche gli altri del pubblico restanti voltarono le spalle alla classe di eroica.
Quando arrivarono, dopo aver accompagnato Mei alla sua classe, si sedettero aspettando il prossimo insegnante e il resto della giornata procedette senza altri intoppi a parte le voci di critica ne confronti degli studenti di eroica, di entrambi i corsi aumentarono e la cosa andava bene per i due fratelli “pensi che si beccheranno una ramanzina da Aizawa-sensei?” chiese umoristicamente il verdognolo “sicuramente” rispose fiducioso l’altro sorridendogli furbescamente “ma niente che non meritino” poi tacquero quando il loro professore entrò in classe cominciando la prossima lezione.
“Che cos’è successo durante l’ora di pranzo (?)” volle sapere Eraserhead appena rientrato dall’addestramento extra con Shinso poiché, mentre tornava in classe, aveva sentito le voci nei corridoi che giravano su un dibattito con la sua classe e quelli di Yamada e Iida, essendo il rappresentante di classe, gli raccontò l’accaduto dall’inizio fino all’ultimo e alla fine Shinso rise dicendo “avete scelto le persone sbagliate con cui attaccare briga” e alcuni lo guardarono “in che senso?” domandò “fin dal principio Li e Izuku sono sempre stati due persone tranquilli e che si tengono abbastanza per conto loro ma che sanno rapportarsi con gli altri all’occorrenza, tuttavia non vi conviene mettervi dalla loro parte cattiva avete visto a quel pervertito che è successo no? E lì era ben meritato” rispose dando un rapido sguardo al pervertito in questione, poi Sero disse “a me non sembra che sappiano rapportarsi tanto con gli altri dato che non gli piacciamo” e Shinso lo guardò dicendo con un sorriso in presa in giro “certo che lo fanno… solo con quelli che ritengono abbiano un cervello e siano intelligenti” prima di scrollarsi le spalle ignorando le proteste della classe.
Eraserhead si voleva passare la mano sul viso per il fastidio e prendersi una vacanza “vedo che non avete imparato niente dagli eventi precedenti” li castigò con uno sguardo deluso “che potevamo fare Sensei?” domandò Ochako sembrando sinceramente confusa e l’eroe rispose “magari agire come futuri eroi, le parole di Midoriya sono state giuste avreste dovuto interrompere il vostro compagno di classe dall’attaccare briga e Mineta” disse poi rivolto allo studente antipatico “questo è il tuo ultimo avvertimento: non andare ad infastidire, tormentare o stuzzicare in alcun modo nessuno studente, specialmente i due fratelli o Hatsume-san, altrimenti verrai spedito nella classe di studi generali, mi sono spiegato? E non credo che saranno contenti di averti lì” domandò acuendo lo sguardo facendo quasi far fare i bisogni nei pantaloni di quest’ultimo, “non potrò espellerti facilmente dalla scuola ma posso renderti la vita qui difficile chiaro?” proseguì “s-sì signore” riuscì rispondere prima di abbassare lo sguardo.
Dopo quel rimprovero le lezioni proseguirono normalmente e quando la scuola finì Li e Izuku raggiunsero Mei nella sua classe aspettando che finisse e quando lo fece uscirono tutti dalla scuola cercando Wanyin e Xichen e appena li videro li raggiunsero notando anche un'altra persona con loro, la piccola Eri, “ciao Li nii-san e Izuku nii-san e Mei nee-san!” li salutò la piccola e loro ricambiarono poi Wanyin disse “devo consegnare dei documenti al preside Nezu riguardo la sua nuova sistemazione” riferendosi alla ragazza dai capelli rosa “non lo avevi mandato online?” chiese Li “sì ma in questo caso mi è stato consigliato firmarlo anche in maniera cartacea per miglior protezione legale inoltre, per esperienza personale, il nero su bianco firmato personalmente ha più valore ed è più duraturo” scrollando le spalle e fece per dirigersi verso i cancelli prima che Li disse di volersi unire a lui e così i due si ritrovarono a camminare diretti nell’ufficio della chimera e bussarono.
La chimera accolse i due con allegria “salve signor Jiang e Li-kun che cosa posso fare per voi?” domandò poi piacevolmente e l’uomo rispose “salve signor preside, sono qui per consegnarle la lettera per la questione di cui abbiamo parlato al telefono precedentemente” e la chimera annuì più seria “ah sì naturalmente” prendendo la busta bianca che gli venne offerta e l’aprì leggendola prima di archiviarla “bene, dunque la signorina Hatsume-san vivrà a casa con te da adesso in poi” Jiang Cheng annuì “esattamente, ma è molto probabile che sia temporaneamente” “anche così è un bene che stia in una casa dove vengano ascoltati i suoi bisogni e con persone che le daranno una mano quando ne avrà bisogno” ribatté l’animale sorridendo.
Una volta sistemato i documenti l’ex capo setta Jiang chiese “posso sapere come mai lo studente molestatore è rimasto qui esattamente? Dal mio punto di vista non ha molto senso che un tipo come lui sia ancora in una prestigiosa scuola come questa” e Nezu sospirò mettendo il mento sul dorso delle mani giunte “purtroppo non c’è molto da dire a parte il fatto che il consiglio scolastico è legato al denaro, è una caratteristica dell’essere umano...purtroppo non ho abbastanza forze legali per superare il loro potere non finchè ho prove che una della loro decisioni non porti ripercussioni serie per l'istituto” e Wanyin socchiuse leggermente gli occhi “capisco, dunque se le cose stanno così ti chiedo di tenere in mente che qualsiasi faccia quella…feccia ad uno dei miei figli mi riserverò il diritto di agire come ritengo opportuno” “ovviamente, vorrei averlo buttato fuori ma purtroppo certe persone preferiscono le mazzette al benessere degli altri, quindi per ora l’accordo è che sarà sospeso dalle lezioni di eroica e riceverà delle punizioni per un mese, se dovesse tentare qualcosa scatterebbe automaticamente la denuncia fatta dalla scuola poi che cosa gli accadrà ufficiosamente chi può dirlo” disse abbattuta la chimera, detto questo i due salutarono la chimera e uscirono dalla stanza per dirigersi verso gli altri.
Mentre stavano camminando fuori dai cancelli il più grande vide Endeavour assieme a quello che, se ricordava bene, era Shoto Todoroki il fratello più piccolo di Li (o meglio Touya) rallentò la camminata, mentre Li non se ne accorse ancora e quindi andò avanti per un po’, cercando di captare qualche informazione su quello che stava succedendo; “-che diavolo è questa storia Shoto!” e il ragazzo rispose impassibile “non so a che cosa ti riferisci” “non raccontarmi balle, ricordati che sei mio figlio e quindi controllo tutto ciò che ti riguarda!” ribatté l’uomo “il tuo addestramento sta rallentando, come pretendi di superare All Might se rallenti l’esercizio!?” e Shoto quasi ringhiò ma non rispose “qual è il problema sentiamo? È una ragazza per caso? O c’entra forse quello studente di cui sembri essere ossessionato ultimamente?” e lì Wanyin vide il giovane acuire leggermente lo sguardo e domandargli “e tu come fai a sapere di lui? E comunque non ti riguarda” e l’uomo mise le braccia incrociate al petto in una chiara mossa d’intimidazione dicendo “pensi che non abbia modo di controllarti dappertutto? Anche a scuola?” godendosi la lieve sorpresa e apprensione sul volto del suo capolavoro “quel tuo compagno di classe basso ha raccontato animatamente a tutti di come tu ti sia interessato a quello stesso studente che, vorrei ricordarti, ti ha battuto al Festival Sportivo!” e Shoto e il Jiang giurarono di vedere un picco di rabbia nel suo sguardo “smetti di perdere tempo in queste sciocchezze e vedi di non rallentare ulteriormente nell’allenamento chiaro?!” gli urlò praticamente in faccia.
Jiang Cheng rimase lì per un minuto circa prima che Li gli chiese “A-Cheng che cosa c’è?” prima di seguire lo sguardo dell’altro e vedere la scena che lo aveva distratto e sentì un miscuglio di piccole emozioni rabbia, timore, sollievo e… protezione (?) ma bandì questi pensieri dicendo “andiamo dai, Xichen e gli altri ci stanno aspettando” e Wanyin annuì guardandolo riprendendo a camminare; in quel momento Shoto girò lo sguardo solo per intravedere il duo precedente allontanarsi e Shoto trovò nuovamente la sua curiosità su chi fosse quello studente ‘non posso smettere di pensare a quelle cicatrici così simili alla mia eppure sembrano molto più dolorose…’ pensò prima di sentirsi scosso “mi stai ascoltando? Bene stasera aggiungerò un’ora in più al tuo allenamento!” disse Enji prima di girarsi e andarsene sapendo che il figlio l’avrebbe raggiunto.
Shoto andò in camera sua dopo l’allenamento brutale di Endeavour per curarsi le ferite da solo come faceva sempre prima di finire gli ultimi compiti; stava andando a dare la buona notte a Fuyumi quando vide una particolare stanza la cui porta scorrevole era leggermente aperta così si fermò ad ascoltare ma quando non udì niente per i primi secondi osò dare una sbirciata all’interno e vide sua sorella guardarsi a destra e a sinistra per la stanza e giurò di vedere una piccola umidità negli occhi “ehi Touya-nii…” mormorò lei piano come se avesse paura che il padre la sentisse e Shoto poteva capirla perché fin da quando avvenne la tragedia la stanza di Touya fu chiusa per tutti e a nessuno di loro fu permesso di andarci per i primi tempi ovviamente, però Natsuo non lo ascoltò e molto spesso ci andò senza pensiero e non è come se ad Endeavour importasse, dato che si concentrò interamente su di lui e sul suo allenamento.
Quando un giorno provò a chiedere a suo fratello Natsuo perché continuava ad andarci, nonostante il padre lo rimproverasse quelle poche e rare volte che lo vedeva entrare o uscire, o che si ricordava anche della sua esistenza, egli non gli rispose e se andò semplicemente dicendo “non sono affari tuoi” e Shoto ci rimase male mentre lo guardava andarsene poi, qualche tempo dopo, Fuyumi venne nella sua stanza e gli raccontò del forte legame che avevano Natsuo e Touya, di come Natsuo lo aiutava a curare le sue ferite quando poteva e come disse quanto Natsuo odiasse Endeavour a causa di ciò, che tutto questo era il motivo dietro le litigate tra i due e l'odio verso di lui e quando la sorella se ne andò, lasciandolo a dormire, la sua mente scese in un’aspirale di colpa e di tristezza piena di pensieri tristi e pessimisti di come fosse stata colpa sua della scomparsa di Touya...pensieri che ritornavano spesso alla mente poiché durante gli allenamenti Enji gli disse, quando non riusciva a rispettare i suoi fottuti standard, di non essere un fallimento come i suoi fratelli e in un paio di occasioni tirò in ballo Touya stesso chiamandolo ‘quasi perfetto’ e Shoto, sentendo questo, si sentì ancora più depresso dovendo però trattenersi dal piangere per evitare ulteriormente l’ira dell’uomo.
Scosse la testa allontanando il viso dalla porta prima che sentì la voce di sua sorella chiamarlo “S-Shoto che ci fai in piedi a quest’ora? Non riesci a dormire a causa dell’allenamento?” gli domandò un po’ preoccupata ma lui scosse la testa “volevo solo darti la buona notte… e poi ho visto la porta socchiusa” e lei annuì “capisco, allora adiamo a letto tutti e due si sta facendo tardi” gli sorrise stancamente incamminandosi verso l’uscio, presso il quale il fratello rimase a pochi centimetri di distanza dalla porta della camera. Quando Fuyumi uscì e chiuse le porte dopo aver dato un ultimo sguardo alla cameretta lei gli disse “…potevi entrare sai? La camera non ti morde” ma Shoto scosse la testa “non penso sia il caso Fuyumi-nee, non credo che lui mi avrebbe voluto lì dentro” e la sorella lo guardò dapprima confusa e poi triste “Shoto quello che è successo a Touya non è stata colpa tua” le disse lei essendo ben consapevole in parte dei pensieri che a volte offuscavano la sua mente tormentandosi per cose di cui non ha esattamente colpa e di cui non ricorda molto data la giovane età che aveva a quel tempo.
Shoto sapeva quello che stava cercando di fare sua sorella e lo apprezzava quindi cercò di tranquillizzarla ma non ci riuscì quindi abbassò gli occhi a terra “anche se fosse vero mi sentire comunque a disagio sapendo che io sono…” non ebbe il coraggio di finire “hai detto che ha cercato di farmi del male quando ero piccolo a causa di Endeavour, quindi non credo che mi avrebbe voluto da nessuna parte vicino a lui o alle sue cose...ricordo che non passava del tempo con me” e Fuyumi restò in silenzio non sapendo come rispondere alle sue affermazioni e quindi gliele stava in qualche modo confermando, “Shoto…” disse lei piano ma lui le chiese una cosa che la lasciò interdetta “dimmi una cosa Fuyumi: so che tu e Natsuo state cercando di avere un rapporto famigliare con me come avremmo dovuto fare nella nostra infanzia e l’apprezzo, davvero, ma penso che a volte Natsuo sia in qualche modo…costretto ad agire così” aggrottò leggermente la fronte prima di dirlo come se non fosse sicuro se il termine fosse esattamente giusto “dimmi anche lui mi ritiene colpevole di quello che è successo a Touya-nii?” e la guardò negli occhi quando pronunciò le ultime parole.
Fuyumi spalancò leggermente gli occhi alla domanda schietta di Shoto “assolutamente no Shoto! Lui non ti ritiene colpevole assolutamente per quello che è successo a Touya!” iniziò a rispondere frettolosamente e successivamente calmandosi “è solo che, come ti ho detto, lui e Touya avevano un legame molto profondo forse più che con me a volte” disse un po’ abbattuta “e per questo io credo che Natsuo si ritenga in parte colpevole della tragedia di quella notte” e Shoto chiese confuso “perché dovrebbe incolparsi? Eravamo tutti bambini” e la sorella sospirò “Touya tendeva a confidarsi molto più con Natsuo proprio a causa del loro stretto legame, ma pochissime sere prima che ci fosse l’incendio egli non gli prestò tanta attenzione quando lui ebbe quella che adesso crediamo fosse stato l’inizio di un crollo emotivo, e le cose tra loro cambiarono…” lei abbassò gli occhi “e lui d’allora s’incolpa per non aver cercato di capirlo prima o di avergli prestato più attenzione… lui crede che se l’avesse fatto forse Touya sarebbe ancora vivo” fece una pausa sentendo una piccola voglia di piangere proseguendo “e da quel giorno Natsuo non si è mai perdonato”.
Shoto ascoltò le parole di Fuyumi riguardo a Natsuo e al suo rapporto con Touya e di come s’incolpava dell’incidente (anche se credeva che anche lei stessa si colpevolizzasse) ma secondo lui il vero responsabile non era nient’altri che Endeavour e della sua malsana ossessione di volere un 'figlio perfetto' in modo da poter superare All Might perché lui stesso era debole ed incapace di farlo, ‘anche se sarebbe meglio dire arma perfetta piuttosto che figlio’ pensò, e a causa di ciò ha distrutto la sua stessa famiglia ed ha portato uno dei suoi fratelli più grandi ad odiarlo e a morire bruciato e da solo, ha portato la loro madre a ferirlo e ad allontanarla da casa e questo Shoto non glielo avrebbe mai perdonato non importa se l’uomo alla fine chiedesse perdono, ‘cosa impossibile che succeda’ pensò in riferimento a quest’ultima cosa.
Dopo quella conversazione con Fuyumi le augurò buonanotte e se ne andò in camera, si sdraiò sul letto ripensando a quello che aveva scoperto quella sera e riflettendo su quello che ricordava e poi, per qualche motivo il suo pensiero ritornò su Li e su quell’uomo con lui, quello che l’abbracciò al Festival, che l’aveva addestrato ad usare in modo eccezionale le sue catene ( poiché aveva saputo dell’incontro dell’uomo con Midnight-sensei qualche tempo prima quindi era logico pensare che l’adulto fosse colui che lo aveva addestrato) e di come sembrerebbe comportarsi come un padre migliore del suo donatore di sperma e non per la prima volta Shoto si ritrovò un po’ invidioso dei due e del loro rapporto, lo stesso si potrebbe dire anche del rapporto tra Li e l’altro studente, e fratello, Izuku e a quanto pare anche della ragazza spumeggiante dai capelli rosa che fu molestata da Mineta… voleva avere anche lui qualcosa di simile ma temeva che non l’avrebbe mai avuto non in questa vita almeno…alla fine si addormentò ma non fu un sonno esattamente piacevole poiché gli ritornarono alla mente incubi della sua infanzia, alcuni di cui non sa nemmeno se fossero veri o una sua fantasia.
Erano passati tre settimane e Jiang e la sua famiglia si erano trasferiti nella loro nuova casa che trovarono più confortevole di quanto credessero e due sere dopo invitarono Izuku e Inko a visitarla, i due ne rimasero entusiasti erano felici per loro, ovviamente Jiang Cheng chiese un paio di consigli su come arredare la casa poiché non sembrava avere molta voglia nell’arredarla troppo ma neanche la voleva minimalista e Inko rise a sue spese ma l’aiutò dandogli qualche consiglio. Una volta fatto ciò A-Cheng istituì una ruotine anche con la piccola Eri la quale gli chiese, sorprendentemente di insegnarle a non avere paura del suo potere e sebbene lui accettò ebbe qualche piccolo dubbio se fosse realmente pronta ma ormai le aveva dato la sua parola e non l’avrebbe infranta, non senza averci provato e così iniziò due o tre, e mai di più, volte a settimana con l’aiuto anche di Xichen e Li, che continuava ancora ad allenarsi.
All’inizio doveva ammettere che avevano più che altro cercato di rassicurare Eri che non doveva avere paura del suo potere e che erano in grado di proteggersi, le diede oggetti che raccattò dappertutto, ma soprattutto dalla discarica, in modo da farla allenare dandogli piccoli obbiettivi ma assicurandosi che lei avesse libertà di scelta d’interrompere l’addestramento se lo avesse voluto, ma lei non lo fece mai, non importa se falliva non si era mai arresa, anche se lui sospettava che a volte la bambina dentro di sé contemplasse l’idea, e questa era una caratteristica che ad A-Cheng piaceva e apprezzava fin da sempre sarà anche perché tutto questo gli ricordava quando addestrava i suoi discepoli dopo la ricostruzione della sua Setta e per questo quando.
Dopo due settimane di esercitazione ci fu la svolta per entrambi infatti ella riuscì a rimpicciolire tutti gli oggetti che Jiang Cheng le diede proprio come lui le aveva detto e portando a termine gli obbiettivi, lui le sorrise orgoglioso dicendole “sei stata molto brava Eri ero sicuro che ce l’avresti fatta” lei sorrise anche se aveva gli occhi umidi e l’abbracciò forte, arrivando un po’ più in basso dell’altezza dei fianchi, e sebbene un po' sorpreso ricambiò il gesto dandole delle pacche sulla sua piccola testa, appena si staccò anche Li si congratulò con lei e la prese in braccio facendola girare e di conseguenza ridere forte e divertire.
Intanto Xichen raggiunse Wanyin e gli sorrise dicendogli “non sapevo ci sapessi fare così tanto con i bambini...ma poi non dovrei essere sorpreso dopotutto hai cresciuto Jin Ling tutto da solo e hai anche addestrato tutti i tuoi discepoli” e l’altro coltivatore rimase in silenzio per un po’ guardando gli altri due pria di rispondere “suppongo sia così, anche se credo che se ci fossero stati i suoi genitori avrebbe potuto crescerlo meglio” ma Xichen scosse la testa “non lo credo A-Cheng, voglio dire certo sarebbe stato più bello se lady Jiang e Jin Zixuan fossero ancora vivi…ma anche in questo caso credo che il piccolo Jin Ling ti avrebbe amato lo stesso e avrebbe voluto imparare le tue incredibili capacità” fece una piccola pausa nella quale l’altro sbuffò sebbene non fosse del tutto sicuro della cosa “…suppongo che non lo sapremo mai” e poi chiamò i due e tutti e 4 tornarono a casa.
Qualche tempo dopo alla TV si venne a sapere del rapimento di uno studente di eroica che, a quanto pare, era successo durante una gita fuori dal campus dell’UA precisamente nel campo d’addestramento presso il quale le due classi si stavano addestrando nelle operazioni di salvataggio prettamente su terreni non comuni, ‘pensa te che figuraccia’ pensò Li trattenendosi dal mostrare l’ilarità della situazione in viso poiché attualmente si trovava a scuola e stava andando insieme a Izuku a vedere come stava Shinso dopotutto ancora si parlavano ogni tanto; quando arrivarono videro la porta della classe aperta e si guardarono attorno “Shinso!” salutò Li attirando l’attenzione sia del ragazzo in questione che di quelli presenti in classe, e Izuku si sedette tranquillamente sul banco dello studente appena alzò la testa da esso mentre Li gli cinse le spalle da dietro sorprendendo lo studente di eroica.
Dopo un po’ il primo gli chiese “allora come stai?” e per un attimo l’altro fu confuso dalla domanda prima che l’altro fratello si spiegò “sai dopo quello che è successo al campo d’addestramento” prima di dargli una piccola stretta staccandosi subito dopo, “io…sto bene grazie per avermelo chiesto” rispose l’altro sembrando sorpreso della domanda “perché così sorpreso Shinso-kun? Sei un nostro amico quindi è ovvio che ci preoccupiamo” disse Izuku e Li annuì proseguendo “soprattutto quando non rispondi a nessuno dei nostri messaggi” punzecchiarlo alla guancia con l’intento di infastidirlo con divertimento di Izuku che si unì al fratello all’altra guancia “la piantate tutti e due!” li scacciò con la mano fingendosi infastidito ma in realtà dentro di sé era contento che i due gli vennero a fare visita anche perché all’interno della sua nuova classe non si era fatto esattamente degli amici, parlava giusto con un paio di loro ogni tanto come un biondo elettrico che si friggeva il cervello a causa dell’eccessivo uso del suo quirk, ma per il resto nessun altro, inoltre gli era mancata un po’ la sua vecchia classe soprattutto i due qui con lui ‘non che lo dirò mai ad alta voce’ pensò.
“Si scusate ma sono stati due giorni un po’ stressanti” si scusò “ questo è un eufemismo Shinso-kun” contrastò Izuku scendendo dalla scrivania, e Li disse drammaticamente “credevamo che ti fossi dimenticato di noi e del nostro legame!” disse quasi drammaticamente “quindi la prossima volta rispondi altrimenti…” proseguì poi e puntò un dito al petto avvicinandosi con uno sguardo un po’ malizioso che fece tirare lievemente indietro la testa allo studente di eroica che chiese “altrimenti?” e dopo un secondo ottenne la risposta che lo fece congelare “…altrimenti dirò a Mei che ti sei offerto volontario per provare i suoi bambini, per un mese” quando udì queste parole anche Izuku spalancò gli occhi comicamente e con drammaticità, “n-non puoi farlo!” ribatté lo studente di eroica “dici?” interrogò il moro prendendo il posto del verdognolo sul banco e portandoli più vicini “vogliamo scommettere?” alzò le sopracciglia su e giù sfidandolo ma Shinso non ci cascò quindi sospirò cedendo “ti prego non farlo non sopravvivrei, va bene prometto non succederà più” e i due fratelli erano soddisfatti e divertiti “bene, perché rovinaci il sonno non è una cosa che mi fa piacere ho bisogno del mio sonno di bellezza” affermò Li e Izuku annuì d’accordo e Shinso rise un po’ schernendolo poi per aggiunse “mi dispiace ragazzi non volevo farvi preoccupare e non sapevo che fossimo così uniti” massaggiandosi dietro la testa imbarazzato “va bene Shinso-kun basta non rifarlo…o la minaccia è ancora valida” gli sorrise Izuku e Li aggiunse "giusto duqnue sia chiaro che siamo siamo amici quindi io e Izuku ci aspettiamo qualche messaggio al giorno" e l'altro rise.
Li e Izuku continuarono a stuzzicarlo mentre gli parlavano con poco fastidio e più sollievo da parte dello studente in questione il quale si stava divertendo con l’intera situazione, ma quando stavano per salutarlo si avvicinò a loro uno studente con i capelli biondi e una ciocca a forma di saetta “e-ehi ciao, mi chiamo Denki Kaminari” disse chiaramente imbarazzato “scusate se mi sono intromesso” si scusò sentendosi un po’ sotto pressione allo sguardo diffidente del giovane moro che disse “bè che cosa vorresti da noi?” domandò egli ma Izuku lo rimproverò con uno sguardo dicendogli di ‘essere civile’ al quale lui alzò gli occhi.
Durante ciò il biondo vide i due ragazzi e fratelli parlare tra loro praticamente con gli sguardi prima di parlare poi iniziò a dire “a-ah ecco…ho visto come Shinso-kun sia bravo nell’usare il suo strumento di supporto…” facendo poi una pausa e Li disse “magari parla un po’ in fretta perché credo che la ricreazione stia per finire” guardando divertito quando lo vide agitarsi e ignorando apertamente, e nuovamente, lo sguardo di chiaro rimprovero del verdognolo ma non il piccolo sorriso di Hitoshi “c-certo mi dispiace! S-solo che ci ha detto che gli avete insegnato, prima che si allenasse con Eraserhead e che venisse in questa classe e mi chiedevo se potreste dare qualche consiglio anche a me, dato che mi ha detto che gli avete fornito buoni consigli” finì tutto d’un fiato lasciando i due fratelli diffidenti e confusi “e perché dovremmo aiutarti? Senza offesa ma non ci piacete granché” disse Li prendendo posto sul banco appoggiandosi un po’ indietro “inoltre siete nella classe di eroi con inseganti pro eroi che vi addestrano, tra cui Eraserhad stesso, quindi non vedo come due poveri studenti di educazione generale come noi possano aiutare l’Elité, quali vi ritenete e vi ritengono, come voi” alzando un sopracciglio.
Kaminari rimase in silenzio non sapendo bene come rispondere poiché tecnicamente l’altro aveva ragione, solitamente gli studenti di eroica non chiedono consigli ad altri studenti di altri corsi, a meno che non fosse quello di supporto per i loro costumi, eppure Kaminari stesso ha visto le mosse di Shinso quando Eraserhead gli fece fare una piccola dimostrazione assieme a loro per vedere a che punto stava con l’allenamento, e sapeva che anche l’insegnante stoico fu sorpreso un po’ della sue performance e quando lo studente rispose all’adulto su chi gli avesse insegnato, e rispose Li-kun e Izuku-kun con un po’ di orgoglio, Denki si ritrovò ad essere un po’ curioso sia del ragazzo che degli altri due studenti inoltre si ricordava ancora lo scontro epico tra Li e il suo compagno di classe Todoroki al Festival.
Aprì e chiuse la bocca un paio di volte prima che si sentì il suono della campanella che pose mise alla ricreazione intanto Li e Izuku, vedendo che l’altro non rispondeva, salutarono Shinso dicendogli che si sarebbero incontrati tutti per un caffè, uscirono dalla porta e salutarono con un cenno Eraserhead che ricambiò rapidamente guardandoli andarsene per un attimo prima di entrare in classe e vedere un Shinso leggermente sorridente ‘uhm evidentemente sono venuti a trovarlo’ pensò contento che il ragazzo insonne avesse almeno qualcuno su cui contare, anche se non nella sua classe.
Shoto assistette a tutta la scena tra Shinso e i due fratelli e degli ultimi due con Kaminari Denki e onestamente era curioso di vedere come i due hanno insegnato all’ex studente di studi generali, così dopo la fine dell’addestramento extra previsto per quel giorno si avvicinò al ragazzo insonne per parlargli ma venne distratto da un paio dei suoi compagni di classe chiedendogli cose futili alle quali dovette rispondere e quando si riconcentrò di nuovo sul suo obbiettivo e non lo vide aggrottò la fronte un po’ deluso ma poi s’incamminò per uscire dalla scuola dicendosi che c’era sempre domani.
Uscì dai cancelli iniziando a camminare ignorando tutto e tutti pensando, era così perso in essi che non vide il semaforo che era appena scattato rosso per i pedoni si riprese quando sentì delle urla e il rumore stridente di freni che cercavano d’inchiodare e spalancò gli occhi congelato sul posto quando vide il veicolo arrivargli frontalmente non facendo nulla per provare ad evitare l’impatto, non importa quanto il cervello gli disse di agire il suo corpo era come paralizzato ‘p-perché non riesco a muovermi?!’ pensò leggermente in preda al panico ma poi si sentì avvolto e spinto via e lui e il suo salvatore rotolarono a terra fin quasi al bordo del marciapiede.
Successivamente si sentì sdraiato per terra con la testa sollevata e una voce maschile “e--hi--- stai bene?!” lo scosse delicatamente sulla spalla il proprietario e Shoto aprì gli occhi con un po’ di fatica, ‘quando li ho chiusi?’ si domandò distrattamente, prima di guardare l’uomo che gli stava parlando e incontrare due occhi color grigio tempesta con un cipiglio sul viso sia di sollievo che di leggera preoccupazione e cipiglio di lieve irritazione, gli sembrava familiare ma era abbastanza tramortito da non focalizzarlo completamente “s-sto…bene” rispose cercando di rialzarsi ma l’altro alzò gli occhi “giusto, stai respirando come se avessi un attacco di cuore ragazzo quindi riprova a rispondere” e gli rispose, appena udita sentì un’altra voce famigliare gridare preoccupato verso di loro “papà stai bene?!” portandolo a guardare la persona urlante e preoccupata incontrando due occhi azzurri oceanici.
Li imprecò quando vide Shoto Todoroki impalato come se fosse una statua di ghiaccio mentre una fottuta macchina si stava per schiantare contro di lui ‘ ma è stupido o cosa?’ pensò per poi spalancare gli occhi quando vide A-Cheng correre verso lo studente e tirarlo via proprio quando la macchina stava per metterlo sotto e appena poté li raggiuse subito, vide come Shoto sembrava ancora intontito a causa del quasi grave incidente di cui era stato vittima, tornò a guardare suo padre e poi l’altro studente quando lo vide arrivare e abbassare la testa prima di provare a rialzarsi ma evidentemente era più ferito di quanto volesse far credere poiché ricadde subito a terra con le vertigini “smettila di cercare di muoverti ragazzo!” lo semi rimproverò Wanyin e qualcosa nel suo tono fece fermare l’altro sul posto facendogli fare come detto, cosa che Li trovò quasi divertente, finalmente qualcuno dei passanti si rese almeno utile in qualche modo nel chiamare un ambulanza.
Shoto riconobbe il proprietario della seconda voce senza neanche aver bisogno di vederlo e quando incontrò i suoi occhi guardò in basso cercando di alzarsi ma non appena fece un movimento gli girò la testa e gli occhi si appannarono di nero costringendolo a risedersi a terra, sentì il tocco fresco dell’uomo sulla sua fronte mentre gli diceva (quasi gli ordinava) con tono deciso di rimanere fermo e per qualche ragione Shoto fece come gli venne detto, gli parve anche di sentire un calore lenitivo dove l’uomo lo stava toccando; quando arrivò l’ambulanza Wanyin si allontanò dal giovane vedendo i paramedici prendere il suo posto “salve signore che cosa è successo?” gli chiese uno degli operatori di polizia che arrivò insieme all’ambulanza e Wanyin rispose raccontandogli quello che aveva visto “ok grazie per la sua disponibilità” gli disse l’operatore inchinandosi rispettosamente prima di tornare dagli operatori dell’ambulanza che stavano visitando il ragazzo.
Shoto disse la sua versione dei fatti all’agente che scrisse per il verbale dicendogli se si sentiva bene o se aveva bisogno di qualcosa per poi chiedere al paramedico il risultato della visita “bene non sembra esserci niente di dannoso a parte qualche graffio a causa della ruzzolata e un possibile lieve trauma cranico, tuttavia per legge dato che sei minorenne dobbiamo portarti all’ospedale e aspettare i tuoi genitori” disse l’agente della polizia e Shoto si tese nel sentire l’ultima parte “è…davvero necessario?” e sentì l’uomo rispondere “come ho detto sei minorenne quindi sì…va tutto bene?” gli domandò infine l’altro notando l’irrigidimento dell’altro e lo studente ci mise un po’ prima di rispondere con un piccolo e indeciso cenno affermativo poi lo studente cercò l’adulto e l’altro ragazzo tra la folla “stai cercando qualcuno in particolare?” gli domandò sempre il poliziotto “i due…l’uomo che mi ha salvato e il figlio” rispose “ah sì ho già preso la sua deposizione quindi suppongo sia andato via” disse guardandosi intorno, “abbiamo chiamato tuo padre e sarà all’ospedale tra circa un’ora dobbiamo andare” disse il collega del poliziotto ma Shoto si alzò “non c’è bisogno di andare all’ospedale, sto bene grazie per avermi aiutato” li ringraziò camminando un po’ speditamente lontano da loro “ehi aspetta ragazzo! Dobbiamo portarti all’ospedale!” ma Shoto l’ignorò e accelerò il passo mescolandosi tra la folla andando poi a sbattere contro una schiena “ehi capolavoro guarda dove vai” arrivò la voce di Li, la persona contro la cui sbatté.
Li vide il figlio perfetto di Enji massaggiarsi la testa dopo averlo intruppato “probabilmente non dovresti prendere altre botte in testa o da altre parti direi che per oggi ti è bastato no?” chiese mezzo sarcastico e forse lievemente preoccupato, Shoto annuì semplicemente prima di guardare la figura adulta poco più dietro di Li “volevo ringraziarti per avermi salvato la vita” si chinò rispettosamente ignorando il leggero mal di testa scaturito dall’azione “va bene ragazzo, fai solo più attenzione la prossima volta” rispose Wanyin e ancora una volta Shoto annuì.
Quando tornò a casa Fuyumi, che aveva saputo dell’incidente, si agitò su di lui come una mamma chioccia abbracciandolo e chiedendogli come stava, se gli faceva male qualcosa, se stava davvero bene ecc. alla fine il fratello riuscì a calmarla e gli raccontò tutta la faccenda ed ella sospirò contenta “meno male che quell’uomo ti ha salvato…Sho ero così preoccupata” disse tremando leggermente cogliendo un po’ di sorpresa il fratello minore “quando ho saputo dell’incidente ho sentito il mio cuore battere velocemente avevo paura che ti fossi ferito gravemente o che eri…” non disse il termine ma era chiaro a quale si riferisse e lui abbassò lo sguardo “mi dispiace Fuyumi, non volevo farti preoccuparti o turbare in questo modo” e lei annuì “va bene Shoto so che non volevi, solo non spaventarmi così ho già perso un fratello e non voglio perderne un altro” strinse la mani sulla maglietta che indossava prima di rilassare la presa, poi si alzò dicendogli “ti va di aiutarmi a preparare la cena?” e lui annuì sentendosi in colpa per averle fatto rivivere la paura di quella sera.
“Comunque a cosa stavi pensando così intensamente da distrarti in quel modo?” gli domandò Fuyumi mentre tagliava la carne e dopo essersi ricomposta e Shoto, che nel frattempo tagliava le verdure, rispose “a una cosa che è successa oggi in classe con Li-kun, Izuku-kun e Shinso-kun, un nuovo compagno di classe” “quello trasferito da poco nella tua classe?” e lui annuì a lei, prima di raccontargli quello che successe e Fuyumi si ritrovò a sorridere “sembrano un trio divertente” e Shoto concordò “ma dimmi sembra che ultimamente stai pensando un po’ spesso a questo Li-kun” iniziò lei guardando un po’ maliziosa “può essere… che lo trovi attraente?” e Shoto sbatté le palpebre dicendole “be’ nonostante le sue cicatrici è bello d’aspetto e anche gli occhi sono azzurri come l’oceano” e Fuyumi rise “posso immaginare Sho, ma non intendevo così” e allo sguardo confuso lei si spiegò “sai mi riferivo al fatto se avessi una cotta per lui” godendosi lo sguardo vacuo e perso con divertimento “…sai cosa lascia perdere Sho” ridacchiando allo sguardo ancor più confuso del fratello minore.
I due continuarono a preparare la cena chiacchierando ogni tanto “come va a te il lavoro?” lui domandò “va bene grazie Shoto, in effetti la prossima settimana dovrei avere una nuova alunna ed ha un po’ di storia dietro quindi entro la settimana mi dovrebbero dare almeno alcune informazioni di cui ho bisogno” rispose lei contenta continuando a parlare del suo lavoro d’insegante e Shoto si ritrovò ad ascoltarla prestandole più attenzione del solito, non che prima non lo facesse, tuttavia oggi si sentiva diverso come se quel quasi incidente gli avesse fatto aprire un po’ di più gli occhi sulla fragilità della vita e su quanto fosse stato vicino a rischiare di perderla ‘bastava che quell’uomo arrivasse pochi secondi dopo e non ce l’avrei fatta’ si ritrovò a pensare vagamente, la conversazione continuò piacevolmente finché la porta di casa si aprì e si chiuse bruscamente “SHOTO! Vieni nel mio studio!!” e il ragazzo rispose “sto aiutando in cucina” facendo sussultare la ragazza “piantala con queste stupidaggini e vieni adesso! Tua sorella se ne occuperà” quasi urlò prima di dirigersi rumorosamente verso la stanza.
Fuyumi guardò preoccupato Shoto mentre quest’ultimo sospirare sciacquandosi le mani al lavandino e uscendo dalla cucina dandole un cenno per tranquillizzarla cosa che funzionò solamente un po’; dopo aver spento il fuoco ai fornelli, timorosa e ansiosa di quello che poteva succedere ella si avvicinò alla porta della stanza in questione e sentì la voce forte di Enji e quella un po’ più alta del normale di Shoto che sembrava parlare dell’incidente di prima e per tutto il tempo lei trattenne il fiato, anche quando sentì a mano di Endeavour sbattere sulla scrivania, e quando li sentì vagamente dirigersi nella sua direzione se ne andò silenziosa tornando in cucina fingendo che non avesse sentito nulla e preparò i piatti proprio quando i due la raggiunsero e iniziarono a cenare in maniera un po’ goffa come al solito.
Mentre erano a tavola Enji parlò “chi è la persona che ti ha salvato durante il tuo patetico spettacolo di debolezza?” e Shoto mangiò deglutendo con calma prima di rispondere “non so il suo nome” “be’ descrivilo!” disse irritato e così l’altro fece “alto e di bell’aspetto, carnagione né troppo pallida né troppo abbronzata, aveva capelli neri lunghi e occhi grigi e aveva un nastro viola tra i capelli che li teneva insieme in una coda alta” e Fuyumi provò ad immaginarlo ‘dalla descrizione sembra molto carino’ divagò leggermente finché sentì una mano sbattere sul tavolo facendola sussultare “devi stare lontano da quel tizio capito?!” la sua affermazione li confuse “e perché mai?” domandò quasi in sfida Shoto “perché lo dico io e dato la mia posizione farai come ti dico!!” rispose severo “quell’uomo e suo figlio non sono nulla per noi pertanto non devi distrarti con queste sciocchezze, pensa piuttosto ad allenarti così che potrai sconfiggere suo figlio nel prossimo scontro che avverrà”.
Shoto restò in silenzio prima di dire “...non ne ho intenzione” e sul tavolo calò un silenzio teso e pesante “che cosa hai detto?” chiese con voce carica di rabbia Enji, cosa che spaventò Fuyumi portandola a stringere la bacchette e la ciotola che aveva in mano “dato che viene spesso nella mia classe ci incontreremo sicuramente, inoltre-“ non riuscì a finire la frase poiché Endeavour sbatté nuovamente la mano sul tavolo facendo sobbalzare tutti i piatti e i bicchieri, era un miracolo che il legno resistette alla forza del bruto eroe, “non m’interessa dove va! Farai come ti dico, ti aspetto tra 10 minuti in sala d’addestramento e vedi di non tardare!” poi si alzò e se ne andò lasciando i due soli.
La mattina dopo Shoto sembrava morto in piedi ma nessuno in realtà poteva dirlo dato che aveva sempre la stessa faccia stoica di sempre, anche se un paio di volte l’ha lasciata cadere, ma fortunatamente per lui nessuno se ne accorse a scuola e a quei pochi diceva solo che aveva avuto problemi a dormire la notte prima e non è che fosse proprio una menzogna poiché Endeavour dopo quella conversazione a cena fu più brutale ‘nell’addestrarlo’, come si giustifica sempre, e gli ritornarono alla mente dei ricordi scuri che gli impedirono di dormire; mentre stava tornando in classe dalla mensa vide Eraserhead che gli venne incontro “Aizawa-sensei” salutò lo studente “Todoroki-kun” rispose l’altro poi aggiunse “va tutto bene? Non sembri molto in forma oggi” analizzandolo con sguardo critico e professionale “sto bene, ieri sera ho avuto un po’ di problemi a dormire” Aizawa annuì anche se credeva che non fosse tutta la verità ma lasciò correre per il momento “ok, ma se non ti senti bene puoi dirmelo e andare da Recovery Girl” gli disse e il ragazzo bicolore annuì “grazie Aizawa-sensei” rispondendo poi prima di andare in classe raggiunto poco tempo dopo da alcuni degli altri tra cui Shinso.
Una mattina, dopo un paio di giorni dal salvataggio di Bakugo da parte degli eroi, Izuku fu convocato da Nezu perché voleva parlargli “ah ciao Midoriya-kun accomodati!” lo salutò la chimera “preside Nezu” ricambiò il ragazzo “suppongo tu voglia sapere il motivo per cui ti ho chiamato qui” al cenno affermativo disse “mi è giunta voce che tu sia molto bravo con le analisi e vorrei che durante l’addestramento extra delle classi di eroica di oggi, prendessi alcuni appunti che poi vorrei che me li dessi così che io possa dare un occhiata e fare in modo di tenere lezioni più mirate con Aizawa-san se è necessario o comunque modificare l’attuale regime e aggiungere cose più mirate o toglierne alcune”.
Izuku ascoltò la richiesta del preside e non poté non sentirsi confuso ma anche un po’ lusingato che qualcuno d’intelligente come Nezu sia interessato alla sue capacità di analisi, “sono abbastanza sorpreso Nezu-sama poiché sono sicuro che ci sono altre persone più qualificate per un compito del genere qui o anche altrove” disse e l’animale rispose “be’ tecnicamente parlando sì, tuttavia molti di loro temo si concentrino più su gli aspetti positivi della carica che non degli studenti, oltre che su cose non importanti per il mio scopo e in questo periodo loro non ne hanno bisogno” bevve una tazza di tè e Izuku capiva il ragionamento dato gli ultimi attacchi alla classe “ok se pensa che le mie analisi possano essere di qualche aiuto…” lasciò in sospeso la frase “grazie Midoriya-kun!” disse allegro la chimera “oh e sei libero di portare anche Li-kun se vuoi, in effetti sarei curioso di sapere che cosa succederà dato che ogni volta che ci siete voi due di mezzo l’intrattenimento è garantito!” scherzò la chimera e il verdognolo fece un piccolo sorriso un po’ incerto come dovesse prendere la cosa.
“Uffa Zuzu perché mi hai trascinato in questo casino?!” si lamentò Li mentre seguì, quasi trascinandosi, suo fratello in tutto tranne nel sangue dove si sarebbero allenati le classi di eroica “non è come se tu avessi qualcosa da fare oggi” “e che ne sai? Potrei benissimo fare qualcosa oggi” e Izuku lo guardò con un sopracciglio alzato “del tipo?” “allenarmi!” ribatté lui “lo fai sempre Li inoltre ho pensato che ti sarebbe piaciuto vedere il loro allenamento e vedere come se la cavano così da riderci insieme quando ti annoi” disse Izuku, convincendo abbastanza l’altro da cessare almeno di lamentarsi, mentre i due andarono nel giardino seguiti appena pochi minuti dopo dalle classi 1 A e 1B e i loro inseganti.
Le due classi erano confuse di vedere due studenti estranei alla loro esercitazione e subito Iida chiese “Aizawa-sensei come mai ci sono questi due studenti qui oggi?” ponendo ad alta voce la domanda che praticamente tutti gli studenti, di entrambe la classi, si stavano ponendo e il professore rispose “alcuni di voi li conoscono già, se non di nome almeno di vista ma lascerò che siano loro a presentarsi, per quanto riguarda la tua domanda Iida loro sono qui su richiesta di Nezu stesso quindi evitiate di attaccar briga e comportati a dovere e questo vale per tutti” mettendo enfasi sull’ultima parole mentre guardava un certo studente basso e un biondo esplosivo.
Dopo la sua spiegazione Izuku parlò “mi chiamo Izuku Midoriya e lui è Li Jiang, come ha spiegato pocanzi Eraserhead-sensei siamo qui perché Nezu-sama vorrebbe che analizzassimo le vostre capacità e riferire a lui i persona i risultati” Li vide fin da subito alcuni studenti che sarebbero stati un fastidio se gli sguardi giudicanti che vedeva dicevano qualcosa “scusa ma perché proprio a te avrebbe dato questo compito? Siete due studenti come noi” chiese uno studente della classe B e Izuku guardò il ragazzo che sembrava simile, sia di corporatura che nei capelli, a quello dai capelli rossi dell’altra classe, Kirishima se ricordava bene, e gli rispose alzando le spalle “non saprei con certezza, ha detto di aver sentito della mie capacità di analisi e di volerle mettere alla prova” prima che altri potessero aprire bocca Li poi disse “ok basta chiacchiere Zuzu altrimenti non iniziano più e in quel caso non finiremo più” gli disse “fate come se non ci fossimo” disse rivolto agli altri prima che prese Izuku per un braccio e si sedettero sull’erba dove quest’ultimo prese un notebook e una pena pronto a scrivere.
Shoto e la sua classe iniziarono il loro solito addestramento con il primo cercando di non fa gravitare lo sguardo sui due fratelli ogni due secondi e a parte un paio di volte sembrava andare bene, ad un certo punto Aizawa e Vlad avevano deciso di portarli in un area in cui vi erano una sorta di percorso ad ostacoli, essa era una struttura alta accessibile da una scala che avrebbe condotto sul punto di partenza dell’esercizio “io e Nezu abbiamo deciso di proporvi questo esercizio in modo d’allenare ulteriormente i vostri sensi e riflessi e vedere se l’allenamento sta dando i suoi frutti o no” iniziò a spiegare Eraserhead “come potete vedere ci saranno una serie di ostacoli da saltare, schivare, scivolare sotto o evitarli del tutto, se ci riuscite, inoltre ci saranno anche delle piccole sorprese in agguato che non vi diremo” finì di dire con un piccolo ghigno e Sero disse “perché no?” e un altro della classe B aggiunse subito dopo “come dovremmo fare se non abbiamo le informazioni?” “perché come eroi difficilmente saprete tutto, molte cose le scoprirete quando vi ci ritroverete già davanti ad esse e dovrete essere pronti a reagire di conseguenza e inventiva” gli rispose il moro e Vlad aggiunse “esattamente perciò tutti voi dovrete prestare attenzione e riflettere, sarete fuori se cadrete sulla rete, impossibilitati in qualche modo o se vi arrendete” e alcuni degli studenti erano un po’ preoccupati per le ‘sorprese in agguato ’.
Li era onestamente curioso di vedere che tipo di trappole erano state poste nel percorso così gli diede un’occhiata analizzando la struttura cercando d’individuare alcuni possibili punti adatti per sorprese di cui parlò l’eroe sotterraneo mentre Izuku analizzò il comportamento degli studenti prendendo appunti “ehi Li pensi che ce la faranno a superarlo?” chiese il parere al suo partner il quale gli rispose “non credo che lo faranno, non tutti almeno e non fino alla fine, basta vedere come si stanno comportando in questo momento…non sono nel giusto stato” e Izuku era d’accordo, mentre stavano parlando Aizawa fece mettere gli studenti in fila “una piccola annotazione: durante l’esercizio non sarà permesso usare i quirk ma solo le vostre capacità di ragionamento e pensiero altrimenti sarete fuori” le proteste che insorsero vennero messe a tacere da quest’ultimo, “bene cominciamo” parlò Aizawa dopo aver deciso con Vlad di fare uno studente della loro classe alternativamente, e ignorando i brontolii degli studenti ma non gli passò inosservato il divertimento mal celato dei due ospiti e così iniziò l’esercitazione.
Inutile dire però che nessuno degli studenti delle due classi fino ad ora era riuscito ad arrivare alla fine e alcuni neanche alla metà del percorso con delusione dei loro insegnati; attualmente quasi tutti gli studenti che fallirono erano a terra tenendosi e massaggiandosi una parte lesa, ora fu il turno di Shoto e sebbene avesse più agilità della maggior parte dei suoi compagni, che lo portò a metà del percorso, purtroppo si accorse troppo tardi di una serie di frecce, che era una delle sorprese nascoste di cui parlava Aizawa e di cui nessuno degli altri era arrivato a scoprire prima poiché non arrivarono fino a lì, e cadde sulla rete ruzzolando poi a terra, poiché si era distratto aveva reagito troppo tardi; dopo di lui fu il turno di Shinso che guardò i due fratelli e quando incontrarono il suo sguardo gli sorrisero incoraggianti e poi Li disse “ce la puoi fare Shinso-kun, ricorda che cosa ha detto Aizawa-sensei”.
Shinso sbatté le palpebre confuso a quello che gli disse Li, e soprattutto nel modo in cui lo disse usando un particolare tono, ma al momento lo archiviò non credendo che avesse molta importanza e al segnale di partenza di Eraserhead partì, come Shoto partì bene e riuscì a superare quasi tutte le frecce ma durante il salto successivo, però, seppe di aver calcolato male la distanza cercò comunque di allungare la mano tentando di afferrare un supporto ma fallì, quindi si sentì cadere in direzione della rete... tuttavia gli ritornarono in mente le parole di Li sul ricordare quello che disse il suo insegnante e così fece, anche se dapprima perplesso, poi spalancò gli occhi avendo capito e subito usò la sua sciarpa bianca per trattenersi proprio quando stava per toccare la rete, si dondolò con tutta la forza che aveva e la usò per arrivare sulla piattaforma che aveva mancato, appena atterrato decise di usare questo stesso metodo per l’ultima parte del percorso tuttavia ci fu la scoperta di un'altra sorpresa nascosta, ovvero un ascia che oscillava da un lato all’altro sbucata all’improvviso, ovviamente non era appuntita pericolosamente tuttavia bastò per causare uno strappo della sciarpa che la portò a spezzarsi e cadde anche lui, avrebbe dovuto dire a Mei di farla più resistente possibile anche alle lame.
Li era un po’ dispiaciuto che il suo amico insonne non era riuscito a terminare il percorso ma era allo stesso modo anche contento che Shinso avesse capito il suo velato suggerimento cosa che lo portò ad andare più avanti di tutti gli altri studenti, anche della classe B, e quando lo studente si alzò da terra lo incoraggiò “sei stato bravo Shinso-kun!” e Izuku annuì quando si rivolse ai due con un cenno grato per il loro supporto e il consiglio di Li; “ehi aspetta un attimo!!” arrivò poi la voce di Hanta “perché non è stato squalificato?!” che chiese e Aizawa domandò in risposta “perché dovrebbe essere stato squalificato?” e lo studente rispose “perché ha barato usando il suo quirk!” e alcuni studenti annuirono ma appena pochi istanti dopo Li rise forte “AHAHA! Davvero lo ha detto?!” poggiandosi sulla spalla di Izuku che fallì nel trattenere una risata tutta sua con sgomento e un po’ di rabbia dagli altri “che cosa c’è di così divertente in quello che ho detto?”.
Una volta smesso di ridere si alzò un po’ più dritto “davvero te lo devo spiegare?” alzò un sopracciglio “prova a ripetere la frase che hai detto attentamente e ripensa alla prova di Shinso, vediamo se trovi l’errore” lo stuzzicò come se stesse parlando ad un bambino con rabbia del suddetto studente e di alcuni amici “non è bello prendere in giro qualcuno” parlò Jirou una ragazza con gli auricolari alle orecchie e Li la guardò confuso “ e quando l’ho fatto? Gli ho solo detto di ricordare quello che ha detto appena dieci secondi fa…a meno che non abbia problemi di memoria” ghignò un po' “lo ricordo perfettamente e non ho detto niente di sbagliato!” e Mineta parlò “fatti affari tuoi!” ma Li non lo calcolò affatto quest’ultimo.
Aizawa rimase ad osservare lo scenario per vedere come si sarebbero comportanti i due fratelli e le due classi e sorrise quando Li-kun ignorò le parole di Mineta e curioso divedere se l’altro avesse capito ascoltò come Li parlò al pubblico “quando mai Shinso ha usato il suo quirk?” chiedendo all’accusatore che rispose “la sua stupida sciarpa! Sei cieco?” Shinso socchiuse gli occhi sia per l'accusa che anche per come si era rivolto all'altro “hm ma quello non è un quirk o sbaglio? È un oggetto di supporto e, se pensaste un attimo a quello che disse all’inizio Aizawa-sensei, scoprirete che ha vietato l’uso dei quirk non di eventuali oggetti di supporto e la sua sciarpa non è di certo frutto del suo quirk o sbaglio?”.
Sero aprì la bocca per ribattere sicuro ma non disse nulla poiché sapeva che il ragazzo moro aveva detto il vero ora che ci rifletteva, ma poi una ragazza con i capelli verdi come rampicanti appartenente all’altra classe disse “be’ però così non è stato giusto perché anche io ho capelli che posso essere usate come liane volendo eppure non potevo perché altrimenti avrei dovuto usare il quirk” e Izuku disse “tecnicamente è vero tuttavia nessuno t’impedisce di avere un oggetto di supporto di qualsiasi tipo addosso per essere pronta ad una situazione come questa, poiché bisogna sempre tenere conto che a volte sarai impossibilitata ad usare il tuo superpotere e in quel caso resteresti indifesa se non hai un arma di qualche tipo che sia offensiva e o difensiva...e nel mondo dell'eroismo questa è una eventualità che sicuramente affronterai” e lei annuì capendo e riflettendo il suo ragionamento “inoltre a terra sembra che ci siano oggetti sparsi quindi avreste potuto dare uno sguardo ai vari oggetti e usare qualcosa per agevolarvi il percorso anche questo Aizawa lo aveva detto” aggiunse infine Li.
Poi Bakugo parlò “se così fosse il vecchio avrebbe dovuto dirlo prima!” ad alta voce ma non urlando come faceva di solito “prima di tutto rivolgiti a me con rispetto Bakugo o ti metto in panchina per una settimana e secondo non devo spiegare niente, dovreste avere l’elasticità mentale per comprendere ciò che viene detto e non, proprio come hanno fatto Izuku-kun e Li-kun” arrivò la voce dell’eroe moro con uno sguardo d’avvertimento “giusto Baku-bro calmati” disse Kirishima e il biondo guardò male sia quello dai capelli rossi che Izuku , il quale non si accorse del suo sguardo ma Li invece sì e incontrò gli occhi rossi di Bakugo con o suoi azzurri socchiudendoli in avvertimento e il biondo distolse lo sguardo zittendosi.
Shinso restò in silenzio ringraziando mentalmente Li che disse “esatto quindi sei pregato di riflettere prima di parlare, dopotutto dato che vuoi essere un eroe le tue parole avranno un certo peso in ogni situazione quindi sarebbe il caso che ragionaste e non apriste la bocca a vanvera” schernì l’altro “ma non è ancora giusto! A saperlo avrei chiesto a Momo di farmi un qualcosa prima dell’inizio o procurarmi qualcosa” si lamentò Mineta “come se ti sarebbe servito a qualcosa comunque” disse alzando gli occhi “ehi!! Visto che sei tanto in gamba perché non lo fai tu!” gli gridò di rimando il ragazzo uva “già infatti dato che sei tanto un saputello fallo anche tu e vediamo fin dove arrivi” concordò nello sfidarlo Bakugo e Shoji aggiunse “anche se non vedo come tu possa fare dato che non hai neanche le tue catene” disse divertito “giusto sarà divertente da vedere!” sghignazzò un altro e Li lì guardò come se stesse guardando dei bambini piccoli e sospirò dicendo “davvero a volte mi chiedo se alcuni hanno meno anni di cervello di quanti ne hanno nel corpo” scuotendo la testa con Izuku che gli picchiettò la spalla in accordo “se ad Aizawa-sensei va bene non vedo perché no” disse poi rivolgendosi al suddetto insegante che lo guardò sbattendo gli occhi prima di dire “se te la senti non ci sono problemi per me” onestamente il moro stesso era davvero curioso di vedere come se la sarebbe cavata lo studente preferito di Hizashi.
Chapter 11: Capitolo 11 - Eri's first day of school
Notes:
Hi my dear readers! In this chapter i'll use two songs for a couple of funny scenes with Izuku at Li's expense.
Obviously the songs are the property of theri respective authors and singers!
Now happy reading! ;)
Chapter Text
Alla fine Li si tolse la felpa di cotone che aveva per lasciare posto ad una maglietta attillata e nera che gli abbracciava perfettamente la sua struttura fisica mettendogli in risalto il corpo adeguatamente in forma e che ricevette abbastanza occhiate; la maglietta era senza maniche quindi erano visibili le varie cicatrici che adornavano le due braccia e ovviamente tale vista fece sussultare quasi tutti i ragazzi e lo stesso Vlad (anche se lui aggrottò la fronte scambiandosi uno sguardo con Aizawa); mentre alcuni come: Shoto, Aizawa e Shinso e Denki si chiedevano, chi per la prima volta chi per no, come se le fosse procurate; si avvolse la giacchetta alla vita ‘chissà che potrebbe servirmi in qualche modo’ rifletté all’ultimo fece un po’ di stretching prima di posizionarsi sulla linea di partenza aspettando il via libera e appena Aizawa lo diede partì correndo fino alla rampa d’accesso e iniziare fin da subito a saltare gli ostacoli con un agilità pazzesca che scioccò abbastanza persone del pubblico.
Intanto giù tra gli spettatori Izuku riprese l'andamento della sfida di Li con il cellulare, sapendo che sicuramente al fratello avrebbe fatto piacere vedersi e pavoneggiarsi un po’; Li si muoveva quasi come se fosse una sfocatura non solo schivando gli ostacoli ma anche usandone alcuni oggetti a suo vantaggio in modo d’aiutarlo ad agevolare il percorso, tutti erano eccitati e col fiato sospeso quando lo videro arrivare alla parte delle frecce che uscirono da entrambi i lati vedendo come l'altro si fermò ad analizzare quella parte i percorso ma molti di loro non sapevano perché lo stesse facendo.
Li si fermò momentaneamente studiando un attimo questa parte del percorso, dando uno sguardo anche a quella successiva per regolarsi e vedere se fossero in qualche modo collegate fra di loro, cercando il modo migliore per attraversarla; poi si guardò intorno e prese una tavola di legno abbandonata lì per terra assieme ad altri vari oggetti ‘niente m’impedisce di prendere questi oggetti e usarli d'altronde’ e la divise in due, portandola ad una buona velocità e con forza sul suo ginocchio per romperle, successivamente ne prese uno in ciascun lato e prese un rispiro profondo prima che si precipitò in mezzo alle frecce saltando e parando con essi quelle che gli arrivarono troppo vicine al viso o in vicinanza agli organi interni, certo sapeva che non erano letali ma sarebbero comunque stati una seccatura d’affrontare ‘inoltre voglio superare questi ostacoli illeso' pensò determinato.
Una volta superata la prova buttò i due pezzi di legno e proseguì a correre saltando, al momento giusto, sul tappetino abbastanza elastico (altra cosa che gli studenti avrebbero potuto sfruttare meglio) e atterrando con un piede sull’ascia, anche se rischiò di farsi ferire, successivamente si lanciò sulle altre tre lame seguenti con grazia e velocità atterrando infine, con una capriola, a terra sulla piattaforma che condusse ad una serie di soffioni di fuoco che sparavano fiamme alternativamente da entrambi le parti, e attivatasi quando toccò la piattaforma.
In questa parte del percorso nessuno degli altri era arrivato, e dunque neanche lui poteva sapere di cosa avrebbe trattato, ovviamente questo non lo scoraggiò di fatti si mise subito ad analizzare la prova socchiuse gli occhi osservando e contando il tempo tra una pausa e l’altra ‘appena tre secondi quindi…’ pensò prima di fare un rapido calcolo matematico per trovare il tempo che aveva per superare i fuochi senza essere colpito, o per lo meno per darsi approssimatamente un tempo indicativo.
Giù a terra il pubblico rimase sempre più sorpreso dall’incredibile agilità e talento dello studente di studi generali lo videro prendere la giacchetta piegarla e legarsela al viso e coprendosi anche un po’ la testa, come un maschera, e aspettando un altro momento prima di farsi strada nei getti di fuoco alternandosi con varie mosse che ci si potevano aspettare da un ginnasta d’artistica ovvero: verticali, ruote e ponti all’indietro in rapida successione, oltre che saltare, finché uscì fuori praticamente illeso, prendendo un minuto di fiato togliendosi la giacca e legarla di nuovo in vita.
Successivamente riprese poi a correre nuovamente fino a prendere una corda legata lì al palo, di fianco alla nuova piattaforma, lanciandosi tirando su le gambe e inarcandosi leggermente e approfittando dello slancio per evitare delle palle ripiene di qualcosa, probabilmente una cosa tipo gas o sostanza appiccicosa ipotizzò, che iniziarono ad essere sparate appena si lanciò e che a malapena gli sfiorarono il corpo fino a che si lanciò cadere sull’ultima piattaforma con un salto cadendo con un ginocchio piegato e l’altro al suolo 'cazzo sì ce l'ho fatta!' si mise ad esultare.
Si alzò credendo che fosse finita, tuttavia i sui sensi l’avvertirono di qualcosa e, memore di uno degli insegnamenti di Jiang Cheng che consisteva nel ricordarsi di non sottovalutare mai il suo istinto, guardandosi intorno notò due grandi buchi alle pareti e uno da terra che prima non c’erano, o non ci fece caso e che effettivamente non poterono essere avvistati se non ti trovavi lì sulla piattaforma; dalle quali uscirono dei bastoni di legno, la cosa gli fece spalancare gli occhi e imprecare di conseguenza fece una capriola in alto, usando lo slancio del bastone che iniziò ad uscire da sotto ai suoi piedi, e atterrò con una verticale prima di rimettersi in piedi e girarsi ansimando per vedere tre pali incastrarsi tra loro in modo da immobilizzare chiunque ci fosse finito dentro ‘A-Cheng grazie per avermi addestrato così… ma accidenti Nezu ci si è messo d’impegno’ si ritrovò a pensare.
Izuku riprese tutto dall’inizio fino all’ultimo ovviamente ciò vuol dire che riprese anche i sussulti e le lievi grida che si sentivano da parte di altri, anche lui sussultò in un paio d’occasioni così come vide tendersi anche i due insegnanti soprattutto quando ci fu la prova del fuoco e delle frecce, cosa che gli fece provare qualche leggero dubbio anche a se stesso con la prima delle due prove, considerando la natura delle sue cicatrici e i possibili ricordi che potessero esse scaturirgli, ma Li sembrava non avere problemi almeno in apparenza; tutti gridarono alla fine quando ci fu l’ultima sorpresa che colse impreparato anche lo stesso Jiang tuttavia incredibilmente riuscì a scamparla per un soffio e ad avere in una vittoria schiacciante sul percorso ad ostacoli che era stato progettato per gli studenti di eroi.
Quando lo vide iniziare a scendere dalla piattaforma attraverso le scale ancora un po’ ansimante, oltre che sudato, vide come tutte le studentesse ma anche alcuni studenti lo guardarono ammaliate, scioccati e quasi invidiosi e non poteva esattamente dargli torto dato che da qui si potevano vedere le goccioline di sudore che scendevano in maniera… seducente, oserebbe dire, lungo il collo e le braccia scoperte messe poi in risalto dai raggi del sole ma anche Izuku stesso ammetterà che Li è davvero bello ‘e sicuramente non sono l’unico a pensarla così’ disse tra sé ridacchiando e guardandosi intorno vedendo alcuni arrossamenti, così ghignando gli venne in mente una idea ‘è probabile che mi ucciderà per questo ma…devo assolutamente farlo!’ pensò sperando anche di sopravvivere, prese il cellulare cercando quello che gli serviva e si preparò aumentando il volume, e quando lo vide scendere gli ultimi gradini, prendendo la giacca probabilmente per tamponarsi un po’ il sudore dal viso, fece partire a palla una musica molto suggestiva mentre continuava a registrare:
- Bring Sexy back (di Justin Timberlake)
I'm bringin' sexy back (yeah)
Them other boys don't know how to act (yeah)
I think it's special, what's behind your back (yeah)
So turn around and I'll pick up the slack (yeah)
Take 'em to the bridge (that's it)
sentendo ciò il pubblico, in combinazione tra la musica che stavano iniziando ad ascoltare e le azioni inconsapevoli di Li, iniziò ad arrossire e alcuni studenti soprattutto le ragazze, sentirono un po’ di sangue uscire dal naso ogi volta che si asciugava e fletteva quei muscoli mentre alcuni maschi arrossirono leggermente cercando di guardare da un'altra parte e il tutto con estremo divertimento di Izuku.
Dirty babe (uh-huh)
You see these shackles baby, I'm your slave (uh-huh)
I'll let you whip me, if I misbehave (uh-huh)
It's just that no one makes me feel this way (uh-huh)
Take 'em to the chorus.
Izuku stava a malapena trattenendo le risate e quando lo vide avvicinarsi gli allungò un piccolo asciugamano che aveva preso dagli spogliatoi vedendo come l'altro se lo passò intorno al collo non accorgendosi ancora della canzone in funzione, probabilmente troppo preso a vantarsi abbastanza con sé stesso per aver superato un percorso per studenti eroi, ‘oltre che il capolavoro del loro donatore di sperma’ pensò sempre più divertito lo studente dai capelli verdi
[…]
I'm bringin' sexy back (yeah)
Them other fuckers don't know how to act (yeah)
Come let me make up for the things you lack (yeah)
'Cause you're burning up, I gotta get it fast (yeah)
Take 'em to the bridge (that's it)
Dirty babe (uh-huh)
You see these shackles baby, I'm your slave (uh-huh)
I'll let you whip me, if I misbehave (uh-huh)
It's just that no one makes me feel this way (uh-huh)
Take 'em to the chorus
Li finalmente si accorse della cosa e disse “che diavolo è sta’ roba?” si guardò intorno notando come molte studentesse avessero del sangue che gli colava un bel po’ dal naso nonostante la mano davanti ad esso mentre i ragazzi lo guardavano con un po’ di rossore distogliendo lo sguardo, anche Shinso abbassò lo sguardo coprendosi parzialmente il viso per coprire il rossore, Denki invece agì come se fosse una studentessa che incontrava la sua cotta mettendosi la mano davanti al naso sanguinante continuando a guardarlo arrossito, perfino Shoto attivò discretamente il suo ghiaccio sul naso per non farlo sanguinare e freddandosi le guance, “Izuku! Spegni quella dannata musica!!” gridò il finto moro al verdognolo che rise allegramente rotolandosi per terra “s-scusa ma è stato troppo divertente! AHAHA! Avrai così tanti follower dopo questo!” rispose tra una risata e l’altra scampando all’inseguimento del fratello ancora a petto nudo che gli urlava addosso.
Nel frattempo Aizawa si portò una mano al viso stanco ma anche divertito dalla scena a cui stava assistendo mentre Vlad scosse la testa al comportamento della sua classe, che era in una situazione identica alla sua gemella; Momo fece una serie di fazzoletti sia per sé stessa che per tutti quelli che avevano sangue al naso, ‘davvero quella canzone dev’essere illegale se usata su Li-kun! Izuku che cavolo stavi pensando!? Mi farai venire un infarto!’ pensò Shinso mentre ringraziò con un cenno la ragazza della creazione.
[…]
I'm bringing sexy back (yeah)
You motherfuckers watch how I attack (yeah)
If that's your girl you better watch your back (yeah)
'Cause she'll burn it up for me and that's a fact (yeah)
Take 'em to the chorus, ha
Izuku continuò ad evitare la cattura da parte di Li dirigendosi verso la classe 1 A, la quale era ancora impegnata a calmarsi ma Izuku decise di essere una piccola merda e fece lo slalom tra loro e spinse un Denki scioccato addosso a Li cogliendoli di sorpresa entrambi con il biondo che finì col viso sui suoi addominali, subito dopo Li lo scansò con attenzione facendo per raggiungere Izuku imprecando ma quest’ultimo lo schivò nuovamente ghignando divertito; Kaminari sentì il sangue tornare a scorrergli dal naso “p-porca miseria!” imprecò tamponandosi nuovamente il naso “K-Kami bro tutto bene?” gli domandò Kirishima, con ancora un paio di tracce di rossore “s-sì!” rispose troppo in fretta.
Shinso e Shoto erano vicini quando Izuku passò vicino a loro sicuramente pronto ad usarli come diversivo tuttavia Li allungò il braccio e l’afferrò facendolo guaire ed i due finirono a terra litigando, il cellulare a terra poco distante da loro e con la musica ancora in funzione quindi lo spettacolo a terra stava dando ancora problemi a tutti gli altri “ti ho preso! Adesso ti faccio vedere io!” disse trionfante e ghignate promettendo all’altro una punizione “scusa, scusa Li! Per favore non picchiarmi!! Era divertente dai!” si scusò più volte cercando di convincere il fratello di smettere di fargli il solletico il quale lo guardò ancora per un po’continuando con la tortura prima di dargli un cazzotto in testa per poi cominciare ad alzarsi.
Quando si alzò il verdognolo era un po’ dolorante e decise di vendicarsi così aspettò che Li girò la schiena, mentre gli diceva borbottando che era uno stupido prima che si avvicinò dietro e con uno scatto rapido e potente lo spinse contro i due studenti fermi lì che, quando videro la scena, spalancarono gli occhi non aspettandosi una cosa del genere e al momento dell’impatto finirono tutti e tre a terra con il corpo duro di Li premuto su loro due e l'umore del primo nero .
“IZUKU!!!! Sei morto!” urlò Li da sopra i due studenti che avevano ancora gli occhi spalancati e il naso di nuovo in perdita e anche quando lo studente si alzò con intento omicida per uccidere il fratello i due rimasero lì stesi a terra ansimanti; poi Kaminari s’avvicinò a loro con il naso ancora tamponato e disse “allora…avete sentito i suoi pettorali quanto sono duri?” ed entrambi gemettero all’unisono di questo passo il sangue non si sarebbe fermato “sta’ z-zitto Pikachu” disse lo studente insonne e l’altro annuì in accordo.
“Basta fantasticare e alzatevi” “forza avrete tempo dopo di sognare su Jiang-kun quando non state a lezione” arrivarono le voci rispettivamente di Vlad e Aizawa dirette alla loro classe “m-ma Sensei…” provò a dire un’alunna della classe B con lo stesso problema al naso “sono sicuro che se chiedete il video a Midoriya-kun ve lo darà” disse Vlad e si sentì la voce di Izuku “certo che sì! Li ha bisogno di visibilità” “e invece no! Perché ti ucciderò prima e quel video morirà con te e il tuo cellulare!!” arrivarono le voci dei due fratelli ancora azzuffarsi a vicenda mentre il moro si pizzicò il ponte del naso nascondendo un piccolo sorriso divertito dalla scenata.
Mentre si stavano cambiando dopo il termine della lezione d’addestramento Li si fece una doccia rapida cercando di distrarsi dallo strangolare suo fratello ma lanciandogli occhiate quando i loro guardi si scontrarono e stando attento a non bagnare troppo i capelli per via della tinta che aveva ‘anche se c’è scritto che è resistente all’acqua meglio non rischiare’ si disse, mettendosi l’asciugamano intorno alla vita uscì dalle docce sentendo che gli altri si stavano ancora docciando e lui ne approfittò per sciacquare la maglietta e asciugarla con un rapido uso del suo quirk iniziando a cambiarsi.
Izuku osservò suo fratello asciugarsi e iniziare a cambiarsi e dato che non aveva imparato molto, o niente, da prima tranne il divertimento che ne è scaturito decise di divertirsi ancora a spese di Li, 'credo che sto davvero tentando la sorte con Li' pensò divertito, aspettò di sentire alcuni passi degli altri studenti pronto con la prossima canzone che aveva scelto già da un po' e che non vedeva l'ora di usare, si assicurò che la telecamera era azionata e poi fece partire l’audio della canzone che aveva scelto e doveva dire di essersi davvero superato a suo parere il ritmo della canzone e il testo soprattutto andava perfettamente a tempo con Li e quello che stava facendo, ovviamente continuò a riprendere tutto ansioso di vedere le reazioni degli altri:
- Flesh (Simon Curtis)
[…]
We can get a little crazy just for fun, just for fun
Don't even try to hold it back, just let go (you want me)
Tie me up and take me over 'til you're done, 'til I'm done
You got me feening, and I'm ready to blow
Push up to my body, sink your teeth into my flesh
(Get undressed, t-taste the flesh)
Bite into me harder, sink your teeth into my flesh
(Pass the test, t-taste the flesh)
Hold me up against the wall
Give it 'til I beg, give me some more
Make me bleed, I like it rough
Like it rough, rough, rough
Push up to my body, sink your teeth into my flesh
[…]
Subito Li lo squadrò “di nuovo con questa storia!? E perché diavolo hai messo proprio questa?!! Stai cercando di farmi sembrare una puttana o uno spogliarellista?” urlandogli e saltandogli addosso, fortunatamente era vestito con almeno i pantaloni, ignorando come alcuni dei ragazzi si scusarono tornando in doccia rossi mentre altri stavano lì scioccati dalla scena davanti a loro che mostrava un Li con il busto scoperto sopra e a cavallo dei fianchi di un Izuku ridacchiante e bagnato di vapore semi svestito ed entrambi arrossiti per il calore della stanza e in una posa che, assieme all’effetto del testo della canzone ancora in funzione, fece salire la pressione ai restanti ragazzi dello spogliatoio; nello stesso tempo Kaminari svenne per la perdita di sangue dal naso e avrebbe sbattuto la testa se Kirishima e Shinso non l’avessero preso non che loro stessero meglio.
Mentre le femmine erano appena uscite aspettando gli altri videro un Izuku correre ridendo e Li inseguirlo come prima dopo l’allenamento, solo sembrava più arrossito, e Ochacho domandò “ma che è successo?” poi sentirono la porta dello spogliatoio maschile aprirsi e vedere gli altri loro compagni che erano rossi in viso e alcuni con un tovagliolo al naso “...che cos’è successo Iida?” chiese Momo confusa al suo collega rappresentante, il quale sì schiarì la gola dicendo nonostante il rossore che avvertiva sulle guance “uhm… per farla semplice un’altra ripetizione di quello che è successo prima...con la musica” e la ragazza capì arrossendo così come le altre “davvero? Accidenti e ce lo siamo perso!” disse Mina contrariata con assenso da parte delle altre “q-queste sono parole fuori luogo Mina! Non è e-educato” intervenne il rappresentante agitato “suvvia Iida siamo pur sempre ragazze ed è normale che se ci capita uno come Li-kun davanti fantastichiamo, soprattutto se mette in mostra il suo corpo in quel modo” ribatté la ragazza dal quirk dell’acido con l’accordo di tutte le altre “giusto inoltre ti abbiamo visto prima quindi non fare il sostenuto! Anche adesso hai un fazzoletto al naso!” aggiunse Ochaco e Tenya si zittì un po’ imbarazzato.
“Comunque che canzone ha usato? Sono curiosa” chiese Jirou e Denki le rispose con il fazzoletto a naso “n-non lo so con certezza abbiamo capito poco dalle parole…ma era davvero fottutamente sexy Jirou” e Jirou spalancò gli occhi “davvero? E nessuno di voi ricorda le parole?” tutti scossero la testa poi sentirono una notifica e videro Shinso aggrottare la fronte ad un file che gli era stato mandato, aggrottando la fronte ci cliccò sopra solo per spalancare gli occhi e approfondire il rossore che si stava attenuando, “che cos’è Shinso-kun?” domandò Mina e lui disse "è il video di cui stiamo parlando" e alzò il volume quel tanto che basta per far sentire l’audio.
Jirou avvicinò l’auricolare per ascoltare le parole e sebbene all’inizio non capì al ritornello lo fece e arrossì allontanandosi come se si fosse scottata “è-è davvero q-questa??” chiese balbettante e al cenno di Hitoshi lei si mise una mano alla bocca arrossendo e le altre chiesero a Jirou che tipo di canzone fosse e lei prese il cellulare e gliela fece ascoltare tramite il suo cellulare, e sottotitolata...inutile dire che tutte le ragazze furono sconvolte e arrossate per non aver potuto assistere allo show delle docce maschili.
Quando Wanyin si ritrovò all’uscita per prendere Li e Izuku sapeva che fosse successo qualcosa “che cosa avete combinato voi due?” domandò ai due ragazzi dopo averli salutati e con confusione di Xichen ed Eri “a-ah niente!” disse frettolosamente Li facendo alzare un sopracciglio al coltivatore Jiang e Izuku disse “diciamo che Li adesso ha qualche follower a scuola!” strizzando l’occhio ridendo all’occhiataccia che ricevette “non osare Izuku” l’avvertì il finto moro ma il verdognolo non l’ascoltò e fece vedere ai due adulti i due video che fece.
Quando finirono A-Cheng sospirò massaggiandosi il viso mentre Xichen tremò dalle risate trattenute con una mano sulla bocca girandosi nascondendosi parzialmente anche dallo sguardo d’avvertimento di Li ma poi Eri, dolce ed innocente qual’ era, chiese “perché vedere Li-nii muoversi sta facendo uscire il sangue dal naso agli altri quando cade sopra alcuni di loro!” e Mei rise “perché è dannatamente sexy!!” essendo zittita da uno schiaffo da parte dello studente in questione “non insegnarle queste cose! È ancora troppo giovane”.
Shoto tornò a casa venendo accolto da Fuyumi “ciao Shoto! Bentornato” “ciao Fuyumi-san” rispose lui “allora com’è andata oggi a scuola?” e a questa domanda il ragazzo ripensò a quello ch’era successo nei giardini e nelle docce e arrossì leggermente inoltre, con suo sgomento e imbarazzo, Fuyumi decise in quel momento di girarsi e di conseguenza quando lo vide in un tale stato rimase sorpresa “oh mio Dio Shoto che è successo? Stai bene? Hai la febbre?!” chiese un po’ allarmata “s-sì sto bene, ho solo ricordato qualcosa che è successa oggi a scuola” “oh? Raccontami anche a me!” parlò curiosa e un bel po’ eccitata di sentire che cosa fosse successo per far arrossire suo fratello che non esprimeva mai emozioni come in questo momento, sapeva che non poteva dirle di no così con imbarazzo e titubanza Shoto gli raccontò tutto, dalla dimostrazione di Li al percorso che allo scherzo di Izuku con le canzoni ed inutile dire Fuyumi era dapprima incredula e poi estremamente divertita.
Fuyumi ascoltò la storia di Shoto e non poté non ridere quasi a crepapelle “devo davvero conoscere questi due ragazzi! Non è la prima volta che esprimi emozioni così a causa loro!” disse ridendo venendo poi come Shoto abbassò lo sguardo arrossendo un po’ “mio, mio sarà che ci ho preso sulla cotta? Magari per tutti e due?” scherzò lei divertendosi a prendere in giro bonariamente il fratello cosa che non ricordava di aver mai fatto prima d’ora “non è così!!” disse lui di rimando quasi imbronciato avendo capito che cosa intendeva sua sorella quando glielo disse anche la prima volta, poiché si era andato ad informare; dopo cena Shoto andò in camera per finire i compiti “strano, solitamente li finisci prima…oh, può essere il motivo è per quello che mi hai appena raccontato? Oppure per qualcosa legato ad esso?” disse cantilena la sorella facendo una faccia quasi maliziosa e lui balbettò “no!” prima di andare in camera cercando d’ignorare le risate di sua sorella; sospirò ricontrollando l’ultimo esercizio di matematica prima di chiudere il libro e gli appunti riponendoli nello zaino, una volta fatto ciò si fece una doccia e si sdraiò sul letto navigando un po’e con il cellulare, alla fine curioso andò su Herotube digitando le parole della prima canzone che sentì e una volta trovata l’ascoltò, fece lo stesso con la seconda solo per rimanere scioccato e arrossito alla fine del loro ascolto soprattutto l’ultima.
Li sospirò per la centesima volta da quando si era alzato, ovvero un ora fa, anche mentre entrava in classe “piccolo ascoltatore va tutto bene?” gli domandò Hizashi, vedendolo in quello stato, al quale rispose “ sto bene Yamada-sensei…anche se potrebbe ritrovarsi con uno studente in meno” affermò socchiudendo gli occhi “oh bè posso sapere chi sarebbe?” chiese un po’divertito e confuso “Izuku Midoriya” e Hizashi fece un sorriso “ah tuo fratello e posso chiedere perché?” e prima che il suo primo studente preferito potesse rispondergli arrivò la risposta direttamente dal soggetto “buongiorno a tutti! E il motivo è perché ho reso Li sexy e popolare tra le classi di eroica, oltre che in tutta la scuola” strizzando l'occhio cogliendo di sorpresa l’insegnante che rimase un attimo spiazzato “c-capisco…” ora capiva perché Aizawa era un po’ stanco ma allo stesso tempo divertito ieri pomeriggio e giurò di vedere Vlad più stressato del solito, “vuole vederlo?” propose il verdognolo e subito Li lo caricò mentre Hizashi osservò mezzo divertito l’inseguimento tra la classe che un po’ preoccupato che potessero farsi male e rompere qualcosa “ok voi due basta, sono sicuro che potete risolvere la cosa senza uccidervi a vicenda ” li calmò e il moro sbuffò “sei troppo ottimista Yamada-sensei” “bè è una mia qualità!” rispose allegro e una volta arrivati tutti i loro compagni iniziò la lezione.
Durante il pranzo andarono da Mei che li stava aspettando “come mai oggi pranziamo qui? Solitamente mi trascinate via” chiese lei mentre mangiava il pranzo che le avevano portato “perché Li ha bisogno di una pausa dall’essere troppo seducente” rispose Izuku guadagnandosi una gomitata forte allo stomaco e Mei rise “davvero hot il video Zuzu!” e Li la squadrò anche a lei “ma è vero! Sono sicura che tutti quelli della classe si saranno fatti almeno un sogno su di te” “sicuro Denki Kaminari e Shinso” scherzò il verdognolo “e forse anche Todroki-kun!” aggiunse poi e Li lo guardò male “non potrebbe succedere per ovvie ragioni” affermò ma la ragazza rispose “mah tecnicamente nel Medioevo lo facevano e non era così raro” e Izuku aggiunse “esatto e poi immagina la faccia di Endeawhore se sapesse che Todoroki ha una cotta per un ragazzo e per te che lo hai battuto!” “e non dimenticare se scopre chi sia in realtà per loro!” finì Mei.
Quella mattina Xichen stava accompagnando Eri alla sua nuova scuola e già da prima che uscissero di casa la bimba era molto ansiosa, se il modo in cui si aggrappava alla gamba di Wanyin dicesse qualcosa, tant’è che il coltivatore Lan aveva pensato di proporre di rimandare la cosa ma prima che potesse parlare A-Chen staccò lentamente la stretta presa e s’abbassò al suo livello dicendole “andrà tutto bene Eri, lì dove andrai ci saranno altri bambini che ti faranno compagnia finché non torneremo a casa insieme” e la piccola si morse il labbro nervosa “e-e se non piacessi? O s-se perdessi il controllo facendogli del male a causa della mia maledizione?” domandò versando un paio di lacrime e Jiang Cheng si sentì triste per lei, il danno che quello stronzo le aveva fatto a livello psicologico era profondo…ma era quasi sicuro che l’avrebbe aiutata ad uscire da questa, avrebbe fatto tutto quello che poteva per aiutare Eri a crescere e superare i suoi traumi non voleva che passasse una vita piena di insicurezze come lui, come non lo sta permettendo a Li non lo permetterà neanche a lei, “è questo quello che ti preoccupata di più Eri?” e la bimba annuì “non voglio fare del male a nessuno come ho fatto a-“ il coltivatore la fermo “basta Eri te l’ho già detto la morte dei tuoi genitori non è stata colpa tua, è stata colpa di lui (Chisaki) capito?” ed ella annuì ancora incerta.
Vedendo ciò egli manifestò la sua sacca iniziando a frugare dentro fino a trovare un piccolo amuleto che prese in mano “questo è un piccolo amuleto fatto da dove provengo io, incanalerò un po’ del mio potere all’interno così che ti aiuterà a tranquillizzarti laddove ne avessi bisogno ok? basterà che tu lo stringa” appena finì di dire ciò infuse un po’ del suo potere e gliela mise al collo, Eri subito la toccò e con sua sorpresa sentì una piccolo calore provenire dall’oggetto che la calmò poi l’abbracciò “grazie W-Wanyin” e lui l’abbracciò a sua volta lasciando che il suo calore penetrasse nel corpo della bambina; dopo quella piccola scenata dolce che scaldò il cuore di Xichen egli aiutò al bambina a mettersi le scarpe e prendendo lo zaino” vuoi portalo tu e lo porto io?” le chiese gentilmente “t-tu per favore” rispose lei prendendo poi al mano più grande che le veniva offerta “ciao Wanyin” disse il Lan prima che i due uscissero.
Durante la strada la bambina si guardò intorno, il suo aspetto era lo stesso di quando l’aiutarono a sorpassare Overhaul, quindi i capelli neri mentre per la questione del corno Xichen optò per un piccolo talismano che avrebbe dato l’illusione agli altri di non averlo, almeno sarebbe stata un po’ più al sicuro finché non avrebbero risolto la questione con quel Chisaki su cui i due ex Leader di setta indagarono un po’, e a quanto pare la questione era un po’ più seria del previsto infatti questa persona aveva legami, e probabilmente faceva anche parte, della Yakuza e a causa di ciò Wanyin decise che avrebbe parlato a giorni con Nezu per vedere se lui conoscesse questa persona e ricavare più informazioni poiché su Internet non sembrava esserci molto.
Il Lan si riscosse dai suoi pensieri quando vide i cancelli della nuova scuola di Eri ricontrollò l’indirizzo per l’ultima volta prima di girarsi verso la bimba “sei pronta Eri?” e la bimba scosse la testa “non esattamente” e lui rise un po’ abbassandosi alla sua altezza “va bene avere paura piccola Eri, tutti ne abbiamo è una cosa naturale averla e non c’è da vergognarsi, quello che possiamo fare con lei è ascoltarla ma non lasciarle prendere il sopravvento” “m-ma come faccio a sapere se è giusto averla o no? E se non fossi in grado di farlo?” chiese lei “non posso rispondere a questa domanda Eri perché non saprei come fare, è una cosa che capirai tu stessa quando arriverà il momento, ma posso dirti una cosa quando sei in dubbio con la tua mente e non sai quale decisione prendere c’è una cosa che potrebbe aiutarti…il tuo cuore” le disse li toccandole il petto dove si trovava l’organo e lei annuì leggermente, anche se incerta, camminando insieme all’adulto stringendo il piccolo ciondolo.
I due s’incamminarono alla segreteria venendo accolti da una signorina giovane “salve signore, come posso aiutarvi?” domandò gentilmente “salve mi chiamo Lan Xichen e sono venuto a portare la piccola Amy a scuola” gli sorrise, lui e Jiang Cheng decisero di segnarla a scuola con un altro nome così che sarebbe stato ancora più difficile per Chisaki e i suoi uomini rintracciarla “ah certo! Abbiamo i documenti pronti” disse e aprì un cassetto prendendo dei documenti “ok compila questi documenti per favore e firma in fondo, prenditi tutto il tempo che ti serve” le disse e Xichen lasciò la mano della piccola che rimase lì attaccata a lui quasi come una cozza mentre il Lan compilò i documenti con le informazioni richieste aggiungendo anche il nome e il numero di Jiang Cheng come contatto per emergenze, una volta ricontrollato tutto firmò e consegnò i fogli “perfetto! La tua nuova insegante, o meglio assistente insegante, dovrebbe essere qui a momenti…oh eccola! Fuyumi-san!” chiamò una donna appena entrata dalle porte la quale si girò verso di lei, “Akane-san!” la salutò avvicinandosi.
Il Lan osservò la persona che si stava avvicinando, era una ragazza giovane poco più di 20 anni, aveva i capelli bianchi con alcuni accenni di rosso e aveva li occhi grigi ‘non belli come quelli di Wanyin ma carini, anche se sembra un po’ troppo giovane’ pensò prima di schiaffeggiarsi mentalmente per la prima parte, portava gli occhiali e indossava una camicia classica con un gonna a tubino, nel complesso sembrava una ragazza seria e professionale ma al contempo dolce e gentile “ciao come stai?” le domandò Fuyumi “bene dai, scusa se ti ho chiamato così forte ma è arrivata la bambina che sarà la tua nuova alunna” disse Akane indicando Eri e l’uomo che l’accompagnava ‘è molto attraente’ pensò la Todoroki prima di sentirli presentarsi “salve signorina Fuyumi-san mi chiamo Lan Xichen e lei è Amy” la quale guardò la giovane donna salutandola piano ma stretta ancora alla veste dell’adulto e la maestra capì rapidamente che doveva essersi dell’altro “ciao anche a voi, è un piacere conoscervi come sono sicura Akane abbia detto non sono un insegante effettiva ma un’assistente insegante in prova tuttavia mi sono state affidate alcune materie che insegnerò alla classe ceh frequenterà tua figlia” rispose gentilmente e con un piccolo sorriso prima di rivolgersi all’amica “ok allora me ne prenderò cura io da qui in poi e gli farò fare un piccolo tour, grazie Akane-san” proseguì dopo e Akane annuì.
Fuyumi portò i due in un piccolo giro facendogli vedere le aule, i bagni, i giardini e la palestra, una volta che finì di fargli fare il tour però si fermò e quando fu sicura che fossero soli disse “c’è qualcosa che devo sapere sulla piccola Amy? Perché ho notato alcuni comportamenti che potrebbero essere derivati da …traumi di alcuni tipi” Lan Xichen fu vagamente sorpreso della teoria della giovane donna ma senza molta scelta le rispose “in effetti è così, lei al momento è con me e il mio partner poiché la famiglia dove si trovava prima… diciamo non la trattava bene” decise di dare mezze verità poiché non sapeva se potesse fidarsi di lei, per quanto fosse gentile aveva imparato per esperienza personale che fidarsi ciecamente delle persone e dei loro modi apparentemente gentili (vedi com’è andata a finire con Meng Yao) e la donna annuì “capisco, immagino che al momento sia ancora una questione in fase di risolvimento” “si è così” “va bene capisco, c’è qualcos’altro che dovevo sapere su di lei che richieda attenzioni? Eventuali allergie, ferite che devono ancora guarire o cose del genere? In quanto assistente tirocinante devo esserne a conoscenza” domandò ma l’uomo scosse la testa “no l’unica cosa è che è una bambina timida e molto riservata” stava per dire qualcos’altro ma poi guardò la bimba e gli disse “posso dirle della tua paura o vuoi dirgliela tu?” ed Eri guardò lui e la donna e poi chiese “d-devo dirlo per forza?” e Xichen le rispose “se non vuoi no, tuttavia farle sapere un po’ il concetto in generale potrebbe aiutarla ad aiutarti finché non arriveremmo io e Wanyin” ed Eri riflette mordendosi un po’ il labbro prima di dire “i-io non ho il pieno controllo de mio quirk e… ho paura di fare del male a qualcuno”.
Fuyumi sentì il cuore stringersi alla confessione della piccola ‘poverina, mi chiedo che cosa le sia successo’ si chiese prima di sentire l’uomo parlare “andrà bene Amy, ricorda quello che ti abbiamo detto io e Wanyin ok? E ricorda che hai questo” rassicurandola indicandogli il piccolo oggetto al collo e lei annuì stringendo il ciondolo; dopo la conversazione Xichen lasciò la piccola Eri poco più avanti alla sua nuova classe e lei li abbracciò le gambe “verrete a prendermi tu e Wanyin?” e lui annuì carezzandole i capelli “lo faremo e poi andremo a prendere gli altri insieme ok?” e lei annuì staccandosi e prendendo la mano di Fuyumi ed entrarono nella classe con la donna che gentilmente le parlava cercando di tranquillizzarla "andrà bene Amy-chan se hai qualsiasi problema vieni da me e lo risolveremo ok?" e la bimba fece un piccolo e timido cenno d'assenso .
XIchen restò qualche secondo ad osservare come Eri fu presentata con il nome di Amy alla classe prima che se andasse poiché avrebbe rischiato di fare tardi mentre passò nuovamente davanti alla receptionist sentì la voce di Akane chiamarlo “ ah è andato tutto bene?” e lui le sorrise “al momento sì, spero che la piccola Amy si diverta “ e la ragazza annuì “lo farà scuramente Fuyumi Todoroki sarà una delle migliori aitenti inseganti che abbiamo, molto sensibile e gentile con tutti i bambini!” vantò la donna, non notando come Xichen s’irrigidì impercettibilmente nell’udire il cognome della giovane donna ‘Todoroki?...accidenti’ disse prima di salutarla e andarsene, ‘dovrò parlare di questo con Wanyin appena ci vediamo’ pensò.
Quando Wanyin uscì dal lavoro per raggiungere Xichen, e andare a prendere Eri, quest’ultimo era stato un po’ agitato anche durante il lavoro ma niente che non abbia potuto gestire tuttavia il coltivatore viola intuì subito che qualcosa preoccupava l’altro un po’ così gli chiese “ehi Xichen tutto bene?” e il Lan ebbe un’espressione un po’ incerta “c’è qualcosa di cui devo parlarti e riguarda la nuova insegante di Eri” sentendo questa frase subito si mise sull’attenti “che cos’è?” “il suo nome è Fuyumi… Fuyumi Todoroki” e Wanyin spalancò leggermente gli occhi “cazzo” imprecò e l’altro annuì, “tu che ne pensi di lei? Avrai avuto un opinione immagino” gli domandò un po’ preoccupato il coltivatore Jiang ma quando sentì dell’incontro che avevano avuto il Lan e la giovane donna si sentì un po’ più calmo “ok hai fatto bene a dirle una mezza verità ma non il suo vero nome, vediamo com’è andata e poi decidiamo come procedere” così deciso i due s’incamminarono verso la scuola elementare “pensi che dovremmo dirglielo a Li?” domandò l’uomo dagli occhi dorati “non lo so con sicurezza Xichen, ma credo che sarebbe meglio che lo scoprisse da noi piuttosto che da qualcun altro o in una situazione diversa” e il Lan concordò rimanendo poi sorpreso dal nome usato da Wanyin, il quale deve aver capito perché tossì imbarazzato distogliendo il viso non vedendo come l’altro coltivatore bianco sorrise piacevolmente e un po’ eccitato.
Arrivati alla scuola i due entrarono nel cancello aspettando fuori le classi e ovviamente fecero abbastanza scalpore per il loro aspetto e portamento soprattutto perché Lan Xichen stava diventando un po’ più conosciuto grazie al suo lavoro di modello, e anche l’impresa dove lavorava stava pensando di fargli fare alcuni piccoli spot pubblicitari, quando videro la classe di Eri uscire la videro insieme agli altri ma vicino alla maestra aspettarono che la folla sciamasse un po’ prima di avvicinarsi e non appena li vide rilassò le spalle aspettando che fossero vicini lasciò la mano dell’insegante e subito s’attaccò a Wanyin il quale la sollevò in braccio, sapendo che non c’era modo di staccarla e a lui segretamente faceva piacere, “è andata bene oggi?” gli domandò Jiang Cheng e lei annuì con la testa “s-sì…i miei compagni sono tranquilli” e il Jiang sospirò sollevato almeno di questo “ascolta devo parlare un attimo con la tua nuova maestra quindi ti lascio con Xichen ok?” parlò lui porgendola all’altro che la prese delicatamente e lei s’attaccò subito a lui con la testa messa sulla sua clavicola mentre egli le chiedeva di raccontarle quello che aveva fatto mentre le toglieva lo zaino tenendolo sulla sua spalla, non sapendo che stava attirando abbastanza sguardi da alcuni genitori.
Jiang Cheng osservò la piccola scena con un sorriso genuino prima di recarsi dalla maestra, aspettò che per lo più se ne fossero andati prima che anche lei si accorse di lui e gli sorrise “salve posso aiutarla?” “sì sono qui con Lan Xichen per via di Amy la sua nuova alunna e vorrei sapere com’è andata oggi?” e le s’illuminò “oh sei Wanyin? Xichen-san ti ha nominato prima” iniziò avendo la sensazione di esserle in qualche modo famigliare ‘eppure mi ricorderei se incontrassi un bel tipo come lui…con quegli occhi grigi diversi dai miei, capelli lunghi raccolti a coda alta, fisico scolpito in forma ma snello…’ pensò vagamente prima di rispondere per fermare quei pensieri che sarebbero potuti diventare abbastanza inappropriati “è andata abbastanza bene considerando tutto, è rimasta prettamente in silenzio all’inizio ma da quello che mi ha detto il tuo partner è normale che abbia bisogno di tempo per adattarsi”.
Wanyin annuì aspettandosi questo comportamento “va bene…e ha dato cenni di spaventarsi o ha avuto paura di attivare il suo quirk o di perdere il controllo?” domandò ancora “be’ non ne sono sicura, non me ne ha parlato e non ho visto niente di sospetto però ho visto che per almeno un paio di volte ha tenuto stretto un ciondolo, che presumo gli avete dato, quindi credo che l’abbia aiutata con questo suo problema al momento, ma se ci sono cambiamenti glielo farò sapere subito” rispose lei gentilmente “capisco grazie per aver risposta alle mie domande” ringraziò lui ma lei scosse la testa “non ce n’è bisogno signor…” “Jiang, Jiang Wanyin” disse lui “signor Jiang è bello vedere che i genitori si preoccupino del benessere dei loro figli, inoltre è il mio lavoro e mi piace prendermi cura di loro” gli rispose lei sorridendo gentilmente.
Mentre Jiang si stava girando, dopo averla educatamente salutata e ringraziata, Fuyumi vide il nastro tra i capelli di colore viola che gli teneva la coda e fu in quel momento che si ricordò di quando Shoto fu quasi investito mentre attraversò la strada e ricordandosi della sua descrizione dell’uomo che lo salvò e spalancò gli occhi chiamandolo “aspetti per favore! Tu sei quello che ha salvato mio fratello dall’essere investito giusto?” ed egli la guardò annuendo e domandando a sua volta “sì… tu sei sua sorella dunque” lei annuì “sì Fuyumi Todoroki, volevo ringraziarti per averlo salvato” lo ringraziò chinandosi “non ce n’è bisogno signorina Todoroki, suppongo stia bene” rispose lui “sì, sì ha avuto un lievissimo trauma cranico ma gli è passato subito” diede l’informazione “allora va bene così, mi fa piacere sentirlo” disse lui annuendole e poi la salutò e raggiunse Xichen e Eri.
Fuyumi osservò i due adulti, anche il Lan aveva un nastro bianco tra i capelli, e la bimba andarsene e non poté non invidiarli un po’ ‘magari avessi avuto una famiglia così anche io senza preoccuparmi di essere abbastanza brava da cercare di tenere uniti tutti o di sentire le urla e le grida nella mia testa e probabilmente anche Touya sarebbe…’ si ritrovò a pensare prima di scuotere la testa liberandosi da quei pensieri malinconici e tristi fortunatamente una sua collega la raggiunse “Fuyumi-chan!! Hai idea di chi fosse quel tipo?!” e la donna approfittò della cosa per alleggerire la sua mente “il bel tipo con cui parlavo?” la collega scosse la testa “anche lui è molto bello ma mi riferivo all’altro! Lo sai chi è?” ma lei scosse la testa “scusa Miriam ma temo di no” “è il nuovo modello!” parlò ad alta voce prendendo il cellulare e mostrando la foto di una rivista che mostrava Lan Xichen in un completo a tre pezzi nero con camicia bianca seduto su una sedia di lusso con i capelli sciolti e il viso poggiato sul palmo della mano sinistra “visto quant’è fico??!” domandò Miriam e Fuyumi si ritrovò ad arrossire e annuire ‘…credo che passerò a comprarmi la rivista pima di tornare a casa ’ disse prima che tornassero a scuola per prendere la borsa fermandosi all’edicola per la rivista.
Wanyin, Xichen e i loro figli, compreso Izuku, si diressero nell’ufficio del preside che li accolse con entusiasmo facendoli poi accomodare offrendogli il tè “allora che cosa voleva chiedermi signor Jiang?” domandò la chimera dopo qualche chiacchiera oziosa e l’uomo bevve un sorso appoggiando la tazza sul piattino e parlare “vorrei chiederle una cosa ma prima voglio che la conversazione che avremmo rimanga tra noi e queste mura” la chimera cercò qualcosa nello sguardo o postura dell’altro per vedere se potesse avere un idea di quello di cui voleva chiedergli a sembrava che il signor Jiang fosse attualmente illeggibile e serio, “ha la mia parola” e Jiang Cheng le domandò “conosce una persona che si fa chiamare Overhaul?”.
Chapter 12: Capitolo 12 - Overhaul
Notes:
Hello i know this chapter is maybe a little shorter than usula, but i had to do it for plot reason.
I hope you enjoy anymay.
Chapter Text
Sentendo quel nome la chimera acuì lo sguardo chiedendosi come lo conoscano “sì, è un membro di un organizzazione pericolosa che sta lavorando su qualcosa; gli eroi e la polizia stanno indagando da tempo su di loro ma ancora non hanno ancora compreso pienamente quali siano le loro vere intenzioni né su cosa stiano progettando” rispose notando solo ora come una bambina, che non ricordava di aver notato le altre volte che si erano visti, fosse seduta, quasi rannicchiata, addosso al coltivatore; attualmente aveva il suo aspetto normale cioè occhi rossi, corno sul lato della fronte tranne i capelli, che erano ancora neri su richiesta della stessa Eri che voleva tenerli come i due adulti e suo fratello Li.
La bimba incrociò brevemente i suoi occhi prima di schiacciare la testa sul fianco di Wanyin che le mise una mano sulla testa mentre parlò “capisco, adesso suppongo che ti stia chiedendo perché ti ho posto questa domanda” e l’animale annuì “mi piacerebbe saperlo, anche perché non è da tutti conoscere una persona del genere o sentirlo nominare a meno che non si frequentano certi ambienti o si trovi in possesso di qualche informazione su di loro e visto che si ritiene sia un individuo abbastanza pericoloso sarebbe il caso che venisse preso il prima possibile” rispose mettendo le mani giunte davanti al mento.
Wanyin gli raccontò di come avesse trovato Eri quasi due settimane fa e come d’allora abbia vissuto con lui e gli altri e di come avesse fatto delle ricerche per conto suo su questo individuo conosciuto come Chisaki; inutile dire che la chimera rimase sorpresa dalla situazione non poteva credere che questa bambina avesse passati anni insieme a una persona spregevole come quella e non era di certo stupido da non leggere tra le righe di quello che Wanyin stesse dicendo il quale, capì la chimera, omise alcune informazioni in modo che la piccola non abbia un attacco di panico; “capisco, mi dispiace per quello che hai passato Eri-chan” disse la chimera guardando la bambina con compassione “ma sono felice che tu abbia trovato qualcuno che si prenda cura di te” gli sorrise e la bimba annuì in maniera sommessa calmandosi un po’ staccandosi dal coltivatore e mettersi un po’ più dritta.
Xichen, Mei, Li e Izuku restarono in silenzio ad ascoltare i due parlare finché il primo parlò “al momento l’abbiamo segnata ad una scuola elementare con un altro nome, Amy, e abbiamo alterato il suo aspetto così che non sia facilmente riconoscibile, dato che presumiamo che questo tizio abbia conoscenze in molti posti” e la chimera annuì al ragionamento “è stata una buona mossa, Overhaul è una persona che ha conoscenze quasi ovunque in politica, polizia, studi legali ed altro” si complimentò poi continuò “dato che siamo in argomento vi farò sapere che si svolgerà una riunione dove s’incontreranno tutti quelli che stanno partecipando a questa operazione per vedere a che punto sono e dato che alcuni dei miei dipendenti parteciperanno al colpo io e gli altri professori e pro eroi saremo messi al corrente degli ultimi sviluppi” disse invitandoli molti indirettamente alla loro piccola riunione.
Wanyin e Xichen si guardarono a vicenda quasi come se comunicassero tra loro prima che il Lan chiese “possiamo sapere quali tuoi dipendenti parteciperanno?” con tono gentile ma serio e “Aizawa Shota, che sono sicuro ricorderete e Yamada Hizashi, ma ci saranno anche esterni tra cui Endeavour” alla chimera non sfuggì come tutti, a parte Eri, acuirono lo sguardo “ci saranno anche altri dei miei ma saranno di scorta quindi non parteciperanno effettivamente ma solo come sostituiti e rinforzi se dovesse sucedere qualcosa, mentre i primi due saranno nel gruppo principale” i due adulti assorbirono le informazioni poi Wanyin parlò “in quel caso mi unirò anche io”.
La sua affermazione lasciò la sua famiglia a bocca aperta “Wanyin” disse Xichen con preoccupazione e un po’ di confusione “voglio solo assicurarmi che questo Overhaul sia fuori dalla vita di Eri e mi fiderò solo se lo vedrò io stesso con i miei occhi” parlò risoluto e Xichen sapeva che non poteva fargli cambiare idea la sua testardaggine era davvero incredibile inoltre, anche lui preferiva accertarsene con i suoi occhi 'probabilmente sarà dovuto a quello che successo nel nostro mondo' pensò il coltivatore bianco, così sopirò impercettibilmente rispondendo “bene…ma verrò con te” disse e Wanyin lo guardò probabilmente per negargli la richiesta ma il suo sguardo lo fece restare in silenzio accettando la scelta per il momento “voglio che venga messo via come te quindi ti accompagnerò se deciderai di andare” facendo sospirare l’altro ‘non ti lascio andare in una situazione pericolosa senza aiuto, non permetterò che si ripeta ciò che avvenne con i Wen’ pensò determinato tra sé.
“Abbiamo delle informazioni che potrebbero agevolare il vostro compito nello stanarlo quindi non credo che abbiamo molta scelta, non se vogliamo porre fine a qesta cosa il più rapidamente possibile” parlò il coltivatore Jiang “allora siete più che benvenuti a venire con me alla riunione di cui vi ho parlato, dovrebbe comunque iniziare tra pochi minuti e così parlereste una volta sola” “bene ma non voglio che i bambini assistano” parlò Wanyin riferendosi a Mei, Li, Izuku ed Eri “in quel caso possono rimanere qui nel mio ufficio” “ per me va bene” disse; una volta che Wanyin rassicurò la bambina che sarebbero stati a poche porte di distanza, oltre che ricordarle del ciondolo che aveva con sé, la chimera ed i due uomini uscirono lasciando Eri tra i due maschi.
i ragazzi rimasero in silenzio solo per un minuto finché Li la prese in braccio tenendola stretta per calmarla e dire “ehi Izuku, Mei andiamo a goderci lo spettacolo!” gli altri due non capirono finché Mei ebbe le stelle agli occhi “sì Capitano!” disse eccitata prima di cercare nella sua borsa un oggetto specifico che mostrò a tutti “questa è un telecamera che ci permetterò di vedere e sentire tutto quello che succede nella stanza durante la riunione” disse mettendola subito in funzione mentre Izuku aprì la porta dell’ufficio quel tanto che bastò per farla passare mentre Mei la dirigeva nel corridoio fino a dove vide Xichen entrare nella stanza, essendo l’ultimo avrebbe dovuto chiudere la porta e subito la piccola telecamera lo seguì proprio un istante prima che la porta si chiuse, essendo piccola nessuno s’accorse di lei che si andava a posizionare dietro il muro dove c’era la chimera.
Appena entrarono alcuni volti (Aizawa, Hizashi e All Might) li riconobbero li salutarono con un cenno educato comunque rimanendo però sorpresi e curiosi del loro arrivo mentre al contempo si sentì un grido “AHHH! Sei tu!” arrivò la voce di Midnight “ti riconosco!!” continuò mentre indicava Xichen il quale sembrava come un cervo davanti ai fari “p-perdonami signorina m-ma non mi ricordo di averla visto prima” disse un po’ imbarazzato con un po’ divertimento di Wanyin ’peccato che non possa registrarlo’ pensò, “sei il nuovo modello apparso da pochi mesi!!! Posso avere un ‘autografo?!” chiese prendendo una rivista dalla borsa che doveva avere lì da qualche parte, anche perché altrimenti nessuno sapeva dove la tenesse…o meglio non volevano saperlo; il povero Lan rispose un po’ sorridente ma ancora timido “c-certo signorina…” “Midnight o Kayama caro” rispose la donna “signorina Midnight” prendendo la penna mentre gli poneva la copertina della rivista con la sua foto e firmò il suo nome “grazie infinte! Questa andrà sicuramente nella mia camera da letto!” disse elettrizzata udendo ma ignorando i rumori di strozzi e tosse intorno al tavolo.
I tre ragazzi nell’aula risero a crepapelle mentre Eri rimase un po’ più contenuta ma sempre divertita lasciandosi un po’ trasportare dagli altri “AHAHA! Oh mio Dio, povero Xichen!” disse Izuku con le lacrime agli occhi e Li annuì mentre prendeva fiato dopo aver riso come un matto, le risate ripresero quando videro la faccia arrossata e imbarazzata del coltivatore; tornando alla sala Nezu riprese il controllo della situazione battendo le zampe “bene Kayama-san sono contento che tu sia soddisfatta, ora se abbiamo finito possiamo andare avanti!” dicendo sorridente e anche per dare un po’ di tregua al suo povero ospite; nel frattempo un divertito Jiang si guardò intorno prendendo nota degli altri presenti (Hound Dog, Majima, Tredici, Snipe, Vlad, Recovery Girl e Cementoss) i quali si presentarono poco dopo che gli altri due si accomodarono.
“Possiamo sapere chi sono i nostri ospiti? E come mai si trovano qui?” domandò Snipe con curiosità “Io mi chiamo Jiang Cheng, lui è Lan Xichen e siamo qui perché Nezu-sama crede che possiamo essere d’aiuto con una missione nella quale parteciperanno alcuni di voi” rispose preciso e conciso “e che tipo d’informazioni?” domandò di nuovo ma sta volta la chimera gli rispose “su un caso di cui siamo tutti a conoscenza… ovvero di Overhaul” e subito tutti si tesero “come sapete di lui?” chiese Vlad un po’ diffidente e Wanyin rispose, dopo essersi scambiato un occhiata con il suo partner “abbiamo incontrato una bambina che era tenuta prigioniera nel suo nascondiglio qualche tempo fa” si sentirono vari sussulti “u-una bambina?” ripeté Kayama “che cosa ci faceva una bambina lì?” chiese Vlad confuso e Xichen parlò” forse la domanda che dovreste porvi è perché teneva una bambina lì” guardando e quelle che stava sott’intendendo non era una cosa positiva.
Wanyin spiegò “circa tre settimane fa abbiamo trovato questa bambina che ci venne addosso mentre scappava da qualcuno, quando le chiedemmo che fosse successo lei ci disse che un uomo cattivo con il becco di un uccello, di nome Overhaul, e un suo sottoposto la stavano cercando” si fermò brevemente “perché? Che cosa vogliono da lei?” chiese Yamada preoccupato e il Jiang rispose “…per usarla nei suoi esperimenti” la sua dichiarazione scioccò e fece sussultare tutti “sapendo questo vi consiglio di fare attenzione ad usare i vostri quirk, da quello che la piccola Eri ha potuto carpire sembrerebbe che questo Chisaki stia lavorando su possibili armi, noi crediamo proiettili, in grado di cancellare un quirk” disse facendo sussultare e irrigidire tutti, persino Neuz rimase scioccato da questa informazione, “q-questo è impossibile?!” gridò Vlad “e c-come potrebbe fare ciò?” domandò Snipe sentendosi rabbrividire “per via del quirk di Eri, ci ha detto che il suo potere è quello di riportare un corpo allo stadio precedente, tipo un riavvolgimento di qualche tipo” e Xichen intervenne “io e Wanyin abbiamo ipotizzato che usando il quirk della piccola Eri siano in qualche modo riusciti ad influenzare le cellule del corpo umano, tramite sperimenti, che permetterebbero l’attivazione dei quirk e forse annullarle rendendo tutti incapaci di usarli”.
Nezu ascoltò il tutto con non poco timore soprattutto per i suoi dipendenti e vedendo l’agitazione degli altri parlò “se questo è vero allora le cose cambiano e la situazione è ancora più grave di quanto pensassimo, gli eroi dovranno stare molto più attenti se non vogliono rischiare di perdere i loro quirk poiché dubito che questi proiettili siano di colore speciale, saranno esattamente come gli altri, o la massimo un piccolo particolare quindi sarà impossibile, se non per Overhaul, distinguerli gli uni dagli altri ” portando le mani al mento; intanto nell’ufficio della chimera i due ragazzi e la ragazza ascoltarono quello che Jiang Cheng aveva detto prima di guardare la bambina in questione “è…vero Eri? Sei stata usata per quegli esperimenti?” domandò Li e lei annuì piano prima di nascondere il viso nella spalla.
Flashback
Eri si svegliò dal letto sudata e ansante con la fronte baganta di sudore, successivamente prese il bicchiere d’acqua sul comodino e si guardò intorno riconoscendo l’appartamento in cui si trovava appartenente a Xichen e Wanyin, vide Mei e Li dormire pacificamente e non volendo svegliarli con i suoi problemi uscì piano dalla stanza accostando la porta e portando il bicchiere vuoto per prenderne un altro, camminò silenziosamente fino ad arrivare alla cucina ma prima che poté fare qualcosa sentì dei passi dietro di lei e si girò un po’ spaventata solo per calmarsi quando riconobbe Wanyin che, quando la vide, gli chiese sorpreso “Eri va tutto bene?” e la bimba annuì leggermente guadando a terra “hai bisogno di qualcosa?” domandò di nuovo “h-ho avuto un incubo …e avevo sete ma…” e il coltivatore guardò il bicchiere vuoto “capisco” parlò avvicinandosi lentamente “ vuoi parlarne o preferiresti qualcosa di caldo per aiutarti a dormire?” ed ella disse piano “q-qualcosa di caldo per fa-vore? N-non so se riesco a dormire” e lui annuì non sorpreso della risposta dopotutto sapeva bene che parlare dei propri incubi era difficile ‘almeno lei avrebbe qualcuno con cui parlarne al contrario mio…’ pensò e lui era più grande di lei quando perse tutti “va bene del latte caldo? So che è molto efficace in queste situazioni” le parlò e lei annuì spostandosi permettendo all’adulto di prendere un pentolino.
Dopo aver aperto il frigo e preso un cartone di latte, ne versò un po’ nel recipiente prima di accendere il fornello mentre sui due calò un silenzio confortevole e lui disse “non devi parlarne sai? Dei tuoi incubi intendo però ti posso dire, per esperienza personale, che neanche tenerli per sé aiuta molto diciamo non nel medio lungo periodo” e lei alzò lo sguardo dal pavimento chiedendogli “a-anche tu li hai?” “adesso non molto spesso ma sono stati ricorrenti praticamente due notti sì e un'altra pure tempo fa” rispose controllando la temperatura del latte “ovviamente non ti sto dicendo che devi aprirti con me, o con qualcuno, se non ti senti a tuo agio” versò il liquido in una tazza proseguendo “solo cerca di toglierteli dentro di te perché lasciarli ristagnare così non farà bene...ti consumeranno dall'interno” e lei domandò “…come posso fare?” e Wanyin rifletté grattandosi leggermente la testa “non saprei esattamente non era neanche il mio forte aprirmi con qualcuno…uhm forse scrivilo su un diario insieme ai tuoi pensieri” dicendo poi con un piccolo sorriso e lei ne fece uno piccolo e incerto in risposta ma per Wanyin andava bene così.
Eri pensò a quello che l’uomo gentile le aveva detto e si ritrovò a vacillare nella sua decisione poi però si ricordò di quello che le disse anche l’altro uomo gentile, Xichen, sul seguire il suo cuore e provare a fare affidamento su di esso, e in fondo anche lei voleva qualcuno di cui fidarsi e fino ad ora Wanyin era stato gentile e comprensivo con lei e la sua situazione, così alla fine parlò “riguardava q-quello che mi faceva l-lui” riferendosi ovviamente ad Overhaul, da parte sua A-Cheng rimase in silenzio ronzando leggermente in risposta mentre prese la tazza a forma di gatto che avevano comprato qualche giorno fa la centro commerciale, portandola sul tavolo della cucina e versando il liquido caldo, mentre lei continuò "lui…il mio quirk dice che mi permette di riavvolgere le cose… tipo e disse che era utile per le s-sue ricerche” si zittì prendendo il bicchiere e bevendo piano un po’ del liquido caldo e subito si sentì meglio oltre che leggermente sonnolenta grazie al caldo piacevole che sentiva avvolgerla “stava lavorando su…tipo pro-proiettili per togliere i poteri” s’affievolì all’ultimo mentre bevve ancora mentre Wanyin le accarezzò la testa cercando di consolarla e tranqullarla da qualsiasi ansia che potesse sentire in quale momento.
Dopo che finì di bere lei si alzò andando verso di lui con occhi un po' lucidi e gli chiese con voce piccola “s-sono cattiva A-A-Cheng?” e l’uomo aggrottò la fronte accigliato per l'assurdità che stava sentendo, ma poi non doveva esserne sorpreso considerando tutto “no che non lo sei perché pensi questo?” rispose lui domandandole alla fine “per-ché i-il mio quirk ha s-sviluppato quei p-proiettili…e farà del ma-le alle persone” ribatté lei qualche istante dopo annusando leggermente asciugandosi gli occhi con la manica del pigiamino che indossava.
Wanyin sentì il cuore in una morsa alla voce piccola, fragile e rotta della bambina ‘è davvero triste quello che ha subito questa bambina, è così piccola…’ pensò prima di avvolgere delicatamente le braccia attorno e avvicinarla delicatamente “tu non hai fatto niente di male Eri, sei solo una vittima di cui quel patetico essere si è approfittato per i suoi egoistici interessi” sentendola singhiozzare contro il suo petto e lei strinse la piccola mano nel suo pigiama “h-ho paura A-Cheng” confessò lei stingendo la presa più forte sul capo d'abbigliamento dell'uomo e qui la strinse ancora un po’ “lo so che ne hai e ne hai tutte le ragioni, ma non gli permetterò di prenderti…farò tutto quello che è in mio potere per proteggerti” e lei strofinò il viso contro il suo pigiama morbido, dopo qualche minuto sentì i suoi occhi chiudersi leggermente e costantemente finché cadde in un sonno che Wanyin spera sia senza incubi.
Si alzò prendendola in braccio per riportarla nella sua stanza “non ti preoccupare A-Cheng, ci penso io e mettere via la tazza” arrivò la voce di Xichen che lo sorprese facendolo sussultare leggermente “a-ah non sapevo fossi qui…sei sicuro?” e l’altro coltivatore annuì procedendo a prendere la tazza portandola al lavandino e lavarla prima di riporla al suo posto poi fece lo stesso con il pentolino; nel frattempo Wanyin rimase lì ad osservare il Lan non potendo non dandogli una buona occhiata 'anche quando si è appena alzato deve sempre essere perfetto... stupido affascinante Lan' pensò quasi imbronciato, tuttavia sembra che sia stato beccato a fissare perché sentì una risatina.
Lan Xichen ascoltò parte della conversazione tra A-Cheng e la piccola Eri con una tristezza per ciò che ha patito quella povera piccola bambina nelle mani di quel mostro, ma si sorprese di sentire A-Cheng menzionare i suoi incubi e qualche accenno sul suo passato durate la guerra contro i Wen ‘ma poi è normale no? Io stesso ho avuto problemi quando Cloud Recess è stato attaccato e quando persi mio padre, solo che io avevo qualcuno su cui contare e con cui parlare mentre A-Cheng…no’ si ritrovò a pensare triste e colpevole con il se stesso di allora, certo aveva detto che gli dispiaceva e che se avesse bisogno di una mano lui avrebbe aiutato ‘ma non era la stessa cosa no? A-Cheng ha fatto tutta la parte di ricostruzione da solo e ci è riuscito perfettamente… ciò che gli mancava era qualcuno che lo ascoltasse, qualcuno che gli dicesse che era abbastanza, qualcuno che gli impedisse di incolparsi per la morte di tutti quelli della sua Setta, qualcuno con cui potesse aprirsi ed esser sicuro che quei segreti rimanessero tra loro, che lo aiutasse a guarire, che gli riconoscesse i suoi sforzi…’ pensò di nuovo sentendosi ancora più triste facendogli aumentare la colpa; si riscosse da questi pensieri deprimenti ‘adesso è tutto nel passato, ho scelto di essere qui per lui l’ho chiesto io a Tsubaki in modo che potessi rimediare ai miei errori passati derivati anche dalla mia cecità dei miei sentimenti su di lui ma questo cambierà‘ si disse prima di far conoscere la sua presenza.
Sentì come Wanyin lo guardò e sorrise divertito prima di girarsi facendo una piccola risata alla quale l’atro distolse lo sguardo per guardare Eri tra le sue braccia, ignorando i passi che s’avvicinavano e il viso dell’altro vicino al suo “credo dobbiamo metterla a letto” disse e lui annuì non rispondendo verbalmente prima di girarsi e dirigersi verso la stanza, Xichen rimase un attimo indietro prima di raggiungerli, vide come l’ex leader mise a letto la piccola fece per alzarsi ma poi un bicchiere d’acqua gli fu messo vicino, guardò il Lan prima di prendere il bicchiere mettendolo sul comodino, infine si alzò ed uscì dopo aver dato una controllata a tutti e tre sorridendo mentre chiudeva la porta.
Fine Flashback
Wanyin tornò al presente quando sentì una mano sulla sua coscia appartenente nient’altro che a Xichen che gli chiese comunicando con gli occhi se stava bene e lui diede un cenno affermativo, guardò intorno e vide sguardi preoccupati per la situazione; “che cosa facciamo adesso?” domandò Tredici dopo che la situazione era un po’ calmata e la chimera disse “Power Loader ci sono delle tute resistenti ai normali proiettili che potresti modificare in modo d’aumentare la loro resistenza?” e l’insegante annuì “dato che non sappiamo quanto siano effettivamente più potenti questi proiettili cercherò di aumentarla quanto più possibile” promise poi la chimera continuò “Aizawa-san e Yamada-san voglio che le indossiate o sotto al vostro costume o se preferite direttamente con essa, avvertiremo gli altri se poi vorranno ascoltare o meno è un loro problema, ma esigo che voi due le indossiate” guardandoli serio e i due annuirono “dovrai farne una anche per me Majima-san a quanto pare mi hanno chiesto di partecipare anche a me” parlò poi Kayama sorprendendo un po’ tutti “quando te l’hanno detto?” domandò il biondo preoccupato “circa un’ora fa, te lo avrei comunicato subito dopo l’incontro ma a quanto pare anche adesso va bene, tuttavia sarò anche io nel gruppo di riserva”.
Poi il coltivatore Lan chiese alla chimera “perché non dovrebbero credere alle vostre parole?” riferendosi a ciò che disse qualche istante fa la chimera sull’avvertire gli altri, ed ella rispose “devi sapere che molti eroi si credono invincibili solo perché hanno un quirk di cui vanno fieri e apparentemente forti, di conseguenza non gli piace quando qualcuno li fa sembrare deboli anche se si tratta di un equipaggiamento in più o roba del genere quindi c’è possibilità che quello che dirò verrà preso sotto gamba, forse alcuni potrebbero mettere qualche protezione in più ma niente di che” e Wanyin disse scuotendo la testa “questo è un buon modo per farsi ammazzare” poi Aizawa disse “Nezu grazie alla nostra spia all’interno, sappiamo che ultimamente Overhaul è stato molto nervoso quasi paranoico e probabilmente sarà dovuto alle conseguenze per la scomparsa della bambina” “sarà sicuramente così, da quello che Wanyin ha detto la piccola Eri è la chiave per il suo esperimento quindi è normale che il fatto di averla persa lo metta in allerta e sono sciuro che abbia smobilitato tutti per ritrovarla” rispose la chimera “oltre che c’è la possibilità che sposterà la sua operazione e la sua ubicazione sapendo dell’eventualità di un possibile attacco” aggiunse l’eroe sotterraneo.
La battaglia contro Overhaul e la sua follia si stava dimostrando intensa ma non era niente che i due coltivatori non avessero già assistito e combattuto, ed in prima persona per giunta, tuttavia dovevano ammettere che questo Chisaki era davvero una spina nel fianco considerando anche il suo potere che gli permetteva di disfare e ricreare sia gli oggetti che le persone ‘davvero mostruoso quello che ha dovuto patire Eri’ pensò Jiang-Cheng quando lo venne sapere perché una piccola parte di lui temeva e sapeva che quasi certamente la piccola era stata soggetta al quirk dell'altro almeno una volta, e il solo pensare a questo lo riempì di una rabbia e di una sempre più ferrea determinazione a sconfiggerlo ea provocargli dolore.
Attualmente i due coltivatori stavano osservando lo scenario intorno a loro per decidendo dove c’era più bisogno di assistenza urgente mentre riprendevano abbastanza fiato, “un po’ come ai vecchi tempi vero A-Cheng?” gli domandò un po’ ansimante il Lan e l’altro sbuffò in risposta ad un certo punto videro Eraserhead, che stava combattendo contro Overhaul insieme ad un piccolo gruppo di eroi, attualmente occupato da vari scagnozzi che lo stavano distraendo in modo da consentire al loro Boss di fuggire, ma Wanyin non l’ avrebbe permesso così fece un cenno all’altro ex leader ed entrambi scattarono verso il gruppo con il Lan che sfoderò Shouye, la sua spada, iniziando a prendere parte dei nemici aiutando Eraserhead mentre Wanyin si fece avanti mirando ad impedire la ritirata di Overhaul.
Il coltivatore Jiang sguainò Sandu e prendendo slancio mirò al suo nemico riuscendo a ferirlo al braccio provocandogli un brutto squarcio interrompendo così la sua ritirata, grugnendo per il dolore il cattivo si scansò guardandolo con rabbia prima che lo riconobbe “ti conosco eri quel tizio dell’altra volta a cui ho chiesto di Eri” disse spalancando gli occhi momentaneamente come se avesse avuto un illuminazione prima di socchiuderli di rabbia “tu me l’hai portata via!!” gridò lanciandosi contro il coltivatore, facendo leggermente preoccupare Xichen, che aveva appena finito di sconfiggere l’ultimo scagnozzo, e anche Eraserhead; tuttavia Wanyin non aveva di certo paura infatti schivò la mano dell’altro consapevole del suo quirk e incontrando ogni colpo con Sandu o con i piedi godendosi la frustrazione del suo avversario mostrando un sorriso malizioso.
Dopo qualche minuto disse “più che portata via direi che l’ho salvata dalla tua follia” sorridendo meschinamente “perché non usi te stesso come soggetto di prova per il tuo malato esperimento invece che usare una povera bambina? Oh può essere che sei un codardo e quindi non hai il fegato?”, il suo scherno fecero infuriare l’altro il quel aumentò la velocità dei suoi attacchi, ma non poteva sapere che Jiang Cheng era un coltivatore di un altro mondo, una persona che aveva lottato e si era allenato per tutta la vita, che era uno dei più temuti nel suo mondo e che aveva partecipato a vari scontri con esseri anche più forti del suo avversario, quindi, quando egli gli trafisse la spalla da parte a parte urlò di dolore “bastardo! Chi diavolo sei?!” gli gridò allontanandosi ma il coltivatore restò in silenzio ghignandogli solo prima di partire all’attacco mirando sia alla spalla che ad altri vari punti.
Overhaul era a malapena in grado di schivare alcuni colpi da parte del suo avversario e pararne alcuni, ma sapeva che era questione di tempo prima che cedesse così usò il suo quirk e accumulò il potere acquisendo sempre più massa corporea e in questo modo ingrandirsi sempre di più grazie all’assorbimento di due degli Otto Sacrificabili sconfitti precedentemente; Wanyin osservò le azioni dell’uomo socchiudendo gli occhi sapendo di dover interrompere lo scontro per studiare la muova situazione e cautamente, ma costantemente, si allontanò fino a raggiungere dove si trovava Lan Xichen che gli stava venendo incontro “tutto bene Wanyin?” domandò l’ultimo arrivato scrutando il corpo dell’altro “sto bene Xichen ma credo che adesso sarà più difficile di prima” rispose guardando come la forma di Kai diventava un mostro enorme munito di vari artigli e vari appendici; Lan Xichen annuì in accordo “come dovremmo procedere?” domandò di rimando.
In risposta Wanyin osservò la cosa davanti a loro e la studiò momentaneamente prima di dire “potremmo usare il tuo Xiao e Zidian per distrarlo e intrappolarlo” “ma lo Xiao serve per-…ah… ho capito, ma perché funzioni sarebbe meglio che fosse più arrabbiato non credi?” contrastò “a quello lascia fare a me, mi hanno detto che ho un certo talento a provocare gli avversari” sorrise e così misero in moto il loro piano che, affinché funzioni dovevano far perdere quasi completamente il controllo di Chisaki in modo che lo Xiao potesse avere più effetto possibile.
I due coltivatori iniziarono a caricare verso Chisaki il quale non rimase di certo fermo ad aspettarli infatti deformò il terreno mandandogli pali su pali che sbucarono dal terreno fatti sia cemento che di qualsiasi altra materia trovasse e sebbene i due fossero agili e ottimi combattenti non stavano esattamente riuscendo ad avvicinarsi a sufficienza per attuare il loro piano “maledizione, abbiamo bisogno di una distrazione” imprecò Wanyin prima che sentirono dei passi raggiugerli “EHI state bene??!” sentendo la voce i due si voltarono incontrando Present Mic, colui che aveva gridato, seguito da Eraserhead, appena li raggiunsero annuirono ricambiando la domanda tuttavia appena risposero il quartetto fu costretto ad evitare un’altra serie di colpi dal mostro.
Wanyin si rivolse ai due “potete crearci una distrazione? Io e Xichen abbiamo un idea per sottometterlo ma per farlo dobbiamo avvicinarsi e metterci in posizione tuttavia a causa dei suoi attacchi difensifi non riusciamo ad avvicinarci abbastanza” Hizashi ed Eraserhead annuirono “non abbiamo troppa scelta se non lo fermiamo distruggere tutto il quartiere e i suoi dintorni” disse il moro così i quattro iniziarono a caricare direttamente il mostro Kai il quale, vedendoli arrivare, non perse tempo ad attaccare per primo mandandogli contro rami e spine appuntite ma il piccolo gruppo li evitò con agilità mentre Hizashi ne approfittò usando il suo quirk e distruggendo in un istante tutti gli ostacoli davanti a loro e facendo fare una smorfia allo stesso avversario, non perdendo tempo e la buona occasione il coltivatore bianco e quello viola usarono le loro spade per volare rapidi schivando gli altri pochi attacchi facendo lo slalom tra i vari pezzi sotto gli occhi increduli di Hizashi e solo la leggera sorpresa di Aizawa, poiché ricordava quando Jiang Cheng usò la stessa tecnica durante l’USJ, “come fanno a farlo?” chiese il biondo stupito ma riprendendosi rapidamente riusando il suo quirk per coprire i due coltivatori “non lo so neanche io, ma ho già visto Jiang Cheng farlo quella volta all’USJ quando mi ha salvato, anche se non sapevo che potesse essere così rapido e veloce nello schivare ostacoli” rispose osservando con interesse come i due schivarono gli attacchi.
Una volta che Xichen si posizionò leggermente più in alto del mostro tirò fuori il suo Xiao pronto ad iniziare e ovviamente Overhaul non restò fermo ed iniziò a mirare al coltivatore bianco, che era più vicino a lui, ma Wanyin strinse gli occhi portandosi rapidamente tra i due e usò Zidian per respingere l’attacco cosa che funzionò bruciando anche l’arto che toccò con sorpresa e lieve confusione dell’avversario “che cosa ti prende Chisaki? Miri a lui perché sei troppo pigro per seguire me che mi muovo? Non riesci a stare al mio passo? Se vuoi posso rallentare” ghignò leggermente alla rabbia dell’altro “oh è così? Che patetico” continuò rilasciando nuovamente la sua frustra che mirò un'altra serie di colpi prima che si scansò attirando l’attenzione su di se.
Xichen nel frattempo attendeva l’ordine di Wanyin guardando con una piccola apprensione come il suo amico rischiava di essere colpito un paio di volte ‘fa attenzione Wanyin’ pregò stando pronto ad intervenire per ogni evidenzia; nel frattempo i due eroi vennero raggiunti da Midnight che aveva finito con la sua parte di cattivi d’affrontare alla quale spiegarono il piano dei due coltivatori e anche lei come Hizashi rimase sorpresa, emozionata e anche eccitata.
Wanyin era abbastanza sicuro che fosse ora dell’inizio del piano effettivo e così gridò “adesso Xichen!!” la sua voce forte sorprese lo stesso Overhaul e appena pochi secondi dopo nel vento e nel cielo si sentì un delicato suono di un flauto e tutti quelli che sentirono la melodia cercarono di trovatore l’autore; qualche tempo dopo l’ascolto del suono Kai sentì che qualcosa non andava infatti gli parve di cominciare a sentire una sorta di…sonnolenza (?) interiore e pensò ’che diavolo stanno cercando di fare? Addormentarmi?’ si domandò distraendosi momentaneamente e questa sua apertura venne immediatamente sfruttata dal suo nemico che si lanciò rapidamente all’attacco colpendolo con Zidian ripetutamente “maledetto!!” gridò il mostro nel dolore per le bruciature “che razza di arma è quella?!” gli domandò arrabbiato anche se la sentì abbassarsi a causa del suono del flauto, “un arma che brucia l’impuro dell’emozioni per fare un riassunto” rispose enigmatico e con un ghigno.
E senza più parole Jiang Cheng e Chisaki continuarono a scambiarsi colpi mentre Xichen aggrottò la fronte decidendo di suonare un po’ più forte e provando a modificare un paio di note del testo frutto di un suo studio personale tempo addietro, (quando sia lui e Wanyin erano ancora nel loro mondo, e dopo l’episodio del Tempio Guanyin) mentre s’avvicinava leggermente di più allo scontro il suo intento non era solo quello di calmare lo spirito di Chisaki, ma anche cercare di frenare i suoi poteri era un ipotesi azzardata ma Xichen iniziò ad crearla dopo gli avvenimenti del Tempio.
Giù al suolo i tre eroi guardarono con confusione lo strano scenario sopra di loro “qualcuno di voi ha capito che cosa sta succedendo?” chiese l’unica donna del trio e Hizashi rispose “sembrerebbe che da quando Lan Xichen ha iniziato a suonare Overhaul stia avendo qualche problema…o sbaglio?” ed Eraserhead confermò “non sbagli infatti sembra che la melodia che sta suonando influenzi la forza o forse anche la psiche di Chisaki e Jiang Cheng lo tiene a bada indebolendolo in modo da poterlo abbattere con un unico colpo finale credo” “davvero? Ma com’è possibile? Sono questi i loro quirk?” domandò ancora la donna “in effetti non lo sappiamo neanche noi…non lo hanno mai detto no?” disse il biondo aggrottando la fronte e il moro parlò dopo “no, quando ho indagato dopo il primo incontro con Jiang Cheng, tempo addietro, ho chiesto a Tsukauchi di darmi qualche informazione su di lui ma il documento diceva che era quirkless” a questo i due lo guardarono sorpresi ma confusi “non penso che sia corretto, altrimenti come fanno a far volare le spade? E non so voi ma a me sembra che il flauto stia sprigionando una sorta di…magia, aura (?)” parlò la donna e tutti e tre tornarono allo scontro.
Wanyin vide come la loro tattica stava funzionando infatti Chisaki si stava arrabbiando sempre di più ed in questo modo la melodia dello Xiao faceva ancora più effetto per questo volò con Sandu in alto prima di scendere in picchiata verso Chisaki usando sia Zidian che le sue abilità sulla spada per evitare i vari ostacoli e man mano che si avvicinava tirò fuori dalle sue vesti un talismano infondendo con un po’ del suo QI e gettandolo verso il mostro che rimase abbaiato dalla luce accecante che scaturì da esso accecandolo temporaneamente e il coltivatore usò Zidian per legargli il muso e la parte superiore del corpo, e pochi istanti dopo Xichen smise di suonare e s’avvicinò con Shouye prima di impalarla nel corpo umano di Chisaki facendogli sgranare gli occhi e guardarlo solo per vedere quei due occhi dorati contenti un pizzico di malizia; Wanyin poi tirò Zidian con tutte le sue forze dandogli anche delle scosse con essa facendolo cadere al suolo creando un botto e un bel cratere, Xichen lo raggiunse osservando che l’altro non avesse ferite gravi, ma con suo sollievo aveva alcuni graffi non seri, prima che gli sorrise dolcemente e Jiang Cheng ricambiò il sorriso con un po’ mesto ma onesto.
Quando atterrarono videro Overhaul tornare al suo stato originale, segno che era svenuto e quindi il suo quirk si era annullato e venne preso in custodia da alcuni eroi, Hizashi subito si congratulò con i due coltivatori “siete stati incredibili! Come avete fatto a fa volare le vostre spade?!” chiese eccitato “e quali sono legati ai vostri quirk?!” domandò subito dopo Kayama mentre Eraserhead li guardò sollevato che fossero salvi e che il loro piano avesse funzionato ma anche curioso e forse leggermente diffidente.
Xichen e Wanyin si guardarono comunicando con uno sguardo “diciamo che è più legata agli strumenti stessi” divagò quello con il nastro viola e prima che qualcuno di loro potesse dire qualcosa sentirono due voci raggiungerli “Shizun!!” ed egli guardò come due figure lo caricarono finché Li si attaccò a lui mentre Izuku andò contro a XIchen “state bene meno male!!” disse il ragazzo moro “certo che sì, che ti aspettavi moccioso?” rispose un po’ burbero Wanyin mentre gli carezzava la testa dolcemente “eravamo spaventati quando vi abbiamo visto combattere contro quel mostro di Chisaki!!” aggiunse poi Izuku la cui testa fu carezzata dall’altro coltivatore “ci dispiace avervi fatto preoccupare, ma sapete che io e Wanyin abbiamo un bel po’ di esperienza” rispose dolcemente con un piccolo sorriso e Li gli fece il broncio dicendogli “ancora ci è permesso preoccuparci” e Xichen ridacchiò alla sue parole “certo che lo è, in effetti una cosa carina e che apprezziamo”.
Mentre stavano parlando arrivarono altri due eroi di cui quasi tutti i presenti non erano entusiasti “voi due chi siete? E che autorizzazione avevate per aver interferito con questa operazione come questa chiaramente riservata?” parlò Endeavour sebbene guardò con gli occhi socchiusi e arrabbiati Jiang Cheng il quale rispose a sua volta “questo non vi riguarda vi basti solo sapere che vi abbiamo tolto la maggior parte del lavoro, dovreste ringraziarci” indicando la direzione dove Kai era stato portato via ammanettato “avevamo la situazione sotto controllo!” intervenne l’altro lì vicino un eroe alto con i capelli verdi e gli occhiali, viso spigoloso e abbastanza snello che li guardava con aria di superiorità e scocciata, “certo che l’avevate infatti vi abbiamo visto affluire tutti ad aiutarci mentre io e il mio partner stavamo combattendo o anche prima” rispose lui sarcasticamente “ehi guarda come parli, io sono Nighteye proprietario di una delle migliori agenzie di eroi de Giappone!”.
Xichen restò prettamente in silenzio tuttavia vedeva che Jiang Cheng si stava spazientendo ‘non che possa biasimarlo, ma è meglio calmare le cose' pensò e così parlò “perdoni l’intromissione ma quale sarebbe esattamente il problema qui? Abbiamo aiutato a sconfiggere il nemico e in questo modo ridurre i danni e le vittime il più possibile e non è questo la cosa più importante?” domandandogli con un tono determinato ma colloquiale e curioso, l’altro interlocutore non sembrava importare troppo delle apparenze o dell’educazione, quanto pare, poiché gli rispose “il problema è che siete degli estranei che si sono aggiunti senza autorizzazione alla mia operazione”.
“Capisco… dunque sta dicendo che avremmo dovuto ignorare le persone in difficoltà e il pericolo che quella creatura rappresentava solo perché eravamo ‘estranei’ nel caso? Credevo che in tempi di emergenza ogni aiuto sarebbe stato ben accetto” rispose nuovamente come se lo stesse prendendo in giro ma Wanyin si era già stufato del tizio “sei troppo cordiale con lui Xichen” parlò a lui prima di rivolgersi a Nighteye dicendo “non stiamo agli ordini tuoi e degli eroi come te, siamo estranei come hai detto tu quindi non dobbiamo giustificarci con nessuno tantomeno con voi signore, considerando che non abbiamo tecnicamente fatto nulla di male” socchiudendo gli occhi leggermente riacquistando la sua posa di quando era Leader della sua setta, parlando con tono forte, deciso e duro sfidando l’altro a controbattere “ora se ci scuserete siamo stanchi quindi buona giornata” finì poi prima di fare un cenno a Xichen e i due ragazzi.
Eraserhead, Hizashi e Kayama guardarono come il quartetto si allontanò dalla scena prima che Sir Nighteye parlò “ma chi diavolo si crede di essere quello sfrontato?!” ringhiando cosa a cui l’eroe biondo rispose “uno che non si fa problemi a parlare a quanto pare” divertito dallo scambio di battute precedenti “le sue parole contengono il vero quindi non ti scaldare, inoltre dobbiamo a loro le ultime informazioni su Chisaki , come quelle sul suo esperimento segreto, che ci hanno permesso di modificare il piano originale in modo da evitare di subire quante più danni e perdite possibili” parlò poi Aizawa e l’energumeno decise di aprire bocca “tsk non mi è mai piaciuto quel tizio” ringhiando “a me piace e anche molto!” contrattaccò l’eroina R-18 “certo che lo fa” rispose alzando gli occhi al cielo l’eroe sotterraneo mentre Endeavour guardò il piccolo gruppo con remore.
Qualche giorno dopo le cose tornarono alla normalità Eri continuò ad andare a scuola aprendosi sempre un po’ di più ogni giorno che passava, rassicurata soprattutto dal fatto che Chisaki era stato fermato e sconfitto per sempre, oggi lei e la sua classe stavano aspettando la maestra successiva e sorrise un po’ quando vide Fuyumi-chan entrare non sapendo perché ma la donna sembrava inspirare una sorta di piccola fiducia in lei, forse era perché è stata la prima al di fuori della sua famiglia ad essere gentile e comprensiva della sua situazione “buon giorno bambini come state?” chiese mentre poggiava i libri della didattica sulla cattedra “bene signorina Fuyumi!” arrivò un coro di risposte maschili e femminili ed ella sorrise “bene mi fa piacere, dunque oggi prima di iniziare la lezione vorrei informarvi di una cosa” cogliendo l’attenzione di tutta la classe.
“In realtà è più un piccolo progetto che vi chiederò di fare: vorrei che scriveste sulla vostra famiglia, può essere un racconto o un cartellone raffigurante alcuni pezzi più importanti che raccontano la vostra vita assieme alla vostra famiglia può essere anche solo un episodio o due, ma che comunque ha cambiato la vostra vita”; tutta la classe sembrava interessata all’idea anche Eri lo era ma era un po’ titubante su quello che avrebbe dovuto scrivere o rappresentare dato che la sua vita fino a poco tempo fa era solo piena di paura e sofferenza, “potete anche disegnare o fare un ritratto e poi raccontare a voce l’episodio in questione…questa è una vostra scelta”.
Dopo un po’ una bambina chiese “perché dobbiamo farlo signorina Fuyumi?” “perché è importante ricordare le persone che ci sono vicine quando ne abbiamo più bisogno anche quando non lo pensiamo o non ce ne accorgiamo…inoltre questo è il tema che è uscito quest’anno per il progetto che si tiene ogni anno” sorrise mentre le rispose “e chi ha…un solo genitore?” arrivò al voce di un maschio e la donna lo guardò con un sorriso comprensivo “una famiglia non dev’essere composta per forza da due genitori e/o un fratello o una sorella…famiglia vuol dire qualcuno che si prende cura di noi e ci ama indipendentemente al numero che essa compone” il bambino annuì poi Eri disse “e…se non sono di sangue vale lo stesso che ha appena detto?” e la classe la guardò con un po’ di confusione ma Fuyumi annuì” certo Eri, la famiglia non è sempre di sangue è che ci vuole bene e ci sta accanto nel momento del bisogno, chi ci protegge ed è sempre lì ad aiutarti se e quando cadrai e ad affrontare la vita"; dopodiché la lezione procedette normalmente così come tutto il giorno.
Quando uscì da scuola trovò Xichen ad aspettarla “ciao Xichen!” salutò lei dirigendosi verso l’uomo che le sorrise prendendola in braccio “ciao anche a te piccola, com’è andata?” prendendole lo zaino per metterlo sulla sua spalla “è andata bene, la signorina Fuyumi ci ha dato un progetto da fare per la prossima settimana” rispose “che progetto saprebbe?” domandò lui “sulla famiglia, dobbiamo descrivere uno o più episodi in cui voi genitori ci avete cambiato la vita…” disse interrompendosi, cosa che non sfuggì al coltivatore Lan “tutto bene Eri?” le domandò leggermente preoccupato “s-sì solo…uhm…non so cosa fare, ha detto che possiamo anche fare un disegno e raccontare a voce però non penso di essere pronta” e lui la consolò dicendole “va bene adesso non pensiamoci ok? Per il momento andiamo ad aspettare Li, Mei e Izuku e poi se vuoi parlarne tutti assieme e decidere, che ne dici?” e lei annuì sollevata dalla possibile soluzione offerta dal coltivatore e l’abbracciò contenta, “a proposito dov’è Wanyin?” gli domandò dolcemente lei e lui ridacchiò “oggi deve trattenersi un po’ di più a lavoro per un cliente abbastanza…esigente, ma ci raggiungerà da gli altri” e lei annuì.
Dopo aver preso solo sua sorella e suo fratello, poiché Izuku disse che doveva andare con zia Inko ad aiutarla con la spesa, Eri chiese al secondo “Li-nii posso chiederti una cosa?” e il moro alzò lo sguardo dal libro di testo su cui stava finendo i compiti annuendole “certo che puoi” e lei disse “ecco devo fare un progetto per la prossima settimana sulla mia famiglia” iniziò a dire aspettando che lui le fece cenno di continuare “possiamo decidere se disegnare, fare un cartellone o scrivere e poi leggere o raccontare a voce almeno un episodio felice ma non so quale scegliere” fece una pausa e disse “va bene, vediamo…tu che cosa avevi in mente di fare?” “uhm, ho pensato che scrivere solo fosse un po’…semplice, per ringraziarvi di quello che avete fatto per me, vorrei provare a fare un disegno di tutti voi…però non so se riuscirei a raccontare ad alta voce”, Li posò la matita mettendosi a pensare “se vuoi posso aiutarti con il ritratto per quanto riguarda la parte del raccontare...credo che dovresti semplicemente dire che cosa rappresentiamo per te” dopo una piccola pausa aggiunse "puoi esercitarti guardandoti allo specchio così sembra come se stessi parlando ad altri e se proprio non te la senti puoi sempre scrivere" sorridendole e scompigliandole i capelli .
Eri ascoltò le parole del fratello dicendo dopo un po’ “ma la mia storia è…brutta e cattiva, e se poi li spavento?” riferendosi alla sua classe e la maestra e Li scosse la testa “non penso che lo faresti Eri, inoltre nessuno ha detto che devi raccontare tutto il tuo passato, devi solo parlare di come ti sei sentita nel momento che sceglierai di descrivere senza dare troppi dettagli sulla tua situazione”; dopo aver detto ciò Eri annuì “grazie Li-nii” prima di andare nella sua cameretta, e quando arrivò presedei fogli di carta e delle matite ‘dato che nii-san mi aiuterà con il disegno posso prima decidere cosa scrivere’ si disse prima di annuire e concentrarsi sul suo compito da svolgere.
Lavorò sul questo progetto finché Wanyin non la chiamò per cena; “allora com’è andata oggi a scuola?” chiese Wanyin mentre si sedettero a tavola e una volta che gli altri due risposero, sapendo che toccava a lei, disse “bene oggi mi è stato dato un progetto da fare” e raccontò alla sorella e Wanyin di quello a cui si riferiva il lavoro “hai già deciso che cosa fare?” domandò Xichen e lei bevve un po’ d’acqua prima di rispondere “sì Li-nii-san mi aiuterà con il disegno” e i due adulti annuirono e Mei offrì il suo aiuto se le dovesse servire e lei la ringraziò; una volta finito la cena i tre ragazzini si sedettero sul divano scegliendo un fil mentre Xichen aiutò Wanyin a sparecchiare e successivamente asciugare i piatti prima di unirsi ai tre sul divano.
Il giorno della presentazione Eri era abbastanza ansiosa continuava a torcersi le mani quando un altro suo compagno di classe si sedette di nuovo al proprio banco “molto bene piccola Eri tocca a te, per favore mostraci che cosa hai portato” parlò dolcemente e poco tempo dopo Fuyumi mentre scriveva qualcosa su un foglio davanti a lei, “c-ciao per il mio progetto mi sono fatta aiutare un po’ da mio fratello Li p-perché è molto bravo a disegnare” fece una piccola pausa mentre apriva il foglio da mostrare un ritratto della sua famiglia: al centro c’era Jiang Cheng vestito con una tunica viola con in mano una frustra, alla sua destra c’erano Xichen, (vestito in maniera simile a Wanyin solo in bianco) e Izuku, mentre alla sua sinistra c’erano lei, Mei e Li, tutti i suoi compagni guardarono attentamente i due uomini nel disegno prima che uno disse “ehi li conosco! Sono quelli che hanno combattuto qualche giorno fa!” e alcuni sussurravano in accordo.
Eri sentì un piccolo rossore alle guance allo sguardo di meraviglia e curiosità sui loro volti, e anche su quello della sua insegante, “s-sì…non sono i miei veri genitori ma lo sono adesso, mi hanno salvato da un uomo cattivo che mi faceva del male, anche se non mi conoscevano e non sapevano niente di me, quando sono scappata mi sono imbattuta in loro e…gli ho chiesto di aiutarmi e loro lo hanno fatto, mi hanno protetto rischiando anche la loro vita e questo non lo dimenticherò mai…quel giorno mi hanno salvato, mi hanno ridato la speranza che ci possono essere persone buone a questo mondo e anche adesso continuano ad aiutare con…gli incubi e tutto il resto” si fermò un attimo ancora un po’ incerta “non so se mi considerano a tutti gli effetti la loro figlia e sorella, ma per me lo sono e lo saranno sempre, io gli devo molto e anche se quel giorno è iniziato male è finito bene perché ho trovato qualcuno che mi ama e che si prende cura di me…ecco perché ho scelto proprio questo episodio per il progetto”.
Dopo qualche altra parola Fuyumi la rimandò a posto procedendo con gli ultimi bambini prima di complimentarsi “siete stati molto bravi bambini, mi sono piaciuti tutti i vostri lavori e apprezzo immensamente il tempo e l’impegno che ci avete messo” sorridendo sinceramente guardando ognuno di loro, poi però un bambino disse “e tu signorina Fuyumi? Ci parli della tua famiglia?” ed ella si tese alle parole della bambina curiosa “a-ah ecco…è un po’ complicato, vedete la mia famiglia è un po’…particolare” s’interruppe sospirando sollevata internamente quando sentì la campanella che segnalava la fine dell’ora.
Quando Fuyumi tornò a casa vide Shoto seduto sul divano a fare compiti ma quando la sentì entrare la guardò e sia alzò salutandola “ben tornata Fuyumi, com’è andata il progetto?” domandandole “è andata molto bene, grazie per averlo chiesto i bambini sono stati tutti bravi” era fiera di loro “su cosa riguardava?” domandò dopo qualche secondo il fratello minore “dovevano descrivere un episodio in cui la loro famiglia gli ha cambiato la vita” rispose mentre si diresse in bagno per lavarsi le mani e poi andare in cucina seguita da suo fratello per tutto il tempo “e a te com’è andata?” chiese a sua volta Shoto il quale alzò le spalle “come al solito, anche se oggi ci siamo allenati senza i quirk” “oh davvero? è andata bene?” domandò curiosa mentre affettava la carne. Shoto si prese qualche tempo prima di dire “è andata…egregiamente? Per il professor Aizawa abbiamo ancora un po’ su cui lavorare” e la donna annuì “ha senso ma sono sicura che farete del vostro meglio” poi entrambi tornarono a cucinare la cena.
Chapter 13: Capitolo 1 - Li e Shinso's accident
Chapter Text
Mineta Minoru era frustrato e arrabbiato perché a causa di quei due maledetti fratelli adesso tutti lo fissavano con diffidenza mentre alcune ragazze si tennero in gruppo ristretto e chi aveva un amico maschio si metteva un po’ davanti a loro in maniera protettiva squadrandolo o minacciarlo con lo sguardo di osare avvicinarsi se volese essere picchiato ‘bastardi adesso nessuno di loro si farà più vedere da me’ pensò aveva provato a sbirciare negli spogliatoi ma le ragazze erano pronte e due di loro sorvegliavano la porta mentre le altre si cambiavano e poi si davano il cambio, al contrario invece quando passava il fottuto Li tutte lo guardarono con apprezzamento quasi sbavandogli dietro come se fosse un idolo, inoltre aveva sentito anche di un video che aveva solo intravisto in cui cerano rappresentate varie clip di quel dannato Li con una canzone di qualche tipo sullo sfondo ’com’è possibile che uno come lui, con quelle cicatrici possa essere più attraente e ammirato più di me??!’ pensò nuovamente con rabbia ‘devo fargliela pagare in qualche modo’ disse tra sé.
Il suo piano non prevedeva niente di molto complicato avrebbe solo dovuto decidere chi colpire: la ragazza dai capelli rosa oppure quello dai capelli verdi o…’giusto quello studente dai capelli viola, Shinso!’ pensò adesso doveva solo decidere quando colpire e come attirare lo studente di eroica; alla fine optò per una cosa abbastanza semplice prese il cellulare di Kaminari ‘tanto è così stupido da non accorgersene’ e prese il numero del ex studente di studi generali dal gruppo di classe, dato che era stato escluso a causa di tutta questa storia (e da ogni gruppo diverso da quello di classe, e se lo memorizzò prima di passare la seconda fase, ovvero mandare un messaggio usando un account falso tramite Facebook mettendo una foto di una ragazza di età adatta per frequentare il liceo che gli chiedeva di venire sul tetto perché voleva dirgli qualcosa, non sapeva se avrebbe funzionato ma in quel caso avrebbe escogitato qualcos'altro ‘alla fine potrebbe venire solo per curiosità’ pensò, e poi aspettò.
Nel frattempo Shinso stava conversando con Li quando sentì una notifica di messaggio e aggrottando la fronte aprendolo e leggerlo solo per mostrare un cipiglio confuso e vagamente sorpreso “che cosa c’è che non va?” gli domandò confuso il moro “ho ricevuto un messaggio da una ragazza su Facebook che mi dice che mi deve dire qualcosa sul tetto” rispose guardandolo lo studente dai capelli viola e Li portò una mano sotto al mento “be’ seguendo il cliché dei romanzi solitamente questo tipo di situazione significa che c’è di mezzo una confessione…hai fatto colpo su qualcuna?” gli domandò in fine con un alzata e abbassata di ciglia maliziosamente e Shinso arrossì e borbottò “certo c-che no! Sto studiando per diventare un eroe e…non ci ho mai pensato in realtà” e Li si divertì all’imbarazzo del suo amico “ok, ma a quanto pare forse questo è il caso dunque che vuoi fare?” gli domandò “non è che non posso presentarmi non sarebbe giusto se fosse vero...almeno in quel caso la rifiuterai di persona invece che darle buca” e Li interrogò “pensi sia uno scherzo?” scrollando le spalle disse “potrebbe essere, ma alla fine non mi costa niente andarci e scoprirlo” ma prima di andare Li gli chiese di dargli un attimo il cellullare in modo da poter vedere meglio la foto e dopo averla analizzata glielo ridò.
Alla fine Shinso delle lezioni si diresse sul tetto della scuola per vedere se questa storia della 'confessione' fosse vera o meno, ma quando arrivò non trovò ancora nessuno così decise di aspettare qualche minuto e quando non si presentò ancora nessuno dopo quasi 10 minuti di attesa prese il cellulare e chiamò Li “ehi Li” “ehilà Shinso allora com’è andata?” domandò subito curioso “credo era uno stupido scherzo Li non è venuto nessuno e sono già quasi dieci minuti che aspetto” sentì Li iniziando a parlare prima che sentì un rumore e fece per girarsi solo per sentire qualcosa sulla testa prima che tutto divenne buio, lottò contro la persona mentre gli urlava addosso e il tutto sentito dal cellulare che, a causa delle colluttazione in atto, finì poco distante; impegnato com’era non sentì la voce preoccupata e agitata di Li che lo chiamava.
Li continuò a chiamare Shinso un po' preoccupato incurante degli studenti attorno a lui “Shinso rispondi!...Shinso?!” urlò mentre si scambiava sguardi preoccupati con Izuku e Mei ignorando gli sguardi confusi e leggermente preoccupati di quei pochi studenti rimasti che stavano osservando la scena, prima di imprecare e correre verso l’UA seguito poco dopo dagli altri due mentre il pubblico si chiese che cosa stava succedendo, mentre correvano Izuku inviò un rapido messaggio a Xichen e Jiang Cheng; Li corse più veloce che poté sorpassando bruscamente quelli che incontrò, tra cui un paio di quelli di eroica, ‘aspettami amico sto arrivando’ pensò continuando a correre seguito a ruota dagli altri due, durante la corsa Izuku disse a Mei se aveva un drone che potesse dare una visuale del tetto e lei annuì fermandosi per cambiare direzione rapidamente per andare nei laboratori e Izuku urlò la fratello che l’avrebbe accompagnata ricevendo un cenno di vaga comprensione e così i due si separarono dall’altro che continuò a dirigersi verso il tetto.
Sul tetto intanto Mineta sorrise alla riuscita del suo piano “bene adesso dovrò solo aspettare” sentendo le sue parole e riconoscendo la sua voce Shinso cercò di parlare ma lo scotch sulla bocca era impossibile produrre suoni esaustivi, anche se con la sua espressioni le parole potevano essere tranquillamente superflue, “pensi che tralascerei una cosa importante come il tuo stupido e fastidioso quirk? Voglio vendetta su quel maledetto Li e tu mi aiuterai” e Shinso socchiuse gli occhi guardandolo con odio sperando, contro ogni sua previsione, che Li non venisse “non così arrogante adesso eh? Non sapevo se colpire te, quello dai capelli verdi o di nuovo quella dai capelli rosa mi sarebbe piaciuto finire con lei” disse con uno sguardo lascivo e Shinso voleva sputargli addosso per la volgarità nel tono ‘Li non venire’ implorò di nuovo mentalmente, di nuovo senza molta fede, e di fatti di lì a poco tempo si sentirono dei rumori di passi svelti e una voce che entrambi riconobbero urlare il nome dello studente con le occhiaie “bene è arrivato il momento” sorridendo meschinamente.
Li aprì la porta del tetto si botto facendola scontrare pesantemente con il muro “Shinso!!” gridò guardandosi intorno rapidamente ansimando solo per vedere il corpo del suo amico legato e imbavagliato vicino alla recinzione del tetto “oh mio Dio Shinso! Che ti è successo?!” disse avvicinandosi rapidamente dopo aver dato un’occhiata in giro mentre l’altro cercava di dirgli qualcosa, ma non riusciva a farsi capire così una volta liberatogli la bocca l’altro gridò “era una trappola per te! È Mineta-” fece appena in tempo a dirlo che Li si ritrovò spinto di lato da un colpo improvviso “HAHA! Non posso credere abbia funzionato, alla fine sei stato utile” disse il pervertito viola verso Shinso prima di rimettergli lo scotch in bocca ignorando le proteste “stai lontano da lui!” gridò Li correndo verso si lui con un pugno alzato che l’altro riuscì ad evitare.
Mineta e Li continuarono a scambiarsi colpi, uno più dell’altro, finché il più piccolo usò le sue palline mirando agli occhi, ma Li e schivò tutte con abilità e con rabbia (anche da parte dell’altro studente basso) tuttavia scivolò su una di esse perdendo l’equilibrio per un istante e il piccoletto ne approfittò per attaccarlo di nuovo mirando al viso e sebbene Li riuscì a proteggersi Mineta gli andò addosso facendolo inciampare e cadere al suolo esultando per la quasi vittoria, successivamente lanciò tra loro una piccola bombetta che al contatto con il suolo esplose rilasciando una cortina di fumo e Li si coprì il naso cercando di raggiungere Shinso, preoccupato per la sua sicurezza, ma il fumo gli impedì la visuale e durante il suo intrappolamento temporaneo Mineta si avvicinò all’altro ragazzo afferrandolo e trascinandolo in un varco che aveva aperto precedentemente sulla rete di protezione ghignando “adesso vediamo come reagirà quando vedrà il suo amico cadere” ghignò e Shinso agitato, scalciò i piedi riuscendo a colpirlo sul fianco “ah cazzo!” facendolo imprecare e Li usò questo per individuare la posizione, poiché il fumo si stava già un po’ diradando, solo per rimanere scioccato dalla scena davanti a lui: il suo amico pericolosamente vicino al bordo del tetto senza la rete dietro di lui e Mineta cercando di rialzarsi dal colpo dello studente.
Li subito si avvicinò minacciosamente allo studente “che cazzo di malato sei?!” dandogli anche lui uno schiaffo e successivamente un calcio e sbatterlo contro il muro voleva andare a menarlo ancora, ma doveva assicurarsi che Shinso fosse lontano dal bordo del tetto e al sicuro, così fece per avvicinarsi al suo amico ma Mineta lo placcò attaccandosi a lui e morderlo al braccio che tentò di toglierlo facendolo gridare prima che riuscì a staccarlo e dargli una ginocchiata allo stomaco e tutto sotto lo sguardo spalancato e spaventato dell'altro studente prigioniero; una volta tolto di dosso lo buttò malamente contro il pavimento dopo avergli dato un pugno sulla guancia e un calcio allo stomaco forte “me la pagherai questa pervertito del cazzo!!” aspettando qualche secondo per vedere se l'altro facesse qualcos'altro prima di correre da Shinso tiralo leggermente più dentro e liberagli le mani e ce l’aveva quasi fatta, ma Mineta era proprio deciso nella sua vendetta e rabbia così si alzò e puntò verso i due, Shinso tentò di avvertire l’altro e sebbene ce la fece era stato un pelo troppo tardi e lo studente piccolo riuscì a spingere Li verso Shinso ed entrambi gli studenti caddero dal bordo del tetto, tuttavia Li usò una mano per afferrare il suo amico e l’altra per aggrapparsi al cornicione del tetto; mentre intanto sotto si un paio di persone alzarono lo sguardo probabilmente solo per curiosità o qualcosa del genere, solo per vedere i due corpi appesi e una ragazza urlò attirando l’attenzione di molti sui due e sul tetto "guardate lassù!".
Shinso respirò pesantemente prima che riuscì a strapparsi lo scotch dalla bocca dato che Li gli aveva liberato del tutto le mani “Li!” “scusa Shinso non ho portato le catene e vedo che tu non hai la tua sciarpa, m-ma non preoccuparti ci tirerò fuori da qui” cercò di sorridergli positivo, ma era un po’ a corto di idee, “mi d-dispiace Li, non sapevo che-“iniziò a scusarsi sentendo gli occhi inumidirsi “va bene Shinso e di cosa ti sai scusando? Sei stato ingannato vedrai però che ce la caveremo in qualche modo” qualsiasi altra cosa volesse dire dopo fu interrotta dalla voce odiosa e trionfante di Mineta “non ne sarei così sicuro che riuscirete ad uscirne, davvero pensavate di poter mai piacere a qualcuno? Tu sei sfigurato e l’altro è uno zombi HAHAH! L’unica coppia potreste essere solo tra di voi!” e Li ringhiò non per averlo offeso ma per aver tirato in ballo Shinso “di sicuro noi ci troveremo qualcuno molto prima di te, anche se tra noi stessi, io ho già più di metà scuola dietro a me e Shinso ha almeno un piccolo gruppo di persone e tu invece chi hai? Nessuno perché sei solo un patetico pervertito, nemmeno nel quartiere a luci rosse avresti molta fortuna” ribatté ghignando compiaciuto quando lo vide rossi di rabbia “non è vero stronzo!!” e pestò la mano di Li che tese tutto il corpo ma non mollò la presa “staccati maledetto così mi sbarazzerò di te!!” gli urlò in faccia, Shinso intanto guardò con disperazione come LI resistette alla mano schiacciata da parte di quello spregevole individuo ‘lo ucciderò io stesso , lo spingerò e giù dal fottuto tetto o sotto una macchina se sopravvivremo!’ pensò mentre cercò un appiglio da qualche parte, ma non riuscì a trovare niente.
Li resistette per qualche colpo prima che Mineta si stufò e quando si allontanò il moro cercò di tirarsi su, ma era impedito dal fatto di dover tenere il corpo di Shinso e un po’ anche dal dolore alla mano ‘dannazione che posso fare?’ pensò frenetico poi vide lo studente nel campo visivo “questo ti farà mollare la presa!” disse entusiasta prima di tirare fuori una spranga e alzarla sulla sua testa per poi sbatterlo rapidamente contro il dorso della mano “ARGH! CAZZO!!” “Li!!” urlò Shinso preoccupato e in preda al panicato per il suo amico, non seppero che parte dell’urlo arrivò fin sotto dove si stava radunando delle persone che freneticamente chiamarono eroi e insegnanti e forse anche la polizia, Li respirò affannosamente prima che un altro colpo seguì il primo e sentì la presa cedere e guardò giù verso l’amico che aveva delle lacrime agli occhi “mi dispiace… Shinso non resisto” “Li lascia la presa sulla mia mano ti prego!” implorò cercò di divincolarsi così che avrebbe potuto arrampicarsi con l’altra mano “n-non posso…sei mio amico...e se lo faccio tu...” s’interruppe quando un terzo colpo seguì il secondo e alla fine la presa sul bordo del tetto da parte di Li cedette ed entrambi caddero nel vuoto sotto le urla di coloro che assistettero dal fondo.
Li si sentì precipitare nel vuoto dovrebbe preoccuparsi per se stesso ma tutto ciò che fece fu tenere Shinso attaccato a lui ‘se per qualche miracolo dovesse sopravvivere magari avrà meno danni possibili’ pensò e chiuse gli occhi stringendo la presa sul corpo dell’altro che ricambiò ‘mi dispiace A-Cheng di lasciare te, Xichen, Mei, Izuku, Inko e tutti gli altri…perdonatemi’ si scusò prima di chiudere gli occhi in attesa dell’impatto l’ultima cosa che ricordò fu di colpire qualcosa di duro e rotolare prima che si oscurò.
Jiang Cheng e Xichen corsero più veloci che poterono non appena ricevettero il messaggio e la chiamata di Izuku che gli raccontava di quello che stava succedendo, capendo la gravità i due coltivatori tirarono fuori le loro spade e volarono verso l’UA arrivarono solo per rendersi conto di un pubblico che guardavano il tetto e seguendo il loro sguardo vide due corpi cadere dal tetto “A-CHENG!! Sono LII e SHINSO!” arrivò la voce di Izuku da qualche parte e il coltivatore Jiang spalancò gli occhi correndo verso il duo che stava cadendo seguito a ruota dal Lan e mentre avevano preso il volo sulle loro spade da pochi secondi videro Li sbattere contro un ramo appena pochi istanti prima che il coltivatore Jiang riuscisse a prenderlo tuttavia, nonostante la presa, perse l’equilibrio a causa del peso aggiuntivo dell'altro studente così Xichen cercò di ristabilirli, ma entrambi caddero a terra e Li rotolò su un fianco battendo un po’ la testa a causa del rotolamento e nonostante fosse svenuto non lasciò mai andare il corpo di Shinso.
Wanyin si alzò rapidamente rifoderando Sandu dirigendosi verso suo figlio e lo girò con cautela trovandolo con gli occhi chiusi e la presa su Shinso leggermente più molle subito Xichen lo raggiunse staccando delicatamente il corpo dell’altro studente adagiandolo vicino “Li, Li aprì gli occhi!” disse ad alta voce preoccupato e agitato il primo coltivatore estremamente allarmato “A-Cheng controlla il suo respiro” gli disse il Lan mentre ispezionava l’altro e quando fu sicuro che non avesse ferite gravi analizzò il corpo di Li e trovò la sua mano ferita la prese solo per sussultare “cosa c’è Xichen?” arrivò la voce preoccupata guardando ove stava mirando l’altro e sussultò quando vide lo stato della mano di Li subito Xichen usò il suo potere curativo e mentre faceva ciò Wanyin si guardò intorno vedendo un paio di figure venire velocemente verso di loro “toglietevi di mezzo! Fatemi passare!” arrivò la voce ferma e severa di Recovery Girl seguita da Yamada e Nezu per i quali tutti si spostarono e quando il biondo vide lo stato di Li sussultò coprendosi con le mani la bocca il suo corpo era ferito in vari punti soprattutto la mano sebbene vide che il compagno di Jiang Cheng lo stava curando in qualche modo, la sua testa sanguinava e sembrava quasi non respirare “oh mio Dio…” superò gli altri avvicinandosi agli altri due coltivatori.
Izuku e Mei li raggiunsero poco dopo entrambi sussultando allo stato del loro amico e fratello “chi diavolo è stato il responsabile?” arrivò la voce di Nezu carica di calma mortale e Izuku fece un cenno a Mei e prese il sacco che aveva in spalla e si diresse verso di loro prima di buttarlo per terra con più forza che poteva e poco dopo sentirono un lamento e videro una testa familiare sbucare fuori dal sacco; tutti gli adulti presenti li sentirono una rabbia assalirgli gli interni “tu…” arrivò la voce di Yamada che strinse i pugni, nel frattempo il maniaco si guardò intorno notando gli sguardi di odio e rabbia prima di guardare davanti a lui e vedere il corpo prono di Li e quello di Shinso accanto a lui ed ebbe il coraggio di ridere “HAHAHA! Ben ti sta maledetto Li, spero che tu sia-“ non ebbe neanche il tempo di finire di parlare che sentì un pugno colpirgli il viso sbattendolo a terra e rotolando per quelli che sembravano ore e lui assieme a tutti gli altri guardarono il responsabile solo per vedere l’ultima persona da cui si aspettarono di vedere ad usare la violenza: Yamada Hizashi aveva colpito lo studente.
Yamada era fuori di sé per la rabbia e, per la prima volta nei confronti di uno studente, per l’odio che provò per quel patetico e misero… bastardo verme che aveva ridotto il suo studente preferito in quello stato, assieme al suo altro studente e aveva avuto anche il coraggio di ridere, nel ricordare ciò la rabbia accecante gli risalì ancora una volta e s’incamminò verso lo studente a terra e legato che cercava frenetico di scappare “Y-Yamada… fermo” cercò di chiamarlo Aizawa, che venne poco dopo i due studenti e proprio quando sentì il pervertito vantarsi dello stato in cui si trovavano Li e il suo altro studente Shinso, ma il biondo non ascoltò affatto continuò a dirigersi verso il piccoletto dandogli un calcio e farlo rotolare ancora “Yamada Hizashi!” provò Nezu, ma non ascoltò nemmeno lui e certamente l’animale non poteva dargli torto, ma aveva paura delle conseguenze per Yamada stesso; se fossero stati solo loro poco gli importerebbe ma purtroppo non era questo il caso; intorno a loro il pubblico era scioccato non avevano mai visto il loro insegnante comportarsi in questo modo è sempre stato una persona positiva, tranquilla, divertente e eccitabile e mai violento.
Nel frattempo Recovery Girl curò Li con efficienza e rapidità prima di tranquillizzare il coltivatore Jiang “fortunatamente non ci sono lesioni gravi da nessuna parte che richiedano un intervento chirurgico, ma vorrei tenerlo in osservazione insieme a Shinso-kun per la notte” poi guardò la mano che era stata quasi del tutto guarita dal Lan e sospirò sollevata ‘poveri ragazzi’ pensò l’anziana, tutti e tre tornarono alla scena quando sentirono due voci chiamare il professore d’inglese di Li e Wanyin digrignò i denti quando vide quel microbo e poggiò delicatamente la testa di Li sul terreno, dopo aver messo la sua giacca sotto la sua testa come cuscino, prima di alzarsi e dirigersi verso il biondo superando gli altri due adulti e gli studenti (che gli fecero largo senza dire niente, forse era anche a causa dello sguardo vuoto sul volto dell'altro), tra cui Mei e Izuku, che guardarono la scena svolgersi con incredulità e shock e adesso timore vedendo lo sguardo buio del coltivatore, senza contare la sua postura oltre che Zidian già iniziava ad illuminarsi in previsione di quello che il suo proprietario avrebbe fatto.
Quando li raggiunse Wanyin pose una mano forte sulla spalla del biondo fermando la sua avanzata il quale si girò incontrando i suoi occhi socchiusi e ascoltarlo parlargli “lascialo a me Yamada-san tu sei un professore e un pro eroe quindi se continui potresti ritrovarti nei guai legali” e l’insegnate ringhiò “non m’interessa, è il mio studente e l’ho fallito!” strinse il pugno “ed è anche mio figlio, credimi la mia rabbia è persino superiore alla tua e ho intenzione di fargliela pagare amaramente” ribatté Jiang Cheng socchiudendo gli occhi lanciando uno sguardo duro e piena di promessa di dolore alla vittima “ma ho bisogno che tu ti faccia da parte e mi osservi mentre lo punisco, va da Li e guardalo per me se davvero ti senti in colpa” ribatté il coltivatore addolcendo la voce solo all’ultima parte e quando Yamada lo guardò di nuovo vide un luccichio negli occhi che lo fece quasi tremare così cercò di rilassare la tensione sul suo corpo.
Alla fine il professore prese posto vicino al suo studente nello stesso posto che occupava prima il padre del ragazzo mentre A-Cheng, che stava facendo appello alla sua forza per non implodere sul ragazzo come il temibile Sandu Shengshou ‘non è ancora il momento per quello, dato il pubblico…ma questo non vuol dire che non gliene darò un assaggio‘ si mise davanti allo studente pervertito e senza dire niente toccò Zidian al suo dito indice la quale emise scintille viola mentre rispose prontamente sciogliendosi orgogliosa ed elettrizzante vicino al suo maestro pronta all’attacco per il suo volere.
Inutile dire che la tensione tra il pubblico era a livelli stellari “n-non puo-oi f-ferirmi…mio p-padre te la-“ non finì la frase poiché ricevette una frustrata rapida e decisa carica di scintille in pieno viso da Zidian che lo scaraventò indietro di vari metri e lo bruciò facendolo gridare di dolore, egli tentò di guardare e arrampicarsi lontano ma ebbe a malapena in tempo di vedere il coltivatore muoversi di nuovo prima che quel primo colpo fu seguito da altre tre frustrate a ripetizione che lo mandavano sempre più indietro sotto gli occhi scioccati e spaventati di tutti i presenti, complice anche la faccia apparentemente stoica dell’uomo, se non per la sua famiglia che vide un lieve ghigno contenuto anche nei suoi stessi occhi grigio tempesta.
“Cosa? Non ti sento” disse ghignando poi improvvisamente e malignamente, visibile questa volta anche per tutti gli altri, colpendolo di nuovo altre tre volte con più forza incorporando sempre un po’ di più del suo potere spirituale così da aumentare il dolore di quelle precedenti, oltre che far sanguinare i tagli derivati dalle frustate, quando quel mostriciattolo aprì di nuovo la bocca per dire altre stronzate, ed infine decise di avvolgerlo dai piedi fino al collo e tirarlo in alto per qualche metro prima di sbatterlo al terreno quattro volte facendogli sputare sangue e riempirlo di ulteriori ferite, contusioni e lividi profondi; “m-me…la pag…” tentò di parlare prima di svenire “mh già finito? Patetico, avrei preferito divertirmi molto di più” disse schernendolo in modo sdegnoso e arrogante liberando il corpo inabile dalla presa della sua frustra, guardò ancora per qualche istante il patetico verme a terra prima di rivolgersi al pubblico “voglio che facciate girare la voce su quello che ha fatto questo misero spreco di spazio a mio figlio e al suo amico…” indicando i due studenti “così come le conseguenze” scagliando un colpo d’ avvertimento di una Zidian scintillante facendoli sussultare e indietreggiare affascinati ma anche intimiditi al chiaro e forte messaggio, che era praticamente un avvertimento minaccioso cosa per cui molti pensavano che a quello studente gli fosse andata bene.
Infine si diresse verso Li e gli altri due i quali corsero da lui abbracciandolo e piangendo e Wanyin li lasciò fare abbracciandoli stretti “andrà tutto bene, Li è forte” consolandoli, rimasero così per qualche minuto prima che il duo si staccò permettendogli di avvicinarsi al maggiore dei suoi figli e prenderlo delicatamente in braccio mettendogli una mano sotto le ginocchia e l’altra attorno alle spalle portandolo contro il petto e Xichen fece lo stesso con Shinso prima d’incamminarsi verso la scuola seguendo Recovery Girl, ma poi si fermò girando solo parzialmente il viso per guardare Nezu e Aizawa negli occhi dicendo “voglio che venga espulso come minimo e punito severamente o vi giuro che lo ucciderò io stesso e anche suo padre, e trascinerò la reputazione dell’UA giù con esso…è una promessa e l’unico avvertimento che avrete” e i tre adulti e tutti gli studenti lì presenti tremarono mentre giurarono di sentire e vedere un aura scura e forse violacea intorno all’uomo che, una volta finita la sentenza procedette a seguire l’infermiera nella scuola seguito da Xichen, che li guardò con severità e durezza, poi Izuku e Mei ai quali alla fine si aggiunse anche Yamada furioso e guardando il responsabile con odio, lasciando gli altri ammutoliti e spaventati dall’intera vicenda.
Quando arrivò all’ infermeria Wanyin e Xichen poggiarono i due ragazzi sui lettini uno accanto all’altro mentre l’eroina prese delle medicine e due bicchieri d’acqua che posò sul comodino tra i due letti “gli farò un piccolo controllo ad entrambi per rassicurazione ma per il resto dovrebbero svegliarsi tra stasera e domani mattina” l’informò la dottoressa “grazie signorina Chiyo” rispose il Lan dato che Wanyin era occupato a tenere la mano di Li poi la donna li lasciò da soli; “è tutta colpa mia, mi dispiace avrei dovuto andare con lui” si rimproverò Izuku sentendo le lacrime scendergli lungo il viso, anche Mei si asciugò un paio di lacrime dal volto.
Xichen li guardò tristemente carezzandogli la testa si spera in conforto, prima di andare verso il ragazzo e poggiando la sua mano sulla sua fronte; “non è stata colpa vostra nessuno poteva prevedere che sarebbe successo” parlò piano, ma Wanyin poteva sentire le tracce di rabbia nel tono e un po' nello sguardo dell'altro che, onestamente, lo lasciarono sorpreso ‘ma poi non dovrei stupirmi, Li e lui hanno legato molto e Xichen è sempre stato una brava persona che ha sempre amato i bambini’ e si ritrovò a fare un leggerissimo sorriso, ma che scomparve quando riguardò Li.
Durante la mezz’ora in cui lui, Xichen, Mei e Izuku restarono accanto ai due ragazzi il primo chiamò Inko, che aveva Eri con se, per spiegarle la situazione e la donna allarmata disse che sarebbe venuta subito portando anche Eri la quale era preoccupata poiché sapeva solo che era successo qualcosa a Li e voleva vederlo; e appena la donna e la bimba arrivarono Eri corse acanto al letto di Li e quando lo vide sdraiato sul letto si mise subito a piangere, riuscì a salire sul letto del fratello tenendogli la mano singhiozzando un po’ prima di guardare A-Cheng chiedendogli “s-sta bene?” e il coltivatore la guardò facendogli un cenno “starà bene Eri, Li è forte si dovrebbe svegliare entro domani mattina pensano” e Eri lo guardò per un attimo confortata dalla risolutezza e la fede negli occhi dell’adulto e annuì “giusto lo farà, è nii-san e deve ancora prendere a calci nel sedere il responsabile” Wanyin alzò un sopracciglio rimproverandola “te l’abbuono questa volta data la situazione, ma non ripeterlo o ti spezzo le gambe” e la piccola fece un piccolo sorriso prima che si sdraiò contro il fianco del moro stringendogli la mano e poggiando la testa sul petto.
Inko si avvicinò ai due coltivatori e chiese “che cos’ è successo?” guardando preoccupata Li e l’altro ragazzo e Xichen le raccontò quello che sapevano e prima che la donna potesse dire qualcosa, a parte asciugarsi le lacrime, Yamada bussò alla porta affacciandosi ed i tre adulti videro lo sguardo di dolore e tristezza quando guardò il suo studente, si schiarì la gola dicendo “Nezu, Aizawa, Recovery Girl e io siamo pronti a vedere le registrazioni da quando il drone di Mei-san ha iniziato a riprendere…venite?” e i tre adulti annuirono lasciando Izuku e Mei con Eri, Li e Shinso.
Quando arrivarono nella sala e alcuni si accomodarono, Nezu mise in funzione il video dal drone riproducendolo dall’inizio e inutile dire che la rabbia, il disgusto e la vendetta cominciarono a salire e manifestarsi sui volti di alcuni di loro, finché nel momento in cui Li colpì il ramo dell’albero Yamada Hizashi si alzò e strinse i pugni forte prima che la frustrazione lo costrinse a dare un pugno al muro dove si era appoggiato creando qualche crepa “Hizashi…” tentò di chiamare l’eroe sotterraneo “no Shouta! Avevo detto che dovevamo buttarlo fuori al cazzo il Consiglio e i loro fottuti soldi!! Il mio studente avrebbe potuto rimetterci la vita! Avrebbe potuto spezzarsi la schiena o Dio non voglia il collo su quel fottuto ramo!” praticamente urlò.
Wanyin stava stringendo le mani sugli avambracci, dato che aveva le mani incrociate, e poteva sentire anche Zidian rispondere al suo atteggiamento scricchiolando pronto a scagliarsi contro tutti e anche Xichen strinse le mani a pugno, ma si costrinse a rilassarsi abbastanza da mettere una mano sulla spalla dell’altro coltivatore e sembrò calmarlo leggermente se il cenno di ringraziamento e il piccolo sorriso dicesse qualcosa, più ricordava il video e più voleva frustrare a sangue il maledetto pervertito e sapeva che Xichen e Yamada erano d’accordo. Dopo che il biondo si calmò leggermente il coltivatore parlò “hai ragione avreste dovuto buttarlo fuori o per lo meno tenerlo d’occhio, mettendogli delle restrizioni o sorvegliarlo persino incatenarlo…ma a quanto pare sembra che teniate più a pezzi di carta stampati in serie che all’integrità e all’onore della professione dei così detti ‘eroi’, oltre che della decenza umana chiaramente” tenne gli occhi chiusi per tutta la durata della sua affermazione prima di alzarsi insieme a Xichen e aprirli per guardarli “sembra abbia commesso un errore a confidare nella giustizia e negli altri e adesso… farò a modo mio, come ho sempre fatto d'altronde…e non avrò riguardi per nessuno” disse con un tono fermo e troppo calmo mentre si toccava il suo anello che emise nuovamente delle lievi scosse viola sulla stessa onda dell’umore del suo amato maestro.
Shinso si alzò con un mal di testa che lo costrinse a gemere ‘c-che cosa diamine è successo?’ si domandò prima di ricordarsi improvvisamente tutto ciò che avvenne sul tetto, la lotta e la caduta da esso facendogli spalancare gli occhi e alzarsi di scatto gridando “LI!!!” spaventano, ignorando anche il suo mal di testa, guardandosi intorno riconoscendo a malapena l’infermeria della scuola finché vide il corpo della persona che cercava sul letto accanto a lui e la sua vista lo portò ad avere dapprima uno shock e poi subito un attacco di panico, infatti sentiva le orecchie tappate come se ci fossero dell’ovatta al loro interno e poteva sentire il cuore battere rapidamente così come il respiro accelerato che non accennava a calmarsi, era così preso che non sentì la voce maschile cercare di calmarlo finché si sentì la testa portata contro un petto forte e tenuta delicatamente con poca pressione e una voce che diceva qualcosa, e sebbene all’inizio non capì che cosa dicesse, alla fine riuscì in qualche modo a calmare il suo respiro sia concentrandosi su quello dell’altro che concentrandosi sul calore della mano che gli passò avanti e dietro per tutta la schiena.
Xichen decise di andare a vedere Li e i ragazzini mentre Wanyin andò con Inko alla caffetteria della scuola sia per avere un po’ di tempo per se stesso che per prendere qualcosa per i ragazzi che non avevano ancora mangiato nulla, e proprio quando aprì la porta trovò l’altro studente agitato e con il respiro ansante ignorando la voce preoccupata di Izuku che cercava di calmarlo mentre Mei era vicino ad Eri ed entrambe guardarono la scena con tristezza e un po’ di ansia, poi si avvicinò ai due e fece cenno ad Izuku di allontanarsi e il ragazzo lo fece e prese il suo posto parlandogli con calma, ma fermezza, prima di portagli la testa al petto e carezzandogli la schiena mormorando parole (usando anche un poco il so potere per lenirlo dall'interno) e dopo interminabili minuti l’altro si calmò abbastanza da riuscire a respirare abbastanza decentemente da staccarsi.
Qualche tempo dopo Shinso si calmò abbastanza da staccarsi dal corpo su cui era rimasta appoggiata la sua testa e accettando il bicchiere d’acqua che l’uomo, a prima vista attraente, gli avvicinò con gratitudine poi lo sentì parlare “ti senti meglio Shinso-kun?” e lo studente lo guardò brevemente rispondendogli con un cenno “s-sì grazie…mi dispiace per il disturbo” parlò piano posando il bicchiere di nuovo sul comodino “va bene suppongo che sia una reazione normale nel vedere la persona a cui tieni in quello stato, lo avrei fatto anche io” disse dandogli un leggero sorriso per tranquillizzarlo ma lo studente lo vide che era solo di facciata, anche se apprezzava un po’ lo sforzo dell’altro, “c-come sta Li?” gli domandò Shinso non incontrando di nuovo più il suo sguardo, sospirando Xichen rispose “sta abbastanza bene fortunatamente Wanyin e io siamo riusciti a prevenire la vostra caduta diretta al suolo, avete riportato varie ferite, ma niente di grave” Shinso assorbì queste prime informazioni prima di chiedere “e l-la mano? Quel bastardo l’ha schiacciata ripetutamente per fargli mollare la presa” stringendo le mani a pugno; il coltivatore parlò “lo sappiamo, Mei e Izuku avevano azionato un drone che ha ripreso parte dello scontro compresa la vostra caduta finché non vi abbiamo afferrato…comunque la sua mano adesso sta bene, gliel’ ho curata personalmente” tranquillizzandolo all'ultimo.
Shinso si portò una mano al volto cercando di trattenersi dal piangere “sai che non è colpa tua vero?” arrivò la voce maschile sapendo a che cosa l’altro stava pensando sentendosi triste per quest’ultimo, che rispose adirato con sé stesso “stronzate è stata colpa mia! Avrei dovuto saperlo che era una fottuta trappola e quando non ho visto nessuno sul quel tetto avrei dovuto andarmene subito!” il Lan restò in silenzio per un po’ dando modo all’altro di calmarsi un po’ “…che cos’è successo esattamente? Perché eravate sul tetto?" domandò poi Xichen poiché questa è una cosa che si stavano chiedendo tutti e così Shinso raccontò tutti i fatti fin dal ricevimento del messaggio e tutto ciò che accadde dopo fino a quando arrivò Li e quando finì Xichen si alzò per evitare che l’espressione arrabbiata sul suo viso spaventasse o venisse fraintesa dallo studente, che aveva già abbastanza a cui pensare e colpevolizzarsi, mentre Izuku si avvicinò al ragazzo e l’abbracciò per cercare di consolarlo cosa che Shinso accettò riprendendo a piangere silenziosamente, poi la porta si aprì e Inko e Wanyin entrarono con del cibo rimanendo sorpreso dal risveglio di Shinso che lo guardò a sua volta con gli occhi rossi e la prima cosa che disse fu “mi dispiace signor Jiang, Li si trova così per colpa mia”.
Wanyin alzò un sopracciglio rispondendogli mentre si avvicinava con Inko “non è quello che mi risulta, perché non eri di certo tu ad aver spinto te stesso e Li giù dal tetto” posando il cibo “e non incolparti per le azioni di un altro” dopo qualche secondo lo studente disse “voglio uccidere quel bastardo, dov’è?” domandò all’uomo seguendolo con lo sguardo aggrottando leggermente la fronte al piccolo ghigno dell’adulto “oh non preoccuparti adesso è… indisposto, ma non preoccuparti ti potrai unire a me più tardi, non ho ancora finito con lui” e Shinso sentì un lieve tremito anche nella sua confusione, poi Xichen prese da parte Wanyin e Inko per metterli al corrente delle nuove informazioni fornite dallo studente prima che lasciassero la stanza con il suo cellulare per riportare al Preside assieme i nuovi fatti e nessuno dei tre era felice.
“Che cosa voleva dire quando ha detto che ‘quel pervertito era indisposto’?” chiese Shinso dopo che gli adulti se ne andarono e Izuku e Mei gli raccontarono quello che Wanyin gli aveva fatto mostrandogli le riprese che Izuku aveva fatto per farne un uso probabilmente immorale e Shinso non poté non sentirsi eccitato nel guardare come Jiang Cheng frustrò Mineta ancora e ancora fino a fargli sputare sangue e il tutto prima con faccia stoica e successivamente con un ghigno spaventoso “cazzo avrei voluto vederlo” disse quando la ripresa finì “penso che potrai, A-Cheng lo farà ancora solo con meno testimoni quindi potrai assistere” “o magari mi unirò a lui” disse poi finalmente si accorse della bimba dai capelli bianchi vicino al letto del suo amico e chiese “scusa, non mi sono presentato: mi chiamo Shinso Hitoshi mi scuso se ti ho spaventata prima” e lei lo guardò rispondendogli “m-mi chiamo Eri, piacere di conoscerti Shinso-kun” e poi restarono prettamente in silenzio.
Li aprì gli occhi gemendo un po’ alla luce che filtrava dalle tende sentendo l’odore di disinfettante riconoscendo il posto come l’infermeria dell’UA “accidenti che male il fianco” borbottò cercando di muoversi solo per ritrovarsi bloccato e aggrottando la fronte guardò in basso riconoscendo la chioma di Eri e guardandosi ai lati vide Izuku e Mei sulle sedie, Shinso sul letto accanto al suo su un fianco con il viso rivolto verso di lui addormentato, poi guardò ancora e vide Wanyin e Xichen appoggiato al muro sorretti con la schiena ad esso e più in là vide Inko sul divanetto vicino agli altri due adulti e Li sentì un calore sciogliergli il cuore quando vide che tutta la sua famiglia lì con lui, sorrise prima di risistemarsi sul letto rilassandosi fino a riaprire gli occhi qualche ora dopo.
Quando si svegliò nuovamente erano le prime luci del giorno si spostò sul materasso svegliando la piccola Eri che al vedere che stava rinvenendo si alzò di scatto gridando “NII-SAN!” abbracciandolo subito e al suo grido eccitato tutti aprirono gli occhi per guardarla e capire il problema solo per vedere il sorriso divertito ma commosso di Li che li guardava, appena due secondi dopo ricevette abbracci su abbracci da tutti a parte il ragazzo dai capelli viola, che non osò farlo per vergogna, “piano… non riesco a respirare” gemette alle strette di Mei e Izuku combinate “sta zitto così impari a farci preoccupare!” disse il primo e Li poteva sentire la voce roca del fratello e li abbracciò stringendo un po’ la presa “sto bene…mi dispiace di avervi spaventato”.
Successivamente allungò la mano a Shinso il quale non riuscì ad incontrare lo sguardo del moro cosa che portò quest’ultimo a sbuffare allungandosi fino a prendergli il braccio e tirarlo addosso agli altri due notando come il corpo altrui tremava, poi fu la volta di Xichen che lo strinse e lui ricambiò lo stesso fece con Wanyin che lo strinse più forte anche se gli disse qualcosa tipo “la prossima volta che lo farai ti spezzo le gambe e poi ti frusterò” e lui rise con le lacrime annuendo e infine ci fu l’abbraccio di Inko che pianse quasi a fontana cosa che lo fece ridacchiare amorevolmente ‘proprio come fa Izuku, tale madre tale figlio’ pensò ridacchiando mentre abbracciò la donna.
Wanyin, il giorno dopo, chiamò l’avvocato con cui parlò dell’adozione di Mei per chiedergli se volesse essere il suo avvocato per una denuncia e l’altro accettò chiedendogli di raccontargli i fatti e a chi rivolgere la denuncia e così Jiang Cheng fece causa ai Minoru (genitori e figlio), all’UA e al suo Consiglio ovviamente non era stato reso noto al pubblico ancora niente, ma sarebbe stata questione di tempo, e se l’UA non voleva finire nei casini ancora di più avrebbe dovuto agire rapidamente e così il Consiglio, saputo della denuncia tramite raccomandata, si riunì in fretta per discutere di come procedere chiesero anche alla chimera di intermediare con l’accusante, ma l’altro rifiutò “avevo detto che sarebbe successa una cosa del genere e non mi avete ascoltato quindi adesso sono affari vostri” rispose allegro “non può farlo! Se l‘UA verrà accusata e fa una brutta figura la farai anche tu in quanto preside!” e la chimera scrollò le spalle “va bene, ma state pur certi che ho le prove della mia innocenza e che attestano che ho dovuto seguire le vostre direttive a causa dei vostri profitti personali…come testimoniano anche i vostri conti bancari” sorridendo sprezzante poi aggiunse “e dato che il Consiglio verrà sospeso farò in modo che non esistiate più e che da ora in poi io avrò il completo controllo e potere decisionale su questo Istituto...in fin dei conti c’è stato un risvolto positivo in tutto questo e nella vostra insensata decisione” li minacciò sentendosi soddisfatto e orgoglioso allo shock e alla rabbia sul volto dei membri riuniti.
Il giorno stesso la voce di ciò che lo studente di eroe Mineta Minori, conosciuto ormai in tutta la scuola come ‘il pervertito’, avesse fatto si era sparsa a macchia d’olio e tutti, a partire dagli studenti e finire ai professori, erano scioccati e allibiti da ciò: uno studente appartenente al famoso corso di eroica aveva cercato di uccidere due studenti, di cui uno stesso un compagno di classe e l’altro uno studente di studi generali, e non uno qualsiasi, ma lo stesso che aveva già ‘aggredito’ precedentemente trascinando in mezzo anche un professore e pro eroe; ovviamente ciò fece alzare i sussurri e alcune proteste su tutto il corso di eroica, anche la classe B fu tirata in parte in ballo come la sua gemella facendo creare più tensione sia tra loro che all’intero della loro stessa classe, inoltre sempre più studenti iniziarono a guardare con palese disprezzo le due classi facendo sempre più commenti giudicanti e meschini come: ‘non ci posso credere che siano studenti di eroica’ ‘già, chi può dirlo se la prossima volta uccideranno qualcuno per davvero!’ oppure ‘dovrebbero fare qualcosa, si comportano come se fossero onorevoli eppure sono solo ipocriti! Peggio di alcuni cattivi!’ ‘e anche dei viziati!’ ‘non c’era stato qualcosa anche con un altro studente biondo?’ ‘ah sì! Mi pare che avesse tipo bullizzato uno studente per non avere un quirk o uno debole non ricordo bene’ ‘roba da matti pensare che gente così saranno degli eroi’ ‘secondo me dovrebbero rivedere i requisiti per entrare in quel corso’ ‘dovremmo preoccuparci di loro forse e non tanto dei cattivi, dato che loro si sa che sono’.
Le voci pesarono immensamente sulla sezione A di eroica poiché alcuni ancora stentarono ancora a credere a quello che il loro compagno di classe avesse fatto; attualmente era l’ora di pranzo quindi la maggior parte degli studenti era in mensa e ognuno faceva i propri affari chiacchierando e conversando normalmente, anche se l’argomento più discusso era proprio l’attentato a Li e Shinso, fin quando fecero la loro comparsa la classe di eroica e subito le chiacchiere si attenuarono e quasi tutti guardarono nella loro direzione rendendoli estremamente a disagio più di quanto credevano possibile, ma nonostante ciò andarono a pendere il loro pasto e sedersi al loro solito tavolo cercando di mangiare senza incontrare lo sguardo di nessuno, ma era un po’ difficile farlo a causa degli sguardi disprezzanti e giudicanti di tutti gli altri presenti.
Ochaco si sentì tremare non pensava di potercela fare così, dopo neanche 10 minuti, si alzò e tremando disse “i-io non ce la faccio, scusatemi… ci vediamo in classe” disse prendendo il vassoio per disfarsene prima di andarsene anche Mina si alzò facendo lo stesso e durante il tragitto dalla mensa alla porta si rimpicciolirono su sé stesse poiché tutti le seguirono con lo sguardo, e quando tornarono tutti in classe Sero parlò “voi pensate che da oggi in poi sarà così? Che dovremmo sottostare a questi sguardi giudicanti a causa di Mineta?” e Mina sibilò “non pronunciare il suo nome! È un essere schifoso che dovrebbe solo che sparire dall’esistenza!” prima che uno potesse dire altro la porta si aprì e Shinso entrò nella classe ma non lanciò che un misero e fugace sguardo prima di sedersi sul suo posto; Kaminari si alzò e si avvicinò tentennando allo studente “ehi S-Shinso io…uhm… come sta Li?” e Shoto osservò i due trattenendo impercettibilmente il respiro e lo studente dai capelli viola rispose monotono “sta bene ma non vedo come vi possa interessare, tanto non è che questo fermerà le voci” e molti nella classe lo sapevano bene.
Il resto del giorno passò abbastanza normale e quando arrivò l’ora di eroica erano un po’ sollevati sia per avere una pausa dagli sguardi sprezzanti sia per scaricare un po’ della loro tensione, ma non tutti riuscirono a concentrarsi del tutto e questo si tradusse in una dimostrazione patetica del loro allenamento e Aizawa sospirò mentre chiamò una pausa “non c’è bisogno che vi dica che oggi state facendo davvero un pessimo lavoro” e Kaminari disse “ci dispiace Aizawa-sensei, è solo che a causa delle voci e dei sussurri non riusciamo a concentrarsi bene” parlando piano e quasi tutta la classe annuì a parte Shinso e Shouto, il primo perché era una delle vittime e il secondo a causa del suo carattere estremamente introverso; il professore si portò una mano al viso poi Mina chiese “p-professore che cosa succederà ora?” e il moro li guardò iniziando a rispondere “non penso che sia-“ “è semplice: il padre di Li ha sporto denuncia contro la famiglia di quel bidone della spazzatura, l’UA e il suo Consiglio” l’interruppe lo studente vittima e l’intera classe sussultò persino Shoto allargò leggermente gli occhi.
“C-cosa? Ma è vero?!” chiese uno di loro e dato che il moro non contrastò seppero che quello che aveva detto Shinso fosse vero “q-quindi vuol dire che sospenderanno le lezioni di eroica?” domandò Sero preoccupato e Shinso strinse le mani a pugno per la preoccupazione dell’altro e rise sprezzante ringhiando “…è davvero di questo che ti preoccupi? Non del fatto che due studenti, di cui uno un tuo compagno di classe, siano stati spinti dal fottuto tetto della scuola e siano quasi morti?!... Wow che bell’esempio di priorità che hai, buona virtù e molto eroica!” e la classe sussultò più acutamente di prima “Shinso-ku-“ “NO! Mi dispiace Aizawa-sensei, ma dato che dovrò collaborare con loro almeno per altri due anni e probabilmente ogni tanto al di fuori di qui, vorrei sapere che la mia vita vale meno di qualche esercitazione di eroica saltata, sai per avere dei piani di riserva e sapere su chi effettivamente non devo contare” cogliendo sia il professore che gli studenti di stucco per le parole dure e gli occhi arrabbiati.
Aizawa capiva il disappunto e la rabbia dell’altro studente e allievo personale nei confronti di certi soggetti e sicuramente quello che ha detto Sero è stato stupido e inadeguato, ma ancora questo non aiutava la situazione “Shinso-kun… s-sono sicuro che si sia espresso male, vero amico?” tentò di difenderlo Kirishima e l’altro sbuffò “certo Kirishima sono sicuro che sia così…continua a pensarlo, il perbenismo e la cecità sono ottime qualità d’avere in futuro” rispose in tono sarcastico e lo studente d’indurimento sollevò leggermente le spalle ritirando un po’ la testa imbarazzato.
“Che cosa succederà quindi adesso a tutti noi? Non si può tipo mediare?” domandò poi Ochaco tentando di disinnescare la situazione distraendo un po’ tutti e il professore rispose sospirando “non so esattamente cosa succederà, ma questa è una cosa di cui si occuperanno gli adulti e voi dovete starne fuori” poi Shoto parlò “perché non è stato buttato fuori quando ha molestato e aggredito fisicamente Li-kun e la ragazza dai capelli rosa?” e il moro lo guardò rispondendo onestamente nonostante si sentì personalmente a disagio “perché la sua famiglia è uno dei principali azionisti dell’UA, per questo motivo il Consiglio non ha fatto praticamente molto per quella storia per non perdere fondi e neanche Nezu ha potuto fare tanto contro di loro dato che avevano la maggioranza”.
Alla fine Eraserhead dichiarò finita l’esercitazione poiché vedeva che la sua classe era distratta dagli ultimi avvenimenti e dalle malelingue così si diresse nell’aula professori sedendosi e massaggiandosi gli occhi “giornata dura?” arrivò la voce di Midnight “sì puoi dirlo sembra che le voci stiano gravando sulle menti dei miei studenti e questo li fa essere più distratti del solito, ho dovuto sospendere l’allenamento e Shinso oggi non è stato esattamente d’aiuto per quanto avesse ragione” e la donna chiese “perché che è successo?” e il moro gli disse dell’accaduto e dello scoppio di rabbia e frustrazione dello studente “be’ non possiamo biasimarlo no? Lui e Li hanno avuto un esperienza di premorte e Shinso si sentirà più colpevole di tutti perché è convinto che sia stata colpa sua che Li è caduto dal tetto con lui e per lui, nonostante non sia così” fece una pausa “ma davvero Shota alcuni dei tuoi studenti dovrebbero riflettere prima di aprire bocca” “credimi lo so” gemette esausto mentalmente.
“Come sta Hizashi?” domandò lui poco dopo alla collega e lei sospirò “be’ è ancora salato per questa storia ed è arrabbiato e frustrato con tutti noi e se stesso perché si ritiene responsabile per non aver fatto di più per buttare fuori quel pervertito prima che rischiasse di perdere il suo studente, e non è ancora lo stesso” fece una piccola pausa aggiungendo “e credo che gli dispiaccia non aver potuto picchiare Mineta di più” e Kayama ribatté “posso immaginarlo ,ma penso che Jiang Cheng abbia più che compensato no? O almeno questo è quello che dicono tutti gli studenti”.
Aizawa sapeva che la collega avesse ragione anche adesso ricordava ancora come l’uomo abbia usato la sua frusta sull’ ex studente di eroica e rabbrividì leggermente al piccolo sorriso maligno che aveva mostrato quando la sua vittima sputò sangue a terra circondato da piccili fulmini elettriche viola “già e devo confessare mi ha fatto sentire un brivido estremamente freddo ad assistere a quello" e la donna lo guardò domandandogli “addirittura?” il moro annuì ribattendo “sì… tu non l’hai visto Kayama aveva un ghigno sul volto che prometteva ancora più dolore e vendetta mentre guardava con soddisfazione come il terreno di fronte ai suoi piedi si ricoprì di macchie di sangue provenienti da Mineta, guardava come se niente fosse”.
Sentendo questo l’insegnante di storia rimase sbalordita e anche lei poteva immaginare la scena “…nonostante ciò scommetto era dannatamente bello vero? Alto, sicuro, potente e dannatamente sexy!” sentendo la sua domanda Aizawa la guardò quasi esasperato “…davvero lo chiederai?” alla scrollata di spalle dell’altro sospirò dicendo “credo che qualsiasi cosa faccia e anche se fosse ricoperto di sangue sarebbe comunque di bell’aspetto…la frusta non è per essere solo vista” e lei urlò eccitata “oh Dio avrei voluto vederlo ma in un contesto diverso e magari con un altro liquido in viso!! E non mi dispiacerebbe nemmeno l’uso della sua frusta!” e il moro alzò gli occhi al cielo disgustato ringraziandola per averlo fatto deviare dal disastro dalla situazione attuale.
Alla fine la notizia dell’accaduto arrivò alla stampa e ovviamente questo fatto di cronaca fu uno degli argomenti più parlati, la notizia che uno studente di eroica che molestava le ragazze fino ad aggredirne una e poi aver tentato di uccidere due studenti, di cui uno di studi generali e l’altro un suo stesso compagno di classe e per cui nessuno fece niente, fecero molto scalpore Nezu cercò di mediare i danni informando il pubblico dell’esatto svolgimento dei fatti e sostanzialmente scaricando la maggior parte delle colpa sul Consiglio che aveva deciso, per voto collettivo, di non buttare fuori lo studente incriminato al momento della conoscenza dell’aggressione alla ragazza a scopo monetario, alla fine Mineta Minoru fu espulso dall’UA e la sua famiglia dovette risarcire la famiglia di tutti e tre degli studenti di cui per non si svelarono la loro identità: due perché erano minorenni e l’altro, Li, perché voleva l’anonimato a causa del fatto che non gli piaceva l’attenzione.
Qualche tempo dopo le cose pian piano tornarono abbastanza alla normalità e Nezu riuscì nel suo intento di liberarsi del Consiglio così che avesse il potere decisionale su tutto ciò che riguardava la scuola, sui suoi fondi e tutto ciò che era di pertinenza e subito apportò alcune modifiche anche alle leggi e su determinati comportamenti per evitare altri incidenti come quelli avvenuti, e per evitare che restino impuniti dopo l’incidente; e dopo che si seppe ciò che Wanyin fece al pervertito. in questione Li venne ammirato ancora di più di quanto facessero prima (questo a causa del dannato video di Izuku con quelle canzoni pensava Li spesso) e lui non sapeva esattamente come comportarsi con tutta quest’attenzione eccessiva e che non apprezzava tanto, così prese a modello il comportamento di Jiang Cheng ed essere per lo più indifferente continuando a comportarsi come prima di tutto ciò riconoscendo educatamente il saluto o eventuali domande cercando comunque di essere civile e controllato.
“Tutto questo è davvero estenuante” si lamentò con il gruppo dei Gladiatori, che comprese Mei, e tutti loro ridacchiarono a sue spese “abituati Li ora sarai una piccola star” lo prese in giro Ami guadagnandosi un calcio allo stinco “ahio! Non è bello!” si lamentò “ops mi è scivolato il piede” si scusò beffardamente “siamo davvero contenti che tu e Shinso-kun stiate bene” affermò Chiro con gli altri che annuirono in accordo e qualche giorno dopo tutto ritornò abbastanza come prima con sollievo del ragazzo; tuttavia le cose stavano per cambiare poiché un pomeriggio, dopo che le lezioni finirono, Recovery Girl chiese di parlare con Nezu e l’animale acconsentì curiosa di ciò che aveva bisogno di dirle l’eroina.
Recovery Girl si diresse verso l’ufficio di Nezu con in mano un paio di fogli che evitò bene di tenere allo scoperto e dunque nasconderli contro di sé e mentre camminava non poteva sentire un po’ di apprensione per ciò che aveva scoperto; dopo che aveva visitato il giovane Li insieme a Shinso prese un campione di sangue per vedere se tutto fosse apposto e non ci sia qualcosa che le fosse sfuggito, ovviamente lei confidava nelle sue stesse capacità tuttavia era un suo scrupolo personale soprattutto dopo un incidente che c’è stato anni fa, dove un uomo perse la vita a causa di un quirk che aveva un effetto collaterale di cui nessuno, compresa lei, ha pensato di fare i dovuti controlli poiché le probabilità che quell’effetto si presentasse erano quasi nulle, certo lei non era a capo del Team e dovette seguire gli ordini di colui che ricoprì il ruolo in quel momento, ma anche se lei si propose di fare l’esame per sicurezza l’uomo le negò la richiesta e a seguito di ciò dopo un paio di giorni l’equipe medico e l’intero ospedale fu accusato di omissione di soccorso e complicità in omicidio colposo.
Durante il processo l’ospedale cercò di mediare le cose in qualche modo addirittura addossando l’intera colpa solo all’equipe medico, tuttavia il giudice condannò tutti gli accusati, sia il colpevole effettivo che l’ospedale dei capi d’accusa di cui erano stati imputati e il primo, ovvero il capo del team, fu mandato in carcere mentre il secondo, o meglio i loro esponenti principali, riuscirono ad evitare di andarci e dovettero solo pagare il risarcimento dei danni alla moglie e alla famiglia dell’uomo, ma ovviamente la reputazione dell’ospedale era rovinata a causa anche di alcune informazioni che sono trapelate, se per volontà o incidente non si saprà mai.
Chiyo dal canto suo sapeva che nessuna quantità di denaro avrebbe potuto restituirle il marito alla moglie che lo aveva perso e mentre la donna era lì, sia con i suoi stessi famigliari che i famigliari del marito a recuperare la salma, l’infermiera s’avvicinò per farle le condoglianze e scusarsi ma la donna non la degnò di uno sguardo e disse solo a voce bassa “se solo aveste fatto il vostro lavoro mio marito sarebbe ancora qui… non avete alcun diritto di essere qui” quelle parole furono tutto ciò che disse prima di andarsene insieme a tutta la famiglia.
Dopo quella volta Chiyo lasciò immediatamente il suo lavoro e imparò da quell’errore giurando che non ci sarebbe mai stato un'altra tragedia come quella, non se potesse evitarlo, per questo quando vide il giovane Li e sentì il resoconto volle essere sicura che tutto fosse al posto e che non ci sarebbero stati alcune ripercussioni, dato che il ragazzo con le occhiaie e dai capelli viola disse che ad un certo punto Mineta avesse usato un bombetta con un fumo, forse per alcuni potrebbe essere esagerato ma a lei non fregava di quello che potessero pensare fece i controlli; comunque mentre eseguiva e leggeva le semplici analisi venne fuori una cosa che la lasciò molto perplessa e che la spinse ad andare a controllare alcuni suoi appunti e proprio per ciò che ne emerse volle parlare con la chimera, dunque adesso si stava dirigendo nell’ufficio e una volta arrivata Nezu la fece accomodare “dunque Chiyo-san per quale motivo avevi bisogno di parlarmi?” chiese la chimera e l’anziana eroina disse “grazie per avermi ricevuto Nezu, volevo parlare di una riscontro che ho avuto su uno degli studenti”.
Nezu aggrottò la fronte un po’ preoccupato, ma soprattutto confuso “è qualcosa di grave? E a chi ti riferisci?” le domandò l'animale “riguarda il giovane Li, ho fatto un esame del sangue per accertarmi che fosse tutto apposto e che non ci fossero effetti secondari o qualche variazione” rispose l’anziana eroina di soccorso e la chimera annuì capendo il suo ragionamento (ovviamente anche lei sapeva del passato di Chiyo) “poiché Shinso-kun ha riferito che quel disgraziato abbia usato un fumo di qualche tipo, e per farlo ho dovuto prendere un campione del sangue da entrambi i miei pazienti, ma durante le analisi è venuta fuori una cosa strana” disse prima di mostrare i fogli e il preside li osservò attentamente “che cosa ci sarebbe di strano?” chiese confuso “sembra che Li Jang sia imparentato con uno degli studenti qui o più precisamente il suo sangue è in parte compatibile con quello di uno degli studenti di eroica che ho registrato nel mio database” e la chimera la guardò di sottecchi “con chi?” “…Shoto Todoroki del corso di eroica” affermò aggiungendo “Li ha in parte il sangue dei Todoroki…e questo vuol dire che potrebbe essere un loro parente” sentendo questo Nezu spalancò leggermente gli occhi all’incredulità di ciò che Chiyo gli disse, così guardò le analisi sia di Li che di Shoto ed entrambi avevano sangue dei Todoroki e quella era una prova incofutabile.
Subito dopo Nezu chiamò sia Yamada che Aizawa i quali sentendo il tono serio dell’animale si avviarono rapidamente nel suo ufficio come richiesto “Nezu, ci hai mandato a chiamare?” chiese il moro “sì Aizawa mi dispiace che vi abbia chiamato così tempestivamente, ma c’è una cosa di cui dobbiamo discutere e riguarda uno dei vostri studenti ciascuno” appena i due si sedettero salutarono Recovery Girl che ricambiò; “prima di dire qualcosa sarò chiara: nulla di ciò di cui discuteremo qui uscirà da queste mura è chiaro?” e i due si guardarono un po’ a disagio, ma annuirono “che cosa sta succedendo Nezu?” domandò Hizashi inquieto sospirando la chimera parlò con le mani giunte al mento “dopo l’incidente con i giovani Li e Shinso, Chiyo ha eseguito un analisi del sangue su entrambi per assicurarsi che fosse tutto apposto e durante questi esami del sangue ha trovato qualcosa sul il giovane Li” sentendo il nome del suo studente proferito Hizashi si rizzò “che cosa significa? C’è qualcosa che non va in lui o nel suo sangue a causa di ciò che quel piccolo bastardo e pervertito ha fatto?!” e domandò controllandosi dall’alzare la voce ma Chiyo lo calmò “sta bene Yamada non ha alcun problema è sano, non devi preoccuparti”.
Sentendo le parole dell’infermiera si rilassò un po’ “allora quale sembra essere il problema?” domandò di nuovo con un tono più calmo anche Aizawa era un po’ preoccupato gli piaceva il ragazzo, la chimera ridacchiò un po’ alla scenata dell’altro pensando ‘ci tiene proprio al suo studente’ prima di tornare serio “il problema sembra essere che il suo sangue sia compatibile in parte con quello che di un tuo studente Aizawa” e ora fu il moro ad aggrottare la fronte “che vuoi dire? E con chi? Non mi risulta che abbia parenti di sangue qui e nessuno dei miei studenti ha mai detto niente quando venuto con noi” e Nezu poggiò il mento sulle zampe dicendo “ne sono consapevole, maLi-kun ha il sangue della famiglia Todoroki in sé… il che vuol dire che potrebbe essere imprentato con Shoto Todoroki”.
Hizashi e Aizawa rimasero paralizzati dalle parole dell’animale e guardarono prima se stessi e poi Chiyo la quale annuì solennemente “è così, il sangue non mente e sappiate che questo è una cosa poco professionale averne parlato con voi senza il permesso del ragazzo e del suo genitore tuttavia credo che sia una questione importante, ma voglio che ne parliamo assolutamente con il signor Jiang e il signor Xichen poiché sono sicura ci sarà una spiegazione seria per questo” e l’animale annuì dopo qualche secondo di sorpresa “ovviamente nessuno dovrà saperlo men che meno il giovane Shoto chiaro?” e il moro sebbene ancora un po’ stordito annuì “dobbiamo prima capire perché ha mentito sulla sua identità e chi ne è al corrente” continuò; Hizashi parlò “sicuramente Izuku e Mei lo sapranno considerando che la ragazza vive con loro adesso no?”.
Nel frattempo Aizawa ripensò su tutte le interazioni che Li e Shoto avevano avuto e…poteva vedere alcune prove a sostegno della teoria anche su quello che disse Hizashi “ecco perché Li era sempre indifferente nei suoi confronti e perché, quando sono andato a prendere Li e Izuku dall’allenamento prima del Festival portando con me Todoroki, Izuku reagì in maniera strana tendendo le spalle facendo un sorriso un po’ forzato guardando Li, con quella che avrebbe descritto leggera tensione, mentre quest’ultimo si girò ignorandoci…oppure durante il Festival stesso quando si affrontarono sia nella battaglia di cavalleria che egli scontri uno VS uno, anche lì sembrava che ci fosse una storia tra loro, anche se solo uno dei due lo sapeva, per non parlare del disprezzo che ha nei confronti degli eroi in particolare per Endeavour e che il suo quirk sia un tipo di fuoco anche se più potente".
Poi il biondo riparlò “quello che voglio sapere è perché disprezza i Todoroki così tanto…che cosa gli ha fatto Endeavour” e a nessuno dei presenti piaceva quello che stava mettendo in dubbio il loro amico, collega e dipendente ed infine il moro disse “forse è legato al palese e forte rifiuto di Todoroki di usare il suo fuoco fino all'incontro con Li al Festival, anche se d’allora non lo usa…forse c’è qualcosa in più nella famiglia Todoroki che non sappiamo e se così fosse dovremmo indagare".
Hizashi chiese in prestito l’IPAD della chimera prima di cercare qualcosa in rete e dopo qualche minuto di ricerca sulla famiglia Todoroki il biondo socchiuse gli occhi concentrato mentre scorreva i vari risultati fino a leggerne uno in particolare “che cosa hai trovato Yamada?” volle sapere la chimera quando vide la concentrazioni del suo dipendente e il modo in cui socchiuse gli occhi e la bocca storta “potrebbe essere un azzardo ma… potrebbe invece essere lui?” disse rivolgendo lo strumento elettronico verso i tre che videro la foto di un bambino dai capelli bianchi e con due occhi azzurri molto simili a quelli di Li e il biondo spiegò “il suo nome è …era Touya Todoroki era il secondo maggiore dei Todoroki, il fratello più grande di Shoto e secondo figlio di Endeavour” e Chiyo aggrottò la fronte “era? Che cosa gli è successo? Perché non ne abbiamo mai sentito parlare?” e Hizashi rispose “anche se non sono un eroe sotterraneo so dove reperire informazioni quando necessario” scollò le spalle aggiungendo poi “il necrologio dice che è morto a causa di un incendio causato, si presume, dal suo stesso quirk non è mai stato trovato un cadavere effettivo solo…un pezzo di mascella…” sentendosi a disagio per l’informazione e pregò che Li non fosse davvero lui e che aveva preso un enorme abbaglio.
“Quanti anni aveva?” chiese Aizawa quasi con remore “13 anni” “povero bambino immagina che cosa ha sofferto bruciando vivo” parlò Chiyo estremamente triste e onestamente nessuno degli altri voleva pensarci soprattutto se nessuno era con lui “perché pensi che sia lui Li?” domandò la donna “sarebbe più probabile dopotutto se si calcolano gli anni che aveva, ovvero 13, più quelli passati dal giorno di questa tragedia ad oggi corrisponderebbero all’età attuale, inoltre il suo è un quirk di fuoco e abbastanz apotente e le sue cicatrici potrebbero benissimo essere una conseguenza dell’incendio, oltre che ha un palese disprezzo per Endeavour come lo ha Shoto-kun…sarebbe un po’ più probabile questa ipotesi che fosse un lontano parente come un cugino di qualche tipo” fece una pausa e Chiyo parlò “se ciò fosse vero allora com’è finito con Jiang Cheng? Come si sono incontrati?” “forse l’ha trovato o l’ha salvato” azzardò Hizashi e Aizawa restò in silenzio aggiungendo quelle poche osservazioni che aveva fin dall’inizio come la reazione del ragazzo quando incontrò Endeavour in mezzo alla strada mentre era con Jiang.
Chapter 14: Capitolo 14 - Shinso's family
Chapter Text
Il giorno dopo a scuola i due insegnanti cercarono di far finta che la conversazione del giorno prima non fosse avvenuta e che non avessero i dubbi che li attanagliavano, almeno al momento, Yamada disse che avrebbe osservato un po’ di più Li cercando di non dare nell’occhio mentre Eraserhead a Shoto inoltre concordarono che avrebbe prestato un po’ più d’attenzione al modo in cui Shoto e Li interagissero se ce ne fosse l’occasione. Yamada credeva di essere stato abbastanza sottile ma evidentemente era una sua illusione poiché, dopo un paio di giorni il suo studente preferito lo affrontò e l'insegnante mentirebbe se dicesse di non sentirsi agitato per il possibile andazzo della conversazioni, perché l'ultima cosa che voleva era ferire o minare la fiducia tra lui e il suo studente.
Li aveva notato qualcosa di strano nel suo professore d’inglese così, mentre era nel laboratorio di supporto con Mei, Izuku e Shinso, chiese “ehi non vi pare che il professor Yamada si comporti in maniera un po’ strana? più del solito intendo” e Izuku rifletté “in effetti sì mi sembrava che ci osservasse più del solito negli ultimi giorni" e Mei ridacchiando disse “forse gli piacete” facendo ridere Shinso e il moro alzò gli occhi in alto mentre il verdognolo rispose “nah o comunque non è di certo me che guarda, magari guarda Li, dato che è il suo studente preferito, mentre a me mi usa per non dare troppo nell’occhio” alzando le sopracciglia in maniera suggestiva ridendo a spese del fratello che gli diede una gomitata sbuffando.
“Be’ un pensierino ce lo farei anche” disse poi audacemente facendo strozzare Shinso con l’acqua che stava trangugiando mentre Mei rise forte proprio come fece Izuku che cadde dalla sedia “voglio dire è attraente fisicamente ed è una persona attiva, frizzante e gioviale” commentò il moro “quasi l’opposto di te sostanzialmente” s’intromise il verdognolo al che l’altro alzò le spalle “sai come si dice: gli opposti si attraggono” ridendo con l'altro, “però tornando alla domanda di prima mi sembra che ci sia qualcosa ma non saprei cosa” finì di dire riflettendo, poi Shinso disse una cosa “bè se può dirti qualcosa mi sono accorto che negli ultimi due giorni anche Eraserhead si comporta in modo abbastanza strano, anche lui fissa più del dovuto Todoroki” scrollando le spalle senza vedere come Li si rizzò leggermente a quella piccola, e forse innocua per alcuni, informazione.
Alle parole del suo amico Li si tese impercettibilmente ‘che vuol dire anche il capolavoro è osservato dall’insegnante? Perché dovrebbero farlo? E se avessero…non è possibile siamo stati attenti e non ho mai mostrato il vero colore dei miei capelli a parte le cicatrici anche perché, per fortuna A-Cheng aveva usato i suoi unguenti speciali ed erano anche andati da un specialista il cui contatto glielo passò Inko, che l’aveva intercettato in qualche modo, e aveva iniziato un piccolo trattamento quindi le mie bruciature erano meno terribile di quanto fossero state all’inizio, forse anche da prima che lo trovasse A-Cheng quindi come-‘ fu riscosso dai pensieri quando sentì Izuku agitargli la mano davanti agli occhi “ehi Li sei tornato tra di noi?” rise ma l’interessato poteva vedere la leggera preoccupazione nei suoi occhi e disse “ho una teoria Izuku: forse centra la verità” gli rispose e il verdognolo rimase confuso dalla criptica risposta prima che spalancò gli occhi domandando preoccupato “sei sicuro?!” “be’ non mi vengono in mente altre teorie per cui ci osservino se non per vedere eventuali somiglianze tra noi o come ci comportiamo”.
Shinso osservò come i due si guardarono per alcuni istanti non capendo che a cosa si riferissero, dunque lanciò uno sguardo a Mei, per vedere se lei avesse un indizio, solo per vederla distratta con una sua invenzione ‘ti pareva’ pensò così decise di parlare “odio essere l’escluso ragazzi quindi vi dispiacerebbe dirmi di che cosa si tratta?” e Li lo guardò un attimo prima di sospirare dicendo “Mei siamo al sicuro qui?” le sue parole fecero aggrottare la fronte all’altro studente girandosi per vedere Mei scattare e armeggiare con uno dei suoi bambini “sì perché?” “Shinso è l’unico a non sapere la mia storia e dato che è con noi credo che sarebbe giusto metterlo al corrente”.
La ragazza non aveva bisogno di altro così prese dei piccoli apparecchi e li mise ai lati della porta premendo poi un pulsante che attivò delle onde radio che disturbavano qualsiasi tentativo di origliare la conversazione (anche se erano abbastanza sicuri non volevano correre rischi) e così Li iniziò a raccontare all’altro studente la storia su chi fosse veramente, sul suo vero nome e quindi la sua identità, oltre che spiegare il motivo che lo spinse ad andarsene così come tutto ciò che fece Endeavour a lui e alla sua stessa famiglia e ovviamente come per Mei, tenne fuori alcuni fatti per non turbarlo più de necessario (come la sofferenza che aveva provato quando il suo corpo bruciava e bruciava sempre di più), fino a raccontargli dell’incontro con Wanyin e di come lo aiutò, lo ascoltò e si prese cura di lui e l'addestrò a controllare le sue fiamme e a combattere con o senza armi.
Inutile dire che Shinso era senza parole non sapeva che dire o fare, pensare che il suo amico fosse stato creato come un arma per egoismo e abusato mentalmente da quel pezzo di merda di un eroe e poi buttato di lato quando aveva avuto quello che tanto bramava, infischiandosene dell’impatto che quella situazione avrebbe potuto avere anche sulla psiche dell'altro…era abominevole ‘ecco perché Li disprezza gli eroi, Shoto e odia Edeavour con passione e come potrebbe non farlo’ pensò ‘ha quasi rischiato di morire una volta bruciato dal suo stesso quirk… anzi si potrebbe dire che sia praticamente morto e resuscitato, e poi quel maledetto pervertito lo ha buttato dal tetto… Dio sono due volte che rischia di morire’ pensò.
Izuku chiese al fratello “se ciò che dici fosse vero che cosa facciamo?” “lo dirò a Wanyin e Xichen prima di tutto e poi vedremo come procedere, ma suppongo che dovrò affrontare l’argomento con Nezu e almeno gli altri due insegnanti” scrollando le spalle apparendo abbastanza calmo almeno all’apparenza poiché in realtà, dentro di sé era preoccupato che lo portassero via dalla sua nuova famiglia e questo non lo avrebbe permesso, voleva stare con Wanyin e avrebbe fatto di tutto per restarci ‘inoltre anche Wanyin ha detto che non glielo avrebbe permesso e mi fido di lui e della sua parola, considerando anche come si sono comportanti lui e Xichen nell’ ufficio di Nezu non avrebbe dovuto preoccuparsi troppo’ si disse, tornò al presente proprio in tempo per sentire Shinso chiedergli “ti dà fastidio che io voglia diventare un eroe?”.
Li aggrottò la fronte a quella strana domanda “perché dovrebbe? Tu non sei lui sei Shinso Hitoshi” “eppure disprezzi gli eroi” affermò di nuovo il ragazzo insonne “disprezzo i falsi e gli ipocriti eroi il che purtroppo comprende molti di loro, dal mio punto di vista, ma non ho niente contro di te dopotutto se lo fossi stato non ti avrei trattato diversamente e non avrei rischiato di certo la vita per salvarti ti pare?” fece una pausa prima sporgersi verso l’altro studente “Shinso non m’interessa che tu voglia diventare un eroe sei e sarai sempre il mio amico, non faccio di tutta l’erba un fascio e dato che ti conosco da un po’ so che non sarai neanche lontanamente come uno di quegli eroi” e lo studente si sentì un po’ arrossire alla vicinanza ma disse “ok non ti deluderò Li sarò uno dei migliori” e Li sorrise “non mi aspetto nient’altro da te, tu hai più ragioni di chiunque per diventare un vero eroe” riferendosi al suo passato e la conversazione terminò qualche minuto dopo.
Il giorno dopo Li decise di affrontare il professore con l’assistenza imposta sia di Izuku che di Mei e così i tre decisero di ‘mettere’ all’angolo il professore alla fine delle lezioni, dunque una volta salutati i loro compagni Izuku andò a prendere Mei mentre Li rimase nell’aula fingendo di finire di prendere appunti e quando rimasero solo loro egli mise via il quaderno “Yamada-sensei posso parlarle?” domandò poi Li e l’insegante rispose leggermente colto di sorpresa “c-certo piccolo ascoltatore di cosa hai bisogno?” poi bussarono alla porta e Mei e Izuku entrarono chiudendo nuovamente la porta dell’aula; a questo l’insegante di inglese alzò un sopracciglio interrogativo e Mei fece alla porta della classe la stessa cosa che fece quando parlarono con Shinso il giorno prima nel laboratorio, una volta ricevuto il cenno dalla ragazza egli finalmente parlò “Yamada-sensei vorrei chiederle una cosa: ho notato che negli ultimi giorni mi guarda più spesso del solito e vorrei sapere quale fosse il motivo...ho fatto qualcosa di sbagliato”.
Yamada spalancò gli occhi quasi come un cervo davanti ai fari di un’ automobile e iniziò ad aprire e chiudere la bocca preso sicuramente alla sprovvista, ma tutti potevano sentire un leggera tensione costruirsi così Izuku disse scherzando “se è una scusa per guardarlo possiamo capire sicuramente, ormai almeno metà della scuola si sarà fatta un sogno su di lui grazie al mio aiuto...e se vuoi ho i due famosi video che puoi avere oppure preferisci quello intero?” e Li lo squadrò “ti avevo detto di eliminarli!” intento Mei rise, successivamente i tre studenti guardarono il professore arrossire leggermente all’insinuazione del verdognolo e cercò di affrettarsi a dire “n-no, no non è così!! Non mi permetterei mai di fare o pensare una cosa del genere ad uno studente!” e Li decise di essere un po’ malizioso e dire sconsolato “oh, quindi non pensa che io sia attraente?”; sentendo ciò Izuku e Mei ridacchiarono godendosi la cosa mentre il povero professore balbettava “n-non ho detto questo! Lo sei, m-ma sei anche mio studente e…ok sta venendo fuori male…oh Dio” gemette sbattendo la testa sulla scrivania e i ragazzi decisero di dargli una tregua sebbene continuassero a ridacchiarono.
Una volta che si fosse calmato Yamada sospirò e li guardò “grazie per avermi permesso di ricompormi e mi dispiace se il mio comportamento negli ultimi giorni vi abbia messo a disagio non era mia intenzione” scusandosi e Li rispose “lo sappiamo professore e so che sei troppo gentile per questo” lo tranquillizzò il suo studente e il biondo apprezzava che lui si fidasse delle sue parole e che sapesse che non avrebbe mai ferito nessuno; “ok, ora suppongo sia giusto che vi spieghi il mio comportamento” e i tre persero ogni traccia di divertimento tornando abbastanza seri “ecco…non so come dirlo, ma dopo l’incidente con te e Shinso-kun Recovery Girl ha prelevato del sangue per fare controlli e ha riscontrato che il tuo sangue sia in parte compatibile con quello della… famiglia Todoroki” abbassò un po’ la voce e la testa verso la fine guardando la scrivania e agitandosi quando ci fu un silenzio assoluto di entrambi, poi…”chi altro lo sa? Scommetto anche Nezu e Aizawa-sensei lo fanno giusto? so da fonti certe che anche lui si sta comportando stranamente in questi ultimi giorni” domandò il ragazzo incrociando le braccia e il biondo poté solo annuire, ma sempre sentendosi colpevole per aver saputo qualcosa che il suo studente chiaramente non voleva rivelare, indipendentemente dalle ragioni.
Li sospirò “sapete che questa è tecnicamente una violazione della privacy che ha fatto Recovery Girl raccontandovela senza il consenso mio e/o del mio genitore? Potrei denunciarla per questo” affermò un po’ infastidito da tutto ciò e il biondo ancora una volta annuì “lo so piccolo ascoltatore e io non so cosa dire” non aggiungendo altro “suppongo che abbiate intenzione di chiamare Wanyin e Xichen, bè intanto parlerò io mentre loro arriveranno” e Yamada guardò leggermente sorpreso il ragazzo poiché si era aspettato che Li puntasse i piedi e che, come ha detto prima, avrebbe usato questo fatto tecnicamente illegale per rimandare la cosa o meglio ancora per minacciarli di tenere la bocca chiusa, dopotutto non avevano alcun diritto a pretendere informazioni a meno che non fosse di vitale importanza.
Evidentemente i suoi pensieri gli si leggevano in faccia poiché sentì Li dire “contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare avevo messo in conto che prima o poi la verità sarebbe potuta venire fuori, per quanto avrei preferito di no, quindi rimandare o negare mi sembra una stronzata inoltre prima la facciamo finita meglio è” fece una pausa “meglio andare Yamada-sensei sarà una storia lunga” e così i tre studenti e il professore si diressero all’ufficio di Nezu (che chiamò Chiyo) dopo che il biondo mandò un messaggio ad Aizawa mentre Li scrisse a Wanyin e Xichen informandoli dell’accaduto.
Una volta arrivati i quattro si sedettero sul divanetto e sulle sedie mentre Nezu si trovò sulla spalla di Aizawa e lo studente interessato disse “che sia chiara una cosa: qualsiasi cosa potreste sentire o pensare il mio nome è e rimarrà LI JIANG, il Todoroki in me non esiste più” disse socchiudendo leggermente gli occhi “e se volete che vi racconti la verità, anche se non so se sia meglio che rimaniate allo scuro e nella vostra cecità, farete in modo che ciò rimanga così com’è”. Nezu mentirà se non dicesse di essere intrigato da ciò che lo studente stava per condividere, ma è anche preoccupato per quello che gli è successo per spingerlo addirittura a cambiare nome e mentire sulla sua identità non volendo avere niente a che fare con nessuno dei Todoroki così disse “farò tutto quello che posso Li e ormai comunque sei quasi maggiorenne quindi saresti libero di prendere le decisioni per te stesso” e Li ribatté “eppure non dimentichiamoci di chi stiamo parlando del fottuto eroe numero 2 che ha soldi, potere ed influenza e sappiamo che l’avidità e l’ingiustizia è una seconda natura per molte persone ed eroi” e i tre adulti e la chimera non poterono che concordare con il ragazzo.
Alla fine Wanyin e XIchen, con al seguito Eri poiché non poterono lasciarla sola, arrivarono all’UA dove si diressero senza indugi nell’ufficio del preside salutando con un cenno gli adulti mentre si diressero verso il loro figlio, diedero una stretta alla spalla di Li che gli sorrise e subito dopo il ragazzo sentì un peso sulle ginocchia “nii-san!” “ehi Eri-chan!” abbracciò la piccola “ascolta Eri devo parlare con loro di qualcosa che non è adatto alle tue piccole e delicate orecchie” a la bambina scosse la testa dicendo “parlerai di come hai ottenuto le tue cicatrici giusto? Vorrei saperlo anche io dopotutto tu sai che cosa ha procurato le mie” tenendo la maglietta del ragazzo stretta “proprio perché hai già i tuoi pesi non voglio caricarti con i miei che sono uguali ai tuoi se non peggiori” le spiegò, ma lei insistette determinata e alla fine non si mosse aumentando invece la stretta sulla maglietta del fratello il quale sospirò sapendo che cedere era l’unica cosa da fare tuttavia si fece promettere che se fosse stato troppo sarebbe andata con Mei fuori e lei annuì.
“Suppongo sia meglio iniziare: Il mio vero nome è Touya Todoroki, il secondo figlio maggiore dell’ eroe-” sputando sulla parola “-Endeavour conosciuto anche come Enji Todoroki” e Yamada sospirò sconfitto sapendo che la sua teoria era purtroppo veritiera anche gli altri tre adulti sentirono una fitta di colpa “ da dove dovrei cominciare…suppongo dall’inizio della mia nascita, Endeavour è sempre stato ossessionato da uno scopo preciso: sconfiggere All Might per prendere così la posizione di eroe numero 1 come se il suo ego non fosse sufficientemente alto” disse sarcastico “tuttavia nonostante quanto ci provasse e si sforzasse non riusciva mai nel suo intento arrivando sempre e solo secondo in tutto quello che faceva e questo iniziò a lasciarlo sempre più amaro e frustrato così, alla fine, decise di comprare una donna proveniente da una buona famiglia, e meglio ancora che al momento fosse in crisi economica, e con uno specifico e potente quirk e più precisamente un quirk di ghiaccio mettendo successivamente in scena quello che è conosciuto come un matrimonio di quirk” sentendo ciò gli adulti dell’UA sussultarono increduli “ e il motivo era quello di generare un figlio, o meglio, un arma perfetta in grado di adempiere al suo scopo e sconfiggere All Might… un figlio con una combinazione di entrambi i loro quirk metà fuoco e metà ghiaccio”.
Aizawa e Yamada erano increduli a ciò che avevano appena sentito anche Nezu e Chiyo erano accigliate e internamente disgustate ed era solo l'inizio, “la prima che nacque fu mia sorella maggiore, Fuyumi Todoroki, ma venne scartata all’istante poiché dai suoi capelli si notò subito che avrebbe ereditato il quirk di Rei, cosa che alla fine accadde, e poco più di un anno dopo nacqui io, all’inizio le cose sembravano andare bene avevo un fuoco che bruciava più caldo del suo-” e Nezu chiese “sono sempre state blu le tue fiamme?” e Li scosse la testa “no, ma erano già più scure di quelle di Enji quindi ci allenavamo insieme e a me andava bene, mi piaceva allenarmi e renderlo orgoglioso e anche lui sembrava esserlo di me, tuttavia qualche tempo dopo il mio fuoco iniziò a bruciarmi lasciandomi delle bruciature così Rei ed Enji mi portarono da uno specialista di quirk e a quanto pare egli scoprì che il mio corpo aveva ereditato la debolezza al mio stesso quirk di fuoco poiché esso era, sostanzialmente, più adatto ad un quirk di tipo ghiaccio…non c’è bisogno che spieghi nel dettaglio no?” e ancora una volta i tre adulti erano a disagio.
“Dopo un paio di settimane Enji iniziò ad essere di nuovo stressato, arrabbiato e frustrato più di quanto lo fosse prima perdeva la calma più facilmente arrivando ad urlare e a volte abusare mentalmente, e a volte fisicamente, contro Rei dicendole che dovevano riprovare ancora e ancora e così fu e nacque mio fratello minore Natsuo, ma anche lui fu scartato dall’inizio come Fuyumi e per le stesse ragioni” fece una piccola pausa ”nel frattempo però io non volevo accettare il fatto di essere messo da parte solo perché non avevo il quirk che voleva, non lo accettavo, così continuai ad allenarmi per conto mio ignorando i danni al mio corpo da parte del mio quirk, ma durante questo periodo finalmente (per lui) ebbe il quarto figlio, il prescelto, quello perfetto nato con un quirk di fuoco e di ghiaccio come si evinceva già dai suoi capelli: il suo ‘capolavoro’ come lo definì nel momento della manifestazione del suo potere… e di conseguenza io venni ufficialmente e totalmente scartato come un altro dei suoi fallimenti come ci definiva a noi tre prima e come ci descriveva sempre al suo capolavoro” fece una pausa sentendo Eri stringere la presa un po’ di più e le accarezzò la schiena.
Poi continuò “riversò su di lui tutte le aspettative iniziando ad allenarlo appena poco tempo prima che manifestasse il suo quirk mentre io mi trovavo sempre più amareggiato e arrabbiato tanto d’attaccare fisicamente il ‘suo capolavoro’ perché non importa che cosa facevo o quanto m’impegnassi nell’allenamento per lui non contava niente mi diceva ogni volta di smetterla di allenarmi e trovare qualcos’altro da fare a volte anche rudemente o scuotermi un po’…” qui Wanyin ricordò una cosa che Touya gli disse quando lo conobbe la prima volta che alcune ferite erano opera di Enji ‘ecco quindi che cosa voleva dire’ pensò distrattamente riportando però subito l’attenzione alla storia, “come se non mi avesse inculcato in testa fin dall’inizio che il mio scopo era quello di arrivare al traguardo che lui non è mai riuscito a raggiungere perché era debole, ovvero diventare l’eroe numero 1 al posto di All Might” aggrottò la fronte sorridendo leggermente quando vide Eri strofinargli la faccia sul petto e proseguì “ovviamente era testardo e non l’ascoltai al contrario continuai per la mia strada e finalmente dopo qualche tempo ebbi una svolta…ovvero le mie fiamme passarono dal rosso/giallo al blu luminoso e intenso” spostò una mano per accendere una piccola fiamma sul palmo osservandola.
“Ero così orgoglioso di me stesso per i risultati che avevo raggiunto da solo e con la perseveranza dei miei sforzi, anche se con alcune bruciature, ovviamente subito dopo sono corso a casa per dirgli che il mio quirk si era evoluto, anche se gli dissi solo che volevo fargli vedere in che modo lo avesse fatto dicendogli che era una sorpresa, eppure non gliene importò niente mi scosse per la spalle dicendomi di nuovo a voce alta ancora una volta di smettere di farlo e di cercarmi altro da fare che c’era altro nella vita che essere un eroe, che era una carriera che non era adatta per me… che ipocrita” chiuse il palmo e la fiamma morì rimise la mano sulla schiena di Eri che si rilassò quando sentì il calore delle mani che la riscaldava.
I tre adulti osservarono la scena con un piccolo sorriso mentre osservavano l’interazion,e ma poi il ragazzo riprese a parlare “gli dissi di venire sul monte Sekoto quella stessa sera perché volevo fargli vedere questa incredibile evoluzione del mio potere, ma lui ovviamente non si presentò l’ho aspettato per più di un’ora quella sera sul quel monte, ma non arrivò mai e quando capì che non sarebbe arrivato che mi aveva abbandonato definitivamente e che non gli importava più niente di me le miei emozioni entrarono in subbuglio e le sentivo tutte: odio, rabbia, rancore, tristezza, delusione e colpa, anche contro me stesso e il mio quirk reagì di conseguenza…” fu Yamada a domandare tremante pochi istanti di silenzio dopo “i-in che modo?” e Li lo guardò negli occhi “come hai letto in uno dei pochi articoli rimasti su quella tragedia, persi il controllo delle mie fiamme a causa della mia instabilità emotiva di quel momento, e in conseguenza di ciò il fuoco arse caldo e le fiamme divorarono il mio corpo e buona parte della foresta circostante (se non tutta) iniziarono dagli occhi, dato che stavo piangendo, e parte del viso poi fu il turno delle braccia, le gambe, i gomiti e infine la testa finché non fui ricoperto interamente di fiamme in pochi istanti…come una torcia umana in effetti” si ritrovò a sorridere seccamente ignorando le lacrime e la tristezza degli adulti.
“E mentre ero lì gridavo per Endeavour, lo chiamai ancora e ancora affinché mi salvasse e spegnesse queste fiamme incontrollate che mi stavano bruciando vivo” aggiunse facendo poi una pausa nella quale gli adulti videro il suo sguardo leggermente appannato come se fosse in qualche trance, ma si riprese però quasi all’istante “ma ovviamente non venne, ero così spaventato, in agonia e sofferente che in quel momento pregai solo di morire rapidamente perché il dolore crescente e l’odore della mia stessa carne che bruciava nelle mie narici mi lasciava disgustato, nauseante e agonizzante, ma non in grado di morire…non so per quanto rimasi cosciente ma ricordo bene il mio desiderio di morire quando sapevo che nessuno mi sarebbe venuto a salvare… e alla fine, finalmente, tutto divenne buio e accolsi l’oscurità con estremo sollievo”.
I tre adulti: Yamada, Aizawa e Chiyo chiusero gli occhi cercando di togliere dalla loro mente l’immagine che Li stava descrivendo quando sentì il suo corpo bruciò, ma non ci riuscirono, mentre Mei poggiò la testa sulla spalla di Izuku entrambi con le lacrime agli occhi anche Wanyin tenne gli occhi chiusi mentre Xichen abbassò la testa al pavimento nonostante, come Wanyin, avesse già sentito questa storia Li gli aveva lasciato fuori alcuni dettagli e non poteva neanche immaginare il dolore e la paura che provò in quel momento il ragazzo 'e aveva solo 12 anni per gli Dei' pensò.
Poi Nezu domandò dopo essersi schiarito la gola “come fai allora a…essere sopravvissuto?” non voleva essere indelicato ma questo era ciò che lui, i due professori e l’infermiera si stavano chiedendo e Li rise sprezzante “evidentemente qualcuno lassù è un sadico che si diverte a vedermi soffrire, oppure sono annoiati e hanno bisogno di intrattenimento e mi hanno scelto per farlo” scrollò le spalle “non so che cos’è successo so solo che mi risvegliai in una specie di…ospedale sotterraneo, credo, con dei tizi strani e inquietanti collegato a varie macchine, flebo e con una maschera d’ossigeno e quando gli chiesi spiegazioni scoprì che ero rimasto in coma per tre anni da quando avvenne l’incendio” e questo fece sussultare tutto il quartetto dell’UA.
Yamada era senza parole non voleva credere a quello che stava ascoltando, non voleva immaginare cosa avesse provato il suo studente in così giovane età e che ancora oggi ne porta e ne porterà per sempre le conseguenze, “t-tre anni di coma?” riuscì solo a dire sbalordito persino Eri strinse gli occhi insieme singhiozzando leggermente e Li la strinse dolcemente in risposta confortandola “avevo ancora 12 anni quando bruciai vivo e 15 quando ripresi conoscenza, la matetica non è un’ opinione” rispose scrollando le spalle “venni a sapere anche che durante quel periodo avevo subito vari interventi, dopotutto il mio corpo era un pezzo di carbone ambulante mettiamola così, mentre ero sdraiato al suolo qualcuno mi trovò nella foresta e mi portò lì, ma non ho mai saputo chi fosse parlai con il tizio solo tramite un computer e un simulatore di voce…ironico che uno straniero si prese la briga di portarmi via e provare a curarmi, al contrario del mio donatore di sperma anche se ignoro per quale motivo lo abbia fatto” scherzò ironico “e tra le varie operazioni che ho subito ci fu anche il trapianto della mia mascella, vedete questa” disse toccandola leggermente “non è la mia originale poiché essa fu l’unica cosa che ritrovarono dopo l’incendio, a quanto ne so, dunque se io la bruciassi o mi si bruciasse sotto non ci sarebbe nient’altro di mio che qualche brandello di carne viva rimasta e alcuni muscoli danneggiati e dilaniati probabilmente…uno spettacolo raccapricciante direi” quest’ultima affermazione scosse anche Xichen che non sapeva assolutamente di questa cosa ciò lo portò a guardare Wanyin per vedere la sua reazione eppure anche lui aveva gli occhi spalancati così come Mei e Izuku ‘a quanto pare non l’ha detta a nessuno’ pensò.
Wanyin ascoltò tutta la storia stringendo i denti e trattenendosi dal ringhiare ogni volta che Li menzionò quel abominevole e bastardo uomo di nome Enji la promessa che fece a se stesso e Li di ucciderlo con la sue mani se avesse osato fare qualcosa era ancora valida e tale lo sarebbe stata ‘ho già ucciso in passato e non ho problemi a rifarlo soprattutto se si tratta di feccia come lui ’ si disse quasi assaporando l’ebbrezza di fargliela pagare, su un'altra nota pensò che niente di quello che Li dicesse avrebbe potuto coglierlo di sorpresa almeno finché non parlò della sua mascella e la cosa lo scioccò e lo fece sussultare leggermente così quando l’altro finì s’avvicinò dicendo “non mi avevi detto di questo Li” e il ragazzo si girò a guardarlo “mi dispiace A-Cheng, non volevo ricordare quel periodo e suppongo mi sia passato di mente” abbassò gli occhi scusandosi “non sono arrabbiato Li non hai niente di cui scusarti…. Mi dispiace di non averti potuto aiutare prima” gli rispose ammorbidendo il viso avvicinandosi e lasciarlo appoggiare la testa all’altezza della vita mentre ancora teneva la presa su Eri, la quale mormorò triste “Nii-san…” .
Dopo qualche minuto Wanyin parlò “non so per quale motivo abbiate deciso di voler sapere tutto questo rievocandogli un trauma del genere…ma che sia chiaro una cosa: Li rimarrà con me e Xichen e se qualcuno prova ad interferire…” non finì la frase poiché gli basta sfiorare Zidian al dito la quale emise le scintille d’avvertimento per far capire al pubblico quale sarebbero state le conseguenze e i due professori e l’animale sentirono un piccolo brivido percorrere la loro schiena ricordando ciò a cui avevano assistito con Mineta mentre Chiyo disse “non lo permetterei a prescindere, è chiaro che i coniugi Todoroki sono incapaci di prendersi cura di bambini e le ferite emotive e fisiche che ho appena ascoltato e visto precedentemente durante il controllo sono un ulteriore motivo per rafforzare la mia decisione”.
Dopo un po' Nezu disse “a proposito di genitori che cosa è successo con tua madre? Non ti ha mai aiutato?” e Li rise in maniera sdegnosa “lei lì dentro sembrava non esistere, a causa degli abusi da parte di Enji era diventata uno zombie che camminava e non prestava attenzione a nessuno di noi, a parte il piccolo capolavoro chiaro” qui si poteva vedere un po’ di gelosia “e forse un po’ Fuyumi e Natsuo, peso che sia perché di aspetto somigliassero più a lei, l’unica cosa che fece nei miei riguardi invece fu avere paura di me a causa dei miei occhi che erano blu come quelli di Enji e anche per il mio fuoco e forse anche per via dei capelli rossi… insomma quasi tutto di me gli ricordava lui a quanto pare quindi mi temeva, era patetica, una madre che teme il proprio figlio lo trovo ridicolo e assurdo soprattutto quando non le ho mai fatto del male…invece che provare a capirmi ha preferito temervi e abbandonarmi” fece una pausa non sapendo quanto le parole colpirono, sta volta, tutti i presenti compresi Izuku e Mei.
“Suppongo fu principalmente questo a spingerla a bruciare la faccia di Shoto con l’acqua bollente o così ipotizzo” aggiunse come se niente fosse e Aizawa spalancò gli occhi irrigidendosi “c-cosa? Lei ha…? Tu come lo sai?” e Li alzò gli occhi “secondo te perché Rei si trova attualmente in un ospedale psichiatrico? È tecnicamente pazza e instabile, Enji si è assicurato di farla ricoverare, probabilmente fu solo perché aveva ferito il suo ‘capolavoro’ con il bollitore e comunque ormai il suo compito di fattrice l’aveva portato a termine, in effetti forse le ha fatto un favore mandandola lì” rifletté con nonchalance scrollando le spalle, poi si alzò tenendo Eri in braccio dicendo “un uomo che ha distrutto tutta la sua famiglia che ha abusato, picchiato, maltrattato i suoi figli e la sua stessa moglie, e chi ne ha portato uno alla quasi morte, è uno degli eroi più famosi del Giappone e non è come se fosse tranquillo nei suoi modi o un'altra persona durante il suo lavoro…poi mi chiedete perché lo odio e voglio che-” si zittì quando si ricordò della bambina in braccio “be’ avete capito, ovviamente odio anche gli altri perché non sono diversi da lui, la maggior parte di loro lo fa per soldi, potere e per diventare famosi” fece un pausa aggiungendo poi “oh e che sia chiaro: il capolavoro non deve sapere niente di tutto questo perché io non voglio avere niente a che fare con lui e i Todoroki, per me non esistono” affermò chiaro e risoluto “e se Shoto-kun dovesse venirlo a sapere?” domandò con voce neutra Chiyo e Li la guardò di sottecchi “allora è meglio che capisca fin da subito che per me non è niente e che non si deve intromettere nella mia vita…Enji non ci ha mai fatto interagire quindi per me non è niente di più che un fratello biologico, qualcuno con il quale condivido il sangue, purtroppo aggiungerei”.
Quando la famiglia se ne andò i tre adulti rimasero nell’ufficio della chimera in silenzio ognuno ancora elaborando del tutto quello che avevano sentito “io davvero non so che dire pensare a tutto quello che ha passato…e come deve sentirsi” parlò Yamada “ecco il motivo per cui sembra avercela con Shoto, gli ricorda ciò che lui non aveva e il motivo per cui è stato abbandonato e buttato via” parlò il moro “sapevo che era un tipo che si scalda sempre e di alto temperamento, ma non avrei mai immaginato che Endeavour fosse un tale mostro… comprare una donna, avere figli solo per il suo stesso egoistico scopo, abusare di tutti loro e poi disfarsene... ” aggiunse Yamada e Aizawa sospirò “lo stesso io e comunque avrei dovuto indagare subito e più affondo sul motivo per cui Todoroki si è sempre rifiutato di usare il suo fuoco, dovevo saperlo che c’era qualcosa di strano” rimproverandosi “be’ ormai non ce n’è più bisogno che parli, possiamo tranquillamente presumere che il trattamento che ha ricevuto Todoroki-kun sia molto simile a quello di Jiang-kun” parlò Chiyo alzandosi “che cosa hai in mente di fare Nezu?” chiese Aizawa strofinandosi la mano sul viso e la chimera rispose dopo qualche tempo “non c’è molto che possiamo fare il giovane Li è libero di prendere le sue decisioni e terrò fede alla mia promessa, se i Todoroki dovessero mai venirlo a sapere farò quello che ho promesso per tenerli lontano” e Yamada si ritrovò d’accordo, “e se Shoto dovesse scoprirlo?” domandò Aizawa “credi che Li cambierebbe mai idea sul volerlo conoscere davvero?”.
Onestamente anche gli altri due erano curioso e un po’a disagio della risposta e la chimera disse pensierosa “non ne sarei così sicuro Aizawa guardiamola dal punto di vista di Li-kun: Shoto per lui è il suo rimpiazzo la persona che lo ha privato dell’attenzione forse ‘malsana’ di Endeavour il quale gli ha sempre fatto il lavaggio del cervello, se vogliamo vederla così, per essere l’arma per adempiere al suo scopo fin da bambino e questo ha avuto un impatto emotivo e psicologico sulla sua mente…e sebbene il ragazzo sapesse che non era normale, perché sono sicura che in fondo lo sapesse almeno in parte, a causa dell’improvvisa mancanza d’attenzione e d’affetto, anche da parte della madre, lo ha portato a rimanere sconvolto ed emotivamente solo e senza nessuno a cui rivolgersi o qualcuno che l’abbia capito e aiutato a guidarlo verso la giusta direzione...lo hanno sostanzialmente abbandonato e messo da parte da entrambi i genitori” fece una pausa guardando gli altri tre negli occhi “e tutto questo è stato ufficializzato dalla nascita del più giovane Todoroki...per questo non credo che cambierà idea tanto presto o per niente, e Li adesso è felice con la sua nuova famiglia e non credo che rinuncerebbe a loro e ovviamente loro non rinunceranno a lui e come dargli torto, del resto sono sicuro che Jiang Cheng smonterebbe le montagne per lui” e Aizawa capiva bene ciò che la chimera stesse dicendo.
Quella sera, dopo che i bambini andarono a letto, Wanyin restò sul divano a riflettere con un cipiglio e Xichen gli chiese “a cosa sati pensando Wanyin?” e il Jiang lo guardò interrogativo “e chi ti dice che non mi sto accigliando per la rabbia e le scocciature di oggi?” e sorridendo l’altro si spiegò “non è il solito cipiglio quello che ho appena visto, ormai ti ho osservato abbastanza da differenziale i tuoi cipigli sia quello che fai quando qualcosa ti irrita ma niente di esagerato, (quello che indossi sempre), quello che ti fa arrabbiare davvero e quello che fai quando stai pensando a qualcosa” e il diretto interessato sentì le guance scaldarsi alle parole dell’altro e distolse lo sguardo cercando di nascondere il rossore borbottando qualcosa prima che si schiarisse la gola rispondendogli “ignorerò il fatto che tu sia una specie di stalker per il momento” facendo in modo che l’altro portò la mano davanti alla bocca per nascondere la risata “comunque per tua informazione stavo pensando ad una cosa o meglio una teoria che ho iniziato ad elaborare recentemente” confuso il Lan domandò “una teoria? Riguardo a cosa esattamente?” un po’ esitante rispose “riguarda il quirk di Li e sul motivo per cui il suo corpo non è…non completamente bruciato”.
Xichen onestamente non capiva quello che Jiang Cheng volesse dire e quest’ultimo sembrò esserne accorto poiché si spiegò “sappiamo che il quirk di Li è un tipo estremo di fuoco con le fiamme che possono, in modo abbastanza rapido, incenerire cose persone e piante grazie al loro immenso e brutale calore giusto?” e il Lan annuì ascoltandolo “e sappiamo anche che il suo corpo è debole ad esso e che per questo è quasi morto bruciato dalle fiamme quella notte… quindi in base a questo è abbastanza chiaro e logico che Li non avrebbe dovuto trovarsi qui vivo, ma invece lo è” un altro cenno sebbene più cauto “ci ho pensato per un po’ e la mia ipotesi è questa: potrebbe Li avere anche un quirk di ghiaccio nascosto dentro di lui?”.
E Xichen spalancò gli occhi sorpreso dall’ipotesi altrui “ma come potrebbe essere? Non ha mia accennato ad una manifestazione simile o che possa essere ricondotto ad un quirk di ghiaccio da quanto ci ha detto” s’interrogò il Lan e Jiang Cheng annuì in accordo “questo è vero, tuttavia ho fatto qualche ricerca e sembra che alcuni dei quirk in generale abbiano bisogno di alcune…specifiche situazioni per attivarsi e non dimentichiamoci che i suoi capelli dal rosso sono diventati bianchi all’improvviso” e fece una pausa guardando l’altro negli occhi “e se non fosse stato per lo stress? Se fosse perché il suo quirk di ghiaccio si stesse facendo riconoscere? E se fosse rimasto per la maggior parte dormiente e si fosse attivato effettivamente quella notte quando stava per perire nelle sue stesse fiamme? Questo spiegherebbe perché, dopo che le fiamme si attenuarono un po’ e quando il misterioso individuo lo trovò, fosse ancora vivo, anche se a malapena” quasi rabbrividendo alla scena che si stava immaginando.
Xichen rifletté per un po’ prima di dire “quindi pensi che il suo quirk di ghiaccio si sia attivato per la prima volta quando ha rischiato di morire e che abbia tenuto in vita il suo corpo raffreddandolo quel tanto che basta per assicurarsi che restasse vivo, ma se ciò fosse vero, questo vorrebbe dire che lui ha avuto fin da sempre sia un quirk di fuoco che uno di ghiaccio solo che per attivarlo doveva quasi morire… a me sembra una cosa crudele” finendo con un po’ di tristezza e Wanyin scrollò la spella dicendo “forse non è proprio quando sta in punto di morte forse è più legato al fatto che il suo corpo rischia di essere danneggiato gravemente, ma sì sono d’accordo con l’ultima parte” fece una pausa respirando “tuttavia suppongo che se dovesse decidere di allenarla potrebbe anche essergli più utile o magari persino modificare le sue fiamme o come fuzionano… onestamente non lo so con certezza se sia possibile, dovrei chiedere a Izuku è più esperto di me in questo campo” sbuffò all’ultima parte.
A questo il Lan rise con lui “hai ragione su questo” “pensi che la teoria potrebbe essere valida?” chiese curioso “in effetti potrebbe essere plausibile, ho visto Li usare le sue fiamme in un paio d’occasioni e mentre lo faceva potevo sentire il forte calore che emanavano e tieni conto che mi trovavo ad una certa distanza, oltre che ne aveva il controllo e appunto come hai detto tu se il suo corpo fosse esclusivamente debole ad esso… non credo che sarebbe sopravvissuto” rispose sentendo tristezza e disagio per il fatto che il ragazzo abbia rischiato di morire in così giovane età solo per l’incuria dei suoi genitori e per dei maledetti incroci di genetica sballati.
I due coltivatori restarono in silenzio per un po’ prima che il più basso sbadigliò un po’ “bene, credo che andrò a letto sono davvero stanco ultimamente ho avuto così da fare che mi sembra di essere tornato a governare la mia setta” e detto ciò si alzò stiracchiandosi un po’ facendo nuovamente avere pensieri non tanto virtuosi ad un certo Lan che deglutì mentre si diresse verso l’uscita del salone si fermò a guardarlo “viene anche tu Xichen?” invitandolo poi e l’altro subito si alzò forse un po’ più velocemente del solito per seguirlo ed entrambi andarono nella camera e dopo essersi preparati andarono a dormire.
Sebbene siano andati a dormire uno nel loro lato la mattina dopo il Lan si era svegliato con un calore attaccato a lui portandolo ad aprire leggermente gli occhi dorati per trovare il viso perfetto di Wanyin vicino al suo, precisamente all’altezza più o meno del collo, con le braccia in mezzo ai loro corpi e le sue gambe che sfioravano le sue, osservando ancora un po’ notò come le sue stesse mani si posarono una sulla vita del giovane mentre l’altra sotto la sua stessa testa e se sorrise avvicinando e inclinando leggermente ancora di qualche centimetro la testa per fare in modo che sfiorasse un po’ di più la cima della testa dell’altro coltivatore…nessuno doveva saperlo, ma poco sapeva che Jiang Cheng sentì la mossa dell’altro portandolo a sorridere impercettibilmente, e comunque nascosto dal suo stesso volto, oltre che ad arrossire strofinando il viso sul collo del Lan sospirando soddisfatto facendogli credere a quest’ultimo che fosse un gesto inconscio.
Shoto aveva notato un comportamento diverso in Aizawa-sensei negli ultimi giorni infatti gli era parso che l’altro lo guardò un po’ più del solito e poi uno di quei giorni giurò di vedere uno sguardo di pietà e forse tristezza rivolto verso di lui, ma se ne andò così rapidamente che per un attimo pensò di esserselo immaginato inoltre, poteva vedere che sembrava quasi esitante come se volesse dirgli o chiedergli qualcosa così decise di affrontarlo chiedendogli se potessero parlare durante la pausa pranzo e l’uomo accettò così ora eccoli lì “c’è qualcosa che non va Aizawa-sensei? Perché ho notato che mi osserva attentamente da qualche giorno” e il moro sospirò “mi dispiace se la cosa ti ha messo a disagio”. ma il ragazzo scrollò le spalle “vorrei sapere se posso aiutarla con qualcosa” ribatté lui e l’eroe sotterraneo pensò rapidamente a cosa fare e soprattutto come affrontare l’argomento.
Tuttavia poi disse “mi stavo domandando perché ti rifiuti di usare ancora il tuo fuoco nonostante il Festival e la battaglia con Li-kun” e aggrottando la fronte lo studente rispose “non ho intenzione di usarlo se non è strettamente necessario non voglio usare niente di suo” sputò quasi l’ultima parola e il moro sospirò sollevato internamente del fatto che potesse girare la conversazione a suo favore così gli disse “ non so perché tu abbia tutto questo rancore contro tuo padre-“ e lì Shoto socchiuse gli occhi “non è mio padre!” dicendo con fermezza alzando un po’ la voce “è il donatore di sperma” e se il moro fu sorpreso dal tono del suo studente non lo diede a vedere “non so perché tu abbia questo rapporto con lui, ma il tuo fuoco fa parte del tuo quirk e sarai costretto ad usarlo prima o poi e se non lo alleni avrai difficoltà”.
E il ragazzo con i capelli bicolori disse sprezzante “ci ha pensato bene lui ad addestrarmi con esso per anni e l’ho odiato per tutto il tempo” scattando all’uomo che rimase impassibile esternamente “per tutto quello che ha fatto io lo odio!” finì alzando la voce “che cos’ha fatto?” osò chiedere ma Shoto scosse la testa mormorando “…troppo” prima di aggiungere “se la questione riguarda il mio fuoco non deve preoccuparsi Sensei…lui continua ad allenarmi ancora” poi senza aggiungere altro andò fuori dall’aula mormorando un arrivederci lasciando il suo insegnante solo e preoccupato per l’ultima parte della frase alla fine sospirò stancamente. Quando uscì dall’aula andò fuori nei giardini sorpassando tutti quelli che incontrava ignorando anche un paio di compagni di classe, che tentarono di chiamarlo, alla fine si ritrovò vicino ad un albero respirando un po’ affannosamente “ehi capolavoro qui è già occupato”.
Shoto guardò rapidamente in direzione della voce incontrandone il proprietario che non era altri chi Li Jiang lo studente di studi generali per chi sentiva una connessione quasi istantanea da quando lo vide per la prima volta e non sapeva perché la cosa lo rendeva sia sconcertato, poiché non aveva mia provato una cosa del genere ‘è pur vero che non hai mai incontrato altri studenti danneggiati con delle cicatrici sul corpo visibili e simili alle tue’ disse una vocina dentro di sé, sia sollevato in qualche modo sentendo che forse avrebbe avuto qualcuno con cui relazionarsi anche solo fisicamente; dopo un minuto rispose “mi dispiace non ti ho visto” poi senza aggiungere altro si sedette a qualche metro di distanza se il ragazzo moro era infastidito non disse nulla e non mostrò neanche nulla dato che comunque i suoi occhi erano chiusi; restarono in un comodo e reciproco silenzio, il che sorprese lo studente bicolore, prima che sentirono la campanella suonare la fine della ricreazione e senza dirsi niente si alzarono e ognuno si diresse verso la propria classe.
A Shoto era stato chiesto di accompagnare Kaminari da Recovery Girl per farlo curare e riposare un po’ poiché aveva di nuovo usato troppa potenza del suo quirk e il suo corpo non era pronto di conseguenza rimase danneggiato, come spesso accadeva, ma quando arrivarono la sala era vuota così fece appoggiare Kaminari a letto avvicinandosi alla scrivania per vedere se c’era dell’acqua, venne raggiunto da Kaminari che, ancora sotto l’effetto del suo quirk, inciampò e sbatté contro la scrivania dell’infermeria cadendo lui stesso e dei documenti, sebbene Shoto cercò di afferrarlo, una volta aiutato a risedersi e assicuratosi che non avesse preso altre botte guardò i documenti per terra e si chinò a raccoglierli per riordinarli sperando di farcela prima dell’arrivo di Recovery Girl, ma mentre stava sistemando vide tra i vari fogli sparsi uno con il suo nome accigliato lo trascinò verso di lui vedendo il suo profilo e altri dati tra cui quello che sembrava un esame del sangue ma non ci vide niente di male ‘dopotutto questa è l’infermeria’ si disse.
Fece per continuare a sistemare quando notò un altro foglio con un altro profilo appartenente ad una persona che conosceva e di nuovo lo trascinò a sé dando un occhiata a Kaminari che era ancora fermo sulla sedia e successivamente alla porta per assicurarsi che non ci fosse nessuno, dopotutto sapeva bene che quello che stava facendo non era appropriato o legale, e iniziò ad analizzarlo lesse rapidamente i dati finché ci fu una parola che catturò la sua completa attenzione ‘Todoroki’ aggrottando la fronte guardò la linea per leggere un valore in percentuale rimase un attimo confuso prima che guardò il suo foglio e poi passare di nuovo a quello di Li poi spalancò gli occhi “c-che cosa significa? Sangue Todoroki? Perché ha un valore simile al mio?” parlò confuso da quello che leggeva poi sentì dei rumori al corridoio e subito scattò rimettendo tutti i fogli come ricordava, riuscì appena a raddrizzarsi che la porta s’aprì e Chiyo entrò vedendo i due studenti di eroica stava per chiedere che cosa stessero facendo quando vide lo studente biondo e sospirò stancamente “davvero? Ancora succede?” prima di avvicinarsi al ragazzo biondo mentre Shoto scrollando le spalle si fece da parte per farle spazio.
Lo studente dai capelli bicolore ascoltò solo parzialmente il leggero rimprovero dell’anziana infermiera al suo compagno di classe poiché era occupato maggiormente a dare un senso a quello che aveva visto, quando la visita finì i due ringraziarono Recovery e Denki ringraziò anche Shoto e scusandosi per il disturbo, ma l’altro scrollò le spalle dicendogli di non preoccuparsi e tutti e due si diressero nuovamente in classe ma durante tutto il giorno molti potevano vedere quanto il ragazzo era distratto da qualcosa ma quando provarono a chiedere diceva loro che non era niente e che si sentiva solo un po’ stanco del normale e lasciarono andare anche se mostravano ancora un po’ di preoccupazione tranne Shinso che sembrò osservarlo criticamente e quasi con sospetto.
Alla fine delle lezioni Aizawa prese da parte il giovane chiedendogli se stava bene “sì perché non dovrei?” domandò in risposta e il moro ribatté “perché sei stato strano da quando sei ritornato da Recovery Girl, ti senti male?” lo studente scosse la testa, non disse nulla così l’eroe lo lasciò andare, ma mentre stava percorrendo il corridoio improvvisamente qualcuno gli s’avvicinò di soppiatto, lo prese lo imbavagliò e lo trascinò nel bagno lo studente non riuscì a reagire poiché non si aspettava una cosa del genere quindi non rimase fermo poi sentì al serratura della porta chiudersi e una voce dire “scusa per questo Todoroki-kun, ma ho delle domande e mi risponderai?” parlò Shinso e Shoto istintivamente rispose “non so-“ tuttavia Shinso si aspettò una risposta del genere e attivò immediatamente il suo quirk rendendo il suo compagno di classe in trance, successivamente disse “sei stato strano da quando hai accompagnato Denki dall’infermeria e sei stato distratto, per quale motivo” e Shoto in trance gli disse “h-ho trovato due fogli con il profilo mio e di Li Jiang”.
Shinso imprecò “dannazione!” poi rifletté un attimo su cosa fare prima di prendere il cellulare chiamando Izuku “ehi Shinso come va?” chiedendogli e l’altro rispose “non bene, sono nel bagno maschile con Todoroki” “…ok, va bene non c’è niente di male” arrivò la risposta del verdognolo cosa che dapprima confuse lo studente dai capelli viola prima che spalancò gli occhi capendo l’ambiguità della sua affermazione “no idiota è nel bagno sotto l'influenza del mio quirk!!” e Izuku chiese sorpreso “cosa?! P-perché?” “perché ha scoperto qualcosa sulla vera identità di Li!” disse un po’ frettolosamente assicurandosi di vere ancora il controllo sull’altro “cazzo” imprecò Izuku e Shinso sentì una seconda voce prima che il verdognolo disse “sei sicuro?” invece di rispondere chiese allo studente metterlo in vivavoce e di sentire la conversazione “e che cosa ha catturato la tua attenzione in particolare?” domandò quindi lo studente dai capelli viola e l’altro rispose “il nome dei Todoroki e una percentuale accanto, ma non so esattamente che vuol dire” Shinso chiese ancora “hai qualche ipotesi?” e sebbene all’inizio non disse nulla poi parlò “…erano analisi del sangue quindi ho pensato che potrebbe essere che forse Li Jiang sia imparentato con i Todoroki” ancora in trance.
Izuku nel frattempo stava per avere un mezzo infarto tuttavia fortunatamente Todoroki non aveva fatto un collegamento preciso ma solo un’ipotesi che l’altro possa essere imparentato con la sua famiglia e quando Shinso gli chiese se voleva sapere qualcos’altro gli disse “no Shinso dopotutto non ha fatto un collegamento preciso tuttavia…posso chiederti un favore? Puoi fargli dimenticare quello che ha visto da Recovery Girl? Ma solo se te la senti” e lo studente disse “avevo comunque in mente di farlo altrimenti perché mi sarei preso la briga di sequestrarlo temporaneamente nei bagni?” e sebbene Izuku sorrise disse poi preoccupato “sei sicuro Shinso? Se si dovesse sapere potresti essere rimproverato e punito severamente, e non pensi che questa sia stata una cosa un po’ cattiva da fare e da chiederti?”.
Shinso sospirò “non lo è Izuku come ho già detto avevo intenzione di scoprire se sapeva qualcosa e farglielo dimenticare, inoltre non sono ingenuo da pensare che non dovrò mai agire in maniera sporca per via della così detta ‘buona strada’ da seguire, senza contare che Li è il mio migliore amico ha rischiato letteralmente la sua vita per me e quello che ha subito per mano della sua famiglia è una cosa ingiusta e ignobile e voglio proteggerlo” fece una pausa guardando il ragazzo bicolore “se Todoroki dovesse scoprirlo sicuramente anche lui ,e probabilmente il resto della famiglia, lo saprebbe e Li sarebbe costretto ad affrontare tutto questo casino e non lo permetterò non se posso evitarlo e ho intenzione di farlo per quanto mi sia possibile” finì deciso e sicuro.
Poi riattaccò tornando allo studente “al mio tre, seguito da un battito di mani, dimenticherai questa conversazione che abbiamo appena avuto e che io ti abbia portato qui nei bagni e tutto ciò che è successo da quando ti ho portato dentro, non ricorderai neanche ciò che hai visto nell’infermeria su Li Jiang… ricorderai solo che mi hai incontrato nel corridoio dopo aver finito di parlare con Aizawa-sensei e ti ho chiesto se stavi bene” poi lo prese per il braccio con presa molle e uscirono dal bagno, controllò che non ci fosse nessuno ne telecamere puntati contro di loro prima che lo spinse u po’ verso il corridoio e contò “uno, due, tre” e poi sbatté le mani e Shoto sbatté le palpebre confuso per un attimo prima di scrollare le spalle e incamminarsi verso l’uscita, Shinso lo seguì qualche minuto dopo ‘il segreto di Li è ancora al sicuro ’ pensò.
Shinso si ritrovò a casa di Li il giorno dopo poiché l’altro lo voleva ringraziare per quello che aveva fatto con Shoto anche se gli disse un po’ imbarazzato che non ce n’era bisogno, ma l’altro insistette minacciandolo di farlo diventare un soggetto di prova per Mei e così si ritrovò giovedì sera alle 18 davanti alla casa di Jiang, ricontrollò di nuovo l’indirizzo che aveva avuto poi entrò nel portico e suonò al campanello e mentre aspettava si sentì un po’ agitato per l'ansia, quest’era la prima volta che vedeva altri adulti diversi sia dagli insegnanti che dal suo…tutore e sebbene fosse una persona a cui non gli interessava l’opinione degli altri, dei genitori di Li lo faceva; mentre era perso nei suoi pensieri quasi non si accorse del rumori di passi che si stavano avvicinando così si rizzò aspettando cercando di essere il meno imbarazzato possibile e quando la porta si aprì Shinso incontrò due occhi a mandorla grigio tempestosi che lo guardavano con un sorriso cortese “ciao Shinso-kun giusto? Mi chiamo Jiang Cheng, ma suppongo lo sai già”.
Ora Hitoshi aveva già intravisto il padre di Li, il signor Jiang Cheng, quando erano in infermeria per l’incidente del tetto e nel video che aveva visto, anche se in quell’occasione era più concentrato sul pervertito che veniva frustrato, perciò non aveva mai avuto esattamente modo di osservarlo con più attenzione e con del tempo ‘accidenti è davvero alto e bello è anche ben costruito’ si ritrovò a pensare aveva la pelle abbastanza pallida, zigomi e mascella affilati, occhi color tempesta e capelli raccolti in alto con un nastro viola, inoltre aveva un portamento che esigeva rispetto e aveva un’aura di serietà, eleganza, potenza e mistero che lo rendeva ancora più…attraente e intrigante.
Alla fine Shinso si schiarì la gola arrossendo leggermente dopo averlo osservato per quasi un minuto “m-mi dispiace signore, sì sono Shinso Hitoshi l’amico di Li, è un piacere conoscerla… di nuovo”; l’uomo in questione lo guardò sorridendo internamente per lo spettacolo divertente che l’altro stava mettendo ‘almeno è rispettoso’ pensò sghignazzando “entra ragazzo sto iniziando a preparare la cena” invitò Hitoshi il quale entrò togliendosi le scarpe mettendosi le pantofole per gli ospiti che erano state messe lì davanti e seguì l’uomo in casa osservandola.
La casa era arredata in maniera carina e tradizionale per lo più in stile cinese, ‘sicuramente per il fatto che fosse originario della Cina’ si ritrovò a pensare anche se, dato che Shinso viveva in una vecchia catapecchia sempre sporca e disordinata e sempre piena di scatole, immondizia e robaccia varia sparsi per tutto lo stabile, per lui qualsiasi casa sembrava bella rispetto alla sua, senza parlare poi della compagnia notturna della sua ‘tutrice’ la quale spendeva a malapena i soldi che le venivano dati per averlo ‘accolto’ per comprargli le cose di cui aveva bisogno, e al contrario se li teneva per se spendendoli per sigarette e alcuni alcolici oltre che per comprare l’occorrente per gli uomini che passavano per la casa praticamente ogni giorno e il ragazzo aveva una buona idea di che cosa facessero, ma non ha mai approfondito per vedere se avesse ragione, la buona cosa era che per la maggior parte del tempo lo ignorava e gli gridava per lo più le poche volte quando era arrabbiata e ubriaca prima di svenire e lui stava sempre in camera chiudendo la porta per sicurezza.
“Tutto bene Shinso?”arrivò la voce dell’uomo che lo riscosse al presente dai suoi pensieri deprimenti, sbattendo le palpebre si guardò intorno prima di schiarirsi di nuovo la gola ‘accidenti a me che mi perdo nei pensieri’ imprecò contro se stesso “a-ah sì grazie, ero solo perso nei miei pensieri…uhm è una bella casa è molto tradizionale e mi piacciono i ninnoli” cercò di fare un sorriso convincente, ma non era sicuro di esserci riuscito tuttavia l’uomo non disse niente e annuì “grazie per il complimento e sì io e Xichen veniamo dalla Cina e diciamo che ci siamo abituati allo stile più tradizionale considerando che le nostre famiglie lo erano abbastanza tradizionali” e il ragazzo annuì un po’ imbarazzato.
Dopo un minuto di silenzio disse “Li è andato con Xichen e Mei a fare delle piccole commissioni mentre Eri stasera farà un pigiama party con le sue amichette di scuola quindi non ci sarà per la serata, ma ti saluta” cercando forse di calmarlo “a-ah grazie e dille che ricambio, mi dispiace di essere venuto prima” “non esserlo era l’orario prestabilito non è colpa tua se sono circondato da alcuni sfaticati” alzando gli occhi al trio che non era presente al momento “posso offrirti qualcosa da bere? C’è del succo, dell’acqua, della soda, una pepsi” aggiunse poi facendo un piccolo elenco e Shinso rispose “un po’ d’acqua per favore” e Wanyin glielo porse annuendo al cenno di ringraziamento, poi tornò ai fornelli continuando a preparare la cena e per qualche motivo lo studente dai capelli viola si ritrovò come ipnotizzato da come le mani sapiente e chiaramente esperte, affettavano, grattavano, e cucinavano i vari ingredienti e gli sembrò di sentire una lieve melodia.
“Vuoi provare?” gli domandò curioso notando come l'altro l'osservasse quasi rapito e Shinso scosse la testa “non credo sia il caso…una volta ci ho provato e non è finita bene ho confuso lo zucchero con il sale e be’ il dolce che avevo fatto era così immangiabile che penso neanche un barbone avrebbe osato mangiarlo preferendo morire di fame” e Wanyin si ritrovò a ridere divertito “anche A-Li non è capace ha cucinare affatto ha fatto quasi bruciare le tende e non ti dico Mei che invece ha quasi fatto saltare in aria la cucina” e Shinso sentì una goccia di sudore scendergli lungo la tempia “ok quindi mi stai dicendo che non dovrei mai lasciare che uno dei due si accosti a qualche fornello o, nel caso di Mei, materiale pericoloso ed infiammabile a meno che non siano supervisionati” ridendo un po’ “faresti bene...anche se mi risulta che Mei abbia già la mania di far saltare in aria le cose a scuola” e lo studente non poté non essere d’accordo ”la prima volta che l’ho incontrata avevo paura di non uscire incolume, magari avrei infestato l’UA come fantasma” e i due risero.
Rimasero un po’ a parlare e scherzare in un modo che fece sentire Shinso come se ci fosse un piccolo tepore dentro di se che lo riscaldava amorevolmente poi, ad un certo punto, sentì la porta aprirsi e vide entrare il trio e appena i due ragazzi videro Shinso subito corsero da lui per abbracciarlo cosa che l’altro apprezzò molto anche se all’apparenza sembrava di no, mentre rimasero abbracciati così stretti lo studente guardò l’altro uomo entrare e notò subito che anche lui era molto bello e forse un po’ più costruito di Jiang Cheng, aveva i capelli lunghi e neri, come l’altro, ma due occhi dorati e nei suoi occhi vi era uno sguardo dolce e gentile che quasi si chiese se stesse sognando tutto questo e domandandosi dunque se fosse un frutto della sua mente, magari dovuto al trauma cranico che aveva avuto dalla caduta dal tetto.
Porpio come Jiang Cheng aveva già visto Xichen nella stessa occasione dell’altro, ma ora poteva osservarlo meglio e per lui sembrava come la prima volta, “ciao Shinso-kun, io mi chiamo Lan Xichen anche se ci siamo già incontrati” sorridendogli e l’altro si ritrovò ad arrossire come per Wanyin prima che rispose “ sì, p-piacere mio signor Xichen”, l’uomo scosse la testa dicendo “non c’è bisogno di tale formalità Xichen sta bene” sorridendogli prima di avvicinarsi alla cucina poggiando le buste e mentre vedeva i due adulti conversare e misero apposto la spesa Mei e Li finalmente si staccarono “ehi Mei credo che dovrò aggiornare la lista” disse sfinito il moro con la risata dell’altra in sottofondo, al ché Shinso lo guardò confuso “lista?” e Mei annuì mentre gli spiegò “una lista di tutti quelli che rimangono abbagliati dalla bellezza di Xichen e Wanyin” e di nuovo si ritrovò ad arrossire con divertimento del duo.
Durante la cena Shinso credeva davvero che fosse davvero un sogno di qualche tipo o un illusione perché era la prima volta da quanto ricordava che mangiava del buon cibo come quello presente sul tavolo davanti a lui per non parlare delle risate e dei discorsi divertiti che ognuno si scambiava, addirittura lo tirarono in mezzo alle varie conversazioni e lui si unì a loro sebbene un po’ imbarazzato ma a loro non sembrava importare; quando finì la cena aiutò a sparecchiare “non ce n’è bisogno Shinso-kun, vai sul divano con Mei e Li, staranno discutendo sicuramente sulla scelta del film da vedere” annuendo fece come aveva detto, alla fine misero un Horror e per lui era la prima volta che vedeva un film di questo genere, perché non è che durante la sua breve vita avesse amici o persone con cui guardare film in generale e andare al cinema, la trama parlava di un pagliaccio che viveva nella fognature e che attirava i bambini con un palloncino rosso ovviamente i tre ragazzi saltarono e sussultarono in alcune parti mentre i due adulti risero un po’ delle loro reazioni, ma anche loro erano tesi in alcune parti; dopo che il film finì i tre cominciarono a discuterne subito tutavia, durante la conversazione, Shinso sentì il cellulare vibrare in tasca così lo tirò fuori e vide una chiamata persa dalla sua tutrice accigliato e non sapendo se dovesse essere preoccupato si scusò un attimo allontanandosi dai due e richiamò.
“Dove cazzo sei!?” arrivò la voce acuta e mezza sbiascicata della donna e Shinso si leccò le labbra secche rispondendo “s-sto a casa di un paio di amici te lo avevo scritto sul bigliettino” “stronzate non hai specificato che saresti stato fuori per tutto questo tempo!” ribatté la donna “avevo scritto che sarei rimasto a cena” disse di nuovo accigliato “osi accusarmi di mentire!? Sei un piccolo-“ improvvisamente la voce s’interruppe e il ragazzo sentì dei conati di vomito e sospirò avendo conferma che la donna era ubriaca e probabilmente aveva anche fumato, ciò che non sapeva era che uno dei due adulti aveva sentito buona parte della conversazione e s’avvicinò per parlare con il ragazzo proprio mentre sentiva la donna dall’altro capo del dispositivo urlare “sei un piccolo ingrato! Comunque non m’interessa che cosa stai facendo vieni subito a casa capito?!” insicuro rispose “n-non posso andarmene così e… vorrei restare un altro po’ qui” “puoi e lo farai è chiaro? C’è il mio nuovo compagno che a quanto pare ti vuole conoscere quindi vieni qui piccolo marmocchio! Forse inizierai a renderti utile!”.
Sentendo ciò Shinso spalancò leggermente gli occhi, non piacendogli quello che lei aveva detto, iniziando a balbettare prima che disse “n-non voglio conoscerlo” sorprendendo sé stesso per l’audacia che probabilmente avrebbe pagato e infatti le prossime parole della donna lo confermarono “sta a sentire piccolo ingrato tu adesso verrai qui a casa e basta è CHIARO? Altrimenti chiamerò quelli dell’assistenza e gli dirò che mi hai fatto il lavaggio del cervello e che sei scappato!” e Shinso si ritrovò a sussultare, se lo avesse fatto davvero sarebbe stato scoperto e l’UA potrebbe buttarlo fuori, doveva fare qualcosa...ma prima che potesse dire altro lei riattaccò dopo aver detto “ti do 30 minuti!” appena chiuse la chiamata sentì la frustrazione assalirlo e la preoccupazione per quello che aveva detto la donna era sicuro di poter sentire gli occhi inumidirsi.
Appena un minuto dopo la fine della telefonata sentì una mano sulla spalla e quando guardò il proprietario incontrò gli occhi accigliati e lievemente preoccupati di Wanyin e Xichen, in periferia gli parve di vedere Li e Mei che lo guardavano preoccupati ma in parte consapevoli e a disagi “va tutto bene?” chiese il secondo adulto e il ragazzo cercò di ricomporsi “s-sì grazie,, ma temo di dover andare, per quanto non voglia” si ritrovò ad ammettere e il coltivatore bianco ridisse preoccupato “sei sicuro? È un po’ tardi adesso e fuori è buio” e Shinso annuì rigido “lo so, ma la mia… tutrice mi vuole a casa” poi s’inchinò “grazie per avermi invitato a cena e ospitato, era tutto squisito”.
Quando salutò anche Li e Mei si diresse alla porta mettendosi le scarpe e il ragazzo disse “sei sicuro che vuoi andare? Puoi fermarti qui” preoccupato per la sua incolumità poiché Shinso gli aveva accennato qualcosa sulla sua vita privata e onestamente Li non era cieco o ingenuo come molti ecco perché lo disse e quando vide l’altro tentennare sperò che dicesse di sì, ma purtroppo non fu così con suo dispiacere; poi arrivò la voce di Xichen “ti vengono a prendere?” gli chiese ma l’altro scosse la testa “no, ma tanto casa mia dista circa 25 minuti di autobus” stava per aprire la porta quando sentì un fruscio e dei passi e si girò per vedere Jiang Cheng che si abbottonò il cappotto dicendogli “sei solo un ragazzo e non ti lascio andare da solo per strada di notte e a quest’ora; prenderei la macchina, ma sta dando dei problemi e devo portarla a controllare quindi andremo con i mezzi” poi prese il portafoglio dicendo “accompagno Shinso e torno… e Xichen ricorda quello che ti ho detto ok?” dopo che l’altro annuì sorridendo al ragazzo lo seguì fuori dalla porta.
Mentre camminavano verso la fermata, che stava proprio davanti a casa Xicheng, l’adulto si prese il tempo di osservare con la coda dell’occhio l’altro adolescente e poteva vedere chiaramente la tensione sulle spalle da quando aveva ricevuto la chiamata dalla sua tutrice, dato il fatto che ha usato quel termine è chiaro per il coltivatore che il ragazzo era in affido e che non aveva probabilmente un buon rapporto con i suoi tutori ‘anche se per ora ha solo detto tutrice al singolare, il che è strano poiché da quello so è difficile che diano l’affidamento di un bambino/a ad una persona singola qui, a meno che non importi molto del bambino/a in questione certo ’ pensò, dalla conversazione che avevano avuto era anche chiaro che Shinso era restio a tornare a casa, oltre che a conoscere questo compagno della donna, come aveva sentito in quanto si era avvicinato abbastanza per sentire e non è come se la donna parlasse piano, e sia Wanyin che Xichen pensavano che non era per un semplice saluto per questo A-Cheng decise che avrebbe categoricamente accompagnato a casa il ragazzo e se aveva anche solo il presentimento che la sua vita fosse in pericolo l’avrebbe riportato a casa con lui.
Quando salirono sull’autobus Shinso salì davanti all’uomo mettendosi verso i primi sedili che erano a due posti fortunatamente così che l’adulto si mise accanto a lui e la sua presenza era un balsamo confortante per il ragazzo poiché aveva molto meno possibilità di essere importunato, non che succedesse spesso ma meglio prevenire, dalla loro fermata ce ne sarebbero state altre 6 e dopo avrebbero dovuto camminare per altri 7 minuti circa; durante il tragitto Shinso si sentì un po’ sonnolento e si ritrovò a socchiudere gli occhi stancamente appoggiando inconsapevolmente la testa sulla spalla dell’adulto accanto a lui che fece un piccolo sorriso sentendosi soddisfatto che l’altro si stesse rilassando e fidandosi un po’ di più di lui dopotutto anche nel suo tempo, sebbene le persone pensassero il contrario, a lui i bambini piacevano certo non è che li adorava allo stremo delle forze, ma non gli dispiacevano, e comunque aveva dovuto occuparsi di Jin Ling fin da piccolo quindi aveva imparato come cavarsela e comunque alcuni dei discepoli, soprattutto quelli più vecchi, venivano da lui spesso per consigli o anche perché li aiutasse con una particolare questione personale e lui non ha mai negato loro, e a nessuno, l’aiuto di cui necessitavano anche se non li obbligava mai ad accettarlo...ma questo non voleva dire che se fossero stati nei guai non sarebbe intervenuto indipendentemente se lo richiedevano o no.
Quando mancavano due fermate il coltivatore svegliò il ragazzo dolcemente e l’altro sbatté le palpebre un po’ intontito prima che li spalancasse e guardò l’uomo scusandosi “va bene, sembravi piuttosto comodo quindi ti ho lasciato dormire fino ad ora, ma purtroppo mancano due fermate alla destinazione se i miei calcoli sono giusti” Shinso diede un occhiata alla zona riconoscendola e annuì arrossendo imbarazzato quando l’altro rise alla sua reazione, e il ragazzo giurò di sentire due signore dietro che gli dicevano ‘che carino il padre di quel ragazzo’ ‘sì hai visto con che cura lo coccolava?! Se ci fossero più maschi così!’ e lo studente volle ridere nonostante arrossì ad alcune delle loro parole ‘magari fosse mio padre’ si ritrovò a pensare sicuramente non avrebbe avuto una vita di merda come quella che sta vivendo adesso ‘Li è fortunato ad avere qualcuno come Jiang Cheng come padre e anche qualcuno come Xichen’ si ritrovò a pensare quasi invidioso.
Quando arrivarono alla fermata Shinso scese dicendo all’altro che stava ancora scendendo “p-posso proseguire da solo, grazie per avermi accompagnato fin qui” ma l’adulto sbuffò “non esiste hai visto che zona è questa e se non mi andava o mi dava problemi non sarei venuto fin dal principio” e mentre scendeva si girò verso il macchinista, che si era fermato momentaneamente “grazie per aver aspettato so che ha un orario da rispettare da rispettare” e l’uomo disse “non ce n’è bisogno come hai detto è una brutta zona e per un ragazzo camminare da solo e a quest’ora non è sicuro” poi se ne andò augurandogli buona notte.
A-Cheng si guardò intorno per studiare la zona e sebbene non fosse una delle più brutte che ricordava di aver visto non gli inspirava affatto sicurezza ‘come può qualcuno mandare un ragazzo in affido in un posto come questo? Capisco che potrebbero avere problemi finanziari, ma in quel caso perché adottare qualcuno se già non hai denaro’ si ritrovò a pensare mentre cominciarono a camminare, ma quando vide un tipo sospettoso guardare verso la loro direzione socchiuse gli occhi in avvertimento e l’altro sussultò leggermente prima di andarsene di fretta ‘non mi piace proprio per niente questo posto ‘ si disse; continuò a camminare finché il ragazzo si fermò e subito il coltivatore guardò la casa in questione e s’accigliò allo stato pietoso della costruzione ‘neanche nei quartieri poveri della mia setta le case erano così trasandate e sporche almeno le strutture erano in condizioni decenti’ pensò disgustato da dove il ragazzo sembrò dover vivere.
Shinso si rivolse all’uomo con lo sguardo per ringraziarlo quando lo vide andare avanti spedito di qualche passo e sorpreso lo seguì fino a camminargli affianco, appena arrivati davanti all’uscio vide il cipiglio trasformarsi in qualcosa di neutro e bussò alla porta e per qualche motivo il ragazzo aveva paura di quello che potrebbe pensare l’uomo, ma una mano sulla spalla e la stretta che ne conseguì lo tranquillizzò abbastanza tuttavia quando sentì la porta aprirsi si sentì tendere di nuovo, anche il calore della mano sparì e la voce della donna familiare iniziò a dire “finalmente ti sei presentato ca-!” solo per interrompersi quando vide la figura alta e sicura di Jiang Cheng il quale parlò “buona sera signora” e la donna rimase paralizzata dall’aspetto dell’uomo davanti a lei e rimase interdetta “sono il padre dell’amico di Shinso-kun” e la donna poi domandò “perché è qui?” e l’uomo alzò un sopracciglio “l’ho accompagnato a casa, non penserà che lo avrei lasciato tornare a casa di notte da solo vero?” ribattendo ma la donna ebbe una reazione che per entrambi i maschi fu inaspettata “che cosa hai fatto?! Lo hai ipnotizzato per farti accompagnare vero?!” l’accusa nel suo tono sorprese sia il ragazzo che l’adulto “n-no, si è offerto di accompagnarmi” provò a rispondere senza balbettare.
A Jiang Cheng già non piaceva il tono della donna ne l’accusa che stava sputando, oltre che poteva vedere il ragazzo tremare un po’ torcendosi le mani a disagio e così mise un freno alle parole false della donna “con tutto il rispetto signora ,ma Shinso e il suo quirk non hanno niente a che fare con la mia presenza qui, il motivo per cui mi trovò qui è per lo stesso motivo spiegato pocanzi si tratta esclusivamente di buon senso” parlando con tono deciso; la donna stava per rispondere quando vide un'altra figura provenire dalla casa “è un peccato…hic…volevo vedere il quir-k all’opera per…hic… vedere se davvero ne vale la pena hic….”.
E qui fu Shinso a parlare, dando a malapena un occhiata all'uomo ubriaco “e-e perché dovresti saperlo?” domandandogli “voglio…hic rubare dei s…hic…soldi” parlò sbiascicando e fiero di se stesso, come se non avesse appena ammesso a due sconosciuti che voleva commettere un reato del genere ( e che uno dei due poteva essere una gente in borghese o qualcosa del genere) “non ti aiuterò mai a rubare!” disse alterato “e invece sì moccioso farai quello che ti dico dato che sei sotto il mio tetto, altrimenti te ne andrai fuori di qui” e Shinso mordendosi il labbro disse “per me va bene tanto non ti importa di me e a me non importa di te!”; durante la discussione Jiang Cheng guardò i due ‘adulti’ con ribrezzo lascerebbero che un ragazzino si faccia male o rischiasse la vita e il suo futuro solo per i loro bisogni egoistici ‘che schifo certe persone’ pensò schifato.
La donna era oltraggiata e piena di rabbia disse ringhiandogli “ti ho dato un tetto sopra la testa, ti nutro e ti vesto e tu mi tratti in questo modo?!” “mi compri a malapena il cibo e i vestiti perché ti tieni il resto e lo usi per alcolici e sigarette! ” ribatté Shinso e l’uomo accanto alla donna parlò “sei…hic davvero un pic-hic-colo ingrato…”, ma il ragazzo non gli diede importanza poiché sembrava troppo occupato a fare una gara di sguardi con la donna e questo sembrò non piacere all’altro che si mosse verso il ragazzo prendendolo per lo scollo della maglietta tirandolo verso di sé, ma prima che potesse dire o addirittura fare qualcosa A-Cheng gli diede un pugno al naso e la presa su Shinso sparì facendolo inciampare sorpreso mentre la donna urlò, tuttavia Wanyin la squadrò e lei smise di urlare dicendo però “c-che hai fat-to? I-io chiamo la p-polizia!”.
Le sue parole spaventarono lo studente facendogli raffreddare la rabbia di prima poiché non voleva che l’altro finisse nei guai a causa sua, c’erano troppe cose che potevano andare storte e persone che gli volevano bene, eppure quando guardò Wanyin lo vide solo con un piccolo ghigno prima che disse “davvero? Allora lo faccia pure, mi piacerebbe davvero sapere a chi crederanno: a un uomo come me, rispettabile e ben curato che si è premonito di riportarle a casa ‘suo figlio ’ da una serata con i suoi amici mentre lei era qui a fare cose discutibili… oppure ad un’ubriacona che ha un mestiere della notte e che per questo porta in casa uomini diversi quasi ogni giorno con un minorenne in casa e di cui non si cura quasi per niente sfruttando per sé stessa i soldi che servirebbero per il suo sostentamento? e di questo le prove sono abbastanza chiare” fece una pausa guardando la donna in questione come a sfidarla di controbattere “pensa che la polizia prenderà sul serio lei e quella patetica scusa di essere sdraiato vicino a lei quando siete chiaramente, e senza ombra di ragionevole dubbio, ubriachi e drogati? Oltre che cosa penserebbero nel vedere che zona è questa? Sempre che non lo conoscano già e quindi rispondano in maniera tempestiva alla chiamata” proseguendo inclinando la testa verso l’esterno.
Le parole dure, fredde, calcolate e veritiere dell’altro stupirono sia la donna che Shinso il quale guardò a bocca aperta il primo essere umano ad aver fatto e detto qualcosa di simile per difenderlo, la donna rimase spiazzata non sapendo che dire ed infatti aprì e chiuse la bocca non riuscendo a trovare le parole mentre A-Cheng disse approfondendo un po’ il ghigno “lo pensavo, forse non sei così stupida, ma vuole comunque che li chiami io?” fece per prendere il cellulare, ma la donna scosse la testa “n-non lo faccia cazzo! Che faccio se scoprono che lo maltratto?!” rendendosi poi conto di quello che aveva appena ammesso.
Wanyin ossservò il comportamento della donna restando però in silenzio quando poi l’uomo si alzò guardò male il coltivatore ma gli bastò socchiudere gli occhi per fare in modo che l’ubriaco si allontanasse “dobbiamo s-scappare da qui, potrebbero denunciarti” e la donna lo guardò “non con lui” parlando dello studente di eroica “molliamolo…hic qui...tanto è inutile!” disse lui scrollando la spalle poi la donna guardò il coltivatore “adesso sarà un problema tuo dato che ti preoccupai per lui e tu” disse poi rivolto al ragazzo che strinse un po’ la spalle spaventato e ancora in guardia per quello che è successo prima “sparisci dalla mia vista e non farti più vedere e sappi che i soldi me li terrò tutti io!!” poi sbatté la porta e la sentirono correre e armeggiare per la catapecchia probabilmente per raccogliere delle cose da portarsi via con quell’altro.
Dopo qualche minuto in cui Shinso elaborò quello che successe si portò le mani al viso e per la prima volta da qualche tempo pianse tanto abbattendo i muri che si era costruito per proteggere se stesso da quello che gli dicevano e gli facevano gli altri, all’improvviso sentì due mani girarlo parzialmente per poi sentirsi abbracciato da due braccia forti, protettive e sicure infondendogli e facendogli provare un calore che non ricordava di aver mai avuto nelle varie case affidatarie che ha cambiato e che lo portò a piangere più forte lasciando uscire tutti i sentimenti che aveva: frustrazione, rabbia, disgusto, paura e tristezza e già da un bel po’ di tempo.
Dopo circa 10 minuti smise di piangere e accettò un fazzoletto dall’adulto che per tutto il tempo non disse niente lasciandolo sfogarsi “vieni Shinso, andiamo a casa” e circondandogli le spalle lo portò lontano da quella maledetta casa e da quel posto tossico, pericoloso e sporco, tornarono rapidamente alla fermata dell’autobus per vedere se c’era ancora una tratta disponibile ma, per loro sfortuna, non fu così “certo ti pareva” sbuffò infastidito il coltivatore poi si guardò intorno assicurandosi che non ci fosse nessuno e prese la sua borsetta Qi e sotto lo sguardo stupito e allibito del ragazzo tirò fuori la sua spada solitamente la teneva al fianco o a casa ma non voleva spaventare l’amico di Li così la portò con se ma dentro la sacchetta.
Quando la tirò fuori sorrise allo studente prima che la fece fluttuare “dato che non mi va di camminare fino a casa ho deciso che prenderemo un altro mezzo, forza sali davanti a me” e Shinso lo guardò stranamente come se fosse un pazzo “fidati ragazzo” rotolò gli occhi divertito e con cautela lo fece, rimase sbalordito di come la spada si alzò un po’ in alto finché si trovarono a circa 2 metri da terra prima che la spada partì in avanti “voleremo bassi giusto per uscire da questa parte di città più rapidamente e poi o camminiamo a piedi o se vuoi possiamo volare in alto” gli propose e confuso il ragazzo chiese “ma non è un uso illegale del tuo quirk?” e A-Cheng sbuffò “ragazzo, primo è notte e secondo questa non è legata al mio quirk… è solo una spada in grado di volare per qualche ragione” “giusto una buona giustificazione e per niente criptico e sospettoso” scherzò di rimando "zitto moccioso".
Appena uscirono da quella parte di città Wanyin volò più in alto tenendo una mano appena sopra la spalla del ragazzo per stabilizzarlo eventualmente facendogli vedere la città dall’alto lasciando il ragazzo eccitato e rapito da quello che vedeva, le luci dei vari locali ancora aperti così come le luci della macchine che ancora trafficavano e le luci delle strade principali e la luce della luna che illuminava il mare a distesa davanti a lui…era la cosa più bella che avesse mai visto; quando scesero pochi minuti prima in un vicolo nei pressi di casa Shinso era ancora stupito dallo spettacolo che aveva appena visto cosa che fece sorridere l’uomo poiché il suo scopo, dopo quel fiasco con la sua ora ex tutrice, era quello di farlo sorridere un po’ e dimenticare momentaneamente quello che era successo e sembrava esserci riuscito, se lo stupore che ancora perpetrava negli occhi del ragazzo dicesse qualcosa.
Quando arrivarono però Shinso guardò Xichen imbarazzato “c-ciao di nuovo” si ritrovò a dire gemendo per la stupidità del saluto, ma l’altro coltivatore rise “ben tornato Shinso, Li e Mei sono ancora in camera” indicandogli la direzione e dopo aver guardato nuovamente i due adulti che gli fecero un cenno s’inchinò e andò a passo svelto verso la stanza indicata; appena fu fuori dalla vista e si spera dall’udito il Lan chiese allo Jiang preoccupato “allora Wanyin com’è andata?” e l’altro sospirò “avevamo in parte ragione Xichen” rispose prima di raccontare tutto quello ciò che avvenne con la donna; una volta finito il Lan parlò sospirando “povero ragazzo…sono già 4 bambini che abbiamo incontrato qui che hanno o avevano bisogno di aiuto e mi chiedo come sia possibile una cosa del genere in una società dove operano prettamente degli eroi” sembrando infastidito e l’altro rise “vorrei saperlo anche io so solo che penso di aver sbagliato lavoro…avrei dovuto aprire un centro d’accoglienza per bambini” guadagnandosi una risata sonora e allegra in risposta “vero, non sapevo che fossi un tenerono” stuzzicando l’altro il quale lo squadrò e lo colpì alla testa “zitto stupido Lan anche tu lo avresti fatto anzi probabilmente avresti adottato e/o accolto tutti i bambini negli orfanotrofi, nelle strade e nelle case violente di tutta la città” “è vero come so che faresti tu e non è che non lo stai già facendo no?” guadagnandosi un altro colpo.
Chapter 15: Capitolo 15 - Truths and Confessions
Chapter Text
La mattina dopo Xichen preparò la colazione e mangiarono tutti insieme prima che Jiang Cheng si preparò per andare a lavoro, ma prima di andare disse “non so se oggi dovrò trattenermi un po’ di più a lavoro poiché abbiamo ricevuto un incarico abbastanza consistente quindi nel caso verrà solo Xichen a prendervi” e i ragazzi annuirono prima che lo salutarono uscendo circa 20 minuti pria di loro; Li, Mei e Shinso percorsero la strada a piedi poiché anche Xichen oggi aveva un appuntamento la mattina presto, e quindi non poteva accompagnarli, a circa metà strada incontrarono Izuku che sembrò sorpreso di vedere i tre insieme e li salutò “ciao ragazzi come state?” domandò dopo averli salutati “mah’ sono stato buttato fuori di casa ieri sera quindi va bene per me”.
E il verdognolo spalancò gli occhi per varie ragioni “c-cosa? Che vuol dire che ti hanno buttato fuori? E dove hai dormito stanotte?! Che farai adesso?!” iniziò a domandare a ruota libera facendo sospirare lo studente di eroica il quale però gli raccontò un riassunto dei fatti al che l’altro ragazzo rimase scioccato da quello che aveva subito il suo amico, ma non poté fare a meno di ridacchiare dicendo “A-Cheng sembra aver aperto un centro d’accoglienza per ragazzi” e tutti fecero una risata collettiva; continuarono a parlare finché non arrivarono a scuola prima che si dividessero per andare ognuno nelle proprie classi.
Durante le sue lezioni Shinso stava ancora ripensando a quello che successe la scorsa sera non poteva credere di essere stato buttato fuori da quella casa, non che gli dispiacesse affatto sia chiaro, era solo che non voleva essere un peso per i due adulti che lo avevano generosamente accolto e che avevano già altri ragazzi a cui badare, si riscosse dai pensieri quando sentì la campanella che annunciava la fine dell’ora e sospirò aspettando il prossimo insegnante e mentre lo faceva sentì la voce di Kaminari parlargli “ehi Shinso stai bene? Sembri un po’ distratto” avendo uno sguardo un po’ preoccupato e confuso, ma l’altro scrollò le spalle rispondendo “sto bene ieri sera mi sono addormentato tardi” e lo studente biondo annuì “anche io sono andato a letto tardi ieri sera” appena lo disse Jirou parlò “tanto sei sempre sciocco anche se dormi normalmente” “ehi!!” rispose indignato l’altro mentre Shinso ascoltò solo parzialmente.
Shoto si sentiva un po’ strano da ieri pomeriggio quando uscì dalla scuola come se gli mancasse qualcosa, ma non gli veniva in mente niente nonostante continuò a pensarci per tutto il tragitto fino a casa, tuttavia poi non ci poteva pensare più a causa di vari fattori (Endeavour, allenamento, medicarsi) e poi stamattina quando si alzò la sensazione ritornò ma ancora non importa quanto si sforzasse non riusciva a ricordare, ebbe solo una forte sensazione quando passò per i corridoi e intravide l’altare per suo fratello e si fermò; una volta accertatosi di essere solo entrò fermandosi proprio davanti ad esso non sa perché ma quando guardava quella foto si sentiva sempre a disagio come se fosse…colpevole di qualcosa che neppure lui sapeva bene.
Purtroppo non ricordava molto di lui non solo per via di Endeavour che lo isolò dà lui e gli altri due, ma anche perché sembrava che lo stesso Touya gli stesse alla larga, non che Natsuo e Fuyumi fossero più vicini tuttavia quando poteva giocare quelle rarissime volte in cui il vecchio non c’era, Fuyumi era la prima che ne approfittava per giocare con lui a volte trascinò anche Natsuo e lui si divertiva… ma Touya non lo faceva tanto e se restava lì con gli altri se ne stava per conto suo a leggere qualcosa non ha mai partecipato ai giochi, non con Shoto lì e il piccolo sapeva che all’altro piaceva giocare con Fuyumi e Natsuo, ma non sembrava sentirsi altrettanto nei suoi riguardi e questo, ricordava abbastanza bene, lo rattristava un po’ perché lui voleva giocare con Touya-nii, forse più che con gli altri due, poiché il vecchio gli diceva che nella stanza dove veniva ‘allenato’ anche Touya lo faceva prima di lui proprio per questo voleva conoscere e parlare con suo fratello maggiore perché anche lui era stato allenato da Endeavour e di conseguenza avrebbe potuto relazionarsi con lui, magari anche trovare un appoggio o chiedergli aiuto dato che nessun’altro della famiglia sembrasse capirlo anche lontanamente.
Ricorda che dopo la tragica morte di Touya calò un silenzio teso sull’intera famiglia e non solo quello, infatti da quel giorno il rapporto tra Natsuo con la maggior parte della famiglia cambiò drasticamente urlava e gridava di odiare il vecchio per quello che aveva fatto e per un po’ Shoto credette che odiò tutti loro, oltre che se stesso, cosa che poi gli confermò anni dopo sua sorella, e non scorderà mai come dopo due giorni dal funerale di Touya (o ciò che fu rimasto di lui) s’avvicinò al suo secondo fratello maggiore forse per provare a consolarlo, non ricordava bene, ma Natsuo gli rivolse uno sguardo di…rabbia pura prima di alzarsi dal pavimento della sua stanza spaventando il fratellino più piccolo che istintivamente fece un paio di passi indietro finché uscì dalla porta e lo guardò quasi sputargli in faccia “vattene via!!” e poi sbatté la porta forte facendolo sussultare e lacrimare sentendosi confuso, triste e spaventato, fu così che Fuyumi lo trovò pochissimi minuti dopo e in quel momento si ritrovò a chiedere se la morte del suo nii-san fosse anche colpa sua.
Shoto sentì la tristezza assalirlo cosa non rara quando ricordava la sua invisibile e triste infanzia, ancora oggi lo studente non sapeva esattamente dove si trovasse esattamente con Natsuo-nii anche se dopo giorni il fratello gli chiese scusa non ha mai negato i pensieri, sebbene interni, di Shoto che lo attanagliarono da quel giorno in poi a causa di quelle parole e non gli sfuggì come man mano che cresceva e andava a scuola l’altro tornava sempre nel tardo pomeriggio, a volte perché faceva attività extra curricolari a scuola o si fermava in biblioteca per studiare giustificandosi con la frase: “non studio bene con l’aria che puzza di sporcizia” guardando palesemente Endeavour, ma dando però solo un occhiata a tutto il resto della famiglia, a volte diceva di essere stato al cimitero a studiare lì e adesso che aveva iniziato l’Università aveva colto al volo l’occasione per andarsene definitivamente di casa e nessuno di loro lo vide molto spesso e non passava mai molto tempo con loro neanche quando Fuyumi lo implorava di venire alle cene.
Tornò a guardare la foto neutra di Touya che lo fissava e a Shoto, in un paio di occasioni passate, gli sembrò che quei occhi lo guardassero con accusa e la cosa lo spaventò tanto che per un periodo evitò di passare per quella stanza e se lo faceva si assicurava di tenere la testa abbassata con lo sguardo incollato al pavimento e quasi correre, una volta ricordò di vedere Natsuo con la testa leggermente inclinata a pregare silenziosamente e lui si ritrovò a guardare la scena per un minuto prima che se andò, fu più o meno in quel periodo che osò chiedere a Fuyumi qualcosa di Natsuo e Touya e sul loro rapporto e lei gli disse solo che Touya e Natsuo avevano un forte legame più di quanto probabilmente avessero con lei e che si confidavano sempre, mentre ne parlava Shoto vide che il sorriso che aveva sul volto probabilmente a causa di un ricordo tra loro tre, anche se non raggiungeva del tutto i suoi occhi così non osò chiederle più nulla e i suoi dubbi rimasero con lui per tutto il tempo.
Lo studente provò ad aprire la bocca non sapendo neanche quello che volesse dire e quindi la richiuse prima che guadò il pavimento per qualche istante prima che alzò lo sguardo e chiese “perché…perché non hai mai giocato con me? P-perché mi respingevi quando…quando v-volevo parlare con te? Ero…sono davvero la causa della tua…morte?” strinse le mani a pugno sentendo gli occhi leggermente inumidirsi mentre guardò ostinato la foto del volto che lo aveva assillato per anni addirittura nei suoi sogni a volte anche se non assiduamente, ma abbastanza spesso, “perché…perché non mi volevi bene?” finì di dire rimanendo così per un po’ prima che si ricomponesse schiarendosi la gola dando un piccolo inchino, accendendo un bastoncino d’incenso per poi girarsi per uscire, ma proprio quando stava per varcare la porta della stanza si fermò e dando un rapido sguardo all’altare mormorando “…mi dispiace”.
Quel giorno a scuola Shoto si ritrovò ancora a pensare a quella mattina, come fece anche per tutto il tragitto da casa all'UA, e nel fare questo non sentì i passi avvicinarsi finché una voce maschile disse “Todoroki stai bene?” il ragazzo in questione alzò lo sguardo incontrando il suo compagno di classe Shinso Hitoshi che lo guardò strano e lui aggrottando la fronte parlò “…cosa?” e l’altro si ripeté “ho chiesto se stavi bene, eri distanziato” “ah sì grazie” rispose lo studente, cosa che convinse a malapena l’altro
Poi venne Aizawa che li portò all’allenamento dicendo “oggi avremmo con noi due nostre conoscenze” e la classe era eccitata e curiosa di sapere chi fossero “magari saranno quei due studenti di studi generali!” disse Mina intrigata dall’idea di una ripetizione del giorno del percorso e sembrava che non fosse l’unica a pensare a quel particolare giorno; immagina quindi la loro sorpresa nel vedere appena giunti Li e Izuku che facevano stretching aiutandosi ogni tanto tutta la classe si fermò a vedere i due che chiacchieravano allegramente mentre si prepararono alla lezione “bè che avete da fissare? Forza e andate a cambiarvi” parlò Eraserhead alzando gli occhi alla loro espressione.
Quando Shoto, Shinso e Denki uscirono dallo spogliatoio maschile si fermarono per vedere Li piegato a metà sospesa con le braccia davanti a se lunghe e con mani intrecciate allungandole mentre le gambe allargate a distanza spalle in una posizione di stiracchiamento, successivamente lo videro alzarsi in tutta la sua lunghezza sporgendo i pettorali e inarcando la schiena; lo spettacolo li fece fermare un attimo come rapiti e non furono gli unici poiché presto si aggiunsero anche il resto della classe e le ragazze iniziarono a sussurrarsi a vincendo non staccando gli occhi dalla scena poi Shinso si schiarì la gola e si incamminò verso Li e Izuku, che stava ridendo dello spettacolo che suo fratello stava inconsapevolmente facendo, e quando vide Shinso avvicinarsi domandò ridendo “è sexy vero?” e l’altro rimase momentaneamente scioccato prima di sbuffare “non c’è bisogno di spingerlo in faccia ogni volta” ignorando il lieve rossore sulle sue stesse guance e anche su quelle di Denki.
“Oggi combatterete tra voi in gruppi di tre e chi vincerà più partite potrà sfidare uno dei due studenti” iniziò a dire Eraserhead indicando alla fine Li e Izuku e la classe sembrò più motivata e così molti di loro ci misero del loro impegno e alla fine ci furono alcuni studenti che lo fecero: Shoto, Mina, Bakugo e Denki, con sorpresa di tutti, ai quali Aizawa domandò chi volessero affrontare e prima che Todoroki potesse dire qualcosa Bakugo indicò uno dei due, Li “voglio sfidare te e con i nostri quirk!” la sua affermazione lasciò sorpresi tutti compresi Izuku e Shinso i quali si scambiarono uno sguardo quasi preoccupato, anche Li rimase sorpreso ma poi pensò che fosse normale una richiesta del genere ‘probabilmente cercherà di fare il duro con le sue esplosioni’ si ritrovò a pensare “va bene miccia” rispose ghignate mentre si stavano preparando Shinso e Izuku gli si avvicinarono “Li sei sicuro? Le tue fiamme…” ma il finto moro lo tranquillizzò "non preoccupatevi ragazzi starò bene, Bakugo è una testa calda quindi per la maggior parte dovrò schivare e poi assestare almeno un paio di colpi ben mirati inoltre…A-Cheng e Xichen mi hanno aiutato di più con l’allenamento” poi si mise in posizione non slacciò e catene anche se le indossava sempre per qualsiasi evenienza.
I due si guardarono prima che Aizawa diede il via e subito il biondo partì all’attacco correndo verso il suo avversario con la mano destra a pugno ma Li lo eluse facilmente e lo respinse e il biondo gridò “usa il tuo quirk!” e Li rispose “dammi un motivo valido per farlo allora” e il biondo sparò una serie di esplosioni che l’altor studente evitò e neutralizzò con l’aiuto del suo pungo avvolto nella catena e con un po’ di calore del suo, dopo un po’ il biondo iniziò ad essere frustrato poiché sembrava che non riusciva mai a colpire bene il suo avversario non importa se usasse il combattimento ravvicinato o no e così, arrabbiato, decise di usare un'altra abilità del suo guanto e disse “questo colpo dovrà costringerti ad usare il tuo quirk in questo modo vedremo se è più forte il mio o il tuo” ghignando prima di puntare il guanto verso lo studente.
Izuku socchiuse gli occhi rendendosi conto di quello che voleva fare “Li attenzione! Quello lì ha accumulato molto sudore all’interno del guanto e l’esplosione sarà brutta!” sorprendendo tutti i presenti tra cui Aizawa che era titubante sul lasciare che Li usasse il suo quirk considerando quello che poteva fargli, ma era anche vero che il ragazzo si era allenato con i due coltivatori quindi sicuramente sarà in grado di cavarsela...ma questo non vuol dire che non si preoccupasse e se le parole di Izuku risultassero vere allora Li sarà costretto quasi sicuramente ad usarle ‘spero che andrà bene o Hizashi mi ucciderà se per colpa di un altro membro della mia classe uno dei suoi si facesse male e se poi fosse il suo preferito anche peggio ’ pensò.
Li ascoltò le parole di Izuku che confermarono la sua teoria e annuì “lo immaginavo” disse mettendosi in attesa “forza blasty…spara!” ghignando un po’ verso l’altro il quale ringhiò mentre gli spettatori guardarono ansiosi come l’altro si tese e dopo qualche altro secondo, infine, tirò la levetta e dal suo guanto e venne sparato una potente esplosione di fuoco, fiamme e fumo grande e abbastanza calda che sparò dritta verso il suo avversario che rimase immobile lasciando che l’esplosione lo investì in pieno mentre il fumo ricopriva l’aria circostante con sorpresa e agitazione da parte di tutti e facendo in modo che alcun tossirono poi…dal fumo uscì un palmo dal quale all’instante venne un raggio di fiamme blu quasi ipnotizzante colpire lo studente di eroica rimasto scioccato dalla velocità, dalla potenza e dal contrattacco e gridò quando le fiamme avversarie lo investirono a loro volta bruciandolo abbastanza da farlo imprecare di dolore e indietreggiare di vari passi, subito Momo fece un paio di secchi d’acqua e due studenti li buttarono addosso al biondo cecando di spegnerle; intanto gli altri guardarono verso l’altro studente il quale uscì dal fumo con le braccia circondate dalle fiamme e lo guardò con un sorriso “allora... soddisfatto miccia?”.
“C-che cavolo amico! Avrebbe potuto rimanerci!” gridò Sero Hanta, ma Li sbuffò: “1) è stato lui a dirmi di usarle e 2) l’intensità di quelle fiamme erano solo leggermente più forti delle fiamme provenienti dal suo colpo più potente che ha appena scagliato contro di me e posso controllarle sai” anche se la sua spiegazione aveva senso alcun studenti ancora avevano delle remore, Li spense le sue fiamme e in quel momento Bakugo saltò in piedi ignorò le ustioni decidendo di approfittare della distrazione di Li per colpirlo a sorpresa, ma non sapeva che A-Cheng aveva allenato l’altro a reagire e a non abbassare mai la guardia e grazie a ciò il ragazzo moro fu in grado di schivare l’attacco e contro attaccare dando luogo ad un altro scontro, ma questa volta ravvicinato pieno di pugni e calci, alla fine Li approfittò dell’apertura che gli offrì l’altro per andare alla sue spalle e colpirlo in modo forte e preciso sul collo facendolo cadere a terra fu allora che Aizawa dichiarò conclusa la lotta.
Mina decise di affrontare Izuku il quale accettò e il loro combattimento fu prettamente corpo a corpo sebbene lei usò il suo acido quando era troppo vicina ad essere sconfitta però Izuku imparò presto lo schema e quando ne vide l’occasione corse verso di lei dando l’impressione che volesse affrontarla direttamente, ma proprio all’ultimo secondo Izuku si abbassò improvvisamente colpendole le gambe facendola guaire tentò di rialzarsi usando la sua agilità, ma lui fu più veloce e le prese un braccio dandole poi la schiena per esercitare pressione e scaraventarla a terra facendole perdere fiato.
Alla conclusione dello scontro Izuku le diede una mano a rialzarsi “nonostante tu abbia perso sei migliorata un bel po’ da quando ti ho visto allenarti per la prima volta” le sue parole la rincuorarono un po’ “d-davvero? Non è che lo dici solo per consolazione?” disse lei, ma l’altro scosse la testa “non penso che mentire serva a qualcosa... forse a volte, e a meno che non si tratta di cose come la vita o la morte, ma non è questo il caso” fece una pausa “io e Li siamo stati chiamati per aiutarvi e dare qualche dritta per migliorarvi e se criticassimo solo senza riconoscere miglioramenti o darvi, appunto, eventuali suggerimenti per portare a termine questi miglioramenti sarebbe inutile venire qui” e lei annuì ringraziandolo per dirigersi verso il gruppo soddisfatta sebbene la sconfitta.
Denki era un po’ indeciso su quali dei due scegliere, o meglio aveva già in mente chi scegliere, ma alla fine decise di andare prima contro Izuku per vedere se avesse qualche possibilità contro di lui ‘senza contare che al momento sono un po’ frastornato dal corpo di Li e non voglio fare una figura becera senza neanche dare un colpo ’ pensò; anche lui fu sconfitto da Izuku, ma anche qui il verdognolo gli disse che si era impegnato di più di quanto lo facesse prima quando li analizzò per la prima volta e aveva visto un paio di mosse che l’hanno un po’ sorpreso e il biondo elettrico arrossì un po’ rispondendo “uhm sì…in realtà mi sono ricordato quando vi ho visto combattere anche nel Festival Sportivo e…bè volevo essere un po’ più come voi, sai anche guardando Shinso, e come l’avete allenato, volevo migliorare”.
Udendo ciò Izuku annuì sentendosi soddisfatto per l’altro prima che sorrise divertito dicendo “mi fa piacere, ma dimmi hai guardato più me e Li... o prettamente solo Li?” alzando e abbassando le sopracciglia due volte di seguito ridendo a voce alta quando lo vide arrossire e balbettare “n-non è così…è… non lo è! Ho visto le vostre mosse, di entrambi!” attirando l’attenzione degli altri compreso dello stesso studente che s’avvicinò al duo dicendo “che cosa stai combinando Izuku? Dobbiamo combattere non farli arrossire come scolarette che si confessano alle loro cotte come nei manga”.
Il verdognolo, dopo aver smesso di ridere, rispose “stavamo solo chiacchierando su come Denki abbia tratto inspirazione da noi guardandoci combattere per poter essere più come me e te…non è carino?” la sua risposta, e parte del tono che aveva usato, fece accigliare il moro rivolgendo lo sguardo al suddetto biondo elettrico che distolse lo sguardo imbarazzato e ancora un po’ rosso e prima che potesse scusarsi per sembrare uno stalker, considerando che le precedenti parole di Izuku erano praticamente vere, sentirono la risata di un paio di loro deriderlo “Denki amico andiamo non sei proprio il migliore nel combattimento” scherzò Shoji.
dopo questa prima sentenza alcuni continuarono a ridere poi Jirou disse “non pensi sia un obbiettivo un po’ alto? Voglio dire fai già un po' fatica così come sei” e Denki abbassò lo sguardo stringendo le spalle per rimpicciolirsi imbarazzato e vergognandosi per essere messo in ridicolo in questo modo e Izuku lo guardò un po’ triste ‘perché le persone devono per forza aprire bocca e sprecare ossigeno ’ pensò un po’ arrabbiato guardò il duo e gli altri che ridendo, fortunatamente non molti lo fecero e questi sembravano delusi dalle parole e dai gesti degli altri loro compagni, guardò Eraserhead che aveva la fronte aggrottata pronto a rimproverarli, ma il finto moro li batté sul tempo.
Li sentì un po’ di alterazione per il modo in cui prendevano in giro il biondo ‘proprio come fecero per Shinso, e forse ancora lo fanno’ si ritrovò a pensare così parlo a tono “ dal mio punto di vista queste sembrano parole di persone invidiose” girandosi verso di loro mente parlava “lo definite stupido eppure al contrario vostro deve aver dimostrato abbastanza forza e/o intelligenza affinché Aizawa-sensei lo scegliesse al posto vostro…oppure pensate che Eraserhead sia un pessimo insegante e abbia favoritismi?” ghignando un po’ allo sorpresa nei loro occhi.
Nel frattempo Denki lo guardò con occhi spalancati mentre l’altro lo difendeva e non era la prima volta che succedeva, “osservandovi per tutte quelle volte in cui sono stato qui mi sono reso conto che molti di voi sono sempre pronti a giudicare o sparare sentenze verso gli altri e mai guardarsi allo specchio e rivolgerle a se stesso per esempio, cosa che alcuni dovrebbero davvero fare” soddisfatto allo sguardo offeso che vedeva nei loro volti “noi siamo meglio di lui chiunque è meglio di lui! Voglio dire il suo cervello si frigge ogni volta che usa troppo il suo quirk!! E non è che sia molto intelligente neanche nelle lezioni!” protestò Sero “non è quello che è stato dimostrato oggi qui non importa quanto protestiate, quello che vi consiglio è di parlare di meno e allenarvi di più e forse, la prossima volt,a potreste essere scelti” fece una pausa “ora se non sbaglio tocca a te scegliere” dicendo poi rivolgendosi al capolavoro di Endeavour.
Shoto decise di combattere ovviamente contro Li e durante lo scontro lo studente dai capelli bicolori non poté non notare come alcune delle posizioni dell’altro studente fossero simili alle sue sebbene il suo stile nell’insieme ne contenesse almeno un altro tipo, se non due tipi, ma questo non voleva dire che non ci fossero similitudine il che dal suo punto di vista era strano, poiché per quanto ne sapeva quello era uno stile esclusivo di Endeavour e solo lui poteva saperlo ‘bè lui e…Touya’ pensò spalancando poi gli occhi al pensiero improvviso distraendosi abbastanza permettendo all’altro lo colpì scaraventandolo a terra.
Si rialzò guardando l’altro prima che ripresero a combattere e quando uno dei loro scambi di colpi li allontanò un po’ Shoto attivò il suo ghiaccio volendo provare a vedere una cosa e non sapeva se l’altro capì quello che voleva fare, ma lo vide fare un leggero ghigno e lo vide tirare indietro il braccio richiamando le sue fiamme e più o meno al centro della loro distanza totale il ghiaccio di Shoto si scontrò con le fiamme blu di Li creando una cortina di nebbia che oscurò il campo per alcuni istanti, e quando si diradò Li e Shoto erano vicini uno all’altro con i loro avambracci contro l’altro, Li aveva la sua catena avvolta al suo avambraccio e circondata un po’ dalle sue stesse fiamme mentre Shoto aveva il suo braccio ricoperto dal ghiaccio, anche se si stava sciogliendo e uno aveva un sorrisetto mentre l’altro accigliato come se fosse in contemplazione.
Li poteva vedere che il Todoroki stava pensando a qualcosa durante l’ultima parte del combattimento e ne aveva anche una mezza idea, dopotutto Shinso gli aveva detto che il ragazzo aveva spesso delle teorie cospiratorie e a volte inverosimili perciò non era da escludere, per Li, che potrebbe avere sospetti su di lui tuttavia continuarono a combattere normalmente fino a quando si ritrovarono faccia a faccia, proprio come al Festival, con gli avambracci uno contro l’altro e mentre lo studente di eroica era accigliato in contemplazione mentre l’altro fece un ghigno dicendo “proprio come al Festival ‘capolavoro’, non trovi?” prima che lo spinse indietro continuando a fissarsi poi, dopo qualche altro scambio di colpi seri e abbastanza potenti Aizawa fece terminare lo scontro, ma quando Izuku raggiunse Li lo studente bicolore di eroica parlò “c-come pensi sia andato rispetto all’ultima volta che ci siamo affrontati?” volendo il suo giudizio.
La domanda dello studente normalmente taciturno e apatico sorprese tutti compreso Aizawa e lo sesso Li, e anche Izuku e Shinso, che arrivò poco prima, ma il primo studente si riprese subito e rispose “non penso che al prodigioso figlio di Endeavour serva la misera opinione di una semplice ‘carbonella su due gambe’” facendo aggrottare la fronte a molti studenti poiché ricordarono le parole dispregiative che l’allora eroe numero 2 disse al ragazzo al Festival dello sport, e Shoto rispose “non me ne frega un accidenti di quello che pensa il vecchio, può crepare in un fosso per quello che mi riguarda” fece una pausa ascoltando, ma ignorando il sussulto collettivo di tutti tranne che dei tre studenti davanti a lui, aggiungendo poi “Midoriya ha spiegato a Mina e Denki che siete qui per darci un aiuto e darci qualche consiglio…per questo ti sto chiedendo come sono andato e se sono migliorato, peggiorato oppure rimasto lo stesso da quando ci siamo scontrati la prima volta al Festival, come hai detto tu” finì di dire aspettando una risposta.
“E perché lo stia chiedendo proprio a me?” domandò il moro nascondendo parte della curiosità che sentiva e l’altro lo guardò diretto prima dicendogli “perché so che non ti piaccio, se per via di chi sia il mio genitore o per qualcosa che ho fatto no lo so, ma proprio per questo credo che se trovassi modi per mostrare i miei difetti lo faresti…e so che sei diretto e onesto, ecco perché te lo sto chiedendo...voglio un parere che sia da qualcuno che non mi veda come un Todoroki” notando come Shinso, Izuku e Aizawa rimasero sorpresi mentre lo studente in questione lo guardò con un accenno di confusione e realizzazione.
Il ragazzo eterocromatico lo sapeva che forse stava un po’ esagerando dopotutto alcuni al suo posto se ne infischierebbero di quello che penserebbe uno ‘sconosciuto’ e a maggior ragione se quest’ultimo ha vinto lo scontro contro di lui, ma forse aveva bisogno di sentirsi dire da qualcuno che non era il vecchio o da qualcuno a cui importava solo perché era il figlio prodigio dell'eroe numero 2, per capire se fosse davvero bravo come dicevano tutti o no… voleva sapere se tutti quegli abusi che subì erano almeno serviti a qualcosa oppure erano solo frutto della crudeltà di qualcuno di molto in alto (tipo una divinità) che si divertiva a vedere lui e la sua famiglia (escluso suo padre ovviamente) a soffrire e dato che Li Jiang sembrava odiarlo in particolare era l’opinione che più avrebbe contato per Shoto.
Li osservò il Todoroki più giovane studiandolo bene aveva capito che l’altro sembrava volere qualcosa da lui e onestamente ne fu confuso, ma poi vide qualche traccia di timore e incertezza passare negli occhi dell’altro, sebbene fu seguita poco dopo da speranza, e poi capì sembrava che l’altro studente stesse cercando conferma di qualcosa ‘forse il fatto che fosse davvero forte come dicevano e non solo perché era il figlio di Endeawhore’ e lui quasi rise ’potrei approfittarne per ferirlo verbalmente e demoralizzarlo,’ pensò ancora eppure, per qualche motivo, si sentì a disagio anche solo a pensare ad una cosa simile, oltre che vedere il volto deluso di Jiang Cheng e Lan Xichen, per questo bandì quel pensiero e invece disse “se la mia modesta opinione può essere utile in qualche modo lungi da me dal negartelo” iniziò sarcastico prima di dire prima quasi sarcasticamente.
Tuttavia poi disse più serio “sebbene il controllo del tuo quirk sia uno dei migliori, in particolare quello del ghiaccio più dell’altro lato, anche se sappiamo bene il motivo di ciò…in quanto a resistenza fisica sei un po’ carente soprattutto nello scontro ravvicinato oltre che anche in velocità e contrattacco in quanto, onestamente, mi sarei aspettato di più ad almeno uno dei due valori” ci fu una piccola pausa “i tuoi riflessi sono abbastanza buoni, ma tendi a restare fermo per qualche secondo troppo lungo per fare cosa non so ma questo in battaglia, e parlo di una vera battaglia, potrà fare differenza tra la sconfitta o la vittoria e non solo per te, ma anche per le persone che dovrai proteggere e che rimarranno coinvolte” fece una pausa terminando la sua analisi.
Sentendo il suo discorso iniziale Izuku e Shinso si guardarono sbalorditi “tu credi che avrebbe davvero dato una risposta così esaustiva a lui?” disse Shinso e Izuku rispose “non so con certezza Shinso, Li riguardo ai Todoroki è un po’ imprevedibile, credo che dipenda dall’umore in cui si trova sul momento perché ancora ha dei rancori, ma ciò che gli ha detto corrisponde più o meno a quello che gli avrei detto anche io se me lo avesse chiesto, anzi forse ha aggiunto alcune cose in più” e lo studente dai capelli viola guardò la scena ‘pensandoci è un po’ triste che questi due non abbiano potuto avere una relazione famigliare a causa del loro donatore di sperma’.
Shoto aggrottò la fronte non capendo del tutto la risposta e lo studente di studi generali roteò gli occhi “sto dicendo che devi migliorare nel corpo a corpo questo non è stato un vero combattimento in cui davo tutto me stesso, ma se lo fosse stato ti avrei potuto battere almeno due o tre volte a causa delle mancanze che ti ho citato prima, e di usare il tuo fuoco di più poiché comportandoti come stai facendo adesso, ovvero rifiutarti di usarlo per ripicca, stai danneggiando e indebolendo te stesso” Shoto abbassò un po’ lo sguardo aggrottando la fronte però all'ultimo domandando “in che senso?” e sospirando l’altro rispose “la tua resistenza fisica migliorerebbe già se usassi appieno il tuo quirk poiché questa mancanza di resistenza a cui ho appena accennato deriva anche dal fatto che il tuo corpo e la sua temperatura corporea non sono regolamentati da tutte e due le tue stranezze…rendendoti dunque debole “.
“In parole povere: il tuo ghiaccio non trova compensazione nella sua controparte infuocata e viceversa e questo ti svantaggia a livello fisico, biologico e anche mentale rendendoti più stanco di quanto saresti in realtà se ciò non accadesse…ma almeno hai iniziato ad usare il tuo fuoco e lo stai allenando, finalmente aggiungerei, ed è meglio di quando ci siamo affrontati al Festival, ma devi continuare a farlo se vuoi migliorare davvero ed essere più forte e ricorda: ci sono persone che darebbero un occhio della testa o qualsiasi altra cosa per avere anche solo una delle opportunità e possibilità che hai tu” e lo studente di eroica ascoltò le parole dicendo “capisco…grazie per aver risposto” sembrò voler dire altro, ma alla fine rinunciò.
Quello stesso giorno quado tornò a casa Shoto ripensò al discorso che gli aveva fatto lo studente Jiang e dopo averci riflettuto attentamente poteva accorgersene anche lui di quei stessi problemi, in particolare quelli della resistenza fisica carente dovuta alla sua testardaggine sul non usare il fuoco (e per quanto non voglia farlo ammetterà che serviva per il suo stesso corpo, era solo per necessità che avrebbe dovuto usarlo nient’altro), inoltre sembrava sapere bene delle strategie e del combattimento corpo a corpo, argomenti di cui pochi studenti sapevano in maniera semi approfondita.
‘Sarà sicuramente per via di suo padre che gli ha insegnato’ rifletté lo studente di eroica ricordando l’uomo alto e bello che aveva visto in varie occasioni, come anche quando l’ha salvato dall’essere investito, e ripensando a tutto questo e al loro rapporto unito non poté non sentire una fitta di gelosia e invidia, come già provò tempo fa, perché i due avevano un tipo di rapporto familiare che sapeva lui non avrebbe mai avuto con la sua famiglia, non importa quanto Fuyumi possa provare, Shoto non potrà mai dimenticare quello che è successo a tutti loro nemmeno a Touya, il pensare a lui lo fece incupire perciò scosse la testa cercando di non pensarci e proseguire con altre cose da fare.
Shoto stava in camera sua a finire i compiti di storia quando sentì il rumore di passi e silenziosamente si alzò sbirciando fuori dalla porta vedendo Fuyumi che si dirigeva verso una stanza in particolare, decise di seguirla curioso di sapere dove volesse andare e così uscì piano dalla sua stanza e si fermò a pochissimi metri dalla sua destinazione, ovvero il santuario di Touya, poi sentì sua sorella parlare “ciao Touyanii scusa se ti rompo le scatole ogni tanto ma… è davvero l’unico modo che ho per parlarti sai” ci fu una piccola pausa “oggi è andata bene a scuola i miei bambini sono tutti così bravi, abbiamo lavorato su un progetto tutti insieme e sono stati incredibili, sono fiera di loro”.
Per alcuni altri minuti raccontò un po’ del suo lavoro poi però “… e sai mi manchi anche se non so se sia giusto per me dirtelo visto che non ti ho aiutato, potevo essere più grande di te di poco più di un anno ma sei tu che in qualche modo sembravi più grande, soprattutto considerando che papà aveva messo aspettative e pressioni su di te fin da sempre, e non credo di averti mai capito sotto questo aspetto…e mi dispiace per questo” rise un po’ restando un attimo in silenzio “s-sto cercando di fare del mio meglio davvero, ma…non riesco a farcela più e…” dopo una pausa Shoto la sentì finire “e non so se voglio continuare a farlo…Touya, non so che fare…ho bisogno di aiuto” e lo studente sentì chiaramente un singhiozzo e non poteva continuare a sentire le lacrime e le parole strazianti della sorella così si allontanò dalla stanza e sempre silenziosamente ritornò in camera sua chiudendo la porta.
Poco tempo dopo uscì di nuovo per andare in un altro posto dove nessuno si recava più: la stanza di Touya e appena si trovò davanti Shoto sentì un leggero brivido attraversarlo, ricordava che una volta tentò di entrare nella speranza di sapere qualcosa in più su di lui, ma fu visto da Natsuo che lo spinse via con abbastanza forza da farlo quasi cadere dicendogli di stare alla larga da lì e subito dopo arrivò Endeavour che vide il suo capolavoro interagire con il suo fallimento numero 3 e, non degnando quest’ultimo di uno sguardo, prese in malo modo il braccio di Shoto e lo trascinò via mentre gli diceva “ti ho detto che non devi avere niente a che fare con altro al di fuori dell’allenamento! tu sei diverso da loro!” e mentre parlava il bambino si girò verso Natsuo, ma tutto ciò che vide fu rabbia prima che l'albino entrò nella stanza del loro fratello maggiore e scomparve dalla vista.
Una volta ripresosi dal triste ricordo entrò piano e con cautela la stanza da quello che ne sapeva sembrava essere rimasta la stessa, ‘strano che non ci sia troppa polvere… forse è grazie a Fuyumi’ pensò vagamente anche se non saprebbe dirlo con certezza dato che non ricordava molto di esserci mai stato, si guardò intorno vedendo le pareti con alcuni poster alcuni con l’eroe numero 1 ‘l’obbiettivo che il vecchio gli aveva prefissato di battere prima della…’ si riscosse velocemente interrompendo il ricordo deprimente e che lo fece in qualche modo arrabbiare, continuando a guardare vide però che c’erano anche altri poster di un paio di band musicale e qualche anime con sua sorpresa.
Vicino al letto c’era la scrivania dove vi era il suo computer spento e chiuso adagiato su di essa con dei portapenne e dei libri, più in là c’era un comodino e una grande libreria piena sia di libri che di alcuni ninnoli e preso dalla curiosità si diresse verso quest’ultima per vedere se c’era qualcosa che potesse aiutarlo a capire che tipo di persona era prima che le cose andassero male o se, in qualche modo, aveva alcuni interessi oltre all’ossessione che il vecchio aveva iniziato a creare dentro di lui fin da ragazzino.
La libreria conteneva libri di più generi come alcuni fantasy, cosa che sorprese un po’ Shoto poiché non pensava che Touya fosse uno a cui piaceva quel genere di racconti, e infatti ve n’erano pochi, c’erano anche gialli, un paio horror e alcuni d’avventura e più sotto verso gli ultimi due scaffali c’erano anche dei manga e Shoto ne prese uno sfogliandolo con curiosità, non ricordava di aver mai provato a leggere qualcosa di questo tipo Endeavour non glielo permetteva perché secondo lui lo distraeva dall’allenamento ed erano inutili per il suo scopo, ma questo fumetto sembrava carino e lesse la trama scoprendo che effettivamente sembrava interessante,forse avrebbe potuto prenderlo in prestito o magari leggerlo direttamente qui, esso parlava di vampiri che rappresentavano i peccati capitali che facevano contratti con gli esseri umani.
Quando fin di leggere la trama e sfogliarlo superficialmente lo rimise apposto continuando ad ispezionare la camera e cercando ancora trovò una piccola scatola che stava appena al limite del letto e dopo qualche secondo di esitazione la prese tirandola fuori e con grazia l’aprì, al suo interno vide delle fotografie e controllando che fosse ancora da solo le osservò con attenzione e confusione, per la maggior parte erano foto di lui con Fuyumi e Natsuo, una con tutti loro prima della sua nascita, ma le facce di Endeavour e Rei erano state cancellate da un pennarello rosso e lo stesso con l’ultima, dove c’era anche lui da piccolo in braccio alla madre e anche qui i due volti degli adulti erano cancellati, tuttavia Touya qui aveva messo un ‘X’ anche sulla sua faccia e lo rattristò ‘sembra davvero che mi odiasse…e tutto a causa di Endeavour’ pensò con un po’ di rabbia, fece per rimetterle tutte a posto quando vide una foto piegata a metà fra i pochi oggetti all’interno della scatola e confuso l’aprì lentamente scoprendo che era un’altra foto… ma questa volta erano solo lui e Touya e ovviamente questo lo sorprese.
Toccò l’immagine che rappresentava un se stesso molto piccolo in braccio a suo fratello maggiore e con la testolina appoggiata al petto del più grande che lo guardava non con disprezzo e neanche amarezza, ma con quello che si potrebbe definire un piccolissimo e lievissimo sorriso che quasi si perdeva se l’osservatore non guardasse molto attentamente e per alcuni istanti, infatti il sorrisetto sembrava un po’ più visibile nel suo sguardo morbido che, appunto, non conteneva tracce di rabbia o altri sentimenti negativi e non sa perché, nell’osservarla, sentì un piccolo sorriso malinconico attanagliarlo assieme agli occhi umidi mentre continuava a toccarla delicatamente come se temesse che essa si sgretolasse da un momento all’altro.
Alla fine decise di tenerla per se poiché era l’unico ricordo che probabilmente avrebbe avuto di lui e Touya insieme nel passato e la prova forse che per qualche momento era stato amato da lui, poi rimise apposto la scatola riponendola con attenzione dove l’aveva trovata; si diresse piano verso la porta e una volta accuratosi che fosse da solo uscì dando uno sguardo alla camera mormorando “grazie Touya-nii” e tenendo la foto stretta al petto se ne andò nell’ufficio di suo padre dirigendosi verso la stampante e scanner facendo due fotocopie della foto, poi se ne andò in camera e pose la foto originale al sicuro in attesa di prendere una cornice mentre pose le due fotocopie sulla scrivania e sorrise.
Qualche tempo dopo fu il tempo di cenare e quando si sedette a tavola sua sorella lo guardò incuriosita e chiese “tutto bene Shoto? Sembri…soddisfatto e felice” finì e lui ingoiò il boccone rispondendole “sì lo sono ho solo scoperto una cosa che mi ha fatto risolvere parte dei dubbi che ho” sorridendole leggermente e lei lo fissò sorpresa, ma felice “sono davvero contenta Shoto!” “anche io” rispose in modo sincero per la prima volta da molto tempo, poi il buon umore si attenuò un po’ quando Enji entrò e la cena procedette normalmente con Fuyumi che raccontava la sua giornata e una volta finita aiutò sua sorella ad aiutarlo ma venne chiamato dal vecchio per l’allenamento e diede un piccolo sorriso rassicurante, spera, a Fuyumi che lo guardò preoccupata, prima di dirigersi verso la sala d’allenamento e durante il solito incontro Shoto ricordò le parole di Li e con sua sorpresa riuscì a contrattaccare rapidamente usando anche il suo fuoco combinato al suo ghiaccio, in una mossa che aveva provato a creare ultimamente, riuscendo a segnare buoni colpi al vecchio.
Dopo quell’ultimo colpo andato a segno, che sapeva fossero fortunati poiché aveva preso alla sprovvista il vecchio, continuarono per il resto dell’ora prima Endeavour si complimentò dicendo “finalmente ti stai impegnando come dovresti fare ad usare quel fuoco!”, ma Shoto non riconobbe quello che disse e se andò in camera facendo una doccia rilassante; dopo un po’ andò alla scrivania riguardando una delle due fotocopie della foto che ormai sapeva che sarebbe diventato un rituale che avrebbe continuato a fare prima di andare a letto.
All’improvviso, però, ebbe un pensiero ‘certo che gli occhi di Touya sono uguali a quelli di Li jiang…’ con questo in mente prese un pennarello nero dal portapenne e colorò i capelli di Touya di nero poi colorò dei pezzi dove ricordava di aver visto le cicatrici dell’altro ragazzo, attento a non sbavare (fortuna che era una fotocopia) e quando completò l’atto guardò di nuovo l’immagine nel suo insieme e spalancò gli occhi dopo qualche secondo per l’incredibile e forse inquietante somiglianza tra Touya e Li… ‘p-potrebbe Li essere…davvero Touya?’ pensò nel suo shock sentendo varie emozioni dentro di lui.
La sua sorpresa fu molto scioccante tanto che lasciò cadere il pennarello a terra e prese la foto con mani leggermente tremanti guardandola con ancora più intensità, come se contenesse la risposta che cercava e fu in quel momento che ricordò quella sensazione che aveva quando lo vide per la prima volta, infatti aveva sempre saputo di essere stato in qualche modo attratto dall’altro ragazzo, sebbene quest’ultimo non sembrasse ricambiare, fin dall’inizio e se fosse davvero così potrebbe essere, in qualche modo, dovuto al fatto che il suo cervello e il suo corpo ricordavano in maniera inconscia memorie che lui non ricordava bene.
‘Ma non è possibile’ pensò rapidamente e incredulo dopotutto, da quello che sapeva, Touya aveva perso il controllo del suo quirk e si era bruciato vivo fino a che tutto ciò che rimase fu un singolo osso…’ma se così non fosse vuol dire che è sopravvissuto in qualche modo e che qualcuno l’ha trovato e curato… allora perché non era tornato?’ si ritrovò a domandarsi prima che realizzò che il motivo poteva essere il fatto che ha capito che al vecchio non sembrava importare niente di lui e per estensione a nessun’altro di loro il che ovviamente era una stronzata, almeno per gli ultimi, ma Touya aveva sicuramente le sue ragioni per pensarlo e forse è qualcosa che aveva pensato da tempo e dopo quel tragico incidente aveva solo avuto la conferma del suo pensiero in qualche modo, considerando poi che il vecchio non è cambiato nel suo comportamento, e lui ne ha approfittato per cambiare vita e vivere più serenamente “T…Touya-nii è... vivo?” domandò con voce flebile.
Quella notte Shoto non dormì affatto bene non riusciva a prendere sonno e dormire per più di un’ora alla volta e infatti la mattina dopo si svegliò mezzo intontito e stanco, ma nonostante ciò si preparò e scese a fare colazione prima di salutare sua sorella, che gli diede un’occhiata preoccupata dicendogli di restare a casa se voleva ma lasciò andare la cosa quando lui negò l’offerta, partendo per l’UA ripensando ancora e ancora alla sua supposizione di ieri sera. Ovviamente quando arrivò molti dei suoi compagni notarono quanto fosse distratto e poco sveglio, ma sebbene gli chiedessero che cosa fosse successo lui evadeva la risposta dicendo che non aveva dormito bene e in una di quelle occasioni Bakugo commentò “tsk allora sarà facile batterti oggi!” probabilmente provocandolo per ottenere qualcosa, ma l’altro non abboccò e invece sospirò poggiando il mento su una mano sentendo vagamente le piccole esplosioni da parte del biondo ignorato, e probabilmente nei suoi confronti, fu riscosso quando sentì la porta aprirsi per far entrare Aizawa-sensei che dopo aver fatto l’appello iniziò a spiegare la lezione del giorno alla quale però Shoto prestò pochissima attenzione e lo stesso avvenne anche per le altre due ore successive.
Durante il pranzo decise di andare in infermeria poiché voleva vedere una cosa inoltre aveva una sorta di sensazione come se dovesse ricordare qualcosa tuttavia non riusciva a farlo e questa sensazione arrivò soprattutto quando si ritrovò nei pressi dell’infermeria, ma doveva trovare un modo per andarci senza destare sospetti, e così decise di sfruttare il fatto che non avesse dormito bene la sera prima, quindi decise di chiedere ad Aizawa-sensei se potesse andare a riposare in infermeria e il moro acconsentì poiché lui stesso aveva visto che il suo studente non era in forma quel giorno e la cosa un po’ lo preoccupava, anche perché non era neanche la prima volta che succedeva e dopo la storia del ragazzo...;una volta arrivato nella stanza e chiusa la porta, controllò di essere solo e guardò sulla scrivania di Recovery Girl rovistando nei documenti cercando qualcosa finché trovò una cartellina in vinile chiusa contenente alcuni fogli e, sempre prestando attenzione ai suoi dintorni, li sfogliò mordendosi un po’ il labbro finché trovò il suo foglio di analisi insieme a quello di Shinso e quello di Li.
Ora che aveva i fogli tra le mani quest'ultime gli tremavano un po’ aveva paura di poter trovare la risposta al suo quesito…ma doveva farlo, doveva sapere se la sua teoria era strampalata, come dicevano tutti quelle rare volte quando parlava di una di loro, oppure no così lesse i vari valori e descrizione di tutto ciò che c'era scritto fin quando arrivò ad un’annotazione sia in fondo al suo foglio che quello di Li e leggendo quest’ultimo vide che il valore del sangue del moro dagli occhi azzurri segnava 98%, aggrottando la fronte lesse anche il suo valore ed era 99% il che voleva dire...voleva dire che Li aveva il sangue che combaciava al 98% con quello suo, cioè dei Todoroki, ’ma questo vuol dire che...’ i suoi pensieri furono interrotti quando sentì la porta aprirsi e, dopo pochi secondi, una voce anziana dire “...dunque hai scoperto qualcosa d’interessante mentre frugavi nei documenti chiaramente riservati, Todoroki-kun?” sorprendendolo facendolo sussultare e spalancare gli occhi eterocromatici.
Recovery Girl non sembrava eccessivamente sorpresa di vederlo, in effetti sembrava quasi rassegnata così lui parlò “i-io mi dispiace volevo solo…” tentò di scusarsi goffamente ma non sapendo come farlo correttamente e non sapeva se sarebbe servito a qualcosa dopotutto quello che ha fatto è stata una violazione della privacy non solo della donna anziana, ma anche di Li e abbassò lo sguardo; l’eroina guardò lo studente sospirando stancamente ‘questa storia non andrà a finire bene’ pensò prima di dire “l’hai scoperto?” e lo studente la guardò spalancando gli occhi stringendo il foglio sgualcendolo un po’ “Li Jiang non sarà contento e neanche i suoi genitori e onestamente neppure io… che hai intenzione di fare con queste informazioni?” le domandò infine e Shoto guardò in basso “q-quindi è vero che Li è…Touya?”,ma prima che la donna potesse rispondere vennero interrotti dall’apertura della porta per rivelare Shinso Hitoshi il quale, vedendo due e il foglio accartocciato in mano al suo compagno di classe fece un collegamento rapido e non sembrava felice e Shoto spalancò un po’ gli occhi allo sguardo socchiuso del uso compagno di classe “…che diavolo sta succedendo qui?”.
Shinso sapeva bene che cosa stava succedendo, ma parlò comunque, “i-io…” guardò lo studente dai capelli bicolori tentare di parlare per giustificarsi, probabilmente, “era una domanda retorica Todoroki, credo di aver capito” affermò “ma la prossima non lo è: come ti è venuta in mente l’idea di venire qui?” e Shoto sapeva che doveva una spiegazione per il suo comportamento “te l’hanno detto loro?” domandò Hitoshi guardando l’infermiera, ma entrambi scossero la testa “n-no… ieri sera ho trovato una foto di L-Touya con in braccio me quando ero molto piccolo” iniziò a raccontare “e…dato che non avevo nulla di lui, nessun ricordo e nessun oggetto materiale di suo, l’ho presa e ne ho fatta una copia” Shinso aspettò il resto del racconto “poi h-ho notato che gli occhi di Touya erano uguali a quelli di Li sia un po’ nella forma che nel colore e…mi è venuta in mente una strana idea” fece una piccola pausa “ho preso un pennarello nero e ho colorato i suoi capelli e parti delle sue cicatrici…erano inquietantemente simili” non aveva bisogno di continuare poiché sapeva che l’altro studente avesse capito, infatti imprecò “tsk che palle” mettendosi due dita sul ponte del naso.
La situazione restò uguale per circa un minuto prima che Shinso disse “non avresti dovuto indagare” e Shoto mordendosi il labbro spiegò “i-io non sono riuscito a dormire per tutta la notte dopo quella scoperta e sono stato distratto tutto il giorno a causa di questo pensiero” e l’altro s’intromise “sì ti ho visto un po’ fuori oggi e ad essere sincero sospettavo qualcosa ed è il motivo per il quale ti ho seguito fino a qui” e Shoto lo guardò non si era accorto di essere osservato o pedinato ‘se il vecchio lo sapesse mi urlerebbe per essere stato così disattento da essere pedinato’ pensò amareggiato dalle conseguenze.
Poi proseguì “ho avuto una sensazione che mi diceva che dovevo ricordare qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa e quando passai vicino all’infermeria sia stamattina si fece leggermente più marcata e all’inizio non gli diedi peso, tuttavia poi ci ho ripensato e ho deciso di venire qui anche perché speravo di trovare anche il più piccolo indizio su questa strana sensazione e più che altro teorie” e Shinso sospirò ‘almeno non ha ricordato niente di quella prima volta e di come gli abbia alterato la memoria, forse avrei dovuto dire anche d’ignorare qualsiasi sensazione al riguardo…ma poi che ne sapevo che sarebbe successo’ pensando internamente; “io non voglio fare niente, voglio solo…” si fermò “vuoi cosa?” domandò l’altro ragazzo “voglio solo sapere se mi odia così tanto come prima e se…se non c’è neanche una mezza possibilità di avere un rapporto di qualche tipo con lui, anche parziale” confessò alla fine Todoroki.
Shinso rimase in silenzio al desiderio dell’altro e non è che non potesse capirlo ‘Kami solo sa che traumi avranno avuto questi due’ tuttavia sapeva quasi per certo che Li non l’avrebbe presa bene, anche se c’era una possibilità non sarebbe stato di certo un dibattito senza lotta, sospirando pesantemente rispose “cosa pensi che risponderà? E soprattutto come pensi che reagirà quando scoprirà che hai violato la sua privacy?” lo studente con i poteri del fuoco e del ghiaccio guardò a terra prima di rispondere “non mi aspetto che confermi volentieri qualcosa a me dato che non gli sono mai andato a genio fin dall’inizio, e neanche da piccoli, e so che si arrabbierà per questo, ma…è davvero così sbagliato per me provare a parlargli? Ho bisogno di confermare alcuni pensieri” poi lo guardò “non voglio rovinargli la vita che sembra essersi fatto con… il suo nuovo padre e la sua nuova famiglia” riferendosi a Jiang Cheng e gli altri “voglio… voglio solo parlargli e confrontarmi con lui, sapere se c’è una possibilità in futuro di avere un parvenza di rapporto tra noi…anche una sola chance” finì e Recovery Girl guardò il tutto senza dire niente ma dentro era così triste per il giovane ‘poveri ragazzi, maledetto Enji’ si ritrovò a pensare.
Dopo essere stato scoperto in infermeria Shinso lo convinse a riflettere sulla decisione da prendere “pensaci bene prima di fare qualcosa, non voglio che Li soffra di nuovo a causa della vostra famiglia” disse quasi spietatamente e Shoto lo poteva capire in effetti non sapeva nemmeno che cosa pensare di questa storia della vera identità di Li come Touya, e acconsentì prima di riporre le carte sulla scrivania e, dopo essersi scusato con Recovery Girl, andarsene insieme a Shinso che lo seguì “ascolta Todoroki…quello che è successo a Touya, a te e alla vostra famiglia (escluso Endavour) non è giusto, ma adesso tua sorella e il tuo secondo fratello hanno la loro vita dopo essere stati abbandonati da Endeawhore”.
Fece una pausa assicurandosi che l’altro lo seguisse il suo discorso “anche Li finalmente si è fatto una nuova vita più felice e dopo tutto quello che ha passato se lo merita quindi pensaci bene a quello che vuoi, e se proprio vuoi andare avanti con questo cerca di farlo nel modo migliore possibile e non incasinare niente” finì di dire guardando Shoto fissarlo prima che abbassò gli occhi domandandogli “tu pensi che…uhm v-voglia avere…che voglia almeno parlarmi?” rialzandoli e guardare lo studente dai capelli viola negli occhi.
Shinso onestamente non sapeva come rispondere perché se fosse stato uno stronzo avrebbe detto subito di ‘no’ eppure sapeva che c’erano stati (almeno negli ultimi tempi) alcuni comportamenti in Li che non gli potevano far escludere totalmente la possibilità di avere almeno un dialogo, si spera civile, tra i due fratelli, ‘accidenti non sono adatto a questa roba’ pensò tra sé, tuttavia non poteva neanche non dirgli niente perché temeva che quella piccola speranza che poteva vedere attualmente negli occhi di colore diverso distruggersi, così sospirò rispondendo “non posso saperlo, almeno non con certezza, hai visto anche tu come sono stati i vostri incontri fin da quando vi siete visti per la prima volta qui all'UA e poi al Festival e anche dopo” sentendo questa prima parte Shoto abbassò le spalle chiaramente triste, ma poi Hitoshi continuò “…però ho visto anche come si è comportato negli ultimi tempi e certo non è che sia estremamente allegro quando ti vede, ma non vedo neanche più tutto quel rancore e quella rabbia che ho intravisto da un po’, anche quando mi ha raccontato la sua storia e di te aveva meno rancore e odio forse di quanto mi aspettavo; mi sono confrontato anche con Izuku su questo e anche lui la pensa come me” “d-davvero?” domandò insicuro il giovane Todoroki e l’altro studente annuì “se lo dice lui puoi fidarti è sempre stato incollato a Li fin dall’inizio e saprà sicuramente dirti se hai una concreta possibilità o meno e se ci sono stati cambiamenti".
E questo sembrò rialzare un po’ le sue speranze “come pensi dovrei fare? Dovrei chiedere direttamente a Midoriya e Hatsume?” e qui l’altro fece una smorfia “ah se devi andare da Mei ti consiglio di prepararti ad almeno un esplosione di uno dei suoi bambini" e Shoto aggrottò la fronte prima che si ricordò delle voci che sono sempre iniziate sulla famosa Mei Hastume del corso di supporto che giravano a un po’ riguardo al fatto di esplodere “capisco…” disse incerto “forse Izuku sarebbe il più probabile tra i due, anche se penso che forse dovresti chiedere ai suoi genitori” “il padre di Li, il signor Jiang?” domandò lui e l’altro rispose “sì Jiang Cheng e Lan Xichen, credo che loro conoscono di più anche più di Li stesso e forse potrebbero consigliarti qualcosa…ma non pensare che sia facile Li sa essere testardo” all’ultima parte dell’affermazione lo studente dai capelli bicolore fece un lieve sorriso dicendo “sì posso immaginarlo…ma anche io non sono da meno riguarda ad una cosa a cui tengo, grazie Shinso…apprezzo il tuo aiuto” lo ringraziò prima di chinarsi e andarsene.
Shinso non sa se ha preso la decisione giusta ma spera davvero che quei due possano avere una sorta di chiarimento reciproco anche perché secondo lui i due potevano avere qualche chance di avere un rapporto in futuro; certo forse non sarà subito rose e fiori, ma credeva che potessero almeno avere una relazione abbastanza normale tra fratelli ‘magari anche Li capirà che alla fine di tutto anche Shoto ha sofferto, forse non quanto o come lui in termini tecnici, ma questo non vuol dire che non sia meno un abuso quello che ha passato e così potrebbe finalmente lasciarsi il passato alle spalle definitivamente... e dall’altra parte Shoto potrebbe uscire dal controllo di suo padre, vivere e decidere per se stesso e non essere più solo il ‘capolavoro di Endeavour…. e magari avere almeno un membro della famiglia che gli voglia bene’ pensò, questi pensieri furono quelli che lo aiutarono a convincersi di aver preso la decisione giusta e non è come se avesse fatto promesse esagerate ha solo detto a Shoto come approcciare un possibile incontro con suo fratello, ma che non sarebbe stato facile, con questa consapevolezza s’incamminò verso gli altri tre suoi amici decidendo di non dire al momento su ciò che avvenne in infermeria forse avrebbe accennato qualcosa a Izuku, ma non n’era ancora sicuro.
Li si trovava attualmente sul divano di casa poiché A-Cheng gli aveva detto che voleva parlargli di una questione seria insieme a XIchen e curioso il ragazzo moro si accomodò aspettandoli, Eri era in camera con Mei a fare un pigiama party in attesa che Li si unisse a loro due; finalmente i due uomini si presentarono “scusa dovevo finire di rispondere ad una chiamata di lavoro” si scusò Xichen e una volta fatto si sedettero davanti al ragazzo “se è per quel vaso che si è rotto non era colpa mia! C’erano anche Mei e Izuku!” disse frettolosamente al che i due uomini aggrottarono la fronte e Jiang Cheng domandò dubbioso e con occhi leggermente socchiusi “quale vaso?” e Li chiuse la bocca in perdita “ah…uhm quale vaso? Avevamo un vaso? AHAHA!” “torneremo più avanti su questo vaso…” ripeté sempre con aria dubbiosa prima di proseguire più seriamente “in realtà è una questione piuttosto seria che riguarda te”.
Li osservò i due ascoltando attentamente le parole di suo padre e all’inizio non poté non preoccuparsi che fosse qualcosa di brutto ma le loro espressioni contenevano serietà e forse un po’ di cautela “ok e che cosa sarebbe?” gli domandò e A-Cheng guardò l’altro coltivatore che annuì e parlò “dopo quella storia con quel pervertito io e Xichen stavamo ripensando all’incendio di quella notte” “sai a causa del fatto che ha rischiato di… farti molto male di nuovo” intervenne il Lan non piacendogli usare il termine ‘morto’ e associarlo al giovane ragazzo, il quale annuì cauto e un po’ confuso vedendo ciò il coltivatore viola riprese a parlare “e ci stavamo ponendo alcune domande riguardo al fatto che tu sia riuscito a sopravvivere nonostante la vastità e la forza delle fiamme di quella notte” fece una pausa guardandolo dritto negli occhi continuando nuovamente “...e abbiamo avallato l’ipotesi che tu possa avere anche un quirk di ghiaccio e che in qualche modo si sia attivato quella notte impedendoti di morire”.
Le parole di Jiang Cheng sconvolsero la mente e il corpo di Li,che rimase pietrificato, non aveva senso quello che ha detto, non era possibile che lui avesse anche un quirk di ghiaccio perché…perché ‘ciò vorrebbe dire che non sono stato mai un fallimento e tutto quello che ho passato non è servito a niente’ pensò sentendo vagamente le mani stringersi a pugno ‘ma se quello che dicono A-Cheng e Xichen è vero, allora perché non riesco a sentirlo? Perché non si è manifestato dopo quella volta?’ pensò nuovamente e così volle chiedere ai due “e-e come potete dirlo?”.
E qui Xichen prese parola “abbiamo assistito tutti e due alle tue fiamme e anche se eravamo ad una certa distanza da te, nel momento in cui le usavi, potevamo sentire il calore come se fossimo lì accanto ad esse o il bersaglio su cui ti esercitavi” fece un brevissima pausa proseguendo “inoltre hai detto tu stesso che il tuo corpo si ferisce ogni qualvolta che le usi e in queste occasioni ne avevi il controllo, dunque com’è possibile che tu sia riuscito a sopravvivere quando eri ancora un ragazzino e ne hai perso il controllo?” e Li doveva ammetterlo ci aveva pensato anche lui in qualche rara occasione eppure alla fine si era fermato alla convinzione che qualcuno trovasse divertente le sue sciagure e la sua sfortuna.
Jiang Cheng notò lo sguardo sospettoso e poi pensieroso di suo figlio, oltre che la tensione sia un po’ sulle spalle che il modo in cui le mani si strinsero a pugno, dopo un minuto parlò al posto di Xichen “potrebbe essere che per l’attivazione avresti dovuti trovarti in una determinata situazione, magari come rischiare seriamente la tua vita, e che quindi si sia attivata probabilmente per proteggerti, cosa che potrebbe succedere quando avviene una manifestazione forzata, se le ricerche che ho fatto sono giuste, ma poi tu sei più esperto di noi due” indicando se stesso e il Lan “considerando che non siamo di questo mondo”.
Il coltivatore bianco aggiunse “inoltre spiegherebbe il perché dei capelli bianchi che ti sono venuti all’improvviso dimostrando, appunto, che non era solo il segno che il tuo corpo fosse stato sotto pesante stress, ma che in realtà ti stava mostrando i primi segni di manifestazione di un quirk di ghiaccio per rendere nota la sua possibile presenza, e successiva manifestazione, ma dovendo capire tu stesso come fare per sbloccarla e attivarla” e Li rimase in silenzio assorbendo tutto quello che hanno detto e le loro ragioni e non poté non trovarle plausibile ‘certo potrebbe essere un buco nell’acqua, ma in fin dei conti questo potrebbe spiegare molte cose …e non che mi dispiaccia se avessi davvero un quirk di ghiaccio ’ si ritrovò in sovrappensiero prima di dire leccandosi le labbra inumidendole un po' “voi lo pensate davvero?” ei due annuirono “sarebbe plausibile Li, da quanto ho potuto cercare ci sono alcuni quirk che si attivano quando il loro futuro detentore è in pericolo, anche in estremo pericolo” rispose A-Cheng.
Li e i due rimasero in silenzio con gli ultimi dando il tempo al ragazzo di elaborare la cosa sapevano che era abbastanza difficile da digerire non tanto nell’argomento in se, ma nei pensieri che questa probabile rivelazione gli faccia venire, ma entrambi promisero che gli sarebbero stati accanto qualunque cosa scegliesse e qualsiasi cosa succeda; alla fine il ragazzo parlò dicendo semplicemente “se fosse vero sarebbe crudele fammi passare tutto questo” e Xichen concordò tristemente “quando A-Cheng me ne ha parlato per la prima volta ho detto la stessa cosa, è crudele che alcuni quirk obbligano il detentore a soffrire in quel modo atroce rischiando la vita e da quello che ho visto a volte alcuni non ce l’hanno fatta” poi Jiang disse “comunque non è ancora niente di concreto il che ci porta al motivo per cui volevamo parlarti: saresti disposto a provare la veridicità di questa teoria e ad allenarti di più? Oppure preferisci lasciar perdere?”.
Li rifletté attentamente sulla domanda del coltivatore e in realtà sapeva già qual’ era la sua risposta poiché aveva già riflettuto durante questa loro attuale conversazione (e onestamente non poteva non pensarci ogni tanto anche nei suoi pensieri) dunque, dopo molti minuti di contemplazione rispose “…sì A-Cheng sono disposto a farlo” e Jiang Cheng domandò risoluto “perché vuoi farlo Li? Tieni presente che nessuno di noi qui sa bene come funziona, e se funzionerà questa cosa, potresti rischiare la vita di nuovo e anche se io e Xichen non permetteremo che accada qualcosa del genere devo sapere se ne vale davvero la pena e che in questo modo non rischio di perderti facendo scattare inconsapevolmente un interruttore che possa portarti ad intraprendere una strada pericolosa o ferirti più di quanto tu già non sia e mi riferisco sia in senso fisico che psicologico, nel caso si rivelasse tutto un ipotesi sbagliata”.
Durante la sua spiegazione Xichen guardò Wanyin stupito per il lungo discorso che aveva fatto l’uomo poiché neanche quando erano coltivatori lo aveva mai sentito fare un discorso del genere ad altri, ‘anche se forse questo non vale per gli stessi abitanti della setta Yunmeng-Jiang considerando come lo difendevano lealmente ogni volta che qualcuno criticava o insultava alle spalle il loro Leader’ si ritrovò a pensare, ma personalmente lui non lo aveva mai sentito o visto farlo poi, di nuovo, non era che gli fosse stato abbastanza vicino all’epoca per notare una cosa del genere ‘ o lui non ha permesso a nessuno di vedere questo lato di lui il che sarebbe più probabile’, ma in ogni caso era contento che in questo modo fosse cambiato permettendosi di avere una vita e di avere legami che non poteva o non voleva tenere mentre era a capo della sua setta.
Il ragazzo guardò suo padre dapprima perplesso da quello che volesse dire, ma quando capì sentì il familiare calore avvolgergli lo stomaco era sempre bello per lui sapere che era amato e voluto dall’altro tanto quanto lui faceva nei suoi confronti, questo era quello che aveva sempre voluto semplicemente qualcuno che lo amasse e che lo aiutasse a superare i suoi limiti, per quanto gli sia possibile, e che non gli impedisse di provare a diventarlo così rispose “voglio farlo perché ne ho bisogno A-Cheng, io… devo saperlo per me stesso” fece una pausa proseguendo poi “capisco la tua preoccupazione e anche io temo che le cose non vadano a buon fine… ma se non ci provo non potrò mettermi l’anima in pace e mettere definitivamente una pietra sopra al mio passato”.
Guardò il coltivatore dolcemente negli occhi “adesso che so che c’è questa possibilità devo sapere se è una cosa reale oppure no” a seguito della sua risposta ci fu un'altra domanda sempre da parte del coltivatore “e che cosa farai se risulterà vero?”; sorridendo un po’ malinconicamente il ragazzo rispose “posso convincermi definitivamente, spero, che non sono stato un fallimento fin da sempre” prima che l’altro potesse dire qualcosa aggiunse “e anche se non fosse così e questa risultasse solo una falsa teoria potrò comunque dire che non c’è mai stato niente di sbagliato in me e che l’unico sbaglio è stato nascere in quella maledetta famiglia”.
Xichen e Jiang Cheng si guardarono non sapendo esattamente come sentirsi, ma alla fine il primo sorrise e annuì e così il secondo parlò “…molto bene, allora inizieremo ad allenarti da domani” e Li annuì entusiasta ed eccitato e si alzò abbracciando entrambi i coltivatori stretti i quali ricambiarono sorridendo “grazie per tutto quello avete fatto e che state facendo” disse emozionato “non abbiamo fatto ancora niente Li” controbatté il coltivatore più basso con assenso dei quello più alto ma il ragazzo scosse la testa rispondendo “no, avete fatto più di quanto crediate” e nessuno dei due adulti disse niente solo strinsero la presa sul ragazzo offrendogli supporto, calore e sicurezza oltre che la promessa che gli sarebbero sempre stati accanto qualunque cosa accada e Li questo lo capì molto bene, anzi già lo aveva fatto ma avere un promemoria ogni tanto era sempre ben accetto.
Dopo la conversazione Li raggiunse le sue sorelle in camera di Mei mentre lasciò i due adulti da soli a guardarlo andare, quando sentirono la porta della camera chiudersi Xichen disse “è stato molto bello quello che gli ha detto A-Cheng, non ricordo di averti mai sentito dire cose del genere quando eravamo nel nostro mondo” e l’interessato sbuffò arrossendo leggermente alle lodi dell’altro “z-zitto stupido Lan! Ti farò sapere che l’ho fatto da sempre” divertito dal rossore il Lan lo stuzzicò “immagino che tu l’abbia fatto solo per la tua setta e A-Ling, poiché hai sempre dato l’impressione di essere un austero e severo capo setta” e l’altro lo squadrò “ovvio che sia così Xichen, dovevo ricostruire la Yunmeng-Jiang ed ero solo un giovane ragazzo contro molti potenti coltivatori che non aspettavano altro che facessi un passo terribilmente falso per appropriarsi della mia setta e non potevo permettermi di mostrare debolezze o dargli qualsiasi pretesto per rendermi ancora più difficile la vita e la strada che dovevo percorrere” fece una pausa sentendo il calore della mano attaccata alla sua ma proseguì subito dopo “ma una volta che mi ero assicurato tutto ciò, non avevo motivo di non mostrare così tante emozioni, almeno non alla mia gente e a Jin Ling”.
Xichen sentiva il cuore battere alla parole dell’altro coltivatore sapeva già che il suo percorso di vita non è mai stato molto semplice sin dall’inizio in primis nel contesto familiare: tra la scissione dei suoi genitori a causa di Wei Wuxian, il loro rapporto con lo stesso A-Cheng e il comportamento troppo libertino del giovane Wei (secondo la sua onesta e umile opinione) e la sua negligenza nel capire le difficoltà e alla pressione alle quali sottoponeva il suo stesso shidi, oltre che le lingue troppo lunghe degli altri coltivatori e civili, avevano contribuito e portato lo stesso erede Jiang a comportarsi e mostrare quel determinato tipo d’atteggiamento e comportamento duro nei confronti di tutti i coltivatori incluso lo stesso Lan, anche se quando interagiva con lui Xichen aveva notato un leggero cambio d’atteggiamento, cose me fosse leggermente più tranquillo, ma che svaniva quando si dividevano e A-Cheng tornava alla sua solita espressione severa e contenuta ‘è buffò come io ci ripensi adesso e non allora, forse se l’avessi fatto avrei potuto evitarmi tante sofferenze e magari anche la sua dipartita…’ si ritrovò a pensare ‘però è anche vero che tutto ciò che è accaduto gli ha permesso di venire qui in questo mondo e di salvare e conoscere Li, Izuku, Eri, Mei e Inko etc... anche se le circostanza non erano ottimali alla fine è riuscito ad essere felice’ pensò e alla fine adesso si trova qui con lui ‘è ora che passi quello che è accaduto nel passato e mi concentri sul presente e sul futuro’ si disse convinto.
“Tutto bene Xichen? Sei rimasto in silenzio da un po'” domandò Jiang Cheng al persistente silenzio del Lan accompagnato da uno sguardo un po’ trite e quasi malinconico ‘chissà che non abbia detto qualcosa che possa averlo sconvolto?’ si ritrovò a domandarsi ricordandosi quello che ha detto solo per sentire poi una vocina fastidiosa dirgli:
“Magari è solo triste perché non sapeva di questo tuo lato dato che non hai mai permesso a nessuno di vederlo se non alla tua gente” Tsubaki intervenne
“S-sì be’ non è che l’abbia fatto propriamente apposta o per fargli dispetto è solo che…non potevo fidarmi del fatto che non l’avrebbe usato contro di me, lo sai bene questo…” rispose lui inizialmente imbarazzato
“Capisco il tuo punto A-Cheng, anche se sappiamo entrambi che Xichen non è in grado di fare niente di simile” continuò la voce.
“Lui non di certo, ma lo sai com’era ingenuo a quel tempo magari avrebbe potuto dirlo involontariamente al suo amico ‘A-Yao’ e sappiamo poi com’è andata a finire no?” ribatté nuovamente stanco ma con una punta d’acido nel pronunciare quel nome
“Lo so A-Cheng, ma adesso è diverso no? Sei cambiato e non sei più lì;sei in un altro Universo hai una vita qui che non credo avresti potuto avere lì e hai un uomo vicino a te che probabilmente ti ama da tanto tempo, ma che non è mai riuscito a comprenderlo prima” fece una pausa “perché non vi date una possibilità A-Cheng? Tu te la meriti più di chiunque altro hai sofferto e rinunciato abbastanza a vivere la tua vita per gli altri, anche per persone che non lo meritavano affatto o così tanto, e adesso hai la possibilità di farlo... e lo so che lo vuoi” finì la voce
Jiang Cheng rimase in silenzio per un po’ dicendo “io n-non so-“ provò a negare ma la Tsubaki non lo permise
“Tu lo ami A-Cheng hai sempre avuto una cotta per lui, solo che poi hai dovuto mettere da parte a causa di quello che è successo ,ma non è mai sparita e lo sai, lo hai detto tu stesso che quando parlavi con lui ti sentivi più rilassato che quando parlavi con altri” e lui non controbatté perché sapeva che aveva ragione, sospirando chiese:
“Che cosa dovrei fare allora Tusbaki?” chiedendo direttamente consiglio alla voce che, seppur scioccata ma felice che l’altro avesse chiesto il suo aiuto, rispose “digli la verità A-Cheng, ti posso dire che i sentimenti saranno ricambiati al 100%, spiegagli perché non l’hai fatto e tutto il resto…renditi felice Jiang Cheng tu più di chiunque d’altro te lo meriti” e poi la loro conversazione interiore finì.
Sospirando l’ex leader della setta Yunmeng-Jiang parlò mentre toccava la mano del Lan “ascolta Xichen non è stata una cosa personale non ti ho mai mostrato e non hai mia assistito a questo lato di me perché non ce n’è mai stata occasione, non ci frequentavamo molto al di fuori dei compiti e incontri di setta e sono state pochissime le volte in cui ho dovuto fare discorsi del genere al di fuori della mia setta, me ne assicuravo” si zittì momentaneamente cercando di capire come continuare e poi gli ritornarono in mente le parole di Tsubaki “se qualcuno avesse assistito a quel lato di me al di fuori di essa mi sarei assicurato che non parlasse a sproposito, anche se non so se gli avrebbero creduto fin dall’inizio” disse sfiorando quasi inconsapevolmente con il pollice Zidian e Xichen rabbrividì leggermente a ciò che l’altro sott’intese, ma quando sentì la leggera stretta alla sua mano rimase sorpreso e silenzioso in qualche modo speranzoso mentre continuava ad ascoltare le parole dell’altro.
“Ma se tu mi avessi visto fare una cosa del genere probabilmente non avrei fatto niente” confessò “ho sempre avuto troppa stima e rispetto per te per ferirti in qualsiasi modo a meno che non lo meritassi ovviamente” Xichen ignorò l’ultima parte a favore della prima per la quale sentì un calore circondargli lo stomaco, ma ancora non interruppe “probabilmente ti avrei chiesto di non dire niente facendo leva sulla tua virtù e la correttezza della setta Lan, e correttezza personale ovviamente, anche se poi sarebbe stato comunque un po’ difficile per te convincere gli altri del mio comportamento” rise un po’ “chi crederebbe che il temibile Sandu Shengshou possa avere atteggiamenti del genere come coccolarsi e confortare i sui discepoli…sarebbe stato ridicolo”.
Lan Xichen ascoltò quella che sembrava essere quasi una confessione e si sentiva davvero speranzoso che lo fosse, anche lui all’ultima frase si ritrovò a fare un piccolo sorriso perché sapeva che l’altro aveva ragione se avesse detto una cosa del genere del temibile e severo Leader della setta Yumeng-Jiang si sarebbe guadagnato sguardi strani, dubbiosi e sicuramente suo zio lo avrebbe rimproverato e fatto copiare due mila volte le regole e in verticale, dopo un po’ parlò con un piccolo sorriso “sì probabilmente mio zio mi avrebbe fatto ricopiare le regole della setta due mila volte” e Jiang Cheng rise “vero anche se quello l’avrei dato per scontato”.
Poi il Lan ricambiò la stretta alla mano rispondendogli “se ti avessi visto tenere un comportamento simile non l’avrei mai detto a nessuno A-Cheng e senza bisogno che tu me lo chiedessi (o costringessi), non era il mio posto svelare qualcosa che avevi chiaramente intenzione di tenere per te” fece una piccola pausa e all’altro coltivatore sembrò che il Lan fosse incerto se continuare il discorso ed essendo curioso e desideroso di mettere ala prova la teoria di Tsubaki strinse leggermente le loro mani unite incoraggiandolo, e non sa se fosse stato a causa di ciò, ma Xichen riprese a parlare sebbene ci fosse un po’ di rossore “anzi probabilmente avrei fatto in modo che nessuno lo scoprisse, in questo modo avrei avuto l’onore di sapere una parte di te che nessun’altro sapeva e s-so che detta così può sembrare egoista e forse possessiva ma” s’interruppe movendosi a disagio “ma dato che uhm…mi sei piaciuto volevo dimostrarti che ero degno della tua fiducia, anche se non per tutto, infatti mi sarebbe bastato sapere solo una piccola parte in più di quella che mostri a tutti gli altri…essere speciale per te”.
Jiang Cheng era spiazzato e congelato per la confessione di Lan Xichen un uomo e coltivatore che credeva sarebbe sempre stato al di sopra delle sue possibilità, non importa il mondo dove si trovavano, ‘infatti neanche qui avevo molte speranze che la mia cotta sia ricambiata’ o forse dovrebbe dire amore ‘ma forse Tsubaki ha ragione, forse è il momento che io sia veramente felice per una volta e mi lasci andare’ pensò leccandosi le labbra si schiarì la gola dicendo “non avevi bisogno di dimostrami niente Xichen perché non mi hai mai dato l’impressione di essere altro che gentile e virtuoso, forse troppo ingenuo e anche credulone, certo non posso garantirti al 100% che l’avrei presa bene se l’avessi scoperto, ma posso assicurarti che avrei avuto più… accortezza nei tuoi confronti proprio a causa di questa mia c-cotta che mi sono preso per te da molto tempo”.
Dopo quella confessione distolse lo sguardo allontanando il viso scaldato, anche se non allentò la presa sulle loro mani, ma poi sentì uno strattone forte che lo sorprese facendolo guaire chiudendo gli occhi momentaneamente finché si ritrovò, in qualche modo, sulle gambe del coltivatore Lan il cui sguardo lo congelò non per la paura, ma bensì per l’eccitazione e la speranza nel volto e negli occhi altrui, ovviamente questa posizione lo portò a cercare di combattere più estenuamente il rossore che minacciava di alzarsi sulle sue gote oltre che sentire due dita afferrargli il mento in una ferma, ma gentile, presa impedendogli di distogliere lo sguardo o di muoversi poiché sembrava che l’effetto si estendesse per tutto il corpo.
Rimasero così per qualche secondo prima che Xichen guardò tra le labbra dell’uomo seduto su di lui prima di abbassare lentamente la testa alleggerendo un po’ la presa sul corpo dando comunque modo all’altro di allontanarsi se si sentiva a disagio, eppure l’altro non lo fece ed i suoi occhi grigio tempesta fissarono quelli dorati aprendo solo leggermente le labbra leccandosele leggermente e questa mossa fu l’ultima che fece prima che quelle stesse labbra furono premuto contro le altrui in un bacio dolce e tenero che per entrambi però sembrò una tempesta interna, di fatti dopo quel primo contatto delicato in qualche modo si staccarono per guardarsi prima che si unissero ancora e ancora e ogni volta era più duratura e più forte della precedente.
Alla fine Jiang Cheng si sistemò meglio sul bacino del Lan, mettendosi quindi a cavallo, non staccandosi mai dal bacio e portando le braccia sulle spalle per poi arricciare le mani dietro i capelli lunghi e neri del suo partner il quale, a sua volta, aiutò l’altro nello spostamento sul suo corpo godendosi il modo in cui essi si unirono tra loro e lasciando quasi subito le mani pascolare sulla distesa di schiena, vita e cosce del coltivatore che aveva bramato per qualche tempo, e sicuramente ancora di più dopo che morì tanti anni prima di lui, sentendo e godendosi le risposte ai suoi tocchi sotto forma di gemiti e sfregate tra i loro bacini e poteva chiaramente sentire quanto due loro parti intime erano elettrizzate.
Wanyin gemette quando sentì le mani di Xichen toccare la sua schiena e le cosce senza contare che la cosa lo portò a dimenarsi sul grembo altrui e ricambiare il favore lasciando che le sue mani toccassero a sua volta le sue spalle larghe, le scapole e il centro della schiena addirittura si alzò un po’ sulle ginocchia per far andare le sue braccia un po’ più affondo inarcando il corpo contro quello altrui il cui proprietario gemette; quando si staccarono si guardarono ansimanti e arrossati, il più alto vide un filo di saliva sulla bocca altrui e si sporse per leccarglielo cosa che portò Wanyin a mettere la testa sulla spalla dicendo “stupido Lan…e pervertito” cosa che portò l’interessato a ridacchiare “scusa A-Cheng, ma non posso resisterti” e mentre lo disse strinse la presa sull’altro che strinse le sue spalle in risposta.
“Mi ami davvero Xichen?” domandò qualche tempo dopo “lo faccio Wanyin, ti amo e lo farò sempre” rispose sicuro di sé cosa che portò l’altro a guardarlo negli occhi e dopo qualche secondo di scrutamento annuì portando la sua bocca all’orecchio sussurrandogli “anche io lo faccio Xi-“ fu interrotto quando lo sentì dire “Huan chiamami così” e l’altro ripeté “anche io ti amo… A-Huan” e morse delicatamente l’orecchio “non tradirmi o abbandonarmi oppure te ne pentirai” minacciandolo subito dopo e il Lan rispose serio “non lo farò A-Cheng ora che ti ho non ti lascerò più andare” dopo aver detto ciò poggiò la testa sulla spalla dell’altro coltivatore respirando il suo profumo unico.
Il giorno dopo, dopo cena, Li si trovava sulla stessa spiaggia dove si allenava solitamente assieme a Jiang Cheng e Xichen pronto per il suo nuovo addestramento “dato che partiamo dal presupposto che il tuo quirk di ghiaccio si sia manifestato in relazione al fatto che tu ti debba trovare in una determinata condizione, prova a richiamare il tuo quirk e focalizzati sulla sua presenza in te” parlò il coltivatore Jiang e il suo discepolo annuì facendo proprio quello che aveva detto e, di fatti, sulle sue mani apparvero le sue caratteristiche fiamme blu; a quel punto Li chiuse gli occhi cercando di trovare la fonte interna del suo potere, ma dopo alcuni tentativi non riusciva a vederla “non riesco a farlo Shizun” gli disse aprendo gli occhi e guardarlo al che l’altro parlò con calma “forse perché non sai bene che cosa cercare, nel caso di noi coltivatori il nostro nucleo è come una sfera che si trova vicino al petto proprio accanto al cuore e forse il tuo non è poi così diverso”.
Aggrottando la fronte Li chiese confuso “quindi dovrei cercare una palla?” “credo che tu debba cercare dove il tuo potere affluisce e si agglomera…nel senso che tutto quel potere si dovrà pur concentrarsi in un posto, giusto?” chiese a sua volta e al cenno proseguì “dunque devi trovare quel posto e un modo per farlo sarebbe quello di entrare in sintonia con esso, prova ad ascoltare il tuo potere e seguirlo vedi dove ti porta la sua essenza…pensa al tuo potere come un flusso d’acqua che scorre poi seguilo e vedi dove ti porta” cercò di spiegare Li non capiva ancora del tutto quello che voleva dire A-Cheng ma ci avrebbe provato così si rimise nella stessa posizione e, chiudendo gli occhi, cercò di entrare in sintonia con il suo potere.
Dopo un paio di tentativi Li riuscì a sentire il potere dentro di lui ‘ok adesso devo trovare la sua fonte…’ pensò concentrandosi di più ‘devo pensare ad esso come ad un fiume proprio come ha detto A-Cheng’ e così ci provò e dopo alcuni tentativi riuscì forse a trovare una pista e si lasciò guidare dal flusso fino a che credette di aver trovato ciò che cercava ‘eccolo! A-Cheng e Xichen avevano ragione!’ pensò entusiasta, si concentrò ancora un po’ di più tentando di analizzare questo…’sembra quasi una sfera o meglio una fiamma dentro una sfera’.
Con la sua mente Li si avvicinò ad essa con l’intento di analizzare la scoperta e appena fu a pochi metri da essa poteva sentire un improvviso potere investirlo che gli fece perdere la presa sulla sua mente e aprì gli occhi ansimando guardandosi attorno “LI! Li mi senti?” seguì la voce di Wanyin trovandolo a pochi metri da lui con Xichen vicino a lui ed entrambi con un’espressione preoccupata, ma leggermente confusa “c-che cosa è successo? Ho perso il controllo e vi ho ferito?” chiese timoroso di averli colpiti o feriti in qualche modo, ma subito entrambi scossero la testa “no Li-kun stai tranquillo!” lo rassicurò Xichen “ci stavamo solo chiedendo che cosa stesse succedendo poiché ad un certo punto le tue fiamme si sono alzate all’improvviso e sembravi in difficoltà e confuso e non sapevamo se intervenire” e Li annuì rassicurato che non avesse fatto del male con le sue fiamme e raccontò di quello che aveva visto e sentito.
A-Cheng e Xichen ascoltarono contemplativi la spiegazione del ragazzo poi Jiang Cheng disse “prova ad usare il tuo fuoco” e l’altro lo fece “adesso prova ad attivare il tuo ghiaccio” e Li ci provò, ma non successe niente aggrottando la fronte un po’ deluso poi Xichen disse “forse sbagliamo modo… prova e ricordare come ti sentivi quando hai perso il controllo delle tue fiamme” questa sua soluzione confuse sia il suo partner che il ragazzo stesso “perché dovrebbe farlo?” chiese dunque il primo accigliato e il coltivatore Lan rispose “forse per riattivarlo dovrebbe ‘trovarsi’ in una situazione simile a quella di quella notte, dopotutto l’ipotesi che abbiamo teorizzato è quella che il ghiaccio si attiverebbe, come si è attivato quella volta, quando Li si trova in pericolo di vita giusto?” al cenno dell’altro coltivatore proseguì “ovviamente non è che si deve bruciare di nuovo così male, ma se la sua mente ritorna a quella notte e crede che la sua vita sia in pericolo questo dovrebbe bastare ad attivare il ghiaccio istintivamente…al massimo se non funziona studieremo un altro modo”.
E Jiang Cheng capì il suo ragionamento e disse “sì potrebbe essere…dopotutto la mente è una cosa strana e solitamente il potere risponde in base allo stato emotivo della persona” e Xichen sorrise contento di essere stato d’aiuto “sei pronto Li? So che potrebbe essere dura per te ripensare a quel giorno” domandò al ragazzo il quale scrollò le spalle “va bene Xichen non è che non abbia incubi al riguardo…sarà solo viverli da sveglio” “ancora ne hai?” domandò A-Cheng con un piccolo cipiglio sulle labbra e la fronte aggrottata al ragazzo “a volte ma molto meno di prima, la frequenza di solito aumenta quando si avvicina l’anniversario di quella notte o al massimo qualche giorno dopo” rispose “ma va bene sono pronto per farlo” anche con ciò Jiang vedrà con Xichen un rimedio naturale più forte per aiutarlo.
Li fece un profondo respiro prima di chiudere gli occhi e fece per riportare la sua mente direttamente a quella notte, ma all’ultimo ci ripensò e decise di ripercorrere tutta la sua tormentata infanzia ed i suoi sentimenti negativi in modo che sarebbe stato più facile per lui arrivare a quella notte e di fatti fu così, poiché piano piano riuscì a ripercorrere quel giorno come se lo stesse rivivendo di nuovo e anche se aveva gli occhi chiusi poteva vedere chiaramente tutte le immagini ed i fatti sia di quel giorno che di quelli precedenti come, ad esempio, quando: tentò nuovamente di convincere suo padre che poteva essere bravo e che poteva battere All Might; oppure quando perse la testa e attaccò Shoto con le sue fiamme; o anche il modo in cui lo guardò la madre quando gli disse che lei era stata venduta ad Endeavour, il modo in cui lei guardò i suoi occhi con paura, il fatto che nessuno riusciva a capire etc.…tutti questi ricordi e sentimenti ad essi connessi iniziarono a far ribollire il petto e poteva sentire qualcosa scombussolarlo così proseguì per questa strada, ripensando a tutte le cose che gli successero ed infine arrivò a quella fatidica notte con tutto ciò che provò e, a sua insaputa, i due coltivatori videro come dal petto del figlio iniziò ad uscire qualcosa subito si guardarono dapprima speranzosi e poi contenti quando videro il ghiaccio formarsi su quella parte del corpo insieme alla nebbia che circondava quella stessa parte causa dell'incontro tra i due elementi.
I due si allontanarono sufficientemente per non essere d’intralcio, lasciando all’altro lo spazio necessario, ma ugualmente vicini pronti per intervenire qualora le cose sfuggissero di mano, ma per loro fortuna non ne ebbero bisogno poiché poco tempo dopo videro del ghiaccio effettivo iniziare a formarsi sul petto del ragazzo “guarda Xichen ci è riuscito” disse sollevato e orgoglioso dell’operato del suo discepolo e il Lan condivideva appieno gli stessi sentimenti del suo partner, guardarono per un paio di minuti unendo le loro mani e stringerle “mantieni il controllo e apri gli occhi Li” disse il coltivatore viola e il ragazzo lo fece con incertezza spalancandoli però quando vide del ghiaccio formatosi sul suo petto.
Tutto ciò che Li sentì fu euforia, felicità e sollievo assieme anche ad un po’ tristezza e malinconia, ma entrambe furono presto dimenticate quando sentì Wanyin dirgli ad alta voce “buon lavoro Li ce l’hai fatta, sei stato bravo” e lui li guardò vedendoli sorridergli prima che il Lan aggiunse con calore “siamo così fieri di te Li” e il ragazzo sentì le sue emozioni scoppiare e, spegnendo il suo quirk, corse dai due buttandosi addosso e circondandoli quanto più le sue braccia poterono e li strinse forte piangendo; i due coltivatori si guardarono felici e, sorridendosi, ricambiarono l’abbraccio stringendo a loro volta la presa sul ragazzo con uno che gli accarezzò la schiena mentre l’altro la testa e Li si permise di restare in quel calore per un bel po’ di tempo, non che ai due coltivatori sembrasse importargli qualcosa, sentendosi amato e finalmente abbastanza per qualcuno.
Quando tornarono a casa Li corse da Mei, Eri e Shinso, con Izuku in video chiamata, raccontandogli l’incredibile svolta e loro erano felici per lui alla fine il verdognolo riattaccò mentre tutti e quattro si ritrovarono in uno stretto abbraccio prima che decisero di dormire tutti insieme sul pavimento come in un pigiama party, ovviamente quando Xichen andò a controllarli più tardi e vide la scena non poté non scattare un paio di foto sia per ricordo che per mostrarle ovviamente a Wanyin.
Nel frattempo Jiang e Xichen si fecero una doccia prima di andare a sdraiarsi sul letto sulla schiena sospirando stancamente fu raggiunto poco tempo dopo da Xichen il quale si chinò su di lui baciandolo dolcemente cosa che l’altro ricambiò prima che si sistemarono sdraiati su un fianco “è stata una bella giornata oggi non pensi?” domandò il Lan e ronzando l’altro annuì “sì e sono davvero felice per Li, scoprire di non essere un fallimento come pensava di essere a causa di quel suo stronzo donatore di sperma potrebbe aiutarlo a guadagnare più autostima in se stesso ed essere più sicuro di se stesso” e Xichen non poté non trovarsi d’accordo “hai ragione e sono felice quanto te per quello che è riuscito a fare, anche se sono arrivato qui dopo di te e non so se sia corretto sentirmi così attaccato a lui” sentendosi un po’ come se si stesse intromettendo e questo l’altro sembrò capirlo poiché sbuffò “leva quei pensieri pessimisti dalla tua testa Lan Huan, Li ti ama già” “lo so A-Cheng lo faccio anche io e ne sono davvero contento, ma a volte non posso fare a meno di pensare di sentirmi un po’…un intruso sai per via del legame che avete stretto prima che arrivassi e non voglio mettermi in mezzo, inoltre la sua storia e la tua sono molto simili non credi?”.
Quando confessò le sue insicurezze la cosa quasi sorprese lo stesso Wanyin poiché non credeva che l’altro avesse questi dubbi adesso, certo non è che prima anche nel loro mondo non provasse una cosa simile, ma adesso avere ancora quei dubbi gli serbava strano “forse non te ne sei accorto, ma ti sei adattato rapidamente alla situazione e ne io ne Li pensiamo a te come un intruso quindi interrompi questi pensieri stupidi e stravaganti” puntandogli il dito sulla fronte e batterlo contro un paio di volte e l’altro ridacchiò prima di stuzzicare “oppure?” “oppure ti spezzo le gambe” rispose l’altro socchiudendo gli occhi “ e sì e nostre storie sono molto simili è anche questo che mi ha spinto ad aiutarlo quanto più possibile...non voglio che passi anche lui quello che ho passato io...ora zitto voglio dormire” affermò prima di poggiare la fronte sul petto del più alto e stringere le loro mani unendole in chiaro segno di conforto e promessa che quello che aveva detto prima corrispondesse al vero e che quindi non doveva sentirsi un intruso. Con questi pensieri rassicuranti il Lan spostò leggermente il suo corpo per avvicinarsi un po’ di più allo Jiang e pose il braccio libero attorno alla vita e inclinò la testa poggiando il mento sulla cima della testa scura dell’altro a stringerlo verso di se.
Chapter 16: Capitolo 16 - Jiang Cheng and the past
Notes:
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Chapter Text
Qualche giorno dopo i tre si ritrovarono a camminare a casa discutendo delle modifiche dell’allenamento del ragazzo quando all’improvviso Jiang Cheng sentì qualcosa solleticargli il petto, ma non in senso positivo, di fatti fermò i suoi movimenti tossendo leggermente attirando l’attenzione di Li e Xichen che gli chiese “Wanyin tutto bene?” alzandosi e avvicinandosi leggermente assieme al ragazzo che si spostò più vicino, confuso il coltivatore Jiang annuì seppur titubante “sì, ma è strano ho avuto la sensazione di qualcosa di fastidioso nel petto” massaggiandosi distrattamente il petto Xichen aggrottò la fronte prendendo il polso dell’ altro e controllare i suoi meridiani eppure non sembrò trovare qualcosa di anomalo “mhn però non sento niente di-“ non finì la frase poiché la sensazione tornò nuovamente e più violentemente.
"*Cought* che cazzo!! *Cought*” imprecò prima che un buco nero si aprì sotto i suoi piedi lasciandolo impreparato e stava per caderci, ma Li lo prese per la mano cercando di farli resistere alla forza d’attrazione “ehi che diavolo…WAOH!” urlò a causa di una violento risucchio che rischiò di farlo cadere e Wanyin, vedendo questo, spalancò gli occhi dicendo freneticamente “lasciami andare Li o verrai trascinato!!”, ma l’altro scosse la testa tirando forte per tirarlo su, Xichen l’afferrò anche lui e nello stesso momento sentì qualcosa di oscuro provenire da sotto il corpo di Jiang Cheng “senti anche tu Wanyin questo potere?”, ma prima che potesse spiegarsi meglio un improvviso e fortissimo strattone da una forza invisibile costrinse tutti e tre a cadere dentro il buco il quale si richiuse come se niente fosse. Durante la caduta Tsubaki si fece sentire:
“Ragazzi c’è un problema!!” affermò.
“Tu dici?! Non me n’ero accorto! È normale essere risucchiati in un dannato buco nero!!” rispose sarcastico e arrabbiato A-Cheng con lieve divertimento di Li
“Che cosa sta succedendo Tsubaki?” domandò Xichen preparandosi all’inevitabile, ma prima che la presenza potesse rispondere i tre si ritrovarono a rotolare a terra prima di fermarsi ammassati insieme gemendo ad alta voce.
“Ahia! Che cazzo di modo di atterrare” si lamentò Li e Wanyin rispose “linguaggio moccioso o ti spezzo le gambe” gemendo lui stesso, quando i tre riuscirono ad alzarsi e spolverarsi i vestiti sentirono una voce tremendamente familiare per due di loro “…fratello?. Xichen e Wanyin si guardarono sorpresi e frose leggermente tesi prima di girarsi lentamente in direzione della voce solo per incontrare alcuni volti molto familiari: Wei Wuxian, Lan Wanji e il trio composto dai due Lan: Shizui, Jingy e Zizhen e più in là videro il Generale Fantasma, appena li vide Lan Huan disse cauto “che cosa sta succedendo?”.
Li osservò il gruppetto davanti a lui e i due adulti con occhi acuti cercando di ricordarsi chi siano e credeva di riconoscerne due: quello vestito di bianco che era uguale a Xichen e l’altro con la veste nera che guardava A-Cheng prima con sollievo e poi imbarazzo cercando di non incrociare lo sguardo dell’altro, in ogni caso alla domanda di Xichen vide varie espressioni del gruppo esitare ed invece di rispondergli uno di quei grandi (Lan Wanji) guardò in direzione di Jiang, cosa che già non piaceva a Li ed infatti socchiuse gli occhi osservandolo attentamente, e gli disse “Jiang Cheng che cosa hai fatto a mio fratello”.
Questo sembrò confondere quest’ultimo mentre la persona chiamata in causa rispose “non so di cosa tu stia parlando” l’altro non sembrò gradire la risposta, se gli occhi socchiusi dicessero qualcosa, “perché sei con mio fratello?” ancora una volta l’altro rispose arrogantemente “sono affari miei Hánguāng-jūn, non mettere il naso dove non ti appartiene” socchiudendo gli occhi tempestosi e tutti potevano vedere Zidian emettere lievi scosse elettriche d’avvertimento, vedendo ciò subito Wei Wuxian intervenne “ay! Ay! A-Cheng rilassati” e con uno sguardo scuro egli disse freddamente “è Jiang Wanyin per te e adesso dimmi perché diavolo siamo qui!”.
Quando non ricevette risposta immediata si guardò intorno cercando di capirlo da solo notando che erano in un campo abbastanza isolato e direbbe praticamente abbandonato e quasi subito ebbe una brutta sensazione così guardò ai piedi e proprio lì vide una matrice, lo stesso fecero gli altri due con lui, ed entrambi i coltivatori guardarono il gruppo con espressione accigliate e non felici, mentre il ragazzo continuò a guardare la matrice “Wei Wuxian… che cosa cazzo hai fatto?!” urlò all’ex Shidi.
Wei Wuxian s’innervosì e si ritirò leggermente al tono e allo sguardo duro e arrabbiato dell’ex Capo della setta Yunmeng-jiang e tentò di rispondere anche se balbettando “e-ecco vedi…in realtà volevo provare questa n-nuova matrice che ho creato…e bè uhm…” ma si fermò non sapendo come proseguire “bè cosa? Hai pensato di usarmi come cavia per i tuoi maledetti giochetti da Coltivatore Demoniaco?!” alla sua accusa Wei Wuxian sussultò cosa che suo marito non gradì perché disse “non parlare co-“ ma fu interrotto “parlerò come mi pare e piace dato che sono qui contro la mia volontà perciò non intrometterti” a queste parole Li vide non solo Xichen sorpreso mentre guardava Wanyin, ma anche gli altri del gruppo e addirittura i tre ragazzini sussultarono spalancando gli occhi e uno di loro bisbigliò ad alta voce “h-ha davvero interrotto Hanguang-jun?” “b-bè tecnicamente non è più costretto a sottostare alle regole del nostro mondo dato che non è…uhm hai capito” rispose un altro.
Nel frattempo Wei Ying, ripresosi anche lui dallo stupore, si mise in mezzo per evitare che la situazione possa degenerare “n-non era così! Volevo solo vedere se questa matrice funzionasse…” poi Xichen decise di parlare intervenendo cercando di calmare la situazione “e di cosa tratterrebbe questa nuova matrice?” chiedendo serio e diffidente nei suoi confronti cercando di dare al suo amante un momento per riprendersi e concentrarsi; il coltivatore nero guardò l’altro rispondendo in poche parole “s-si tratta di una matrice in grado di richiamare le anime delle persone morte e renderle tangibili” la risposta non sembrava piacere ai due, e onestamente Li era d’accordo ‘d’altronde non sarebbe come disturbare le anime dei morti o qualcosa del genere?’ pensò.
Wanyin sentendo ciò rise amaramente dicendo meschinamente “sembra che in tutto questo tempo tu non sia cambiato Wei Wuxian ancora porti via la possibilità di decisione degli altri, non ti è bastato il fiasco che hai già fatto? Adesso devi anche sfidare l’equilibrio del mondo?” alle sue parole l’altro abbassò gli occhi a terra “Wei Ying non sta facendo niente di male” difese Wanji non gradendo i rimproveri dell’altro, Li dirà che è un enorme stronzata e sicuramente non è l’unico a pensarci infatti sbuffando A-Cheng rispose “certo che lo difenderesti anche quando potrebbe sconvolgere l’equilibrio del mondo, ma che ti importa tanto saranno gli altri a pagarne l’eventuale prezzo”.
Fece una pausa proseguendo “non è bastato creare la Coltivazione Demoniaca e lasciare gli altri ad affrontare le sue conseguenze, adesso anche riportare le anime… e il prossimo Wuxian che farai? Sai dovresti trovarti qualche hobby più tranquillo” si poteva sentire il sarcasmo all’ultimo e Wanji, stufo di sentire quelli che lui definirebbe insulti al suo Wei Ying da parte dell’altro, portò due dita davanti usando parte del suo QI e attaccare l’altro al quale arrivò una forte e violenta scossa d’aria che lo costrinse a chiudere gli occhi mentre i capelli raccolti a coda di cavallo volarono indietro “Wanyin!” disse Xichen.
Subito dopo Li sciolse e usò la sua catena che aveva incorporato a sé e colpì forte la mano del coltivatore bianco che rimase sorpreso dall’attacco e grugnì al dolore che seguì il colpo all’arto che ne causò la slogatura con sorpresa del coltivatore, guardò il responsabile incontrando occhi blu e feroci appartenenti ad un ragazzo dai capelli scuri che lo minacciò “non ti permettere di fare più una cosa del genere a mio padre oppure insultarlo o ti spezzo le ossa della mano” le parole dure, fredde, spietate e piene di promessa lasciarono la bocca aperta tutto il gruppo compreso il Generale Fantasma che osservò il tutto in silenzio, ma anche lui non poté non rimanere sorpreso, oltre che essere teso e cauto, dal giovane dal quale sentì un potere appena celato sotto la sua aura ‘chi è questo ragazzo?’ si ritrovò a pensare.
I tre studenti gridarono e guardarono l’altro tirando fuori le loro spade anche se erano confusi e un po’ spaventati “m-ma chi è questo? Non può essere più grande di noi” domandò Lan Jingy “e che cosa vuol dire che l’ex capo setta di Yunmeng-Jiang è suo padre? Si è sposato?” domandò Zizhen Ouyang “ha ferito Hanguang-jun” disse stordito Lan Shizui guardando il ragazzo in questione non riuscendo a crederci; poi Wei Ying il quale, una volta assicurato che la mano di suo marito non fosse rotta, gli chiese “chi sei tu? Sembra impossibile che Jiang Cheng abbia un figlio” subito si pentì del tono che usò poiché anche lui ammeterà che forse sembrava troppo scherzoso e malizioso quasi da presa in giro, e seppe di avere ragione quando lo sguardo freddo come la profondità delle acque si rivolse a lui che lo fece deglutire e rabbrividire leggermente“e per quale motivo? Non lo ritieni in grado di amare qualcuno o che qualcuno possa amarlo? Sei così presuntuoso nella tua arroganza” ribatté agitando il polso con la catena pronto a scioglierla.
Ma mentre l’altro scosse la testa aprendo la bocca per cercare un modo di spiegarsi meglio e scusarsi il Lan accanto a lui parlò invece “esatto, nessuno può amare una persona sgradevole come lui” Li ringhiò socchiudendo gli occhi e più veloce di quanto uno di loro poté immaginare (poiché non si aspettavano una mossa del genere) all’improvviso Hanguang-Jun si ritrovò un pugno in viso che lo fece barcollare indietro sorpreso dal colpo, dalla sua velocità e dalla potenza; “Lan Zhan!!” “Hanguang-Jun!!” gridarono tutti nuovamente controllandolo mentre guardavano il responsabile che ritornò al suo posto vicino agli altri due dicendo poi “non ti ho detto di rivolgerti bene alla mia famiglia? Che c’è hai problemi di udito per caso? Dovresti pulirti le orecchie in quel caso” e alla fine sciolse la catena che si pose accanto a lui, videro anche delle piccole fiamme azzurre apparire ogni tanto circondando lui e la catena, e tutti loro poterono vedere le somiglianze tra la sua posa da combattimento e quella di Jiang Cheng con Zidian.
Wanyin guardò stupito come Li lo difese e colpì Lan Wanji “sto bene Xichen” rassicurò l’altro che lo guardò con preoccupazione e a seguito rabbia, non molto ben trattenuta, quando si rivolse al gruppo ma il ragazzo parlò di nuovo “mio padre è molto meglio di te: ha ricostruito la sua Setta da solo oltre che crescere suo nipote, che il tuo compagno a contribuito a rendere orfano non dimenticarlo" qui Li vide il diretto interessato sussultare leggrmente "e ha portato la Setta ancora più in alto di quanto lo fosse stato prima della sua tragica caduta, ha accolto quelli che le altre sette non accoglievano perché non erano degni dei loro standard, come anche la tua ha fatto… al contrario tu sei solo un ipocrita che si nasconde dietro le tue stupide regole solo quando ti fa comodo e che poi infrangi quelle che vuoi per i tuoi bisogni egoistici e meno male che sei parte di una setta della rettitudine” ghignò all’ultima parte notando il fastidio negli occhi dell’altro.
“Li lascia che ci pensi io” chiamò Xichen facendogli cenno di restare vicino a Wanyin e lui lo fece ma non ritrasse la catena o rilassò troppo la postura, sistemato ciò Lan Xichen si rivolse ai due con un’ espressione seria “non so per quale motivo tu abbia deciso di creare questa matrice, ma sappiamo entrambi che non ne verrà fuori niente di buono” parlò in direzione dei Wei Wuxian il quale sembrò almeno in parte castigato dall’altro, “fratello non è stato fatto per scopi nefasti” provò a dire Lan Wanji, ma l’altro scosse la testa “ma può essere usato benissimo per questo motivo Wanji, proprio come Wanyin ha detto riguardo alla Coltivazione Demonica, è stata creata per un proposito…necessario sì ma poi ne è entrata in possesso gente losca, avida e pericolosa sotto il nostro naso e che ne ha fatto un uso altamente improprio causando tragedie e disastri” fece una pausa osservandoli entrambi prima di continuare “e siamo consapevoli poi chi ne ha pagato il prezzo maggiore giusto? Degli innocenti tra cui anche nostri amici e persone a noi care” a questo tutto il gruppo distolse lo sguardo sapendo bene a cosa si riferisse il Lan più grande.
Jiang Cheng e Li rimasero in silenzio ascoltando le parole dell’altro coltivatore ma poi il primo parlò “Xichen è inutile che parli con loro non capiranno mai” guadagnandosi due sguardi dalla coppia sposata davanti a lui: uno lo guardò con odio mentre l’altro lo distolse subito come se si vergognasse, “non m’interessa quello che fate qui ormai non faccio più parte di questo mondo e mi sto godendo una bella vita lì dove sono diversa e soprattutto migliore di quella che ho vissuto qui, almeno al di fuori della mia setta che ho ricostruito” durante queste prime parole Wei Wuxian lo guardò spalancando leggermente gli occhi “ho una famiglia e degli amici con cui posso essere me stesso senza dimostrare niente a nessuno se non a me stesso, non devo competere con nessuno o agognare l'accettazione di nessuno e non ho intenzione di rinunciarci perciò…” fece due passi in avanti “non m’interessano i tuoi giochi e le tue folli idee di incantesimi, matrici e roba del genere, ma non trascinare gli altri in tutto questo…e per una volta nelle tua fottuta vita Wei Wuxian pensa alle conseguenze delle tue azioni!” finì di dire inchiodandolo fisso al suo posto con lo sguardo duro e penetrante, ma anche con una certa stanchezza.
“I-io…uhm non ho…” provò a dire l’altro non trovando le parole e dunque Wanji parlò “le idee di Wei Ying non sono folli, tu sei geloso che lui è più intelligente di te! Lo sei sempre stato” e prima che potesse ribattere un'altra voce parlò “credo che tu ti sbagli fratello, Wei Wuxian sarà più intelligente della media sì, ma questo non lo rende al di sopra delle sue responsabilità in caso le sue stesse invenzioni vengano usate per il male, anzi direi il contrario” parlò con tono deciso e quasi d’avvertimento “ha una mente brillante, ma non ha la maturità adatta a riflettere sulle conseguenze che le sue azioni hanno sugli altri, anche su quelli che dice di amare perciò l’intelligenza non adoperata con saggezza porta spesso a più male che bene”.
Le parole dell’ex capo della setta Gusu lasciarono interdetti tutti i membri del gruppo soprattutto i giovani leader i quali potevano effettivamente vedere la logica e le possibili conseguenze, ora che il loro ex leader di setta le aveva messe in chiarezza in questo modo, “non avrei lasciato che accadesse una cosa del genere…” provò a difendersi il coltivatore vestito di nero e rosso e Wanyin sta volta gli rispose “non puoi garantirlo e lo sai bene Wei Wuxian, non sei il più intelligente del mondo e non sei infallibile e già ne hai avuto le prove… non essere ancora così sprovveduto”; durante il silenzio Li prese parola dopo qualche tempo “senti Coltivatore Demoniaco o come cavolo ti chiami, quello che vuoi fare a questo mondo non mi riguarda neanche un po’, dato che non sono di qui fin dal principio, ma so che io e miei genitori vogliamo tornare a casa nostra e alle nostre vite quindi se volete giocare a fare gli Dei accomodatevi pure, ma lasciateci stare”.
E per enfatizzare l’impazienza e la verità nelle sue parole mosse la catena leggermente infuocata facendo in modo che tutti fecero un passo indietro, guardò l’uomo vestito di nero e rosso sospirare tristemente “capisco…” e Li vide suo padre mordersi la lingua per non rispondere in maniera sarcastica, probabilmente qualcosa del tipo ‘oh davvero? Sarebbe forse la prima volta’ “allora se davvero lo fai rimandaci indietro e non mettere a repentaglio le vite di coloro che vivono ancora qui, anche quella di Jin Ling e soprattutto…lascia stare i morti Wuxian è meglio che rimangano dove sono, ricordi il Tempio vero?” disse invece solennemente facendo spalancare gli occhi al fratello prima che quest’ultimo abbassasse la testa.
“Fratello perché non rimani qui?” domandò dopo qualche tempo di silenzio Lan Wanji all’altro il quale rispose dolcemente “se non avessi creato legami con persone nella mia nuova vita avrei potuto anche pensarci” s’interruppe prima di prendere la mano di Wanyin e mettere una mano sulla spalla di Li “ma Wanji ho creato la mia famiglia lì come hai fatto tu e lì è tutto un altro mondo, la vita è diversa ci sono tante cose nuove e posti incredibili che vorrei visitare…è un posto molto diverso da qui e sebbene questa rimarrà comunque la mia casa, e tu e Shifu sarete sempre la mia cara famiglia, stare lì mi piace e non sono disposto a rinunciare a tutto quello che ho né a quello che potrei ancora avere” stringendo forte le mani sue e di A-Cheng unite oltre che quella sulle spalle, sorridendo finì “inoltre abbiamo altri tre ragazzi a casa che ci aspettano, capsici Wanji?”.
Suo fratello minore ascoltò la risposta di suo fratello maggiore osservando la felicità nei suoi occhi quando descriveva questa nuova vita a cui ha avuto accesso dopo essere morto lì e sebbene provava tristezza per la scelta dell’altro voleva anche la sua felicità, inoltre poteva vedere la sincerità dei suoi sentimenti che non ricorda di aver visto sia da quando ci fu l’incidente del Tempio che dalla morte dell’ex Capo Setta Yunmeng-Jiang, per quanto lo detestasse.
Wei Wuxian guardò il suo ex fratello e non poteva non sentire una sorta di perdita dentro il suo cuore sapeva che non avevano comunicato di più e che si erano fatti torti a vicenda anche se, ad una attenta analisi, forse potrebbe dire che lui avesse un po’ più colpa di A-Cheng, e ricordava ancora le parole che gli disse quella volta dopo gli avvenimenti del Tempio di ‘lasciare il passato nel passato’ e così l’altro ha fatto non si scambiavano parole o cenni se non strettamente necessario e tanto meno Jiang Cheng incontrò il suo sguardo o la sua persona se poteva evitarlo anche negli incontri ufficiali.
Wuxian stesso ricorda ancora i silenzi imbarazzanti quelle rarissime occasioni in cui si trovavano nello stesso spazio personale l’uno dell’altro, anche se non sapeva se fosse solo una cosa sua poiché non aveva mia visto il suo ex shidi dire o fare qualcosa che indicasse il suo disagio, era sempre composto e immutabile…in effetti, adesso che ci pensa, sembrava quasi come se i due fossero stati estranei fin da sempre come se A-Cheng riconoscesse a malapena la sua presenza e solo ed esclusivamente per il passato che hanno condiviso e questo in qualche modo gli faceva male, anche se sapeva che era una conseguenza di quello che disse prima di lasciarlo alle spalle e viaggiare per un po’ per conto suo.
E sebbene all’inizio era un dolore che a malapena poteva percepire con il passare del tempo questo dolore è cresciuto fino a dargli frustrazione e disagio poiché non sapeva esattamente per quale motivo si sentisse improvvisamente così, anche se una volta si rese conto che aumentava un po’ o comunque si palesò se vedeva Jiang Cheng in pericolo, tuttavia ha messo da parte questa sensazioni e continuò a dare l’impressione di stare bene continuò a fare scherzi e ad essere un piantagrane non lasciando cadere la maschera che indossava e tutto sembrava andare abbastanza bene…
Ma poi ci fu la morte di Jiang Cheng e in quel momento non solo quei sentimenti di dolore e perdita tornarono come un uragano in piena potenza tanto da farlo stare male fisicamente, ma la loro forza venne triplicata quando vide con i suoi stessi occhi il suo corpo immobile e senza vita con ferite sparse su di esso ed il sangue che scendeva dalla bocca in rivoli e il viso più pallido del solito senza il classico e caratteristico cipiglio di Wanyin… sembrava così rilassato e in pace come non ricordava di averlo mai visto da molto tempo, ‘o da sempre’ pensò quel giorno.
Poteva ancora ricordare il modo in cui il suo cuore perse almeno un paio di battiti facendolo rimanere congelato dalla paura e lo shock prima che s’inginocchiò sul corpo piangendo e toccandogli le guance sussurrando il suo nome disperatamente solo per sentirle fredde come il ghiaccio, lentamente prese il corpo alzandone leggermente il busto sentendo se ci fosse battito, ma quando non sentì nulla le sue lacrime, che aveva cercato di trattenere, iniziarono a scorrere come se una diga si fosse rotta, aumentarono e tutti i sentimenti di rimpianto, perdita e dolore si scatenarono ‘no…no…no’.
Quando i discepoli Jiang presero il suo corpo e lo portarono via non degnando nessuno degli altri, se non uno sguardo fugace, lui rimase lì ansimante e piangente guardando il sangue che ancora macchiava le sue mani, i suoi vestiti, l’erba e il terreno dove si trovava fino a pochi istanti fa il corpo altrui e non importava quanto Wanji cercò di farlo alzare tutto quello che poteva pensare era a quanto fosse stato uno stupido a non aver mai tentato di provare a scrivergli o parlare con lui anche se non gli avesse risposto all’inizio e poteva continuare a scrivere non gli costava niente ed invece non lo fece aveva sprecato le varie opportunità …‘A-Cheng ha ragione sono stato un codardo allora e lo sono anche adesso’ pensò triste.
Dopo minuti di situazione di stallo egli decise di parlare “...hai ragione A- Jiang Cheng, mi dispiace io volevo solo… solo…” non finì la frase mentre guardava negli occhi l’altro e quando lo fece cautamente si avvicinò al trio e sebbene vide il ragazzo, Li se ricordava bene, tendersi non sembrava pronto ad attaccarlo e questo lo rassicurò leggermente inoltre vide A-Cheng socchiudere leggermente gli occhi diffidente, ma non ostile ‘meno male anche questo’ pensò grato, nel frattempo Xichen bisbigliò qualcosa a cui l’altro aggrottò la fronte prima di guardare tra il Lan e poi Wuxian il quale vacillò un po’ soppesando l’ipotesi di fermarsi del tutto, ma poi vide l’altro avvicinarsi di qualche passo.
I due si fermarono a circa metà braccio di distanza l’un dall’altro guardandosi negli occhi perfettamente immobili prima che Wei Wuxian fece qualcosa che sorprese non solo Jiang Cheng, ma anche tutti gli altri presenti, forse di meno Xichen poiché sembrò capire le intenzioni dell’altro, ovvero abbracciò delicatamente le spalle dell’ex Capo Setta poggiando la testa sulla sua spalla e sussurrò “A-Cheng io…m-mi dispiace…per tutto” fece una pausa cercando di trovare le parole e trattenendo i singhiozzi quanto più possibile “s-so di averti ferito forse più di quanto volessi...m-a non volevo farlo e- e sebbene non mi penti di averti donato il mio nucleo” e qui sentì l’altro irrigidirsi leggermente, ma lui lo strinse leggermente “avrei dovuto dirtelo…e avrei dovuto provare ad ascoltarti di più…magari avremo potuto trovare un modo insieme come…come ho promesso tanto tempo fa” e adesso, ripensando a tutto, se ne rese conto di quanto avesse ferito l’altro nonostante avesse voluto proteggerlo.
Singhiozzò leggermente aspettando una risposta di qualche tipo dall’altro e aspettò qualche minuto, ma quando non sentì niente in risposta supplicò “p-per favore S-shidi…mi dispiace! D-dì qualcosa” finì appena di dire la frase che sentì il corpo contro il suo tremare prima che due braccia strinsero forte contro le sue spalle e la sua schiena e sentì le lacrime bagnarli la spalla come sicuramente aveva fatto lui con l’altro, e lo sentì dire “s-sei uno stronzo Wei Wuxian! Le tue scuse non dovrebbero ridurmi così...dovrei continuare solo ad odiarti ma non ci riesco…” s’interruppe mordendosi il labbro aggiungendo dopo un po’ “i- m-mi dispiace anche a me per averti gridato contro…ma mi hai ferito, avresti potuto parlarmi prima del trasferimento del nucleo!”.
E Wuxian sentì le sue stesse lacrime aumentare al dolore che stavano provando entrambi “avremmo potuto trovare un modo o almeno avresti potuto essere con me al mio fianco e insieme avremmo potuto trovare una dannata soluzione… cazzo!” imprecò alla fine “lo s-so A-Cheng…lo capsico adesso…mi dispiace, p-perdonami” tentò di chiedere perdono il coltivatore vestito di nero ma l’altro continuò “ho sempre odiato il tuo auto-sacrificarti ignorando le conseguenze delle tue azioni e il dolore che avresti causato a quelli che tenevano a te Wuxian, perché c’erano eccome…perché non potevi fidarti di me?!”.
E questa domanda spezzò il cuore di Wei Ying portandolo a stringere di più la presa “n-non è così A-C-Cheng!! S-sapevo che per te era difficile dopo la sconfitta dei Wen e sapevo che saresti stato sotto pressione da tutto il mondo della coltivazione così io…ho fatto quello che ritenevo fosse giusto” tentò i giustificarsi “giusto per chi?! Non hai provato neanche a parlarne con me, se ti avessi avuto al mio fianco e avessi avuto il tuo sostegno le cose forse sarebbero potute andare diversamente, forse anche meglio e non avrei dovuto subire una fottuta perdita dopo l’altra per poi scoprire che mi avevi mentito per tutto il dannato tempo!!” alzò leggermente la voce mentre strinse ancora di più la presa sull’altro in maniera dolorosa, ma l'altro coltivatore non protestò affatto, “sai come ci sete a non essere mai scelti per primi? Sai come ci si sente ad essere lasciati indietro ancora e ancora da tutti?!” domandò infine con voce più rauca.
Wanyin non dovrebbe agire così nei suoi confronti avrebbe dovuto respingerlo e dirgli che ormai era tutto nel passato, proprio come aveva voluto l’altro fin dall’inizio, inoltre era comunque morto quindi a che serviva avere queste parole dette adesso, anche se ammetterà che sentire Wei Wuxian scusarsi realmente e per la prima volta ha fatto in modo che buona parte del rancore e della rabbia che aveva sentito quando incontrò gli occhi del suo ex fratello si attenuò, perché quello era tutto ciò che aveva voluto da Wei Ying che si scusasse e riconoscesse il dolore a cui lo aveva sottoposto, anche se a volte non direttamente o consapevolmente, e fu anche per questo motivo e per questa riconoscenza del dolore da parte sua che fu in grado di abbracciarlo a sua volta e piangere con lui lasciando fuori la rabbia, il rancore e l’angoscia che rimase anche quando morì e che credeva di aver lasciato qui in questo mondo e così si scusò anche lui (perché riconosceva che anche lui aveva sbagliato in parte) lasciando uscire quello che aveva imbottigliato per tutti quei anni.
Le confessioni e l’abbraccio colsero abbastanza di sorpresa tutti, anche se soprattutto il gruppo di Wanji, mentre Xichen sorrise teneramente e con un po’ di umidità negli occhi, anche Li doveva ammettere che sentire le urla, le scuse e gli abbracci tra i due lo commosse un po’ e abbassò un po’ la rabbia che anche lui aveva nei confronti di quel Wei Wuxian ‘in fin dei conti, da quello che posso dire, si sono mentiti a vicenda per salvare l’altro perché si amano, ma se solo avessero avuto una miglior comunicazione tra loro…’ pensò tra l’altro ‘ma comunque quel Wanji non mi piace affatto’ si disse guardando l’uomo in bianco in questione.
Nel frattempo il trio dall’altra parte guardò la scena e Jingyi e Zizhen non poterono non versare alcune lacrime abbracciandosi mentre Shizui guardava sì con occhi un po’ umidi, ma con un piccolo sorriso sincero felice che i due si stessero finalmente chiarendo ‘anche se gli ci sono voluti molti anni e la morte di uno di loro’ pensò in maniera agrodolce e in effetti, secondo lui, non era giusto come fossero andate le cose per i due ma sapeva anche che non poteva fare molto non si poteva cancellare il passato era solo felice che suo padre fosse stato onesto con se stesso e suo fratello dopo tanto tempo; dall’altra parte Wanji era combattuto su come sentirsi quindi decise di restare in silenzio e in disparte aspettando che i due si separassero ma non aveva intenzione di perdonare l’altro.
Dopo molto tempo i due si separarono un po’ per guardarsi in viso ciascuno notano gli occhi rossi, bagnati e gonfi di lacrime poi delicatamente Wanyin mise una mano sulla guancia di Wei Wuxian per asciugargliele anche se la strinse un po’; poi portò la mano dietro la nuca altrui e unì le loro fronti mormorando “nonostante ti abbia detestato per quello che hai fatto ti amo ancora…non dimenticarlo” e le sue parole fecero singhiozzare l’altro più forte “a-anche io A-A-Cheng…anche io” poi si separarono e il coltivatore nero aggiunse “e mi dispiace anche per non averti aiutato con Jiang Fengmian” ma sbuffando piano l’altro rispose “non avrebbe fatto differenza, a lui non piacevo per via della situazione tra lui e mia madre, nemmeno tu non gli avresti fatto cambiare idea”.
Scuotendo la testa ribatté “anche se così fosse avrei potuto fare qualcosa col senno di poi posso vedere che per te è sempre stata difficile quella situazione e sicuramente il mio comportamento non ti ha aiutato, anzi, posso dire ora che ha peggiorato le cose…avrei dovuto ascoltarti e provare a capire di più il tu punto di vista" sospirando lo Jiang disse “ormai è passato Wuxian questa vita è andata così”, ma il coltivatore vestito di nero sapeva che non lo avrebbe dimenticato, “mi manchi ogni giorno A-Chenge vorrei che le cose fossero andate diversamente è stato davvero triste e desolante quando passavo per Yunmeng-Jiang e tu non eri lì con quel cipiglio fissato minacciando tutti, ma così orgoglioso di loro” ridacchiando un po’ nonostante qualche residuo di lacrima e un singhiozzo.
“Sai anche alla tua Setta ancora manchi molto dopo tutti questi anni, quando arriva l’anniversario della tua dipartita tutta Yunmeng-Jiang, dai coltivatori ai cittadini, porta delle piccole lanterne con scritti i loro saluti e preghiere e le liberano nell’aria e Jin Ling non ha mai mancato a nessuno di questi anniversari non importa se abbia l’influenza, un incontro, una riunione o una caccia… non se lo perde per niente al mondo e quando qualcuno gli chiede perché adotta questo comportamento anche rispetto ad altri impegni con la sua setta risponde: ‘perché era ed è il mio Jiujiu e niente è, e sarà mai, più importante di lui non importa quanti anni passeranno'” rise lacrimoso e guardò come le guance di Wanyin si tinsero d rosso e mormorò “stupidi marmocchi… e stupido Jin Ling”, ma si poteva vedere che era toccato e commosso dal gesto anche se Wei Ying poteva vedere tracce di sorpresa ‘A-Cheng sei sempre stato realmente amato dalla tua Setta vorrei che tu l’avessi saputo fin da sempre e che ti avessi aiutato a vederlo’ pensò tristemente altra cosa di cui si sentiva responsabile.
“Anche io ho partecipato a questo evento, ma all’esterno della setta, ogni anno in quel giorno andavo lì per vedere queste lanterne viola che salivano sempre più in su fino a colorare il cielo da blu a viola come tante piccole stelle che lasciano una striscia di luci violacee prima di alzarsi sempre più nel cielo e sperare che tu sia felice e in pace” aggrottando la fronte confuso l’altro chiese “non ti hanno fatto entrare?” imbarazzato l’altro disse “a-ah in realtà non mi sono mai avvicinato troppo al Molo di Loto o Yunmeng-Jiang, più di quanto necessario perché…” “perché?” incitò cautamente, e mordendosi il labbro Wei Ying rispose “perché non credevo di meritare di calpestare quel terreno A-Cheng avevo fatto troppi danni e ti avevo ferito così tanto e…e non sapevo se mi avresti voluto lì"
Poi si ascuigò il naso con la manica priam di ricevere un o schiaffo sulla mano "puliscitelo con questo idiota!" lo rimproverò A-Cheng dandogli un tovagliolo ce aveva con se e che laltro accettò con un piccolo cenno e sorriso continuando "per non parlare di Jin Ling era così distrutto e arrabbiato e deluso con me che quando mi vide vicino ai cancelli di Lotus Pier, subito dopo la tua morte, era così nel dolore che mi sbatté le porte in faccia pesantemente e non è che la Setta fosse stata esattamente accorta nei miei riguardi non che siano stati scortesi, ma sono sempre stati…freddi” fece una brevissima pausa distogliendo leggermente lo sguardo.
“D’allora non sono andato più lì, a meno che non fosse necessario per impegni e insieme ad altri, ma neanche io potevo perdermi quell’evento non importa cosa, anche se lo scoprì solo circa due anni dopo, perciò mi accampavo lì nella foresta vicino alla Setta aspettando l’evento per vedere di cosa si rattasse e dall’anno dopo feci una lanterna anche io” finì di dire; e Jiang Cheng ascoltò tutto quello che Wei Wuxian disse sentendosi toccato e commosso dalle azioni della sua Setta, sapeva che gli altri gli dicevano che loro lo amavano e lui aveva iniziato a crederci solo tempo dopo, ma era felice che in qualche modo lo ricordassero ancora nonostante gli anni passati dalla sua scomparsa lo faceva sentire caldo dentro, la sua setta era sempre stata leale alla sua famiglia ma, da dopo la sua ricostruzione, gli sembrava che tutti loro avessero una lealtà più solida nei suoi riguardi rispetto ai suoi genitori...certo questo potrebbe essere stato solo frutto della sua immaginazione, ma non gli dispiaceva pensarlo.
Alla fine disse dolcemente “eri sempre il benvenuto a Lotus Pier" sentendo il sussulto che ricevette in risposta "sai a volte quasi ci speravo che tu mi scrivessi per chiedermi il permesso di venire, anche solo per la tua stupidità e faccia tosta…non sei mai stato cancellato dai registri, anche se hai disertato non ho mai cancellato il tuo nome dall’archivio, in parte era anche solo per farti un dispetto” Wei Ying sussultò con gli occhi spalancati sentendo questo “ t-t-tu n-non l’hai fatto? P-Pe-perché? Dopo tutto quello che ho fatto” domandò addolorato stringendo la presa sul tessuto del petto che teneva e l’altro sorridendo tristemente rispose “perché eri e sei stato comunque mio fratello Wei Wuxian, un fratello con il quale ho trascorso dei bei e felici momenti e non potevo dimenticarli, non importa quanto tu mi abbia ferito e abbandonato tutti noi” lo guardò negli occhi arrossati sbuffando mentre gli asciugò le lacrime che stavano riprendendo a scendergli “finiscila di piangere che cos’hai due anni?”, ma l’altro continuò a singhiozzare e lo prese in un altro abbraccio che venne ricambiato subito “A-Xian ha sempre due anni” mormorò ed entrambi sapevano che quella battuta era un ricordo dei vecchi tempi quando era con loro anche Yanli "sì lo fai" mormorò lentamente.
Dopo essersi detti addio nella mente di A-Cheng si udì la voce di Tsubaki:
“Ah finalmente riesco a rintracciarvi!” e il coltivatore dovette trattenersi della smorfia sorpresa
“Era ora che ti manifestassi!” rispose l’altro al che la voce sbuffò
“Bè scusami, comunque sono pronta per riportarvi a casa” e il coltivatore ronzò dicendogli di aspettare un attimo.
Poi si rivolse a Wei Wuxian “credo sia il momento di andare, non sappiamo esattamente quanto tempo sia passato nella nostra dimensione e poiché siamo… anomalie non vorrei che ci fossero problemi con uno o entrambi i nostri mondi” e tutti concordarono con le sue parole sebbene non tutti furono felici di quello che volesse dire; i tre viaggiatori si rimisero accuratamente nella matrice creata lasciando che Wuxian, assieme all’aiuto silenzioso di Tsubaki (di cui il coltivatore demoniaco non sapeva l’esistenza), invertissero il potere della matrice e quando il trio vide una luce accecante iniziare a manifestarsi rapidamente dal fondo del simbolo, A-Cheng li guardò tutti di sfuggita prima che il suo sguardo si soffermasse sul coltivatore nero e rosso dicendogli, appena prima che il fascio di luce li racchiuse “abbia cura di te…A-Xian” concedendogli un piccolo, ma sincero, sorriso prima che sparissero tornando nel loro mondo.
Quando ricomparirono esattamente dove si trovavano prima notarono che erano passate poco meno di due ore “uhm pensavo peggio” affermò Li sollevato che non fossero passate troppe ore, giorni oppure mesi “già l’ultima cosa di cui ho bisogno è una denuncia di scomparsa a mio nome” scherzò il coltivatore viola con divertimento di Xichen e Li il quale disse drammatico “sarebbe crudele da parte tua spezzeresti molti cuori” “ah?!” ribatté l’altro.
Mondo della coltivazione:
Wuxian rise con le lacrime quando sentì le ultime parole del suo ex…no del suo shidi e il suo sorriso piccolo e sincero prima che pianse nuovamente, ma silenziosamente e mentre gli altri gli diedero spazio per ricomporsi lo sentirono comunque dire “lo farò A-Cheng e proteggerò anche Jin Lin anche se mi odiasse e questa volta manterrò la mia promessa” guardando il cielo pima di guardare la matrice e distruggerla rendendola irriconoscibile ‘nessuno verrà mai a sapere della sua esistenza’ pensò e disse al cadavere feroce “ho bisogno che tu dimentichi l’esistenza di questa matrice, A-Cheng ha ragione rischio di mettere in pericolo l’equilibrio naturale di questo mondo ed eventualmente dell’altro” fece una pausa “e così facendo potrei mettere in pericolo anche A-Lin, oltre che la setta Yumeng-Jiang, e questo non posso permetterlo…ho già causato abbastanza guai e sofferenze a tutti loro” nonostante le parole ammonitorie contro se stesso gli altri lo videro risoluto nel suo intento e non triste.
“Wei Ying non ha causato guai, erano incidenti involontari” disse suo marito in difesa, ma l’altro scosse la testa guadandolo “no Wanji non sono stati incidenti involontari, non tutti almeno, A-Cheng e Xichen avevano ragione sul fatto che devo pensare di più alle mie azioni ed essere consapevole delle possibili implicazioni che le mie creazioni possono portare al resto del mondo se usate in modo sbagliato… lo confesso in realtà non ci ho mai pensato molto” vedendo che l’altro sembrò pronto a protestare continuò con un piccolo cipiglio “perché sei così pronto a dare addosso solo a mio fratello? Sono sempre stato definito immaturo, oltre che irresponsabile, e adesso riguardando le mie azioni precedenti posso vedere che non avevano del tutto torto quando me lo dicevano dovresti essere contento che giustamente mi assumo le mie responsabilità, come tu stesso mi hai detto ai primi tempi di fare, eppure non sembra essere così… come mai?” alle sue domande il coltivatore Lan si tese leggermente sorpreso dalla formulazione di esse che sembravano quais un accusa, anche gli altri tre ragazzi e il Generale Fantasma furono sorpresi.
Lan Wanji, sebbene preso alla sprovvista alla domanda dubbiosa del suo consorte, gli rispose alla prima domanda serio e severo “perché ha ferito Wei Ying con il suo orgoglio e la sua gelosia” fece una pausa proseguendo poi “perché ti ha costretto a perdere il tuo nucleo per le sue azioni egoistiche e perché…ti ha ucciso” sentendo questa risposta gli altri aggrottarono la fronte confusi finché Wuxian parlò “che stai dicendo? E Jiang Cheng non mi ha ucciso” non credendo a quello che l’altro gli disse ‘A-Cheng non l’avrebbe mai fatto e se mi avesse colpito non l’avrebbe fatto apposta, anzi conoscendolo si sarebbe ferito lui piuttosto che farlo’ pensò sentendosi oltraggiato dal fatto che il marito pensasse questo di suo fratello fu, però, riportato al presente quando sentì la voce di Shizui dire “signor Wei veramente q-questo è ciò che si sa” e il coltivatore demoniaco strinse un po’ le mani dicendo “ero sospeso in quel dannato burrone quindi saprei se Wanyin mi avesse ucciso o meno non pensate?” il tono aspro e quasi brusco che aveva usato fece sussultare i presenti, anche il Generale Fantasma che però domandò “a-allora che cos’è successo?” curioso di sapere se il suo rancore per questa azione che credeva l’ex leader avesse fatto fosse mal riposto, “...mi sono lasciato cadere” affermò sospirando il coltivatore demoniaco.
Wanji sentendo questo scosse la testa veemente “ho visto la sua lama colpirti e tu sei caduto” ma ancora una volta Wuxian scosse la testa “chiaramente hai visto male Wanji ero lì e posso assicurarti che non è andata così, è vero che ha sollevato la lama ma non mi ha mai colpito, A-Cheng deviò la traiettoria all’ultimo secondo e Sandu colpì una roccia grande che si trovava vicino alla mia mano, dov’ero aggrappato, e in quel momento ne ho approfittato per liberarmi dalla tua presa e cadere nel vuoto…chi diavolo ha messo in giro la voce che mio fratello mi abbia ammazzato?!” mentre disse ciò sentirono e videro l’aura del suo potere aumentare di poco, cosa che li rese cauti ma sorprendentemente fu Jingy a rispondere “no-n si sa di preciso chi fosse, m-ma tutti quelli presenti alla battaglia concordarono che fu lo stesso Sandu Shengshou ad uccidere il suo ex shidi a causa della morte della sorella…e lui non ha mai affermato o smentito la cosa, quindi è così che è stato deciso come la storia fosse andata” sentendosi a disagio quando notò il nuovo e piccolo aumento di potere oscuro e quasi giurò di vedere un briciolo di odio negli occhi del coltivatore demoniaco rivolto a chi non saprebbe dire ‘ma è molto probabile non a suo fratello’ pensò.
“È una stronzata! Perché non si è difeso?!” domandò ad alta prima che fu illuminato da un pensiero ‘oh Dio quindi ha dovuto convivere anche con il fatto che l’hanno acclamato come se fosse un eroe per aver ucciso suo fratello dando per scontato i suoi sentimenti, e probabilmente complimentandosi…oh A-Cheng che cosa ho fatto? E perché cavolo non hai detto niente?!’ si ritrovò a pensare triste e arrabbiato con se stesso, con A-Cheng e soprattutto il mondo ipocrita della coltivazione, solo per sentire poi la voce di Zizhen dire “f-forse l’ha fatto per senso di colpa” al suono della sua voce tutti gli occhi puntarono su di lui e Jingy domandò “in che senso?” e l’altro si leccò un po’ le labbra nervosamente per l’attenzione che stava ricevendo, soprattutto da Wei Ying, spiegando “s-sicuramente l’ex Capo Setta di Yunmeng-Jiang era distrutto e arrabbiato per la morte della sua amata sorella e questo spiegherebbe perché ha alzato la lama contro il signor Wei all’epoca tuttavia, come ha affermato pocanzi lo stesso Wuxian, alla fine non l’ha colpito veramente ma questo nessuno lo poteva sapere al di fuori di loro due, inoltre nonostante non l’abbia colpito non l’ha neanche tecnicamente aiutato”.
Fece una pausa proseguendo concentrandosi sul coltivatore vestito di nero “e solo dopo che sei caduto, signor Wei, dev’essersi sentito scioccato e in colpa per non averti aiutato perché comunque, come ha detto lui stesso prima che se ne andasse, ti ha sempre voluto bene e voleva che tu tornassi a casa e…”si fermò un attimo “e cosa?” chiese lo stesso Wuxian invitandolo ad andare avanti con voce neutra, così incerto l’altro quasi mormorò “…e a causa di questo rimpianto ha lasciato che tutti attribuissero la tua morte alla sua stessa persona in modo da punire se stesso per non essere riuscito ad aiutarti, nonostante tutti i tentativi che abbia provato a fare e non riuscendo a riportarti indietro… o così posso supporre dato che non ha mai mostrato molte emozioni dopo quella battaglia nei riguardi di chiunque tranne suo nipote e la Setta e mai all’esterno di questi due”.
Per qualche secondo ci fu un silenzio tombale prima che si sentì una piccola risata isterica “-AH AH AH!…Cazzo sarebbe una cosa tipica di A-Cheng” eppure le sue risate non contenevano altro che rabbia e frustrazione e forse qualche accenno di isterismo “Dei perché quando vogliamo fare qualcosa l’un per l’altro ci feriamo sempre?!” e rimase così per un minuto, ma poi ebbe un altro dubbio e con uno sguardo serio si rivolse a Lan Wanji dicendogli “Lan Wanji voglio che mi rispondi onestamente…hai creato problemi a Jiang Cheng sia dopo la mia morte che quando sono tornato?” al silenzio teso, e forse scioccato dell’altro, il coltivatore demoniaco lo prese come una risposta affermativa e socchiuse gli occhi “che cosa hai fatto” volle sapere serio “s-signor Wei-” tentò di dire Shizui, ma fu fermato dallo sguardo d’avvertimento di quest’ultimo “per favore statene fuori, questa è una cosa tra me e Hanguang-jun” e l’uso del soprannome fece capire a tutti che questa volta l’altro era molto serio così tacquero tesi sperando che la cosa non degeneri in uno scontro.
Alla fine il Generale Fantasma parlò piano e colpevolmente “m-maestro Wei chiedo perdono io…ho mancato di rispetto a Jiang Cheng insultandolo”, sentendo quelle parole Wei Wuxian si rivolse al cadavere feroce chiedendogli quasi freddamente “in che modo e che cosa gli hai detto” nervoso e spaventato per l’atmosfera pesante che si stava sempre più creando egli rispose in maniera sommessa, ma abbastanza udibile “i-io... gli ho detto c-che non era mai s-stato alla tua altezza e…” si fermò “e cosa? Continua” gli comandò l’altro, che stava stringendo leggermente le mani a pugno, con voce particolarmente calma, troppo calma per non destare sospetti e ansia nel Generale “e c-che quello che aveva ottenuto e-era solo grazie a te…al tuo n-nucleo dorato” e appena finì il terreno sotto di loro iniziò a tremare poco alla volta facendogli chiudere gli occhi strettamente e sobbalzare gli altri.
Per un instante Wei Wuxian provò di nuovo un odio sviscerale per quello che il cadavere Wen aveva detto ‘come osava dire qualcosa del genere, ha dimenticato chi è ?!’ pensò tuttavia cercò di tenersi sotto controllo riducendo il potere che sentiva addensarsi dentro di sé “con quale autorità lo hai fatto? Pensi che sarei stato felice di questo? Hai dimenticato che la sua…la nostra setta è stata decimata dai Wen…dalla tua setta?” sentendo l’accusa nelle sue parole il cadavere feroce si rimpicciolì su sé stesso non sapendo come giustificarsi, in fin dei conti sapeva che l’altro aveva ragione anche se ha disertato rimane comunque un membro dell’ex setta Wen che ha sradicato e incendiato l’altra setta, poi lo sentì chiedere “Hanguang-jun ha fatto lo stesso vero? Bada a non mentirmi Generale Fantasma, sono gli abbastanza arrabbiato” l’avvertimento gli fece abbassare la testa mordendosi un po’ il labbro, ma a Wei Ying non serviva altro così si rivolse all’altro coltivatore “hai mancato di rispetto ad un capo Setta, il Maestro Lan sarebbe così deluso da te e anche Lan Xichen a maggior ragione considerata la loro relazione attuale” dicendo con quasi disprezzo.
Le parole ferirono un bel po’ l’altro coltivatore, ma a Wei Wuxian non sembrava importare “dimmi, Generale Fantasma, che cosa ha fatto precisamente Lan Wanji” interrogò risolutamente “W-Wei Ying io-” “che cosa? Mi risponderai onestamente se te lo chiedo? Ho già un paio di sospetti al riguardo e spero davvero e vivamente di sbagliarmi” lo interruppe il coltivatore vestito di nero, poi rivolse lo sguardo penetrante e con le pupille rosse al cadavere feroce che fissò il terreno spaventato e con le spalle tese, ma si sentì obbligato a rispondere dato che si sentiva male per le sue azioni, e sapendo anche che sua sorella sarebbe stata delusa dal suo comportamento probabilmente, oltre che il comando nella voce dell’altro lo obbligava a seguire i suoi ordini “ha m-mancato di rispetto mostrandogli a m-malapena la deferenza per un membro del suo status e con la sua autorità e h-ha alzato…ha usato il suo potere, come pr-rima, sul ex Leader e… gli h-ha fatto cadere il suo copricapo quando visitammo la sala ancestrale della setta Yunmeng Jiang, prima dell'incidente del Tempio”.
Queste parole lasciarono i tre discepoli ammutoliti e scioccati per la gravità delle azioni esercitata dall’altro coltivatore che avrebbe potuto portare, come minimo, ad uno scontro tra sette e sicuramente la setta Lan non avrebbe avuto molto vantaggio o scampo considerando che la setta Jin si sarebbe schierata sicuramente con la setta Jiang e la setta Nie invece sarebbe potuta essere neutra considerando il loro capo, ‘o con la stessa setta Jiang considerando le circostanze tra lui e quelle del fratello dell’attuale leader’ pensarono all’unisono i discepoli guardandosi a vicenda improvvisamente sentendosi quasi male per il rischio che hanno corso e che potrebbero ancora correre a causa delle conseguenze di Lan Wanji.
Wei Wuxian non poteva credere alle sue orecchie il Lan ha davvero fatto ciò? “tu…tu hai mancato di rispetto a mio fratello in questo modo?! Un capo setta...” chiese ringhiando con tono basso e quasi pericoloso guardandolo per la prima volta con disprezzo “ti rendi conto delle conseguenze che sarebbero potute accadere se Jiang Cheng avesse fatto parola con qualcuno di quello che hai fatto? O se qualcuno ti avesse visto? Ti rendi conto della gravità dell’atto che hai commesso?!” durante la breve pausa strinse le mani a pugno così forte da sentire le unghie forzare la pelle del palmo facendola sanguinare, cominciando solo adesso a capire il dolore e le ingiustizie che suo fratello aveva passato e sopportato pe tutti quegli anni, chiuse gli occhi cercando sempre di più di non perdere la calma, ma si sentiva vacillare e stava davvero faticando a non sbottare e scagliarsi contro ciò che lo circondava.
“Wei Ying, non avrebbe detto niente a causa del suo orgoglio ed era la mia parola contro la sua, ero-“ il coltivatore bianco sì acquietò quando notò che l’altro coltivatore vestito di nero lo guardò con accenni di rabbia e scontento “tu non sai niente di lui o di me! Credi di farlo ma non è così, sai le stesse cose degli altri!” s’avvicinò di due passi verso l‘altro con alcuni tentacoli neri fuoriuscire dalla sua energia oscura in avvertimento causando gli altri tre ragazzi a indietreggiare mentre il Generale Fantasma si mise leggermente più vicino al gruppetto con il corpo teso e preoccupato per il possibile evolversi della situazione attuale.
“Non avevi alcun cazzo di diritto di dire niente riguardo a cose di cui non sai nulla, a parte quello che pensi di sapere a causa delle tue personali e presuntuose convinzioni!” il Lan spalancò gli occhi alle parole dure e velenose che l’altro gli praticamente urlando “W-Wei-“ “NO!” l’interruppe subito l’altro alzando la voce e una ventata di pressione del suo potere si sprigionò facendo sussultare tutti colpendoli e facendoli arretrare spaventati “non ti dovevi assolutamente permettere di fare qualcosa del genere, è una mancanza di rispetto che io nemmeno mi sarei mai sognato neanche lontanamente di fare, anche quando ero un ragazzino sciocco a Cloud Recess!!” la presunzione delle azioni di suo marito verso ciò che restava della sua famiglia lo fecero infuriare sempre di più, anche solo a pensare al fatto era sufficiente per farlo.
“Jiang Cheng soffriva già abbastanza per la situazione della sua setta e per aver perso tutta la sua intera famiglia, e per causa anche mia, oltre che per la pressione ricaduta sulle sue spalle in giovane età e in conseguenza della tragedia, non meritava niente di quello che gli è successo e gli Dei solo sanno quanto mi rammarico di alcune delle scelte che ho fatto e che avrebbero potuto essere evitate se la situazione l’avessimo gestita meglio” fece una breve pausa “ma noi, io e lui, l’avremmo fatto senza che tu o chiunque altro mettesse bocca nei nostri affari!” respirò un po’ affannosamente “ e non aveva bisogno anche del tuo carico di colpe e accuse entrambe infondate!” finì tremando di rabbia.
“Adesso capisco perché la Setta ti ha trattato in maniera a malapena civile e mi guardava male e con freddezza, pensavano che io fossi al corrente di tutto ciò che hai fatto e che deliberatamente stavo mostrando anche io il minimo rispetto per il loro capo per compensare le tue azioni…che idiota sono stato a non indagare e provare a chiedere informazioni, anche solo per curiosità, ma credevo che gli insegnamenti Lan fossero una tua valuta e non mi è mai passato per la mente il fatto che tu saresti stato capace di avere un comportamento così inappropriato e di basso livello di questo tipo”.
Di nuovo queste parole colpirono il Lan duramente “Wei Ying io…non volevo turbarti” cercò di dire allungando la mano, ma l’altro la schiaffeggiò via, e questo forse fu più doloroso delle parole “ah non volevi turbarmi? Bè credo che tu ci sia riuscito non sono turbato… sono incazzato!!” imprecò “ probabilmente non tanto con te quanto con me stesso per essere stato così stupido e cieco, pensi che ti sarei stato grado per quello che gli hai fatto se l’avessi scoperto?! Per addossargli colpe non necessarie e con cui non c’entrava niente? Per addossargli le conseguenze delle mie azioni?!” domandò a raffica facendo un'altro passo avanti.
“S-signor Wei per favore, capisco che sia turbato, m-ma si calmi” tentò di dire Shizui da dietro il cadavere feroce venendo però ignorato “non sono stato io a risollevare la Setta da zero, non sono io che mi sono occupato della sepoltura di quei pochi corpi martoriati e a malapena riconoscibili che sono stati recuperati dal massacro e dopo la guerra, non sono io che ho ricostruito le case e gli edifici in macerie o i ponti o Lotus Pier, la mia stessa casa, e non ho dato rifugio a quelli che avevano perso tutto!!” urlò “io non ho fatto niente di tutto questo, lui ha fatto tutto e lo avrebbe potuto benissimo fare anche senza il suo dannato nucleo se gli fossi stato vicino come ci eravamo ripromessi!! Un nucleo che ho scelto io di dare senza alcuna costrizione da parte sua, motivo per cui l’ho tenuto nascosto!!” ci fu una breve pausa lanciando un’occhiataccia laterale oscura al cadavere feroce che abbassò lo sguardo a terra colpevole, “A-Cheng ha riportato Yunmeng-Jiang al suo antico splendore e anche oltre…io non ho fatto niente di tutto questo e quanto me ne sto pentendo adesso” finì di mormorare e il suo potere vacillò abbassandosi leggermente sopraffatto di uovo dal senso di colpa.
A seguito del suo sfogo ci fu un silenzio succinto e così teso che quasi si poteva vedere a distanza e l'aria poteva esser tesa poteva essere tagliata con un coltello, intanto il gruppo vide come le emozioni turbinarono nel volto e nell’espressioni di Wei Wuxian il quale stava cercando di calmarsi per evitare che facesse qualcosa di stupido ed esplodesse ‘ho bisogno di calmarmi e di stare lontano da loro, non riesco neanche a guardarli’ pensò adirato, ma sapendo che doveva farlo così prese un sospiro, per quanto piccolo fosse, e s’incamminò “s-signor Wei dove va?” domandò Zizhen “ho bisogno di calmarmi in questo momento oppure rischio di fare qualcosa di stupido e infrangerei di già la promessa che gli ho fatto” con fermandosi ma continuando ad avanzare “non mi seguite o userò la coltivazione demoniaca per fermarvi e in questo momento sarebbe terribile…per voi chiaramente” li minacciò guardandoli con occhi estremamente rossi supportando la sua minaccia prima di guardare la matrice sul terreno e assicuratosi che fosse irriconoscibile e disintegrata proseguendo per il suo percorso non degnando nessuno dei presenti di un occhiata lasciandoli preoccupati e molto a disagio per tutto quello che è successo.
Non sa quanto vagò ma ad un certo punto si ritrovò da solo e la prima cosa che fece fu dare un pugno ad un albero ignorando il dolore che provava per colpirlo ancora e ancora mentre le lacrime di rabbia, dolore e frustrazione scorrevano dai suoi occhi scusandosi ancora e ancora nella sua mente con tutti quelli che ha fallito (suo fratello, sua sorella e suo nipote) all’improvviso, però, si fermò quando udì una voce parlare:
“Ciao Wei Wuxian” lo chiamò una voce facendolo sussultare
“Chi sei?” domandò lui in risposta
“Sono Tsubaki e sono quella che ha portato A-Cheng nell’altro mondo quando morì” rispose la voce
“Capisco…” poi aggiunse volendo riposte
“È vero che Wanji gli ha mancato di rispetto in modo grave?”.
“Sì lo è” rispose aggiungendo poi “mi dispiace che le cose siano andate così tra voi, molte incomprensioni e determinate situazioni potevano essere risolte se foste stati più bravi nel comunicare tra voi”
“Già, non siamo proprio intelligenti sotto quell’aspetto e non è che la nostra famiglia abbia aiutato” rise tristemente riconoscendo le incomprensioni tra loro che li ha portati a ciò.
“Quello sì infatti mi dispiace dirlo, ma non mi piacevano i vostri genitori sono stati irresponsabili e hanno lasciato che i loro problemi personali gravassero su di voi... però adesso avete risolto no? Dovresti essere un po’ più felice” disse ancora la voce per tirarlo un po’ su
“Sì, ma non su questo...e comunque lui non è più qui e mi manca” disse sempre malinconico.
“Ma non ho diritto a pensare questo, non volevo che soffrisse a causa mia volevo solo aiutarlo… e mi dispiace per le azioni di Lan Wanji” aggiunse
“So che ti dispiace, ma ormai non si può fare niente per cambiare il passato… però puoi sempre sperare che magari in un'altra vita le cose andranno diversamente, che in quella vita sarete dei fratelli uniti e magari anche con una famiglia che vi mostri amore e vi sostenga senza compararvi più del necessario o affatto” disse la voce
“Sarebbe bello anche solo stare insieme e basta, senza odiarci” disse desideroso ma rattristato dalla consapevolezza che ci sono poche possibilità che succeda.
“A-Cheng non ti ha mai odiato lo sai vero? Era arrabbiato, ferito e depresso per essere stato abbandonato ancora una volta dalla persona che amava e a chi voleva con lui, come hanno fatto tutti gli altri” affermò
“Jie manca a tutti e due” disse l’altro tristemente cercando di non pensare a quella che lui prenderà come un accusa ‘giustamente meritata’ pensò tra sé
“Lo fa, ma non è a lei che mi riferivo Wei Ying” ribatté la voce
“A chi allora perché non posso essere di certo io” volle sapere curioso ma anche forse invidioso (?).
“Sei davvero denso Wuxian una cosa che avete in comune tu e lui, oltre che la scarsa comunicazione sui vostri sentimenti” si lamentò essa e il coltivatore giurò che poteva sentirla roteare gli occhi “invece mi riferisco a te stupido, sapeva tanto che Yanli sarebbe andata con il pavone e l’avrebbe vista di meno a causa del suo matrimonio e delle varie questioni e compiti di cui sarebbe stata responsabile una volta sposata, ma voi due no sareste rimasti insieme giusto? Dopotutto sareste dovuti diventare gli orgogliosi ‘Gemelli di Yumeng-Jiang’ governare insieme la setta lui capo e tu il suo consigliere”
Le parole della voce fecero sia ridere in maniera acquosa e quasi isterica che rattristare l’uomo stesso e aumentare il suo dolore e senso di colpa “forse la prima delle promesse più importanti che ho infranto e di cui mi pentirò fino alla fine”
“Va bene A-Cheng è venuto a patti con questo, sa che non può incolparsi delle decisioni che gli altri hanno preso per sé stessi…ma sappi che ti ha sempre voluto bene anche quando diceva di odiarti o ti urlava contro una piccola parte di lui ti ha sempre amato e lo farà sempre, non importa se siete separati e uno in un altro mondo…voleva solo averti al suo fianco”.
“A-anche io l'ho sempre amato…ero così stupido e ingenuo da ragazzino che rendeva tutto come se fosse un gioco o con superficialità non sapendo le conseguenze delle mia azioni, non ho mai voluto questo” confessò con le lacrime
“Lo sa Wei Wuxian” lo tranquillizzò la voce
“Dato che sai tutto volevo sapere come ha perso il suo nucleo?” le domandò lui dopo un po’ di silenzio.
“E se la risposta non ti piacesse?” domandò a sua volta la voce.
“Immagino che dovrò conviverci” rispose senza umorismo.
“Quando tu, lui e tua sorella eravate fuggiaschi e ricercarti vi siete fermati in una locanda lungo la strada perché vostra sorella si ammalò ricordi?” alla fine iniziò a dire e aspettando il suo cenno continuò “ti sei fermato ad una bancarella ed eri distratto per notare come le guardie Wen ti accerchiarono fino a che non era troppo tardi per te per fare qualcosa, A-Cheng nel frattempo uscì alla locanda e li vide circondarti e così, in un impulso, si lasciò vedere di proposito affinché le guardie lo rincorressero sapendo che avrebbe avuto una possibilità in più di non essere ucciso dato che era un capo clan, al contrario tuo”.
“C-Cosa? Io non…perché l’ha fatto!?!” domandò sbalordito e arrabbiato per le azioni stupide del suo shidi.
“Perché eri suo fratello Wuxian ti voleva bene e non voleva perdere un altro membro della sua famiglia…inoltre era il Capo Setta, no? Quindi era suo compito proteggere te e Yanli” rispose Tsubaki dolcemente.
“…Cazzo…cazzo!” imprecò ancora e ancora sentendo le lacrime scendergli.
“A-Cheng non se n’è mai pentito, ora capsici però il tradimento che ha provato quando ha saputo del trasferimento del nucleo a sua insaputa, per lui è come se il sacrificio che ha fatto non avesse avuto importanza né per te e né per sé stesso”.
“Non avrebbe dovuto!” gridò piangendo
“Voleva Wuxian e conoscendolo lo farebbe di nuovo a dispetto di quello che potresti dirgli tu o chiunque altro”.
“…Siamo proprio due idioti” affermò
“Sì lo siete” acconsentì la voce facendo sbuffare l’altro coltivatore migliorando leggermente il suo dolore.
Quando la conversazione finì la voce se ne andò e Wuxian non la sentì per molto tempo dopo allora, e due ore dopo la loro separazione raggiunse il gruppo ma non rivolse a nessuno la parola e mantenne le distanze con Lan Wanji per un lungo periodo per fargli capire che le sue azioni non lo avevano reso affatto felice e anche se poi perdonò in parte le azioni del Lan non le dimenticò mai e il suo comportamento cambiò da quel giorno in poi.
Fine Mondo della coltivazione .
Notes:
As you can see, I wanted to make this chapter in order to give a better closure to our beloved A-Cheng and Wei Wuxian because honestly, as it was dealt with in the film series, (I admit I haven't seen the second season of the anime yet) I it seems to have been a bit hasty and not very detailed especially, from Jiang Cheng's point of view... or maybe I'm remembering wrong but, in that case, you can take it as my version of the comparison between the two!
Let me know know what you think if you want :)
Chapter 17: Capitolo 17 - Interaction between Li and Shoto
Notes:
Hi my dear readers!! I'm sorry i didn't post last week but between various holiday commitments i didnìt have the chance to post...but i'll make up for today!
From this chapter we will move on the relationship that will be created between Li and Shoto!
I hope you like it! ;)
Chapter Text
Due giorni dopo la riconciliazione dei due fratelli nel mondo della coltivazione Li, Mei e Shinso raggiunsero Izuku ai cancelli prima di entrare tutti assieme “allora ci vediamo tutti nel mio laboratorio!” gridò la ragazza spumeggiante prima di salutarli “come fa ad essere energetica di prima mattina?” borbottò Shinso mezzo addormentato “mah a volte penso che prenda qualcosa” rispose distrattamente il moro; poi i tre si divisero a loro volta raggiungendo le loro rispettive aule e la giornata iniziò normalmente; quando fu l’ora di pranzo tutti e quattro si radunano al loro solito tavolo con anche i ‘Gladiatori’ ma durante le conversazioni Li sembrò notare qualcosa di strano nel comportamento di Shinso, non che fosse particolarmente teso o altro eppure aveva la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava, ma per il momento lasciò perdere, mentre si trovava nei giardini Li si sedette di nuovo sotto l’albero dell’altro giorno e fu raggiunto, proprio come l’altra volta, da Shouto Todoroki stesso il quale si fermò poco prima mordendosi il labbro incerto solo per sedersi a distanza e restare in un reciproco silenzio.
Shouto guardò con la coda dell’occhio il ragazzo dai capelli scuri per qualche istante, ripetendo l’azione un altro paio di volte, prima di posarsi definitivamente sull’erba sotto di lui strappandone qualche filo; “posso sentire i tuoi pensieri vorticare fino a qui e questo mi fa distrarre” parlò dopo qualche tempo facendolo sussultare e spalancare gli occhi, guardò verso l’altro incontrando i suoi occhi azzurri che sembravano inchiodarlo sul posto e dopo averli osservati per un po’ di tempo pensò ‘sono proprio come quelli di Touya’ tuttavia invece dire qualcosa scosse la testa distogliendo lo sguardo, “...sembri stressato” affermò di nuovo l’altro dopo averlo osservato e non avendo ricevuto risposta, a quel punto Shouto rispose incerto “h-ho preso a cuore quello che mi hai detto quel giorno all'allenamento e sono migliorato nei punti che mi avevi detto” fece una pausa nella quale regnò il silenzio “e lui lo ha usato come pretesto per aumentare l’intensità dell’allenamento…immagino di essere stanco” finì lo studente aggrottando la fronte alla fine.
Li avrebbe detto stronzate, ma non era il suo posto farlo e comunque l’altro era abbastanza grande da ribellarsi se lo voleva, ma poi una vocina gli disse ‘ma lui non ha nessuno che lo aiuterebbe se dovesse farlo no? Lui non ha un A-Cheng o un Xichen da cui andare o che lo sosterrebbe…non è come te’ ovviamente l’altro lo ignorò preferendo dire “ai tuoi insegnanti lo hai detto? Oppure sono così ciechi da non vedere il tuo stato attuale?” domandò “non ho detto niente e loro non hanno fatto domande, anche se Eraserhead sembra essere un po' preoccupato” rispose sentendosi in qualche modo amaro per la cosa “bè dovresti fare qualcosa perché crollerai continuando così” disse Li scrollando le spalle eppure dentro di sé sentì una lieve scossa di disagio, “…lo so” rispose a bassa voce l’altro che quasi non lo sentì poi calò un silenzio comodo che rilassò un poco lo studente bicolore fino a che la pausa finì non seppe che gli occhi dello studente moro lo seguirono per tutto il tragitto.
Li ebbe la sensazione che il capolavoro avesse in mente qualcosa e non si riferiva solo alla stanchezza che gli aveva detto di avere ‘e comunque chi se ne frega di lui’ pensò eppure una piccolissima parte dentro di sé era…a disagio per il pensiero e lo frustrava il motivo dopotutto non aveva niente da spartire con lui, e il resto della famiglia Todoroki, il suo umore irritato dev’essersi fatto percepire sufficientemente perché qualcuno se ne accorgesse di fatti sentì uno del suo gruppo chiedergli “tutto bene Li? Sembri distratto” esclamò Ami, curiosa dello stato del suo amico, ed egli rispose “sì scusa stavo solo pensando a qualcosa” “un penny per i tuoi pensieri?” aggiunse lei leggermente divertita e lui scosse la testa “solo… voglio chiedervi un parere” disse e il gruppo ad esclusione di Mei, Izuku e Shinso, poiché la prima stava aiutando Power Loader con un piccolo progetto mentre Shinso chiese a Izuku d'insegnargli qualche trucchetto per capire le possibili debolezze di un avversario (avevano invitato anche lui ma disse che avrebbe passato questa volta).
I Gladiatori annuirono aspettando che continuasse “ok allora facciamo un ipotesi dove ci sono due persone: soggetto 1 e soggetto 2 va bene?” aspettò al loro conferma prima di proseguire “il soggetto 1 non ha e non vuole avere niente a che fare con il soggetto 2 e la sua famiglia, ma questo quest’ultimo sembra essere curioso del soggetto 1 e in qualche modo cerchi una sorta di comunicazione con questo” fece una pausa; “e al soggetto 1 l’attenzione piace?” domandò Ami durante la pausa “no perché, come detto prima, non vuole avere a che fare con l’altro” le rispose il moro.
“Questi soggetti hanno una connessione in qualche modo? Tipo parenti o amici di vecchia data, conoscenti, persone che si sono allontanate per anni?” domandò con voce curiosa Yuki e Li era pronto a rispondere di no quando si fermò incerto su cosa dire ed infine optò per una mezza verità “potrebbe essere, in ogni caso il dilemma è questo: perché il soggetto 1, nonostante la sua chiara intenzione di non voler niente a che fare con lui, si sente… curioso (?) di ciò che potrebbe affliggere il soggetto 2? Considerate che quest’ultimo non ha una buona situazione famigliare e non sembra stare bene” aggiunse all’ultimo.
Dopo che finì di raccontare la situazione ipotetica e il suo dilemma il gruppo rimase in silenzio contemplativo finché Ami cominciò a parlare “bè è chiaramente un dilemma un po’complicato perché ci sono vari fattori da tenere in conto ad esempio: la relazione tra questi due soggetti poiché se si tratta di rapporto di amicizia o altro potrebbe semplicemente essere il fatto che nessuno vuole vedere il proprio/a amico/a, o anche cotta, soffrire” fece una pausa prima di continuare “ma se invece si tratta di un parente o di un membro dello stesso nucleo familiare è chiaro che si vuole proteggerlo/a, soprattutto se il soggetto 1 è maggiore del soggetto 2, poiché si sa che è una cosa "normale" tra fratelli e sorelle che il più grande di loro tende ad essere più protettivo sul più piccolo, anche se dipende dal rapporto tra i due e come i genitori li fanno crescere”.
Li rifletté per un po’ scacciando rapidamente la prima ipotesi, lui e il capolavoro non erano amici e nemmeno fratelli se non biologicamente parlando e proprio per questo non voleva accettare neanche la seconda ipotesi “e se non fosse nessuna delle due teorie?” domandò al che Yuki prese parola “allora potrebbe essere il fatto che ha vissuto in qualche modo un esperienza simile a quella che sta passando lui, considerando che hai detto che la sua situazione familiare non è delle migliori” scuotendo la testa.
Poi Chiro parlò per la prima volta “o ancora una combinazione di entrambe le teorie” e il moro lo guardò interrogativamente e lui si spiegò “potrebbe essere che siano fratelli o fratello e sorella e che per qualche motivo il soggetto 1 se ne sia andato lasciando il soggetto 2 da solo, magari convinto che sarebbe stato bene considerando che solitamente i fratelli più piccoli sono sempre più…salvaguardati dai genitori o dai parenti più del maggiore (questo vale anche tra sorelle, ma in tutti i casi molto spesso ciò potrebbe creare discrepanze o gelosie nel più grande), ma che poi si sia accorto che il trattamento subito dal soggetto 2 non era, in realtà, come si aspettava”.
Li onestamente era sorpreso quanto il trio si avvicinò tanto alla realtà dei fatti e rimase ancora più sorpreso quando Shila parlò, anche lei per la prima volta, andando ancora più vicino degli altri “è una situazione in cui sei coinvolto tu stesso?” e qui Li si tese leggermente, ma si costrinse a rispondere con tono neutro “certo che no Shila, non ho fratelli o sorelle per quanto ne so” si costrinse a mantenere la postura calma nonostante lo sguardo indagatore della ragazza che sembrava avere dubbi sulla sua risposta, alla fine però scelse di dire “se lo dici tu… comunque mi associo a quello che hanno detto gli altri anche se potrebbe essere una sorta di senso di colpa collegato in qualche a quello che ha detto Chiro ovvero che il soggetto 1, nonostante quello che afferma, in realtà si preoccupata (anche se poco) delle sorti del soggetto 2 che sia per il probabile grado di parentela o meno è indifferente, ma non vuole ammetterlo il che lo porta sentirsi probabilmente frustato con se stesso” scrollando le spalle.
Dopo quella conversazione Li ringraziò il gruppo avendo molto su cui riflettere e così fece per il resto della giornata anche quando si stava dirigendo ai giardini per aspettare Shinso e Izuku, dopo aver salutato i Gladiatori, per andare a casa insieme, solo per essere poi riportato alla realtà quando vide lo stesso Shouto Todoroki camminare nella sua stessa direzione sembrando perso nei suoi pensieri anche lui e a questo Li quasi sbuffò, o forse lo fece davvero perché lo vide concentrarsi su di lui spalancando così leggermente gli occhi che per un attimo Li si chiese se lo avesse immaginato.
Quando i loro sguardi s’incontrarono i due si fissarono creando una sorta di tensione e non di ostilità, sorprendentemente per entrambi, ma più di…imbarazzo (?) o qualcosa del genere, questo finché Li fece un sorrisetto interrompendola e dicendo con tono divertito “so di essere abbastanza bello da guardare nonostante le mie cicatrici, ma non mi è mai capitato di essere guardato così a lungo da te…a parte durante l’esercitazione di eroica alla quale ho partecipato e che Izuku a registrato” notando con estremo divertimento come l’altro sbatté le palpebre e arrossì un po’ distogliendo lo sguardo, dopo che si ricompose a sufficienza disse “m-mi dispiace non volevo offenderti o metterti a disagio” ma Li scrollò le spalle.
Dopo qualche secondo Shouto si avvicinò un po’ di più prima di fermarsi a debita distanza e dire “io…” cominciando un po’ incerto all'inizio, ma procedendo poi più spedito “volevo ringraziarti ancora per quei consigli e critiche che mi hai dato l’altra volta dopo lo scontro, mi hanno aiutato molto e posso già vedere dei progressi…”; a Li però sembrava che non fosse tutta lì la faccenda e affermò di fatto “sento che c’è un ’ma’ da qualche parte” e sentendolo dire ciò lo studente di eroica si morse leggermente il labbro prima di dire “è solo che… provo ancora disagio ad usare il mio fuoco e non so come superare questo blocco” sospirò stancamente.
E l’altro studente di conseguenza domandò “è per questo che non sembri dormire? Perché questo non andrà bene a lungo andare” scosse la testa (il che era un po’ strano poiché sembrava che l’irritazione che avesse avuto per il capolavoro per tutto quel tempo si fosse trasformata via via in qualcos’altro e vederlo in quello stato di stanchezza e spossatezza non lo faceva sentire bene come si sarebbe aspettato) e Shouto lo sapeva bene infatti abbassò lo sguardo a terra, poi però sentì l’altro sospirare e dire “ascolta Todoroki, il tuo fuoco è una parte di te che ti piaccia o no e come tale devi imparare ad accettarlo così come devi accettare il fatto che ti serve per il tuo equilibrio corporeo se non vuoi sentirti male e mettere a rischio il tuo benessere fisico e mentale”.
Lo studente eterocromatico era la corrente anche di questo “ma è difficile ogni volta che lo guardò mi ricordo di lui e… di mia madre” si toccò istintivamente la cicatrice sull’occhio “e quello non lo voglio…non voglio ricordare loro, non voglio rivivere il trauma” s’interruppe per un istante prima di terminare “…non c’è nessun altro che ha un quirk di fiamme nella tua famiglia? Intendo non per forza stretta” domandò di nuovo Li e qui il finto moro lo vide tendersi e dire “non ho mai incontrato gli altri miei parenti da quanto posso ricordare, quindi non so di loro e sì, avevo un fratello più grande che aveva ereditato le fiamme più calde di quelle del donatore di sperma ma da quello che so non è più qui... dicono sia morto”.
Quando lo disse Shouto lo guardò molto brevemente con tristezza, ma solo quel momento fugace bastò per far entrare nella testa di Li il leggero dubbio che Shouto potesse sapere qualcosa o avere di nuovo un'altra delle sue teorie cospiratorie, ma veritiere questa volta ‘che palle’ pensò scocciato; tuttavia evitò del tutto quei pensieri al momento “capisco…bè non è che devi per forza ricordarti di lui o qualche parente quando lo usi, dopotutto non è il suo quirk, ma è il tuo no? Dunque scegli tu che significato dare alle tue fiamme: possono rappresentare la tua passione verso qualcosa, il tuo amore per qualcuno, la tua protezione verso coloro che ritieni importanti, oppure per proteggere te stesso, anche l’odio per qualcosa o qualcuno… o ancora anche alle fiamme della dannazione dove vorresti mandare Endeawhore” ghignò all’altro notando con una piccola soddisfazione il piccolo sorrisetto che ottenne in risposta oltre che dire “potrebbe essere una buona idea questa”.
Mentre rimasero in silenzio sentirono dei passi seguiti dalla voce di Izuku “oh cielo voi due insieme e senza nessun incendio o scontro tra titani, è grandioso! Non trovi Shinso?” esclamò guadagnandosi un gestaccio dal finto moro “sì sono d’accordo dovremmo festeggiare l’evento” resse il gioco divertito ma anche interiormente sollevato per ovvi motivi “fottetevi tutti e due!” “bè sono sicuro che si possa organizzare se è con te” ribatté il verdognolo godendosi come il Todoroki più giovane e Shinso si strozzarono con la saliva “accidenti Izuku se sei così sessualmente frustato posso aiutarti a trovare qualcuno” roteò gli occhi al cielo Li “ti offri volontario? E da quando sei un esperto? Sappi che ho gusti particolari” gli domandò Izuku mettendogli un braccio sulle spalle “ti piacerebbe saperlo vero, sono sicuro che troverò” ribatté a tono scherzoso l’altro alzando insieme le sopracciglia.
I due continuarono a battibeccare sotto lo sguardo divertito e un po’ arrosato di Shinso e Shouto anche se guardava i loro comportamento con quello che si potrebbe essere definito invidia e questo non sfuggì al suo compagno di studi di eroica; dopo qualche altra battutina il gruppo si divise con il trio andando verso la loro casa e Shouto nella direzione opposta ancora con la gelosia che l’accompagna, l’intento di Shouto era quello di affrontare Li e chiedergli se c’era la possibilità che potessero avere una relazione di qualche tipo ‘e a giudicare dalle ultime conversazioni che abbiamo avuto ultimamente potrebbe essere possibile’ pensò tra sé sentendosi speranzoso e sollevato per la possibile situazione tanto che si accorse di avere un piccolo sorriso sul volto anche quando entrò in casa e Fuyumi glielo disse.
Jiang Cheng si trovava in giro per comprare dei rifornimenti su richiesta del suo datore di lavoro poiché erano tutti impegnati e tesi per l’ultima ristrutturazione che in realtà era più una restaurazione di una Chiesa e del suo arredamento con l’aggiunta di una vetrata centrale e mentre gli altri si stavano occupando del controllo della struttura e sistemare ove serviva, lui e altre due persone si stavano occupando dell’intagliamento e decorazione della vetrata richiesta, cosa che A-Cheng non sapeva essere possibile poiché il vetro era un materiali estremamente fragile quindi intagliarlo sembrava quasi impossibile, ‘ma a quanto pare in questo mondo questi superpoteri sono molto versatili’ pensò.
Alla fine fu deciso di mandare lui a comperare i materiali poiché tra tutti era considerato il più indicato dato il suo successo nel suo lavoro con i vari materiali e la sua conoscenza di essi, ma mentre stava per entrare nel negozio del fai da te si scontrò con una persona “mi scusi signore ero perso nei miei pensieri” si scusò il ragazzo chinandosi rispettosamente prima di alzare gli occhi e in quel momento entrambi si riconobbero “s-salve signor Jiang, mi rincresce di nuovo per sbatterle contro” gli disse Shoto “va bene può capitare di essere distratti” rispose senza preoccupazione e scrollando le spalle “tu stai bene?” domandò invece e il ragazzo sembrò sorpreso della domanda ma annuì “sì, grazie”.
A seguito della piccola chiacchierata Jiang Cheng salutò con un cenno il ragazzo bicolore e fece per entrare quando, con la coda dell’occhio, lo vide tendersi stava per chiedere quale fosse il problema quando si udì la voce rombante e tuonante di una certa spazzatura fiammeggiante che fece sussultare un po’ tutti i presenti “SHUOTOO!!” e A-Cheng lo vide fare una smorfia, come lui probabilmente, ‘non è un mio problema’ si disse per non lasciarsi coinvolgere in altri problemi con altri ragazzi ‘mi bastano già quelli che ho, non sono un dannato babysitter’ pensò, tuttavia sapeva bene che tipo di uomo era l’eroe numero 1 e, brontolando al suo cuore gentile, sospirò dicendo “se vuoi puoi entrare con me, ho delle commissioni da sbrigare e puoi aspettare che quell’essere passi” e, dopo averlo detto, si girò ed entrò nel negozio. Shouto guardò la schiena dell’adulto che camminava con passo deciso e fiero dentro il negozio e prima che potesse pensarci ulteriormente entrò con lui seguendolo all’interno.
Appena entrato Jiang Cheng si diresse nella sezione che gli serviva cominciando a dare uno sguardo in giro ai prodotti mentre il Todoroki gli stava quasi attaccato osservandolo con curiosità mentre sceglieva i materiali “posso sapere cosa stai cercando?” domandò confuso e curioso quando lo vide prendere due barattoli e dopo qualche istante fare una smorfia prima di rimetterne uno apposto “sto cercando dei colori di ottima qualità per decorare una vetrata e delle punte sottili e adatte per intagliarla in acciaio” dopo aver risposto schiccò al lingua “vieni, andiamo a chiedere allo staff” gli disse mentre iniziava a camminare seguito a ruota dal ragazzo.
Quando arrivarono al box informazioni una ragazza li accolse educatamente “salve posso aiutarvi?” domandando ai due “in realtà sì, la ditta dove lavoro sta ristrutturando un edificio dove bisogna intagliare e decorare una vetrata intricata dunque mi servono colori di ottima qualità e duraturi nel tempo, anche alle intemperie e delle lame sottili specifiche per trattare e intagliare questo tipo di materiale” parlò chiaro e coinciso sapendo chiaramente cosa cerca senza dubbi, Shouto rimase catturato dalla cosa mentre la ragazza al bancone sbatté le palpebre per un istante, forse sorpresa anche lei come lo studente ‘ma non credo sia solo per quello…’ pensò distrattamente lo studente di eroica, prima che rispose “certo signore, vado a vedere nei magazzini” detto ciò gli chiese di attendere mentre controllava e chiedeva ai suoi colleghi.
Mentre aspettavano il coltivatore chiese “allora cosa ci facevi da queste parti?” e il ragazzo rispose “passeggiavo, stare a casa a volte è…soffocante” e sbuffando l’altro disse “non mi meraviglio con quello in casa” riferendosi al padre dell’altro poi il ragazzo proseguì a parlare “sì, ma non è solo per quello a volte ho degli incubi e non riesco a dormire bene, spero che rilassarmi un po' possa aiutarmi” “hm in effetti Izuku, Li e Shinso hanno detto che recentemente sembri più stanco del solito e posso vedere che non sei esattamente in forma…lo hai detto a qualcuno dei tuoi inseganti? O meglio qualcuno di loro ti ha domandato qualcosa e ha indagato?” gli domandò, ma il ragazzo scosse e prima che potessero dire altro la ragazza tornò “eccomi scusate l’attesa, allora i colori li abbiamo mi deve dire quali gli servono e il loro prezzo è un po’ più alto degli altri ma la qualità è garantita, tuttavia per le lame purtroppo non posso far niente, al momento sono terminate ma abbiamo fatto l’ordine e dovrebbero arrivare tra domani e dopodomani, le va bene?” e Jiang annuì “bene allora che colori gli servono?” gli domandò la ragazza.
E alla sua richiesta Jiang Cheng le diede la lista “c’è possibilità che se ne aggiungeranno un paio” “nessun problema può tranquillamente prenderli quando gli arriva l’ordine o contattarci telefonicamente” rispose cordialmente e professionalmente la ragazza; quando tutto fu sistemato il coltivatore mandò un messaggio al capo chiedendogli se andava bene gli accordi che aveva preso e una volta ricevuto il permesso confermò la transazione “lascerò il numero dell’azienda, quando chiamerete può chiedere di parlare con il capo o con me, il mio nome è Jiang Cheng” e la dipendente annuì annotando il suo nome sotto il numero specificando l’ordine “ok tutto a posto, allora a presto signor Jiang e grazie per averci scelto!” li salutò e i due ricambiarono dopo aver preso i cinque barattoli.
Una volta usciti dal negozio Jiang era pronto a dire al ragazzo che poteva andarsene, dato che di Endeavour non si vedeva traccia, ma lo studente di eroica lo batté “posso accompagnarti a casa se vuoi, vorrei ancora godermi un po’ di libertà” e la frase poteva essere presa con un po’ di ambiguità, ma alla fine il coltivatore accettò e si fermarono alla stazione degli autobus, salirono attendendo la loro fermata, quando scesero Shouto scoprì che il mezzo li aveva lasciati proprio davanti alla casa dell’uomo “li terrò in casa e domani mattina dovrebbe venire uno dei miei colleghi a prenderli” rispose alla sua domanda inespressa.
Shouto aiutò l’uomo a porli vicino al muro al lato del corridoio in modo da non intralciare nessuno degli abitanti, appena li posarono il giovane sentì un rumore di passi che correvano per la casa “Eri quante volte ti ho detto di non correre per casa!?” disse ad alta voce il signor Jiang sospirando quando sentì delle risatine in risposta “fa attenzione lei –“ non riuscì a finire di avvertirlo prima che una palla di capelli bianchi svoltò dal corridoio lanciandosi contro l’uomo facendolo grugnire “ciao papà!!” trillò la vocina della bambina e Shouto guardò l’uomo sbuffare infastidito, ma era chiaro che era tutta una finzione dato che le stava accarezzando la testa salutandola di rimando “ciao piccola” anche se a bassa voce.
Eri si staccò dall’uomo prima di notare la presenza dell’altro ragazzo che sembrava un po’ a disagio e imbarazzato chiaramente non sapendo come interagire “c-ciao io mi chiamo Eri, tu chi sei?” salutò la bambina domandandogli infine e il ragazzo rispose “ciao Eri, io mi chiamo Shouto” facendo un piccolo inchino e lei annuì “sei amico dei miei fratelli e di Izuku?” e qui l’altro tentennò “ah non so se possiamo definirci così, ma mi piace pensare di essere almeno amichevoli tra noi” e lei, con sorpresa del ragazzo, annuì “sì capisco Li-nii e Shinso-nii sembrano un po’ intimidatori, ma in realtà sono dolci invece Izu è il contrario ” e qui A-Cheng sbuffò “se ti sentono ti accuseranno di minare la loro immagine da duri” roteando gli occhi e la bambina sussultò dicendo rapidamente a Shouto “non dire che te l’ho detto! Se lo farai Li non mi comprerà le mollettine per capelli e non giocherà più a prendere il tè!”.
E il ragazzo, sorprendendo se stesso, si ritrovò a ridacchiare “va bene non lo dirò…ma solo se riuscirò ad avere una foto come prova di loro due seduti a prendere il tè” e lei sembrava euforica “grazie! E ne ho già una di foto, aspetta te la faccio vedere!” esclamò prima di correre a prendere qualcosa “non correre…” sospirò stancamente l’adulto prima che si girò avvertendolo “spera per te che non lo sapranno mai perché io mi tiro fuori da future ed eventuali rappresaglie” scuotendo la testa facendogli cenno di seguirlo “viene qui non stare lì nel corridoio come se fossi un albero”.
A Shouto dispiacque abbastanza quando dovette andarsene, era rimasto giusto il tempo di prendere una bevanda e conoscere meglio Jiang Cheng ed Eri, ma sapeva che doveva tornare a casa quindi se ne andò prendendo il bus alla fermata davanti casa, ma prima di salirci si voltò verso la soglia della porta della casa notando Jiang Cheng ed Eri che lo guardavano, e quest’ultima gli sorrise facendogli un saluto con la manina gesto che lui ricambiò prima d’incrociare lo sguardo con l’adulto che gli fece un cenno di saluto, ricambiato, e salire sul mezzo lasciandosi alle spalle quella che avrebbe voluto essere la sua “casa”.
Li aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa in quanto aveva, ormai, questo sentimento da qualche giorno e grazie ad un paio di cose come, ad esempio, lo strano comportamento che Shinso iniziava a tenere a volte a scuola quando intravedeva il Todoroki eterocromatico incrociare i loro cammini, oppure un altro motivo era proprio riferito a quest’ultimo e a come lo guardava, infatti a Li sembrava come e lo studente di eroica volesse dirgli o chiedergli qualcosa, ma ogni volta sembrava ripensarci o non sapere che dire oppure, come in questo caso, sembrava che glielo impedissero.
“EHI ICYHOT! Perché diavolo continui a fissare quello lì?!” praticamente urlò Katsuki Bakugo il quale, in risposta, ricevette uno sguardo impassibile e una risposta altrettanto neutra “non vedo come questo possa interessarti” alla risposta il biondo diede in incandescenza, ma lo studente lo sorpassò andandosene e per tutto il tempo Li lo seguì con gli occhi; “ehi Li tutto bene?” domandò Izuku che si trovava accanto a lui ma in risposta ricevette dapprima un silenzio seguito poco dopo da una domanda “Izu non pensi che il capolavoro si comporti in modo strano?”.
Izuku rifletté sulla domanda posta dal fratello e in effetti, analizzando l’ultima settimana o giù di lì, poteva vedere che c’era una specie di piccolo schema come se il Todoroki più giovane, quando incrociava la loro strada, volesse dire qualcosa a per qualche motivo non lo faceva mai “in effetti ora che mi ci fai pensare sì, ho notato alcuni comportamenti strani…” iniziò a dire prima di spalancare gli cocchi leggermente e sussurrandogli "pensi che abbia di nuovo dei sospetti su di te?” domandandogli incerto e Li aveva il sentore che potesse essere la conferma alla sua teoria già formulata “potrebbe…e forse Shinso è al corrente di qualcosa, ho notato anche il suo comportamento strano” e Izuku un po’ preoccupato domandò di nuovo “che cosa facciamo?” ma Li scrollò le spalle “non facciamo niente, semplice” avanzando verso il laboratorio di Mei con un Izuku al seguito confuso.
“Come niente” disse il verdognolo e il ragazzo si spiegò “primo la nostra è una teoria e secondo, non ha senso dire nulla se il diretto interessato non lo farà per primo, non è che a me interessi qualcosa della famiglia Todoroki, inoltre se davvero vuole sapere qualcosa dovrà venire da me” “e se venisse gli dirai la verità?” lo incalzò il verdognolo, ma a questo Li non rispose poiché in fondo non sapeva neanche lui cosa avrebbe detto, tuttavia alla fine disse “…credo che dipenderà se questa ipotetica situazione si avveri e in che umore mi trovi...credo che dipenderà anche da cosa dirà Shoto".
La giornata scolastica terminò e gli studenti furono liberi di riposarsi per il giorno, ma non per Shouto poiché sapeva che a casa avrebbe dovuto affrontare Endeavour, dunque si preparò a ciò a quando aprì la porta non ci fu il grido dell’uomo fortunatamente e nemmeno Fuyumi il che lo confuse, ma poi si ricordò che oggi lei e Natsuo si sarebbero visti per andare a trovare la loro madre alla struttura, pensare a lei in qualche modo gli fece salire un brivido ghiacciato lungo la schiena; andò in cucina per prendere un bicchiere d’acqua e mentre lo face i suoi occhi caddero sul bollitore lavato e lasciato ad asciugare sul pianale della cucina, e nell’instante in cui successe la cicatrice dell’occhio destro gli provocò dolore, ma lui cercò d’ignorarla e bevve l’acqua e quando sciacquò il bicchiere e lo ripose a posto uscì dalla cucina e l’occhio, notò, non gli fece più male.
Dopo quel piccolo episodio controllò il suo telefono per controllare alcuni messaggi e lesse che suo padre sarebbe rimasto fuori fino al giorno dopo e lui si sentì sollevato che non avrebbe dovuto affrontare nessun ‘allenamento’ così ne approfittò per farsi un bagno rilassarsi e non pensare a niente, successivamente fece per andarsene in stanza tuttavia si fermò quando vide, con la coda dell’occhio, l’altare e il memoriale di Touya e si fermò di colpo osservandolo per qualche istante indeciso prima di dirigersi verso di esso.
Quando arrivò lì davanti non sapeva bene come comportarsi da un lato sapeva che Touya era vivo e quindi sembrava inutile ‘pregare’ la sua foto, eppure da un lato sapeva anche che il bambino che era prima dell’incendio era andato e che il nuovo Touya, o Li come si sarebbe chiamato adesso, sarebbe stato diverso da quello di un tempo…nonostante ciò però Shoto si ritrovò comunque ad unire le mani in preghiera per pregare sia il Touya che non conoscerà più sia per pregare che il nuovo Touya sia disposto a parlare con lui e ad avere un rapporto con lui, dato che non era stato possibile a quel tempo.
Rimase così per qualche tempo prima che s’inchinò all’altare dicendo rivolto alla foto “non odiarmi anche tu, voglio solo conoscerti” e poi se ne andò in cucina a mangiare qualcosa per poi andare a riposare tuttavia non ebbe un sonno tranquillo infatti si svegliò ore dopo sudato, ansimante e con il quirk quasi fuori controllo si coprì il viso con le mani e se lo strinse piangendo in silenzio.
Nel sogno di Shouto (forse semi AU)
Il piccolo Shouto stava cercando di trattenersi dal piagnucolare a causa del dolore delle sue ferite mentre si dirigeva verso il bagno per curarsi, prese il kit medico e iniziò a cercare di bendarsi e mettere i cerotti sulle ferite e tagli singhiozzando per tutto il tempo alla fine però le cure furono un disastro: la fasciatura era troppo lenta e dunque scivolava sul braccio e nonostante i cerotti fossero messi il sangue continuava a fluire sul pavimento cominciando a creare un piccolo ristagno di sangue sul pavimento del bagno così come le sue lacrime, voleva avere conforto, voleva essere abbracciato, tenuto, voleva che qualcuno lo curasse o lo amasse o che al meno gli insegnasse come bendarsi poiché di solito se ne occupava la madre…
Mentre si trovava lì a deprimersi non si accorse di passi che venivano nella sua stessa direzione e solo quando sentì la presenza si voltò di scatto con gli occhi spalancati nella paura che lui fosse tornato o anche la mamma, la quale aveva notato che sembrava essere cambiata nei suoi riguardi ma, con sua fortuna, non era nessuno dei due piuttosto era suo fratello maggiore Touya, il quale vide lo stato di Shoto e del bagno facendo così una smorfia “hai finito con quel kit?” domandò e non aspettando una vera risposta entrò attento a dove metteva i piedi per avvicinarsi alla scatola di pronto soccorso, allungò una mano e prese del disinfettante con dell'ovatta, un tubo di crema, delle bende anche per lui e si mise seduto a medicarsi.
Shouto osservò come suo fratello maggiore si curò da solo cercando di imitarlo, lo vide come si disinfettò prima i tagli e lo ustioni e come premette sulle ferite per fermare il sanguinamento, cosa che lui non aveva fatto, successivamente lo vide prendere il tubo di crema e come se la spalmò sulle bruciature trattenendo i sussulti, altra cosa che Shoto non aveva fatto, ed infine vide come si bendò le ferite facendo attenzione a quanto le strinse in modo che non cadessero o si sciogliessero, ma che non gli tolsero la circolazione del sangue e il piccolo tentò di replicarlo, tuttavia non sembrò riuscirsi così bene…
Quando Touya finì si controllò tutto e si alzò e fu allora che Shoto parlò “p…puoi a-aiutarmi…?” chiedendo con voce soffocata rivolto al più grande, la reazione di Touya fu quella di congelarsi improvvisamente come se fosse diventato una stalattite per qualche minuto prima di guardarlo negli occhi e Shoto si ritrasse un po’ “n-non so co—me fascia-armi” aggiunse “allora aspetta Rei, lo fa sempre no?” rispose in maniera fredda l’altro e fece per andarsene “…no non lo fa” rispose il bambino dai capelli bicolore “lei è strana…e fa…” s’interruppe mordendosi le labbra “mi fa paura…”.
Touya ascoltò le parole del capolavoro di Endeavour con uno sguardo neutro e quasi menefreghista eppure qualcosa nel suo tono vulnerabile e forse nel modo in cui il suo corpo tremava, se per paura o no non lo sa, o ancora nel suo sguardo quando ebbe il coraggio di guardarlo per qualche istante, lì Touya vide la disperazione, la paura, il dolore, ma anche una flebile speranza di ricevere aiuto da chiunque… anche da lui. Touya sapeva che l’altro era conoscenza della sua antipatia nei sui riguardi eppure, di nuovo, Touya sentì qualcosa di piccolo strappargli il cuore e dopo molto tentennamento prese un respiro profondo e si avvicinò al capolavoro abbassandosi e raccogliere le cose a terra ammucchiandole “guarda che cosa hai combinato” disse mentre riordinava e l’altro abbassò gli occhi lacrimosi verso il pavimento mormorando delle scuse, “…ti farò vedere come farlo una volta sola e basta chiaro?” le sue parole scossero il bambino che lo guardò con gli occhi spalancati e sorpresi, ma Touya poté vedere anche un piccolo sollievo in essi, ciò fece sentire un piccolo calore nel suo cuore che ovviamente ignorò del tutto e procedette alla dimostrazione.
Quando Touya finì Shoto aveva memorizzato quasi tutto quello che aveva fatto suo fratello maggiore, cercò di rimanere il più concentrato possibile, ma verso la fine del procedimento, e mentre l’altro gli stava spiegando come avvolgersi bene le bende, sentì i suoi occhi abbassarsi per la stanchezza se li strofinò cercando di rimanere vigile e ascoltare ciò che il suo nii-san stava dicendo, ma era molto difficile… Touya si accorse della cosa e scosse la testa continuando a parlare mentre finiva di bendargli l’ultima ferita.
E quando finì alzò lo sguardo solo per vedere il ragazzino dormire con la testa ciondolante e il corpicino indifeso dunque disse “tsk prima mi disturbi per insegnarti qualcosa e poi ti addormenti su di me…che viziato” affermò, anche se non sembrava esserci vero sentimento malevolo dietro le sue parole, prima di rialzarsi e ripulire il casino che l’altro aveva fatto pulendo il sangue, riordinando il bagno e riponendo a posto il kit medico.
Poi si lavò le mani e guardò in giù verso il capolavoro di Enji che era rimasto addormentato decidendo che fare e alla fine optò per lasciarlo lì ‘dopotutto non è un mio problema già è tanto che mi sia premunito di bendarlo’ pensò pronto a uscire, ma poi il ragazzino allungò una manina e gli afferrò l’orlo della maglietta facendolo fermare, Touya lo guardò e tutto ciò che vide fu un occhio azzurro aperto mentre l’altro veniva strofinato con l’altra manina e la sua piccola voce dire “grazie… nii-san” prima di lasciarlo andare provando a rialzarsi e camminare piano e in maniera un po’ barcollante verso la porta del bagno per andare in cameretta sua, mentre Touya lo guardò tutto il tempo sentendosi combattuto su come dovesse sentirsi.
Scosse la testa seguendo l’altro pochi secondi dopo tuttavia, pochi passi dopo essere usciti dal bagno, entrambi si fermarono quando notarono la loro madre passare per il corridoio della casa la quale si fermò di colpo, probabilmente notando la loro presenza, guardandoli e per qualche motivo Touya avvertì un piccolo senso di pericolo provenire da lei, ma la madre sembrò guardare esclusivamente il piccolo Shoto che il più grande vide fermarsi e tremare da capo a piedi come se avesse paura di lei…e fu allora che a Touya tornarono in mente le parole che il fratellino gli disse sulla genitrice poco fa e forse era proprio per questo che quando la vide voltarsi verso di loro, e avanzare verso Shoto, Touya fece un leggero rumore e incontrò gli occhi della madre catturandone l’attenzione e solo allora lei si fermò di colpo uscendo dall’improvvisa trance in cui cadde precedentemente e guardò spaventata sia Touya che Shoto prima di mettersi le mani alla testa e correndo verso la sua camera da letto e chiudersi a chiave mormorando a se stessa.
I due fratelli rimasero fermi, congelati come due statue, per un po’ prima che Shoto singhiozzò cercando di calmare la paura che aveva provato nel vederla in quello stato prima che si voltò un po’ all’indietro e incontrò lo sguardo di Touya, che guardava ancora dove prima c’era la mamma, e Shoto aveva la sensazione che fosse stato lui il motivo per cui la mamma aveva improvvisamente smesso di avanzare, ma non disse niente… si girò di nuovo camminando un po’ più spedito fino a raggiungere la sua camera e vi entrò girandosi verso Touya prima di mormorare “grazie…fratellone” e si diresse la letto prima di salirci e cercare di sistemare le coperte in maniera goffa a causa del braccio fasciato.
Touya non sa perché lo fece e cosa lo spinse a farlo, forse era stato posseduto come prima, ma entrò nella camera notando vagamente quanto fosse spoglia raggiungendo l’altro fino al letto e rimboccarlo con le coperte non disse niente mentre si assicurò che fosse coperto, spense la luce e se ne andò chiudendo la porta della camera. Shoto osservò ciò che Touya-nii fece per lui e non poté non sentirsi grato, sapeva che l’altro sembrava provare rancore e rabbia nei suoi riguardi anche se non riusciva a capire pienamente perché, ‘potrebbe essere colpa di padre dopotutto mi dice sempre che sono diversi da loro ed è per questo che non mi sopporta’ si ritrovò a pensare eppure lo aveva aiutato lo aveva bendato e insegnato come farlo da solo, oltre che lo aveva protetto dalla mamma…’quindi nonostante io non gli piaccia non mi odia così tanto’ si ritrovò a pensare nuovamente sorridendo in maniera sommessa e sincera.
Qualche notte dopo Shoto sentì dei rumori abbastanza distinti in una delle stanze che lo svegliarono abbastanza da renderlo anche curioso e dopo qualche secondo d’indecisione decise di scendere a vedere e piano piano seguì la luce fino alla porta semichiusa della cucina, dalla quale ora riconobbe il rumore che aveva sentito come un vociare, e appena prima che parlasse sentì sua madre dire al telefono cose strane come: ‘non ce la posso fare, ho paura!’ ‘voglio andarmene via da qui…voglio scappare!’ ‘non posso crescerli più!’.
Le parole confusero e rattristarono allo stesso tempo il bambino che non capiva bene che cosa stesse dicendo la madre la quale continuò a dire in maniera isterica ‘Touya è sempre più arrabbiato…lui e Shoto sono come lui e quando li vedo…tutto ciò che posso vedere è il loro padre!’ questo colpì tremendamente il bambino perché lui e Touya non sono come il loro padre, non hanno mai fatto male alla mamma o a nessuno… forse fu questo pensiero e quella confusione che lo spinse a parlare “mamma? Che cosa stai dicendo?” e la donna sussultò di colpo come se fosse spaventata da lui e il bambino non capiva perché, dietro di lui non sentì i passi di un'altra persona avvicinarsi probabilmente attirata anch’essa dalla luce della cucina e forse dalla conversazione.
Rei Todoroki interruppe improvvisamente il suo discorso isterico al telefono e si girò quando udì la voce di Shoto, “perché te ne vuoi andare?” chiese quest’ultimo con la voce ancora un po’ assonata mentre si strofinava l’occhio, e tutto ciò che qualsiasi persona poteva vedere era un bambino assonnato che poneva una semplice domanda alla propria madre, ma non per lei… Rei Todoroki vide l’unico occhio azzurro del figlio e tutto ciò che lei vide erano gli occhi del suo violento marito e in quel momento qualcosa scattò nella sua testa, come se fosse scattato un interruttore, e guidata da questa paura e illusione prese il bollitore dal fuoco continuando a guardare il figlio più piccolo con occhi spaventati e spalancati.
Shoto, sebbene avvertì un improvviso senso di paura e l’istinto gli disse di correre e allontanarsi (che non ascoltò), rimase lì confuso e spaventato a guardare mentre sua madre avanzava e fu allora che tutto avvenne in maniera repentina e nell'arco di pochi secondi…improvvisamente fu preso per i capelli dalla donna la testa costretta ad essere inclinata bruscamente verso l’alto e subito dopo la madre gli versò l’acqua estremamente bollente del bollitore sul lato destro del viso facendolo urlare di agonia e supplicarla di smettere di fargli del male mentre, nel frattempo cercava di sottrarsi come meglio poteva "mamma fa male!! SMETTILA!!".
Touya, che si era alzato perché aveva sete, si stava avvicinando curioso alla porta della cucina dove vide la luce accesa, e dalla quale sentiva anche un vociare, e all’inizio non si accorse affatto della presenza di Shoto lì davanti a lui infatti fu proprio quando sentì il grido di Shoto che si sporse frettolosamente solo per vedere come la sua genitrice versò l’acqua bollente sul viso del fratellino che immediatamente urlava disperato e in preda al dolore e lui stesso, dopo essersi ripreso dallo shock, si ritrovò ad urlarle contro “FERMA! CHE COSA STAI FACENDO!!?” prima che le diede una botta al braccio facendola inciampare e farle cadere il bollitore che rotolò per terra creando un rumore assordante che svegliò la donna dal suo crollo mentale, oltre che svegliare tutti gli altri occupanti della casa, la spinta di Touya fece sbattere Rei contro il pianale della cucina mentre guardava con orrore la scena davanti a lei e lo stesso ragazzino oltre che farla rendere conto di che cosa aveva fatto.
Touya nel frattempo si girò verso il bambino piegato a terra che ancora urlava dal dolore chiedendo aiuto mentre si copriva l’occhio bruciato, di corsa il Todoroki più grande corse al freezer lo aprì e prese tutti i siberini di ghiaccio che c’erano e li portò dal piccolo Shoto mettendogliene, con qualche difficoltà, sull’occhio “FA MALE…f-fa male!! A-AIUTO!” gridava il piccolo bambino e Touya si ritrovò a parlare cercando di calmarlo “shh lo so, ma il ghiaccio ti farà bene altrimenti avrai ancora più danni di quanti tu non ne abbia adesso” sentendo la voce dell’albino il bambino fermò i suoi movimenti e domandò con voce tremante e piagnucolosa “T-Touya-nii?” quando non ricevette risposta cercò di aprire l’occhio buono, ma l’altro lo rimproverò “non farlo, non aprirlo e sì sono io”.
Nel frattempo la madre osservò la scena ansimante, terrorizzata e incredula non sapendo come agire, ma non ce ne fu davvero bisogno poiché le urla, le grida e i vari rumori svegliarono tutti gli altri abitanti della casa tra cui la persona che nessuno dei tre presenti voleva vedere…Enji Todoroki corse a grandi passi verso la cucina sbattendo la porta facendola quasi uscire dai cardini e vedendo la scena, vedendo soprattutto la ferita di Shoto, guardò Rei in cagnesco “CHE COSA HAI FATTO DONNA!?!!” ed ella sussultò ritirandosi in se stessa piangendo e scusandosi.
Touya sapeva che ci sarebbero state urla e probabilmente percosse dunque prese una decisione rapida, recuperò i siberini con una mano e prese con l’altro braccio Shoto portandolo via da quella cucina e dai due adulti urlanti, mentre camminava vide Fuyumi e Natsuo svegli e spaventati vicino al salone e la prima chiese “c-che cosa è successo?” guardando preoccupata i due a l’albino scosse la testa “niente, vai a mettere a letto Natsuo…e chiudi la porta stasera” le rispose mentre proseguiva per la sua meta ovvero il bagno.
Quando arrivò mise seduto il bambino sulla tazza del water “fammi vedere” disse e l’altro tolse il ghiaccio e Touya quasi si sentì male fisicamente alla scena che vedeva: l’occhio destro di Shoto era tutto bruciato, leggermente gonfio e pieno di vesciche e sangue misto a lacrime era una visione raccapricciante “cazzo…domani Enji farà venire sicuramente il medico, ma fino ad allora suppongo dovrai continuare a tenerti il ghiaccio” parlò cambiando il siberino con il secondo premendolo sulla ferita “almeno evitiamo che ti gonfi ulteriormente” spiegò all’altro che cercava di trattenersi quanto più potesse dal piagnucolare.
“Tienilo così ok?” gli ordinò e l’altro lo fece singhiozzando mentre Touya cercò nel bagno una bacinella e la riempì di acqua fredda poi disse “puoi creare dei pezzi di ghiaccio?” il bambino lo guardò confuso e assonato al che spiegò “se crei dei cubetti di ghiaccio possiamo usarli per raffreddare ancora di più l’acqua in modo da farti gli sciacqui” la spiegazione sembrò convincerlo sufficientemente e concentrandosi il ragazzino creò tanti piccoli cubetti di ghiaccio che vennero presi dall’altro e messi nella bacinella.
Dopo qualche minuto di silenzio sentirono dei tonfi forti e le urla di Enji e le scuse di Rei urlate, non volendo continuare a sentirli il più grande chiuse la porta del sanitario restarono per circa 25 minuti lì dentro prima che Touya prese la bacinella e disse al fratellino di seguirlo “andiamo nella tua camera” e l’altro gli prese l’orlo della maglietta ed entrambi camminarono fino alla stanza di quest’ultimo.
Una volta entrati chiusero la porta e Touya posò la bacinella sul comodino vicino al letto prima di prendere il più piccolo e metterlo a letto poi guardò l’ora e disse con una smorfia “dovremmo fare degli sciacqui ogni tanto” il bambino non sembrò capirlo del tutto ma annuì, “cerca di dormire” gli disse aiutandolo a sdraiarsi e il piccolo ne approfittò per prendergli la manica del pigiama “r-resti con me?” “…non è che abbia molta scelta, non puoi farti gli sciacqui da solo combineresti un disastro e nessuno aiuterà qui dentro”.
Successivamente prese il panno che aveva lasciato a mollo nella bacinella con il ghiaccio, tolse il siberino che il Shoto aveva ancora in mano e gli mise la fascia intorno all’occhio legandolo dietro la testa “so che non è comodo, non è che io sia un medico, ma dovrai accontentarti per stanotte” parlò l’albino e in risposta ebbe un semplice ringraziamento “g-grazie per aiutarmi, anche se non ti piaccio…nii-san” poi l’altro si addormentò stanco a tutto ciò che era successo.
Non seppe come qualche ora dopo Enji andò alla sua porta e l’aprì dove però venne affrontato da Touya, il quale rimase lì per tutta la notte cambiandogli la fasciatura riuscendo miracolosamente a non svegliarlo… qualche giorno dopo ci fu l’incendio dove Touya morì e Shoto giurò di essersi svegliato proprio qualche minuto prima che apprese la notizia come se sapesse che qualcosa di brutto fosse accaduta al suo nii-san e le lacrime che pianse per lui, e il relativo dolore, rimasero impresse nei suoi ricordi come un dolore onnipresente “Touya-nii…” mormorò piangendo.
Fine sogno
Quando Shoto si svegliò di soprassalto sentì gli occhi umidi accorgendosi che stava piangendo a causa dell’incubo, dopo ciò ebbe alcuni problemi a tornare a dormire dunque restò seduto a letto prendendo la foto che teneva sotto il cuscino, quella che raffigurava lui da neonato essere preso in braccio da Touya, e l’osservò tenendola poi stretta contro al cuore, questo lo calmò eppure nonostante ciò non riuscì a dormire troppo poiché si svegliò ogni mezz’ora per le ultime due ore e la mattina dopo infatti guardandosi allo specchio vide delle occhiaie che sembravano peggio di quanto fossero in realtà, e quando Fuyumi gli chiese come stava e se aveva bisogno di un giorno di pausa lui gli disse di stare bene e che non ce n’era bisogno “ho solo avuto un incubo la notte scorsa” e lei accettò la spiegazione anche se era un po’ turbata sapendo che questa non era la prima vota che l’altro aveva problemi a dormire,.
Alla fine Shoto si fermò e le parlò “posso farti una domanda” e al suo cenno lui chiese “quando…mi ha bruciato” e Fuyumi sapeva che si riferisse alla madre “T-Touya era…lì? Oppure no?; Fuyumi si tese alla domanda e si morse il labbro non sapeva che rispondere poteva inventarsi qualcosa o scegliere di non rispondere ma non sembrava giusto nei confronti di Shoto così decise di rispondere così “no, lui era già…” e il ragazzo sbatté gli occhi annuendo “ho capito…grazie” le disse prima di uscire di casa.
A scuola tutti potevano vedere che il Todoroki aveva delle occhiaie derivate dalla mancanza di sonno e la cosa turbò non poco alcuni suoi compagni oltre che Eraserhead, che informò Nezu, e quando ci fu la ricreazione Nezu chiamò il giovane Todoroki nel suo ufficio e lo studente confuso seguì il suo insegante di casa fino all’ufficio del preside dove fu fatto sedere sul divano “grazie per essere venuto, allora Todoroki-kun va tutto bene?” e il ragazzo annuì “sicuro? Perché quelle occhiaie possono far intendere il contrario e so che non è la prima volta che succede…va tutto bene a casa?” qui il giovane si tese e annuì incerto “sì…” “sai che se c’è qualcosa puoi parlarne con me o con Eraserhead vero? Anche con Hound Dog se vuoi.
Lui lo sapeva, ma considerando che alcune cose riguardavano la vera identità di Li non sapeva se la chimera e il suo insegante ne fossero a conoscenza…qualcosa nel suo sguardo deve averlo tradito perché la chimera disse “è una cosa che riguarda tuo fratello Touya?” sentendo il nome il ragazzo dai capelli bicolore sussultò e spalancò leggermente gli occhi, Eraserhead aveva il presentimento che l’altro potesse andare in uno stato di panico dunque si affrettò a dire “non devi preoccuparti Shoto lo sappiamo, ce lo ha detto lui stesso e come sono sicuro che saprai, lo sa anche Recovery Girl e lei ci ha detto che l’hai scoperto” questo sembrò calmare e agitare un po’ lo studente, ma non del tutto.
“Ho…Ho solo fatto un brutto sogno stanotte” cominciò a dire il giovane in quanto oramai non c'era bisogno che se lo tenesse per se “e non sono riuscito a dormire bene dopo di esso, non c’è niente di cui preoccuparsi” Nezu annuì bevendo il tè “capisco…e riguardava la tua infanzia presumo” affermò più che chiedere e di fatti l’altro annuì spiegandogli “sono stati due episodi insieme uno non so se sia accaduto o no e l’altro non credo sia mai avvenuto perché lui era già…” s’interruppe all’ultimo, l’eroe sotterraneo parlò dolcemente “puoi raccontarcelo? Parlarne potrebbe aiutarti” e l’altro si morse il labbro prima di chiedere “voi sapete della mia famiglia?” e lo sguardo che i due si scambiarono gli disse tutto “sì tuo fratello ci ha raccontato tutto e dal suo punto di vista” disse sempre il moro triste e così il giovane raccontò del suo sogno e di entrambi gli episodi.
Ovviamente i due ascoltatori erano tristi e arrabbiati per quello che i due fratelli avevano subito “io…credo che il primo, a differenza del secondo, possa essere vero forse l’ho solo rimosso, e per quanto riguarda il secondo ho chiesto a Fuyumi e lei mi ha detto che lui già non c'era più" si fermò stringendo leggermente le mani apprensivo "però anche con ciò potrei dire che non mi ha odiato del tutto o così tanto da non debellare del tutto la possibilità di un rapporto tra noi…giusto?” domandò alla fine guardandoli prima di guardare la tazza di tè e Nezu rispose tristemente “non posso rispondere con certezza Shoto-kun, ognuno di voi è stato colpito in maniera diversa eppure simile in qualche modo…il giovane Touya in un modo e tu nell’altro, ma sempre dalla stessa persona…o più correttamente persone” disse, ma vedendo come l’altro abbassò la testa aggiunse “tuttavia so che in alcune occasioni avete avuto una conversazione civile e pacata quindi non c’è motivo di escludere a prescindere una futura riconciliazione tra voi”.
Shoto guardò la chimera negli occhi per vedere se ciò che intendeva fosse vero e non sembrava mentire “se posso darti un consiglio, direi che il modo migliore per agire sia quello di palare chiaramente su quello che hai scoperto…d’altronde potrebbe essere che il nostro caro Li abbia già i suoi sospetti, è molto intelligente e perspicace”.
Dopo ciò Shoto si aprì un po’ raccontando della sua infanzia e quando se ne andò si sentì solo un po’ più leggero sapeva che non era molto ma aveva imparato ad accontentarsi, mentre camminava sentì delle risate e cercando con lo sguardo vide Li ridere insieme a Izuku e la ragazza dai capelli rosa e si ritrovò a camminare nella loro direzione se ne accorse solo quando sentì la voce del ragazzo dagli occhi verdi chiamare il suo nome “Todoroki-kun, va tutto bene?” guardandolo dapprima confuso e dopo un po’ preoccupato per lo sguardo leggermente perso dell’altro, probabilmente era per le occhiaie si disse, rimase in silenzio qualche secondo prima di annuire ovviamente ciò non convinse nessuno dei presenti.
“Sei un pessimo bugiardo lo sai?” disse schietto Li guadagnandosi un rimprovero silenzioso da Izuku, ma lui rispose “me lo hanno detto, ma non ho mai dovuto mentire prima, a nessuno importava abbastanza da chiedere” e se questa frase non fosse già così deprimente bastava vedere l’aria stanca che lo abbracciava, sospirando Li socchiuse gli occhi lievemente prima di allungare la mano e prendere il braccio del Todoroki più giovane dicendo agli altri due, visibilmente preoccupati, “aspettatemi qui” poi senza aspettare riposta o aggiungere altro si allontanò da dove si trovavano per andare in un posto in cui andava ogni tanto mentre Shoto si lasciò trascinare notando vagamente come alcuni studenti li guardarono avanzare confusi e curiosi e quando arrivarono all’albero, dove Shoto riconobbe s'incontrarono ogni tanto in silenzio, Li lasciò andare il braccio dello studente girandosi a guardarlo con occhi socchiusi “qual è il problema” affermò piuttosto che chiedere.
Li osservò come l’altro aprì bocca, forse per mentire e sapendo di questa possibilità lo stroncò subito “non mentirmi perché come ho già detto non ne sei molto capace” questo sembrò farlo tacere prima che guardò in basso “…non ho dormito la scorsa notte a causa di un incubo” affermò “riguardava parte della mia infanzia e c’eri…c’era Touya e mi sono svegliato piangendo tutto qui” sentendo ciò Li aggrottò la fronte “è questo che ti ha turbato? La sua presenza in esso?” domandando confuso, ma vide l’altro scuotere la testa “no, non è quello che intendevo! I-io volevo solo…che fosse vero” confessò sempre con lo sguardo verso il basso mentre gli raccontava ciò che era successo “volevo che fosse lì quando non sapevo come curarmi e bendarmi (anche se non so se questo sia successo e l’ho semplicemente dimenticato o no)…quando mi protesse dalla mamma e quando…quando mi curò l’ustione e si assicurò che la mia scottatura all’occhio non peggiorò, come se avessi potuto perdere l’occhio” si morse il labbro prima di farsi coraggio e guardare l’altro negli occhi “volevo che non mi odiasse e che fosse mio fratello maggiore, che mi capisse e non avesse rancori contro di me”.
Dopo averlo detto il ragazzo si strofinò il viso asciugandosi l’umidità degli occhi mentre Li rimase in silenzio sorpreso dalle parole dello studente eterocromatico, il quale si ricompose prima di arrossire imbarazzato “mi dispiace per lo sfogo, ma forse ne avevo bisogno” s’inchinò aggiungendo poi “e grazie per avermi ascoltato ed esserti preoccupato per me” successivamente si voltò e rimise su la faccia impassibile che aveva quasi sempre, ma dopo pochi passi sentì l’altro parlare “…per quanto ancora intendi mantenerti tutto dentro?”.
Shoto fu confuso dalla domanda e si girò interrogativamente al che l’altro roteò leggermente gli occhi “non sono uno stupido Todoroki, so che hai dei sospetti su di me e su chi io sia” quest’affermazione audace fece tendere lo studente di eroica “non sei poi così sottile, ma dentro di te hai anche un'altra serie di traumi e sentimenti che non hai mai affrontato e se non li fai uscire fuori non te ne sbarazzerai mai” aggiunse ed egli aprì la bocca per dire qualcosa ma non gli uscì niente continuò a guardare il ragazzo con uno sguardo leggermente malinconico e allo stesso tempo desideroso, ‘perché non dice niente?’ s’interrogò mentalmente il moro tinto ma quando l’altro ancora non parlò scosse la testa e scrollò le spalle “va bene, quando vorrai smettere di essere un idiota allora…ci vediamo” lasciò in sospesa la frase prima di sorpassare il ragazzo bicolore scioccato e incerto.
Mentre lo studente vedeva la schiena del moro allontanarsi sempre di più da lui venne colto da un'improvvisa voglia di fermarlo voleva così tanto raggiungerla, ma non ci riuscì, sembrava che qualcosa lo teneva incatenato forse a causa delle proprie insicurezze e paure nel caso la loro riunione non andasse a buon fine, forse a causa delle conseguenze che sarebbero potute accadere quando la sua famiglia (I Todoroki) lo sarebbero venuti a sapere, perché tanto sarebbe successo, forse per tutte queste ragioni e/o altre ancora…in ogni caso non ebbe il coraggio di afferrare l’opportunità che l’altro gli lanciò ‘sono proprio un codardo’ pensò mentre si allontanò.
Quella sera mentre Fuyumi e Shoto stavano cenando senza Endeavour, poiché fu chiamato a causa di un attacco da parte di alcuni Nomu, l’atmosfera era più tranquilla ed i due parlarono rilassati o meglio Fuyumi parlava più di Shoto mentre quest’ultimo ascoltava “-tra l’altro oggi sono stati così carini Shoto! Mi hanno regalato due piante con una lettera molto dolce!” il ragazzo ascoltò sua sorella parlare trovandosi più assolto del solito e questo sembrò farle piacere, cosa che a lui piaceva.
Sua sorella era sempre stata una ragazza gentile e dolce nonostante l’infanzia deprimente che hanno avuto, cercava sempre di appianare le cose nella loro incasinata famiglia e questo era ammirevole da un punto di vista, però Shoto non capiva perché ci mettesse tanto sforzo considerando che la cosa secondo lui era impensabile, e credeva che in fondo anche lei lo sapesse perché quando ne parlava c’era sempre un aria malinconica e tesa, quasi abbattuta, ma quando parlava del suo lavoro Shoto la vide cambiare completamente i suoi occhi erano illuminati di gioia quando parlava della sua classe e dei loro progressi ai suoi occhi era davvero felice di quello che si stava creando e lui sperava davvero che lei abbandonasse questo ideale della famiglia unita, perché ogni volta che lei doveva pensare a questo quella luce nei suoi occhi e il suo atteggiamento allegro e frizzante si affievoliva e lui non voleva che per colpa di quel maledetto donatore di sperma Fuyumi doveva passare attraverso questo tutte le volte, anche se per alcuni sembrava che lo volesse lei stessa…”ne Shoto posso dirti una cosa?”.
Ritornò al presente quando sentì la sua voce domandargli qualcosa “sì, che cosa?” rispose lui e la vide poggiare la scodella sul tavolo “non so come dirlo ma ci proverò…quando sono andata a trovare la mamma l’altro giorno lei mi ha chiesto una cosa” iniziò a dire e lui si tese all’istante ma non disse niente permettendole di finire di parlare e lei continuò “mi ha domando come stavi e…” s’interruppe momentaneamente “e che gli avrebbe fatto piacere rivederti una volta…so che per te potrebbe essere difficile e puoi rifiutarti! M-ma hai mai considerato la possibilità di visitarla all’ospedale? Almeno una volta?”.
Shoto restò congelato quando la senti parlare di questo argomento rivedere sua madre era una cosa a cui non ci ha mai pensato attivamente, non dopo quella storia del bollitore, certo lui sapeva che lei aveva avuto un crollo psicotico a causa degli abusi di Endeavour e sentiva che questo dovrebbe essere una giustifica parziale per le sue azioni…però da un altro lato lui non c’entrava niente con quella storia perché suo padre abusava anche di lui come di lei e gli altri, quindi il suo motivo per non averci mai pensato era anche legato alla paura, lui aveva paura che sua madre lo avrebbe aggredito di nuovo come quella volta “Fuyumi io…non me la sento di andare a trovarla” rispose con tono di scusa “ho ancora incubi al riguardo e…ho paura Yumi” guardandola negli occhi le confessò “ho paura che lei mi faccia male di nuovo”.
Fuyumi ascoltò con il cuore spezzato la risposta di Shoto sapeva che per lui era stata traumatico, quello che la mamma gli aveva fatto era assurdo e per alcuni versi imperdonabile, eppure aveva ancora una flebile speranza che magari tutto questo potesse essere lasciato nel passato e provare ad essere una famiglia normale ‘non essere sciocca Fuyumi solo tu sembri volerlo, Natsuo non sarà mai d’accordo neanche sotto tortura, la mamma non riesce a stare vicino ad Endeavour senza avere un crollo, e a quest’ultimo non sembra importandogliene tanto di tutti noi a parte di Shoto, per quanto riguarda suo fratello minore… hai appena sentito la sua risposta’ disse una voce dentro di lei, Fuyumi annuì “ho capito, mi dispiace di avertelo chiesto, ma la mamma me lo aveva chiesto quindi è solo per questo che te l’ho detto” poi i due finirono di mangiare e lui salì in camera dopo averla aiutata a lavare i piatti e ad averle augurato la buona notte.
Quella notte Shoto ebbe un altro incubo ed in questo c’era sempre Touya e lui ma questo ricreava la scena di uno dei suoi numerosi e dolorosi allenamenti finché…
Nel sogno (UA)
Shoto stava sputando bile mentre si teneva lo stomaco con le braccia bruciate, “ALZATI SUBITO! COME PRETENDI DI BATTERE ALL MIGHT SE SEI UN TALE DEBOLE?!” rimbombò la voce tuonante e aspra di Endeavour, intorno a loro la sala d’addestramento era soffocante a causa delle sue fiamme l’aria era rarefatta che al piccolo Shoto quasi svenne, “HO DETTO DI ALZARTI!” urlò di nuovo colpendo con un bastone il pavimento della stanza a pochi millimetri dal suo giovane corpo e lui si strinse in se stesso “n-no-n riesco…” disse tra un gemito di dolore e l’altro “tsk patetico” disse sprezzante colpendolo con il bastone al fianco “MUOVITI E ALZATI!” ripeté ignorando i suoi piagnucolii, nessuno dei due era a conoscenza che una persona li stesse osservando.
Endeavour lo stava colpendo di nuovo e Shoto strizzò gli occhi in attesa dell’ennesimo colpo, pronto a lasciarsi svenire, e sentì lo spostamento d’aria verso di lui poi lo schiocco di qualcosa, ma non ci fu dolore per lui di conseguenza aprì gli occhi e…vide davanti a lui Touya che parò il colpo del bastone con il suo braccio e l’altra mano aperta in modo protettivo davanti al piccolo Shoto il quale osservò tutto con occhi spalancati; prima che l’adulto rimproverò l’altro ci fu un’altra serie di passi e con la coda dell’occhio i due fratelli videro Fuyumi con gli occhi spalancati.
“Fuyumi prendi il capolavoro e portalo via” affermò la voce di Touya mentre non distolse lo sguardo dall’uomo “m-ma-“ balbettò lei in risposta, tuttavia si zittì quando Touya le lanciò un occhiata che le fece reprimere a malapena un piccolo brivido “fa come ti ho detto, non vedi in che stato pietoso si trova?!” riferendosi al più piccolo il quale si lasciò prendere da Fuyumi, che si mosse subito al comando di suo fratello minore, anche se continuò a guardare i due dicendo “T-Touya—nii…” ma l’altro non rispose piuttosto usò il suo fuoco e bruciò il pezzo di legno.
Shoto era preoccupato per il suo fratellone che era rimasto lì con il loro…con quel mostro violento e aveva paura che avrebbe fatto del male a Touya e lui non voleva, non voleva che l’altro aumenti il rancore verso di lui e non voleva perderlo, non a causa di quell’uomo eppure sapeva che non poteva fare molto o niente per quella materia e per questo si sentiva male, quando sentì delle grida appartenenti ai due occupanti sussultò e si sbilanciò dalla presa di Fuyumi la quale, a causa del movimento improvviso, lo lasciò cadere permettendogli di correre quanto più potesse con le sue gambe fino a raggiungere, con il cuore in gola, la sala d’addestramento.
Successivamente aprì la porta solo per essere investito improvvisamente da un forte calore talmente caldo che poteva sentire le sue narici bruciare anche solo nel respirare appena l’aria e al centro vi erano Enji e Touya, il primo che si allontanò dal suo secondo figlio e Shoro vide una bruciatura sulla mano e metà braccio poi udì la voce di suo fratello maggiore dire “le senti quanto possono essere calde! Ti piace bruciare? Come ci si sente ad essere ferito dal tuo FALLIMENTO?!” gli sputò addosso il bambino albino e Shoto vide come le fiamme, ora azzurre, di Touya surclassavano e soffocarono quelle rosso arancio del donatore di sperma e sebbene il piccolo ne fu affascinato, le aveva sempre trovate belle, ne era anche preoccupato a causa dell’impatto che ciò avrebbe avuto sul corpo del loro proprietario.
Le fiamme si calmarono e Touya vide come le fiamme gli avessero dato meno bruciature di quanto si aspettasse anche se il suo corpo faceva ancora male, successivamente guardò negli occhi del padre vedendo come lo avesse ferito e per qualche motivo si sentì soddisfatto “quindi il tuo fallimento non lo è poi così tanto…padre” disse sputando quasi l'ultima parola, prima di voltarsi verso la porta e fermarsi solo momentaneamente quando vide la faccia di Shoto che lo guardava meravigliato e preoccupato, per qualche motivo questo suo sguardo ed emozioni fecero sentire Touya in qualche modo caldo e non a causa del calore delle sue fiamme piuttosto un altro tipo di calore ma decise di non riconoscerlo, si avviò alla porta dicendo mentre passava “non avevo detto a Fuyumi di tenerti lontano?” e il bambino improvvisamente si riprese dal suo stupore e guardò il pavimento mormorando “s-sì, ma quando ho sentito g-gridare io… volevo controllarti” si torse le mani e Touya restò i silenzio per un po’ prima di poggiare la mano lentamente sulla cima della testa dandogli una piccola pacca.
I due stavano lì a fissarsi per un po’ quando il più piccolo notò lo sguardo di Enji e spalancò gli occhi gridando “Nii-san!” e l’albino girò la testa spalancando gli occhi quando vide il donatore di sperma caricare uno dei suoi colpi più forti verso di loro e gridare “N-NON PERMETTETVI DI VOLTARMI LE SPALLE IN QUESTO MODO IRREPSETTOSO!!!” e tutto ciò che Touya poteva fare fu guardare prima Shoto che Fyumi e Natsuo, che erano arrivati in quel momento, guardando spaventati e urlanti come il loro padre stava facendo e lui sapeva che non poteva lasciare che i due venissero coinvolti, neanche Shoto perché per quanto non volesse ammetterlo si era affezionato un po’ al capolavoro di Enji…forse saranno solo i suoi istinti di fratello maggiore a parlare, così alla fine imprecò e si mise davanti ai tre mise le mani in avanti e chiamò le sue fiamme che risposero alla chiamata e crearono un muro di fuoco per bloccare efficacemente il colpo micidiale di Enji, anche se lasciavano, e avrebbero lasciato, un pedaggio sul corpo del loro proprietario.
Shoto, Natsuo e Fuyumi guardarono con orrore mentre il loro nii-san li proteggeva dalle fiamme del loro padre sacrificando il suo stesso corpo “n-nii-san! Basta ti ucciderai!” urlò Natsuo mentre cercava di avvicinarsi venendo fermato da Fuyumi che pianse mentre stringeva la presa su di lui e subito afferrò anche Shoto che piangeva e gridava cercando disperatamente di raggiungere l’altro poi… le fiamme si spensero e tutti e tre rimasero col fiato sospeso mentre la scena si mostrò davanti a loro e quello che videro li fece sentire male: lì c’era Touya il cui corpo fumava e ancora bruciava dai residui delle sue fiamme azzurre ansimando e più in là c’era un Enji sorpreso e terrorizzato e anche lui bruciato più di prima.
Successivamente il primo si voltò un po’ verso di loro, mostrandogli il viso mezzo bruciato, sorridendogli per la prima volta e mormorando “salvi…” prima che il suo corpo cedette e lui cadde a terra con un tonfo pesante, ci furono pochi istanti di silenzio teso prima che Natsuo e Shoto urlarono liberandosi dalla presa della loro sorella e corsero al corpo disteso e pericolosamente immobile dell’altro “T-Touya-nii? S-Svegliati” disse Natsuo provando a toccarlo sulla guancia solo per sibilare al calore che emanava, ma lo ignorò in favore di continuare a svegliare l’altro mentre il piccolo Shoto usò il suo lato di ghiaccio per calmare il calore, ma esso era così debole contro il calore messo che si sciolse all’istante ma lui non si arrese e usò sempre più forza ma era tutto inutile il suo ghiaccio era debole…’tu sei debole non riesci nemmeno a curare tuo fratello che si è sacrificato per te’ risuonò una voce dentro di lui deridendolo, alla fine dopo vari tentativi strinse i brandelli della maglietta di Touya e urlò “AGHHHHH”…
Fine sogno
Quando il piccolo nel sogno urlò lo Shoto del presente si svegliò gridando anche lui e ansimando pesantemente, non riuscendo a calmarsi infatti era ancora come se fosse nell’incubo ancora con il calore e l’odore delle fiamme che gli penetravano nelle narici e lo soffocavano, ancora con la sensazione del calore emesso dal corpo di Touya che morì davanti a lui, con la sua impotenza nel salvarlo… “h-ho bisogno di c-calmarmi” si disse tra un respiro e l’altro, ma non era in grado di farlo ed era sempre più nel panico ‘ch-e cosa pos-so fare?! Co-me fac-io a-‘ pensò freneticamente poi il suo cellulare s’illuminò segno che gli era arrivata una notifica e quando la vide per vedere di cosa si tratta vide che era solo pubblicità, ma questo gli diede una piccola idea, prese il dispositivo e aprì la rubrica cercando tra i vari contatti e quando trovò il nome che cercava si morse il labbro incerto ma alla fine premette sul contatto e aspettò che succedesse qualcosa.
Alla fine non dovette aspettare poiché sentì una voce brontolare “chi cazzo è a quest’ora? Giuro che se sei la pubblicità vi denuncio” e per qualche motivo questo fece arricciare il lato della bocca dello studente di eroica in lieve divertimento “…allora chi cavolo è?” ripeté dopo qualche secondo e questa volta Shoto rispose “io…sono Shoto” s’interruppe prima di continuare “mi dispiace averti svegliato avevo bisogno di sentirti... o comunque sentire qualcuno” in risposta l’altro studente restò in silenzio probabilmente sorpreso che l’altro lo stesse chiamando “ti rendi conto di che ore sono? Sono…le 5 del fottuto mattino!” disse poi con tono adirato, ma basso e assonnato e da un lato lo capiva Shoto dopotutto la gente a quest’ora ancora dorme “lo so, mi dispiace” si scusò e l’altro sospirò “qual è il problema capol… Shoto” e sentire l’altro chiamarlo per nome e non ‘Todoroki’ o peggio ancora ‘capolavoro’ lo fece rilassare leggermente, così come il suo attacco di panico, e rispondere “ho avuto un altro incubo…” confessò.
“Hm è lo stesso che hai avuto l’atra volta?” domandò l’altro dopo pochi secondi di silenzio “no, ma riguarda sempre l’infanzia…” a questo sentì l’altro sbuffare “infanzia un corno più come inferno personale” e lo studente eterocromatico si trovò d’accordò “era durante uno dei suoi allenamenti e…stavo vomitando bile e lui continuava a…a picchiarmi con il bastone e-e urlandomi contro di rialzarmi” strinse il dispositivo fece una pausa presso la quale Li non proferì parola lasciando che l’altro continuasse a parlare al suo ritmo, cosa che apprezzò “poi-poi sei…è intervenuto...Touya è intervenuto e ha detto a Fuyumi di portami via e poi…poi ho sentito le urla e-e sono corso giù da loro ed eri…Touya è riuscito a ferire Endeavour” fece una altra pausa “m-ma lui poi si è arrabbiato e-e…” “e cosa?” domandò con tono sommesso il finto moro “ha usato il suo fuoco su di me, Natsuo e Fuyumi…e allora Touya ha usato le sue per proteggerci ma lui è…è-“ non riuscì a finire la frase poiché tutto gli ritornò alla mente e la cosa gli provocò l’inizio di un attacco di panico e le lacrime ripresero a scendere.
“ Shoto?...Ehi rispondimi…mi senti?” domandò l’altro con voce pacata e forse era la calma nel suo tono, o forse la consapevolezza del fatto che l’altro era Li e si fidava di lui, ma riuscì a calmarsi abbastanza da annuire prima di rispondere “s-sì ti sento” “meglio così perché non voglio svegliare A-Cheng per dirgli che dovrà occuparsi di un altro bambino con problemi o se ne andrà dal paese” e Shoto fece una piccola risata, continuarono a parlare per qualche minuto e Shoto stava sentendo pian piano la calma avvolgerlo abbastanza per decidere che poteva provare a dormire di nuovo, e dopo qualche minuto parlò “grazie Li…” “per cosa? Non ho fatto letteralmente niente” disse confuso “avevo bisogno di sentire la tua voce per assicurarmi che fossi vivo e che fosse tutto un incubo…ma non avevi alcun obbligo a rispondere” ribatté, pochi minuti dopo la chiamata terminò lasciando Shoto in uno stato di tranquillità e dormì pacificamente per le prossime poche ore prima di alzarsi per cominciare la giornata.
Chapter 18: Capitolo 18 - Shoto's emotional breakdown
Notes:
Hi my readers!!
I'm very sorry for not having updated the story in a mouth but i had a particulary eventful start to the year, but the main cause is the fact that i got sick and i couldn't continue with the story beacouse i couldn't concentrate :(
This story won't be abandoned only that, since i have to correct the last chapters, i might not update periodically as i have done up to now.
Anyway, enough with the talk and i leave you with the story!!
Chapter Text
Shoto non sa perché prese questa decisione, forse a causa dell’improvviso cambiamento dopo aver avuto quella chiamata a tarda notte con Li due giorni fa, forse è per questo che si trovava qui davanti all’ospedale dove si trovava ricoverata Rei, tremava tutto ed era nervoso ma si costrinse ad andare avanti passo dopo passo fino ad entrare nell’edificio e dirigersi, dritto come una tavola, verso il banco informazioni, la donna addetta alla receptionist lo guardò e sembrò riconoscerlo salutandolo “salve signor Todoroki, posso fare qualcosa per aiutarti?”.
Il ragazzo rimase momentaneamente in silenzio e si leccò le labbra prima di dire “f-forse sì, sono qui per visitare… Rei Todoroki” disse e la donna spalancò leggermente gli occhi prima di annuire professionalmente, e Shoto la poteva capire dopotutto non era mai venuto qui per vederla, “certo prima ho bisogno che firmi questo foglio di visite” rispose porgendogli un foglio e una penna, una volta firmato la donna gli disse dove trovare la stanza aggiungendo poi “se per qualche ragione non te la senti o cambi idea va bene” come se sapesse che l’altro non era sicuro se volesse davvero andare a trovare la signora Todoroki.
Shoto annuì ringraziandola e s’incamminò al piano corretto dirigendosi verso la stanza designata sentendo il sudore cominciare a salirgli lungo la schiena e il collo, persino le sue mani erano sudate, le contrasse per un po’ prima di respirare prima di mettere la mano sulla manopola e dopo un’ultima stretta la girò e aprì lentamente la porta fino a quando mostrò la donna che lo aveva partorito con la schiena rivolta verso l’uscio mentre guardava fuori dalla finestra, ma quando sentì la porta aprirsi ella si voltò lentamente con un piccolo sorriso prima di spalancare gli occhi incredula quando riconobbe la persona davanti a lei “…S-Shoto?” domandò lei e il ragazzo, in tutta risposta, rimase fermo a fissarla dovrebbe dire qualcosa, salutarla o qualcosa del genere eppure non fece niente di tutto ciò e nemmeno lei disse altro.
Rimasero in silenzio prima che lo sguardo della donna andò alla cicatrice sull’occhio destro e fu allora che Shoto avvertì un dolore proprio lì che lo costrinse a portarsi la mano lì e allontanarsi istintivamente quando vide Rei allungare la mano dal letto probabilmente per confortarlo, o almeno sperava, eppure in quel momento lui la prese come una minaccia e indietreggiò fino a che la sua schiena incontrò il telaio della porta respirando pesantemente e disse “n-non ci riesco…non posso…” mormorò e sua madre cercò di parlare “S-Shoto io…mi dispiace…”, ma lo studente scosse la testa “non bastano…le scuse…fa male…ancora“.
Non finì di parlare a causa del dolore fantasma della ferita e dei ricordi e incubi che faceva ancora dopo anni, dunque corse fuori dalla porta e scese le scale prima di correre fuori da lì più veloce che poté, incurante della voce femminile che lo chiamava disperata, corse fuori dai cancelli e giù per la strada, ma improvvisamente inciampò e cadde a terra stava ancora ansimando con una mano sulla faccia per poi portarla al cuore e la gente passava alla larga ‘neanche uno a chiedermi come sto…’ si ritrovò a pensare vagamente sentendo una piccola scintilla di rabbia per le persone, poi un ombra si chinò su di lui e sentì una voce domandardagli “oh cielo stai bene?!”.
Shoto alzò lo sguardo e incontrò due occhi dorati e capelli lunghi neri che lo guardava preoccupato, si chinò accanto a lui “sei ferito da qualche parte?” domandò di nuovo premurosamente e il ragazzo lo guardò ancora un po’ prima di scuotere la testa accettando la mano offerta per aiutarlo ad alzarsi, a sua insaputa Xichen fece scorrere leggermente il suo potere all’interno del ragazzo sperando che aiutasse l’altro a calmarsi, “sicuro che vada tutto bene?” domandò poi “s-sì grazie e scusi per il disturbo” rispose riprendendo il controllo del suo comportamento anche se arrossì leggermente, imbarazzato per il suo comportamento, prima che uno dei due potesse dire altro una donna si avvicinò di corsa “signor Todoroki! Sta bene?!” e lo studente vide come l’adulto si rizzò leggermente quando udì il suo cognome “sua…Rei voleva sapere se andava tutto bene” riprese a parlare la donna guardando l’adulto che restò in silenzio “vuoi tornare da lei?” domandò, ma lo studente scosse la testa “no…mi dispiace ma non ci riesco” la donna annuì tristemente prima di andarsene.
Xichen stava camminando decidendo di fare un giro per la città, si stava godendo l’aria aperta quando vide un ragazzo cadere a terra e sembrava che nessuno facesse per aiutarlo o gli chiedesse nemmeno come stava, la cosa gli fece aggrottare la fronte così lo fece lui avvicinandosi e chiedendogli se stesse bene o se fosse ferito, ma l’altro disse che stava bene e quando vide la cicatrice sull’occhio destro Xichen ebbe la sensazione di trovarla famigliare, ma non riusciva a posizionare bene dove o perché ‘anche il suo occhio è simile ad uno che già conosco…’ pensò fino a che una donna venne correndo verso di loro gridando il nome del ragazzo e lì capì chi era ‘questo era il fratello minore di Li!’ .
Quando la conversazione tra lo studente e la donna finì i due rimasero da soli “grazie per esserti preoccupato per me signore” parlò dunque lo studente chinando leggermente il capo in segno di ringraziamento “a-ah non ce n’è davvero bisogno, mi dispiace solo che altri non l’abbiano fatto” rispose e l’altro concordava con un ronzio “riesci a tornare a casa da solo?” al cenno d’assenso l’adulto annuì ma prima che se andasse lo studente chiese “…tu sei con il signore Jiang? Ti ho visto con lui qualche volta”, ricordandosi di averlo intravisto a volte con gli altri due, al che il moro dai capelli lunghi lo guardò sorpreso “ah sì vivo con lui” Shoto sbatté le palpebre “quindi è anche lei è come un padre per Li?”.
Xichen balbettò “a-ah bè si potrebbe dire così… vuoi che te lo saluti?” interrogò e l’altro annuì “se non è un disturbo” poi il ragazzo se ne andò lasciando un Lan confuso, ma anche preoccupato guardò la direzione da dove provenne la donna e camminando curioso vide che si trattava di una clinica e poi collegò tutto ‘oh povero ragazzo, dev’essere andato a trovare la madre ma non è andata bene…mi chiedo se riuscirà a farcela’ pensò tristemente prima di continuare a girare per un po’ tornando poi per l’ultimo set fotografico.
Quando ritornò a casa stava ancora riflettendo su ciò che accadde quel pomeriggio e la sua distrazione venne notata dagli altri ovvero Jiang Cheng, Li, Shinso e Mei, mentre Eri stava canticchiando tra un boccone e l’altro, alla fine il primo si schiarì la gola “Xichen potremmo sapere a cosa stai pensando? Da quando sei tornato sembri distratto” domandando e ciò colse un po’ alla sprovvista il Lan che spalancò gli occhi notando come tutti lo fissavano, chi in maniera divertita chi in maniera confusa, al che sentì le guance arrossarsi per l’imbarazzo “a-ah scusate niente d’importante” provò a dire ma l’occhiata di A-Cheng era chiari ‘parla o ti spezzo le gambe’ sapendo ciò disse “stavo solo riflettendo ad una cosa che mi è successa oggi” “a te personalmente? O riguarda qualcosa a cui hai assistito?” volle sapere “in realtà entrambe…mentre stavo facendo una passeggiata, durante la pausa del set fotografico, mi sono imbattuto in una persona di nostra conoscenza”.
Jiang Cheng alzò gli occhi al cielo “Xichen se non parli chiaro ti frusto con Zidian” facendo ridacchiare sotto i baffi tutti i ragazzini mentre l’altro sembrò fintamente spaventato “non lo faresti mai…vero?” “chi può dirlo” ribatté accarezzando Zidian lentamente per mettere enfasi alla sua vuota minaccia, sospirando fintamente disse “oh cielo il caro Wanyin è diventato violento” scherzò ma poi si ricompose decidendo di raccontare tutto “è solo che mentre stavo camminando sul marciapiede ho visto un ragazzo correre ma è inciampato ed è caduto per terra così mi sono chinato per aiutarlo ma quando ho visto il suo viso stava piangendo…” s’interruppe ricordando quel momento, al che Wanyin chiese aggrottando la fronte “chi era?” “era il fratello più piccolo di Li, Shoto credo”.
Sentendo il nome Li guardò Xichen con occhi confusi “come sarebbe a dire piangeva?” il Lan annuì “è così, onestamente sono stato sorpreso che nessuno si sia fermato per chiedergli se stesse bene, così l’ho fatto io e quando ho visto chi era sono rimasto sorpreso non tanto per la sua identità ma perché sembrava… spaventato” fece una pausa “all’inizio non l’ho riconosciuto subito ma poi una donna è venuta verso di noi, poco dopo che lo avevo aiutato a rialzarsi, e l’ha chiamato Shoto Todoroki” “e che cosa gli ha detto?” volle sapere il coltivatore “ha chiesto se stava bene e se volesse tornare indietro, anche lì non sapevo esattamente da dove provenisse, ma lui ha negato dicendo che non voleva e dopo un po’ mi ha ringraziato e se n’è andato…ah già! Mi ha detto di salutarti” dicendo infine rivolgendosi a Li che inarcò un sopracciglio “e perché?” ma il Lan scrollò le spalle.
Dopo un minuto di pausa Wanyn chiese pensieroso “sai da dove venisse?” “ sì l’ho scoperto dopo che è andato via veniva da una struttura ospedaliera-“ “veniva dallo struttura psichiatrica?” intervenne Li interrompendo l’altro e la sua affermazione fece rizzare le spalle un po’ a tutti e il Lan annuì solennemente “sì e credo che non sia andata bene” finì tristemente e Li sbuffò “certo che non sarebbe andata bene, lei gli ha fatto del male e lui non ha mai superato quell’evento” e Shinso disse “ma allora perché ci è andato?” e l’altro scrollò le spalle rispondendo “potrebbero essere due ipotesi: la prima è che ci sia andato di sua iniziativa, forse per provare a vedere se riusciva ad affrontare il trauma anche se lo torvo improbabile, il secondo è che ci sia andato perché Fuyumi gliene ha parlato” “Fuyumi? Intendi tua sorella maggiore?” domandò Shinso e l’albino tinto annuì “sì e credo che sia l’ipotesi più plausibile anche perché non credo che lui abbia scelto spontaneamente di punto in bianco di andare lì…forse è stata lei stessa a chiedere a Fuyumi se potesse dirglielo”.
Sentendo questo Wanyn era contrario alla cosa e parlò “in questo caso è stata una cosa irresponsabile da parte della donna” facendo in modo che tutti lo guardassero e la piccola Eri a chiedere “perché A-Cheng?” e lui sospirò dicendo “perché il trauma che lei ha inferto a suo figlio minore è stata una cosa crudele e che ha portato ripercussioni serie non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale…avrà probabilmente incubi a causa del trauma e non credo che quel buono a nulla di Endeavour, per non dire altre parole più colorate, lo abbia fatto seguire da qualcuno” fece una pausa bevendo un sorso d’acqua “perciò questo è uno dei tanti problemi/ traumi che il ragazzo si porta ancora appresso, e se non ne ha mai parlato e affrontato l’argomento con qualcuno non è consigliabile andare dal tuo…da colui o colei che ti ha ferito, perché la vittima avrà sempre paura che quell’ evento possa ripetersi, anche se sono passati tecnicamente anni d’allora…il cervello, per proteggersi da un altro possibile trauma, si proteggerebbe facendotelo ritornare alla mente per metterti in guardia così da evitare che tu rischiassi di nuovo…è come avere una paranoia controllante”.
Eri assorbì la risposta e per qualche motivo ripensò alla sua situazione “è per questo che mi hai fatto parlare della mia situazione?” e il coltivatore annuì “esatto Eri se non si affrontano i propri traumi una persona sarà sempre assoggettata, condizionata e impaurita da loro e non troverà mai una chiusura definitiva perché non riuscirà ad affrontare né il trauma in sé per sé né il colpevole di tale atto se dovese trovarselo davanti”.
Gli altri due rifletterono sulla risposta e spiegazione dell’altro e non poterono non essere d’accordo, anche Xichen era d’accordo con il suo compagno sapeva che entrambi avevano vissuto esperienze e traumi che li hanno cambiati anche se ognuno di loro lo ha affrontato in maniera diversa, “e meno male che non era niente d’importante… ed io che pensavo che avessi incontrato qualche celebrità e non l’avevi riconosciuta” sbuffò Shinso cercando di alleggerire l’atmosfera e Wanyin rise “a questo punto credo che Xichen abbia bisogno di un corso accelerato su esempi di ciò che si ritiene importante o no in ordine di crescita” e il Lan si sentì imbarazzato “per favore non prendetemi in giro!” si lamentò e Li aggiunse “attenzione ai suoi occhi da cucciolo disarmanti” facendo ridere di più tutti alla tavola.
La mattina dopo Li e Shinso raccontarono l’accaduto a Izuku il quale si sentiva dispiaciuto per il Todoroki più giovane “mi fa tristezza il fatto che non riesca ad affrontare la sua stessa madre a causa di ciò che lei gli ha fatto…trovo assurdo che un figlio tema che la madre lo aggredisca in quel modo” scuotendo la testa e Li ribatté “be’ non è che lei sia stata del tutto innocente capisco che Endeawhore sia stato abusante anche con lei, ma non dovrebbe essere compito di un genitore aiutare e proteggere i propri figli? Davvero non ha potuto fare niente per nessuno di noi?” domandando in generale.
Poco dopo Shinso rispose “credo che non sapesse a chi rivolgersi”, dopotutto è di Eandeavour che stiamo parlando" provò a dire, ma Li domandò di nuovo “dopo la nascita di Shoto avrebbe potuto trovare un modo per allontanarsi da lui e portarci con lei, almeno avrebbe potuto provarci…invece non ha fatto molto o niente, ha lasciato che gli abusi continuassero a perpetrarsi sia su di lei che sui suoi stessi figli” fece una pausa “avrebbe potuto trovare un modo per provare a salvarci almeno... so che ha un fratello che ha nominato un paio di volte avrebbe potuto anche chiedere a lui, ma non lo ha fatto se per paura o altro questo non lo so con sicurezza, ma ciò non toglie che questa è la verità e che anche lei ha sbagliato” aggrottando la fronte finì di dire “e deve accettare le conseguenze che le sue azioni hanno portato per quanto siano state condizionate dal marito violento”.
Izuku guardò Li mentre esprimeva il suo pensiero sulla sua stessa madre e non poteva non pensare all’ipotesi che forse sia successo qualcos’altro nella famiglia che Li non ha detto ‘Li ha detto che a sua madre ricordava Endeavour per via degli occhi e i capelli quindi potrebbe essere che lei si sia tenuta a distanza da lui anche quando si faceva male con il suo quirk’ ipotizzò e di fatti chiese “senti Li posso farti una domanda?” al cenno del moro domandò con voce incerta e quasi temendo la risposta “lei ti ha mai curato dalle ferite e dalle ustioni?”.
Sentendo ciò Shinso guardò Li con occhi un po’ apprensivi mentre quest’ultimo li guardò per un qualche istante prima di dire “all’inizio, per le prime due o tre volte, ma per il resto del tempo stava con Fuyumi e successivamente con Natsuo ogni tanto mi prestava ancora un po’ attenzione anche se non mi ha più curato infatti sono andato su Internet per sapere come curarmi da solo, quando le scottature sono aumentate, perché lei non c’era” scrollò le spalle non notando come gli altri due ragazzi lo guardarono con compassione e tristezza “so che può sembrare sia egoistico e cattivo il mio discorso di prima su di lei, ma è come la penso io e come la vedo io in base alla mia esperienza personale” fece una piccola pausa “non è stata incatenata fisicamente ad Endeavour… in effetti, da dopo la sua nascita, non gli importava più nessuno di noi se non il suo capolavoro quindi dato che era lasciata a se stessa poteva almeno provare a fare qualcosa dopo aver avuto Shoto”.
Dopo il discorso abbastanza deprimente i tre si divisero dirigendosi ognuno nelle rispettive classi, le lezioni proseguirono per la maggior parte della mattinata bene; attualmente Li e Izuku si trovavano nella classe di supporto con Mei a divertirsi quando al verdognolo arrivò un messaggio ma lui non se ne accorse e poco tempo dopo ricevette una chiamata al che lo prese e rispose “ehi Shinso” disse a colui che lo chiamò “Izu perché non hai risposto al dannato messaggio?!” al che il verdognolo aggrottò la fronte e staccandosi momentaneamente il cellulare vide la notifica del messaggio “oh Dio mi dispiace non l’ho sentito!” si scusò “va bene…senti Li è con te?” domandò poi lo studente di eroica “sì siamo qui da Mei, perché?” rispose aggrottando la fronte guardando gli altri due, i quali gli dissero di metterlo in vivavoce e lui lo fece “potresti dirgli di venire qui nel-“ la sua domanda fu interrotta quando si sentì un rumore e delle urla sorprese dalla classe dello studente e la sua voce che urlò “ehi che diavolo avete combinato?! Vi ho detto di farvi gli affaracci vostri! State peggiorando la situazione!” le grida e il rumore di sottofondo fecero aggrottare i tre studenti presenti e mentre ascoltarono la confusione di sottofondo si fecero un cenno e tutti e tre si diressero verso la classe di eroica.
Mentre camminarono per i corridoi incontrarono Present Mic che gli fece un cenno di saluto “ehi piccoli ascoltatori, che cosa state facendo? Sembra che andiate un po’ di fretta” domandò loro curioso, ma prima che potessero rispondere sentirono la voce di Shinso praticamente implorare e gridare dal cellulare “LI ho davvero bisogno che tu venga qui come…ADESSO!” al che il ragazzo domandò confuso e un po’ preoccupato “dove siete? In classe?” “no, siamo…ehi occhio! ...Siamo fuori al campo d’addestramento!” e i tre studenti più l’insegnate di inglese, che scrisse un rapido messaggio a Nezu per chiedergli di controllare la situazione se ne avesse possibilità, si diressero sul luogo.
Shoto non stava avendo un bel giorno infatti fin dall’accaduto con Rei il giorno prima non era riuscito a chiudere occhio e dormire tutta la notte a causa degli incubi scaturiti per i quali aveva pensato di chiamare Li perché sembrava che parlare con lui l’avrebbe aiutato, proprio come l’ultima volta, ma poi ci ha ripensato anche perché non voleva tenerlo sveglio o disturbarlo ‘inoltre non l’ho ancora affrontato sulla questione di Touya e praticamente lui stesso mi ha detto di parlargli solo quando lo avessi fatto’ pensò quindi se la sbrigò da solo e come risultato la mattina successiva si svegliò tardi e con un leggero mal di testa per questo arrivò in ritardo di cinque minuti, cosa che sorprese i suoi compagni di classe e il suo stesso insegante, che interruppe poco prima che iniziasse a parlare per chiedergli come stesse o una giustifica per il ritardo “sto bene Sensei la sveglia non ha suonato” poi si sedette al banco ignorando il mal di testa e l’ansia che inspiegabilmente iniziò a salirgli in maniera costante.
Durante il cambio della lezione i suoi compagni iniziarono a domandargli preoccupati se si sentiva bene o se dovesse andare da Recovery Girl etc. e lui, sebbene sapesse che lo stavano facendo in buona fede, non poté non sentirsi infastidito, e con qualcosa che forse sembrava rabbia, dalla loro insistenza tuttavia nonostante ciò disse che stava bene e che se fosse peggiorato sarebbe andato in infermeria al che sembrava che almeno le cose si calmassero un po’, e così passarono altre due ore prima delle pausa pranzo nella quale Shoto cercò di approfittarne per riposare gli occhi, ma anche in questo caso durò circa dieci minuti prima che gli incubi si ripresentassero e ciò lo costrinse a rialzarsi gemendo e sentirsi sempre più frustato e stanco, sembrava che anche il suo quirk stesse reagendo male al suo umore poiché poteva sentire l’alternarsi di vampate di calore e di freddo che, appunto, si abbassavano o si alzavano improvvisamente al suo interno facendogli sentire ancora di più il mal di testa e i dolori in generali, senza contare che alcuni degli altri studenti, accorgendosi delle sue difficoltà, iniziarono nuovamente a fargli domande e chiedergli se stava bene e dicendogli di andare in infermeria e Shoto sentiva che stava per esplodere a causa di tutti questi fattori…’zitti e lasciatemi stare’ pensò dentro di sé ormai prossimo a scattare a causa dell’emicrania e dall’insistenza degli altri.
Poi la voce di Shinso sovrastò tutti “EHI lasciatelo perdere, non vedete che state peggiorando la situazione con la vostra insistenza?!” li rimproverò e lo studente sentì vagamente un piccolo rilassamento quando e voci incessanti smisero di assillarlo e lo ringraziò con lo sguardo e un cenno che l’altro ricambiò, anche se Shoto vide che quest’ultimo lo guardò con un po’ di preoccupazione. Fortunatamente la pausa finì e le ultime due lezioni iniziarono, ma poi ci fu l’addestramento di eroica e dunque si ritrovarono nel campo all’aperto aspettando il loro insegante Eraserhead e con sorpresa di tutti, anche All Might; mentre stavano aspettando all’aperto, di nuovo Mina e alcuni altri si diressero da lui per parlargli e cheidergli se stesse bene sicuramente, e lui gemette nuovamente non voleva parlare con nessuno di loro onestamente voleva solo dormire e non avere incubi.
“Ehi Todoroki-kun come ti senti?” domandò Mina e lui cercò di rispondere moderatamente astringendo i denti “non molto bene…ma niente di grave… ho solo bisogno di spazio” subito alcuni del gruppetto iniziarono a parlare e lui sentì l’ansia, il dolore del malditesta e l’agitazione generale, senza contare gli sbalzi di temperatura causati dallo squilibrio del suo stesso quirk, aumentare e si ritrovò a soffrire e irritarsi sempre di più fino a ritrovarsi ad urlare sopra di loro “STATE ZITT!!” il suo grido catturò l’attenzione di tutti i presenti “SE VI DICO CHE NON DOVETE DISTURBARMI NON FATELO!” poi si rivolse a Mina “NON VEDI CHE NON STO BENE…CAZZO!” l’imprecazione fu uno shock per tutti i presenti e anche il modo in cui Todoroki ansimava e si teneva la testa…sembrava avere un attacco di rabbia e panico insieme.
Shinso spalancò leggermente gli occhi alla situazione che sapeva sarebbe degenerata da un momento all’altro e mandò un messaggio a Izuku ma mentre attendeva una risposta vide come il Todoroki stava lentamente perdendo il controllo del suo quirk e questo lo preoccupò ulteriormente, oltre che spaventarlo un po’, per questo quando vide che Izuku non rispose al messaggio imprecò e lo chiamò e mentre aspettava che la chiamata squillasse disse agli altri “-state lontani da Todoroki non vedete che non si sente bene?! Sta perdendo il controllo del suo quirk a causa della vostra dannata insistenza!!” fortunatamente il gruppo si allontanò un po’, ma non abbastanza per i suoi gusti.
Mentre Shinso chiamò Izuku per chiedere a Li di venire Iida disse che sarebbe andato a chiamare Aizawa-sensei , e fu proprio in questo momento che Shoto scattò definitivamente poiché alcuni ancora insistettero a chiedergli se aveva bisogno di aiuto e lo affollavano, ‘ ma sono davvero così stupidi?!’ si ritrovò a pensare Shinso mentre aspettava ansioso che Li e Izuku arrivassero, in conseguenza di tutto ciò una potente ondata di fuoco sparò dal alto destro dello studente eterocromatico e nello stesso tempo una potente distesa di ghiaccio che congelò tutta la classe e più di mezzo campo d’addestramento, a questo punto ovviamente tutti urlarono contribuendo all’aumento del mal di testa, ora pesantemente forte, di Shoto e l’emicrania che Shinso stava iniziando ad avere per la stupidità della classe di eroica.
Quando Li, Izuku, Mei e Yamada si presentarono ciò che li accolse fu una vista scioccante e sconcertante che li lasciò allibiti: Shoto Todoroki aveva congelato quasi tutto il campo d’addestramento mentre l’altra parte aveva delle fiamme che l’avvolgevano, oltre che intrappolare gli studenti della classe A ‘che diavolo è successo per scatenare tutto ciò?’ si domandò Li prima di vedere Shinso che sembrava arrabbiato e gli chiese “Shinso che diavolo è successo qui?” socchiudendo gli occhi e lo studente iniziò a raccontare i fatti che avvennero da quella mattina inutile dire che nessuno dei quattro era contento della cosa infatti Li commentò mezzo sarcastico “Yamada-sensei forse dovrebbe dire ad Aizawa-sensei di fare un corso alla classe per fargli sapere che cosa sia il buon senso, leggere le situazioni di un individuo e quando aprire bocca o meno… e non essere fottutamente insistenti” e il biondo sospirò stanco e preoccupato per tutti i presenti.
Poi però, all’improvviso tutti furono distratti dalle semi deboli urla del Todoroki e i suoi singhiozzi e il ragazzo moro non sapeva onestamente come iniziare a procedere ma ci provò lo stesso, per prima cosa disse a Izuku e Mei: “userò un po’ delle mie fiamme in modo che gli stupidi studenti, ad esclusione di Shinso chiaro, possano liberarsi e tu e Mei li farete stare in silenzio e aiutarli se necessario” e i due annuirono “piccolo ascoltatore sei sicuro?” iniziò a dire Yamada molto preoccupato “perché posso pensarci io” ma Li scosse la testa “no Yamada-sensei, il quirk di Shoto è instabile e potrebbe esplodere di nuovo in qualsiasi momento il mio fuoco è superiore sia alle sue fiamme che al suo ghiaccio…però ti chiedo di supervisionare gli studenti e in caso d’intervenire su di loro” Yamada aveva delle remore sull’idea del suo studente preferito e l’altro deve averlo visto perché disse “so che è preoccupato ma credo che andrà bene”.
Li si avvicinò all’inizio del ghiaccio e dal suo piede scaturì un calore che cominciò a sciogliere il ghiaccio mentre nel frattempo s’incamminò piano verso il fratello, che stava ancora singhiozzando e gemendo sotto gli occhi di tutti, domandando poi con voce calma e bassa “Shoto mi senti?” e al suono del suo nome, o forse della sua voce, lo studente di eroica si tese leggermente per qualche istante prima di dire “n-non farmi del male…t-ti prego…basta…basta…basta!” a ripetizione portandosi le mani alla testa e piegandosi un po’ in avanti quasi dondolandosi, onestamente ascoltando le parole e il tono misero e supplichevole che l’altro stava usando faceva sentir male Li.
“F-fa male! Brucia!!” e per un momento Li sussultò ed ebbe un vaghissimo flashback della notte del suo incendio, ma lo sorpassò subito e disse “va tutto bene…nessuno ti sta facendo del male adesso” parlò sempre con voce dolce ma chiara, l’altro però continuò a parlare sconclusionatamente stringendosi poi l’occhio destro “b-brucia…m-ma-mamma… p-perché?…Fa male…fa tutto male!” sentendo le parole alcuni degli studenti cominciavano a sentire gli occhi umidi oltre che capire che le loro azioni avevano in qualche modo aggravato lo stato fisico e mentale attuale del loro compagno di studi.
Aizawa era arrivato proprio mentre Li iniziò a sciogliere il ghiaccio del suo studente era anche pronto ad intervenire, ma Yamada e Mei lo fermarono “non lo faccia Aizawa-sensei” disse lei “ma Li potrebbe essere in pericolo” ribatté leggermente confuso “Aizawa va bene tu ed io sappiamo che tra tutti Li è quello con più possibilità di aiutare Todoroki-kun in questo momento dato che ne io, ne tu e nemmeno il personale scolastico è stato in grado di farlo” sorridendogli un po’ confortante ovviamente l’eroe sotterraneo era ancora dubbioso e Izuku aggiunse “non preoccuparti Aizawa-san Li riuscirà a gestire la situazione, basta che ti ricordi il Festival Sportivo” fece una pausa dicendo sicuro “in questo momento Shoto Todoroki non ha bisogno di nessuno di noi o di qualcuno che lo spaventi ulteriormente, né di un adulto…ha bisogno di qualcuno che lo aiuti e capisca il suo dolore e i suoi traumi che stanno prendendo il pedaggio su di lui e lo aiuti ad aprirsi con se stesso, e magari con gli altri, ha bisogno di qualcuno che ha passato quello che ha passato lui o qualcosa di analogo…ha bisogno di suo fratello e tu lo sai”.
Izuku sapeva che era così, era una conclusione a cui era giunto negli ultimi giorni dopo i racconti che Li e Shinso gli dicevano, infatti Shoto voleva suo fratello e non uno degli altri due ma dell’unico che poteva capire a livello profondo ciò che ha patito, e che ancora patisce, in quella maledetta casa Todoroki… aveva bisogno di Li perché lui capiva molte cose che gli altri non potevano come ad esempio: il dolore del rifiuto da parte di almeno un genitore (Li da parte di suo padre mentre Shoto da parte di sua madre), la ferita che gli è stata inflitta da uno di loro (anche se qui Touya l'ha ricevuta a livello mentale e poco fisico, a parte le percosse di Enji, mentre per l’altro lo sfiguramento di un lato del suo viso) e anche gli incubi che erano le conseguenze di ciò che i loro genitori gli avevano fatto… tuttavia il verdognolo credeva che per Shoto riguardasse anche, o di più, il fatto di poter conoscere il fratello maggiore, che a detta di alcuni lo odiava, perché voleva vedere se ciò era vero e vedere se ci fosse un modo per riparare il danno.
Ora non è che avessero torto all’inizio (anche se Izuku dirà che Touya non ha mai odiato veramente Shoto, ma provava rancore e gelosia verso di lui perché invidioso dell’equilibrio del suo quirk) ma se la si vedi dal punto di vista dei bambini, o di persone intelligenti, si può benissimo capire che la colpa di tutto quello non era nient’altro che di uno stronzo di uomo (per giunta eroe) che ha fatto in modo che si creassero tensioni e antipatie tra alcuni dei suoi…delle sue armi e ora Shoto e Touya dovevano affrontare le conseguenze.
Ecco perché Izuku credeva che Shoto avesse bisogno di Touya non solo lo capiva sotto diversi punti di vista di traumi e aspetti, ma era perché lo stesso Touya, comunque, ha continuato ad esercitarsi nonostante il suo quirk di fuoco lo ferisse e proprio per questo forse la mente del piccolo Todoroki vedeva Touya come l’unico della famiglia, ad esclusione del padre, a capire che cosa si provasse ad avere un quirk di fuoco che gli causasse dolore e a come evitare che si ferisse con esso o lo temesse, proprio come gl’insegnò suo padre quando lo colpiva con le sue fiamme e come ogni volta bruciava e sentiva dolore…ovviamente tutta quest’ultima parte era una teoria di Izuku e non sapeva dunque se fosse corretta, ma anche se non lo fosse era convinto al 100% di una cosa… ovvero che Shoto aveva bisogno di Li.
Li avanzò lentamente e quando vide le fiamme di Shoto usò le sue dirigendole verso quelle rosso arancio e tutti videro come le prime, di colore azzurro, sovrastarono le altre fino a farle sparire entrambe successivamente lo videro chinarsi ancora ad una certa distanza dal loro compagnio di classe e Li adesso poteva sentire il dolore e la paura che il fratello minore emanava, tant’è che poteva quasi sentirlo nell’aria, e scosse la testa ‘va all’inferno Enji’ imprecò l’altro prima di avvicinare lentamente la mano ponendola sotto e davanti al viso di Todoroki, che era rivolto verso il terreno, provocando quest’ultimo a sussultare, “Todo-…Shoto sono io, sono Li” parlò con voce calma aspettando una reazione “sei con me?”.
E dopo qualche istante Shoto fece per alzare la testa ma poi, prima che potesse incontrare lo sguardo azzurro dell'altro abbassò nuovamente la testa e se la tenne nelle mani “fa male! Fa…dolore” s’interruppe e Li ritirò un po’ la mano e chiese “che cosa fa male?” domandando pazientemente “l-la testa…l’occhio…la cicatrice…il petto…dentro… tutto fa- fa male” pianse stringendosi il petto ansimando e piangendo e Li poteva vedere come il quirk dello studente ebbe di nuovo degli sbalzi, facendo emettere sussulti a molti degli spettatori, così disse un po’ più forte per essere sicuro che l’altro capisse “lo so che fa male, ma lei non è qui Shoto, la mamma non può più farti del male…ascolta la mia voce Rei non è qui” le parole colpirono alcuni degli studenti più vicini e anche Yamada, che si era un po’ avvicinato preoccupato e cautamente quando vide il potere dello studente di eroica vacillare di nuovo, il biondo era davvero sconvolto che la vita familiare di uno studente potesse arrivare a tanto e il peggio era che non solo non aveva potuto aiutare pima ma neanche adesso sapeva che fare o come iniziare.
Shoto cercò di ascoltare la voce calmante e familiare di Li ma il dolore nella una testa non gli dava tregua, tuttavia la voce di Touya sembrava concedergli qualche istante di sollievo così iniziò a confessare sperando che lo aiutasse “i-ieri sono andato…all’ospedale e-“ fece una pausa sentendo le lacrime scorrergli “e credevo di potercela…ma- ma non era così…sono corso via” sentendo ciò Li annuì “sì, Xichen mi ha detto che ti ha incontrato per strada” il nome dell’uomo fece avere a Shoto un piccolo flashback dell’uomo gentile con gli occhi dorati e annuì, “avevi paura vero? Ti sei sentito in pericolo” continuò il moro “n-non riesco a…stare solo con lei…ho paura che…” s’interruppe di nuovo, facendo tenere col fiato sospeso anche gli alunni della classe che stavano assistendo e ascoltando straziati le parole, anche se di più quelli che si trovavano più vicini alla scena.
“Hai paura di cosa…devi dirlo ad alta voce e riconoscerlo altrimenti ne resterai sempre in balia e non potrai guarire se non lo ammeterai a te stesso per prima cosa” cercò di convincerlo ad aprirsi e ammettere i suoi sentimenti, derivati dalle sue paure e ansie per la prima volta e l’altro nonostante il dolore lo fece… guardandolo con occhi lucidi e lacrime che cadevano da un lato del suo viso: “ho paura di lei! Ho paura che mia…madre mi ferisca ancora…ho paura che tu mi odi! Ho paura di deludere Fuyumi! Ho paura che Natsuo mi detesti ancora di più! Ho paura di non essere forte per proteggervi da lui! Ho paura che…che lui mi…ho paura di restare solo e di…di essere come lui!” e pianse e pianse gettandosi addosso ad un Li impreparato e stringerlo lasciando che la diga che aveva costruito per tutto il tempo, ovvero fin da piccolo, si ruppe e tutti gli anni di tristezza, di dolore, di rabbia e d’impotenza si riversassero e continuò a singhiozzare ad alta voce consentendo a tutti degli spettatori di sentire la sua vita fin da quando ha manifestato quel maledetto quirk.
“Ho paura di dormire per gli incubi! …Ho paura di sognare che tu venga ucciso di nuovo!! Che bruci di nuovo!” facendo sussultare leggermente il ragazzo moro “ho paura che Fuyumu e Natsuo ti perdano ancora! Ho paura di perderti! Di non conoscerti! Non voglio questo… NON lo voglio!” continuando a confessare e questo fece sussultare Li, Izuku, Mei e Shinso, ma solo gli ultimi tre si guardarono tristi, depressi e con gli occhi un po’ umidi anche Present Mic sentì le lacrime scorrergli nel sentire la rottura emotiva e psicologica del giovane Todoroki, lanciò uno sguardo al suo collega e amico e poteva vedere come avesse usato la sciarpa per nascondere parte del viso bagnato dalle lacrime ‘Dio che situazione deprimente e drammatica, come abbiamo potuto permettere che una cosa del genere accadesse e arrivasse fino a questo punto?’ pensò tornando a guardare i due studenti abbracciati.
Li era sorpreso nel sentire l’altro dire una cosa del genere, di avere paura di perderlo, ma poi di nuovo non dovrebbe esserlo tanto considerando le ultime interazioni con l’altro, per questo sospirò lasciando che lo studente lo abbracciasse mentre usava le sue fiamme per scaldarlo in modo che la temperatura corporea si regolasse prima di abbracciarlo a sua volta con una mano sulla schiena e l’altra sulle spalle “shh va bene…lascia andare tutto…lascialo uscire” disse dolcemente guardandosi intorno notando come alcuni studenti guardassero la scena con occhi lucidi mentre assistevano alla rottura del loro compagno ‘idioti avreste dovuto impedire che arrivasse a tanto’ pensò fu riportato alla realtà quando vide Yamada e Aizawa avvicinarsi anche loro con gli occhi lucidi anche se Hizashi li aveva più rossi del suo amico e collega.
“Grazie Li per averlo aiutato…puoi lasciarlo se vuoi” invitò l’eroe moro, ma mentre Li stava pensando di lasciarlo improvvisamente sentì la presa su di lui stringersi e tra un singhiozzo e l’altro e una voce bassa dire “n-non andare…non abbandonarmi ancora nii-san…f-fa male…la mamma fa paura…papà è cattivo…i-io sono-“ ma lo studente lo zittì “shh, shh va tutto bene sei al sicuro qui…sei all’UA ricordi? E Aizawa, Yamada e Nezu ti aiuteranno” cercando calmarlo “n-non possono…non possono tenerlo lontano…lui è un eroe…ed è cattivo…” protestò con voce piccola e quasi sonnolenta e in quel momento Li capì che l’altro stava per svenire a causa degli eventi di ieri e di oggi e di fatti poco tempo dopo Shoto continuò a piangere in silenzio, borbottando ogni tanto a ripetizione “ho paura…non lasciarmi…”, ma i suoi singhiozzi e tremolii infine terminarono segno che era svenuto dalla stanchezza mentre Li continuò ad accarezzargli la schiena stringendo un po’ la presa.
Quando si risvegliò Shoto vide il soffitto bianco e aggrottando la fronte girò leggermente la testa per ispezionare i dintorni e riconobbe la stanza come l’infermeria dell’UA ‘come ci sono finito?’ si domandò solo per poi ricordarsi di tutto ciò che era avvenuto il dolore, il panico, la stanchezza, gli incubi…la sua esplosione di quirk, Li e il loro discorso e mentre ripensò a tutto questo sentì la testa dolergli e se la tenne gemendo un po’ “ah sei sveglio” arrivò poi una voce femminile e lui girò sussultando leggermente accorgendosi solo dopo che la proprietaria delle voce non era altro che Recovery Girl, la quale lo fissò accigliata “ti fa male ancora la testa?” domandò professionalmente e lui annuì una volta “ho ricordato quello che è successo, sai…” “è normale potersi sentire così troppe informazioni tutte in una volta, ma è anche dovuto ai tuoi malesseri e la stanchezza degli ultimi giorni, inoltre dato che eri svenuto non potevo curarti del tutto” e il giovane annuì prima di sdraiarsi nuovamente nel letto.
Ci furono pochi minuti di silenzio prima che domandò “dov’è…dov’è Li?” e la dona rispose “l’ultima volta che l’ho visto stava fuori ad aspettare insieme a Shinso, Midoriya e Hatsume” nonostante la risposta della donna Shoto aveva la sensazione che ci fosse qualcos’altro che l’infermiera della scuola non gli aveva detto ma per il momento lasciò perdere e chiese “posso andare a casa adesso?” la donna si avvicinò per un rapido controllo e usò il suo quirk per curarlo un altro po’ e disse “hai qualcuno che ti venga a prendere? Perché non è il caso che tu vada a piedi da solo a casa” ma lo studente scosse la testa “no e non ho intenzione di chiamare nessuno, posso andare da solo” disse fermo “grazie per il tuo aiuto Recovery Girl” ringraziò poi la donna prima di alzarsi dal letto e scendere “ehi aspetta Todoroki, dico sul serio giovanotto non puoi andare a casa da solo!” insistette lei “grazie per la sua premura Recovery Girl, ma non voglio chiamare nessuno” poi se andò chinandosi ancora una volta e lei schiccò la lingua.
Lo studente di eroica aveva appena chiuso la porta dell’infermeria prima che si appoggiasse contro di essa sospirando stancamente, poteva sentire nella tasca il suo cellulare vibrare ma lui lo ignorò finché iniziò a squillare e gemendo lo prese per vedere chi lo stava chiamando solo per veder comparire sullo schermo illuminato un nome sgradevole, non volendo parlare riattaccò abbassando il volume.
Rimase in silenzio nella stessa posizione per qualche minuto prima che sentì una voce famigliare chiamarlo “eccoti finalmente ti sei svegliato” e riconoscendo la voce si girò sentendo il cuore riempirsi di sollievo quando vide Li a pochi metri da lui “sei rimasto?” domandò con voce bassa e un po’ roca, in risposta l’altro sbuffò “dovevo assicurarmi che i miei sforzi non erano stati vani” facendo in modo che il giovane Todoroki sorridesse leggermente, “forza vieni” lo invitò a seguirlo girandosi parzialmente continuando però a guardarlo negli occhi “d-dove?” chiese lui facendo esitante un paio di passi verso l’altro “mio padre vuole vederti ed è meglio non farlo aspettare o-“ “o cosa moccioso?” arrivò improvvisamente la voce di jiang Cheng che guardò il figlio sfidandolo a finire la frase e Li si ritrovò a deglutire “a-ah niente! Hai detto che volevi parlargli giusto?! Tutto tuo, io aspetto fuori!” disse prima di fare uno sprint lasciando i due da soli.
Il coltivatore Jiang sospirò portandosi due dita la naso chiudendo gli occhi mentre Shoto si ritrovò goffamente lì fermo ad aspettare che succedesse qualcosa o che l’altro gli parlasse dato che non sapeva come comportarsi con la gente ‘onestamente sono davvero asociale’ si ritrovò a pensare solo per tornare al presente quando sentì l’uomo schiarirsi la gola “come ti senti?” domandandogli e lo studente, sebbene un po’ sorpreso dalla domanda, aprì bocca per rispondere solo per venire interrotto sempre dall’altro “bada a non mentirmi ragazzo, lo sparò se lo fai” socchiudendo leggermente gli occhi e Shoto si ritrovò a mordersi il labbro incerto non sapendo se confidarsi con l’uomo ma alla fine cedette ‘è il padre di Li quindi dev’essere una persona sicura’ pensò, e una parte di lui ammetterà che si sentiva bene, e rispose “un po’ meglio di prima, ma mi fa ancora male la testa…e ho sonno”.
L’altro sembrava essere soddisfatto dalla risposta perché poi continuò a chiedere “perché non dormi?” “sono tornati degli incubi…e non riesco a dormire molto bene ultimamente, ho troppe cose per la testa” rispose di nuovo abbassando la testa sentendo l’altro schioccare la lingua e si scusò rapidamente “scusa” ma deve aver confuso Jiang Cheng perché egli gli ribatté “per cosa ti stai scusando? Di certo non sono io quello che perde il sonno e sembra un cadavere ambulante…non si può controllare quello che sognamo soprattutto gli incubi”.
Dopo qualche secondo A-Cheng tirò fuori un sacchetto di erbe che aveva preparato il giorno prima, precisamente quando Li gli aveva detto che l’altro soffriva di incubi, camminò verso di lui costringendolo a guardarlo prima che gli tese il sacchetto “queste sono delle erbe che ti dovrebbero aiutare con gli incubi, non te li faranno sparire bada bene, ma ti calmeranno la mente e se le prendi prima di andare a dormire dovrebbero ridurre la possibilità di incubi concedendoti almeno un po’ di riposo fin quando non si risolve la situazione”.
Shoto rimase sorpreso dal regalo ma lo accettò chinandosi “grazie signor-“ “chiamami Jiang Cheng ragazzo, non sono mica così vecchio” lo fermò l’altro e lo studente annuì sorridendo leggermente “grazie Jiang Cheng”, vide il coltivatore annuire prima di girarsi “vieni” e senza indugiare seguì l’uomo mentre si metteva in tasca il sacchetto; egli lo condusse dalla sua famiglia riconoscendoli tutti, o quasi tutti, ma la donna con i capelli verdi la identificò come la madre di Midoriya, i quali si girarono a salutarli anche se avevano un velo di preoccupazione quando lo videro ancora assonato.
“Stai bene?” domandò la piccola Eri che si trovava in braccio a Shinso e Shoto provò a rassicurarla “sto meglio, grazie per avermelo chiesto” alla sua risposta Li sbuffò “che cos’è tutta sta formalità?” alzando gli occhi portando l’altro a guadarlo imbarazzato, “ora Li non prenderlo in giro così, è solo educato” arrivò la voce dolce e divertita dello stesso uomo che lo aveva aiutato giorni fa “ciao Shoto mi presento formalmente e correttamente: mi chiamo Lan Xichen” si presentò rivolgendogli un sorriso caldo e rassicurante dopo un po’ Inko, che si era presentata poco dopo, e Izuku dissero che sarebbero andati via.
“Bello chiacchierare qui, ma non so voi io vorrei andare a casa a dormire” disse ad alta voce Shinso lamentandosi e così tutti loro: Li, Mei, Shinso, Eri, Shoto, Xichen e Jiang si ritrovarono in macchina diretti fuori dalla scuola; durante il viaggio Shoto si godette il calore degli altri e delle loro dolci chiacchiere lasciandole cullarlo in un piccolo sonno beato e ben accetto con la testa appoggiata sul finestrino a causa delle stanchezza, ma dopo un po’ mosse la testa posandola sul poggia testa tuttavia dopo un paio di minuti la sentì calare dolcemente e distrattamente fino a posarsi sulla spalla della persona accanto a lui, e dall’odore di qualcosa simile al fuoco e fiamme riconobbe che doveva e trattarsi di Li, questa consapevolezza lo fece rilassare ulteriormente in qualche modo e addormentarsi più profondamente, sicuramente grazie anche al calore che il corpo del moro emanava.
Li scambiava sguardi socchiusi con gli altri individui presenti sul veicolo che a turno gli lanciavano occhiate divertite per come la spalla del ragazzo fu costretto ad essere il cuscino di Shoto, “se davvero ti dà così fastidio perché non lo levi” suggerì Shinso e Li, rispondendo in sfida, fece proprio questo infatti prese con attenzione la testa dell’altro alzandola leggermente dalla spalla, con l’intenzione di voltarlo dall’atro lato, solo per bloccarsi all’instante quando lo sentì piagnucolare, così fecero anche gli altri, e dunque sospirando Li lo rimise come stava e l’altro si calmò nel momento in cui i loro corpi si toccarono sospirando beatamente, tuttavia il moro li guardò socchiudendo gli occhi e dicendo “…non dite niente”..
Xichen e Jiang si scambiarono uno sguardo molto divertito, e stuzzicante a spese dell’altro, ma anche triste e apprensivo per la situazione di Shoto “non so se riportarlo indietro sia una buona cosa Xichen” parlò a voce moderata il coltivatore poco tempo dopo, il Lan sospirò “neanche io lo voglio A-Cheng, chissà che cosa gli succederà quando ritornerà a casa con quell’essere” dando di nuovo un veloce sguardo al ragazzo dai capelli bicolori addormentato “ma non credo che un accusa di rapimento ci giovi adesso” disse cercando di smorzare un po’ la tensione e l’altro sbuffò “non è rapimento se sapessero che cosa stia succedendo in quella maldetta casa, sarebbe un salvataggio, dato che sembra che agli altri non freghi un cazzo di questa situazione” ribattendo stringendo un po’ la presa sul volante.
Quando dovettero fermarsi ad un semaforo rosso il Lan aspettò che l’atro mise la mano sul cambio e ci appoggiò sopra la sua “sono d’accordo, ma dovremmo farlo usando il cervello e un piano” disse divertito. Wanyin lo guardò con un sorrisetto “e dire che il Lan che conoscevo avrebbe avuto un colpo se avessi suggerito di rapire qualcuno…dove sono finite le tue regole di Setta?” domandò divertito e il Lan scrollò le spalle “non sono più un capo setta quindi non sono soggetto a nessuna regola…inoltre questo sarebbe un caso speciale” e Jiang Cheng rise prima che ripartissero.
Jiang Cheng guidò fino ad arrivare alla residenza dei Todoroki anche se si fermò più indietro, non volendo essere troppo vicini all’edificio, spense la macchina e successivamente respirò profondamente guardando dietro vedendo come tutti si erano addormentati e non poté non ridere come Li si ritrovò ad essere il cuscino di Shoto e di Mei che, a sua volta, si ritrovò ad essere il cuscino di Shinso mentre Eri era rannicchiata sul grembo del ragazzo dai capelli viola; si scambiò uno sguardo con Xichen che, nel frattempo aveva preso il cellulare e aveva scattato un paio di foto della scena “inviamele” gli disse sussurrando “certo che sì caro” rispose l’altro godendosi il piccolo rossore di Wanyin al suo soprannome “sta zitto stupido Lan” borbottò prima di rigirarsi davanti osservando la casa dell’eroe numero 2 con astio “dobbiamo svegliarli” disse ma nessuno dei due fece una mossa per farlo “sì dovremmo…” rispose Xichen.
Tuttavia prima che uno dei due potesse farlo, oppure offrirsi di farlo, Xichen vide una donna scendere da un macchina che si era appena fermata proprio davanti alla casa di Shoto “ehi Wanyin” “mh” ronzando mnte continuava a guardare la scena “chi è quella donna?” domandò e lo Jiang distolse lo sguardo dalla scena rivolgendo l’attenzione dove avesse indicato il suo partner e lì vide una donna sui 40 con i capelli bianchi scendere da una macchina, aggrottò la fronte trovandola familiare in qualche modo, come se l’avesse già vista o assomigliasse a qualcuno che aveva già visto; entrambi restarono a guardare come la donna osservò l’enorme villa con una serie di emozioni che si alternavano sul suo viso.
Rei Todoroki scese dalla macchina che l’aveva accompagnata davanti alla casa da cui era stata allontanata anni prima e la osservò con sentendo varie emozioni contrastati dentro di lei, non sapeva se queste fossero più negative che positive, tuttavia si riscosse dai pensieri sentendosi un po’ a disagio questo almeno finché non vide sua figlia Fuyumi correrle in contro “ciao mamma! È così bello vederti qui!” disse la ragazza mentre abbracciava sua madre che ricambiò sorridendole “è bello essere tornati Fuyumi cara” rispondendo.
“Natsuo dovrebbe essere qui a momenti e Shoto…be’ è un po’ complicato” e la donna aggrottò la fronte “in che senso tesoro?” e lei si morse un po’ il labbro “non lo so ultimamente si comporta in modo strano, sono già da diversi giorni che non dorme bene e dice che non è niente, ma non credo assolutamente che sia così” fece una pausa sospirando tristemente “credo che abbia degli incubi” sentendo ciò la donna si sentì male poiché aveva la sensazione che parte del problema della situazione attuale di Shoto fosse proprio lei e quello che le aveva fatto, oltre che la visita disastrosa del giorno prima all’ospedale.
Xichen e Jiang Cheng assistettero alla scena rimanendo sopresi quando videro l’insegante di Eri abbraciare la donna e subito collegarono i punti… “A-Cheng quella è la madre di Shoto?” domandò sorpreso e un po’ apprensivo “così sembrerebbe Xichen” rispose l’altro a disagio quando uscì dallo stordimento mordendosi il labbro “ma è strano che sia qui” aggiunse pensieroso “forse è stata ritenuta idonea ad uscire solo per questa volta e vedere come andavano le cose, dopotutto Li ha detto che è ricoverata da anni” teorizzò il Lan e il Jiang annuì in accordo “si potrebbe…non mi sento a mio agio a lasciarlo andare in quella casa ora che sappiamo questo e se ci fosse anche lui? E il ragazzo ha appena avuto un attacco poche ore fa…e non credo che sarà molto contento” domandò un po’ ansioso Wanyin “immagina che cosa succederà se entrambi i genitrici di Li e Shoto fossero lì, insieme agli altri due fratelli e loro due si unissero o anche solo uno di loro” e Xichen capiva molto bene la preoccupazione dell’altro “sarebbe come mettere una bomba ad orologeria in una stanza” rispose mentre osservavano le due donne cominciare ad entrare nella casa poi sentirono un sussulto e, guardando dallo specchietto retrovisore, i due coltivatori videro Shoto spalancare gli occhi vedendo le due donne entrare.
Shoto si svegliò al suono di due voci familiari che discutevano di qualcosa che riguardava lui così aprì gli occhi sbattendo lentamente le palpebre e guardando verso i due che stavano, a loro volta, guardando qualcosa fuori al parabrezza e diresse anche lui lo sguardo curioso solo per congelarsi perché lì davanti c’era Rei…dopo aver visto sua madre entrare in casa con Fuyumi ; iniziò a sentirsi mancare l’aria, ma cercò subito di calmarsi prendendo alcuni respiri affannosi mentre, al contempo, cercava di ascoltare la voce dei due adulti che ad alternanza gli dicevano di respirare profondamente e lui ci provò con tutte le sue forze, ma non era molto sufficiente si sentiva ancora oppresso; aprì la portiera della macchina riuscendo a malapena ad uscire prima di girare intorno alla macchina e piegarsi sul marciapiede.
Ovviamente tutto questo trambusto svegliò gli altri ragazzi occupanti che guardarono dapprima confusi e poi preoccupati quando videro lo studente di eroica accovacciato a terra e ansimante, subito sentirono due portiere davanti aprirsi e i due coltivatori raggiunsero il ragazzo dai capelli bicolori “ehi Shoto, devi respirare caro…ascolta la mia voce” arrivò la voce calma ma con accenni di preoccupazione di Xichen, mentre Jiang Cheng si guardò rapidamente intorno venendo; poi interrotto dalla domanda di Li “che cosa è successo papà?” guardando tra i due adulti e il fratello minore con confusione e agitazione e sospirando gli rispose “Shoto ha appena visto vostra madre e Fuyumi davanti alla vostra casa” e Li spalancò gli occhi, così come gli atri tre, e insieme volsero lo sguardo verso la casa incriminata.
Li disse agli altri tre di rimanere in macchina e di tenere sotto controllo la casa per avvertirli se dovessero vedere se uscisse qualcuno “starà bene Shoto?” domandò la piccola Eri e lui gli sorrise un po’ “starà bene è solo spaventato”, poi scese dalla macchina facendo per dirigersi verso i tre fermandosi accanto a Wanyin quando vide Xichen riuscire piano piano a calmare l’altro, i due poterono sentire le scuse del giovane studente “mi dispiace…huff, huff…per avervi…huff…disturbato” ancora un po’ senza fiato “non esserlo ragazzo è normale che tu reagisca così dato quello che hai passato a causa loro” rispose dolcemente il Lan mentre gli carezzava la schiena.
Poco dopo che l’altro si fosse ristabilito con il respiro Wanyin gli chiese accigliato “stai bene?” e lo studente lo guardò prima di annuire “s-sì sto bene, grazie” annuendo il coltivatore si avvicinò e lo guardò cercando di vedere se era la verità prima che si raddrizzò “risalite tutti in macchina” comandò e così i tre fecero ma Shoto in realtà non voleva tornare a casa soprattutto ora che aveva visto che c’era sua madre, e anche suo padre forse, e stava cercando una possibile scusa nei pochi secondi che aveva prima che la macchina si fermasse di nuovo davanti ai cancelli, tuttavia non avrebbe avuto motivo di farlo poiché la macchina sorpassò casa sua come se niente fosse confondendo un po’ tutti “la…la mia casa è lì” parlò indicando la struttura dietro “credo che potrebbe fare bene a tutti mangiare qualcosa fuori e poi discutere di quello che è appena successo e di come procedere” parlò con voce ferma Jiang Cheng “ma-“ tentò di chiedere Shoto ricevendo uno sguardo dal coltivatore che lo fece zittire “niente obiezioni” disse e Shinso aggiunse “oppure vi spezzo le gambe” imitando il suo tono, facendo ridacchiare Eri, Li, Mei e Xichen mentre Shoto rimase confuso anche dall’occhiataccia che il suo compagno di classe si guadagnò, ma era soprattutto contento che non doveva ancora andare a casa e per questo si sentì un po’ rilassato.
La famiglia si fermò in un fast-food e quando si accomodarono al tavolo presero i menù per ordinare il cibo, una volta fatto i ragazzi aspettarono che i due adulti dicessero qualcosa e alla fine Wanyin disse “Shoto cosa vuoi fare adesso? Chiaramente non possiamo rapirti quindi in qualche modo stasera devi tornare a casa” e tutti poterono vedere il dispiacere dipinto sul volto altrui anche su quello di Xichen “tuttavia so che l’UA ha dei diritti di emergenza quando si tratta di casi gravi e il tuo mi sembra che rientri chiaramente in questa categoria” fece una pausa “dunque una volta finito di cenare dove vuoi che ti portiamo: a casa tua o vuoi che chiamo Nezu-sama e gli chieda aiuto?”.
Shoto abbassò gli occhi al tavolo riflettendo sulle sue opzioni sapeva che l’altro stava dicendo la verità per quanto volesse non poteva stare con loro adesso, non senza metterli nei guai e lui non lo voleva non avrebbe permesso che il suo donatore di sperma rovinasse anche la famiglia Jiang, ‘la nuova famiglia di Touya’ si disse tra sé, dunque sospirando un po’ tremante rispose “andrò a casa, vi ringrazio davvero per quello che avete fatto, ma non posso mettervi in pericolo” ovviamente la sua risposta ebbe delle reazione un po’ diverse tra gli altri, ma tutti erano preoccupati per il ragazzo il quale si sentì contento che almeno qualcuno si preoccupasse realmente di lui.
Quando arrivarono le loro ordinazioni mangiarono parlando di qualcosa di un po’ più leggero sorridendo tra loro, ma mentre stavano finendo di mangiare il telefono di Shoto squillò e tutti gli occupanti del tavolo si guardarono tra loro un po’ tesi prima di vedere Shoto controllare il nome del chiamante e vide il suo nome, si morse il labbro ignorando la chiamata aspettando che smetta di squillare, tuttavia dopo pochi secondi riprese di nuovo e stufo il ragazzo lo prese e rispose “che vuoi?” “DOVE DIAVOLO SEI SHOTO!?!” staccando il dispositivo dall’orecchio a causa del volume della voce dell’altro rispose “sono fuori con…degli amici” “TORNA SUBITO A CASA!” sentì l’altro sbraitare “sto finendo di mangiare” ribatté “NON M’INTERESSA! VIENI SUBITO O TI VENGO A PRENDERE IO STESSO! ABBIAMO OSPITI” urlò facendo girare leggermente quelli del tavolo vicino che guardarono il ragazzo al telefono confusi.
Shoto gli riattaccò in faccia sospirando e bevendo l’ultimo sorso di acqua “mi dispiace che abbiate sentito tutto” gli altri assistettero alla conversazione con occhi preoccupati e arrabbiati poi Wanyin disse “non devi scusarti ragazzo, vado a pagare e poi ti riportiamo a casa” ma prima che potesse Shoto si alzò dicendo “non c’è bisogno che paghi tu questo sarà su di me, non preoccupatevi ho questa” afferrando poi una carta gli altri sembravano confusi mentre Li domandò ghignando “hai rubato la carta di credito di Endeawhore?” in risposta Shoto scrollò le spalle “in qualche modo volevo ribellarmi” quando Shoto pagò il conto aggiungendo una generosa mancia, con estremo divertimento di Wanyin e Li, il gruppo si diresse alla macchina.
Durante il viaggio verso casa Todoroki la tensione nell’auto stava tornando abbastanza palpabile, ma c’era una sorta di frustrazione presente perché sapevano che nessuno di loro poteva fare qualcosa, quando arrivarono alla strada principale Jiang Cheng si fermò con la macchina ad alcuni metri di distanza, quando il motore si spense Shoto guardò tutti loro parlando “grazie infinite per quello che avete fatto per me: Li grazie per avermi aiutato quando stavo andando fuori controllo…io non pensavo che saresti venuto e non sapevo neanche che Shinso ti aveva chiamato…per cui ti ringrazio” rivolgendosi momentaneamente a Shinso mentre diceva l’ultima frase; poi riportò l’attenzione su Wanyin e Xichen dicendo a quest’ultimo “grazie per avermi aiutato ieri per strada e per oggi” e la primo disse “grazie Jiang Cheng per avermi dato le erbe e per avermi concesso una serata e una cena di pace e tranquillità con…una famiglia vera” sorridendo tristemente.
Quando finì i ringraziamenti aprì lo sportello e scese dalla macchina nascondendo le erbe nella giacca sperando che rimanessero integre, salutò Mei ed Eri e di nuovo tutti loro prima che chiuse lo sportello coprendosi bene e, prendendo un respiro profondo, iniziò ad incamminarsi verso il suo inferno personale; mancavano pochi metri quando sentì una portiera aprirsi e chiudersi dietro di lui seguito dal rumore di un paio di passi che lo inseguirono e una voce dire “aspetta!” e lui si fermò girandosi un po’ quando vide Li guardalo prima di dire “sappiamo tutti e due che cosa potrebbe succedere lì dentro stasera e non so se riuscirai a dormire” cominciò a dire Li e il ragazzo eterocromatico abbassò leggermente lo sguardo a terra “se dovessi avere problemi di sonno o altro puoi chiamarmi… in effetti facciamo così: prima di andare a dormire mandami un messaggio che è tutto apposto e se puoi barricati in camera…usa magari il tuo ghiaccio”.
Shoto guardò Li sorpreso per l’offerta, la premura e la cura che l’altro gli stava mostrando, non era abituato a riceverla da nessuno figuriamoci dal fratello che lo ha detestato fin da sempre, per questo Shoto sentì un calore salirgli al petto e non poté non sorridere sinceramente dicendo “va bene Li” e il ragazzo disse “n-non montarti la testa lo faccio solo per i miei genitori, perché si preoccuperebbero” cercando di fare il duro, ma Shoto poteva vedere la verità dietro le parole e sapeva che l’altro era preoccupato per lui e il suo benessere solo non voleva darlo a vedere e, sebbene lo studente non sapeva il motivo che lo ha spinto a farlo, non se ne sarebbe lamentato per niente di fatti in riposta Shoto decise d’impulso di abbracciarlo, sperando che l’altro non lo respinse…ovviamente non lo fece, sebbene all’inizio lo sentì tendersi non lo respinse.
Li lo lasciò fare sapendo che l’altro aveva bisogno di una sorta di sicurezza e a lui ormai non gli importava più di tenerlo a distanza, forse sarà perché finalmente è venuto a patti con tutto il suo passato, forse perché ha finalmente compreso appieno che Shoto era come lui, una vittima di un mostro che non meritava più alcuna attenzione o un suo pensiero…sarà anche perché alla fine ha capito di non essere un fallimento e che era forte e più potente di quanto Endeawhore stesso potesse capire o immaginare, forse anche se non avesse scoperto mai di avere un quirk di ghiaccio lo avrebbe pensato anche se forse con il tempo e con l’aiuto giusto… ‘una cosa è certa la mia rabbia e il mio rancore verso Shoto sono spariti e ora mi sento più leggero ’ pensò mentre Shoto continuava ad abbracciarlo; dopo pochi minuti Li sbuffò “credo che così possa bastare, troppe effusioni” cercando di staccarsi un po’, ma in risposta suo fratello minore strinse leggermente sussurrando “grazie…Touya”.
Shoto, non appena disse quelle parole, si staccò dall’abbraccio e guardò in viso l’altro per osservare la sua reazione e vide come l’altro sbatté le palpebre un paio di volte prima di ghignare “quindi alla fine hai deciso di affrontare tutte le tue emozioni e i tuoi affari” e lo studente di eroica annuì “finalmente cazzo” imprecò sbuffando poi Li sì ricordò qualcosa “ah già quasi dimenticavo! Xichen e Wanyin mi hanno detto di darti questo” affermò tirando fuori un foglio di carta bianco con delle scritte che l’altro non capiva e guardò dubbioso tra la carta che Li, “questo è un talismano di protezione devi tenerlo addosso o vicino a te” “e che cosa farebbe?” domandò Shoto mentre lo rese analizzando curiosamente e Li gli rispose “come suggerisce nome ti proteggerà in caso di pericolo, ma non chiedermi come non me l’hanno detto…solo tienilo con te”.
Lo studente eterocromatico osservò in maniera interessante e quasi stupito il pezzo di carta prima di dire “capisco, ringraziarli di nuovo da parte mia per favore” gli chiese e l’altro annuì, ci furono alcuni secondi di silenzio prima che la voce di Shinso uscì dal finestrino “ehi voi due!! Se avete finito di dirvi addio come se foste due amanti che non si rivedranno più, vorrei andare a casa!” sentendo le sue parole Li si girò facendogli un gestaccio mentre Shoto sorrise divertito anche se sentì un leggero rossore alle guance a causa dell’imbarazzo.
“Bè allora ci vediamo domani…fratellino” salutò Li dirigendosi verso l’auto della sua famiglia mentre Shoto tenne stretto il talismano mettendolo dentro le sue vesti, successivamente si girò di nuovo dirigendosi verso i cancelli con molta meno tensione di prima e un piccolo sorriso. La macchina dei Xicheng passò davanti ai cancelli di casa aspettando che l’atro entrasse prima di salutarlo e solo dopo ripartirono pregando che il ragazzo dai capelli bicolore sarebbe stato bene quella notte.
Chapter 19: Cpitolo 19 - Todoroki's family meeting and UA's parent-teacher talks
Chapter Text
Quando Shoto aprì la porta di casa fece un sospiro profondo tentando di mascherare l’ansia che gli torceva le budella e non appena la porta si chiuse subito sentì i passi frettolosi arrivare verso di lui e sapeva che non erano del donatore di sperma poiché erano troppo ‘delicati’, nonostante fossero di corsa, e di fatti sentì la voce di sua sorella Fuyumi salutarlo quasi eccitata “Shoto eccoti! Sei arrivato finalmente!” abbracciandolo e lui diede solo un vago rumore dandole un mezzo abbraccio in risposta “abbiamo già tutti mangiato, vuoi qualcosa?” domandò lei mentre lui si tolse le scarpe prima di seguirla lungo il corridoio, “no grazie Fuyumi ho già mangiato con…alcuni amici” rispose lo studente.
Fuyumi condusse Shoto al salone dove, con finta sorpresa del ragazzo, (poiché sapeva che doveva sembrare sorpreso della presenza di Rei), guardò la scena davanti a lui e vide: sua madre seduta sul divano bevendo una tazza di tè probabilmente, al suo fianco c’era Natsuo che stava al cellulare e poi c’era lui…Enji Todoroki sul divano opposto a quello di Rei che lo guardò subito non appena mise piede nella sala “ah eccoti finalmente!” disse guardandolo con occhi socchiusi e voce scontrosa “dove sei stato?” e lo studente di eroica rispose “ho cenato fuori, vado a lavarmi le mani” e una volta fatto si unì con gli altri stando però a distanza da tutti loro soprattutto dai suoi, cosa che tutti si accorsero.
Rei osservò tutta la sua famiglia riunita ‘quasi tutta’ si ritrovò a dire una vocina scura che aggiunse poi ‘o forse no…dopotutto il piccolo Touya non ti è mancato tanto vero?’ sentendo quest’accusa la donna si trattenne a malapena dal sussultare, fortunatamente sua figlia Fuyumi parlò rompendo così il silenzio imbarazzante e teso tra tutti loro, oltre che tirarla fuori dai suoi pensieri, “allora Shoto hai detto di aver cenato fuori, con chi eri?” domandò la sorella curiosa di sapere un po’ di più su le persone con cui suo fratello era uscito; la donna vide il ragazzo muoversi leggermente a disagio prima che rispose “con Li e la sua famiglia” le sue parole fecero sorridere la ragazza e anche il fratello che disse “wow era ora che ti facessi degli amici” la madre era, come la figlia, contenta ma c’era uno di loro che non lo era granché… “sbaglio o ti avevo detto di non avere rapporti con lui e la sua famiglia?!” disse l'uomo aggrottando la fronte adirato.
Shoto per tutta risposta lo guardò ribattendo “sì e ti ho ignorato non puoi decidere con chi posso o non posso uscire, o con chi o meno frequentare come amici” l’atmosfera intorno agli altri si tese un po’ aspettando il successivo atto “sono andato con Li e la sua famiglia a cena e mi sono divertito” disse nuovamente, ormai aveva deciso di reagire e prendere in mano la sua vita e prendere le decisioni per se stesso, proprio come aveva detto Li, e anche iniziare con una risposta di sfida così, per quanto piccola fosse, lo faceva sentire soddisfatto e un po' più fiducioso di se stesso; Enji ovviamente non ha gradito la risposta, ma prima che potesse commentare Rei parlò “sono contenta che tu ti stia facendo degli amici” sorridendogli leggermente e lui la guardò per qualche istante annuendo “…anche io, grazie”.
Fuyumi poi parlò “oh! Ho capito è lo stesso che menzioni ultimamente insieme a suo fratello…Izuku, se non sbaglio” e il fratello minore annuì “si sono loro e c’erano anche altri due studenti una ragazza del corso di supporto e l’altro un mio compagno di classe” spiegò e l’insegnante annuì “capisco, sono davvero felice che tu ti stia aprendo con gli altri!” gli sorrise lei “un giorno dovresti portarli tutti qui a cena così li conoscerò! Vorrei ringraziarli personalmente per averti aiutato ad uscire, che ne dici?” domandandogli alla fine e Shoto stava cercando il modo più carino per declinare l’offerta ma, a quanto pare, non ne avrà bisogno poiché Natsuo sbuffò “non credo che sia una buona idea Fuyumi non penso che sarà affatto piacevole per nessuno di loro stare con lui nella stessa stanza” bevendo la bibita “Natsuo…” disse a bassa voce la sorella “lo sai che è così Yumi, come hai potuto sentire tu stessa prima già non gli piace che Shoto sia uscito con loro ad una semplice cena, figurati se inviti loro qui con lui presente…dovresti aspettare che lui non ci sia o che stia via fino a tardi”.
Ovviamente la tensione nella stanza aumentò di qualche tacca e Shoto, non volendo che scoppiasse un ulteriore discussione o combattimento, parlò “Fuyumi come mai è qui?” riferendosi alla madre e lei probabilmente contenta della distrazione temporanea rispose “è una cosa che è successa un po’ all’ultimo in effetti! Vedi i medici dell’ospedale hanno fatto una valutazione periodica e hanno visto che ci sono stati netti miglioramenti nello stato di salute della mamma in questi anni” fece un breve pausa “e quindi le hanno offerto la possibilità di fare delle visite qui a casa, anche se per poche ore, non è fantastico?!” finì eccitata e lo studente annuì incerto; in verità non sapeva come sentirsi certo una parte di lui era felice che Rei stesse guarendo, ma dall’altro la paura e l’ansia lo faceva dubitare tuttavia se questo avrebbe reso felice sua sorella allora ci conviverà dopotutto lei ha sempre fatto tanto per tutti loro.
Dopo qualche secondo la voce di Natsuo parlò “e pensano che sia idoneo che stiano entrambi nella stessa stanza senza supervisionare lui o l’incontro?” indicando con un cenno Endeavour e onestamente Shoto era d’accordo con il suo secondo fratello maggiore, dato gli abusi che il loro donatore di sperma aveva inflitto alla moglie anche per lui risultava strano che la cosa andasse bene; “Natsuo…non possiamo evitare una discussione?” domandò la sorella maggiore dei due e Natsuo era pronto per rispondere, ma Rei lo batté prima “Natsuo caro non devi preoccuparti, questa è stata una prova generale per vedere la mia reazione a degli incontri del genere, dopo di questo farò un altro colloquio con loro e poi si vedrà” e il ragazzo scrollò le spalle accettando la spiegazione con un semplice “se lo dici tu”.
Poi però aggiunse “per rispondere alla tua domanda Yumi non posso evitarlo” guardandola seriamente “so che vuoi che questa famiglia sia normale, ma non è possibile perché sono successe troppe cose sbagliate affinché ciò possa avvenire...certo non posso parlare per te, la mamma e nemmeno per Shoto, ma per quanto mi riguarda non ho intenzione di far parte di questa farsa” fece una pausa guardando lontano da tutti loro aggiungendo infine “questa famiglia non è stata normale da molti anni, se non mai, inoltre per me il concetto di famiglia non comprende lui” riferendosi ad Endeavour “ma piuttosto comprende Touya… e io non dimentico quello che Endeawhore ha fatto a tutti noi e a mio fratello maggiore” dopo qualche secondo voltò lo sguardo verso gli altri “non dimentico come lo ha ignorato e spinto alla morte solo per compiacere il suo patetico culo e ricevere un misero affetto”.
Sentendo il nome del fratello e figlio morto e dell’incidente le due donne sussultarono mentre Shoto distolse lo sguardo a terra, “tesoro…ormai sono passati anni” provò a dire sua madre “e allora? Quindi va dimenticato?” domandò l’albino rivolgendosi alla madre e Shoto poteva vedere una sorta di fastidio negli occhi dell’albino mentre guardava la donna, la quale dev’essere rimasta sorpresa dalle parole del figlio, “n-no assolutamente…io n-on intendevo questo…” mortificata abbassò lo sguardo cercando di spiegarsi “solo che T-…che lui ormai è andato e non potrà tornare indietro” durante la pausa della donna l’altro sbuffò “ancora non giustifica la tua risposta e poi perché non pronunci il suo nome? Che cos’è un tabù?” domandò di nuovo socchiudendo gli occhi “Natsuo perché ti stai rivolgendo così alla mamma?” domandò Fuyumi sgomenta dal comportamento dell’altro “sembra quasi che tu la stia... accusando di qualcosa” aggiunse l’insegante a bassa voce.
Nel frattempo anche Shoto rimase internamente scioccato dal comportamento di Natsuo perché anche a lui sembrava quasi che l’albino stesse come accusando la madre di qualcosa…’bè non è che avesse propriamente torto no? Dopotutto tua madre non ha mostrato molta cura per il piccolo Touya da prima della tragedia no?’ disse una vocina dentro la sua testa, ma lui cercò d’ignorarla preferendo continuare ad osservare lo scambio quando sentì sua sorella parlare; poi l’altro aggiunse “non sto facendo niente o accusando di nulla la mamma, Fuyumi, voglio solo sapere perché ha detto quelle specifiche parole e come può perdonare e dimenticare le cose che quel mostro le ha fatto così” “ascolta Natsuo-“ tentò di parlare Enji ma fu zittito all’istante “sta zitto non provare a rivolgermi la parola!” guardandolo in cagnesco.
Rei osservò e ascoltò le parole di suo figlio e non poté non sentirsi colpevole perché durante questi anni di terapie e consulenze si rese sempre più conto di come non fosse stata una buona madre per nessuno di loro poiché anche se passava un po’ di tempo con Fuyumi e Natsuo con Touya aveva smesso da un po’ e qualche tempo dopo lo fece anche con il piccolo Shoto e di questo se ne pentirà per tutta la vita, oltre che incolparsi in parte per quello che successe a Touya quella sera….eppure non poteva fare niente per lui per rimediare ai torti che aveva fatto nei suoi confronti.
Un'altra cosa che aveva imparato nelle sedute e nella terapia era che doveva accettare quello che era successo e perdonare sé stessa e i responsabili per poter andare avanti con la sua vita, così disse “tesoro io non ho dimenticato quello che è successo, ma nelle terapie che ho seguito e sto seguendo tutt’ora mi hanno insegnato ad andare avanti e perdonare, non per lui” riferendosi al marito “ma per me stessa… capisci?” gli chiese lei. Shoto rimase col fiato sospeso per sentire la risposta dell’altro e per la tensione generale.
Natsuo schioccò la lingua in risposta rispondendo “se questo è quello che ti hanno detto di fare e che reputi ti aiuti a guarire allora fallo pure, ma io non sono obbligato a fare altrettanto non perdonerò questo spreco di spazio fingendo che tutto possa risolversi perché non è così che va…quindi se volete giocare a fare la famiglia ‘fintamente’ normale fate pure, ma non mi ci contate” disse risoluto “perché io non dimentico e non voglio perdonarlo o dimenticare” aggiunse infine facendo sospirare la sorella, la cui mano fu presa da quella della madre, mentre Shoto non osò fare rumore, per quanto riguarda Enji; l’uomo non aveva provato a dire altro da quando Natsuo lo aveva zittito bruscamente solo adesso ci riprovò “io… so di non essermi comportato bene” fece una brevissima pausa “ma voglio cercare di cambiare…dopo lo scontro con il Nomu, e le ferite gravi che ho riportato, mi sono ritrovato a riguardare ogni mia azione fatta nella mia vita e mi sono accorto che quello che ho fatto e so che quello che vi ho fatto non era corretto” finendo poi guardando verso terra finché non sentì una risata sarcastica.
Le parole dell’uomo incontrarono silenzio assoluto per qualche secondo prima che Natsuo scoppiò a ridere “HAHAHAHA!! Davvero lo stai dicendo?! Ti serve per una intervista finta che devi tenere per via di come tratti alcuni semplici criminali per cui ti hanno imposto di fare scena per fingere pentimento?” infatti l’albino aveva sempre pensato e detto che il vecchio usasse troppa violenza anche per prendere piccoli ladri, così come sapeva che l’altro ultimamente stava ricevendo più critiche da alcuni civili per il suo comportamento sconsiderato e la cosa lo rese soddisfatto anche se non lo riteneva sufficiente.
“Natsuo non dovremmo essere contenti di questo se dicesse la verità?” domandò Fuyumi un po’ speranzosa per la possibilità che il padre cambiasse veramente e magari potessero diventare una famiglia come le altre, ma l’altro sbuffò “per favore Yumi non crederai davvero a quello che sta dicendo vero?” le domandò “e come mai avrebbe avuto questo improvviso cambiamento di cuore? Perché è diventato numero 1 ora che All Might si è ufficialmente ritirato sebbene continuerà a prestare servizio in caso d’emergenza? Dovrei credere che è cambiato dall’oggi al domani così di punto in bianco?” fece una pausa “hai sentito come si è rivolto a Shoto quando lo ha chiamato dicendogli di tornare subito a casa? Qual era il problema se rimaneva lì dov’era con questo Li e la sua famiglia mi chiedo…paura che il suo capolavoro si diverta e viva un po’ di serenità senza il suo controllo? Oppure ha paura che quello che ha fatto venga fuori se dovessero accorgersi dei segnali di abusi che mostra Shoto?”.
Sentendo questo Enji prese a parlare “so che non mi credi Natsuo e so che avrò tanto lavoro da fare, non solo con voi ma anche con me stesso, ma devi fidarti che quello che ho detto l’ho fatto con l’intento di migliorare davvero…l’attacco con il Nomu mi ha cambiato prospettiva” cercando di ragionare con il figlio che rispose “stronzate Endeavour tu non puoi cambiare e anche se fosse avere questo improvviso cambio di carattere non ti giustificherà né cancellerà mai quello che hai fatto: gli urli di Shoto, gli schiaffi alla mamma, l’abbandono che hai riservato a me e Fuyumi e quello che hai fatto a Touya…” Shoto guardò Enji guardare giù aggrottando la fronte solo per sussultare insieme a tutti quando l’albino sbatté il pugno sul tavolo “COME PUOI PENSARE CHE TI PERDONEREI PER TUTTO QUESTO??! SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO!” urlò Natsuo facendo calare un silenzio carico e denso prima di alzarsi dicendo “questa conversazione e rimpatriata per quanto mi riguarda è finita quindi vado a dormire…sono contento che tu stia guarendo mamma e sono contento che tu, Shoto, ti stia facendo degli amici e che finalmente hai il coraggio e la volontà di ribellarti come si deve al donatore di sperma e di non rimanere un burattino” poi si diresse verso la porta della sala da pranzo “grazie per la cena Fuyumi” ringraziò prima di andarsene lasciandoli soli.
Dopo pochi minuti Shoto sentì il telefono vibrare in tasca e lo prese per controllare chi fosse e quando vide un messaggio da Li si trattenne a malapena dal sorridere e rispose che andava bene e che poi gli avrebbe raccontato, quando lo rimise via vide che l’atmosfera della sala da pranzo era forse più pensante di prima e onestamente non voleva restare lì ad assistere a qualsiasi cosa sarebbe successa dunque si schiarì la gola dicendo “sono un po’ stanco credo che farò come Natsuo e andrò a riposarmi” dopo averlo detto si alzò salutando Rei e Fuyumi con un cenno e quest’ultima gli disse “buonanotte Shoto” “buonanotte Fuyumi” rispose “buonanotte caro Shoto” parlò subito dopo sua madre e lui rispose con un semplice “b-buonanotte”, ma sempre con tono cauto e incerto, prima di ritirarsi nella sua camera lasciando la donna triste per la risposta incerta e molto cauta del figlio minore, Fuyumi dev’essersene accorta perché le prese la mano dicendole “andrà tutto bene mamma sono sicura che passerà ad entrambi” e la donna se lo augurava davvero voleva rimediare ai torti che aveva fatto poiché anche lei in parte era colpevole di negligenza nei loro confronti forse meno nei riguardi di Yumi e Natsuo ma per Shoto e Touya invece…
Sapeva che non si era comportata bene con nessuno dei due, ma nel caso di Touya era diverso perché lei stessa ammetterà che, per lui, lei aveva forse fatto un po’ più poco rispetto agli altri nell’ultimo periodo ed era brutto da pensare, ma per lei, quando Touya la guardò arrabbiato tutto ciò che lei vedeva era una versione più piccola di suo padre e questo era profondamente sbagliato sotto tutti i punti di vista perché suo figlio non le aveva mai fatto del male, non l’aveva mai schiaffeggiata, mai spintonata e mai costretta a fare niente, era un po’ irascibile ma era una questione di carattere ed era frustato e lei non avrebbe mai dovuto paragonarlo a suo marito...anche quando le ha detto quella frase che la perseguiterà per sempre: ‘…i nonni ti hanno venduta a lui quindi non hai alcun valore se non una merce di scambio! Pensi che non sappia il motivo della mia nascita!? Sei complice in questo!!’ … e questo perché il tono che usò quella volta era un tono odioso e irto di rabbia e rancore che la scioccò tanto da indietreggiare con occhi spalancati e non fare niente quando lui sbatté la porta di casa e se ne andò.
Ricorda ancora come quella frase veritiera e velenosa la colpì profondamente sia perché era, appunto, la verità che lei era stata costretta a ricordare e accettare, sia perché suo figlio aveva capito che il motivo della sua nascita era avvenuto a causa di un matrimonio di quirk basato esclusivamente su dei poteri, non erano nati tanto per essere amati o voluti, ma per essere delle armi perfette e lei nonostante tutto alla fine aveva contribuito a farlo accadere per questo poté solo rimanere in silenzio e spalancare gli occhi dall’ansia e alla paura, soprattutto quando lui le rivolse quello sguardo prima di andarsene nel quale ella vide l’ira e forse qualcosa che si avvicinava all’odio diretto contro di lei e di essere messa davanti alla realtà che lei stessa era stata costretta ad accettare tempo dopo.
Rei scosse la testa da questi pensieri perché il solo ripensarci o riviverli le riaprivano le ferite e le colpe che lei ancora doveva affrontare e dentro di sé non sapeva se ne fosse mai stato in grado; mentre contemplava ciò sua figlia Fuyumi era rimasta accanto a lei tenendole la mano ‘dovrei scusarmi anche con lei per quello che ha passato’ pensò, e almeno così si sarebbe distratta dai pensieri riguardanti il suo passato, così disse “mi dispiace Fuyumi per quello che è successo” con voce calma, la figlia la guardò con confusione domandandogli “che cosa intendi mamma?” e la donna sospirando abbassò leggermente la testa rispondendole “mi dispiace che per causa mia e di Enji tu abbia dovuto sopportare tutta questa tensione e atmosfera pesante senza contare i litigi e le discussioni con Natsuo ed Enji e Shoto…mi dispiace che tu sia stata costretta a fare tutto per tenere insieme questa famiglia”.
Fuyumi rimase momentaneamente in silenzio anche se dentro di sé era contenta che finalmente qualcuno riconoscesse quanto non sia stato facile per lei per tutti questi anni, ma dall’altro non voleva far sentire in colpa la madre, così le rispose “va bene mamma davvero, ho voluto farlo di mia spontanea iniziativa perché volevo che fossimo una famiglia normale come le altre” e Rei parlò nuovamente “ancora non avresti dovuto avere a che fare con tutto questo, avresti dovuto fare la ragazza normale e vivere la vita come le altre della tua età, mi dispiace di essere stata una cattiva madre” “n-no mamma che dici-“ tentò di dire ma la madre scosse la testa “no Fuyumi ti prego non giustificare il mio comportamento nei confronti tuoi e dei tuoi fratelli, è giusto che mi prenda le mie responsabilità” e la ragazza non disse niente.
Mentre madre e figlia ebbero quella conversazione Shoto era chiuso in camera sua e aveva appena mandato un messaggio a Li dicendogli che era andato tutto bene e facendogli un riassunto di quello che Enji disse e il motivo della visita della madre, che dovrebbe estendersi per un altro giorno, e alla prima notizia anche lui mandò una serie di risate con le lacrime (dicendo che erano da parte anche di Shinso e Mei) e anche lui, come Natsuo, era estremamente scettico credendo che sia tutto una farsa poi interruppero la messaggistica poiché era tardi e Shoto dormì sereno per tutta la notte tenendo la foto sotto al cuscino stretta.
La mattina dopo Shoto e tutta la famiglia fece colazione insieme e nessuno tirò fuori la conversazione della sera precedente; quando finì Natsuo posò le ciotole nel lavandino e disse “devo andare, ho un test nel pomeriggio e devo ripassare, grazie per la colazione Fuyumi” e mentre si diresse verso il corridoio Shoto si alzò “anche io devo andare a scuola, grazie per la colazione Fuyumi” e, dopo aver fatto come Natsuo, lo raggiunse quando lo vide in procinto di aprire la porta, si mise le scarpe afferrando la sua cartella “ehi Natsuo vai con il treno?” domandò e l’albino più grande si girò sorpreso “Shoto non ti avevo sentito dietro di me…sì prenderò il treno perché mi porterà a 2 minuti dell’Università, tu?” “io di solito cammino a piedi, posso accompagnarti alla stazione?” di nuovo l’altro rimase un po' sorpreso, ma annuì “va bene basta che poi non fai tardi” ma l’altro scosse la testa.
Durante il tragitto di minuti alla stazione Shoto chiese come andavano gli studi e gli esami e Natsuo parlò tranquillamente raccontandoglielo “-quindi adesso dovrò fare questo esame e se va tutto bene mi mancherà ancora un esame orale e poi potrò laurearmi, ma vedrò se riesco a fare il tirocinio mentre aspetto di dare l’ultimo esame” Shoto ascoltò con attenzione memorizzando tutto era contento che suo fratello stesse andando bene e stesse studiando per un lavoro che gli sarebbe piaciuto fare “e tu invece come va all’UA?” domandò a sua volta l’altro curioso e lo studente liceale sentì un calore al fatto che l’altro si stesse un po’interessando a lui, non che non lo facesse quando si vedevano ma quasi tutte le volte c’era sempre Enji in mezzo e alla fine le conversazioni finivano in sarcasmo e urla tra i due principalmente.
“Va bene, Aizawa- sensei ci sta facendo alternare tra il combattere con i nostri quirk e senza di loro dice che in quanto eroi potremmo trovarci in situazioni in cui i nostri quirk non saranno utili e quindi dobbiamo prepararci ad affrontare una missione o una situazione senza il loro ausilio” Natsuo annuì “un ragionamento sensato il suo, anche perché non credo che per ogni cattivo bisognerebbe usare il proprio quirk, sarebbe come eccesso di potere” ora che ci pensava Shoto tendeva ad essere d’accordo con il fratello “dopotutto ci sono persone che hanno un potere troppo potente e che viene abusato dal loro proprietario/a lasciò che l’altro pensò un po’ prima che , sempre il più grande, chiese “allora chi è questo Li di cui hai parlato ieri sera?” e Shoto ringraziò tutto il suo autocontrollo per non aver sussultato e disse “si chiama Li Jiang ed è uno studente del corso di studi generali, anche se dopo il Festival sportivo gli era stato offerto il posto nella nostra classe o quella gemella ma lui rifiutò”.
Natsuo ascoltò la risposta del fratello su questo Li e gli sembrava un tipo interessante “ha rifiutato? E come mai? Non è da molti rifiutare un posto del genere specie in una facoltosa scuola come l’UA” qui Shoto rifletté bene su quello che avrebbe dovuto dire “non ha avuto esperienze positive con nessun eroe che ha incontrato, sarebbe corretto dire che prova antipatia per tutti loro” e Natsuo sbuffò “ragazzo intelligente e che purtroppo sarà stato deluso come noi, e altri, da alcuni ‘eroi’” e lo studente poté quasi sentire qualche traccia di veleno quando usò quel termine “sì la pensa come te”.
Quando arrivarono alla stazione Natsuo lo salutò “è stato bello parlare con te Shoto senza altre fastidiose presenze” e l’altro si ritrovò d’accordo sapendo chiaramente a chi si riferisse “anche per me Natsuo-nii, in realtà vorrei avere un po’ più di dialogo con te” l’albino più grande gli rispose “per me non ci sono problemi, vorrei sapere anche io qualcosa in più su di te” scrollando le spalle e l’albino non seppe quanto quelle parole resero felice il ragazzo bicolore; alla fine Natsuo lo salutò “ora devo andare ci vediamo presto Shoto” “ciao Natsuo-nii buona fortuna con l’esame di oggi pomeriggio” “grazie!” e poi Shoto rimase a vedere come la schiena di suo fratello scomparve dalla sua vista, dopo due minuti si diresse a ritroso verso la sua strada per andare all’UA.
Quando arrivò alla scuola vide gli studenti cominciare ad entrare e curiosamente si guardò intorno cercando un paio di studenti in particolare, ma non li trovò e con ciò si accorse di essere solo un po’ triste, ma si era ripromesso di andargli a trovare dopo; quando arrivò in classe vide che la disposizione dei posti era cambiata da quando Mineta era stato buttato fuori e vedendo che il posto dietro a Shinso era libero ci si incamminò e ci si sedette, l’altro studente lo intravide dallo schermo che aveva appena spento del cellulare e sorpreso si girò “hai deciso di cambiare posto?” domandandogli con un sopracciglio alzato curiosamente e l’interessato annuì “sì visto che i posti sono cambiati ne ho approfittato” scrollando le spalle.
Shinso osservò il corpo dell’altro studente da quando si sedette dietro di lui fino a quando gli rispose e notò fin da subito che c’era qualcosa di diverso in lui sembrava più…contento del solito e meno depresso, considerando che solo il giorno prima aveva avuto un crollo nevrotico, alla fine la sua curiosità vinse e chiese “va tutto bene To- Shoto?” sentendo la domanda lo studente domandò perplesso “sì perché?” “mi sembri diverso, come se ti fosse successo qualcosa…spero che non c’entri quell’energumeno” insistette lo studente insonne, “lo trovo impossibile che lui sarà mai il motivo del cambiamento del mio umore se non in negativo” iniziò a dire e questo calmò un po’ l’altro “questa mattina ho parlato con un po’ con Natsuo e per una volta abbiamo avuto una piccola conversazione come credo dovrebbero avere due fratelli e... sono semplicemente felice di questo” fece una breve pausa.
Lo studente insonne nonostante la pausa dell’altro decise di aspettare prima di parlare e di fatti l’altro studente riprese a parlare “so che sai di quello che è successo ieri sera quando sono tornato a casa” e il suo compagno annuì “sì Li me lo ha detto e devo dire che la cosa è esilarante detta da lui” poi gli chiese “ma tu che cosa ne pensi? Pensi che lo perdonerai? Vuoi anche perdonarlo?” e Shoto restò momentaneamente in silenzio prima di dire “sinceramente non so cosa pensare, ma non voglio perdonarlo, non voglio dimenticare quello che ha fatto a tutti noi” mentre fissò Shinso negli occhi e lo studente viola vide la determinazione nel suo sguardo ‘meno male che è intelligente e non un credulone’ pensò Shinso; la loro conversazione finì proprio quando sentirono Aizawa entrare e salutarli “buon giorno problematici bambini” “buongiorno Sensei!” risposero in coro.
Aizawa sospirò quando andò in sala insegnanti per un caffè prima di andare in classe e rilassandosi quando ebbe la sua prima dose di caffeina della giornata “ah buongiorno Sho!” salutò Yamada “ciao, come fai ad essere così energico di prima mattina?” “è la stessa domanda che mi fanno alcuni studenti! Non lo so, immagino di avere tanto energie da smaltire!” rispose felice il biondo portando il biondo a gemere, “hai parlato con Shoto-kun di quello che è successo ieri?” chiese poi seriamente il cacatua ma l’altro scosse la testa “non esattamente gli chiederò di andare da Nezu dopo la prima ora” “va bene speriamo che sia andata bene mi chiedo anche come sia andata tra Li e lui…pensi che sia andata bene?” gli chiese leggermente ansioso.
“Non lo so Zashi, so che ieri è andato con LI e Jiang Cheng, insieme alla loro famiglia, ma se fosse successo qualcosa credo che quest'ultimo ci avrebbe avvertito” fece una pausa “quello che vorrei è che Li e Shoto parlassero e magari il primo dia una possibilità al fratello minore per conoscersi meglio” e il biondo annuì “sarebbe bello per il giovane Todoroki che a causa di Endeawhore non ha potuto conoscere nessuno dei suoi fratelli a parte credo la sorella a solo per il fatto che lei cucina e cena con lui” il moro annuì in accordo “già ecco perché Nezu vuole parlargli di ieri per vedere se tutto fosse andato bene una volta a casa”.
Quando Aizawa entrò nella classe vide che ci furono alcuni spostamenti di posti, ma quello che lo sorprese fu una testa bicolore postatasi proprio dietro a Shinso il quale gli stava dando un sorriso soddisfatto per qualche ragione, “buongiorno bambini problematici” salutò “buongiorno Sensei!” risposero una volta acquietati parlò “Todoroki dopo la lezione ti dispiace venire fuori con me?” lo studente lo guardò confuso lanciando uno sguardo rapido a Shinso che alzò le sopracciglia nella sua direzioni prima di ricambiare lo sguardo con l’altro, ad Aizawa non piaceva tanto la quasi cautela che l’altro stava iniziando ad avere sul viso così si spiegò “Nezu vorrebbe parlarti di quello che è successo ieri” e qui lo vide spalancare leggermente gli occhi annuendo “va bene Sensei” rispose; detto ciò iniziò la lezione.
Shoto dopo l’ora scambiò uno sguardo forse un po’ apprensivo con Shinso, che gli fece un cenno con la testa incoraggiante mostrandogli vagamente il suo cellulare, e ad Aizawa sembrava come se volesse dire ‘lo puoi usare in caso ne abbia bisogno’ e l’altro sembrò un po’ più sicuro prima di seguire il suo insegnante fuori dall’aula e verso l’ufficio del direttore, durante il tragitto nessuno dei due parlò portando quindi la creazione di un silenzio forse leggermente teso, ma alla fine arrivarono alla porta di Nezu e sentirono la chimera invitarli ad entrare “ah benvenuto Shoto-kun! Grazie Aizawa per averlo portato” il moro annuì prima di richiudere la porta mentre Shoto si accomodò rispondendo “buongiorno Nezu-sama” “vuoi del tè?” ma l’altro scosse la testa “no la ringrazio” e la chimera annuì “bene non ti terrò a lungo voglio solo parti un po’, ma prima lasciami chiederti una cosa: ti senti meglio Shoto-kun?”.
Lo studente annuì “sì sto meglio rispetto a ieri quado mi sono svegliato in infermeria” e la chimera annuì “e dopo che sei andato via? So che Li-kun è rimasto lì insieme alla sua famiglia” Shoto aggrottò la fronte rispondendo “è andata bene, Li e la sua famiglia sono stati tutti gentili con me” “sono davvero felice per questo Shoto-kun, non che avessi dubbi sul loro comportamento dopotutto il signor Jiang Cheng è un uomo corretto, ma non so come tu avresti potuto prenderla considerando…tutto quello che è successo e che stai affrontando” finì di dire la chimera.
A questo lo studente eterocromatico abbassò un po’ la testa “nemmeno io ero del tutto sicuro di andare con tutti loro e non per qualcosa contro di loro, ma perché non sapevo che tipo di reazione avrebbero potuto avere considerano la mia parentela con Li”; sentendo questo la chimera e il moro non poterono non sentirsi tristi per il giovane per questo Aizawa chiese “puoi dirci che cosa è successo?”.
Shoto non sapeva esattamente il perché glielo chiedessero, ma alla fine non costava nulla raccontarglielo così iniziò a parlare “dopo che sono uscito dall’infermeria ho incontrato Li che mi ha detto di seguirlo e quando gli ho chiesto perché mi ha detto che Jiang Cheng mi voleva parlare e proprio in quel momento venimmo raggiunti da lui e rimanemmo noi due” fece una pausa “mi diede un sacchetto con delle erbe medicinali e mi ha detto che mi avrebbero aiutato a dormire meglio” e qui Nezu chiese “non riesci a dormire?” e lo studente “ho degli incubi le notti e a volte mi è difficile dormire per questo a volte chiamo Li, ma non posso farlo ogni volta che succede” e Aizawa chiese “e che cosa fai quando non lo chiami?” scrollando le spalle rispose “cerco di convincermi a dormire e in quel caso prendo una foto personale e molto spesso mi aiuta a dormire un po’” “una foto?” domandò curioso la chimera e lo studente annuì “sì una foto di me quando ero molto piccolo e Touya che mi teneva” fece un piccolo sorriso “da quando l’ho trovata la tengo sotto al cuscino perché mi ricorda che nonostante tutto quello che è successo nella nostra infanzia, per un attimo mi ha tenuto e non mi ha disprezzato”.
Le parole del giovane colpirono al cuore entrambi i presenti addirittura arrivare a nascondere una foto solo per avere un po’ di conforto…’Dio quanto voglio tornare indietro nel tempo e togliere tutti i figli a quel bastardo di Endeavour!’ pensò il moro; “comunque dopo avermi rimproverato per non aver dormito bene, e non averlo detto a nessuno, mi ha portato dalla sua famiglia e lì ho incontrato la madre di Izuku, Inko, poi loro due sono andati via e io sono stato accompagnato dalla famiglia Jiang fino a casa mia”.
Nezu credeva però che fosse successo qualcos’altro e di fatti poi l’altro, dopo la pausa, proseguì “quando arrivammo però Jiang Cheng e Xichen videro una persona davanti a casa mia e furono titubanti a mandarmi” e confuso il moro chiese “perché? Chi era questa persona?” e lui e l’animale videro Shoto abbassare lo sguardo ai piedi “hanno visto mia mam- hanno visto Rei che era venuta a fare una visita a casa”.
Aizawa e Nezu rimasero sorpresi dalla cosa, in fin dei conti la madre non era mai stata molto menzionata dà Todoroki e nemmeno si sapeva molto di lei sui tabloid o articoli di giornali, ma poi si ricomposero e il primo chiese “che cosa hanno fatto quindi? Vi ha visti lei o Endeavour?” volle sapere un po’ preoccupato, ma lo studente con il sollievo per entrambi scosse la testa “no non l’hanno fatto però ho quasi avuto di nuovo un attacco di panico” ribatté “a quel punto i due hanno deciso di portarmi via e siamo andati a cenare in un fast-food e per una volta ho cenato con una vera famiglia…mi sono sentito strano, ma anche emozionato” fece un piccolo sorriso prima che esso calasse un po’ quando proseguì “tuttavia poi dovetti tornare a casa anche se Xichen e Jiang Cheng non volevano infatti mi hanno chiesto che cosa avessi voluto fare, erano disposti a chiamare anche te Nezu-sama se lo avessi voluto” la chimera subito disse “e avrei risposto subito e gli avrei chiesto di portarti qui in caso, sei al sicuro qui all’UA Shoto in qualsiasi momento” e il ragazzo annuì “grazie preside”.
“Quando mi hanno riaccompagnato dopo cena li ho ringraziati, ma onestamente non volevo tornare a casa volevo restare con loro tuttavia non potevo metterli nei guai con Endeavour se l’avesse scoperto…già Li e Jiang Cheng non gli piacciono molto e non volevo che si facessero male, poi Li mi ha dato un talismano che gli hanno dato i suoi e mi ha anche detto di scrivergli un messaggio appena fossi entrato in camera” anche qui lo videro sorridere “ero felice che Li mostrasse un po’ di cura per me così lo abbraccia…e non mi ha respinto” fece una pausa sorridendo “l’ho anche chiamato con il suo nome Touya, ma credo che continuerò a chiamarlo Li”.
I due adulti erano così sollevati che i Jiang si fossero premuniti di aiutare il ragazzo se avesse avuto difficoltà, ma soprattutto erano sollevati di quello che ha fatto Li perché così facendo gli ha dato la speranza che i rapporti tra i due potessero migliorare e di fatti l’animale disse “sono così felice Todoroki-kun che, nonostante l’incidente di ieri, tu abbia trovato qualcuno da cui andare e a cui rivolgerti se le cose dovessero andare male!” e Aizawa aggiunse “e anche che le cose con Li stiano migliorando”, a questo lo studente li guardò e, per la prima volta da quando l’altro mise piede qui a scuola mesi fa, lo fece con un sorriso sincero “anche io Sensei…finalmente ho la possibilità di avere un rapporto con i mie fratelli, questa mattina ho parlato con Natsuo-nii per la prima volta come dovrebbero fare i fratelli senza nessuno ad interrompere e senza aria di tensione” ancora con un piccolo sorriso “forse…posso stringere un legame forte con loro e passare del tempo insieme in futuro” e i due se lo auguravano.
“Quindi ieri sera è andato tutto bene” affermò la chimera per quanto fosse felice che lo studente finalmente sorrida un po’, voleva avere la conferma, Shoto raccontò il resto di come tutti e 5 furono nel salone; gli parlò di quello che disse Endeavour e della reazione di Natsuo e di come la situazione generale fu quando se ne andò a dormire come fece Natsuo; una volta finito Nezu lo ringraziò e gli disse che poteva andare in classe e così fece. Durante il tragitto Shoto ripensò ancora una volta a quello che successe la sera prima e non poté non fare un piccolo sorriso e quando arrivò in classe si sedette ascoltando Cementoss-sensei insegnare.
Al termine della successiva lezione di storia ci fu la pausa e Shoto cercò di trovare Li nella folla della mensa ma non vide né lui, né Izuku e nemmeno Mei e Shinso per questo aggrottò la fronte continuando a cercare tuttavia ad un certo punto fu spinto da qualcuno e quasi inciampò, si girò per vedere chi fosse il responsabile solo per vedere Izuku “oh cielo scusami Todoroki-kun! Ho perso l’equilibrio!” ma lo studente bicolore scosse la testa “non preoccuparti Midoriya-kun sto bene”.
“Stai cercando qualcuno in particolare?” chiese poi il verdognolo quando si assicurò che l’altro stesse davvero bene e insieme andarono a prendere il pranzo “sì cercavo Li e tutti voi” e Izuk gli sorrise “ah sì vieni ti accompagno al nostro tavolo, ti avverto però ci saranno anche i membri del nostro gruppo di Gladiatori” lo avvertì e l’altro chiese “quelli del Festival sportivo?” e il verdognolo annuì “va bene”; una volta preso i loro piatti Shoto seguì Izuku fino a condurli ad un tavolo più in fondo alla mensa “come mai tu eri in ritardo?” gli domandò curioso in risposta Midoriya rise imbarazzato “stavo finendo una piccola analisi ad uno studente e mi sono attardato”.
Una volta arrivati Shoto vide parte dei componenti della famiglia di Li e dall’altra parte alcuni studenti di cui si ricordava poco e quando lo videro essi smisero di parlare e onestamente Shoto si aspettava qualche reazione più…contrita dopotutto molti studenti di altre corsi ce l’avevano con quelli di eroica, ma non sembrava così con loro; Li deve averlo visto perché disse “ehi Zuzu finalmente sei arrivato” roteando gli occhi “ah Todoroki-kun non sapevamo che ci stessi cercando” disse curioso e l’altro scosse le spalle “vi dispiace se mi unico a voi?” domandò educatamente e Izuku rise “che cos’è tutta questa formalità? Siediti e basta” dandogli una leggera spintarella verso un posto tra Mei e Li, “allora Todoroki-kun come mai sei qui?” domandò una del gruppo prima che si scusò “ah scusami non ci siamo presentati io sono Amy piacere di conoscerti” gli sorrise la studentessa “questi sono: Chiro, Yuki e Shila” e lui ricambiò il loro saluto “è un piacere conoscervi”.
Shoto li guardò tutti memorizzando i loro aspetti prima che si ricordò della domanda e si agitò un po’ imbarazzato, ma poi Li intervenne “che domande ovviamente perché non può resistere al mio fantastico aspetto e carisma!” con soddisfazione e gli altri risero “giusto è proprio così” prese in giro Shinso “in realtà se dovessimo parlare di bellezza vi batterei tutti” si auto-complimentò Izuku con disappunto bonario di alcuni “davvero lo pensi?” chiese non impressionato Shinso, ma fu Mei ad intervenire “mnh… però i video che hai pubblicato di Li dicono il contrario” sorridendo maliziosamente quando sentì Shoto soffocare con dell’acqua al quale Mei gli diede un paio di colpi anche se continuò a parlare “scommetto che la classe di eroica si è fatta almeno una fantasia su di te! Non è vero Todoroki-kun?!” ignara di come il Todoroki più giovane spalancò gli occhi sentendo un lieve arrossamento per l’audacia dell’affermazione “vedi? Chi tace acconsente dice il proverbio, quindi è sicuro che sia successo!”.
Shoto era già abbastanza imbarazzato e quasi desiderava che il pavimento si aprisse e lo inghiottisse poi Mei parlò “non posso biasimarli di certo il nostro Li ha un corpo veramente in forma!” facendo ridere e annuire tutti al tavolo mentre il diretto interessato sospirò drasticamente “accidenti ragazzi frenate gli ormoni”; dopo la pausa pranzo tutti ritornarono alle loro classi per proseguire le lezioni e quando esse terminarono tutti si ritrovarono fuori appena dopo i cancelli scolastici “be’ allora ci vediamo domani!” salutarono i Gladiatori prima che ognuno andasse per la propria strada finché rimasero solo Li, Izuku, Mei, Shinso e Shoto.
“Noi oggi torniamo a casa da soli e Izuku si ferma a cena da noi, vuoi che ti accompagniamo?” parlò Shinso e Shoto stava riflettendo sulla risposta in realtà gli farebbe piacere passare ancora un po’ di tempo con loro “è sicuro che non sia un disturbo?” domandò incerto e in risposta l’altro scosse la testa “se te l’ho chiesto non è un problema e comunque è solo una breve variazione di percorso” “allora mi farebbe piacere” sorrise un po’ sinceramente; così tutti s’incamminarono verso casa di Todoroki parlando del più e del meno, ma quando arrivarono Shoto sentì un sentimento di tristezza pervaderlo sapendo che doveva staccarsi dagli altri “grazie per avermi accompagnato” li ringraziò chinandosi “va bene Todoroki-kun, non è stato un problema” rispose Izuku.
Nei giorni seguenti Shoto continuò a passare sempre più tempo con Li e gli altri e ogni volta si sentiva sempre più sciolto in loro compagnia non si sentiva più un emarginato o un disadattato e tutti loro sono stati pazienti con lui nonostante fosse chiaro che socializzare non era il suo forte, “ehi ragazzi che ne dite di vedere insieme la nuova serie ‘Squid Game’?” propose Izuku un giorno di questi “quella serie in cui dei giocatori indebitati affrontano dei giochi per vincere il premio in denaro?” domandò Li e il verdognolo annuì “sì esatto ne ho sentito parlare e dovrebbe essere interessante” e Yuki disse “perché no, se non possiamo vedercela insieme possiamo fare anche una videochiamata e vedercela nello stesso momento” propose e tutti annuirono eccitati “ovviamente anche tu Shoto sei tenuto a partecipare” gli disse Amy e lui annuì e da allora ogni sabato si sarebbero incontrati o casa di uno di loro oppure si sarebbero collegati in videochiamata per vedersi almeno una puntata e commentarla dopo.
Enji Todoroki stava ritornando da un briefing su un raid che lui e un altro gruppo di eroi avevano eseguito la sera prima e durante il tragitto guardò come alcuni passanti, per la maggior parte famiglie, passeggiassero e scherzassero con i loro figli ei loro partner ‘è così che sarebbe potuta essere la mia vita e quella della mia famiglia se fossi stato un buon padre e marito senza che la mia smania e il mio egoismo si mettessero così tanto in mezzo?’ si ritrovò a pensare e non c’era bisogno di pensarci dato che sapeva giù la risposta sospirò lentamente cercando di mantenere la sua solita compostezza, ma se qualcuno avesse osservato bene avrebbe potuto scorgere quella che poteva essere chiamata tristezza e forse invidia nel suo sguardo.
Sapeva che non aveva nessuno da incolpare se non stesso per la sua situazione ‘però è davvero così brutto desiderare qualcosa?’ si ritrovò a pensare una parte meschina di sè stesso, ma immediatamente bandì quel pensiero perché sapeva che non era quello il problema, intrinsecamente non c’era niente di male nell’essere ambizioso e voler essere il migliore…’il problema suppongo è il come l’ho fatto, ho distrutto la mia stessa famiglia per qualcosa che alla fine ho ottenuto anche se non come volevo, ma che non mi soddisfa pienamente come mi ero convinto’ si rimproverò mentalmente; continuò a camminare fino a che arrivò a casa salutato da sua figlia “ ben tornato a casa papà!!” lo salutò lei con il suo solito sorriso felice qualcosa che sapeva non meritava, ma egoisticamente parlando lo voleva così le rispose “sono tornato”.
Quel giorno all’UA si sarebbero tenuti i colloqui genitori/inseganti e dato il numero enorme degli alunni che la frequentavano l’istituto avrebbe diviso i colloqui in più giorni quindi non era una sorpresa quando le classi di eroica A e B, insieme ad un altro paio di classi tra cui quella di Li e quella di Mei, erano nello stesso giorno, Jiang Cheng sapeva che poteva anche saltare l’incontro in fondo sapeva il rendimento di tutti i ragazzi sotto la sua cura, ma dato che Mei era da un paio di mesi sotto la sua custodia sapeva che doveva fare comunque una sorta di apparizione ufficiale davanti agli altri inseganti, anche se era sicuro che Nezu aveva già riferito agli insegnanti il cambiamento, e comunque era un po’ curioso di sapere in che cosa consistevano questi ‘colloqui’ certo anche nel suo mondo avevano qualcosa del genere, ma ricordava di non averne mai avuto bisogno e ovviamente i suoi genitori non si presentavano quelle volte, a parte suo padre quando si presentava solo a causa di Wei Wuxian mentre sua madre spesso rimaneva a dirigere la Setta.
Scosse la testa a quei pensieri sapendo bene che era inutile soffermarsi su di essi ormai erano nel passato e lui si era ripromesso di non rifare gli stessi errori dei suoi genitrici e così fece, lo aveva fatto con Jin Ling ovviamente e lo avrebbe fatto anche per Li e gli altri, e non si sorprese quando Xichen disse che li avrebbe raggiunti quando usciva da lavoro anche se l’altro coltivatore gli disse che non ce n’era bisogno, ma il Lan aveva fatto gli occhi da cucciolo abbandonato e Wanyin era debole per quello e non è come se fosse contrario all’idea fin dall’inizio.
Quel giorno Jiang Cheng si tolse la divisa e si cambiò al lavoro, salutò il suo capo e i suoi colleghi (aveva chiesto un permesso giorni prima che il suo capo gli aveva concesso felicemente non appena avesse finito la sua richiesta "è giusto essere presenti nella vita dei nostri figli” gli disse semplicemente) dirigendosi verso la scuola di Eri per prenderla e dirigersi poi verso l’UA; quando arrivò alla scuola elementare la classe di Eri uscì pochi minuti dopo e lui aspettò con calma il suo turno quando la maggior parte delle persone era scemata si avvicinò e non appena la piccola lo vide si laniò contro di lui “A-Cheng!!” al che l’uomo riuscì ad afferrarla appena in tempo e mantenersi in equilibrio “ciao Eri” rispose lui sbuffando, ma abbracciandola in cambio sotto gli sguardi dolci di altre mamme che guardavano la scena con amore, non che Wanyin se ne accorse, ma Eri sì e sorrise nella spalla dell’altro.
I due arrivarono ai cancelli dell’UA poco dopo la loro apertura e guardando l’orologio Wanyin si accorse che poteva andare con calma poiché era in orario e comunque si era messo d’accordo che avrebbe aspettato Inko e Xichen fuori e non era che i ragazzi sarebbero usciti almeno per un altro po’ di tempo così chiese a Eri come fosse andata a scuola e lei con entusiasmo gli disse ciò che avevano imparato quel giorno e lui ascoltava diligentemente annuendo e chiedendo un paio di spiegazioni “-e poi abbiamo parlato di quello che ci piacerebbe fare nella vita, anche se Fuyumi-sensei ci ha detto che potevano avere più di una preferenza o che andava bene anche se non avevamo ancora deciso” finì di dire e lui disse “capisco, bè è normale non avere una idea chiara di quello che si vuole fare da grandi, dopotutto siete ancora bambini, ma suppongo che alla fine alcuni potrebbero dire di voler fare il lavoro che pensano gli piacerebbe tipo quello dei loro genitori” scrollando le spalle e la bimba annuì “sì io per esempio ho detto che non ero ancora sicura però ho detto che c’è una buona possibilità che da grande farò il tuo stesso lavoro!” sorridendogli e la cosa lasciò Wanyin scioccato.
Le sue parole lasciarono stupito Wanyin perché non si sarebbe aspettato che qualcuno lo prendesse come modello certo anche Li aveva detto la stessa cosa mesi prima che iniziasse l’UA, e già allora rimase sorpreso, ma ora sentire che anche Eri era interessata alla sua professione lo lasciò nuovamente scioccato, non era abituato al fatto che la gente lo prendesse come modello, non per qualcosa di buono, ‘sei amato Jiang Cheng perché non ci credi’? poteva quasi sentire Tsubaki nella sua testa un po’ triste ( e forse lo era) e lui ripose semplicemente ‘…nessuno me lo ha mai mostrato’ prima che catturò lo sguardo leggermente confuso della bambina “va tutto bene papà? H-ho detto qualcosa di sbagliato?” chiese un po’ insicura, ma lui sbatté le palpebre velocemente un paio di volte scuotendo la testa “affatto Eri sono contento di sentirtelo dire…è solo che non sono abituato al fatto che la gente mi ammiri così” non specificando oltre lasciando la piccola Eri pensierosa.
Eri sapeva che il suo Wanyin aveva avuto un passato particolare, Li e Izuku gli avevano detto qualcosa, come il fatto che i suoi genitori non erano i migliori: suo padre non gli prestava quasi nessuna attenzione a causa del figlio adottivo mentre la madre lo spingeva sempre a fare del suo meglio con pochissimi o nessun elogio paragonandolo a questo fratello adottivo e questo creò una rottura anche tra i due fratelli adottivi e la loro sorella che cercava di mantenere la pace, (oltre che con i genitori) le dissero anche che era un po’ tenuto da tutti e che camminavano con attenzione intorno a lui addirittura alcuni lo disprezzavano perché invidiavano il suo carattere forte.
Lei ricordò di essersi sentita triste sentendo tutto questo perché non capiva come la gente potesse essere crudele con quest’uomo che l’aveva salvata quando non aveva alcun motivo, l’aveva protetta a costo della sua vita e le aveva dato una casa confortevole, una famiglia amorevole, degli amici e dei fratelli e sorelle e persino una zia; lui le aveva dato cura, amore e protezione cose che nessun’altro aveva fatto, era andato contro un uomo forte, pericoloso e potente per salvarla e non capiva come la sua stessa famiglia potesse essere così cattiva con lui è vero forse risulta troppo sarcastico a volte, ma lei suppone che sia per via del suo passato quindi non capiva il perché venisse trattato così, ma lei si assicurerà che non succeda più A-Cheng merita amore più di chiunque altro e lei e gli altri suoi fratelli e sorella glielo avrebbero dimostrato.
“Ehi Eri tutto bene?” domandò poi l’uomo distraendola dai suoi pensieri e lei annuì “sì A-Cheng sto bene! Comunque quando l’ho detto alcuni sembravano interessati, anche la nostra maestra ha detto che era una bella cosa idolatrare il lavoro dei propri genitori” continuò lei con entusiasmo e lui annuì chiedendole poi “come mai sceglieresti questa professione?” curioso e lei dopo qualche secondo di riflessione rispose “perché mi è piaciuto come hai decorato un semplice oggetto trasformandolo in qualcosa di nuovo, e come lo hai riparato, mi è piaciuta la concentrazione che hai messo nei dettagli e come ha portato a qualcosa di nuovo, rimodellata, ma non cambiando la base sotto” allo sguardo confuso ridacchiò dicendo “lo hai fatto con la mia vita hai preso qualcosa di brutto e l' hai trasformata in qualcosa di bello e speciale” e questo colpì il cuore di Jiang Cheng poiché non aveva mai pensato a questo suo lavoro come qualcosa di così…speciale, Eri lo faceva sembrare come un lavoro di trasformazione di cose danneggiate o rovinate e modificarle in qualcosa di diverso e lui si accorse che effettivamente poteva anche essere visto così da quelli con più fantasia e sensibili.
“Devo confessare non l’ho mai visto in questo modo” confessò dopo qualche minuto sentendo un piccolo rossore e lei corse da lui e l’abbracciò “ecco perché ci sono io!” proclamò con entusiasmo e lui ridacchiò “stai dicendo che non sono intelligente?” la presa in giro bonariamente e lei rise di rimando ribattendo “hanno detto che noi ragazze siamo più intelligente degli uomini” e lui si staccò dall’abbraccio e la guardò con un finto broncio “ah sì? E da chi lo hai sentito precisamente?” domandandole con occhi socchiusi, ma lei sorrise ribattendo “uhm…è un segreto!” e Wanyin per ripicca le fece il solletico improvvisamente facendola dibattere e ridere mentre gli gridava di smetterla facendo ridere alcune delle persone che osservavano la scena.
Quando Inko arrivò salutò A-Cheng e la piccola Eri con entusiasmo e quest’ultima subito si fece abbracciare dalla zia iniziando subito a parlare tra loro e meno di mezz’ora dopo furono raggiunti da Xichen “ehi ciao! Scusate per il piccolo ritardo, ma abbiamo avuto un problema con una delle modelle e ci siamo attardati!” si giustificò ma gli altri due adulti scrollarono le spalle e lui e Inko si misero a parlare mentre il Lan tenne in braccio Eri e dopo aver sorriso a Wanyin; qualche minuto dopo tutti si diressero verso l’entrata della scuola mentre discutevano su dove andare per prima aula “potremmo dividerci: tu e Inko potete andare da Li e Izuku mentre io vado da Mei e poi andiamo tutti da Shinso” propose Wanyin e Inko ribatté “e se invece andassimo tutti insieme a ciascuno di loro? Tanto ho chiesto un permesso quindi non devo tornare a lavoro oggi e da quello che so neanche voi giusto?” domandò lei rivolgendosi ai due, che scossero la testa.
Xichen trovava l’idea ottima e disse “mi piace come idea e scommetto che Li, Shinso e Mei saranno felici di vederci tutti e tre A-Cheng” rivolgendosi a quest’ultimo che scrollò le spalle “per me va bene speriamo solo che non ci sia troppa fila” rispondendo mentre s’incamminarono verso l’aula di Mei; quando arrivarono fortunatamente videro che davanti a loro c’erano solo due persone “Inko ti dispiacerebbe aspettare con Eri qui? Dovrebbe arrivare anche Mei” e la donna annuì ”certo nessun problema” sorridendo mentre lasciava che i due uomini entrassero e non appena lo fecero si guardarono intorno prendendo nota del posto “salve voi siete i genitori di quale ragazzo o ragazza?” arrivò la voce da parte di un insegnante.
L’insegnante che li chiamò non era Power Loader, ma i due lo salutarono cordialmente “salve, noi siamo Jiang Cheng e Lan Xichen, siamo i genitori della studentessa di nome Mei Hatsume, è un piacere incontrarla” rispose cordiale il coltivatore Lan con un sorriso gentile mentre Wanyin disse un semplice “salve”; l’uomo li guardò un attimo perplessi e disse “capisco, mi sembra strano perché non vi assomigliate affatto” e il modo in cui lo disse stizzì leggermente A-Cheng, ma poteva capire che cosa intendesse l’uomo dopotutto Mei non assomigliava a nessun di loro e chiaramente erano entrambi maschi quindi… dunque sospirò interiormente dicendo “io e il mio partner siamo i custodi momentanei di Mei, il preside Nezu ne è già al corrente quindi se ha dei dubbi sulla nostra identità può rivolgersi direttamente a lui per confermare le nostre indentità conciso e inflessibile.
L’insegnante in questione stava per rispondere quando arrivò un'altra voce “grazie collega ci penserò io a loro” e il trio si voltò verso il proprietario della voce riconoscendolo come Power Loader il quale, quando vide lo sguardo confuso spiegò “ciò che dicono è vero, la signorina a causa di alcune ragioni familiari è stata affidata temporaneamente ai due signori qui presenti” a questo il collega annuì prima di andarsene da un'altra coppia di genitori.
Quando il colloquio con Power Loader finì Wanyin e Xichen ringraziarono l’uomo e uscirono solo per vedere Mei parlare con Eri e Inko; “ciao Mei” salutò per primo Xichen e la ragazza subito li guardò con occhi sorpresi “ciao! Non pensavo sareste venuti!” disse lei andando da loro dandogli un veloce abbraccio “perché non dovremmo? I colloqui genitori – insegnanti non sono fatti per questo?” domandò Xichen curioso e lei si morse un po’ il labbro dicendo “s-sì è vero, ma i miei genitori non sono mai venuti se non una volta all'inizio e perché era obbligatorio” e Jiang Cheng sentì un piccolo scorcio d’irritazione, ma lo ignorò dicendole “bè noi ora siamo la tua famiglia quindi le cose saranno diverse, mi fidavo che non ci sarebbero problemi e infatti Power Loader non si è lamentato di niente anzi sembrava sollevato che non avessi fatto saltare in aria niente da un po’” e Mei arrossì per l’imbarazzo e lui le diede una pacca sulla testa incoraggiante dicendole “Mei non hai bisogno di preoccuparti ora che sei sotto la nostra cura è ovvio che c’interessiamo a te e non devi sentirti in colpa o pensare che abbiamo sprecato tempo” e lei annuì sentendo un calore al petto.
Successivamente andarono in classe di Li e Izuku dove Present Mic disse ai tre adulti che i ragazzi erano ai primi due posti e sono molto amati dalla classe e dagli altri insegnanti “onestamente sono davvero felice che i due piccoli ascoltatori siano più rilassati di quanto non fossero durante i primi giorni” confessò l’insegnante “all’inizio pensavo che con Li sarebbe stata più dura che con Izuku, ma alla fine sono davvero molto contento che entrambi si fidino di me e non siano più tesi in mia presenza o quelli di altri insegnanti ed eroi” e il trio poteva vedere la verità nell'espressione del biondo.
Wanyin, Xichen e Inko ascoltarono la confessione dell’insegnante prima che il primo parlò “bè non si potrebbe neanche dargli torto del resto tutti qui sappiamo che cosa hanno passato, ma condivido con te i tuoi sentimenti sul fatto che i due si siano integrati bene e che siano guariti, soprattutto Li” e Hizashi lo guardò ribattendo “sì lo immagino il piccolo ascoltatore è davvero forte io, Nezu e Aizawa siamo contenti che abbia trovato chi lo ha aiutato altrimenti chissà quale strada avrebbe potuto scegliere e siamo anche contenti stia dando una possibilità a Todoroki e al loro rapporto fraterno” sorrise un po’ prima che il suo sguardo divenne un po’ più triste “quando il giovane Shoto Todoroki ha avuto quel crollo emotivo…il modo in cui ha pianto, in cui ha urlato e confessato ad alta voce il suo trauma decennale mi ha davvero scosso fino a quasi paralizzarmi” si fermò momentaneamente proseguendo “per non parlare di come si era aggrappato a Li mentre piangeva come se fosse la sua ancora di salvezza…la sua presa era così forte e stretta che anche quando svenne Li fece un po’ di fatica ad allentarla”.
Le sue parole lasciarono i tre adulti un po’ sorpresi certo sapevano la storia perché Li e gli altri glielo avevano detto, ma sentirlo anche da un adulto e un insegnante / pro eroe e vedere il modo in cui lo ha colpito gli fece chiedere quanto fosse stato oppresso Shoto, anche da se stesso, per arrivare a quel punto e come nessuno abbia fatto qualcosa prima, la coppia di coltivatori si guardò prima che Xichen disse “Li ci ha raccontato la vicenda e siamo davvero tristi per quello che il giovane Shoto ha dovuto passare, ma siamo anche noi contenti che Li lo stia aiutando” e l’altro aggiunse “e questo potrebbe fare bene anche a Li stesso, aiutandolo a capire che alla fine suo fratello più piccolo non è nient’altro che una vittima di Endeavour come lo è stato lui e che la sua rabbia dovrebbe essere rivolta solo ai responsabili”.
Present Mic restò momentaneamente in silenzio riflettendo su quello che il coltivatore aveva appena detto e non poté non chiedersi che cosa intendesse per ‘responsabili’ parlando al plurale dunque domandò “chi intendi quando dici responsabili non ritieni solo Endeavour responsabile?” e rispose “credo che ci sia più di un colpevole in tutta questa storia ovviamente il primo è il padre biologico dei due, ma per quanto mi riguarda credo che sia in parte anche colpa della loro madre e della società stessa che non ha fatto niente nonostante evidenti segnali di scarso controllo dell'eroe in questione” durante la pausa Hizashi parlò riferendosi alla madre “ma anche lei è stata abusata da Enji non è un po’ crudele e ingiusto incolparla?”.
Wanyin sapeva che il biondo non voleva offenderlo o altro la sua era una giusta domanda poiché tendenzialmente in casi come questo, ovvero di abusi domestici o in generale, si giustificavano i comportamenti del partner abusato quando per esempio faceva del male ad un membro dello stesso nucleo familiare, o anche ad un terzo e Jiang Cheng era in parte d’accordo nel senso era giusto che comunque si riconoscesse che la persona che aveva finito per fare quello che ha fatto è stato a causa degli abusi che aveva subito…però era anche vero che non era del tutto giusto, moralmente parlando, giustificare totalmente il fatto che abbia fatto del male a un innocente soprattutto se si tratta di un figlio o figlia che non c'entrava niente come in questo caso…
Sospirando il coltivatore rispose “non è così semplice Present Mic, certamente la signora Todoroki è stata vittima di anni di abusi domestici fisici e psicologici questo non si discute…tuttavia credo che non sia giusto giustificare quello che ha fatto ai suoi figli, o meglio a due dei suoi figli ovvero Touya e Shoto, perché non bisogna dimenticare che anche loro sono state vittime dello stesso uomo quindi erano allora innocenti a loro volta, erano dei bambini che sono stati vittime di entrambi i loro genitori e per quanto uno di quest’ultimi possa essere capito in qualche modo, dall’altro non è corretto giustificare i comportamenti, in questo caso di una madre, che aggredisce e non aiuta i suoi figli nel momento del bisogno... e sappiamo che la signora Rei aveva iniziato ad avere paura del suo stesso figlio già da qualche tempo”.
“Fare il genitore non è un compito semplice e certamente non si nasce preparati, ma io credo che un genitore dovrebbe proteggere e amare i propri figli soprattutto si considera che anche loro sono vittime di abusi da parte del loro padre/marito” fece una pausa “non creda che parli a cuor leggero o altro, anche io ho avuto dei genitori che non sono stati il massimo: mio padre prestava tutta la sua attenzione a mio fratello adottivo fregandosene di me e questo creava discussioni, liti e urla con mia madre che non ha mai approvato la scelta di adottarlo, ovviamente ciò si ripercuoteva su di me e sui miei rapporti con loro in quanto lei mi opprimeva dicendo di essere migliore di mio fratello adottivo dandomi solo rimproveri e quasi nessun elogio o complimento per quanto riguarda mio padre...lasciamo perdere”.
Wanyin guardò come il volto dell’insegnante d’inglese si fece un po’ più triste e confuso e continuò “il matrimonio tra i mei genitori è stato combinato e mio padre non amava mia madre perché era innamorato di un'altra donna, che lei non amava a sua volta, quest’ultima poi si sposò con l’uomo che amava ed ebbero un figlio…ovvero colui che poi mio padre adottò più avanti, quindi si potrebbe capire il rancore e la rabbia di mia madre per la situazione e verso mio padre…ma questo non la giustifica per come ha lasciato che la loro situazione influisse sui loro figli in particolare sulle mie spalle che ero ancora un bambino già sottopressione…quindi parlo per esperienza quando dico che, sebbene ci sia un qualche tipo di abuso, prendersela con la propria famiglia non è giusto o prendersela in generale con qualcuno al di fuori del carnefice”.
Xichen e Inko restarono ammutoliti mentre lasciavano che Wanyin si aprisse un po’ con l’eroe biondo menzionando una parte della sua infanzia e mentre Xichen allungò una mano posandola su quella dell’altro e stringerla leggermente, Inko ancora non digeriva quello che i genitori di Wanyin gli avevano fatto ‘come si può essere così negligenti e meschini con i propri figli, alcune persone non meritano di avere bambini’’ si chiese tra sé, poi scosse la testa ripotando la sua attenzione sul biondo che guardò il pavimento poiché sembrava che abbia capito che quello che Wanyin ha confessato nascondeva qualcosa di più profondo.
Hizashi ascoltò la storia di Jiang Cheng e più andava avanti più poteva vedere una certa somiglianza tra il suo passato e quello di Li e forse questo spiegava perché era riuscito ad arrivare al ragazzo più facilmente e più rapidamente di quanto avrebbero potuto fare lui stesso o Aizawa o chiunque altro ‘soprattutto gli eroi considerando tutto’ pensò poi disse “mi dispiace per come si sono comportati i tuoi genitori non era giusto, ma alla fine quello che ti è accaduto ti ha portato a diventare quello che sei, e hai salvato un bambino che aveva bisogno di aiuto e che avrebbe potuto diventare un cattivo o peggio…ecco perché Li ti ammira tanto e dice di voler essere come te, anzi a volte si comporta come te” rise un po’ guadagnandosi uno sguardo confuso dal coltivatore.
Vedendolo l’eroe biondo si spiegò “a volte quando è irritato o difende uno dei suoi amici usa il tuo stesso sguardo minaccioso e aggrotta la fronte in un cipiglio che io personalmente ho visto su di te” fece una pausa “in qualche occasione, onestamente, ho quasi avuto paura che continuando così gli rimanga il viso in quel modo” finì facendo ridacchiare anche Inko e Xichen che si guadagnarono un’occhiataccia dal diretto interessato, anche lo stesso Hizashi ne fu vittima, “Li dovrebbe avere altri modelli da seguire” disse sbuffando incrociando le gambe e le braccia (ma dentro di sé si sentiva fiero che l’altro lo ammirasse), togliendo la mano da sotto quella di Xichen, l’eroe disse divertito “forse, ma tu lo hai salvato quindi è ovvio che ti prenda come modello per lui sei come il suo eroe personale” in risposta Wanyn si schiarì la gola arrossendo leggermente prima di dire “bene... allora suppongo che non ci sia altro da dire” e il biondo scosse la testa “no affatto, grazie per essere venuti…oh e credo che Li e Izuku siano con Shinso insieme ad alcuni ragazzi della classe di eroica nel campo fuori” e i tre adulti annuirono prima di ricongiungersi con Mei ed Eri e andarsene.
Quando uscirono si diressero verso l’ultima tappa dei colloqui ovvero la classe A di eroica, ma quando arrivarono seppero di dover aspettare un po’ poiché sembrava che ci fosse un po’ di fila “ehi A-Cheng ti dispiace se io ed Eri andiamo da Izuku e gli altri?” ricevendo un segno negativo ma poi la piccola Eri parlò “Mei-chan in realtà vorrei restare con A-Cheng” cogliendo di sorpresa il diretto interessato e anche un po’ la sorella ma subito si riprese “ok! Allora vado da sola, ci vediamo dopo che avete finito i colloqui” li salutò prima di sparire tra la folla.
Mentre aspettavano il proprio turno Eri, dopo che Mei se ne andò, si mise seduta accanto a Wanyn poggiando la testa sul braccio mentre lo teneva con una manina stretta e sebbene l’altro era confuso dentro di sé la lasciò fare, in effetti trovava piacevole il calore che la bimba gli dava dove si appoggiava e restarono così con Xichen ed Inko che risero alla dolcezza della situazione prima di parlare tra loro su vari argomenti come quello lavorativo e di svago , mentre succedeva questo arrivò una persona molto familiare a tutti i presenti Wanyin fu il primo a guardare nella sua direzione e, insieme ad altri genitori presenti, videro la forma e l’aspetto inconfondibile dell’eroe numero 2 Enji Todoroki.
Chapter 20: Capitolo 20 - Redemption of Enji ?
Notes:
Hello my dear readers!! In this chapter there is a little surprise for you, that is, a piece of the story will contain sexual situations... between A-Cheng and Xichen!!
I delimited the beginning and end of the scene with a line so if someone wants to skip that part they are free to do so... for everyone else have fun ;)
P.S this is the first time I've published a scene where two people make love so have patience if it's not much please
Chapter Text
Enji Todoroki si era ripromesso di cambiare, durante l’attacco del Nomu quando è stato ferito gravemente, e quasi rischiato di non farcela probabilmente, aveva visto una sorta di riassunto di come fosse stata la sua vita e ora che aveva raggiunto il suo obbiettivo di diventare l’eroe numero 1 al posto di All Might non si sentiva così felice e appagato bensì si sentiva vuoto in un certo senso e non solo per il modo in cui l’aveva ottenuto, ovvero a causa del ritiro volontario di Toshinori, ma anche perché si rese conto che, in quel momento dopo la battaglia, il pubblico lo acclamava sempre di più come un eroe, ma per la sua famiglia non lo è mai stato e forse non lo sarà mai e per questo non aveva che da incolpare se stesso.
Aveva compreso che anche con la sua posizione non si sentiva completo e solo successivamente, quando vide le famiglie abbracciarsi dopo che la situazione del Nomu era stata gestita, ebbe la realizzazione che la sua famiglia non sarebbe stata lì per lui o a tifare per lui come le altre e questo sembrava tormentarlo… ecco perché aveva deciso di cambiare e di dimostrare a tutti loro (e a se stesso) che era un uomo che voleva realmente cambiare, che voleva rimediare ai torti che aveva fatto e magari tutti loro assieme potrebbero diventare una famiglia migliore di quella di prima.
Ma lui sapeva che non sarebbe stato facile certo sua figlia Fuyumi era stata super entusiasta del suo nuovo obbiettivo e sapeva che poteva contare sul suo supporto se ne avesse avuto bisogno, ma per quanto riguarda gli altri…bè non sarebbe stato facile e sapeva che il più difficile di tutti sarebbe stato sicuramente Natsuo, il suo terzo genito aveva messo in chiaro fin dall'inizio che non l’avrebbe mai perdonato per quello che aveva fatto a tutti loro e sapeva che provava rancore, se non odio, nei suoi confronti per quello che era successo a Touya e Dio da dove cominciare con questo argomento… Enji da qualche tempo ormai s’incolpava per la morte di suo figlio sapeva che era tutta colpa sua e sapeva anche di meritare l’odio di Natsuo e il disprezzo di Rei e Shoto per quello e gli abusi su di loro, tuttavia si chiese cosa avrebbe pensato Touya della sua decisione di cambiare se fosse ancora vivo.
Quando ebbe questo pensiero si colpì mentalmente ‘davvero lo stai chiedendo? Dopo come lo hai trattato e scartato come un giocattolo rotto pensi che avrebbe una reazione positiva nei tuoi riguardi? AHAHHA!’ sentì una voce dentro la sua testa che cercò di scacciare era stupido pensarci Touya lo avrebbe odiato com’era giusto che fosse, lo aveva abbandonato e messo da parte consapevolmente e volontariamente senza riguardi per le sue emozioni e sentimenti, c’erano molte cose di cui si pentiva adesso ma ce n’è una in particolare di cui pentiva con tutto il suo essere ed era il non essere andato su quel maledetto Monte Sekoto quel giorno, quando glielo chiese perché se fosse stato lì avrebbe potuto aiutarlo e salvarlo da quelle stesse fiamme ardenti che lui aveva contribuito a creare e che alla fine glielo avevano portato via…questo è il suo più grande peccato e rimpianto così come sapeva che avrebbe dato di tutto per tornare indietro nel tempo e cambiare decisione quel maledetto giorno.
Avrebbe urlato al suo se passato e gli avrebbe fatto capire quanto si fosse sbagliato a lasciare che la sua ambizione e egoismo distruggesse ciò che alla fine contava di più peccato però che lui stesso se ne accorse solo quando stava per rimetterci la vita e dopo essere diventato l’eroe numero 1 e vedendola da questa prospettiva poteva capire perché Natsuo non gli credeva e Shoto e Rei avevano forti dubbi: una persona che aveva abusato per anni di loro, e mandato la moglie in uno studio psichiatrico e uno dei figli alla tomba, improvvisamente decide di cambiare atteggiamento era lecito avere sospetti; sapeva anche che non poteva obbligargli a credergli o ad accettare le sue scuse tutto quello che poteva fare era cominciare con piccoli passi e vedere come procedeva pregando per il meglio.
A proposito di questo aveva deciso di iniziare con Shoto e Rei poiché sapeva che Natsuo era un caso molto difficile e dentro di sé aveva dubbi sul fatto che sarebbe riuscito a ricucire i rapporti con lui, soprattutto a causa del suo rapporto stretto con suo fratello maggiore, e in quel caso doveva accettarlo perché non poteva obbligarlo a perdonarlo, sarebbe stato difficile e triste per lui, ma sapeva che se lo sarebbe meritato soprattutto considerando che non avrebbe avuto modo di chiedere perdono a Touya (che probabilmente a sofferto più di quanto lui stesso immaginasse) e il solo pensare a questo quasi lo fece di nuovo crollare tanto che il suo psicologo, dal quale aveva iniziato ad andare da qualche settimana, quando gli aveva chiesto di parlargli di Touya e del suo rapporto con lui per la prima volta, lo aveva spezzato, era partito abbastanza bene nonostante il tono di tristezza, ma quando lei gli chiese specificatamente dell’incidente e di come fosse avvenuto lì Enji per la prima volta in assoluto si fermò improvvisamente e versò un paio di lacrime, che aumentavano sempre di più, mentre raccontava man mano quello a cui assistette.
Le disse di come buona parte della foresta era stata completamente bruciata, come alcuni poveri animali rimasti vittima della perdita di controllo del fuoco del figlio e il fumo e le fiamme che continuarono a bruciare e ad ardere così immensamente calde che quasi bruciarono lui stesso se fosse stato troppo vicino…e per ultimo raccontò di come trovò un unico pezzo della mascella del figlio completamente nera e fragile che dopo pochi minuti essa si sgretolò quasi del tutto nelle sue stesse mani.
Quando raccontò quella parte della storia la psicologa gli avvicinò dei tovaglioli senza dire nulla, per lasciarlo ricomporsi, e quando lo fece gli chiese se lui si sentisse responsabile per quello che era successo al povero bambino e lì Enji fu onesto e disse che all’inizio aveva avuto il sospetto che potesse esser stata colpa sua, ma che poi per qualche ragione aveva dato parte della colpa, se non tutta, anche a Touya stesso giustificando questo suo pensiero con il fatto che se avesse ascoltato quello che gli aveva detto sullo smettere di usare il suo fuoco quell’incidente tragico non sarebbe avvenuto, in risposta la donna scrisse qualche appunto e non lo giudicò o disse niente al riguardo ma l'uomo poté vedere un espressione triste che balenò così velocemente che quasi si disse se l'avesse immaginata.
Tornando al presente Enji cercò di schiarirsi le idee adesso non era il momento adatto poiché si stava dirigendo all’UA per i colloqui e sapeva che non era necessario poiché sapeva come andasse Shoto a scuola, ma chiese consiglio a Fuyumi su come dovesse comportarsi e lei gli disse di andare perché erano cose che facevano piacere a un figlio e che avrebbero dato un altra piccola prova che le sue parole contenevano del vero; e così si ritrovò a partecipare agli incontri di quel giorno e quando i presenti lo videro molti lo guardarono con ammirazione altri con invidia e altri con un piccolo disprezzo, ma erano bravi a nasconderlo quando incrociava i loro occhi.
Entrò nella scuola dirigendosi verso l’aula di eroica dove sapeva trovarsi, poiché anche lui stesso si diplomò qui all’UA motiv per cui aveva segnato Shoto all'inizio, quando arrivò alla sua destinazione vide che c’erano delle persone che stavano aspettando e quindi seppe che avrebbe dovuto farlo anche lui, non avrebbe usato il suo status per passare avanti, mentre aspettò si guardò vagamente intorno prima che il suo sguardo si fermò su una persona che aveva già incontrato in un paio di occasioni e con cui aveva iniziato una…rivalità (?) competizione (?) non sapeva neanche lui come definirlo ora che ci pensava, in ogni caso non capiva che cosa ci facesse lì da quello che sapeva non aveva nessuno in quella classe poiché il ragazzo che aveva visto con lui era nella classe di studi generali…
Continuò a guardarlo per pochi istanti notando una testolina con capelli bianchi che era appoggiata al suo braccio e aggrottò la fronte gli sembrava in qualche modo familiare, ma non riusciva a metterci il dito sopra, guardò accanto e vide altre due persone in piedi e vicino al duo: una donna con i capelli verdi e un uomo alto con i capelli scuri, distolse lo sguardo quando vide quello seduto guardarlo e tenendo il suo sguardo; rimasero così finché una voce giunse dalla classe dov’erano appena usciti una coppia di genitori “genitori di Shinso?” arrivò una chiamata e fu allora che l’uomo distolse lo sguardo per alzarsi ed entrare la bambina con la donna dai capelli verdi mentre l’altro uomo con cui quest’ultima parlò entrò con l’altro.
Quando si accomodarono Aizawa, che era l’insegante di casa della classe 1 A disse loro del rendimento scolastico di Shinso e di come si stava ambientando nella classe etc. i due coltivatori fecero poche domande onestamente i loro figli gli raccontavano tutto quindi non avevano molto da dire finché poi il moro insegante domandò “Shinso ha mostrato interesse per diventare un eroe sotterraneo?”, ovviamente la domanda lasciò perplessi i due adulti che si guardarono contemplativi prima di scuotere la testa “in realtà Shinso non ci ha detto molto su che tipo di eroe vuole diventare, ma credo che non voglia essere uno di quelli di giorno questo è sicuro” disse Wanyin.
Xichen poi aggiunse “credo che forse miri a diventare uno del crepuscolo o sotterraneo” mettendosi il dito sotto il mento pensieroso “considerando che ti ammira come eroe non sarebbe scontato che possa essere interessato all’idea”, sentendo le parole del Lan, l’insegnante aggrottò la fronte “mi ammira? Da quando?” e Wanyin sorrise un po’ meschino “non sai che ti ha visto su un video su Hero-tube e da allora ha cercato di scoprire chi sei e che quando ha scoperto che eri un eroe sotterraneo, e la loro esistenza, ha deciso di provare a cambiare opinione su gli eroi o per lo meno quelli come te”.
Aizawa si sentiva un po’ imbarazzato non si sarebbe mai aspettato che uno studente lo ammirasse “io…non l’ho pensata così solitamente noi eroi sotterranei non siamo riconosciuti per ovvie ragioni, agiamo nella notte e siamo a malapena riconosciuti dal resto degli eroi” disse e Wanyin sbuffò “al contrario di quelli della ribalta voi affrontate più situazioni brutte che quelli si sognano, dal mio punto di vista siete quelli che possono effettivamente essere considerati più eroi, in quanto non avrete un enorme riconoscimento, ma almeno sarete ricordati da quelli che più contano ovvero dalle persone che salvate…questo almeno è il mio punto di vista” scrollò le spalle e Xichen annuì in accordo.
Aizawa era internamente scioccato dalle parole dei due, non ricordava nessuno che gli abbia mai detto una cosa del genere e per qualche motivo queste parole ebbero un effetto rilassante sul suo petto, non mentirà aveva pensato in un paio di occasioni ad abbandonare il lavoro di eroe sotterraneo per concentrarsi di più sul suo lavoro di insegnante e magari dormire di più, ma quando ci pensava iniziava ad essere assalito dai dubbi del tipo ‘che succede se proprio quando smetto c’è una vittima aggredita che nessuno è riuscito a salvare’ oppure del tipo ‘se abbandonassi il lavoro di eroe non sarebbe come dimenticare o mancare di rispetto ai suoi amici e colleghi: Midnight; Hizashi e Oboro’ 'o che cosa succede se in una delle zone che bazzico un bambino o una persona venisse aggredita o si suicidasse e perché lui non era lì?' ecco perché non l’aveva mai fatto…ma ora con le parole di Lan Xichen e Jiang Cheng sentiva un ‘altra piccola spinta e sapeva che avrebbe aiutato nei momenti di sconforto. “grazie, nessuno me lo ha mai detto e confesso che non ci ho mai pensato troppo perché era il mio lavoro” sentendosi un po’ imbarazzato.
“Comunque se vuole posso chiederglielo o magari puoii farlo tu stesso” offrì Wanyin e l’eroe moro disse “no grazie, ne parlerò con lui quando lo riterrò il momento giusto, ma in ogni caso per voi andrebbe bene se lo prendessi come mio allievo e una volta diplomato lo prendessi come mio aiutante personale?” domandò infine e Xichen rispose “bè tecnicamente è una sua scelta, certo questa è una decisione seria quindi dovremmo discuterne bene e seriamente insieme, ma se Shinso desidera essere un eroe sotterraneo e vuole essere il tuo aiutante non avremmo problemi giusto A-Cheng?” e l’altro annuì “se non altro ci fidiamo più di te che di uno sconosciuto e comunque, come ho già detto, Shinso ti ammira da un po’ di tempo quindi è possibile che te lo avrebbe chiesto lui più in là… forse con qualche piccolo aiuto” scrollando le spalle un po’ divertito prima di socchiudere gli occhi “ma che sia chiaro non farà niente alle nostre spalle e se gli succede qualcosa il colpevole ne risponderà direttamente a me, chiunque sia” e il moro non obbiettò consapevole della minaccia velata sotto la dichiarazione di Wanyin.
Quando si concluse l’incontro i due uscirono quasi scontrandosi con l’energumeno numero 1 prima che si ricongiungessero con Inko ed Eri e tutti se ne andarono per raggiungere i loro figli giù e quando li trovarono li videro seduti vicino ad un albero insieme al Todoroki e gli adulti non poterono non sorridere alla scena, scena alla quale si aggiunse anche Eri e dunque decisero di lasciarli stare insieme ancora un po’.
Enji Todoroki era appena uscito dalla scuola dopo aver sentito il rendimento scolastico del figlio più giovane da parte del suo insegnante di casa, e pro eroe, Eraserhead e onestamente era scioccato internamente dal fatto che il figlio si stesse aprendo con le sue emozioni anche se era finito in un tracollo emotivo che si è concluso con il suo svenimento davanti alla sua classe e alcuni inseganti e per il quale aveva l’impressione che il moro lo incolpasse se lo sguardo scuro che gli attraversò gli occhi dicesse qualcosa…e non è che non se lo meritasse, tuttavia ebbe delle reazioni controverse quando, alla domanda chi effettivamente aveva aiutato Shoto, Aizawa rispose Li Jiang.
Li Jiang quel ragazzo il cui padre aveva un portamento, oserebbe dire, fiero e imponente come se fosse un leader e non dimenticherà neanche come il figlio lo abbia colpito e umiliato al Festival dello Sport quando era sugli spalti, così come non può dimenticare che sia stato lui a spingere Shoto ad usare le sue fiamme; ripensandoci adesso Enji ammetterà, a malincuore a quel tempo, che il ragazzo aveva suscitato una piccola curiosità in lui dopotutto quando lo incontrò per la prima volta quando si scontrò con il ragazzo, per questo aveva intenzione di chiedere a qualcuno dei suoi sottoposti di scoprire chi fosse, ma poi tra una circostanza e l’altra se ne dimenticò, tuttavia quando rivide il giovane dopo la sconfitta di Shoto al Festival ritornò sulla sua decisione e chiese ad uno dei suoi migliori aiutanti di scavare informazioni su questo Jiang Cheng e suo figlio Li.
Quando ebbe in mano le ricerche vide che non c’era niente di straordinario: l’uomo veniva dalla Cina e si era trasferito lì in Giappone qualche tempo prima, lavorava in una ditta che ristrutturava e decorava edifici, strutture e monumenti e aveva un figlio, successivamente si trasferì dal piccolo appartamento dove abitava e si trasferì in una casa più grande, tuttavia Enji sentiva che c’era qualcosa di più così prese l’iniziativa di approfondire un po’ e in effetti sbucarono fuori un paio di cose in più come il fatto che aveva adottato una ragazza e un altro ragazzo, anche se non menzionava la bambina dai capelli bianchi che aveva visto ai colloqui, un'altra cosa che scoprì fu che probabilmente si frequentava con un modello di nome Lan Xichen, con il quale viveva nella nuova casa, ma per il resto niente di più…
Ora per quanto riguarda il ragazzo, Li, sapeva che Shoto aveva mostrato una sorta d’interesse per lui a causa della sua curiosità vero il ragazzo, anche se non sa di preciso il motivo che lo ha spinto a diventare curioso, in effetti lo ha chiesto persino a sua figlia Fuyumi, se sapesse qualcosa, la quale era sempre informata praticamente su tutti i suoi fratelli, ma persino lei gli disse che non era del tutto sicura del motivo che accese la curiosità di Shoto riguardo all'altro e che sapeva solo che un giorno era successo qualcosa a scuola di divertente che coinvolgeva lui e un altro ragazzo e dà lì in poi Shoto aveva iniziato a cambiare piano piano sorridendo un po’ e ad uscire dal suo guscio soprattutto quando si parlava di quello che facevano quei due.
Enji non fingerà di non sentirsi frustrato con la situazione soprattutto da quando aveva scoperto che, dopo il crollo di Shoto all’UA, quella stessa sera era fuori con questo Li e la sua famiglia e sembrava essere contento persino divertirsi per la prima volta da sempre e questo gli bruciava in qualche modo perché da quando aveva deciso di cambiare aveva iniziato a prestare più attenzione e mostrare un po’ più di cura verso Shoto e anche a Fuyumi (anche se sapeva che lei era raggiante anche solo per il fatto che lui stesse provando a cambiare e migliorare la relazione con Shoto e Rei) tuttavia il figlio minore non sembrava interessato a questo suo nuovo approccio, anzi a Enji sembrava quasi che ne fosse estremamente cauto più del normale, e non è che potesse dargli torto, ma ancora non poteva avere una seconda possibilità?...
Mentre stava rimuginando su tutto questo si fermò improvvisamente quando vide quel tizio, Jiang Cheng insieme agli altri che erano dentro con lui, che fissavano da qualche parte e quando seguì la loro traiettoria vide anche lui la stessa scena che stavano osservando ovvero un piccolo gruppetto di ragazzi sotto un albero sembrava che giocassero a un gioco di qualche tipo e in mezzo a loro c’era lo stesso Shoto che ascoltava e sorrideva più di quanto lo abbia mai visto fare, non tanto in sua presenza poiché non lo faceva da molto tempo ormai, ma neanche quando era con Fuyumi e Natsuo, e lui sapeva che il responsabile era molto probabilmente quel Li Jiang e quell’altro dai capelli verdi che sapeva (sempre da Fuyumi) essere fratelli…tornò a guardare gli adulti e li vide sorridere.
Shoto si stava divertendo ad essere con Li e gli altri quando svenne a sapere che tutti loro sarebbero rimasti all’UA per attendere la fine dei colloqui, poiché molti studenti colsero l’occasione per andarsene e divertirsi un po’ tra loro, si sentì felice e gli chiese se potesse unirsi anche lui a loro e così eccoli lì a giocare e parlare sotto i rami dell’albero dei giardini dell’UA parlando anche della puntata che si erano visti qualche giorno fa (anche se ne avevano già discusso quella stessa sera insieme ai Gladiatori), “ve lo dico per me dovremmo fare una sorta di Squid Game con gli eroi falsi, politici corrotti e anche membri della Commissione” propose Li divertito dall’eventuale esito.
Izuku ribatté sbuffando “se lo facessimo diminuirebbero drasticamente i loro numeri nei primi due giochi” e Shinso disse “non ne vedo il problema, effettivamente ne gioverebbero molti” e Mei disse “soprattutto noi sottoscritti! Quante persone pensate sopravvivranno?” domandò alla fine e Li e Shinso risposero all’unisono “nessuno” si guardarono e risero “si leverebbero tante teste di ca-” iniziò a dire Li quando incontrò gli occhi rossi di Eri e invece che imprecare finì per dire “…ca-ppero” e questo suo atto fece ridere tutti gli altri mentre Shoto rise con loro ebbe la sensazione di essere osservato e girandosi vide lo sguardo di Endeavour che li fissava e la cosa lo fece irrigidire un po' ovviamente ciò non passò inosservato agli altri che spostarono lo sguardo da lui alla persona che stava guardando e subito scese una piccola tensione tra loro.
“Non preoccuparti Shoto ci sono A-Cheng e Xichen non farà niente e comunque mia madre in caso può sempre torcergli le budella” cercò di consolarlo Izuku mettendogli una mano sulla spalla delicatamente per non spaventarlo, cosa che lo studente di eroica apprezzò poiché si sentiva teso come una corda di violino, poi guardò Li che in risposta rimase silenzioso, ma Izuku sapeva che stava semplicemente analizzando la situazione; poi Shoto parlò “grazie ragazzi, ma non è che abbia paura che faccia qualcosa qui all’aperto non l’ha mai fatto” e gli altri tre ragazzi, a parte Li, si guardarono preoccupati finché Eri parlò “quell’uomo…ti fa del male?” con voce piccola e leggermente triste.
Shoto si girò verso di lei pronto a negarle, ma Li rispose “sì Eri” cogliendo di sorpresa tutti che lo guardarono confusi sul perché le stesse dicendo una cosa del genere dato che era ancora piccola; Eri poi chiese di nuovo “ti ha lasciato cicatrici?” guardando momentaneamente l’occhio destro di Shoto con preoccupazione e questa volta fu lui stesso a risponderle “mi ha lasciato delle cicatrici, ma non questa specifica” portandosi quasi inconsciamente la mano al lato del viso danneggiato “ma lui è il responsabile indiretto” confusa la piccola inclinò la testa e Li disse “vuol dire che, sebbene lui non l’abbia lasciato, è il motivo per cui gli è stata fatta quella cicatrice”.
Alla sua spiegazione lei annuì e successivamente si alzò dirigendosi verso Shoto e guardarlo con occhi rossi comprensivi e disse “anche a me una persona cattiva mi ha fatto del male e mi ha lasciato cicatrici” e il ragazzo vide con la coda dell’occhio le braccia fasciate della piccola e si sentì trsite, ma lei poi continuò “e fanno ancora male a volte quindi capisco che cosa vuol dire, ma se hai paura o bisogno di aiuto puoi rivolgerti a qualcuno, questo almeno è quello che mi ha detto A-Cheng” finì di dire prima di abbracciarlo delicatamente cogliendo di sorpresa il ragazzo eterocromatico che spalancò gli occhi non abituato ancora al contatto con gli altri eppure il suo abbraccio piccolo e caldo lo fece sciogliere lentamente ricambiò un po’ goffamente l’abbraccio prima che la bambina si staccò sorridendogli.
“Ora la tua espressione è più serena!” disse felice la bimba prima di ritornare al suo posto vicino a Li e Mei i quali, insieme a Shinso e Izuku, sorrisero dolcemente prima che Li ghignò” oh guardate il piccolo Shoto è arrossito!” il ragazzo in questione sussultò toccandosi il viso facendoli ridere tutti “aww che carino!” si aggiunse Mei e lui imbronciato disse “n-non sono carino” e Shinso ridacchiando disse “mah certo non può battere Li, ma non sei poi così male” “accidenti se non lo sapessi bene dire che tu abbia una cotta per Li” rise maliziosamente Yuki facendo arrossire lo studente di eroica mentre gli altri ridacchiarano.
Poco dopo Wanyin li chiamò “ehi ragazzi dobbiamo andare” mentre si avvicinava insieme a Xichen e Inko, sentendo ciò i ragazzi si alzarono per raggiungerli a metà cammino e dopo essersi salutati ai cancelli della scuola Inko e Izuku se ne andarono per la loro strada mentre gli altri restarono con Shoto “allora ci vediamo domani, Todoroki” salutò Shinso “chiamatemi Shoto per favore, essere chiamato con il mio cognome non mi fa sentire a mio agio” rivolgendosi a tutti loro prima che s’inchinò educatamente lasciandoli indietro per raggiungere Endeavour che lo stava aspettando.
Quando lo raggiunse non dissero niente e cominciarono a camminare, ma non senza prima che Shoto si voltò per vedere Li, Shinso, Mei ed Eri abbracciati ai due uomini che sorrisero ai loro figli prima di scambiarsi un sorriso intimo tra loro e Shoto, di nuovo, si ritrovò ad invidiarli per il loro rapporto ‘potrò mai averlo anche io? Magari anche con loro’ si ritrovò a pensare, mentre pensava ciò non si accorse che il suo sguardo non era passato inosservato da una persona….
Xichen aveva notato con la coda dell’occhio, mentre abbracciava i ragazzi, Shoto che li guardava con quella che era riconoscibile con invidia e desiderio il loro abbraccio familiare e onestamente desiderava poter abbracciare anche il ragazzo e fargli sentire il calore e la sicurezza per, forse, la prima volta; “Xichen tutto bene?” arrivò la domanda di Wanyin mentre stavano camminando verso la macchina, il quale lo guardò con leggera confusione al che l’altro scosse la testa “sto bene Wanyin è solo...” s’interruppe momentaneamente guardando nella direzione dell’eroe numero 1 e suo figlio “ho notato come Shoto ci stava guardando e…non so, credo di essere triste per lui e vorrei aiutarlo” finì poi di dire.
Wanyin ascoltò il Lan e sapeva di trovarsi sulla stessa barca “io un’idea l’ho proposta, ma mi hai detto di no” e Xichen ridacchiò “la tua idea consiste in un rapimento di minore” roteando gli occhi l’altro ribatté “dettagli trascurabili”, “ha detto che suo padre ha deciso di cambiare atteggiamento dopo lo scontro con il Nomu nel quale è stato ferito e ci ha quasi rimesso le penne” disse Mei e Shinso aggiunse “sì dice che adesso voglia cambiare e migliorare i rapporti con i suoi figli e sua moglie” scrollando le spalle.
Sentendo ciò i due coltivatori si guardarono e quello leggermente più basso disse “ma guarda un po’ adesso che ha praticamente raggiunto il posto di eroe numero 1 vuole cambiare…mi sembra una bella e buona ipocrisia” e Li annuì in accordo aggiungendo “pensa che facendo così risolva le cose che ha fatto”; “e Shoto che ne pensa?” domandò Xichen più neuntrale “dice che non sa come prendere la cosa, ma è molto dubbioso e cauto in sua presenza voglio dire l’avete visto prima no?” rispose Shinso e Mei annuì in accordo, Xichen poi ribatté “anche se questa cosa sia… ammirevole non può pretendere che i torti passati vengano dimenticati e superati facilmente o per niente”, dopo qualche secondo di silenzio Mei gli chiese “tu credi che dica sul serio?” e il Lan si ritrovò fissato da tutti gli occhi della famiglia.
“Non posso dirlo perché nessuno può sapere al 100% che cosa si celi esattamente in una persona, e credetemi parlo per esperienza personale” disse con voce un po’ triste verso l’ultima parte, “ma in ogni caso non può pretendere che le sue vittime lo perdonino e/o dimentichino quello che ha fatto, perché non è così che funziona…se davvero si pente di quello che ha fatto bisognerebbe vedere come reagirà a quei membri della famiglia che non lo perdoneranno…in sostanza avrà una bella sfida davanti a se”; la sua risposta fece riflettere i quattro ragazzi mentre A-Cheng gli strinse la mano mentre camminavano.
Dopo cena Shinso, Mei ed Eri andarono nelle loro camere mentre Li restò in salone perché voleva parlare con i due coltivatori che sembravano aver colto la sua volontà poiché Wanyin diede un solo sguardo al Lan che capì all’istante annuendo così, dopo aver finito di lavare i piatti e riassettato la cucina si sedettero sul divano opposto a dove sedeva Li e aspettarono in silenzio che fosse pronto; dopo circa cinque minuti Li decise finalmente di parlare “io volevo chiedervi una cosa… è sbagliato da parte mia pensare che lui non intenda questo ed essere arrabbiato per questo improvviso cambio di personalità?”.
Onestamente i due si aspettavano una conversazione del genere prima o poi da parte di Li e Wanyin disse “avevo intuito che avresti fatto una domanda del genere prima o poi” fece una brevissima pausa rispondendo “ma per rispondere alla tua domanda: no non è sbagliato sentirsi, così in effetti dal mio punto di vista se credessi subito e ciecamente a questa cosa senza prove molto concrete direi che ti renderebbe ancora in qualche modo disperato per una sua approvazione di qualche tipo...ancora bloccato nel passato” dopo una piccola pausa proseguì “e anche se ciò fosse vero, che lui stia cercando di cambiare intendo, non ti costringe in alcun modo a perdonarlo o parlargli o avere a che fare con lui e se non gli sta bene questa tua eventuale decisione, nell’improbabile eventualità che sappia delle tua vera identità (anche se ne dubito), allora come ha detto Xichen prima sono solo parole vuote”.
Li ascoltò in silenzio la risposta del padre analizzandola per bene domandando poi “e se dicesse il vero? In quel caso sarei costretto a dargli il beneficio del dubbio? O dargli una possibilità?”, Xichen stava per parlare ma di nuovo fu Wanyin a ribattere “questa è una tua decisione se vuoi perdonarlo e andare comunque avanti per la tua vita e non averci niente a che fare poi va bene, se invece decidi di non perdonarlo e di non credergli allora non farlo…ricorda una cosa Li niente e nessuno dovrebbe mai obbligarti a fare qualcosa o dire qualcosa che non vuoi, non importa chi sia o le circostanze” poi Xichen aggiunse “devi seguire quello che vuoi fare e non lasciare che altri t’influenzino”.
“Io... non voglio avere niente a che fare con lui o Rei, non per molto tempo o mai” affermò risoluto “allora non farlo non sei obbligato” assecondò Xichen e il ragazzo li guardò brevemente prima di aggiungere “quindi questo non mi rende cattivo o qualcosa del genere giusto?” i due scossero la testa e videro come subito dopo le spalle tese del figlio si rilassarono “non sei una cattiva persona per non voler perdonare chi ti ha fatto del male sia fisicamente che emotivamente e psicologicamente, il perdono dovrebbe essere dato se uno lo vuole, ma non dev’essere concesso perché è la cosa giusta da fare o altre cazzate simili, perché quello che una vittima ha passato per mano dell'altro (e parlo di cose negative) non era neanche giusto e in quanto tale la vittima può decidere come sentirsi nei suoi riguardi anche non concedendogli il perdono”. Dopo quella conversazione Li lì abbracciò e li ringraziò per averlo aiutato e se ne andò in camera con Shinso, Mei ed Eri sentendosi più leggero.
Dopo il discorso i due adulti andarono nella loro camera preparandosi per andare a dormire e Jiang Cheng disse “che giornata faticosa, eppure tecnicamente parlando facevo di più come leader di setta” sbuffò guadagnandosi una risata divertita dal Lan “può darsi ma lì dovevi preoccuparti prettamente di documenti, che sono fogli di carta non viventi, qui invece devi preoccuparti prettamente di bambini” “grazie per aver affermato l’ovvio” rispose sarcastico l’altro “prego!” rispose il Lan divertito, successivamente i due si sdraiarono sul letto ponendosi uno di fronte l’altro prima che Wanyin spostò la testa in modo che la fronte toccasse la clavicola di Xichen mentre quest’ultimo prese pose un bacio sulla sommità della testa del suo partner prima di poggiarsi il mento.
“Credi che Li starà bene?” domandò poi Wanyin “voglio dire questa storia di Endeavour di voler cambiare e tutto avrà un impatto su di lui, anzi credo che la stia un po’ avendo il che è normale…” fece un breve pausa “ma se questo poi scatenerebbe una ricaduta o una nuova animosità anche nei confronti di Shoto per come le cose stanno cambiando?”. Xichen restò in silenzio pensando alla risposta giusta prima di dire “credo che Li starà bene certo non è escluso che possano riaffiorare sentimenti contrastanti, ma in quel caso credo che non saranno nei confronti di Shoto più che altro saranno nei confronti di Endeavour e di Rei” fece una breve pausa mentre prese ad accarezzare i capelli dell’altro, aggiungendo poi “ma forse c’è una cosa che potrebbe essere preoccupante e riguarda sua sorella Fuyumi Todoroki”.
Wanyin aggrottò la fronte spostando lo sguardo su di lui pensando un po’ prima di dire “credi che se scoprisse che Li è Touya tenterebbe di ‘obbligarlo’ ad essere di nuovo parte della famiglia?” e il Lan sorrise alla perspicacia del suo partner, Wanyin è sempre stato intelligente e rapido nel fare i collegamenti soprattutto da quando ha preso il posto dei suoi genitori di leader, dopotutto doveva esserlo per forza se voleva proteggere la sua setta, e gli annuì “potrebbe essere sì, dopotutto non dimentichiamoci che è stato a causa delle sue parole che Shoto è andato a trovare la madre, anche se su richiesta di quest’ultima, e poi abbia avuto un attacco di panico”.
Jiang Cheng rifletté sulla possibilità che Xichen aveva fatto e non poteva non sentire una sorta di protezione nei confronti di Li ‘se pensano che lasci che qualcuno porti via Li avranno una bella sorpresa’ si ritrovò a pensare sorprendo se stesso, tuttavia scosse la testa dicendo “è giusto che lei voglia avere una famiglia normale per una volta, che sembra essere quello che desidera, tuttavia non può obbligare Li ad accettare il cambiamento solo per renderla felice” poi aggiunse con tono più determinato “non glielo permetterò, se Li non vuole avere a che fare con la famiglia Todoroki allora non dovrà farlo”.
Xichen si ritrovò un po’ sorpreso dal tono protettivo che l’altro usò nell’ultima frase, ma poi non dovrebbe essere sorpreso considerando la sua storia nel mondo della coltivazione, Jiang Cheng aveva perso tutta la famiglia a parte suo nipote ed era normale che avesse sviluppato un atteggiamento protettivo, e oserebbe dire quasi al limite del possessivo, per A-Ling prima e ora per Li e onestamente lo trovava accattivante tanto che si ritrovò a dire “mi piace questo lato protettivo di te, sembri una tigre pronta a difendere il suo cucciolo” in risposta ricevette un occhiataccia “mi stai prendendo in giro?” “no assolutamente, dico solo che hai un alto livello di protezione verso Li, in effetti lo sei sempre stato, un po’ con il modo in cui vegliavi su A-Ling e ti assicuravi che avesse tutto quello che gli sarebbe potuto servire, sia in missione o generalmente… oppure quando all’inizio la gente e gli altri capi coltivatori di altre sette dubitavano della sua capacità li mettevi al loro posto e lo difendevi con unghie e denti come quando hai combattuto contro la stessa setta Jing per le visite dopo la battaglia con Wei Wuxian quando A-Ling era ancora piccolo”.
Wanyin ascoltò in silenzio il discorso di A-Haun e non poté non trovare del vero in quello che diceva eppure non si sentì minimamente male o in colpa aveva perso la sua famiglia nella sua vita come coltivatore e ora che ne aveva finalmente una che amava e che lo amavano a loro volta non l’avrebbe lasciata andare, a meno che loro non lo volessero chiaro, “hm hai ragione, ma come hai detto dato che ho perso tutta la mia famiglia prima non ho intenzione di ripetere la cosa” e Lan gli diede un bacio sulla guancia “comprensibilmente e spero che tu sappia che ti sarò accanto e che ti aiuterò in questo” e sbuffando divertito l’altro disse “ovvio che devi farlo ora fai parte di questa famiglia e comunque credo che tra noi tu risulteresti essere il più protettivo”.
Da canto suo il Lan non negò la cosa poiché sapeva che in fondo Wanyin aveva ragione aveva passato anni a soffrire per aver perso la persona che aveva amato (anche se non se ne accorse all’inizio), e la vita che avrebbero potuto avere e ora che l’aveva finalmente non avrebbe permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo, “potrebbe esser così Wanyin, dopotutto non sai a cosa mi spingerei per proteggere tu e la nostra famiglia, voi siete le cose più importanti che ho e farò di tutto per voi” godendosi il rossore sul volto altrui prima che si baciassero gemendo piano nelle altrui bocche e muovere i loro corpi fino a quando Wanyin si ritrovò bloccato sul materasso con il corpo duro e altrettanto forte di Huan contro il suo che lo teneva fermo al letto e Wanyin allargò le gambe in modo che si sistemassero ai fianchi del Lan, sentendo l’eccitazione farsi strada lo guardò arrossato e leggermente ansimante prima di sussurrare quasi con impertinenza “dici così, ma sei sicuro di esserlo?” e il Lan ribatté “i Lan non mentono” muovendo i fianchi contro quelli dell’altro che disse “In questo caso perché non me lo dimostri con le azioni oltre che con le parole”.
Xichen era eccitato dalla voce suadente e impertinente di A-Cheng e soprattutto amava il modo in cui l’altro sapeva come eccitarlo dunque non perse tempo e appena l’altro finì di parlare avvicinò il suo viso all’altro sussurrando sulle labbra distanti pochi millimetri dell’altro, “accetto la sfida Wanyin, ti dimostrerò che sono degno di ” prima di baciarlo duro cogliendo al volo l’occasione per esplorare la bocca dell’altro che gemette di gioia mentre iniziava a portare le mani lungo la schiena del Lan fino alle spalle circondandogli poi il collo e tirare leggermente i capelli ogni volta che l’altro gli mordeva il labbro.
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Dopo qualche altro minuto si staccarono entrambi ansimanti guardandosi nei rispettivi occhi poi Wanyin allungò una mano portandola dietro la testa dell’altro e abbassandolo finché furono a pochi centimetri di distanza “non è ancora abbastanza” dicendo poi con un tono divertito e l’altro ribatté “e chi ti ha detto che questo era tutto?” poi portò la mano sotto il pigiama dell’altro coltivatore toccando e godendosi i muscoli duri e la pelle fino ad arrivare al petto destro e usando il pollice stuzzicò il capezzolo dell’altro che gemette e portò la testa indietro scoprendo parte del suo collo bianco e incontaminato e subito il Lan ne approfittò per segnarlo con baci, succhiotti e un apio di morsi mentre continuava a stuzzicare il petto del suo partner.
In risposta all’assalto Wanyin agì anche lui lasciando vagare di nuovo le mani lungo la schiena usando le unghie per graffiare la pelle ogni tanto per stimolare il Lan, e la cosa funzionò, successivamente spostò le sue mani dalla vita al petto e viceversa mentre usò le gambe per incontrare le spinte, ora meno superficiali, del Lan questo finché la sua mano finì contro un organo molto grande e che quasi lo fece svenire per la grandezza, senza perdere altro tempo palpò il cazzo di Xichen godendosi la risposta immediata dell’altro che fu quello di abbandonare il collo per poggiare la fronte sul cuscino mente i suoi fianchi spinsero contro la mano audace dell’altro.
Wanyin, dopo aver palpeggiato il ‘pacco’ del Lan lasciò che la sua mano entrasse nei pantaloni del pigiama in modo che il suo futuro premio e la sua mano siano separati esclusivamente da uno strato misero d’intimo e poi, approfittando della distrazione temporanea dell’altro, si diede uno slancio e li capovolse in modo che adesso lui era in cima al Lan che spalancò leggermente gli occhi; vedendo questo A-Cheng gli sorrise furbescamente iniziando a strusciare i fianchi contro quelli del Lan facendo in modo che i loro organi si scontrassero provocando piacere passionale nei due corpi, durante l’atto Wanyin si sporse un po’ in avanti poggiando una mano sul pettorale e continuando a premere i loro fianchi chiudendo gli occhi perdendosi sempre di più nel piacere, tuttavia Xichen alla fine sentiva la pazienza venire sempre pià di meno e sentendo aumentare l’eccitazione e la lussuria soprattutto quado vide l’immagine davanti a sé.
Sentendo che non sarebbe stato sufficiente per accontentare la lussuria in lui, e sospettava neanche per l’altro, disse “W-Wanyin non posso resistere devo…ah…devo averti” confessò portando le mani alla vita dell’altro uomo ma poi le spinte rallentarono e il coltivatore Jiang aprì gli occhi contenenti non solo lussuria e desiderio, ma anche un pizzico di malizia e disse “ ti arrendi già A-Huan? Che delusione…ma non posso darti completamente anche io voglio averti…” si fermò avvicinandosi all’orecchio dell’altro proseguendo “voglio averti in me, ma prima voglio divertirmi anche io un po’” e una volta detto ciò usò le sue agili mani per abbassare i pantaloni del pigiama insieme ai boxer dell’altro scoprendo così il suo premio.
Xichen faticava a restare fermo durante le azioni di Wanyin, ma era curioso di sapere che cosa volesse fare il suo partner così fece appello a tutte le sue forze per trattenersi dal prendere l’altro uomo con la sua forza e buttarlo sul materasso bloccandolo e avere la sua strada con lui; quando sentì i suoi indumenti essere tolti e il suo organo essere messo a nudo letteralmente sentì l’eccitazione aumentare e il suo pene crescere soprattutto quando sentì una delle mani di Jiang Cheng avvolgerlo e pomparlo “ah W-Wanyin…”.
A-Cheng si ritrovò a sentire un lampo di lussuria e un po’ di nervosismo mentre osservava la grandezza del cazzo di XIchen e non poté non pensare ‘sapevo che Lan era grande ma così…’ successivamente avvolse con una mano il membro iniziando a pomparlo per poi guardare le reazioni di Xichen godendosi quindi il modo in cui gemeva e cercava di trattenersi dal perdere il controllo, dopo qualche altro tempo giocando e maneggiando il membro più eretto dell’altro e ponendo baci e qualche morso lungo il petto dell’altro, Wanyin spostò il suo corpo più in basso e abbassò la testa affinché essa sia di fronte al grosso membro del Lan e il solo vederlo gli provocava già un acquolina in bocca, quindi senza più indugio leccò lungo la sua lunghezza un paio di volte ciascun lato prima che avvolse le sue labbra attorno alla testa leccandola e succhiandola ogni tanto mugugnando di piacere tanto che per un attimo si scordò della realtà.
Xichen sussultò quando sentì il suo Wanyin accogliere il suo membro in bocca dopo averlo leccato come se fosse un dolce, “A-AH! A-A-Cheng!” disse mentre l’altro continuava implacabile le sue azioni ‘cazzo se continua così nn resisterò a lungo!’ urlò e imprecò tra sé; dopo un paio di minuti che Wanyin continuò ad adorare il suo membro Xichen non ce la fece più e si mosse in azione dunque afferrò la testa del suo partner dicendo “ti piace tanto darmi piacere così vero?” guardando mentre gli occhi grigio tempesta del coltivatore viola si aprirono di scatto prima di tentare di parlare nonostante abbai la bocca occupata e ciò fece vibrare leggermente la carne al suo interno e Xichen, forse per la prima volta ringhiò “vediamo allora quanto ti piace” poi usò la presa sulla testa altrui iniziandola a muovere su e giù.
Wanyin si lasciò usare come l’altro voleva godendosi il piacere e il dolore misti mentre gemeva attorno al membro che aveva durante ciò portò le mani alle gambe pallide e muscolose del Lan per darsi una sorta di ancòra dato che sembrava stesse ascendendo in qualche modo, non sa di preciso quanto sia passato ma sapeva che il Lan stava per arrivare dato che le spinte stavano diventando più sciatte e la prospettiva di ricevere quel liquido lo riempì di adrenalina per questo ignorò le mosse del Lan di staccarlo dal suo membro, invece aspettò preparando la gola e di lì a pochi istanti la bocca si riempì di sperma che venne prontamente ingoiato con determinazione e un po’ di gusto.
Quando si staccò Wanyin chiuse gli occhi considerando che alcune gocce finirono sul suo viso, mentre il Lan aveva gli occhi chiusi e il braccio sopra di essi respirando affannosamente come l’altro; quando si riprese abbastanza lanciò un’occhiata all’altro coltivatore sopra di lui mormorando quando lo vide pulirsi la faccia dai pochi residui e quando l’altro si accorse di essere osservato ricambiò lo sguardo con uno malizioso prima di leccarsi le dita facendo rumori sporchi mentre lo faceva, e ne vedere ciò la sua eccitazione iniziò a crescere di nuovo e sentì il suo membro rispondere così come deve averlo sentito l’altro poiché gemette quando quest’ultimo si scontrò con il suo, A-Cheng lo guardò con desiderio e divertimento dicendo divertito “sapevo che non ti sarebbe bastato” e il Lan si ritrovò a ribattere “credo che ora sia il mio turno non credi?” e senza aspettare una qualsiasi risposta il Lan, in maniera lesta e precisa, li girò in modo che le loro posizioni tornassero a com’erano in origine e il coltivatore Jiang non sembrava opporre resistenza o protestare, al contrario, sembrava piacergli la ruvidezza e il modo in cui veniva bloccato contro il letto.
“Suppongo sia arrivato il momento di mettere alla prova le tue parole” disse A-Cheng sorridendo mentre muoveva seducentemente il suo corpo invogliando l’altro a cominciare, cosa che fece subito, infatti spogliò rapidamente il suo partner marcando la pelle e segnandola più duramente, forse, di quanto si aspettasse all’altro però sembrava andasse bene quindi non si fece più problemi al contrario tolse anche lui i calzoni all’altro scoprendo così anche la sua erezione all’aria facendo lamentare Wanyin e subito iniziò a stuzzicarlo con le mani ma non lo prese in bocca piuttosto usò l’altra mano per bagnare le dita con del lubrificante che aveva preso precedentemente e approfittando della distrazione dell’altro inserì il primo dito all’interno facendo sussultare il proprietario del corpo “a-ahh…X-XIchen..hmm” si lamentò con quelle labbra tossi e invitanti che vennero reclamate subito prima che il Lan disse quasi ordinando “chiamami A-Huan” e Wanyin incontrò il suo sguardo per un po’ prima di ribattere “A-Haun…”. Provocando un brivido piacevole lungo tutta la schiena del Lan.
“A-Huan… ahh! Di più…ne ho bisogno…HMM!” si lamentò il coltivatore più basso mentre l’altro aveva aggiunto un secondo dito “presto amore…ho bisogno di prepararti bene…per accogliermi” rispose alternando un bacio ad ogni pausa prima che morse il capezzolo “AHH!” urlò preso alla sprovvista il Jiang “A-Huan!” in risposta l’altro disse “adoro sentirti chiamare il mio nome…ma mi piacerebbe di più se lo urlassi” chiarì infine portando un rossore più profondo sul viso dell’altro che girò il viso mormorando “stupido Lan” tuttavia al diretto interessato la cosa non piaceva poiché voleva vederlo in viso, così gli afferrò il viso girandolo a guardarlo “voglio che mi guardi Wanyin, non devi mai staccare gli occhi da me” ordinò con voce profonda che fece venire un apio di brividi all’altro che si mosse un po’.
Quando ritenne sufficiente Xichen tolse le dita e si versò un’altra quantità di lubrificante sul suo membro mentre l’altor muoveva il corpo impaziente “Xichen…A-Huan! Muoviti” al che l’altro ridacchiò “pazienza mio caro cuore ti darò presto quello che desideri” sbuffando l’altro rispose “meglio che ti sbrighi…o andrò da qualcun altro” aggiunse alla fine curioso di vedere la possibile reazione e tutto ciò che vide fu che il Lan fermò il suo movimento prima di guardarlo con occhi scuri Wanyin poteva vedere l’oro essere oscurato fino ad essere un ambra scura e quasi inquietante e per un attimo A-Cheng tremò chiedendosi se avesse un po’ esagerato eppure una parte di lui, vedendo la reazione alla sua minaccia vuota, lo fece eccitare…non credeva fosse del tutto normale ‘forse sono un masochista in fondo’ pensò vagamente prima che ogni altro pensiero fu cancellato e/o dimenticato poiché si sentì schiacciato brutalmente sul letto e una voce scura disse “non farai niente del genere”.
Xichen sapeva che l’altro stava bleffando conosceva Wanyin e sapeva che non avrebbe mai tradito il suo partner o la persona con la quale usciva, per colpa soprattutto del pessimo matrimonio dei suoi genitori, era una persona leale che avrebbe preferito soffrire nel suo dolore piuttosto che tradire il proprio partner…Xichen sapeva tutto questo eppure sentendolo dire ciò, anche per scherzo, fece scattare un interruttore di qualche tipo che scatenò un sentimento di possessività e gelosia dentro di lui che lo spinsero ad agire afferrandolo rudemente e premendolo più forte contro il materasso mentre gli ringhiò “non fari niente del genere” fece un respiro continuando poi “nessuno, e dico nessuno, dovrà mai soddisfarti così Wanyin… tu sei mio e basta” e proprio quando finì di parlare inserì la sua erezione dentro l’apertura posteriore dell’altro che si tese un po’ all’intrusione gettando poi la testa indietro e inarcando i fianchi finché li portò attorno alla vita del Lan.
Wanyin respirò profondamente mentre sentiva il pene del Lan entrargli dentro e aprirlo “a-ahhhh…hmm A-…A-Huan!” gemette quando sentì i fianchi altrui incontrare quelli suoi; il Lan restò immobile qualche secondo prima che iniziò a spingere a ritmo sostenuto fin da subito godendosi come le gambe lunghe intorno alla sua vita lo stringessero così che andasse ancora più in profondità; nel frattempo A-Cheng stava praticamente urlando, fortunatamente che avevano messo dei talismani che smorzassero il suono così che potevano stare tranquilli che non svegliassero o disturbassero i loro figli, mentre il Lan spingeva baciava e mordeva le labbra del suo compagno fino quasi a farle assomigliare a due mele rosse, “A-H-Huan! Ahh! Mhn…ngh!” gemette in risposta all’assalto portando un braccio al collo pallido e l’altro poco più giù delle spalle aggiungendo qualche morso qui e là.
Non sa per quanto Xichen spinse dentro di lui sapeva solo che entrambi stavano arrivando alculmine del paicere e lo poteva sentire dal modo in cui le spinte del Lan divennero più sciatte, anche se non meno potenti; dall’altra parte anche Xichen sapeva che Wanyin era vicino come lui perché poteva sentirlo dal modo in cui l’interno del suo partner lo stringeva dentro e questa consapevolezza lo portò ad aumentare il più possibile la velocità mentre si staccò leggermente per guardare lo stato del suo compagno, bastarono solo pochi secondi per sentirsi a pochi secondi dal venire…”Wanyin…Wanyin…” ripeté il nome dell’altro il quale aprì gli occhi a mezz’asta e lo guardò per qualche istante prima che disse “sono vicino…Xichen… A-Ah! Mhn…vieni…fammi venire!” si lamentò all’ultimo tentando di spingere i suoi fianchi verso l’altro e lì Xichen si sentì arrivare dunque si abbassò e morse la giunzione tra la spalla e il collo del l’altro coltivatore e venne, sentendo solo vagamente come l’altro urlò dal piacere prima che lo sentì ricambiare il morso.
Dopo la sessione i due si rilassarono sul letto con A-Cheng sul petto del Lan il quale mise un braccio sotto la testa e l’altro attorno alla vita dell’altro dopo averli coperti con la coperta del letto, rimasero in silenzio per un po’ godendosi la reciproca compagnia prima che Wanyin disse “A-Huan” “hm? Cosa c’è caro?” domandò in risposta l’altro muovendo la mano su e giù per la schiena e Jiang Cheng domandò “pensi che sia sbagliato e di cattivo gusto da parte mia sentirmi contento che Li non vuole avere niente a che fare con i suoi genitori? Voglio dire so che è una cosa egoistica e meschina da pensare, ma non posso fare a meno di sentirmi…spaventato dal fatto che Li possa allontanarsi”.
Xichen ascoltò il discorso ansioso del suo amore e non poté non sentirsi triste per lui sapeva che Jiang Cheng aveva problemi di abbandono e di non essere mai all’altezza di meritare amore o qualche forma di affetto che non sia paura e/o pietà quindi la sua preoccupazione e la sua ansia per la situazione tra Li e i Todoroki doveva stressarlo più di quanto credesse lui stesso; sospirando egli rispose “non lo credo Wanyin e questo perché: primo i genitori di Touya non sono esattamente adatti ad esserlo, e non credo che sia solo dal mio punto di vista; secondo tu lo hai aiutato, gli hai dato una casa, una famiglia, amore e cura tutte cose che avrebbero dovuto fare loro tra l’altro ed è normale dunque che visto che hai passato tanto tempo con lui abbiate costruito un rapporto stretto e che per questo tu, agendo come suo genitore, sia protettivo nei suoi riguardi soprattutto considerando il suo passato”.
Wanyin restò in silenzio fissando gli occhi dorati di Xichen cercando di trovare qualche traccia di menzogna e non fu sorpreso quando non ne trovò alcuna, sapeva che il Lan (e tutti i Lan generalmente) era incapace di mentire per troppo, o affatto, si sarebbe scoperto da solo a causa sia della sua virtù che della sua natura altruistica; sopirò “grazie Xichen” mormorò guadagnandosi un sorriso sincero.
Nella stanza dove si trovavano Li e Shinso stava succedendo qualcosa di simile solo che fu Shinso a dire qualcosa che sorprese l’altro “ehi Li posso farti una domanda?” e al cenno positivo il ragazzo dai capelli viola disse incerto “tu…non stai pensando di andartene vero? Di lasciare tutti noi per…loro” le parole incerte sorpresero talmente tanto Li che quest’ultimo lasciò cadere il fumetto che aveva in mano e guardò suo fratello scioccato; una volta ripresosi dallo shock chiese “che stai dicendo Shinso? Come cavolo ti è venuta in mente una cosa del genere!?” guardandolo con occhi confusi e forse un po’ irritati, proseguendo poi “non lascerei mai A-Cheng, Xichen e nessuno di voi!” sembrando molto oltraggiato dal solo pensiero di lasciare la sua vera famiglia.
Shinso si sentì un po’ più leggero sentendolo dire così e prima che potesse scusarsi per averglielo domandato Li lo interruppe “perché me lo hai chiesto?” volle sapere e il ragazzo di eroica distolse lo sguardo e rispose dopo un po’ “non lo so, ho solo avuto questa improvvisa…paura che tu ti lasciassi influenzare da loro in qualche modo, forse da tua sorella sai che sembra voglia avere tutta la famiglia unita…e sai ho solo pensato all’eventualità” quasi vergognandosi delle sue stesse parole e pensieri.
Li dall’altro canto osservò e analizzò il comportamento agitato dell’altro e si sentì subito in dovere di tranquillizzarlo “va bene Shinso non sono arrabbiato che tu me lo abbia chiesto sono… scioccato” cercò di rassicurarlo continuando “ma per chiarire i tuoi dubbi ti dirò che non ho alcuna intenzione di lasciarmi influenzare da nessuno, soprattutto da loro, voi siete la mia famiglia: A-Cheng e Xichen sono i miei genitori e tu, Izuku, Mei ed Eri siete i miei fratelli e Inko è mia zia, punto”.
“Fuyumi può avere la famiglia Todoroki riunita se questo è il suo desiderio, ma questo non includerà me…Touya è morto ed è nel passato e se mai dovessero scoprire la mia vera identità allora dovrà accettarlo” aggiunse poi guardando con determinazione negli occhi dell’altro che sorrise e Li poteva vedere il sollievo sul volto che prese posto all’ansia e rise “accidenti Shinso non dovevi preoccuparti così” poi però smise di ridere e rifletté per un po’ prima di chiedere a sua volta “ehi Shinso pensi che anche A-Cheng e Xichen lo abbiano pensato o lo pensino?” ora fu l’altro a restare in silenzio riflettendo, onestamente non lo sapeva con certezza “non lo so potrebbero, dopotutto loro sanno quanto l’approvazione di Endeawhore contasse per te e dato che ora sembra aver avuto questo improvviso cambio di atteggiamento potrebbero pensare che forse ci penseresti…ma non lo so con certezza questa è una mia opinione”.
Li rifletté sulla risposta che Shinso gli aveva dato e con sua sorpresa si ritrovò d’accordo con l’altro, lui e A-Cheng avevano molto in comune e come lui stesso aveva paura di perdere Wanyin o che lui si stancasse di lui, soprattutto all’inizio, anche l’altro avrebbe potuto avere paura che lui avrebbe scelto Enji invece di lui perché alla fine gli aveva dato quello che aveva sempre voluto ovvero il suo riconoscimento, ma non poteva essere più sbagliato di così Li non voleva avere niente a che fare con Enji e Rei, con gli altri suoi fratelli non ne era così sicuro, ma anche così non pensa che avranno mai il rapporto che avevano prima o che avrebbero potuto avere se la tragedia non fosse avvenuta.
Mentre era perso nei suoi pensieri Shinso domandò “Li puoi dirmi qualcosa di più sul passato di Jiang Cheng?” dopotutto lui sapeva solo che l’uomo non aveva avuto una bella infanzia aveva un fratello adottivo e una sorella di sangue tuttavia il rapporto con i suoi genitori non era roseo, ma non sapeva i dettagli così provò a chiedere a quello che lo conosceva meglio; “bè si potrebbe dire che la sua storia e la mia siano simili sottyo certi apsetti…vedi anche i suoi genitori si sono sposati per convenienza e fu un matrimonio senza amore, o meglio una amore non esattamente corrisposto, unilaterlae” fece una piccolissima pausa “il ‘padre’ non amava sua madre perché era impegnato a sua volta in un amore non ricambiato per una donna che non provava i suoi stessi sentimenti per lui e che invece si era sposata con l’uomo che amava, e da quel matrimonio nacque un figlio, che poi fu adottato dal padre di A-Cheng dopo che loro morirono”.
Shinso digerì questa prima parte e già poteva vedere le prime similitudini e onestamente iniziò a crescere la rabbia nei confronti del padre di A-Cheng, ma continuò ad ascoltare attento “questo ovviamente alla madre non piaceva soprattutto quando adottò il ragazzo e considera che l’uomo non aveva mai mostrato tanto amore per A-Cheng fin da sempre, ma quando portò a casa il suo nuovo fratello adottivo il padre lo ignorò praticamente completamente parlando di questo fratello come se fosse il suo vero figlio invece che A-Cheng perché, ha detta di lui Wei Wuxian, che è il suo nome, era più intelligente e divertente del suo stesso figlio continuando a metterli in paragone da sempre” un'altra pausa “e ovviamente questo la madre non lo sopportava e cominciava sempre di più a dire ad A-Cheng di fare meglio e di essere migliore mettendogli pressione già da bambino…puoi immaginare che clima di merda ci fosse la dentro” affermò all’ultimo guardando come tracce di rabbia e risentimento si rivelarono negli occhi dell’altro.
Shinso restò in silenzio mentre ascoltava tutto quello che Li ancora gli disse, anche sulla tragica fine della sua 'famiglia' (omettendo la parte che provenivano da un altro mondo poiché non spettava a lui dirlo), quando finì parlò “posso capire la somiglianza tra le vostre storie e onestamente sono arrabbiato anche con i suoi genitori non riuscirò mai a capire come si possano avere comportamenti del genere, e credo anche di capire perché mi ha fatto quella domanda prima”; dopo ciò i due parlarono un po’ di altro prima di coricarsi a letto e dormire non sapendo che di lì a poco le parole di Li saranno messe alla prova.
Chapter 21: Capitolo 21 - Enji and Rei's doubts
Notes:
Hi my dears readers!!
I know it's been more than two months since my last update but i've had many personal and work commitments that have forced me to put the story aside for a while ;( (also the other story i'm working on), but don't worry this story won't be abandoned!
There are few chapters left taht i have to correct so i don't promise a resumption of the updates as before, also because i'm having some difficulty on how to conlcude it, i have many ideas and i have to understand which one works best!.
Now i'll stop boring you with chatter and i have you like this new chapter! ;)
Chapter Text
Enji attualmente stava cercando alcune informazioni su questo Jiang Cheng e la sua famiglia, voleva sapere perché ultimamente avesse questa sensazione strana quando guardava il ragazzo, Li; per ora non aveva scoperto niente di nuovo rispetto alle informazioni che aveva già in suo possesso eppure sapeva che c’era qualcosa di più in ballo e voleva scoprirlo anche se una piccola parte di lui gli disse che avrebbe dovuto lasciar perdere e forse avrebbe dovuto darle retta ,eppure questa sensazione che provava lo incuriosiva come se gli dicesse che c’era qualcosa nel ragazzo che gli sembrava familiare….
Quando ci fu la sessione con la sua terapeuta ella gli chiese come stessero andando le cose con la sua famiglia e lui le rispose “stanno andando abbastanza bene: mia figlia Fuyumi è contenta dei miglioramenti e anche Rei credo che si stia un po’…sciogliendo” disse il termine dopo un lieve ripensamento “è una buona cosa signor Enji e questo come la fa sentire?” domandò successivamente la donna, “bene onestamente mi sta aiutando a colmare un po’ quel vuoto che ho…” ed ella annuì scrivendo qualcosa sul blocco note che aveva domandandogli poi “e per quanto riguarda i suoi due figli? Il giovane Natsuo e Shoto? Come vanno le cose con loro?” volle sapere e qui lui sospirò un po’ malinconicamente “Natsuo non si degna neanche di parlare con me se non per fare il sarcastico e darmi frecciatine, non che non le meritassi” rispose e lei scrisse di nuovo.
“Shoto è ancora cauto nei miei riguardi, ma mi piace pensare che magari con un altro po’ di tempo possa almeno abbassare la cautela che ha quando mi guarda o quando parliamo” restò in silenzio finché la donna parlò “è una buona idea quella di aspettare signor Enji, la pazienza è una qualità fondamentale in questo momento considerando tutte le circostanze” approvò la sua scelta di essere paziente cosa per cui l’altro sospirò sollevato, “ora, dai rapporti che ho sembra che il suo atteggiamento nei confronti dei criminali che cattura sia meno esplosivo e duro di prima e questo significa meno danni alle loro persone e alle cose e attività” guardandolo poi gli sorrise leggermente “e anche di questo sono contenta perché vuol dire che le nostre sessioni stanno dando i suoi primi frutti” e lui annuì sentendosi anche in questo caso sollevato dell’approvazione nei gesti e nelle parole della psicologa.
Durante la sessione poi lei chiese “sono molto contenta dei progressi che sta mostrando e facendo signor Enji, dunque dato che manca poco tempo prima della fine della nostra sessione per questa volta invece che chiederti qualcosa ti pongo questa domanda: hai qualcosa di cui vorresti parlare? Qualcosa che ti attanaglia la mente in qualche modo? O di cui vuoi aiuto con qualcosa?”; sentendo ciò l’uomo guardò la donna per un momento incerto, (cosa che a sua insaputa sorprese un po’ la donna stessa poiché non ricordava di aver mai visto l’eroe così incerto nelle sedute che avevano avuto, triste e malinconico sì…ma mai così incerto e oserebbe dire a disagio) prima che disse “in effetti c’è qualcosa che mi tormenta” lei annuì incoraggiante dicendo “di che cosa si tratta” e lui spiegò nel dettaglio la sua situazione con questo Jiang Cheng e suo figlio Li e la donna ascoltò attentamente chiedendo qualche chiarimento durante il racconto prendendo qualche appunto.
“Non riesco a capire perché ultimamente ho come la sensazione di conoscerlo in qualche modo, ma non l’ho mai visto prima del mio primo incontro con lui mesi e mesi fa” ed ella annuì scrivendo qualcosa “capisco, e che cosa ti senti esattamente?” domandò poi “non lo so c’è una grande parte di me che è…curiosa di sapere chi è, anche se all’inizio era per un motivo diverso, mentre una parte più piccola dice che dovrei lasciar perdere” rispose lui sentendosi un po’ frustato e lei disse “a volte il nostro corpo e il nostro istinto ci avverte di qualcosa che noi stessi non capiamo… perché hai avuto questo improvviso interesse per il ragazzo? Da che cosa è scaturito ciò?” ed Enji rifletté ripensando all’ultimo mese o giù di lì cercando di capire che cosa era cambiato e poi rispose “forse da quando Shoto ha iniziato a frequentare lui e gli altri suoi amici e fratelli, già non ha una buona opinione di me questo ragazzo e temo che…” s’interruppe aggrottando la fronte confuso prima che lei completò per lui “temi che lui possa ‘manipolare’ tuo figlio per convincerlo a non perdonarti o seminare negatività lungo il tuo percorso di redenzione” e lui annuì una sola volta.
La donna scrisse qualcosa di un po’ più lungo e chiese “e che cosa te lo fa credere?” e lui scosse la testa “non lo so è un ragazzo forte ed ha un potente quirk di fuoco ed in grado di manipolare le sue fiamme a suo completo piacimento ed ha avuto fin da sempre un odio sia per me e antipatia estrema per Shoto, ma ora sembra essere cambiato nei riguardi di mio figlio…sono confuso” e lei, dopo un momento di riflessione, annuì scrivendo “puoi descriverlo?” chiedendogli poi e lui lo descrisse “ha capelli neri e occhi azzurri, alto e magro, e sebbene non sembra all’apparenza è forte, si vede che si allena quindi ha un corpo sufficientemente costruito anche se ha delle cicatrici…ho una foto di lui insieme agli altri che mi ha mandato Fuyumi quando erano usciti insieme e Shoto gli aveva mandato la foto poi lei me l’aveva girata” mostrandogliela.
La donna si sporse un poco avanti guardando la foto e individuando subito il ragazzo fissandolo per un po’ per poi guardare Enji e poi di nuovo la foto prima che si ritirò “capisco… e perché pensi che lui voglia minare in qualche modo il possibile rapporto futuro tra te e tuo figlio? che motivo potrebbe avere” Enji ripose il cellulare e rispose “non so nemmeno se lo voglia fare o è tutto una mia supposizione!” sentendosi frustato ed ella cercò di deviare l’argomento e di ragionare con l’uomo “torniamo un attimo alla tua sensazione: pensi che possa avere qualcosa a che fare con il ragazzo stesso a causa del suo aspetto?” ed ora Enji la guardò confusa e in perdita “scusi non capsico” e lei si spiegò “questo ragazzo sembra assomigliare un po’ a te o comunque ad un Todoroki secondo te? osservalo attentamente” e lui subito scosse la testa “…non ho figli illegittimi se è questo che vuole chiedermi” incrociando le braccia difensivo potrà essere un padre e un eroe di merda, ma non ha mai tradito Rei in quel modo.
La terapeuta però scosse la testa scusandosi “non era mia intenzione alludere a niente di ciò, mi scusi se mi sono espressa male” fece una pausa riformulando la domanda “esteticamente parlando questo ragazzo ha un quirk di fuoco più forte anche del tuo giusto?” al suo cenno incerto ella parlò di nuovo “i suoi occhi sono di un blu molto simili, se non uguali, a quelli tuoi e della tua famiglia e le cicatrici potrebbero essere ricondotte all’uso delle sue stesse fiamme o a qualche incidente avvenuto con il fuoco…” cercò di fargli avere il quadro “tutte queste caratteristiche non ti sembrano familiari a qualcuno collegato alla tua famiglia? Tipo al giovane Touya?”.
Enji rimase scioccato dalle insinuazioni della donna “io non riesco a capire…quel ragazzo non è Touya lui è…morto” “non sto dicendo che sia lui signor Enji, ci mancherebbe, sto solo dicendo che è possibile che a livello inconscio tu abbia fatto un paragone del genere tra i due, anche per pochi secondi, e che questa tua sensazione nei suoi riguardi sia dunque scaturita da ciò? Forse rivedi in questo ragazzo una rappresentazione di ciò che il piccolo Touya avrebbe potuto essere se fosse ancora vivo e... della possibilità di avere un rapporto tra lui e Shoto se le cose fossero andate diversamente”.
Enji volle negare fermamente ma si fermò appena aprì la bocca riflettendo attentamente alle parole, ma non riusciva a capacitarsi della cosa ‘potrebbe essere così? Rivedo in lui quello che sarebbe potuto essere Touya? Un ragazzo forte con delle fiamme potenti e alte, un combattente che non si arrendeva e che dava tutto sé stesso e che magari avrebbe potuto aiutare Shoto, se avesse superato la sua ossessione che lui stesso gli aveva inculcato in testa fin da sempre?...’ penso, anche se per l’ultima cosa non aveva altri che sé stesso da incolpare ed è un errore che porterà per sempre con sé finché vivrà.
“Signor Enji? Va tutto bene?” domandò la donna dopo cinque minuti di silenzio e il suo cliente rispose “sì, io solo stavo…pensando alla sua ipotesi” e lei annuì paziente “e che cosa ne pensi? Sarebbe possibile?”, lui scrollò le spalle confessando “non saprei e se l’ho fatto è stato inconsciamente, come ha detto lei, non mi ci sono mai soffermato a pensare a lui come Touya” “quindi non lo nega né lo conferma” chiarì lei e lui annuì sentendo il rumore della penna sul foglio “che cosa farai adesso con queste nuove informazioni signor Enji? Continuerai a cercare informazioni su di lui o smetterai?” chiese curiosa e lui ribatté “forse dovrei prima riflettere attentamente su questa eventualità” e lei approvò mostrando in parte soddisfazione “è una scelta saggia signor Enji…dunque la nostra sessione è finita per ora quindi ci rivediamo la prossima settimana, tuttavia vorrei che mi chiamasse se ritiene di averne bisogno anche per quanto riguarda questa storia con il ragazzo” e lui annuì ringraziandola prima di andarsene.
Enji aveva deciso di camminare fino a casa e aveva mandato via l’autista dandogli il resto del giorno libero, aveva voglia di camminare e prendere dell’aria fresca, ma ovviamente i suoi pensieri tornarono sulla questione del ragazzo alcune volte anche se lui cercava di scuotere la testa e tentare di distrarsi concentrandosi su altro quindi guardò per strada le persone e notò come alcune lo riconobbero e lo salutarono, alcuni bambini lo indicavano con eccitazione negli occhi, quella che sapeva non aveva mai visto sui suoi figli almeno non da molti anni, e anche in quell’occasione quello che lo ammirava di più da sempre era Touya…Dio solo pensarci lo rendeva triste, depresso e colpevole.
Quando arrivò a casa trovò Fuyumi che l’accolse come al solito entusiasta “papà ben tornato! C’è anche la mamma!” questo sorprese piacevolmente e di fatti incontrò la donna proprio lì vicino alla porta che conduceva al salone che lo salutò “ciao Enji” e lui rispose qualche secondo dopo “ciao Rei…sono felice che stai meglio” e lei rimase sorpresa e gli rivolse un piccolo ma sincero sorriso “grazie”; mentre la figlia osservava lo scambio non poteva non sentirsi sollevata ed eccitata ‘forse il mio desiderio potrà avverarsi!’ pensò mentre disse che andava a finire di preparare la cena e che Shoto li avrebbe raggiunti più tardi.
Quando si sedettero a tavola per cena l’aria era sorprendentemente meno pesante poi durante la cena Fuyumi chiese all’uomo “papà com’è andata la seduta dalla terapeuta?” ed egli ribatté “è andata bene abbiamo parlato, e lei sembra essere soddisfatta dei progressi” e la figlia sorrise “sono così felice papà che tu stia cambiando! Vero Shoto?” domandò lei al fratellino tirandolo nella conversazione e in risposta lo studente dai capelli bicolori si tese come se non stesse prestando attenzione, ma nonostante ciò annuì solo una volta prima di tornare a mangiare, Rei guardò su figlio e chiese “va tutto bene Shoto?” e l’altro si tese di nuovo annuendo “sì stavo solo pensando a qualcosa” prima di lanciarle un sorriso un po’ tirato.
Per un po’ nessuno dei genitori o Shoto parlò quindi Fuyumi chiacchierò del suo lavoro e dei lavori che i bambini stavano facendo e quando finì la cena Rei volle aiutare sua figlia a sparecchiare e lavare i piatti lasciando così Shoto ed Enji al tavolo; ovviamente l’aria si fece imbarazzante, ma l’uomo alla fine chiese “come va la scuola?” e il ragazzo si sorprese un po’ delle parole dell’altro, ma rispose comunque “va bene abbiamo un compito la prossima settimana e l’allenamento va bene, Eraserhead ci sta insegnando a combattere anche con delle semplici armi in modo che non fossimo impreparati se non avessimo a disposizione il nostro quirk”.
Enji annuì rispondendo “capisco…è una mossa intelligente” il ragazzo annuì sebbene si aspettasse qualche commento denigratorio, poi l’uomo chiese di nuovo “ascolta Shoto tu… che cosa ne pensi di Li?” sentendo il nome Shoto s’irrigidì come una corda di violino e chiese in risposta “in che senso?” e l’uomo cercò di calmare l’altro che sembrava stesse per avere un attacco di panico “niente di male Shoto, vorrei solo sapere come mai hai deciso di voler essere… suo amico dato che non sembrava che gli stessi simpatico” .
Shoto doveva velocemente pensare a una risposta concreta, ma che non rivelasse l’identità, “non lo so…immagino che un po’ d’interesse mi sia salito quando lo vidi per la prima volta allenarsi con Izuku in una delle palestra mentre accompagnavo Aizawa-sensei, ma se sono onesto le sue cicatrici mi hanno attirato come prima cosa” fece una breve pausa e sorprendentemente l’uomo annuì “e poi al Festival Sportivo quando mi ha fatto usare il mio fuoco è solo cresciuto…non so perché volevo avvicinarmi a lui forse era per via delle sue fiamme sulle quali aveva un controllo completo e totale nonostante lo fer-!” Shoto s’interruppe spalancando gli occhi correggendosi subito “nonostante abbia avuto alcune…difficoltà passate quando si manifestò”.
Dopo ciò Enji finse di non accorgersi come l’altro si scusò poco dopo la loro conversazione mentre lui rimase lì sentendo una sorta di intorpidimento dentro poiché gli ritornò alla mente quell’ultima risposta interrotta ‘stava insinuando che le fiamme del ragazzo lo ferivano? Sarebbe proprio come Touya…NO! Non devo pensare così lui è morto e non può farci niente’ si disse “la terapeuta ha ragione forse sto proiettando sul ragazzo ciò che Touya poteva essere se fosse stato vivo e io un padre migliore” parlò piano piano in silenzio tra le mura del salone prima che si alzò e se ne andò nel suo studio sedendosi alla sia scrivania tentando di distrarsi con dei documenti.
Tuttavia la distrazione non servì a niente poiché i suoi pensieri continuavano a tornare lì spesso così abbandonò l’idea dei documenti e decise di andare a letto sperando che il sonno lo aiutasse, ma così non fu infatti a circa metà della notte per la prima volta Enji ebbe un incubo e uno che lo scosse così profondamente da farlo sudare copiosamente.
Nel sogno
Enji si ritrovò in un luogo buio dove non riusciva a vedere niente ‘dove diavolo sono?’ si disse guardandosi intorno provando a fare qualche passo, ma con il buio non sapeva dove andare o dove stesse andando e disse “c’è qualcuno qui? Che cos’è uno scherzo?” in risposta ci fu un silenzio tombale, che lo fece un po’irrigidire sentendo che qualcosa non andava, ma poi all’improvviso sentì una risata giocosa e infantile e subito spalancò gli occhi girandosi intorno con la testa parte del corpo, ma non riusciva a vedere niente “CHI SEI? CHE COSA VUOI?!” urlò e le risate si fermarono lasciandolo di nuovo solo prima che davanti a si manifestò una presenza come un fantasma che piano piano si mostrasse fino a che prese forma di una persona che riconobbe all’istante: Touya.
“T-Touya?” osò dire a bassa voce Enji, dopo essersi ripreso dallo shock, mentre il bambino di 11 anni lo guardò con quei occhi blu che portarono all’istante le lacrime negli occhi dell’uomo oltre che spingerlo a fare anche un passo avanti quasi a livello inconscio, in risposta il ragazzo lo guardò prima di sorridergli dicendogli “alleniamoci insieme papà! Fammi vedere di nuova la tua mossa!” chiamando poi le sue fiamme proprio come faceva sempre, ma in risposta Enji sentì solamente gli occhi inumidirsi sempre di più mentre allungò una mano per afferrarlo, sapeva che era solo un’illusione e che questo era un sogno, o meglio un incubo, ma non poteva far altro che desiderare di sentire anche solo il più piccolo e caldo tocco del figlio che aveva prematuramente perso, tuttavia la figura del ragazzo scomparve e lui si ritrovò ad urlare “NO! Torna qui per favore! TOUYA!!” mentre cadde a terra.
Fine sogno
Enji si alzò di scatto sudando come non ricordava di aver mai fatto in vita sua si mise una mano sugli occhi, mentre respirava pesantemente cercando di riacquistare il respiro lento e costante, quando si sentì meglio prese un altro respiro profondo e si sdraiò nuovamente sul letto guardò l’orologio e notò che mancavano ancora due ore prima che doveva alzarsi così tentò di dormire e sebbene non ebbe un altro incubo non dormì esattamente bene e la mattina dopo lo poté constatare.
Mentre si dirigeva all’ufficio guardò tutti quelli che uscirono a divertirsi: ragazzi, bambini, genitori e lavoratori, così come persone in generale, che non lavoravano il sabato e sebbene anche lui poteva decidere di rimanere a casa decise di andare a lavoro poiché dovevano discutere di un caso a cui stavano lavorando che riguardava una banda che poteva avere dei collegamenti forse con la L.O.V stessa; mentre stava camminando era vagamente consapevole che alcuni lo salutavano, cosa che lui ricambiava, poi però intravide Li che camminava insieme ad un' altro ragazzo dai capelli viola per la strada venendo dal senso opposto e si fermò momentaneamente osservandoli; ma il ragazzo viola dev’essersi accorto del suo sguardo perché incontrò il suo aggrottando la fronte come per dire ‘perché ci stai fissando?’ e poi all’improvviso ci fu una violenta scossa al terreno che sorprese e spaventò tutti i presenti facendoli gridare e correre a destra e a manca redendo ancora più pericolosa la cosa.
Li e Shinso stavano tornando da una commissione in fumetteria quando quest’ultimo lo sguardo che l’eroe numero stava dando ai due e ricambiò lo sguardo quando sentirono un’improvvisa scossa al terreno quindi la sua attenzione andò subito al terreno dove si potevano vedere alcune piccole crepe “ma che ca-!” Shinso vieni!!” gridò Li prendendogli il polso e spostarsi dal punto ove si trovavano “che succede Li?!” domandò in preda al panico “non lo so, è probabile che un sia un attacco da parte di cattivi!” rispose mentre cercavano di allontanarsi.
Enji distolse immediatamente lo sguardo concentrandosi sulla zona per individuare il responsabile mentre chiamava la sua agenzia e di diramare la notizia dell’attacco anche alle forze dell’ordine, durante tutto ciò diede solo una rapida occhiata ai due ragazzi che si stavano allontanando dalla scena prima che la sua piena attenzione tornò alla situazione aiutando i passanti che necessitavano di aiuto mentre continuava a tenere d’occhio i dintorni, fu raggiunto poco dopo dai suoi aiutanti e da altri eroi che aiutarono anche nell’evacuazione dei cittadini mentre lui e un altro paio di eroi potenti andarono contro a dei Nomu che erano appena spuntati.
La battaglia sembrava essere abbastanza equilibrata nonostante gli eroi fossero riusciti solo a sconfiggerne uno di loro tuttavia i Nomu lasciati sembravano essere differenti sia da quello che avevano abbattuto sia da quelli precedenti infatti ad Enji sembravano più veloci e più potenti non di molto forse, ma abbastanza da rischiare una ripetizione dell’ultima volta dove aveva ricevuto la cicatrice sul suo occhio; comunque quando sembrava che l’attacco sarebbe stato arginato all’improvviso uno dei Nomu spiccò il volo e iniziò a volare sulla folla di civili che ancora si trovavano lì, oltre che su alcuni poliziotti che erano giunti nei minuti precedenti.
Enji guardò come le persone si affrettavano a scappare senza avere una direzione precisa e incurante di chi gli stava intorno e lui era sicuro che forse qualche vittima potrebbe già esserci stata, dunque usò il suo colpo più potente e gridò agli altri “dategli un colpo di grazia e finitelo! Io andrò da quello che sta seminando il panico!” prima che si diresse verso il Nomu volante che continuava a seminare terrore e panico, era pronto ad attaccare quando lo vide caricare con gli artigli lungo la folla cercando di prenderne qualcuno; voleva intervenire ma data il suo campo visivo compromesso a causa della gente che correva in giro e alle vittime vicine al robot doveva avvicinarsi di più, ma temeva di non fare il tempo…
Il Nomu caricò verso un gruppo di persone che rimasero congelati dalla paura mentre si stringevano tra loro chiudendo gli occhi pronti a fare una brutta fine tuttavia ciò non avvenne poiché la cosa gigante fu bloccata da due lunghe fili che riuscirono a trattenerlo anche se a fatica, ed Enji appena arrivato sul posto guardò rapidamente nella direzione da dove provenivano i due legamenti e vide gli stessi due studenti che avevano una presa sulle loro rispettive armi di supporto.
Li e Shinso stavano correndo con l’intenzione di nascondersi e avvertire i loro genitori, ma mentre si facevano strada videro alcuni civili in difficoltà e pericolo così furono obbligati ad intervenire soprattutto Shinso, che si sentì in dovere dato che era un eroe in allenamento, ma riuscirono comunque a mandare un messaggio a Xichen e Wanyin prima di aiutare chi potevano; le cose sembravano andare abbastanza bene considerando che gli eroi erano arrivati sul posto tuttavia uno dei Nomu prese improvvisamente il volo e iniziò a seminare ancora più panico e proprio quando lo videro puntare su un gruppo di ragazzi congelati per la paura lì sulla strada i due si guardarono ed insieme usarono le loro armi per bloccare e trattenere il Nomu proprio pochi secondi prima che raggiungesse le sue vittime alle quali Shinso gridò “andatevene da lì! Non riusciremo a trattenerlo per molto!” questo sembrò scongelargli e annuendo freneticamente raccolsero due di loro, che Li ipotizzò potessero essersi feriti durante la fuga, e corsero svelti a ripararsi da qualche parte.
Mentre succedeva tutto ciò il Nomu iniziò a muoversi e ad agitarsi per liberarsi dalle restrizioni, mosse il suo corpo e usò la sua forza per trascinare i due con se i quali opposero tutta la resistenza possibile, ma neanche loro potevano resistere per molto e Li aprì bocca per dire a Shinso di lasciarlo poiché rischiavano di venire travolti tuttavia prima che potesse farlo improvvisamente un calore raggiunse le loro posizioni e, con loro sorpresa, videro Endeavour colpire il mostro mettendolo a terra dicendogli poi “lasciatelo e allontanatevi ragazzi!” lanciando solo un occhiata rapida ai due prima che la sua attenzione tornò al mostro che si era rialzato in quel momento e caricò l’eroe che incontrò il colpo iniziando così una lotta.
Li e Shinso rimasero a guardare l’inizio prima che iniziassero ad allontanarsi solo per sentire un suono orribile che quasi fece scoppiare i timpani di tutti i presenti e che si trovavano nelle loro vicinanze, guardandosi intorno videro un altro Nomu alato e che aveva già mietuto alcune vittime, se il sangue che macchiava la sua bocca dicesse qualcosa e che sembrava puntare proprio nella loro direzione, e proprio quando fu a pochi metri Li attivò le sue fiamme e le usò contro l’abominio e lo bruciò croccante non prima dia ver emesso un suono acuto di dolore e Shinso lo guardò preoccupato “stai bene Li?” domandandogli e l’altro annuì “sì e tu?” rivolgendosi all’altro studente che annuì “sì anche io, vieni adiamocene” e così i due lasciarono il campo di battaglia aiutando quelli che vedevano se ne avevano bisogno.
Gli scontri erano ancora in atto quando i due furono raggiunti da un Jiang Cheng e un Xichen preoccupati, “state bene voi due?” domandò quest’ultimo preoccupato guardandoli da capo a piedi più volte per vedere se avessero ferite, ma a parte alcuni graffi superficiali non c’era altro e solo allora il Lan si permise di rilassarsi un po’ solo per riportare la sua attenzione alla battaglia in corso; Wanyin abbracciò i due prima di dare un cenno con occhi sollevati “che cos’è successo?” domandandogli poi e Shinso rispose “non lo sappiamo neanche noi prima stavamo camminando per la strada tranquillamente e poi all’improvviso ci fu come un terremoto e quei Nomu sono apparsi, la gente ha iniziato a correre a destra e a sinistra in preda al panico” e Li aggiunse “abbiamo aiutato un gruppo di ragazzi che stavano per essere feriti da uno di quelli alati, ma io e Shinso lo abbiamo trattenuto”.
“Bene ragazzi buon lavoro” li complimentò Wanyin dandogli un cenno e una pacca sulla testa ei due sorrisero in risposta; tuttavia all’improvviso sentirono un grido e guardando nella direzione da dove proveniva videro l’eroe numero uno essere atterrato attaccato da due Nomu alati, il gruppo guardò la scena prima che i due coltivatori si guardarono per alcuni istanti decidendo come procedere, ma proprio come stavano per agire ci fu improvvisamente un enorme muro di ghiaccio che intrappolò l’essere, anche se in parte il corpo di Enji Todoroki finì congelato in esso.
I due coltivatori guardarono come il ghiaccio di Shoto immobilizzò il Nomu e parte di Enji e, gaurdandosi a vicenda, sapevano che avrebbero dovuto rimanere per assistere allo scontro e intervenire “papà Eri dov’è?” domandò poi Li “con Inko l’abbiamo portata da lei in modo che stesse al sicuro” rispose Xichen prima che ad un certo punto sentirono una voce gridargli contro “eccovi!! Stete bene?!” arrivò la voce di Izuku che stava correndo verso di loro con Mei che veniva praticamente trascinata dall’altro, i due si fermarono a riprendere fiato e subito Izuku abbracciò i due “meno male state bene” e i due ricambiarono trasxinando anche Mei.
“Bene voi ragazzi dovreste allontanarvi da qui” parlò dopo la piccola rimpatriata Wanyin, ma Li protestò “non voglio andarmene e poi voglio combattere con te” e Shinso disse “sono uno studente di eroica e alcuni dei miei compagni di corso sono lì che figura ci farei se me ne andassi?” e prima che A-Cheng potesse rispondere la terra tremò di nuovo e Xichen parlò “A-Cheng sappiamo entrambi quanto siano testardi” e l’altro lo squadrò “bene ma dovrete fare come dico e se lo ritengo necessario vi allontanerete chiaro?” socchiudendo in avvertimento e i due annuirono “e noi due?” domandò Izuku volendo aiutarli e Wanyin presto rivolse si due domandando “Mei hai alcune tue invenzioni che potrebbero aiutare ad evacuare i civili?” e lei annuì “posso chiamarne alcuni grazie al mio comunicatore!!” “bene allora tu e Izuku concentratevi prettamente sul salvataggio e l’evacuazione” fece una pausa “Izuku c’è possibilità che alcuni cattivi ne approfitteranno e ho bisogno che tu mi avverti in quel caso e ti raggiungerò subito” e il verdognolo annuì.
Tuttavia Xichen parlò “posso andare io con loro due e aiutare Izuku mentre tu rimani con Shinso e Li” e tutti lo guardarono e Wanyin gli domandò “sei sicuro Xichen?” al che l’altro annuì “si Wanyin in caos uno di noi avesse bisogno di aiuto ci avvertiremo a vicenda” risoluto “va bene allora faremo così…state attenti capito? O vi spezzo le gambe” socchiudendo gli occhi ai tre “sì capitano” risposero Izuku e Mei sull’attenti mentre il Lan ridacchiò “certo caro” e così i due gruppi si divisero.
La battaglia sembrava abbastanza equilibrata e come aveva predetto Wanyin alcuni cattivi ne approfittarono per attaccare insieme ai Nomu così Izuku, con l’aiuto di Mei e Xichen, affrontavano quelli che potevano e il verdognolo ringraziò l’allenamento di Wanyin altrimenti si sarebbe stancato già da un pezzo; dall’altra parte anche Wanyin, Li e Shinso se la stavano cavando bene, poi ad un certo punto Li si allontanò leggermente dagli altri due finendo vicino a Shoto il quale fu appena ferito al viso da un attacco a sorpresa e Li gli chiese “stai bene?” e l’altro sembrò accorgersi dell’altro solo in quel momento e annuì avvicinandosi leggermente e inconsciamente all’altro.
I due formarono una squadra abbastanza buona tutto sommato alcuni degli altri compagni e alcuni eroi, tra cui Endeavour, videro come i due ragazzi si davano man forte passando dall’attacco alla difesa abbastanza bene considerando la loro inesperienza, ma poi ci fu un altro gruppo di Nomu che uscì e questi sembravano diversi dagli ultimi, infatti sembravano più veloci e forse più forti anche con i loro quirk e uno di questi puntò verso i due studenti i quali si accorsero quasi all’ultimo, ma nonostante ciò riuscirono a scansarsi ed evitare il colpo; Li lo squadrò e disse “bè merda…” e quasi poteva sentire il rimprovero di suo padre fin da lì e Shoto lo guardò dicendo “hm”.
I due guardarono l’essere iniziare ad attaccarli portando i due a dividersi l’uno dall’altro saltando da un posto all’altro continuando così per un altro po' di tempo prima che Li disse “ehi Shoto riesci a-“ tentò di dire solo per bloccarsi quando il Nomu si concentrò sullo studente eterocromatico volandogli addosso e atterrandolo con forza l’azione fece spalancare gli occhi a Li, e anche ad altri presenti che avevano assistito alla scena, e subito il moro intervenne usando le sue catene le agitò nell’aria e mentre correva saltò su una punta di ghiaccio di uno dei precedenti attacchi di Shoto e lanciò le due catene in modo che legassero il Nomu e con tutte le forze tirò le catene in modo da staccarlo dal fratello minore, ma quando vide che l’altro era più forte del previsto usò le sue fiamme azzurre.
Le sue fiamme sembravano effettivamente bruciare ardentemente l’essere modificato che urlò a disagio dando modo a Li di tirare e allontanarlo un po’ di più gridando “Shoto levati di lì!!” e quando sentì che stava per cedere ci fu un improvviso fruscio e oltre alla sue catene l’essere fu avvolto anche da una frusta che emise scosse viola terribili che fecero gridare più forte il Nomu, Li sapeva che A-Cheng era lì dietro di lui e quindi i due tirarono insieme e in sincronia le loro armi, sempre impregnate dei rispettivi poteri, trascinando via il mostro mentre nel frattempo Shinso aveva raggiunto Shoto e lo aiutò a spostarsi.
A-Cheng e Shinso corsero verso Li quando videro uno dei nuovi Nomu andare nella sua direzione e quella di Shoto e appena arrivarono notarono come Shoto fu colpito dal Nomu e come Li stesse cercando di trattenerlo e allontanarlo dunque disse “Shinso io aiuterò Li tu appena puoi porta via Shoto da lì ok?” e l’altro annuì “ricevuto” e così entrarono in azione. A-Cheng vide come Shinso allontanò l’altro con successo e disse “dobbiamo abbatterlo senza pietà” disse e Li annuì in accordo “e come possiamo fare?” domandandogli poi il ragazzo, e l’uomo rispose “ricordi come abbiamo fatto all’USJ?” aspettando il cenno di conferma proseguì “sei in grado di tenerlo distratto per pochi secondi? Se riusciamo a colpirlo come facemmo quella volta dovrebbe andare bene”.
Li rispose “posso provarci papà, ma credo che dovremmo dare più di un colpo forse dopotutto sembra più forte delle ultime volte”; e A-Cheng si ritrovò d’accordo dopotutto se n’era accorto anche lui della differenza sia con quello davanti a lui ma anche con quelli che avevano affrontato prima di questo e disse “l’ho notato anche io, allora userò sia Sandu che Zidian in combo ma tu tieni le fiamme accese se puoi ok?” una volta messi d’accordo i due diedero inizio al proprio piano.
Wanyin si portò in alto con Sandu fino in alto nel cielo, cogliendo l’attenzione di alcuni spettatori (non che lui se ne accorse), e dopo un paio respiri caricò spietatamente e velocemente come se fosse un proiettile verso il Nomu in basso che cercava di scappare e attaccare, ma le catene di Li glielo impedivano, il ragazzo stava usando le sue fiamme aumentandole sempre di più poco a poco spingendo il suo corpo ma non sembrava importargli. Intanto A-Cheng iniziò ad agitare Zidian in modo che creasse correnti d’aria forti sprigionando così il suo potere e quando si trovava a circa 100 metri dall’obbiettivo, con sorpresa di tutti gli spettatori che seguirono la cosa, saltò giù da Sandu e la prese con l’altra mano e usò la forza di attrazione per aumentare la sua velocità di discesa gridando “tienilo fermo!!” al figlio che, di nuovo sorprendendo tutti, rapidamente aumentò in modo esponenziale le sue fiamme blu che immobilizzarono il mostro giusto il tempo necessario per essere trafitto e colpito pesantemente dalle due armi del coltivatore.
L’attacco lo fece stridere così forte da costringere molti a tapparsi i timpani prima che si fermò improvvisamente e tutti videro come il mostro aveva una spada conficcata nella testa dove vi era quella sorta di cervello, con le catene ancora infiammate avvolte intorno a tutto il suo essere e una frusta avvolta intorno al collo tanto stretta d’avergli spezzato l’osso stesso del collo. La scena era certamente raccapricciante e così surreale che ci fu un momento di silenzio prima che alcuni studenti della classe A di eroi esclamarono in stupore, “wow…avete visto che ha fatto?” parlò Kaminari scioccato ed elettrizzato dalla scena.
Quando aveva sentito l’ordine di A-Cheng Li aveva usato tutte le sue forze e aumentando le sue fiamme più calde di quanto abbia mai fatto prima per dare al padre il tempo necessario per sferrare il colpo e quando vide il Nomu cedere e morire, e dopo aver aspettato alcuni secondi, spense il suo quirk senza però sciogliere le catene e respirò un po’ affannosamente, fu raggiunto subito da Wanyin che subito lo controllò con quella che lui avrebbe definito preoccupazione e tensione “sto bene papà ammetto che le ho spinte più di quanto avevo fatto prima d’ora, ma non ho avuto ripercussioni gravi…potrebbe essere sai grazie all’altra parte del mio quirk”.
Wanyin sospirò sollevato quando non vide segni di bruciatura o ustioni sul figlio e lo abbracciò “sei stato eccezionale Li” e il ragazzo si pavoneggiò al complimento e l’abbracciò di rimando “grazie a quello che mi hai insegnato” facendo sbuffare l’altro; quando si staccarono i due furono raggiunti da uno Shinso preoccupato e sollevato e da uno Shoto che sbandava un po’, ma anche lui sembrava sollevato, quando si avvicinò guardò il duo prima di dire “grazie per avermi salvato” con un piccolo sorriso di ringraziamento e Wanyin si avvicinò “non dirlo ragazzo piuttosto stai bene?” guardandolo in maniera critica ma leggermente preoccupato e scrollando le spalle disse “un po’ ammaccato sono stato fortunato che ho azionato in tempo il mio quirk in modo che attutisse un po’ l’impatto alla testa”.
Sentendo ciò A-Cheng portò le mani alla testa e gli sentì il dietro notando un lieve bozzo e facendo una smorfia disse “ragazzo devi andare a farti controllare hai una contusione sul retro della testa, credo che tu possa avere un trauma cranico” e l’altro si portò la mano dietro la testa toccando il rigonfiamento sibilando leggermente “giusto” e così l’adulto accompagnò tutti e tre per la strada cercando contattare Xichen e chiedergli dove fossero, ma si riunirono qualche metro dopo tutti sollevati che stessero più o meno bene “state tutti bene?” domandò il Lan “sì stiamo bene a parte Shoto che ha un trauma cranico” disse Shinso e Xichen preoccupato toccò il resto della nuca “oh accidenti, dobbiamo portarti dal medico, credo di aver visto Recovery Girl da qualche parte più avanti” e così si diressero verso quella direzione.
Enji, dopo la battaglia, andò subito a trovare suo figlio mentre avvertiva Fuyumi la quale preoccupata chiese se dovesse raggiungerli ma lui gli disse che non ce n’era bisogno; quando arrivò al padiglione medico vide suo figlio essere visitato da Chiyo e stava per chiamarlo quando vide la famiglia Xicheng lì con lui e per un attimo pensò che forse doveva aspettare che se en andassero…ma poi pensò di nuovo che non ce ne dovesse essere bisogno, e magari questa poteva essere il passo che avrebbe potuto far iniziare a capire a Shoto che le sue intenzioni erano vere, che voleva davvero cambiare a avere un rapporto familiare diverso da quello che avevano prima ‘e comunque devo ringraziare l’uomo per averlo salvato’ pensò così si avvicinò al gruppo e quando fu a pochi metri si schiarì la gola facendo notare la sua presenza.
Enji onestamente si aspettava quasi di essere accolto con sguardi di risentimento, di paura (da parte di Shoto) o altro ma a parte la cautela da parte di tutti e un po’ di preoccupazione da quello con i capelli verdi non sentiva altro, o forse c’era ed erano bravi a nasconderlo, comunque si avvicinò solo di qualche passo e poi, con sorpresa di tutti i presenti, chinò il capo dicendo “grazie per aver aiutato e salvato mio figlio quando non potevo…” restò così finché non sentì uan risposta da uno degli altri; e nonostante la sorpresa Wanyin sbatté le palpebre un paio di volte prima che cancellò l’espressione sorpresa sulle sua faccia e rispose “va bene, era mio dovere aiutare un ragazzo in difficoltà inoltre mio figlio era lì” e solo quando udì la risposta l’eroe numero uno alzò la testa.
Dopo quello strano e breve incontro il gruppo si allontanò e Shoto guardò Li che gli fece un cenno rapido di chiamarlo se qualcosa andasse storto al che l’altro si tranquillizzò; quando padre e figlio rimasero da soli Enji gli domandò “come stai? Sei ferito?” e il ragazzo lo guardò esitante, ma dopo un po’ rispose “qualche ferita lieve e un piccolo trauma cranico” subito Enji strinse le mani “ok, vado a cercare Recovery Girl per chiedergli se puoi essere dimesso e ti porto a casa, Fuyumi è preoccupata” disse e si alzò andando a fare come aveva detto.
Quando padre e figlio tornarono a casa furono accolti da una Fuyumi estremamente preoccupata “ho visto il notiziario!! State bene?!” subito iniziò ad agitarsi la ragazza ma il padre rispose cercando di calmarla “stiamo…abbastanza bene Fuyumi” e il fratello annuì in accordo una volta “ho solo avuto un piccolo trauma cranico, ma Recovery Girl ha detto che potevo andare se avessi fatto attenzione” queste parole non sembravano esattamente calmare la ragazza, ma poi conosceva questa Recovery Girl poiché Shoto l’aveva menzionata un paio di volte e sa che lavora all’UA come infermiera “ok se lo dice lei…” fece rimanere in sospeso la frase prima che sospirò aggiungendo poi “oh già mi ero quasi scordata di dirvelo: la mamma verrà qui domani e resterà fino a lunedì mattina!” esultando.
Il duo maschile ebbero due reazioni diverse infatti l’uomo sembrava sorpreso ma un po’ speranzoso forse può approfittarne per continuare a migliorare il loro rapporto, successivamente diede un occhiata al figlio minore sperando di vedere una reazione positiva ma…non fu esattamente così infatti egli sembrava di, seppur l’altro sembrasse stoico all’apparenza, poter vedere cautela e qualche accenno di timore e non sembrava essere l’unico a notarlo infatti vide come Fuyumi incrociò lo sguardo con il fratello tristemente.
Shoto sapeva che gli altri due potevano vedere la sua espressione non propriamente felice eppure non poteva farne a meno il trauma che la madre gli aveva lasciato era duro da digerire soprattutto perché, come ha suggerito Jiang Cheng, non aveva affrontato nessuno dei suoi traumi passati, tuttavia sapeva quanto ciò fosse importante per sua sorella così cercò di sorridere leggermente (anche se crede che venne fuori come un sorriso forzato) e dire “…che bello sentirlo Fuyumi”, ovviamente nessuno dei due ci credette troppo.
La mattina dopo verso le 10 di mattina il campanello della casa Todoroki suonò e Fuyumi quasi corse ad aprire la porta vedendo così sua madre lì davanti alla porta sorridendole “ciao cara Fuyumi” la salutò Rei e la figlia l’abbracciò “ciao mamma! Sono così felice di vederti!!”; la donna rimase momentaneamente sorpresa ma abbracciò la figlia “è bello vederti tesoro”; subito Fuyumi prese la piccola borsa della madre e la portò alla stanza che aveva preparato e sistemato prima del suo arrivo, la stanza era grande come tutte le altre ed era arredata nello stesso stile dell’intera casa “non sapevo se volevi rimanere nella camera matrimoniale con papà quindi ho preparato questa” spiegò lei e la donna le sorrise “è stato bello da parte tua Fuyumi e credo che sia meglio così per il momento” e la ragazza annuì lasciandola poi a sistemarsi mentre chiudeva la porta.
Quando Rei rimase da sola sospirò sistemando la sua piccola borsa ai piedi del letto e si sedette momentaneamente su quest’ultimo riflettendo sulla sua decisione; quando le era stato detto che poteva decidere se rimanere per il weekend a casa Todoroki o tornare lì dopo la visita lei ci rifletté seriamente, e i medici erano stati gentili da darle il tempo necessario, e sebbene una parte di lei potesse avere dei dubbi sulle conseguenze che questa cosa potesse avere su di lei…dall’altro aveva ascoltato i resoconti di Fuyumi e dell’inizio del cambiamento di Enji (oltre che ha potuto vedere lei stessa i primi cambiamenti) inoltre sapeva che Fuyumi sarebbe stata contenta della cosa e onestamente anche lei stessa voleva provarci perché nonostante tutto forse potevano superare il loro passato e andare avanti, ricominciare da capo.
Sapeva che doveva essere ancora cauta riguardo alla faccenda ma Enji sembrava stesse cambiando e da quando ha iniziato a vedere la psicologa lui aveva fatto dei piccoli gesti nei suoi riguardi che non ricordava di avergli visto fare da…molti anni, sembrava quasi come se fosse ritornato ai primi tempi quando erano felici e avevano Touya, quando era ancora un bambino felice e la loro relazione familiare era perfetta tuttavia scosse la testa per concentrarsi nuovamente sul presente ‘devo andare avanti e vivere un nuovo capitolo della mia vita e forse questa potremmo essere una famiglia un po’più normale’ pensò.
Tuttavia sapeva anche che non sarebbero stati completi non solo per la scomparsa di Touya, ma anche perché suo figlio Natsuo non sembrava affatto favorevole alla cosa se c’era di mezzo Enji e sapeva che Shoto aveva ancora delle riserve su di lei e non poteva dare torto a nessuno dei due, lei e Enji sono stati cattivi genitori e non importa quanto i medici o altri dicevano che era per colpa degli abusi, lei stessa sapeva del desiderio di Enji di volere un figlio a tutti i costi con la combinazione dei loro quirk e lei aveva accettato, certo non poteva rifiutarsi neanche se volesse dopotutto i suoi genitori erano stati chiari con lei fin dall’inizio, ma avrebbe potuto provare a fare un po’ di più per i suoi figli… ‘sembra che Touya avesse ragione sono complice in quello che è successo’ disse tra sé, ma era proprio per questo che lei voleva andare avanti voleva che le cose cambiassero voleva esserci per i suoi figli per quanto loro la volessero e…credeva di voler provare a ricominciare anche con Enji.
Dopo qualche altro pensiero riflessivo si alzò e uscì dalla stanza passeggiando per la casa sentiva Fuyumi canticchiare allegramente dalla cucina e sorrise, ‘lei è stata sicuramente molto meglio di me a prendersi cura di tutti loro’ pensò tristemente sapendo che non era giusto quella cosa, ma appunto non poteva farci niente ora, quello che poteva fare era cambiare e aiutarla a sistemare questa famiglia e a vivere insieme tutti uniti; mentre camminava la casa scorse qualcosa con la coda dell’occhio e guardando vide una cosa che le fece fermare il cuore un attimo…l’altare di Touya.
Rei sentì il petto appesantirsi man mano che continuava a osservare l’altare e si ritrovò ad avvicinarsi ad esso quasi in trance fino a fermarsi proprio di fronte alla foto del suo primo figlio, un figlio che aveva abbandonato e respinto quando più ne aveva bisogno, un figlio che era morto per colpa sua perché non era lì e perché ha proiettato la figura abusiva di Enji su di lui quando invece aveva bisogno di essere ascoltato e capito, durante tutti questi pensieri allungò una mano fino a sfiorare la cornice della foto continuando a guardare gli occhi azzurri e capelli del suo defunto figlio e non poté non sentire il peso opprimente sul suo petto continuare ad aumentare tanto da spingerla ad uscire da lì e appoggiarsi al muro accanto alla porta della stanza per cambiare il suo respiro; solo quando uscì da lì sentì il peso sollevarsi dentro di lei come se fosse evaporato.
Enji era tornato appena a casa quando sentì le chiacchiere entusiaste di Fuyumi e di Rei era contento che lei fosse già arrivata poiché aveva preso un piccolo regalo per lei, nascose i fiori dietro la sua schiena e camminò fino al salone prima di fermarsi e prendere un respiro ed entrare “ciao Fuyumi, ciao Rei” subito la figlia si alzò sorpresa “ciao papà! Com’è andato a lavoro oggi?” lo salutò e gli chiese “è andata bene Fuyumi, dato che non c’era molto lavoro ho deciso di tornare un po’ prima” spiegò e la figlia annuì entusiasta, poi l’uomo rivolse lo sguardo alla moglie la quale rispose al saluto precedente “ciao Enji…è bello vederti” e lui sembrò sorpreso della cosa, tanto che quasi allentò la presa dei fiori che aveva dietro, ma si riprese e si schiarì la gola “sì, è bello vedere che anche tu stai bene” rispose quasi impacciato poi entrò nella stanza e si diresse verso la donna che guardò il tutto confusa, prima che spalancò gli occhi quando l’uomo gli porse un mazzo di fiori davanti a lei e non erano dei fiori qualunque, erano gli stessi fiori del loro primo incontro.
Enji aspettò pazientemente che Rei uscisse dalla sorpresa, (o così sperava) del suo gesto mentre poteva sentire la felicità uscire ad ondate dalla figlia, fu riportato al presente quando vide la moglie sorridere sinceramente e prendere i fiori annusandoli, “sono buoni e profumano un sacco” disse lei prima di riaprire gli occhi e guardarlo gentilmente “grazie Enji, li adoro” e queste sue parole soddisfarono l’uomo che era rimasto in tensione alla possibilità della reazione di Rei, infatti non era sicuro se lei li avesse accettati o meno, ma sembrava che non ci fosse niente di cui preoccuparsi.
I giorni passarono fino ad arrivare a circa una settimana dopo ovvero quando ci fu una svolta nella vita di Rei infatti mentre si trovava nell’ufficio di Enji per pulire la casa, aiutando così Fuyumi nelle faccende considerando che doveva tornare ancora a casa dal suo lavoro di maestra, si ritrovò a spolverare la scrivania dell’uomo quando vide dei fogli ma ci che catturò la sua attenzione fu la stampa di una foto che raffigurava un gruppo di studenti tra cui Shoto stesso assieme a quelli che, ipotizzò Rei, sono i suoi compagni di classe all’UA.
Sebbene all’inizio non capì come mai Enji avesse stampato una foto di Shoto la osservò un attimo più attentamente finché non scorse un cerchio intorno ad uno degli studenti, un ragazzo alto e magro con i capelli neri, e alcune bruciature, che si teneva a braccetto con un altro ragazzo dai capelli e occhi verdi, ma la particolarità del primo ragazzo furono i suoi occhi, infatti egli aveva un colore degli occhi molto simili a quello di Shoto (che ora che ci pensava stava proprio dietro al duo; Rei non sa perché la sua attenzione andò a questo ragazzo, se non forse per una mera curiosità in quanto possibile amico di suo figlio, ma ciò che la confuse di più però fu il perché Enji avesse cerchiato il ragazzo.
Dopo un altro minuto Rei pensò che forse si trattava di un modo di Enji per conoscere e tentare di avvicinarsi di più a Shoto eppure aveva la sensazione che non fosse propriamente così, tuttavia, non avendo modo di pensare ad altro, scosse le spalle e proseguì nella spolveratura prima che lasciò l’ufficio del marito e si diresse in una della camera dei figli e la prima fu quella di Shoto.
Quando vi entrò notò fin da subito come fosse una stanza un po’ troppo spoglia per un ragazzo della sua età, sembrava quasi fredda e ai minimi dell’arredo se non per le cose fondamentali, scosse la testa per allontanare il disagio e la tristezza per la situazione decidendo di cambiare le lenzuola del letto poiché sua figlia le aveva detto che avrebbe dovuto farlo a breve, e quando stava togliendo il cuscino dalla fodera vide un pezzo di carta cadere sul pavimento e subito l’occhio andò per vedere che cos’era e raccogliendolo si accorse che dalla sua consistenza sembrava una fotografia e incuriosita la girò solo per vedere l’immagine contenuta e in quel momento giurò che le si fermò il cuore per qualche istante poiché in essa c’era raffigurato suo figlio maggiore Touya che teneva in braccio il piccolo Shoto.
Chapter 22: Capitolo 22 - Enji and Rei's gulty
Notes:
Hi everyone!!
Here's finally one of the last chapters. I hope you like it, and I'm truly sorry for the irregular updates...
Now enjoy it!!:D
Chapter Text
Dopo quella scoperta scioccante la donna rimase per un po’ congelata poiché lei stessa non ricordava quando ciò fosse avvenuto, da quello che si ricordava Touya non aveva mai tenuto Shoto in braccio così ‘oppure può essere che non ti ricordi perché ormai ti eri dimenticata di lui da tempo e lo temevi’ disse velenosamente una vocina dentro di lei, la stessa che ogni tanto sentiva quando si parlava di Touya direttamente o indirettamente, ‘n-non è vero?’ tentò lei di difendersi dalla sua stessa testa ‘davvero? Allora perché non ricordi questo evento? Dopotutto hai la prova a colori su bianco’ continuò la vocina malignamente, ma la donna scosse la testa ignorandola e ponendo la foto sul comodino del figlio girandola sul fondo mentre continuava a cambiare il letto.
Quando finì di rifare il letto si ricordò di rimettere la foto apposto dove l’aveva trovata prima di andarsene eppure quell'immagine non la lasciò per tutto il resto del giorno finché, quella stessa sera, quando Shoto tornò a casa assieme a Fuyumi e lei lo salutò incerta e sebbene il figlio se ne accorse non disse niente, non è come se il loro rapporto stesse esattamente migliorando molto ma almeno sembrava essere meno cauto in sua presenza rispetto all’inizio del suo rinserimento nella famiglia. Dopo il dessert Shoto si offrì di aiutare Fuyumi con i piatti lasciando soli Enji e Rei e quando ciò avvenne il primo, che aveva notato il comportamento turbato della donna, le chiese “c’è qualcosa che non va? Sembri distratta, quasi turbata” le chiese il marito al che lei spalancò leggermente gli occhi prima di scuotere la testa “n-non c’è niente che non va…sto bene” rispose lei titubante nella sua risposta.
Enji sapeva che la moglie stava mentendo così decise di provare a sondare la questione cogliendolo come un possibile modo per portare avanti questo percorso riparatorio della relazionare tra loro “sei sicura? Perché non sembra così e ho notato che hai guardato alcune volte Shoto con turbamento” altra cosa che aveva notato ea questo lei sembrò sorpresa e infine, dopo alcuni secondi di indecisione, guardò verso la porta della cucina prima di guardare Enji e dirgli “io sto bene, sono solo…confusa credo” “e perché?” chiese l’uomo di rimando ed ella rispose “perché ho trovato qualcosa nella stanza di Shoto, una foto”.
Enji onestamente non vedeva dove fosse il problema certo poteva aspettarsi una sorta di sorpresa poiché non credeva che Shoto avesse cose del genere nella sua camera ‘già dopotutto non glielo hai mai permesso no? Che perdesse tempo e fosse troppo sentimentale’ arrivò una voce beffarda dentro di lui, che ignorò, e chiedendole invece “e che cosa c’è di strano? Era un qualcosa di…personale?” provò a trovare un termine adatto per la possibile foto di cui stavano parlando; in risposta però Rei lo guardò dicendogli “era una foto di lui Enji…era una foto di Touya da bambino con in braccio Shoto quando era molto piccolo, ancora in fasce”.
Le parole di Rei fecero trattenere il respiro all’uomo che spalancò gli occhi e guardò in direzione della cucina prima di ritornare sulla moglie “…c-che cosa?” e lei annuì abbassando gli occhi “lui ha una foto di sé stesso mentre è tenuto in braccio da Touya e non so come…io non ricordo che una cosa del genere sia mai avvenuta”; l’uomo rimase ammutolito mentre entrambi sentirono un peso nei loro petti per come avevano lasciato che la loro famiglia finisse in quel modo “io non riesco a capire come sia possibile…potrebbe essere a causa di qualche quirk che ha impresso un immagine voluta da Shoto per ricordarlo” ipotizzò lui anche se suonava inverosimile anche alle sue stesse orecchie e lo pensava anche Rei perché gli disse “e quando mai avrebbe avuto il tempo di farlo dato che non è mai uscito di casa se non per andare a scuola o accompagnare Fuyumi, tu lo hai mai lasciato uscire?”.
L’uomo abbassò lo sguardo colpevole perché sapeva che lei aveva ragione c’erano poche possibilità che la sua teoria funzionasse dunque sospirò sconfitto mentre lei gli disse “forse un amico all’UA altrimenti non saprei come sia possibile, io nemmeno non ricordo che una cosa del genere sia avvenuta” e prima che lui potesse dire altro i due figli tornarono in salone confusi nel sentire l’ultima frase della madre e fu Fuyumi a chiederle “che cosa non ricordi mamma?” mentre Shoto restò immobile accanto a lei, e fu su di lui che i due adulti concentrarono la maggior parte della loro attenzione prima che la madre rispose alla figlia “niente di che Fuyumi” sorridendole sperando che l’altra lasci perdere “oh ok” rispose la figlia.
Tuttavia Shoto socchiuse lievemente gli occhi dicendo “…perché tiravate in ballo l’UA?”, aspettando una risposta, ma non ne ricevette nessuna che gli interessasse poiché Enji disse solo “niente, stavamo solo discutendo di una cosa” sperando di allontanare il soggetto “e di nuovo che cosa centra la mia scuola?” interrogò di nuovo il ragazzo e i due genitori si guardarono leggermente incerti prima che Rei disse “mi dispiace Shoto, oggi sono entrata in camera tua per aiutare Fuyumi a rifare le camere e” fece una piccola pausa che confuse Fuyumi, ma fece irrigidire leggermente Shoto il quale sentì una piccola sensazione fredda insinuarsi su di lui “e ho trovato una foto nel tuo cuscino che…che raffigurava tu e Touya”.
Sentendo la confessione della madre Shoto si sentì completamente congelare sul posto sapeva molto bene la foto alla quale si feriva la madre, e nonostante il panico per la situazione ringraziò mentalmente Dio per avergli dato la lungimiranza di sostituirla con un'altra copia (poiché quella che aveva colorato e che gli aveva permesso di vedere la somiglianza tra Li e Touya l’aveva nascosta nel cassetto), ma ciò non toglie la paura che loro potessero ricollegare Touya e Li e se lo facessero lui lo perderebbe di nuovo e non voleva… mentre pensava a ciò cercò di non farsi prendere dal panico.
“Shoto caro non siamo arrabbiati o altro, è bello saperlo in realtà che conservi un suo ricordo vorremo solo sapere se…vorremo saper dove l’hai trovata” parlò sua madre preoccupata per l’improvviso irrigidimento del figlio, mentre Fuyumi sembrò scioccata dalla rivelazione della foto in questione tanto da mettersi una mano davanti alla bocca dicendo “i-io non capisco com’è possibile?” guardando il fratellino e questa volta fu Enji a rispondere “non lo sappiamo neanche noi Fuyumi, onestamente io e vostra madre non crediamo che sia mai successo…ecco perché pensavamo che forse Shoto se la fosse fatta fare da qualcuno che ha un quirk in grado di realizzare fotografie che sembrano reali oppure qualcosa di analogo e pensavamo che fosse uno studente dell’UA”.
Shoto rimase momentaneamente in silenzio prima di rivolgersi alla madre dicendo, quasi infastidito, “per quale motivo dovreste sentirvi arrabbiati se ho una foto di Touya… in effetti non credo che siano affari vostri” questa sua risposta concisa e quasi difensiva deve aver colto alla sprovvista tutti, poiché lo guardarono scioccati, chiaramente non aspettandosi una cosa del genere da lui, prima che Enji disse “non c’è bisogno di rispondere in questo modo come ha detto Rei siamo solo curiosi di sapere dove l’hai preso e quando è successo quell’episodio”.
Probabilmente queste parole dovevano servire per calmarlo ma invece ebbero l’effetto opposto infatti egli ribatté “non vi importava niente di lui così tanto che non vi ricordate neanche che per un minuto mi ha voluto bene…la foto è vera e nessuno l’ha modificata o creata artificialmente per quanto ne so” guardando in maniera infastidita i suoi genitori prima di rivolgersi a Rei dicendole “gradirei se non toccassi le mie cose” e questa frase fu una pugnalata al cuore per la madre che sussultò.
La situazione rimase in stallo per circa un minuto prima che si scusò dicendo che sarebbe andato in camera salutando tutti a mezza bocca e una volta arrivato lì si chiuse dentro prima di correre al letto e cercare la foto trattenendo il respiro solo per rilasciarlo quando la trovò, e non appena l’ ebbe in mano se la portò al petto stringendola sedendosi sul letto ‘meno male che c’è ancora’ pensò; non seppe quanto passò prima di sentire un bussare alla porta che lo fece sussultare leggermente; dopo qualche secondo di attesa, e dopo verla riposta al suo posto, si alzò andando alla porta aprendola per incontrare lo sguardo di suo padre.
Enji rimase un minuto prima di decidere di seguire l’altro per parlargli mentre Fuyumi rimase a consolare la madre che era stato in parte ferita dalle risposte fredde del figlio minore; quando Enji arrivò bussò e aspettò pazientemente che l’altro aprisse e quando lo fece gli chiese “che cosa vuoi?” e l’uomo rimase in silenzio aggrottando leggermente la fronte al tono del ragazzo, ma lasciò perdere e rispose “io…volevo scusarmi anche per tua madre per averti creato disagio, non era nostra intenzione”.
Shoto ascoltò le scuse e ribatté semplicemente “non mi ha creato disagio, mi ha irritato” non perdendo come l’uomo si mosse come se fosse a disagio, ma poi l’uomo disse “ascolta Shoto io…riguardo questo Li sono curioso di sapere perché continui a stargli intorno” e il ragazzo bicolore sollevo un sopracciglio rispondendogli “perché mi trovo bene in sua compagnia e quella di Izuku e del loro gruppo” “sì lo hai detto… ma c’è un motivo particolare che ti ha spinto ad iniziare a frequentarlo?”.
Dal canto suo Shoto cominciò a sentirsi a disagio con quello che definirebbe una specie di interrogatorio da parte dell’uomo, ‘sembra come se volesse sapere qualcosa di specifico come una conferma di qualche tipo' si ritrovò a pensare e dunque sapeva che doveva stare attento a quello che diceva “non c’è nessun motivo particolare, ho visto le sue cicatrici e mi sono chiesto come se le fosse procurate e sebbene all’inizio non è stato facile avvicinarsi a lui abbiamo iniziato a legare in qualche modo e basta…adesso scusami ma devo finire di leggere qualcosa e poi andrò a dormire” aggiunse all’ultimo e dopo aver ricevuto un cenno chiuse la porta della camera lasciando l’uomo lì nel corridoio a riflettere.
Quando chiuse la porta Shoto sospirò mentre tornava al letto e vi si sdraiò osservando il soffitto riflettendo ‘che conversazione strana, perché mi dovrebbe fare tutte quelle domande su Li’ si ritrovò a pensare ‘non credo che abbia dei sospetti sull’identità di Li, ma allora che cosa potrebbe essere?’ cercò di trovare una risposta a quel quesito, ma non sembrava riuscirsi così si mise ad ascoltare un po’ di musica finché non gli decise di andare a dormire.
La mattina dopo Shoto si stava finendo di preparare per andare a scuola, “ciao Shoto ci vediamo dopo!” lo salutò Fuyumi mentre anche lei si stava finendo di preparare “sì, buona giornata anche a te Fuyumi” sorridendole piano poi si rivolse alla madre che era al tavolo e sorprendentemente anche Enji era lì, il che lo sorprese un po’ e l’altro sembrò accorgersene poiché disse “oggi mi sono preso un giorno per lavorare sulle scartoffie da casa quindi a meno che non ci sia un emergenza resterò qui” e lo studente annuì confuso; onestamente non sapeva cosa parlare quindi li salutò e quando era a pochi passi dalla porta d’ingresso sentirono un campanello e una voce dire “ehi Shoto!! Siamo qui per prenderti!!” arrivò la voce allegra di Izuku (che solo Shoto riconobbe), cosa che confuse e sorprese moltissimo il ragazzo che sbatté le palpebre per un paio di volte.
Fuyumi era sorpresa quando sentì la voce di un ragazzo chiamare Shoto e sembrava che anche il fratello non se lo aspettava, se la posizione ferma e l’espressione confusa dicesse qualcosa, così lei ne approfittò per andare alla porta per vedere chi fosse ‘speriamo che siano i suoi amici di cui parla tanto!’ pensò entusiasta; quando arrivò alla porta di casa l’aprì sorridendo e dandogli il benvenuto “ciao a tutti e benvenuti!” e quando aprì gli occhi i ritrovò davanti quattro studenti una ragazza e tre maschi che la guardarono leggermente sorpresi.
La ragazza aveva i capelli rosa e un paio di occhiali da aviatore sulla testa, aveva un corpo magro e ben formato, soprattutto il petto, con due occhi gialli e un sorriso estremamente allegro sul volto; accanto a lei c’era un ragazzo con i capelli viola e gli occhi del medesimo colore, oltre che delle occhiaie che fecero domandare alla Todoroki se il ragazzo soffrisse di insonnia; poi dall’altro lato della ragazza c’era altri due ragazzi: uno con i capelli e occhi verdi smeraldo con delle lentiggini carine sul viso che aveva un piccolo sorriso gentile e un po’ sorpreso, e per ultimo c’era un latro ragazzo alto e magro con i capelli neri e alcune cicatrici in viso, ma ciò che la colpì di più furono i suoi occhi tremendamente azzurri ’sembrano molto simili a quelli di Shoto…’ si ritrovò vagamente a pensare.
Dopo qualche minuto di silenzio uno di loro parlò “ah salve signorina Fuyumi, io sono Izuku e loro sono: Li, Mei e Shinso, siamo qui per fare la strada fino a scuola con Shoto-kun è in casa?” la ragazza si riprese quando riconobbe il nome suo e dell’altro “ah siete gli amici Shoto! È così bello conoscervi parla tanto di voi e sì sta ancora qui in effetti stava per uscire” gli rispose lei, e prima che un altro potesse dire qualcosa Shoto si infilò subito le scarpe e raggiunse la sorella alla porta mettendosi tra loro e disse un po’ sorpreso “…non pensavo che sareste venuti qui” sembrando un po’ goffo cosa che fece ridacchiare gli altri finché Li prese parola “sì be’ oggi siamo usciti un po’ prima del solito perché A-Cheng e Xichen avevano da fare a lavoro prima, abbiamo appena accompagnato Eri a scuola e a questo punto dato che casa tua è di strada abbiamo pensato di passare” scrollando le spalle.
La sua risposta scaldò il ragazzo e quando vide gli altri tre annuire in accordo si ritrovò ad approfondire il sorriso, ma la sua reazione non passò inosservata solo a loro infatti anche Fuyumi si ritrovò a sorridere e, ma loro insaputa anche Enji e Rei si avvicinarono alla porta solo perché il primo si fermasse di colpo mentre guardava lo studente moro e gli venne in mente di nuovo la teoria di cui aveva parlato alla psicoterapeuta e la sua mente fece subito un confronto sostituendo mentalmente i capelli neri del ragazzo con quelli bianchi cercando di immaginare la pelle senza cicatrici, (anche se una volta con esse) e…ebbe quasi un colpo, era così distratto che non si accorse di aver mormorato “T-Touya?” fortunatamente l’unico a sentirlo fu Rei la quale lo guardò scioccata prima di spalancare gli occhi guardando subito il ragazzo e facendo la stessa cosa del marito spalcando gli occhi.
I due adulti guardarono per qualche altro secondo prima che Rei si avvicinò un po’ di più sempre guardando Li il quale vide la sua avanzata e per qualche motivo si rizzò leggermente e il suo improvviso cambiamento non passò inosservato a nessuno degli altri ragazzi che infatti sia accorsero anche loro della presenza dei due adulti, ma soprattutto videro come la signora Todoroki si avvicinò alla porta guardandoli concentrandosi soprattutto però su Li il quale la guardò semplicemente, ma quando si ritrovò ad allungare di poco la mano egli socchiuse leggermente gli occhi e lei sussultò avvertendo una sorta di avvertimento nei suoi occhi.
La situazione creò un po’ di tensione nei presenti finché Izuku disse incerto “tutto bene…signora Todoroki?” le domandò allungando la mano sfiorando quella di Li il quale mostrò solo neutralità nel suo volto, anche Mei e Shinso fecero lo stesso pronti ad intervenire, questo finché la donna si riprese dallo shock e disse piano “s-scusa solo…mi hai ricordato una persona che conoscevo e…mi dispiace”.
Li in risposta osservò la donna per qualche altor secondo prima di rilassarsi e dire “va bene, non fa niente anche se trovo difficile confondermi con qualcuno a causa di queste bruciature” la sua risposta fece tirare un impercettibile sospiro di sollievo a Mei, Shinso e Izuku, oltre che Shoto il quale né approfittò per raggiungerlo dicendo “dovremmo andare o potremmo fare tardi” e gli altri annuirono salutando rispettosamente la famiglia prima di girarsi e se Shoto quasi li spinse fuori dal cancello di casa un po’ troppo velocemente…be’ aveva le sue ragioni.
Dopo un paio di minuti Shinso chiese “ehi Shoto va tutto bene? Sembri turbato…è successo qualcosa?” e lo studente continuò a guardare il pavimento prima di guardarli e dire “niente…” “stronzate” lo troncò subito Li serio “sì scusa Shoto ma non sei bravo a mentire” aggiunse Izuku con l’accenno di Mei; sapendo che avevano ragione alla fine sospirò raccontandogli dell’incidente di ieri “ecco…ieri Rei è entrata nella mia camera per rifare le lenzuola e ha trovato qualcosa sotto il mio cuscino” si interruppe per un attimo “ok e che cosa può aver trovato di così terribile da ridurti così turbato?” chiese Li curioso della cosa e lo studente si morse un po’ il labbro dicendo “ha trovato…io ho una tua foto sotto il mio cuscino e…mi ha chiesto dove l’avessi presa”.
La sua risposta lasciò perplessi un po’ gli altri, anche se potevano sentire una leggera tensione sulla testa bicolore così Izuku decise di smorzare un po’ l’atmosfera dicendo “wow se non lo sapessi meglio mi sorgerebbe il dubbio di pensare ad un motivo plausibile per cui hai una foto di Li sotto il cuscino” con un tono suggestivo che fece ridere Mei e aggrottare la fronte a Shoto mentre Shinso quasi si strozzò con la saliva mentre Li lo guardò male dicendogli “possibile che devi sempre pensare a questo senso? Dovrei dire a zia Inko di farti visitare da qualcuno?”; dall’altro canto Shoto guardò confuso la loro reazione e Mei ancora ridacchiando gli spiegò mentre gli altri due bisticciavano “sai di solito nascondere la foto di qualcuno sotto il cuscino lo fanno coloro che hanno una cotta per quella persona rappresentata, tipo i fan che hanno poster di un idolo famoso che gli piace o cose del genere tipo cantanti, attori doppiatori, cotte tra studenti etc.”.
Shoto ci mise un attimo a capire che cosa volesse dire la ragazza e poi ripetere mentalmente la risposta di Izuku e si fermò di colpo sentendo le gote leggermente arrossire dall’ imbarazzo “n-non non era…non era così” balbettò poi mentre cercava di parlare intanto Mei e Shinso risero alla sua reazione e presto anche Li e Izuku si unirono “attento Izuku altrimenti lo rompi” scherzò Shinso; “comunque che cos’è successo dopo che l’ha trovata?” proseguì il moro scuotendo la testa e Shoto continuò a raccontare grato per la deviazione dell’argomento; “accidenti speriamo che non facciano alcun collegamento” sperò Mei, ma dentro di lei non aveva la certezza che sarebbe successo e neanche gli altri poiché tutti si ricordarono la reazione della madre di Shoto quando vide Li.
Il resto della passeggiata il trio consolò e tranquillizzò Shoto tuttavia quando arrivarono Li si fermò e disse “andate intanto avanti voi, io devo parlare con Shoto un attimo” e gli altri tre annuirono lasciandoli da soli; poi il moro gli chiese “hai paura che lei ed Enji facciano qualche collegamento?” e l’altro studente annuì non sorpreso, anche se con un po’ d’incertezza “non lo so, ma Enji ha iniziato a chiedermi di più si di te e sul perché ho iniziato a frequentare tutti voi e io…non so come comportarmi, non so che cosa dire o cosa non dire…ho paura che faccia qualche collegamento e-e tu ti arrabbieresti con me”; le sue parole confusero Li che parlò di nuovo “perché dovrei arrabbiarmi con te? Non è che sei andato a dirglielo tu no?” lo studente di eroica scosse la testa balbettando però “m-ma sarebbe colpa mia perché ti ho avvicinato e facendo così lui ha potuto adocchiarti e iniziare ad interessarsi a te”.
Li sbuffò roteando gli occhi gli colpì leggermente la fronte “non preoccupare la tua bella testolina bicolore non succederà niente” ma l’altro studente, dopo un po’ di incertezza gli chiese “anche dopo quello che è successo oggi?” e qui il moro si fermò momentaneamente ricordando, appunto, come Rei si era comportata verso di loro, ma scrollò le spalle “be’ che cosa potrebbe fare? Andare in giro a dire che io sono suo figlio morto? E chi gli crederebbe… inoltre Jiang Cheng non permetterebbe mai che qualcosa del genere accada” e Shoto si sentì solo un po’ tranquillizzato ma se lo fece bastare e dopo la piccola conversazione il duo camminò dentro la scuola.
Il giorno proseguì normalmente per Li e gli altri finché giunse la fine della scuola e dato che era venerdì decisero di rimanere a pranzo fuori e mangiare per poi fare un giro per la città, ovviamente dopo aver chiesto ai loro genitori il permesso tranne Shoto che mandò un messaggio a sua sorella; si fermarono a mangiare in un fast food scegliendo un tavolo fuori poiché era una bella giornata e dopo di ché uscirono a fare una passeggiata decidendo di andare in sala giochi al che Shoto sembrò un po’ impacciato dicendo che non c’era mai andato prima il che rattristò un po’ gli altri ma non si sorpresero “be’ allora permettici di essere i primi a farti entrare in questo mondo” disse Izuku con un occhiolino prendendolo per un braccio insieme a Mei e trascinandolo mentre Li e Shinso sogghignarono guardandosi.
Shoto passò alcune delle più divertenti e probabilmente belle ore in tutta la sua vita infatti gli insegnarono alcuni dei giochi più classici non brillò in quasi nessuno eppure, per qualche motivo, si sentì sollevato di non eccellere in quasi nulla soprattutto quando Izuku sfidò Li ad una battaglia di musica, praticamente il gioco consisteva nel fatto che due persone si sfidassero in una battaglia di ritmo e il loro compito era seguire le istruzioni sullo schermo che avrebbe fatto partire una canzone e loro dovevano posizionare i piedi sulle frecce corrispondenti, vinceva chi faceva più punti, e Shoto restò quasi affascinato mentre guardava come i due ragazzi si sfidarono in maniera impeccabile e ognuno senza mai cedere di fatti alla fine risultò un pareggio.
Ovviamente quando Shoto ci provò fece abbastanza schifo “tranquillo Shoto anche io feci schifo le prime volte!” lo consolò Mei cosa che apprezzò un po’ “va bene in realtà mi va bene non eccellere in nessuno di questi giochi” e sebbene un discorso del genere potesse risultare strano per alcuni per la ragazza non era così infatti ella disse “immagino sia così dopotutto considerando la tua vita sempre spinto ad essere migliore e punito quando non lo facevi, suppongo ti faccia sentire come se avessi il controllo sulla tua vita” e sorprendentemente per lo studente di eroica, lei colse nel segno e annuì ricambiando il sorriso della ragazza alla quale poi disse “sai non è facile per me essere qui non sono abituato a fare niente di tutto questo: passare il tempo con degli amici e imparare giochi e cose nuove…semplicemente…vivere libero”.
Mei sapeva della vita del ragazzo e onestamente si sentiva triste per lui così decise di tirargli su il morale e gli disse “non dovrebbe essere così e mi dispiace che tu non abbia potuto vivere come tutti i ragazzi dovrebbero fare…anche io non ho mai sperimentato cose del genere, sono sempre troppo presa dalla mia passione di costruire dato che non avevo amici passavo tutto il mio tempo tra progetti e invenzioni…” sorrise un po’ “ma poi ho incontrato Li e Izuku, sono venuti da me perché volevano dei costumi per il Festival dello Sport avevano già una base di come lo avrebbero voluto e così tra una cosa e l’altra iniziammo a conoscerci e loro hanno continuato a passare sempre più tempo con me, ad interesserai a me e la cosa mi rendeva…felice in un certo senso, euforica proprio perché prima di loro non avevo mai avuto un amico o un amica perché tutti mi consideravano strana ed eccentrica e non ho mai saputo che cosa volesse dire avere degli amici prima di allora” fece una pausa.
“Per loro non ero una da prendere in giro perché le mie creazione esplodevano (e ancora lo fanno) quasi sempre e comunque i miei genitori non furono tanto presenti, erano sempre concentrati sulla loro azienda quindi ero lasciata a me stessa e questo sembrava creare un piccolo vuoto dentro di me giorno dopo giorno” e Shoto sentì una piccola tristezza ma anche dell’empatia, “comunque quando poi mi unì a Li e Izuku quel vuoto si riempì sempre di più e il culmine fu quando venni ‘adottata’ da Jiang Cheng” sorrise felice “può sembrare burbero e severo, ma in realtà tiene così tanto a quelli che considera la sua stessa famiglia che sarebbe pronto a tutto pur di salvarli, non aveva molti obblighi o nessuno nei miei riguardi, considerando che gli sono stata praticamente affidata quasi forzatamente per legge…”e lui aggrottò la fronte ricordando il motivo per cui Mei era finita sotto le cure di Jiang Cheng.
“Ma lui e Xichen mi sono stati accanto fin da subito, si assicurano che abbia tutto ciò che mi serve, mi fanno sentire apprezzata e mi ricordano sempre, soprattutto con piccoli gesti, che sono sempre pronti ad ascoltarmi ad aiutarmi e starmi al fianco per qualunque cosa mi serva e nel caso in cui ne avessi bisogno…anche solo per sentirmi raccontare com’è andata la scuola e i miei progetti” e qui Shoto riuscì a vedere un po’ di lucidità nei suoi occhi “e tutto questo è stato possibile grazie a Li e Izuku…” quando finì lo guardò sorridendogli
Shoto annuì alla storia della ragazza ed era felice che adesso stesse bene lo vedeva da come i suoi occhi e la sua espressione si illuminava quando parlava di Li e Jiang Cheng e lui si ritrovò un po’ invidioso perché anche lui voleva avere quello che lei aveva, con tutti loro, ma scosse mentalmente la testa dicendo “sono felice che tu abbia trovato chi si prende cura di te, questa dovrebbe essere una cosa che qualsiasi famiglia dovrebbe dare ai proprio figli” e lei sorrise “grazie Shoto-kun, ma anche tu hai trovato qualcuno che si prenda cura di te se ne avessi bisogno” riferendosi alla famiglia Xicheng e lui sorrise in maniera felice “…lo so” ricordando le volte in cui i due adulti lo hanno aiutato; una volta finito il discorso guardarono divertiti come gli altri tre si sfidarono in gare ridicole.
Quando erano le 17.30 circa decisero di tornare a casa ma poi Izuku ricevette una chiamata da Inko dicendogli che sarebbe rientrata domani mattina poiché avevano avuto un emergenza e quindi le era stato chiesto, insieme ad altri del personale, di trattenersi di più ma poi il giorno dopo avrebbe avuto il giorno libero, quando Izuku comunicò la cosa Li subito disse che avrebbe dormito con lui e ringraziandolo il verdognolo avvertì la madre “quindi dovremmo accompagnare solo Todoroki perché Xichen sarebbe andato a prendere Eri” disse Shinso e al cenno degli altri cominciarono ad incamminarsi; quando arrivarono ai cancelli Shoto era pronto a salutarli quando sentì la porta aprirsi ed Enji uscire sorpreso di vederli lì; l’aria si fece un po’ tesa e imbarazzante e nessuno proferì parole finché l’uomo disse “ciao Shoto, non sapevo stessi tornando solo ora” e il ragazzo rimase ancora paralizzato per un po’ finché l’altro proseguì “sto andando a comprare della pizza…vuoi… venire o preferisci entrare in casa?”.
Li, Izuku, Shinso e Mei assistettero alla conversazione incerti su come comportarsi, non provavano sensazioni di pericolo o qualcosa del genere da quell’individuo eppure volevano essere prudenti “scusi signor Todoroki ci siamo attardati alla sala giochi” rispose Izuku cercando di togliere l’imbarazzo e alleggerire la leggera tensione e l’eroe lo guardò annuendo “capisco, è bello che Shoto si sia divertito” e senza aggiungere altro camminò lungo il viale fino al cancello dove il gruppetto si spostò per farlo passare e lui fece loro un cenno di ringraziamento rimanendo per un istante di più su Li il quale non fece trasparire niente, poi disse “buona serata” e s’incamminò lungo il marciapiede ma proprio quando fece due passi la porta di casa si aprì e Rei apparve sulla soglia pronta a dire qualcosa quando guardò il gruppo e subito i suoi occhi si fermarono su Li il quale la guardò a sua volta fingendosi confuso.
Enji, giratosi al suono della voce della donna, notò la reazione di Rei e tornò indietro di qualche passo domandandole “Rei, perché sei fuori?” ma la donna non gli rispose solo continuò a guardare il moro e poi il marito finché parlò con voce più alta dell’ultima volta “T-T…Touya... sei tu?... S-sei vivo?”; le domande della donna fecero irrigidire gli altri tranne Li che continuò a guardarla confuso “mi spiace signora Todoroki, ma credo che lei si sbagli, il mio nome è Li Jiang”; intanto Shinso si avvicinò di un paio di passi vicino a Li, lo stesso fecero Mei e Izuku; Shoto invece guardò brevemente e preoccupato il moro prima di dire “n-non è lui mamma, Touya…è morto” sentendosi a disagio nel dirlo sapendo la verità.
La donna però non sembrò ascoltarlo del tutto perché si avvicinò di più continuando a guardare, quasi come se fosse in trance, Li il quale rimase fermo ma non poteva non sentire un po’ di disagio all’avanzare della donna, ma poi Shinso prese l’iniziativa e si parò un po’ davanti guardando la donna con uno sguardo neutro ma che in qualche modo la fece fermare esitante “scusi signora Todoroki, ma si sta facendo tardi e dobbiamo tornare a casa” li scusò e Shoto prese spunto per dire “sì… grazie per avermi accompagnato e per avermi fatto divertire” sorridendo “va bene Shoto ci vediamo lunedì” rispose il ragazzo insonne prima di fare un cenno agli altri i quali salutarono e se ne andarono.
Quando tornarono a casa Jiang Cheng intuì che fosse successo qualcosa così chiese “è successo qualcosa per caso? Sembrate strani” e Xichen annuì aggiungendo “è vero c’è come una sorta di…incertezza su di voi” un po’ preoccupato, all’inizio i ragazzi si guardarono ma poi Li sospirò raccontando loro i due strani incontri con Enji e Rei sia quella mattina che quando riaccompagnarono Shoto a casa, i due adulti ascoltarono in silenzio annuendo prima che si guardarono un attimo “capisco e stai bene Li?” domandò il coltivatore Jiang “sì, anche se confesso che ho provato un po’ di disagio quando l’ho vista avvicinarsi a me, ma comunque sì” scrollando le spalle.
Dopo cena Jiang Cheng e Xichen lavarono i piatti ognuno ripensando a quello che gli avevano detto i ragazzi, ma solo quando riordinarono la cucina uno dei due parlò “non mi piace Xichen, non voglio che Li abbia troppi rapporti con quella famiglia, soprattutto con quei due, e non mi piace come dicono la donna ha guardato Li” stringendo i un po’ i pugni sentendos apprensivo e il Lan gli afferrò la mano dicendo “neanche a me piace tanto A-Cheng ma finché non fanno niente che meriti preoccupazione non c’è molto che possiamo fare” stringendola leggermente e questo sembrò calmare un po’ l’altro che ricambiò la stretta e sospirò “lo so A-Huan è solo che…non voglio che gli accada qualcosa, a nessuno di loro” riferendosi anche a Mei, Shinso, Eri e Izuku “e non gli accadrà niente tesoro non se li proteggiamo…e fidati non ho intenzione di lasciare che gli accada qualcosa lo sai” baciandogli poi la mano dolcemente facendo in modo che un piccolo rossore colorò le guance del fidanzato.
Dopo quelle rassicurazioni i due si sedettero sul divano rilassandosi e scambiandosi qualche coccola finché quello più basso si mosse per mettersi a cavallo dell’altro e baciarlo ovviamente l’altro rispose entusiasta ma anche gentile nei movimenti facendo passare le mani lungo i fianchi e poi su e giù per la schiena tonica del suo partner il quale gemette un po’ mentre portò le sue stesse mani alla testa dell’altro con una che gli tirò leggermente i capelli in modo da permettergli di approfondire il bacio mentre l’altra gli accarezzò il petto giocosamente.
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“Mmh…Wanyin” mormorò il Lan che in risposta portò la sua bocca al collo pallido altrui e lo segnò con un succhiotto per poi morderlo subito dopo facendo gemere udibilmente l’altro che in risposta macinò i loro fianchi insieme “A-Huan! AH!”; continuarono a questo ritmo per un po’ finché il Lan decise che era sufficiente come preliminari e quindi afferrò il retro delle cosce dell’altro prima di issarsi facendo in modo che le gambe e le braccia di Wanyin si strinsero per l’eccitazione e un po’ per l’istinto, salì le scale fin ad arrivare alla loro camera da letto prima di chiudere la porta con un piede e sdraiarsi sulla schiena, senza mai mollare la presa o interrompere il bacio.
Dopo qualche altro minuto di contemplazione del corpo del suo partner decise, finalmente, di entrare nel climax dell’azione e spogliò l’altro permettendogli a sua volta di spogliarlo per poi entrambi strusciarsi contro mordendo e succhiando la pelle altrui, “sei pronto?” disse il Lan quando finì di preparare Wanyin il quale diede un cenno e il coltivatore con il nastro bianco osservò la bellezza del suo compagno prima di slegarsi la fascia e legare un estremità al suo polso, facendo un paio giri, e l’altra a quello del suo compagno per poi unire le loro mani mentre iniziò a penetrare il corpo dell’altro incontrando quasi nessuna resistenza.
“A-ahh…Mng! X- Lichen” si lamentò contento Wanyin mentre sentiva il membro del suo partner penetrarlo e aprirsi un varco dentro di lui ‘Dio come fa ad essere sempre così spesso’ pensò lascivamente sentendosi arrossare ancora di più, se era possibile ovviamente, poi mosse i fianchi cercando quel piacere che glia avrebbe dato soddisfazione dicendo “forza Lichen! H-ho bisogno di te” guardandolo con occhi grigio tempesta lussuriosi e quasi supplichevoli, cosa a cui l’altro non resistette a lungo, infatti il Lan bevve la vista del suo amato con il viso e il corpo rossi e sudato, i suoi occhi pieni di lussuria e voglia, con i suoi fianchi che si scontrarono contro i suoi e le gambe che si alzarono fino alla vita “…per favore A-Huan, aiutami” disse all’ultimo facendogli perdere all’istante il controllo “qualunque cosa per il mio Wanyin” disse prima di dare le prime spinte cogliendo un po’ di sorpresa l’altro il quale, però, si riprese subito iniziando ad incontrare le spinte fin da subito.
A-Huan continuò ad entrare ed uscire dal corpo dell’altro mentre si godeva le facce, gli ansimi dell’uomo più basso che, tra le altre cose, portò le gambe dietro alla sua schiena affinché lo circondassero premendolo così più in fondo dentro di lui, sentendo ciò egli si chinò portando al contempo le braccia unite in alto mentre succhiava e mordeva il collo sotto di lui portandolo ad un altro livello di piacere; “ah…Mhn! A-ah aha ahhhh! Lichen!” si lamentò per le cure l’altro coltivatore sotto le cure dure dell’altro sentiva il suo climax arrivare sempre più velocemente “s-sto…ah, ah,ah,ahhh…a-arriv-AH!…Arrivando!”.
Sentendo le sue parole Xichen smise le sue cure al collo e disse all’orecchio “anche io amore…veniamo insieme…” stuzzicandogli l’orecchio mordendolo e questo, oltre che l’aumento delle ultime spinte, spinse Wanyin ad inarcare la schiena e venire su entrambi i loro petti e la stretta delle sue viscere sul membro dentro di lui portarono quest’ultimo a riempirlo; dopo essersi ripresi i due si sdraiarono sul letto respirando ancora un po’ affannosamente prima che Lichen diede alcuni baci sulla testa mentre quest’ultima si strofinò sul suo pettorale baciandolo ogni tanto, e pochi minuti dopo si addormentarono ognuno nelle braccia dell’altro.
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Rei stava vivendo un profondo periodo riflessivo, anche se in realtà alcuni potrebbero definirlo anche un periodo un po' ossessivo, nei riguardi di quel ragazzo che aveva visto qualche giorno fa e questo perché per lei questo ragazzo, Li (di cui sapeva il nome grazie alla figlia che glielo aveva detto quando gli chiese chi fosse), sembrava in qualche modo familiare di fatti quando lo vide quella prima volta gli venne in mente, per qualche arcano motivo, l’immagine di Touya come se li mettesse a comparazione notando le loro somiglianze e questo non poteva chiaramente essere possibile no? Dopotutto era morto anni fa e l’unica cosa rimasta era un misero pezzo di osso, sapeva tutto già tutto questo… eppure una piccola parte di lei (forse irrazionale) sembrava dirle che c’era qualcosa in questo ragazzo che la straniva in qualche modo.
Dato questi suoi continui dubbi quella sera la donna si recò da Enji volendo parlare con lui e chiedere la sua opinione sulla faccenda, anche se lei crede che anche lui abbia o abbia avuto il suo stesso pensiero; quando arrivò bussò alla porta dell’ufficio prima di entrare e notò subito come l’uomo stava scrivendo al computer qualcosa di lavoro, ma non appena la vide entrare egli si fermò dal digitare e la guardò curioso e anche un po’ sorpreso evidentemente non aspettandosi di vederla lì.
Dal canto suo Rei poteva capire la sua sorpresa dopotutto sì è vero che negli ultimi giorni le cose tra loro stavano migliorando tuttavia neanche lei, come probabilmente lui, pensava che sarebbe andata a trovarlo di sua iniziativa anche se per parlare del loro passato; una volta riscossasi dai suoi pensieri chiese “posso parlarti?” e la sua domanda sembrò aumentare la sorpresa dell’uomo ma annuì “certo, vieni, di cosa si tratta?” gli domandò quindi lui in risposta e lei si morse la labbra prima di dire “i-io sono confusa sul ragazzo che abbiamo visto qualche giorno fa te lo ricordi?...Dimmi sono l’unica a pensare che assomiglia a nostro figlio, Touya?”.
Enji ascoltò la moglie apprensivo e a disagio quando capì l’oggetto della conversazione e si sentì immediatamente a disagio perché anche lui aveva avuto il sospetto un paio di volte, eppure sapeva che non era possibile, restò in silenzio per alcuni minuti prima che rispose “Rei non è possibile che lui sia…è passato tanto tempo e non c’è rimasta alcuna traccia tranne…tranne…lo sai” l’uomo non riusciva a finire la frase a causa del dolore legato a quel giorno, al trauma di quando arrivò di corsa quando dissero che c’era stato un incendio sul monte Sekoto e che Touya era lì e lui non potrà mai dimenticare che, quando le fiamme vennero domate dopo molto tempo, l’unica cosa rimasta di suo figlio era un pezzo di mascella ‘no non posso chiamarlo figlio non l’ho trattato più così da molto tempo prima che succedesse quella tragedia’ pensò.
Enji sospirò tristemente aggiungendo poi “te lo confesso Rei anche io ho avuto questo tuo pensiero, in realtà è stata la psicoterapeuta a farmi aprire all’eventualità che il mio strano sentimento su di lui che ho avuto da quando Shoto ha iniziato a parlare di lui sempre più spesso potrebbe essere stato un’azione inconscia da parte di me stesso proprio perché potrei averlo paragonato a chi sarebbe potuto essere Touya se…se fossi stato un padre migliore e se fosse ancora vivo” guardando la scrivania.
La confessione del marito e la sua precedente risposta lasciarono la moglie allibita non credeva che Enji potesse mai fare un discorso del genere né avere un pensiero così…responsabile (?), maturo(?) ammettendo anche di aver sbagliato, tuttavia questo però le ha dato la conferma che anche lui ha pensato a questo Li come una possibile versione di Touya per questo parlò “lo so… ma alla fine non sarebbe possibile che lui lo fosse? Dopotutto n-non è mai stato trovato il suo corpo effettivo a parte quello…s-sarebbe possibile che lui sia stato salvato da qualcuno e…e che…” non finì la frase ma sapeva che il marito non ne aveva bisogno capendo perfettamente che cosa volesse dire.
Enji non voleva sentire quelle parole perché ciò avrebbe lo avrebbe solo ferito ulteriormente nel profondo sapendo che non era possibile “ascolta Rei non credo che questo sia una cosa sana per nessuno di noi due, Touya non c’è più… e anche se fosse vero-” cominciò a dire facendo una piccola pausa come se fosse incerto per poi finire “e anche se fosse vero che questo Li sia lui…pensi che abbiamo diritto di avere a che fare con lui come genitori?” guardandola con uno sguardo perso, triste, doloroso e colpevole vedendo come la donna spalancò gli occhi prima di abbassarli a terra sapendo che lui avesse ragione.
Rei sapeva che non avevano alcun diritto sul ragazzo, non dopo come lo hanno ‘abbandonato’, però almeno avere la conferma che fosse lui…questo potrebbe aiutare ad attenuare un po’ il senso di colpa che la divorava dall’interno ‘ma me lo merito davvero questo sollievo? O forse merito di continuare a vivere con l’incertezza di questa cosa e restare così con questo magone sullo stomaco per il resto della mia vita?’ si ritrovò a pensare in maniera autodistruttiva, ma dentro di sé sapeva la risposta a questa domanda.
Mentre la donna rifletteva tra sé e sé l’uomo, nel frattempo, ripensò alle sue ricerche su questo Li Jiang e non poté non ricordare che effettivamente non aveva trovato molto su di lui, in effetti non c’erano tante informazioni su di lui per cominciare a parte di essere il figlio di quel Jiang Cheng, aveva anche provato a cercare informazioni solo su di lui ma sembrava che non ci fossero informazioni al riguardo il che appunto coinciderebbe con il fatto che sia figlio di quell’uomo, con allegato certificato e tutto… eppure sembrava che ci fosse qualcosa di strano in tutta questa faccenda, ma non avendo prove non poteva di certo accusare o avere diritto di scavare informazioni private su qualcuno…sospirò massaggiandosi le tempie finché sussultò leggermente quando sentì la moglie chiedergli se stava bene al che lui annuì rimanendo in silenzio per un po’.
Rei sospirò alzandosi mentre diceva “forse sto facendo come te Enji, forse sto proiettando questo mio desiderio di rivolere Touya qui con noi su questo Li a causa del senso di colpa” si leccò le labbra nervosamente prima di confessare “…ma mi manca Enji, mi manca il mio bambino anche se non sono stata una brava madre per lui…io gli ho fatto molti torti ma ce n’è uno che mi tormenta e che mi divora dall’interno” disse con voce flebile e colpevole guadagnandosi un occhiata curiosa, ma sempre sufficientemente triste, dal marito che vedendo il suo atteggiamento nervoso la guardò interrogativamente chiedendole in silenzio che cosa volesse dire e lei guardò a terra sentendo i condotti lacrimali iniziare a inumidirsi e strinse un po’ le mani giunte davanti a lei, poi parlò “io negli ultimi tempi avevo…avevo paura di guardarlo e-e di stargli vicino o troppo vicino perché…perché…” s’interruppe, non osando alzare lo sguardo da terra, per prendere un piccolo respiro nel tentativo di calmarsi proseguendo poi “perché i suoi occhi azzurri come il ghiaccio mi ricordavano i tuoi… soprattutto quando era arrabbiato, ho rivisto te in lui e i-i-io… non sapevo che fare se non avere paura di lui” singhiozzò "ho abbandonato e allontanato il mio bambino perchè tutto ciò che vedevo era una versione più piccola di te!".
Enji rimase sbigottito dalle parole della moglie e doppiamente più in colpa, non gli era mai passato per la testa l’effetto che i suoi continui abusi, che perpetrava nei confronti della moglie, si sarebbero poi riversati da parte della donna sui loro figli…’ ma poi di nuovo non ti sei mai posto il problema di abusare di loro prima no? Figurati se t’importava delle conseguenze’ gli disse mentalmente la solita vocina che lui etichettò la sua coscienza; sapeva che doveva dire qualcosa almeno per cercare di consolare la moglie che stava piangendo e tremando ogni tanto così disse “…mi dispiace tanto Rei è tutta colpa mia non sarebbe mai dovuto succedere” sentendo anche lui la voglia di piangere “non avresti dovuto subire quello che ti ho fatto, né tu né i nostri figli e certamente non puoi ritenerti l’unica responsabile per come sono andate le cose…quello che successo è stata colpa di entrambi, ma la maggior parte della colpa ce l’ho soltanto io” finì di dire.
Rei in risposta si calmò leggermente o almeno quanto basta per scuotere la testa e dire “non è così Enji io sono responsabile esattamente come te nei suoi riguardi, non avrei dovuto lasciare che la mia situazione con te influenzasse i rapporti con mio figlio…inoltre tu mi avevi detto fin dall’inizio della tua ambizione e io ti ho assecondato, anche se non avevo molta scelta allora; ho scelto di avere paura di lui a causa dei nostri problemi invece che di aiutarlo, l’ho abbandonato quando aveva più bisogno di me invece che chiedere aiuto…e di questo peso e di questa colpa non me ne sbarazzerò mai e va bene così me lo merito…entrambi lo facciamo”.
Enji e Rei rimasero in silenzio prima che l’uomo disse “è da tanto che non parlavamo così, in effetti non ricordo nemmeno se lo abbiamo mai fatto” facendo un misero sorriso triste e lei, dopo essersi asciutta le lacrime annuì “sì è bello, ma in realtà lo abbiamo fatto quella volta quando venisti a casa mia per conoscerci la prima volta” sorridendo un po’ malinconicamente al ricordo “e forse qualche volta quando nacque Touya” e l’uomo annuì “è vero” i due rimasero in un silenzio confortevole prima che Rei disse “…pensi che io sia pazza per aver pensato all’ipotesi di Li e Touya?” volendo la sua sincerità e l’uomo restò in silenzio riflettendo prima di scuotere la testa.
“Non sei pazza Rei, ma credo che entrambi siamo spinti da un senso di colpa che ancora ci corrode e ci consuma dall’interno e per alleviare la nostra coscienza vorremmo che questa ipotesi sia vera perché così, forse, il nostro senso di colpa diminuirebbe” e la donna annuì d’accordo con l’altro “…tu sai qualcosa di lui? Di questo Li intendo” domandò poi e l’uomo scosse la testa “non molto, so che è registrato come figlio di un certo Jiang Cheng e che frequenta l’UA nel corso di Studi Generali e sembra che abbia fatto lezioni a casa prima di allora” prima di mostrarle un fascicolo su di lui “ma sento che c’è qualcosa che non torna, come se ci fosse qualcosa che mi sfugge”.
Rei intanto continuò a guardare la foto di Li Jiang e ogni secondo che passava ad osservarla aveva la sensazione che c’era qualcosa in questo ragazzo, che assomigliasse in qualche modo al suo bambino ma si costrinse a lasciar perdere ‘forse dovrei parlarne con il mio psicologo’ si disse poiché forse significava che stava affrontando il trauma in qualche modo; poi riconsegnò il fascicolo ad Enji “che cosa dovremmo fare Enji?” gli domandò lei ma lui non aveva una risposta e glielo disse, non lo sapeva neanche lui ‘forse dovrei chiamare la mia psicoterapeuta’ si disse.
Dopo quella conversazione il resto della giornata passò relativamente normale anche se i due adulti si sentivano come se camminassero sui gusci d’uovo attorno a Shoto il quale, per, mostrava una certa indifferenza alla cosa comportandosi come si comporta sempre, ma se uno fosse più attento vedrebbe ogni tanto una lieve ansia e tensione sulle spalle appena percettibile; la sera Natsuo si unì al resto di loro per cenare insieme prima che Rei se ne andasse di nuovo l’indomani per tornare all’ospedale.
Quando iniziarono a mangiare Fuyumi chiese a suo fratello come procedeva la tesi “sta andando bene Fuyumi, ho quasi finito di scriverla e poi non mi resta che consegnarla al mio rettore per farla controllare” rispose domandando a sua volta “a te come va con i bambini?” e lei gli rispose orgogliosa di loro che stavano facendo molto bene poi chiese all’altro suo fratello “e a te come va con questo tuo amico Li e gli altri?” e Shoto rispose “bene, l’altro giorno siamo andati in sala giochi e per la prima volta ho provato dei giochi che non avevo mai sentito prima” e il fratello più grande rise “sì bè non è che tu sia uscito spesso durante l’infanzia” sottolineando la parola ‘spesso’ proseguendo “in ogni caso sono sollevato che tu stia sperimentando le cose che un normale adolescente avrebbe già dovuto fare” e lo studente di eroica disse “sì e mi hanno battuto male a tutti i giochi…persino Mei che non gioca molto a quel tipo di giochi” e Natsuo rise prendendolo un po’ giro bonariamente “wow devi fare abbastanza schifo allora” e lo stesso Shoto si ritrovò a fare un piccolo sorriso annuendo “sì e Izuku ha avuto compassione per me”.
Dopo la cena Natsuo aiutò Fuyumi a lavare i piatti e i bicchieri, dopodiché si sedettero nel salone con Natsuo vicino a Shoto sul divanetto più piccolo mentre Fuyumi sull’altro divanetto con la madre con Enji, invece, seduto sulla poltrona vicina a quest’ultima; conversarono un po’ tranquillamente prima che Rei non si trattenne e chiese a Natsuo “Natsuo caro posso farti una domanda?” e lui annuì in accordo e la donna prese coraggio interiormente e cominciò a dire “tu sei sempre stato più legato a T-Touya giusto?” sentendo questa prima domanda il terzo genito aggrottò la fronte e notò come accanto a lui Shoto si tese leggermente “sì alla fine ero l’unico che gli prestava attenzione e con cui si confidava” dando una frecciatina a tutti i presenti consapevole che avrebbe ferito o messo a disagio alcuni di loro.
Rei sentì la frecciatina diretta verso lei ed Enji sicuro, ma sperava che non fosse diretto anche a Fuyumi, in ogni caso accettò il colpo continuando “lo so e mi dispiace…comunque volevo chiederti se tu sapessi qualcosa di come lui si sentisse nei confronti di Shoto”, ora l’albino sembrò sorpreso dalla domanda “che cosa intendi dire? A Touya non è che gli stesse simpatico…ma non ha mai tentato di fargli del male a parte quella volta in cui Enji lo respinse per l’ennesima volta e scoppiò di rabbia, se è questo che intendi” non sapendo come reagire alla domanda della madre poiché non riusciva a capire che cosa volesse dire “e comunque perché questa improvvisa domanda e interesse per Touya?” domandò poi lanciando un occhiata alla sorella per vedere se lei sapesse qualcosa e, con sua poca sorpresa sembrava sapere a che cosa alludeva la loro madre la quale parlò di nuovo “ho trovato una foto di Shoto poco dopo la sua nascita in braccio a T-Touya…e io mi chiedevo com’era possibile e se…fosse vera o falsa”.
Shoto sentì un po’ di rabbia ribollirgli dentro ‘perché continua a tirare fuori questa storia?’ sentendo la voglia di contrarre a pugno le mani mentre Natsuo sbatté le palpebre confuso “quale foto?” e questa volta Fuyumi gli girò una foto scattata sul suo cellulare che raffigurava la foto che Shoto teneva in camera sua, di nuovo Shoto sentì la rabbia parlando finalmente “e quando l’avresti scattata? Chi vi ha dato il permesso di entrare in camera mia e frugare nel mio letto e tra le mie cose?!” rivolgendosi ai genitori e alla sorella che rimase spiazzata e un po’ colpevole “io…” tentò di dire quest’ultima, ma Rei intervenne “non prendertela con lei siamo stati io ed Enji a dirglielo”, e Shoto la guardò, per la prima volta, con rabbia “e chi ve lo ha permesso?!” alzando un po’ la voce “perché dovete intromettervi in una cosa mia personale che riguarda mio fratello!? Forse ho la prova che Touya non mi ha odiato fin da sempre e voi volete interferire? Anche se fosse falsa non vi dovrebbe importare niente! Lasciatemi vivere nel dubbio su questo no?!”.
Natsuo era sorpreso della scena che si stava svolgendo davanti a lui soprattutto considerando la rabbia di Shoto nella sua voce mentre rimproverava gli altri tre ‘che cavolo è successo qui mentre non c’ero?’ si domandò scuotendo la testa e mettendo una mano sulla spalla del fratello dicendogli di calmarsi e poi parlò “quella foto è vera l’ho scattata io a sua semi-insaputa” la sua risposta fece congelare tutti quanti che lo guardavano in attesa e sospirando raccontò “un paio di giorni prima quell’evento avevo visto un programma dove facevano vedere come scattare foto ricordo o qualcosa d’impressionante e che tutti dopo erano contenti, curioso ho cercato uno strumento simile e cercando ho trovato una vecchia macchina fotografica in una delle stanze, non ricordo quale, e sono andato in giro a cercare qualcosa da fotografare per ricordo e decisi di andare nella stanza di Touya per scattarcela insieme, ma poi ho sentito un rumore provenire in una delle stanze dopo quella sua e l’ho seguito”.
Fece una pausa proseguendo poi “mi sono affacciato alla porta della stanza di Shoto e ho visto Touya parlargli sotto voce con un cipiglio sul viso, non so che cosa gli disse esattamente ma in risposta Shoto sbadigliò e gli appoggiò la guancia sul petto e lui perse il cipiglio e subito ho preso la macchina e ho scattato una foto, ma lui deve aver sentito qualcosa perché sono sicuro che il cipiglio tornò quando guardò la porta, ma io ero già andato” scrollò le spalle “ero sorpreso quando la foto sembrò stamparsi poco dopo così riposi la macchina dove l’avevo presa e tenni la foto ricordo con me pensavo di essere stato furbo, ma lui se ne accorse evidentemente perché poi non trovai più quella foto, e considerando tutto credevo che l’avesse bruciata o buttata…invece sembra che l’abbia conservata” finì il suo discorso sorridendo quasi impercettibilmente.
Shoto sapeva che la foto era autentica ma sentire le parole di Natsuo e avere la certezza al 100% che la sua ipotesi che Touya gli aveva voluto bene prima era un sollievo che non credeva fosse possibile provare così intensamente; dopo Natsuo chiese “com’è venuto fuori l’argomento?” e Fuyumi questa volta parlò “ecco, Natsuo il nuovo amico di Shoto, Li Jiang, è molto somigliante a Touya-nii…” e procedette a mostrare una foto del ragazzo a Natsuo e Shoto sentì la rabbia di prima sollevarsi assieme ad un po’ d’incertezza ‘qual è il loro dannato scopo?’ pensò mentre Natsuo, dopo aver visto il ragazzo, parlò rivolto agli altri “…e quindi credete che lui sia Touya?” la domanda ebbe almeno due reazioni differenti infatti Rei, Enji e Fuyumi sembravano speranzose e titubanti mentre lui era preoccupato e in preda al panico interiormente.
“Anche se fosse che cosa importerebbe? Pensate che vorrebbe avere rapporti con noi dopo questi anni?” domandò di nuovo l’albino “non prendiamoci in giro, se fossi in lui agirei allo stesso modo non tornerei o riconoscerei più una famiglia che mi ha ignorato e che non mi ha aiutato nel momento del bisogno…e tutti noi l’abbiamo fatto chi più chi meno” confessò e tutti sapevano che aveva ragione, “ma… e se fosse lui?” gli chiese sua sorella e lui sospirò “onestamente sarei contento se fosse davvero lui dopotutto per me è ancora mio fratello maggiore ed è colui a cui voglio più bene qui a causa del nostro legame, ma non mi faccio illusioni Fuyumi perché sono passati tanti anni e lui sarà cambiato rispetto a prima quindi non so se dovremmo pensare a lui come il nostro Touya…” Shoto era sollevato che il suo secondo fratello maggiore la pensasse come lui ‘ha ragione lui Touya non è più come prima…voglio dire forse con lui e Fuyumi potrebbe voler riallacciare un po’ i rapporti, soprattutto con Natsuo considerando che avevano un forte legame’ e qui Shoto sentì una lieve scossa di gelosia che interruppe subito perché, dopotutto, Natsuo era nato prima di lui ed ovviamente avevano avuto tempo per legare senza contare che sono entrambi maschi e quindi potevano parlare di più cose rispetto che con Yumi.
Chapter 23: Capitolo 23 - Prelude to a confrontation
Notes:
Hello my dear readers!!
I know that lately my updates have been inconsistent, but I have had some personal matters to deal with and honestly, I found myself unsure about how to write the ending (I had the idea but couldn't write it well)...but don't worry, this story will be finished!I hope you enjoy this chapter, I'm honestly not too sure, so please let me know if you liked it! ;)
Chapter Text
Alcuni giorni dopo Li e A-Cheng stavano camminando per Musutafu alla ricerca di un regalo di compleanno per la piccola Eri che avrebbe compiuto gli anni tra tre giorni e tutta la famiglia aveva deciso di festeggiare l’evento con un’intera giornata dedicata a lei e ai suoi desideri infatti come evento principale avevano deciso di portarla all’Acquario dove lei voleva andarci da un po’, (con una piccola sorpresa che Xichen e Wanyin avevano voluto aggiungere per tutti i ragazzi, ovvero un’immersione nella parte dell’acquario che contenevano i delfini e le foche, ovviamente essendo appunto una sorpresa nessuno degli altri a parte i due lo sapeva); inoltre A-Cheng avrebbe cucinato una torta segreta per concludere la serata insieme mentre Inko disse che ci avrebbe pensato lei alla cena mentre loro si divertivano all’ Acquario e anche se Wanyin protestò per non farle fare tutto da sola lei scansò le sue preoccupazione dicendo che sarebbe stato un piacere farlo per la sua dolce nipotina e che lei amava cucinare.
Alla fine il duo padre-figlio entrarono in un negozio di giocattoli guardandosi attorno alla ricerca di qualcosa che potesse piacergli “vedi qualcosa che potrebbe interessargli?” chiese l’adulto ricevendo una scrollata di spalle “non so, ma conoscendola probabilmente lei vorrà qualcosa a cui possiamo giocarci insieme come famiglia opterei per un gioco di società forse” e il padre annuì e si diressero verso la corsia di giochi da tavolo e simili e li osservarono per alcuni minuti; alla fine presero due giochi da tavolo per famiglia, una casetta da costruire di Barbie, e un peluche di Unicorno.
Una volta pagato e usciti fuori dal negozio i due si diressero alla loro prossima tappa il supermercato per prendere gli ingredienti per la torta i due optarono per una base fatta di pan di spagna ripiena di mele e crema pasticcera e sopra due strati di panna decorata con meringhe di zucchero e cosparsa con delle palline colorate, “penso che le piacerà essendo colorata e con il ripieno di mele che lei praticamente adora” disse Li mentre prese due confezioni di mascarpone su richiesta di A-Cheng mentre quest’ultimo prendeva le uova facendo un calcolo di quante persone fossero così da avere una quantità minima da cui partire.
“A proposito hai chiesto a Shoto se ci sarà?” gli domandò A-Cheng e il figlio annuì “sì verrà” disse prima di ridacchiare continuando “quando gliel’ho detto era così immobile che per un attimo ho temuto che gli stesse venendo un colpo” al ché A-Cheng abbozzò un sorriso “lo immagino, quel ragazzo probabilmente avrà pensato che si trattasse di un sogno o che avesse capito male”, quando finirono di prendere tutti gli ingredienti e le decorazioni si avvicinarono alla cassa e mentre Li imbustava A-Cheng pagava prima di aiutarlo con le buste dirigendosi verso casa che distava poco da dove si trovarono; mentre passeggiavano non si accorsero di un paio di persone che li osservavano da dietro.
Rei e Fuyumi andarono al supermercato per fare la spesa per cena, e stavano conversando tranquillamente decidendo che cosa comparare quando la ragazza vide con la coda dell’occhio un nastro viola svolazzare da qualche parte nel suo raggio visivo e subito ebbe la sensazione di essere familiare e infatti quando si girò vide l’uomo che aveva incontrato molte volte a scuola, il padre adottivo della piccola Eri, Jiang Cheng, e lì accanto a lui sorridente stava l’altro suo figlio Li; poco sapeva che la madre accortasi dell’improvviso silenzio della figlia portò lo sguardo nella sua stessa direzione vedendo la stessa identica scena a cui la ragazza stava assistendo.
Fuyumi si riprese subito prima di scuotere la testa e dire alla mamma di proseguire il loro giro e anche se lo fecero entrambe non poterono non dare un’occhiata ogni tanto intorno a loro per vedere se sarebbero riuscite a scorgerli di nuovo tuttavia la cosa non successe infatti l’unica altra volta che li videro fu quando i due stavano mettendo la roba sul rullo della cassa, cosa che fecero anche loro ad un paio di casse a distanza; quando anche le due donne uscirono dal supermercato videro il duo padre-figlio camminare uno accanto all’altro parlando e ridendo tra di loro.
Tre giorni dopo era un sabato ed Eri fu svegliata da un buonissimo profumo di pancake appena sfornati che le fecero brontolare lo stomaco con appetito; dopo essersi strofinata gli occhi raggiunse la cucina con ancora il pigiama solo per vedere Jiang Cheng e Xichen stare vicino ai fornelli, mentre osservò la scena non si accorse che gli altri due fratelli e sua sorella che le si avvicinavano (che si era alzata prima per aiutare Li e Shinso ad incartare i regali e nasconderli per dopo) i quali la colsero di sorpresa afferrandola da dietro e farla strillare prima si trasformò in una risata sonora e acuta “tanti auguri Eri!!!” gridarono in coro abbracciandola tutti insieme.
I due adulti sorrisero alla scena prima di sorridersi a vicenda aspettando che l’abbraccio finisse prima di avvicinarsi alla bambina e farle gli auguri abbracciandola cosa che lei ricambiò entusiasta, esattamente come fece per i suoi fratelli; dopo di ché i ragazzi si accomodarono alla tavola già imbandita e presto Jiang Cheng mise due piatti pinei di pancake a forma di Unicorno cosa che sorprese tutti i ragazzi “wow papà come hai fatto a farli così? Hai preso uno stampino?” domandò Li in risposta l’adulto scosse la testa “no non ho trovato formine che mi soddisfacevano così mi sono esercitato a disegnarli su un foglio finché non erano perfetti e poi li ho ricreati sulla pasta” scrollando le spalle “è incredibile! Li adoro!!” esclamò la festeggiata emozionata e con gli occhi lucidi guardando come le guance del coltivatore arrossirono per il complimento e borbottò qualcosa di incomprensibile mentre si sedette con gli altri e iniziarono a fare la colazione.
Dopo aver mangiato e sparecchiato A-Cheng disse ad a tutti di prepararsi a uscire “perché? Dove andiamo?” chiese Shinso confuso e Xichen rispose con un sorriso “non penserete che non abbiamo organizzato niente di speciale per tutti voi vero?” alzando un sopracciglio "dopotutto è il compleanno di Eri e sono sicuro che le farebbe piacere passare tutta la giornata insieme e ovviamente io e A-Cheng abbiamo preparato qualcosa di speciale cos' a passare tempo tuti insieme" aggiunse sorridendo e tutti si guardarono confusi e sorpresi ma fecero come gli dissero gli adulti e si andarono a lavare e preparare; nel frattempo Xichen scrisse a Inko e Wanyin scrisse a Shoto dicendogli se era pronto; dopo una mezz’oretta quasi tutti erano pronti per andare quando il campanello suonò e il Lan andò ad aprire sorridendo quando vide Inko assieme a Izuku e Shoto (che la donna era andata a prendere) “ciao a tutti! Buon compleanno Eri!!” gridò il ragazzo dai capelli verdi correndo ad abbracciare la bambina facendola girare un paio di volte causandone delle risate divertite e un bacio sulla guancia; più timidamente si avvicinò Shoto che anche lui le sorrise ma non sapeva se poteva abbracciarla, così lei prese la decisione per lui e l’abbracciò e lui, sebbene sorpreso, ricambiò a sua volta un po’ goffamente.
Una volta che tutti furono pronti si diressero alle auto e Mei, Shinso, Li ed Eri sarebbero andati con A-Cheng mentre Shoto e Izuku con Inko; “allora dove stiamo andando?” chiese di nuovo mentre percorrevano le strada “quando ci arriveremo lo scoprirete” rispose criptico Xichen, il viaggi durò circa mezz’ora prima che le due macchine parcheggiarono vicini e quando scesero i bambini guardarono con stupore il grande edificio davanti a loro “dato che oggi è il compleanno di Eri passeremo tutto il giorno all’Acquario!” disse Xichen eccitato. Eri guardò il posto prima di guardare i due e di nuovo l’edifico e di nuovo i due prima che con le lacrime agli occhi “q-questo è…bellissimo i-io non ho mai…” non terminò la frase piuttosto preferì correre verso i due e abbracciargli la vita “grazie A-Cheng” abbracciando prima il coltivatore viola “grazie Xichen” e poi quello bianco.
Dopo qualche altro momento di emozione tutto il gruppo entrò con i bambini che stavano davanti e gli adulti dietro, tutti loro guardarono rapidamente tutto con uno stupore degno di bambini che vendono cose del genere la prima volta e sebbene Eri potesse essere capita in quanto bambina di 7 anni gli altri erano già adolescenti e il fatto che questa fosse la prima volta che vedessero un’ Acquario era triste, “Izuku ci è mai venuto qui?” domandò curioso Xichen e Inko rispose sospirando un po’ “una volta quando era più piccolo e c’era ancora Hisashi, ma poi a causa del lavoro e delle difficoltà che ho dovuto affrontare non ho più avuto modo di portarlo” sentendosi triste “una volta avevano programmato una gita qui con la scuola media, ma non credo se la sia goduta la visita…sapete a causa dei bulli”.
I due coltivatori erano tristi per l’infanzia e la vita dura che la donna e suo figlio avevano dovuto subire solo per la fottuta genetica, poi lei proseguì “sapete a volte mi sento come se non fossi abbastanza, Izuku non ha potuto vivere come gli altri bambini a causa di una cosa di cui non ha nemmeno colpa e di questo insisto a darmene la colpa perché se fossi stata una madre migliore o più presente magari le cose sarebbero potute andare diversamente, forse se mi fossi impegnata di più Izuku avrebbe potuto vivere un infanzia migliore” e i due non potevano credere che la donna si stesse dando la colpa così A-Cheng disse con fermezza “Inko tu non sei una cattiva madre e non lo sei mai stata, hai cresciuto Izuku come hai potuto con ciò che ti è stato dato, hai cresciuto Izuku con amore e supporto anche se non eri sempre presente e fidati questo è ciò che è più importante per la crescita di un bambino felice e sano” fece una pausa.
“Perché le gite all’Acquario o ad altre parti le potrà sempre fare più in là ma il tempo che trascorre con te e che trascorrete insieme non è infinito…sai sono invidioso del tuo rapporto con Izuku, Inko” a questo la donna lo guardò con occhi un po’ umidi per le parole dolci che l’altro le aveva detto “io volevo avere un rapporto così con i miei non m’importava se non facevo altre cose che gli altri bambini facevano, tutto quello che un bambino vorrebbe è passare del tempo con la sua famiglia ed essere amato e sostenuto…e come sai questo non è mai stato il mio caso...anche se da dove vengo non c'erano luoghi come questi”.
Durante questa seconda pausa per un istante passò uno sguardo nostalgico sul suo volto, ma come comparve scomparve in fretta e proseguì “tu sei una madre eccezionale Inko sei forte e coraggiosa perché hai dovuto lavorare di più per mantenere una tetto su te stessa e tuo figlio dopo essere stata abbandonata da un uomo di merda, e hai dovuto crescere Izuku da sola destreggiandoti tra lavoro e famiglia e fidati di me non è una cosa che molti riescano a fare…inoltre Izuku è venuto su come un bravo ragazzo, quindi non chiamarti più, e non sentirti una pessima madre Inko perché sei tutt’altro i miei avrebbero dovuto riprendere da te”.
Detto questo la donna pianse un po’ asciugandosi le lacrime miste di tristezza ma soprattutto di gioia perché nessuno le aveva mai detto una cosa del genere, nessuno le aveva mai riconosciuto quanta fatica aveva fatto per molti anni da quando era stata lasciata da Hisashi e vivere una vita da madre single non era facile soprattutto se non avevi nessuno a cui chiedere aiuto dato la discriminazione che il suo bambino avrebbe avuto a causa del suo stato di quirkless, ma nessuno aveva mai riconosciuto i suoi sforzi per aver cercato di far vivere una vita dignitosa a lei e a suo figlio, quindi le parole di A-Cheng la colpirono nel profondo e la fecero sentire apprezzata per la prima volta da tempo.
Il resto della visita proseguì bene con i bambini che si trascinavano di qua e di là per vedere le vasche che contenevano squali, orche, delfini, foche etc. che nuotavano intorno a loro e sopra di loro con il loro passaggi che creava ombre momentanea che incutevano un po’ di timore ma eccitazione quando passavano praticamente attaccati alle pareti della stanza dove si trovavano i turisti permettendogli di vederli ancora più vicino “ehi Zuzu mi puoi fare una foto con Eri?” domandò Mei all’altro che annuì e prese il cellulare scattandogli una foto e ognuno degli altri se ne fece una con la bambina finché Inko disse “perché non ci mettiamo tutti insieme e ne facciamo una di gruppo” e tutti si misero in posizione mentre Inko usò il suo quirk per scattare la foto e venne benissimo.
Shoto osservò con fascino abbastanza mascherato (o così credeva) la vista intorno a lui di tutti questi animali acquatici che nuotavano non aveva mai visto niente del genere prima d’ora anche se credeva che nessuno, forse a parte Izuku, abbia mia visto una cosa del genere se gli sguardi che avevano fossero un indicazione e questo in qualche modo lo tranquillizzò un po’ sapendo che non era solo questa volta a non aver fatto niente che la gente reputi normale per dei bambini ‘bè la gente non sa però come alcuni bambini vengono trattati’ disse una vocina dentro di lui che fu ignorata quando venne tirato insieme agli altri per fare una foto ricordo.
Dopo un'altra ora circa di vagare Wanyin disse “venite con noi ragazzi” e lui e Xichen li guidarono verso una zona diversa dell’acquario fino a ritrovarsi in una enorme stanza con una grande vasca dove vi erano due istruttori che stavano preparando delle attrezzature mentre dall’altro lato i ragazzi videro dei delfini saltare nella vasca e delle foche, confusi i 6 ragazzi chiesero "che cosa ci facciamo qui?" mentre guardarono i due adulti vedendo però che uno dei due si era allontanato da loro per parlare con un uomo più in là nella stanza e dunque fu il Lan che rispose “questa è una sorpresa aggiuntiva che abbiamo pensato io e Wanyin per tutti voi” sorridendo dolcemente “e che cosa sarebbe?” chiese confuso Izuku “un immersione a contatto con i delfini e le foche!” indicando con la testa gli animali citati “e sì, è per tutti voi” precisò, quando vide Shoto che sembrava stesse per dire qualcosa, trovando adorabile gli sguardi sbalorditi e felici dei ragazzi.
Quando Wanyin tornò dalla sua famiglia disse “suppongo che Xichen ve lo abbia detto, quindi forza andiamo gli istruttori vi stanno aspettando, e sì Shoto anche per te” aggiunse alla fine quando vide lo sguardo un po’ perso ma sorpreso dell’altro quando udì le ultime parole, tuttavia si riscosse dai pensieri quando sentì una delle sue mani presa da una piccola e guardando giù incontrò lo sguardo dolce ed eccitato di Eri che gli disse “andiamo Shoto! Gli altri si stanno già avviando!” tirando un po’ il suo braccio e il ragazzo guardò gli altri che lo stavano aspettando e si lasciò tirare dalla bambina fino a raggiungerli così che tutti si diressero verso gli istruttori.
Gli istruttori li salutarono e dopo avergli spiegato brevemente le regole principali e le avvertenze, il duo spiegò ai ragazzi anche come comportarsi e approcciarsi agli animali prima di fargli indossare le tute e farli immergere nell’acqua aiutandoli a fare il primo contatto con gli animali acquatici per poi mettersi da parte e lasciarli fare osservando distanti; e sebbene alcuni di loro sembravano goffi (Shinso e Shoto) gli altri erano più a loro agio soprattutto Eri la quale sembrava aver fatto amicizia con uno dei delfini dato come quest’ultimo le premeva il muso sul viso facendola ridacchiare; Li invece sembrava avere più confidenza con una delle foche ma anche con uno dei delfini i quali sembravano curiosi delle cicatrici sul viso (dato che indossavano tutti la tuta quelle sul corpo erano coperte) e lui accarezzava entrambi nuotando un po’ attorno e loro lo seguivano anche quando s'immerse sotto l'acqua trattenendo il respiro i due animali lo seguirono e gli giravano intorno, e A-Cheng si ritrovò a sorridere quando lo vide uscire fuori per prendere aria con il volto gioioso e divertito.
Izuku e Mei erano invece quelli più caotici che nuotavano e s’immergevano facendo praticamente a gara con Soto e Shinso bisticciando a volte anche tra loro; Xichen e Wanyin guardavano la scena con sorrisi e risata mentre il Lan riprendevano tutto con il cellulare mentre lo Jiang fece delle foto catturando perfettamente alcuni momenti specifici prima d’inviarle a Inko (che era andata via circa un paio di ore prima come si erano messi d’accordo), ogni tanto si guardavano sorridendosi a vicenda sapendo di aver fatto la scelta giusta portandoli lì soprattutto per Eri e Li che erano totalmente immersi nell'esperienza.
Quando fu il turno di uscire tutti i ragazzi sembravano tristi di dover andarsene si stavano divertendo, perfino Shoto aveva quello sguardo abbattuto; ringraziarono e salutarono gli istruttori dopo che questi gli avevano dato una foto ricordo che avevano fatto all’ultimo assieme agli animali con cui avevano interagito, gliene fornirono una ciascuno dicendogli che erano fatte con un materiale resistente che anche se cadesse nell’acqua non si sarebbe rovinata.
Successivamente fecero un altro giro prima che verso le 18 si diressero verso la macchina per ritornare a casa durante il viaggio Xichen mandò un messaggio ad Inko informandola che erano partiti e che stavano arrivando ricevendo un messaggio di risposta; nella macchina tutti i ragazzi sembravano essere stanchi a causa delle movimentazioni ed emozioni del giorno, ma avevano tutti dei sorrisi felici, così il viaggio di ritorno passò relativamente tranquillo e quando arrivarono a casa fecero scendere i ragazzi per poi entrare tutti insieme a casa.
Non appena tutti si fossero sistemati e lavati le mani Jiang Cheng aiutò subito Inko in cucina mentre Xichen convinse i ragazzi ad andare a posare le loro compere e giocare insieme in una delle camere, cosa che fecero senza molte proteste, prima che raggiunse gli altri due adulti dicendogli se gli servisse aiuto e si ritrovò ad aiutare a finire di decorare il salone con dei palloncini, aiutandosi con la coltivazione per alcune piccole cose, e poi a sbucciare alcune verdure; infine si ritrovò ad apparecchiare insieme ad Inko mentre Jiang Cheng finiva di preparare le ultime cose e quando fu pronta la cena chiamarono i ragazzi.
Eri era super emozionata la sua famiglia le aveva già fatto passare il miglior compleanno che potesse ricordare e avere, credeva che la gita all’Acquario fosse il suo regalo di compleanno ma a quanto pare non era così perché quando Wanyin li chiamò e si diressero in cucina trovò la tavola apparecchiata con bicchieri e piatti di carta colorati, mentre la stanza era stata decorata con dei palloncini e delle altre colorate decorazioni e lei non sapeva cosa dire era così stordita da tutto quello che vedeva che non riusciva quasi parlare infatti fu condotta al suo posto mentre era ancora in uno stato di trance, a capo tavola, da Li mentre tutti gli altri presero posto accanto a lei: Li alla sua destra seguito da Shoto e Shinso e Inko, mentre Mei e Izuku alla sua sinistra successivamente ci furono Xichen e Wanyin.
Dopo la cena Jiang Cheng si scusò per andare a prendere la torta di compleanno, mise le candeline sopra e le accese poi prese in mano il vassoio su cui era poggiata e la portò al tavolo chiudendo la luce; mentre portava la torta vide la reazione della bambina e non poté non sorridere Eri aveva negli occhi uno sguardo meravigliato, felice ed emozionato nel vedere la torta potata davanti al suo posto e quando lei si girò per guardarlo negli occhi i suoi erano lucidi e lo guardavano come se le avesse dato la Luna e le stelle “buon compleanno Eri” disse lui prima di allontanarsi e unirsi agli altri che iniziarono a cantare la classica canzone di ‘Tanti Auguri’ e lei distolse gli occhi da Wanyin guardando tutti gli altri che le sorridevano cantando, e questo per Eri fu il giorno più bello di tutti….
Dopo la torta Li andò a prendere i regali e glieli portò lì vicino “credevi che non ti avessimo fatto alcuni regali?” domandò lui con un sopracciglio alzato allo sguardo sbalordito della bambina che rispose “i-io credevo che l’Acquario e l’immersione fosse il regalo di compleanno” timida, ma Li sbuffò “per favore quello era solo uno dei regali” poi procedette a passargliene uno ad uno e una volta aperti essi mostrarono: un Unicorno di peluche bianco con la criniera colorata; due giochi di società che ovviamente avrebbero sicuramente provato; un completino carino composto da una magliettina rosa con delle fate e una gonna a mezza ruota lunga fino alle ginocchia di tulle rosa e un paio di collant neri con dei cuori bianchi “spero ti piaccia tesoro” arrivò al voce di Inko e la bambina annuì dicendo “lo adoro zia Inko!!” lo metterò già da lunedì per andare a scuola!” e la donna si commosse.
Un altro regalo che ricevette fu da Shinso che decise di fargliene un altro a parte e gli consegnò una bustina con dentro un braccialetto fatto di perline colorate assieme a un paio di orecchini a clip; Shoto aspettò che tutti gli altri regali fossero aperti prima di porgerle il suo regalo, on era stato facile per lui scegliere qualcosa infatti a dovuto chiedere aiuto alla signora Midoriya perché non sapeva che cosa potesse piacerle, e quando Eri aprì il regalo mostrò un set per capelli composta da due cerchietti e diverse paia di mollette per capelli e quattro elastici tutti a tema di unicorno e altri animali “non sapevo che cosa potesse piacerti quindi ho chiesto un piccolo aiuto…spero ti piacciono” parlò un po’ timidamente facendo in modo che tutti ridacchiassero alla sua simpatica goffaggine.
“Mi piacciono tanto Shoto, sono bellissimi! Li metterò già da domani e insieme al regalo di zia Inko saranno perfetti” disse lei mentre li guardava con un sorriso radioso e felicissimo che lo fece rilassare e sorriderle in cambio anche se più contenuto; “bene allora io e Mie abbiamo aggiunto qualcos’altro” affermò Izuku e porse alla bambina un altro regalo “dato che hai ricevuto abiti e accessori per capelli e ornamentali non potevano mancare questi!” presentò il verdognolo mentre la bambina eccitata scartò al carta rivelando un kiti di smalto per unghie.
Eri guardando tutti questi regali non poteva non contenere la sua felicità e scese dal tavolo abbracciandoli tutti stretti e piangendo mentre li ringraziava ancora e ancora eppure al contrario di molte volte precedenti che erano lacrime di dolore e sofferenza queste erano lacrime di felicità, una felicità che non credeva che avrebbe mai avuto e di cui non ne conosceva l’esistenza se non da quando Wanyin l’ha salvata lui e la sua famiglia erano diventati la sua casa, la sua famiglia, l’avevano amata, protetta, curata e regalato il compleanno più bello che potesse mai osare di avere, o sperato di avere; era felice di tutti i regali ma soprattutto era felice delle persone con cui lo stava trascorrendo…la sua famiglia.
Quando Inko e Izuku se andarono dissero che avrebbero accompagnato Shoto a casa nonostante le proteste del ragazzo “Shoto-kun non puoi andare in giro a quest’ora di notte” gli disse fermamente la donna “non farmi minacciarti di spezzarti le gambe” Wanyin lo minacciò bonariamente e il ragazzo saggiamente chiuse la bocca e non protestò; quando Inko e Izuku lo lasciarono davanti alle porte di casa lui li salutò ringraziando la donna ancora una volta “grazie ancora per avermi riaccompagnato Inko-san” e la donna gli sorrise “va tutto bene Shoto-kun non preoccuparti” “e grazie anche per avermi aiutato con il regalo” aggiunse poi, “è stato un piacere aiutarti” una volta assicuratasi che il ragazzo fosse entrato lei partì e, insieme a Izuku andarono a casa.
Due giorni dopo era lunedì ed Eri era così eccitata di provare il nuovo outfit che aveva preparato assieme e a Wanyin la sera prima (ovviamente si fece mettere anche lo smalto) che non stava più nella pelle, quando si mise gli abiti che Inko le aveva fatto, si mise il braccialetto di Shinso e due mollettine dal set che le aveva regalato Shoto; e ovviamente la collana con il delfino che Li le aveva comprato all’Acquario; quando fu pronta si guardò allo specchio e non poté non sorridere poi si girò verso Xichen che l’avrebbe accompagnata a scuola quel giorno e gli chiese “sto bene Xichen?” “sei adorabile piccola” gli rispose e sebbene all’esterno non lo diede a vedere tanto, dentro stava morendo dalla carineria della bambina per come sfoggiava con orgoglio i regali della sua famiglia “che ne dici se facciamo una foto e la mandiamo sul gruppo?” propose lui e lei annuì eccitata “sìì!” e si mise in posa con le mani sui fianchi e un sorriso sul volto.
Una volta scattata la foto Xichen la mandò sul gruppo che avevano creato giorni prima intitolato “gruppo famiglia” e non appena inviò la foto subito vennero le reazioni di Li e Izuku che commentarono con dei cuori e una faccina con il bacio; Shinso si aggiunse poco dopo mandando una faccina con un il cuore; Inko mise almeno 10 cuori rosa e rossi facendo ridacchiare Xichen per l'entusiasmo della donna; Mei mandò una GIF che rappresentava un personaggio disegnato che spediva tanti baci; Shoto mandò un piccolo cuore rosso e in ultimo ci fu Wanyin che mandò un enorme cuore rosa e un loto accanto. “allora gli piace come mi sta?” domandò un po’ timida ma il sorriso caldo che ricevette in risposta la rassicurò “guarda tu stessa” gli disse poi porgendole il telefono e vedere le varie reazioni fece sorridere allegramente la bambina che abbracciò l’uomo forte; qualche minuto dopo erano pronti per andare a scuola.
Shoto quel giorno era tornato a casa dalla scuola dopo aver salutato Li, Shinso, Izuku e Mei e per tutto il tempo aveva un sorriso sulle labbra cosa che non sfuggì alla sorella Fuyumi e Rei la quale lo guardò felice che suo figlio stesse finalmente iniziando ad essere felice e disse “ciao Shoto caro, com’è andata la scuola?”, il ragazzo la guardò dicendo “è andata bene grazie…a te la mattina com’è andata?” domandandogli poi a sua volta “la visita è andata bene e anche la seduta, sto facendo miglioramenti sempre di più…forse presto potrò ritornare a restare qui” si azzardò a dire e anche se non era sicuro c’era possibilità che le cose potessero andare così, ‘se io ed Enji continuiamo così’ pensò lei.
Shoto onestamente era combattuto da un alto era felice che la madre stesse guarendo sempre di più dagli abusi che ha subito, però da un lato era anche incerto su come questo impattasse sul resto della famiglia o meglio su alcuni di loro… ‘sicuramente Fuyumi adorerà la cosa è quella di noi a cui gli è sempre importato più di ogni altra cosa di stare insieme come una famiglia normale’ pensò era anche questo parte del motivo per cui era felice della guarigione della donna, scosse la testa mentalmente rispondendo “…è bello sentirlo” facendo un piccolo sorriso incerto ma più sincero delle altre volte; sapeva di aver fatto bene quando vide il sorriso sia sul volto della madre che della sorella.
Qualche giorno dopo Xichen e Li stavano andando a fare un paio di commissioni parlando tra loro quando un ragazzo si scontrò con il secondo “oh mi dispiace! Ero distratto!” si scusò il ragazzo mentre Xichen subito chiese a Li se stesse bene ricevendo un cenno, prima di girarsi verso il responsabile “anche tu stai bene?” domandandogli “s-sì grazie, mi dispiace per avervi scontrato” “va bene non preoccuparti” rispose blandamente Li prima che l’altro si chinò di nuovo e se andò, mentre Xichen lo osservava andarsene aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano in quella piccola interazione ‘forse sarà solo la mia immaginazione’ si disse prima che i due riprendessero la loro camminata; poco sapevano che l’incontro con quel ragazzo non fosse stato fortuito.
Il ragazzo si guardò indietro per vedere se il duo fosse andato e appena non li vide più si diresse verso una stradina secondaria per incontrare qualcuno “ecco quello che mi aveva chiesto” disse alla persona “non hai intenzione di fare niente di male vero? Voglio dire non sembrano essere cattive persone” parlò con circospezione ma l’uomo scosse la testa “no è solo per una questione di famiglia” poi ricompensò il ragazzo come concordato e si separarono; Enji sapeva che non era etico quello che aveva appena fatto ma non aveva altra scelta doveva sapere la verità su questo Li, anche solo per mettere pace alla sua mentalità.
Quasi tutte le notti ormai aveva sempre dei sogni ricorrenti che riguardavano Touya e in ognuno di questi raffigurava sempre la solita scena o situazioni molto analoghe: Touya che gli sorrideva facendogli vedere il suo quirk tutto orgoglioso solo per essere ignorato dal se stesso e successivamente vederlo bruciare mentre lo guardava piangendo, implorandolo…anche quando si svegliava dall’incubo, manato di sudore e ansimante, riusciva ancora a sentire la voce che gli chiedeva ‘perché non mi hai salvato? Perché non mi hai salvato?! Perché non mi hai salvato?!’ e lui non riusciva quasi più a riposare dopo di esso in quanto ogni volta che ci provava gli ritornavano alla mente la paura e la rabbia nel tono di Touya e lui non poteva sopportarlo...non riusciva a guardare quelle scena ancora e ancora sentendosi sempre più impotente e colpevole...sapeva che non poteva andare avanti così doveva mettere fine a questa cosa e c’era solo un modo per farlo doveva scoprire chi fosse Li Jiang ecco perché aveva chiesto ad un ragazzo di far finta di scontrarsi con lui e vedere se riuscisse a prendere un campione dal moro ad esempio un capello e poi lo avrebbe fatto analizzare o meglio lo avrebbe fatto lui stesso perché non poteva rischiare che qualcuno sapesse qualcosa.
Quando prese il capello dal ragazzo che aveva ingaggiato lo custodì in una piccola ampolla e se lo mise nella tasca interna della giacca per poi dirigersi verso la sua agenzia e fece il suo lavoro come al solito decidendo di fare la cosa dopo la fine della giornata quando tutti se ne sarebbero andati usando la scusa del firmare i documenti; una volta rimasto da solo a parte gli addetti della pulizia mise in atto il suo piano e si diresse al piano dove si trovavano i laboratori, cercò di ricordare quello che aveva capito quando, nei giorni precedenti (poiché aveva iniziato a pensare a questa idea già da un po’) e accese il macchinario e il computer relativo dopo di ché prese il capello dall’ampolla e lo mise nell’apposito contenitore per poi inserirlo nella macchina, inserendo anche il suo stesso DNA, e spingere un paio di tasti prima che lasciò il macchinario fare il suo lavoro e per tutto il tempo sentiva la tensione sulla spalle come se fosse un macigno soprattutto quando sentì il segnale che l'operazione era finita.
Quando tornò a casa fortunatamente non incontrò nessuno della famiglia e questo fu un bene perché non credeva di avere la forza di affrontare qualcuno, così si chiuse nel suo studio e gettò la cartella contenente i fogli dei risultati del test…’Dio come posso affrontare questa cosa?’ pensò, non li aveva ancora aperti poiché era stato preso dal panico e dell'incertezza aveva solo stampato i fogli e poi li avevi messi rapidamente in una cartellina e li aveva portati a casa e adesso, nonostante la sua trepidazione nel sapere la verità, aveva paura perché non sapeva come affrontare la cosa se il risultato fosse stato positivo; alla fine quella sera non aprì mai il fascicolo lo ripose, invece, nel primo cassetto della sua scrivania lasciandolo lì non avendo il coraggio di guardarlo ancora e se ne andò a letto sperando di avere almeno qualche ora di sonno.
Shoto sentiva che c’era qualcosa di strano in Endeavour infatti era da un paio di giorni che vedeva l’uomo stanco e abbastanza teso soprattutto quando lui a volte nominava Li e gli altri, infatti poteva giurare che una delle prime volte lo aveva visto sussultare e la cosa lo insospettiva e forse lo preoccupava ‘e se avesse qualche sospetto? E se avesse scoperto in qualche modo la verità?’ iniziò a farsi prendere internamente dal panico ‘dovrei dirlo a Li? Però non ci sono prove è solo una mia teoria…ma se non fosse così e se avesse in qualche modo preso il suo DNA o avesse ingaggiato qualcuno per farlo? Tipo un investigatore privato o altro?!’ cominciò a teorizzare era talmente perso nei suoi pensieri preoccupati che non si accorse della voce di sua sorella che lo chiamava.
“Shoto va tutto bene?” domandò Fuyumi e il fratello minore sbatté le palpebre prima di guardarla e annuirle “sì Yumi ero solo immerso nei miei pensieri” facendo un piccolo sorriso e lei annuì “va bene”; “allora stavi dicendo com’era andata con i bambini?” domandò lui per distrarla da eventuali dubbi o curiosità sui suoi pensieri e lei sorrise riprendendo a parlare “sì oggi sono stati bravissimi come al solito, hanno preso tutti bellissimi voti-!” e lui annuì contento che sua sorella fosse sempre più felice del suo lavoro “domani andremo in gita al parco naturale e sono così emozionata perché sarà la loro prima uscita in un posto come quello” aggiunse emozionata “è davvero stupendo tesoro, sono sicura che andrà tutto bene” le disse incoraggiante sua madre domandandole.
Due sere dopo Shoto si stava agitando nel sonno si girava e rigirava in continuazione sul letto da una parte all’altra lamentandosi e sudando abbastanza da fargli scendere le gocce lungo la fronte e dopo alcuni minuti aprì gli occhi spalancandoli e alzandosi rapidamente dal letto mentre ansimava forte e udibilmente; restò sul letto cercando calmarsi facendo gli esercizi che Jiang Cheng gli aveva consigliato e sebbene funzionassero a farlo calmare dopo alcuni minuti di veglia non credeva di essere in grado di tornare a dormire e poi gli venne in mente una cosa che avrebbe potuto aiutarlo, prese il cellulare e andò alla cartella musica e cliccò su una canzone che sapeva lo avrebbe aiutato.
Shoto si sdraiò di nuovo sul letto mettendo ‘play’ alla canzone e subito all’interno della stanza si sentì il dolce suono melodico e quasi ipnotizzante di un flauto che, man mano che lui ascoltava sentiva la sua mente calmarsi e i resti dell’incubo essere cacciati e soppressi dal rilassamento e leggerezza, sospirò quando iniziò finalmente a sentire gli occhi abbassarsi sempre di più fino a quando si ritrovò cullato nel dolce suono simile ad una ninna nanna che lo invitava a dormire assicurando che l’incubo non lo avrebbe rivissuto e, infatti, così fu perché quando si alzò la mattina Shoto si sentì più riposato di quanto credeva avesse mai sperimentato prima.
La canzone era stata composta per lui da Xichen quando l’uomo aveva saputo degli incubi che turbavano il ragazzo disse che aveva fatto lo stesso per Li anche se a lui a volte lo suonava proprio lì dal vivo, ma visto che non era possibile farlo per lui allora aveva registrato la melodia e gliela passò e quando lui gli chiese perché il Lan scrollò le spalle dicendo con tono dolce, ma con note di malinconia come se sapesse che cosa stesse passando il ragazzo, “perché non meriti di soffrire di incubi anche la notte e credimi anche io ho avuto incubi in passato e so quanto possano essere difficili da far perdere il sonno”, questa risposta confuse ma scaldò il ragazzo che lo ringraziò sentendo un po’ di rossore sulle guance e l’altro uomo sorrise dandogli due piccole pacche sulla testa e quel gesto lo lasciò congelato anche se quando Xichen tolse la mano distratto dal richiamo di A-Cheng per qualcosa quasi rimpianse il calore…Shoto sorrise al ricordo era la prima volta che un adulto faceva qualcosa per lui e non era neanche un membro della famiglia Todoroki.
“Tutto bene Shoto?” gli domandò Li quando lo vide “si perché?” domandò in risposta lui “niente, sembri solo…più rilassato del solito” disse curioso il moro tinto, mentre camminavano per raggiungere Mei e gli altri alla mensa e il ragazzo bicolore gli disse “ieri sera ho avuto problemi a dormire” “incubo?” domandò Li, ricevendo un cenno d'assenso, “sì ed è stato abbastanza brutto da farmi svegliare mandito di sudore e non riuscivo a tornare a dormire, così ho sentito la canzone che Xichen aveva composto per me” e Li annuì sapendo a quale canzone si riferisse “sì la musica di Xichen è davvero melodica e rilassante” affermò con affetto, e l’altro annuì dicendo poi “e quando mi sono svegliato stamattina ero più riposato di quanto non lo fossi stato in vita mia credo”.
Li gli chiese curioso “che cosa riguardava l’incubo?” e l’altro abbassò lo sguardo “era…qualcosa di legato prima all’infanzia e poi al presente” dicendo in maniera criptica e Li dal canto suo ci mise un po’ a cercare di formulare un’ipotesi prima di avere un’idea di quello che aveva sognato l’altro, ma decise di non indagare “a Xichen farà molto piacere che il suo regalo ti abbia aiutato”; dopo di ché proseguirono in silenzio rilassato verso la loro destinazione e quando giunsero si sedettero vicini prendendo parte alla conversazione che si stava svolgendo che riguardava la serie di Squid Game che avevano finito di vedere.
“Ve lo dico io Front man non aveva del tutto torto, dopotutto avete visto come si sono comportanti quei giocatori erano pronti a buttare giù una neonata” disse Izuku “sì non posso crederci davvero e pure il padre alla fine voleva buttarla giù perché non credo che si sarebbe sacrificato” aggiunse Shinso e Li disse “be’ a parte alcuni di loro che sono stati costretti ad indebitarsi perché sono stati costretti, la maggior parte degli altri lo hanno fatto credendo di essere più furbi e di sacrificare gli atri come pedine e quindi a loro volta sono diventate pedine del gioco” e gli altri annuirono poi Amy disse “credo che Front man abbia sbagliato nel prendere anche quelli che erano stati obbligati ad indebitarsi perché altrimenti non ce l’avrebbero fatta sopravvivere ” e Li parlò di nuovo “si lo credo anche io, ma non dimentichiamoci che quei giochi avevano uno scopo preciso, oltre che per divertire i ricchi, ovvero dimostrare (anche a Gihun) che l’essere umano è egoista, arrogante e incurante dei problemi altrui pensando solo a se stessi e al proprio tornaconto personale, si sfruttavano a vicenda per il periodo necessario per poi tradirsi e pugnalarsi alle spalle appena ne coglievano l’occasione, come è stato dimostrato per tutte e due le serie…l’essenza di quei giochi era dimostrare che l’essere umano non vuole cambiare e che l'avidità vincerà sempre sulla razionalità e l'empatia dato anche il modo in cui potevano votare per uscire dai giochi dopo ogni sfida e ogni volta puntualmente l'egoismo perseverava”.
Il resto della giornata passò relativamente come al solito e alla fine delle lezioni il gruppo dei Gladiatori propose di fare tutti insieme una sessione di studio così da passare ancora più tempo in compagnia e Izuku sbuffò “penso che il motivo principale sia perché avete bisogno di aiuto con lo studio” prendendoli in giro e Li annuì e Shila gonfiò le guance “be scusaci se non siamo cervelloni come voi due!” dicendo offesa non negando la cosa “comunque odio al matematica e se dipendesse da me la eviterei del tutto, ma mi serve avere almeno un 6/7” e Shoto si offrì “posso aiutarti io se vuoi” sentendosi un po’ imbarazzato quando la ragazza lo guardò con le stelle agli occhi “davvero?! Sarebbe fantastico” gridò prima di girarsi vero il verdognolo mostrandogli la lingua “vedi Izuku, Shoto-kun è un vero gentiluomo al contrario tuo”, poi prese il libro di matematica mostrandogli l’argomento e gli esercizi che doveva fare mentre lei prendeva il quaderno con gli appunti e un blocco notes che avrebbe usato per farla in brutta prima di ricopiare in bella gli esercizi e così Shoto aiutò Shila con le parabole.
Dopo tre ore di studio tutti finirono di fare i propri compiti e studiare/ripassare e Shila ringraziò Shoto mentre gli sorrideva “grazie infinite Shoto sei stato più esplicativo tu che l’insegnante e grazie anche i suggerimenti che mi ha dato” e il ragazzo si grattò la testa dietro imbarazzato per i ringraziamenti ma sentendosi contento di aver aiutato qualcuno che ne aveva bisogno “prego Shila-san è stato un piacere aiutarti” sorridendole di rimando anche se in maniera più contenuta; dopodiché Li, Izuku, Mei, Shinso e Shoto salutarono gli altri che si diressero dal lato opposto a dove sarebbero andati loro.
Rei si trovava nell’ufficio di Enji per pulirlo e sistemarlo stava canticchiando un motivetto sentendosi felice che le cose per la sua famiglia stessero migliorando e che il rapporto tra lei e suo marito potrebbe ricomporsi e finalmente avere la famiglia che avrebbe voluto ‘incompleta però ehehe’ arrivò una vocina dolorosamente familiare e dispettosa e questo la fece fermare bruscamente per pochi secondi prima che scosse la testa e riprendesse a fare le faccende, ma sembrava che la voce volesse tormentarla e si fece insistente ‘è inutile che canticchi lo sai bene che non sarete mai la famiglia perfetta se non nell’apparenza’ continuò e le strinse un po’ forte la presa sugli oggetti che stava spostando per spolverare ‘quando si saprà della morte del piccolo Touya pensi che la gente non avrà reazione?...Lo sai che i segreti prima o poi vengono tutti fuori’ e lei lasciò cadere il panno e si mise le mani alle tempie mormorando “smettila…smettila di parlare”.
‘E perché? Non riesci a sopportare il fatto che fingi che le cose andranno bene quando hai lasciato tuo figlio morire e autodistruggersi perché ti ricordava di tuo marito invece che di un semplice bambino che voleva il tuo aiuto’ e lei iniziò a scuotere la testa “basta stai zitta!” disse con tono leggermente più alto di prima, ma la voce continuò a tormentarla finché non sentì una voce chiamarla a distanza “mamma? Sei qui?” e così la voce si fermò e lei ansimò senza fiato prima che prese una boccata d’aria e rispose “sì Fuyumi cara, sono nell’ufficio di tuo padre” e sentì i passi della figlia raggiungerla; mentre la ragazza puliva il pavimento la donna continuò a spolverare e quando arrivò alla parte interna della scrivania spostò la sedia per pulire meglio il pianale quando notò con la coda dell’occhio uno dei cassetti socchiuso.
Curiosa aprì il cassetto per vedere se ci fossero fogli da sistemare solo per trovare dei piccoli oggetti come una spillatrice e alcune puntine, ma al di sotto di esse vide quella che sembrava una cartellina beige e una parte di lei le disse di non toccarla e di farsi gli affari suoi ma un altra parte, mossa per curiosità, le disse di aprirla e vedere che cosa contenesse 'non è che tanto potevano esserci segreti di Stato giusto?' pensò...e alla fine infatti vinse questa parte; così si ritrovò a posare il panno per spolverare e prenderla tirandola fuori, subito l’aprì e lesse il primo foglio che diceva solo che erano analisi genetiche, DNA, di una persona e questo confuse la donna ‘per quale motivo Enji avrebbe questo tipo di documenti? Di chi sono?’ si chiese tra sé mentre lentamente sfogliò i primi fogli leggendo solo superficialmente i dati prima che arrivò all’ultima pagina che lesse con più attenzione e dopo averla letta sentì il respiro fermarsi e il suo corpo e i suoi organi congelarsi come se la Morte li avesse toccati, ma poi mormorò “no…no, non è possibile…n-…no, no, no, no...NO!” urlò facendo sobbalzare la figlia che fino a quel momento aveva appena finito di pulire il pavimento attorno alla libreria, all’urlo della madre si voltò “che cosa c’è mamma?! Va tutto bene?” le domandò ma la madre sembrava così pallida, più del normale considerando la sua carnagione chiara, che sembrava avesse visto un fantasma.
Rei era rimasta pietrificata dal terrore quando lesse il documento non poteva crederci…’wow hai visto? Te lo avevo detto: i segreti vengono tutti a galla prima o poi e tutti devono pagarne le conseguenze ahaha!’ parlò la vocina perfida, ma Rei la ignorò troppo concentrata sul cercare di respirare, “mamma che cosa c’è che non va?” provò a chiedere di nuovo la secondo genita quando non ricevette risposta la prima volta, si avvicinò alla scrivania per vedere che cosa avesse turbato la madre così tanto solo per vedere quest’ultima chiudere il fascicolo e portarselo al petto “n-non guardarlo... per favore Fuyumi” disse con voce bassa, roca e, oserebbe dire Fuyumi, spaventata “perché?”, ma la donna non rispose solo la strinse a sé prima di dire “i-io devo andare in camera tesoro, ho…bisogno di stare un attimo da sola” e senza aspettare risposta camminò a passo svelto verso la sua camera da letto e chiuse le ante prima di ansimare sedendosi sul pavimento con la cartellina che giaceva lì vicino ai suoi piedi, i fogli si sparsero un po’ a casaccio ma non per questo cambiarono ciò che vi era scritto nero su bianco.
Enji era rientrato appena da due minuti avendo il tempo di sospirare sapendo che quel giorno avrebbe dovuto farsi coraggio e leggere quei risultati, poiché i suoi colleghi e la gente avevano iniziato a vedere che qualcosa non andava in lui e il fatto che avesse alcune occhiaie, niente di drammatico o che allarmi troppo, non giocava a suo favore neanche lui era uno sciocco e sapeva che prima o poi doveva farlo e che non poteva rimandare oltre così decise che quella sarebbe stata la volta in cui lo avrebbe fatto, non poteva immaginare che sua moglie lo aveva preceduto qualche ora prima…quando Fuyumi venne da lui dicendo che la mamma si comportava in maniera strana lui non ha pensato che il motivo fosse legato ai documenti piuttosto a qualche piccola ricaduta ma quando la figlia gli disse “è iniziato quando ha trovato una cartellina beige in un cassetto della tua scrivania” e lì, in quel momento, Enji sapeva una cosa: sua moglie aveva visto i risultati e se questa è stata la sua reazione allora c’era solo un motivo plausibile…Touya e Li erano la stessa persona.
Rei passò il resto delle due ore chiusa nella sua camera a pensare e pensare freneticamente sul fatto che aveva appena scoperto oltre che andare in paranoia creando vari e possibili scenari di quello che sarebbe potuto succedere, rimase lì finché non sentì la porta della casa aprirsi e chiudersi seguita dalla voce di Fuyumi; pochi minuti dopo sentì un bussare alla porta “Rei? Stai bene?” arrivò la voce del marito e nel suo tono lei sentì una sorta di emozione simile alla trepidazione (?); quando non rispose lui avvertì che sarebbe entrato e dopo averlo fatto guardò la donna, che si era seduta ai piedi del muro vicino al letto, e solo dopo pochi istanti i suoi occhi catturarono dei fogli sparsi e una cartellina dolorosamente familiare aperta sul pavimento “Rei…” disse solo senza aggiungere altro, ma la donna capì perfettamente che cosa volesse dire.
“Tu...tu lo sapevi?” domandò lei dopo un minuto di silenzio tesa per la risposta dell’uomo per sapere se glielo avesse nascosto, ma lui scosse la testa “no, non ho avuto il coraggio di guardarli” rispose facendo una brevissima pausa “quando ho fatto le analisi ho preso i risultati e senza guardarli lo ho messi nella cartellina e li ho portati a casa…volevo farlo anche solo per mettere fine ai miei incubi e alla tensione ogni volta che penso a questa storia o Shoto nomina il nome Li”, si piegò raccogliendo i fogli da terra e riporli nella cartella “immagino che i risultati siano positivi” e lei fece solo un cenno prima che le lacrime venissero ai suoi occhi e lui annuì mormorando “ho bisogno di riflettere, sarò nel mio studio se vorrai parlarmi…a meno che non vuoi che resti” domandò verso l’ultimo ma quando la donna si morse il labbro scuotendo la testa lui la lasciò chiudendo delicatamente la porta e dirigendosi alla stanza.
Il giorno dopo Shoto notò che la sua sensazione di pochi giorni prima, nella quale era convinto che fosse successo qualcosa con i suoi genitori, era più forte di prima e non sa perché ma un buona parte di lui riteneva che avesse a cha fare con lui ‘lo dimostra il fatto che continuano a lanciarmi occhiate ogni due secondi come se non li vedessi’ si disse e questo lo fece agitare nel disagio, perfino Fuyumi di solito chiacchierona restò in silenzio parlando poco, quando finì si alzò e prese la sua ciotola per riporla nel lavandolo, voleva andarsene di lì e mandò un messaggio a Li dicendogli dove fossero lui e gli altri, a quanto pare Mei e Shinso sarebbero andati avanti poiché la ragazza aveva chiesto a Shinso di farle da modello per delle misure inerenti ad un progetto scolastico e doveva fare la prova prima dell’inizio della lezioni e voleva l'aiuto di Izuku per possibili aggiustamenti.
Quando si mise le scarpe salutò Fuyumi, che si era avvicinata oggi sarebbe entrata verso le nove quindi aveva il tempo per fare i piatti e prepararsi con calma, e tenendo in mano il cellulare cercò di ignorare lo sguardo persistente dei suoi, soprattutto di sua madre, pregando che il moro arrivasse più veloce e come se qualcuno lassù per la prima volta lo avesse sentito sentì una notifica sul cellulare indicando che Li era fuori e senza perdere tempo aprì la porta salutando tutti rapidamente; camminò con passo spedito ma senza far sembrare che volesse solo correre e Li sembrava accorgersene che qualcosa non tornava perché lo vide guardarlo con un piccolo sospetto e preoccupazione, era quasi arrivato a destinazione quando sentì dei passi veloci dietro e pochi secondi dopo si ritrovò con il braccio sinistro tirato indietro e la voce di Rei dire “Shoto...lui èTouya vero? È lui lo so! Perché non me lo hai detto?!”.
Shoto sentì come se il terreno dove si trovava si fosse aperto e cadde in un turbine di pensieri frenetici e di angoscia ‘che cosa? Come ha fatto a scoprirlo?! Endavour lo sapeva? Li crederà che sono stato io a dirglielo? Che cosa faccio?!’ iniziò a pensare in preda al panico respirando più velocemente mentre cercò di tirare il braccio via dalla presa della donna “i-io non so che cosa vuoi dire…lo sai che non è p-possibile” tentò di dire ma la donna scosse la testa “lo credevo anche io, ma non è così abbiamo trovato le prove…Touya è vivo” e lui sentì il respiro accellerrare in paura ma anche, sorprendentemente, rabbia dicendo “ti stai sbagliando!” con voce più ferma di quanto si sentisse e indietreggiò per ogni passo in avanti della donna, “mamma? Che cosa sta succedendo?” arrivò la voce di Fuyumi “Rei non fare niente per adesso” seguita poi dalla voce del padre, cosa che confuse la prima, ma la donna non ascoltò nessuno dei due invece fece altri due passi in avanti allungando una mano in avanti probabilmente per afferrare il figlio minore di nuovo e Shoto, forse per lo shock o per i ricordi d’infanzia, non si allontanò sufficientemente ma proprio quando stava per essere ripreso sentì qualcun altro prenderlo da dietro e la spalla e tirarlo via ritrovandosi davanti la schiena di Li che si frappose in parte tra lui e la madre, la quale si fermò di colpo grazie anche allo sguardo leggermente socchiuso dell’altro ragazzo.
“Signora Todoroki io e Shoto dobbiamo andare a scuola altrimenti faremo tardi” parlò inflessibile dando al ragazzo di eroica la possibilità di fare un sospiro di sollievo ora che non era da solo, quando la donna non disse niente Li si era girato facendo cenno al ragazzo di sbrigarsi e lui non se lo fece ripetere due volte tuttavia furono interrotti solo pochi secondi dopo da Rei che disse “Touya sei vivo” e Li si tese leggermente mentre Shoto sentì il respiro intopparsi “perché non hai detto niente? Dove sei stato? Perché non sei tornato a casa?” chiese lei a raffica e Shoto guardò dietro di sé osservando il viso della donna e istintivamente si ritrovò ad afferrare la manica della giacchetta di Li il quale si girò a guardarlo e vedendo l’espressione angosciata socchiuse gli occhi lanciando un occhiataccia alla donna prima di girarsi solo parzialmente e dirle “senta Torodoki Rei io non sono suo figlio” questo la fece fermare “non so su quali basi lei si appoggi, ma io non sono Touya Todoroki il mio nome è Li Jiang e le chiedo, quindi, di non importunarmi più”.
Una volta detto ciò Li prese Shoto e lo tirò via da quella casa fino a quando ne furono a debita distanza e solo allora si permise di prendere fiato “cazzo che mattinata del cavolo” affermò prima di sistemarsi lo zaino per poi guardare Shoto che sembrava sul punto di avere un infarto “Shoto? Stai bene?” gli chiese preoccupato ma l’altro non sembrava ascoltarlo “ehi mi senti?” domandò di nuovo cercando di guardare l’altro negli occhi vedendoli non solo spalancati ma anche umidi e lo sentì mormorare “m-mi…dis-spiace…mi dispiace…n-non l-ho detto io… i-io non so…” e Li nonostante le parole apparentemente sconclusionate capì che cosa stesse cercando di dire e il motivo del panico, così fece ciò che sapeva avrebbe funzionato sul fratello ovvero lo abbracciò “va tutto bene Shoto ti credo, però adesso devi respirare” gli disse e l’altro ragazzo ci mise più di un paio di minuti prima che riuscì a fare come gli aveva detto Li, ma non lo lasciò andare piuttosto tenne stretto Li e iniziò a piangere e tremare tra le braccia del fratello più grande chi lo tenne solo lasciandolo sfogarsi ‘proprio come quando ebbe quel crollo emotivo all’UA’ pensò ironicamente.
Mentre stavano così Li vide che alcuni passanti li guardarono ma nessuno di loro si fermò a chiedere se stessero bene ‘tipico di menefreghisti quali sono, scommetto che pensano tutti che ‘tanto se ne occuperanno gli eroi’ ridicoli’ pensò dentro di sé amareggiato ma si assicurò di nasconderlo bene e reprimerlo, adesso doveva calmare l’altro e proseguire fino ala scuola; “va meglio?” chiese dopo un altro po’ e il ragazzo dai capelli bicolore annuì pulendosi le lacrime e Li lo lasciò prendere un respiro profondo e ricomporsi dopodiché proseguirono verso la scuola anche se Shoto tenne con due dita la manica della giacca di Li; “perché non resti nei dormitori? Sono sicuro che Aizawa e Nezu non avrebbero problemi” e l’altro dopo un po’ rispose con voce roca “volevano che stessi a casa da loro ogni tanto perché questo avrebbe aiutato la…Rei, e Fuyumi me lo ha chiesto”.
Li non gradì tanto la risposta “capisco il punto di vista di tua sorella ma non dovrebbero decidere per te, e comunque mi pare che nei weekend tutti gli studenti vanno a casa, che motivo hai di restarci anche negli altri giorni?” e lui debolmente cercò di scrollare le spalle e questo irritò l'altro “Shoto è la tua vita questa e non devono decidere ciò che meglio per te, se tu hai cambiato idea e non vuoi andarci diglielo ad Aizawa e Nezu, se vuoi rimanere nei dormitori sono sicuro che uno degli altri insegnanti ti ospiterebbe diavolo potresti anche venire da me a Wanyin e Xichen non dispiacerebbe” disse il moro e Shoto sorrise sinceramente “non voglio essere un disturbo e siete già tanti” rispose ma Li sventolò la cosa “uno in più non cambierà niente oppure puoi stare con zia Inko e Izuku…comunque l’offerta è sempre lì” quando arrivarono era passati due minuti dal suono della campanella finale il che vuol dire che stavano in piccolo ritardo.
Quando Li arrivò in classe fortunatamente Hizashi non era ancora arrivato ma vide lo sguardo curioso di Izuku e dei membri del Gladiatori “tutto bene?” chiese Izuku che oggi aveva aiutato sua madre a riparare il tubo del lavandino che stava perdendo, e Li annuì “sì, ma dopo dobbiamo parlare” e Izuku guardò negli occhi azzurri ed è come se fosse passato un messaggio tra loro “ a pranzo andiamo da Shinso” e il moro annuì, appena due secondi dopo apparve Yamada che diede il buon giorno e iniziò la lezione; durante la pausa il duo camminò nella classe di eroica trovando Shinso insieme a quello studente biondo con un fulmine nero ai lati della testa, Denki, mentre Li rivolse lo sguardo a Shoto per vedere come stesse e lo vide chinato sulla scrivania mentre il cellulare vibrava in continuazione aggrottando la fronte si avvicinò alla sua scrivania e vide l’ID chiamate e fece un leggero ringhio vedendo il nome ‘Rei’ per poi prenderlo e attaccarle in faccia; “Shoto va avanti da quando sei arrivato a scuola?” gli domandò e il ragazzo in questione annuì portando Li a sospirare "devi dirlo ad Aizawa".
Izuku e Shinso si avvicinarono ai due proprio quando sentirono il Jiang dire l’ultima cosa “che cosa dovrebbe dirgli?” chiese Izuku curioso e Li li guardò facendo un cenno di parlare fuori “vieni con noi Shoto, hai bisogno di aria fresca” e senza aggiungere altro Li uscì dall’aula seguito dagli altri due e da uno Shoto fin troppo svelto per uscire dalla classe anche se il suo sguardo era stanco; Shinso e Izuku andarono a prendere Mei trascinandola via dal laboratorio, mentre Li andò a prenderle qualcosa da mangiare (poiché di solito Xichen preparava qualcosa per loro ma a causa degli impegni di quel giorno a lavoro non ha potuto) e li raggiuse, mentre stavano salendo le scale e senza dire niente mise il panino e la bibita nelle mani della ragazza dicendole di mangiarlo altrimenti avrebbe sequestrato personalmente i suoi bambini e lei imbronciata lo fece, ma segretamente era contenta che la sua nuova famiglia si preoccupasse di lei.
Quando arrivarono fuori Li raccontò quello che era successo a casa dei Todoroki e inutile dire che nessuno degli altri tre era contento “che cazzo di problemi hanno? Non possono farsi gli affari loro!?” gridò Izuku e Shinso aggiunse “sarà il senso di colpa vedendo alcune somiglianze tra Li e Touya è plausibile che credano che siano la stessa persona così da cercare sollievo” anche se c’era amarezza, Li sbuffò denigrante “certo come no, possono scordarselo che faccia o dica qualcosa per alleviare il loro senza di colpa” e sebbene sapeva di essere meschino voleva che loro soffrissero come aveva fatto lui, “e comunque finché non hanno prove e non dimostrano niente sono solo parole” aggiunse, ma qui Shoto parlò “forse potrebbero averne…”.
Tutti si girarono a guardarlo confusi e preoccupati “che vuoi dire? Quali prove avrebbero?” chiese Izuku ora estremamente preoccupato anche Mei e Shinso si guardarono preoccupati mentre Li rimase neutrale, “s-stamattina quando mi ha affrontato non appena sono uscito di casa mi ha chiesto se Li fosse Touya e…perché non glielo avessi detto…” fece una pausa guardandoli spaventato “i-io ovviamente l’ho negato ma lei ha detto di avere p-prove e non sapevo cosa dire…poi è arrivato Li” finì sena guardare nessuno negli occhi, “bè merda e adesso? Quali prove avrebbe?” chiese Mei parlando per la prima volta e Izuku parlò” se fosse vero si tratterà probabilmente di qualche prova scientifica, come il DNA o qualcosa del genere…oppure potrebbe aver preso delle informazioni già esistenti” rifletté “e da dove le avrebbe prese? A-Cheng è stato meticoloso quando mi adottò e Nezu ha promesso di monitorare le cose e assicurarsi che fosse così” parlò Li.
“...N-non pensate che centri l’UA vero?” domandò Shinso ma Li scosse la testa “lo escludo Nezu sa che tipo di famiglia sono i Todoroki e dopo l’episodio dell’USJ è stato più rigido e controllato ogni cosa che anche solo lontanamente non gli sconfinfera, se avesse saputo o avesse avuto sospetti che qualcuno aveva preso qualcosa da loro avrebbe contatto Jiang Cheng” disse Li e questo calmò la tensione sulle spalle del ragazzo insonne; “mi dispiace Li io non ho detto niente…lo giuro” disse quasi disperatamente pregando che gli altri gli credessero fu Izuku a parlare “Shoto calmati lo sappiamo che non sei stato tu” cercando di calmare l’altro anche Mei gli mise una mano sul braccio “stai tranquillo, Endeavour è un eroe, purtroppo, quindi avrà usato qualche modo illegale o poco consono per ottenere un campione di DNA di Li”.
“Inoltre se Li sospettasse qualcosa non credo che ti avrebbe accompagnato a scuola e ti avrebbe consolato non credi?” gli disse più dolcemente e Shoto la guardò negli occhi per cercare bugie ma quando non ne trovò si rilassò “giusto mi dispiace…io ho solo paura di perdere lui e tutti voi…ho paura di essere di nuovo solo” a proposito di Li, Izuku guardò suo fratello in tutto tranne nel sangue e lo trovò pensieroso e sospettoso così gli chiese “Li tutto bene?” e l’altor uscì fuori dai suoi pensieri profondi battendo le palpebre prima di guardare il verdognolo e ricordarsi della conversazione appena avvenuta e del senso di colpa che poteva sentire a ondate proveniente da Shoto, “Mei ha ragione, so che non sei stato tu qualunque cosa hanno fatto lei e Enji non sarà stata legalmente morale” queste parole definitive calmarono definitivamente lo studente di eroica; quando la pausa finì tutti si stavano dirigendo in classe quando furono fermati da Cementoss che li guardò tutti e quattro “ciao studenti mi dispiace disturbarvi ma Shoto Todoroki deve venire con me dal preside Nezu”.
La frase del professore colse tutti alla sprovvista e si guardarono con circospezione e dubbi mentre Shoto sentì una scossa di estremo disagio attraversarlo, vedendolo il professore disse con tono più pacato “non devi preoccuparti Todoroki non hai fatto niente deve solo parlarti” ma anche così le sue preoccupazioni non diminuirono anzi aumentarono, sapendo che non poteva tirarsi indietro disse a Shinso “puoi dire ad Aizawa-sensei che sarò in ritardo” e la cosa allo studente in questione non piacque ma sapendo che l’altro era un professore non poteva fare niente quindi si costrinse ad annuire e tutto il gruppo guardò come Shoto seguì Cemntoss dentro la scuola, Li e Izuku si guardarono comunicando qualcosa con gli occhi.
Shoto seguì l’insegnante fino all’ufficio di Nezu dove entrò e subito si guardò intorno quasi come se si aspettasse un’imboscata “grazie per essere venuto Shoto-kun…puoi andare Cementoss” congedò il suo dipendente che li lasciò soli, “so che probabilmente sarai confuso sul motivo per cui sei stato chiamato, ma devo chiederti delle cose” parlò facendo una pausa proseguendo solo dopo aver avuto un accenno “vuoi del tè o dell’acqua?” domandò allo studente ma quando questi rifiutò parlò “bene allora cominciamo, è successo qualcosa a casa tua ultimamente Shoto-kun?” in risposta l’altro si fermò momentaneamente come se avesse avuto una scossa elettrica (in senso negativo) e la chimera se ne accorse “che cos’è successo?”.
E Shoto rimase in silenzio per qualche minuto prima di dire “i-io… i miei si sono comportati in modo strano da qualche giorno e ho supposto che si trattasse di qualcosa che riguardasse me” fece una brevissima pausa “e perché lo hai pensato?” chiese più dolcemente “perché li vedevo lanciarmi sguardi quando pensavano che non me ne accorgessi oppure a volte proprio palesemente e…non sapevo perché” rispose, la chimera annuì “e hanno detto o fatto qualcos'altro?” gli chiese dopo “mi hanno…ogni volta che mi capitava di nominare Li si tesero sempre prima di guardarsi e poi lanciarmi delle occhiate” e Nezu strinse le labbra “pensi che abbiano sospetti?” e lui per la prima volta da quando entrò lo guardò negli occhi “credo di sì perché stamattina, quando sono uscito di casa per raggiungere Li, Rei mi ha fermato e mi ha detto che sapeva che Li e Touya fossero la stessa persona…e io sono sbiancato non sapevo che cosa dire tranne negare ma lei disse che aveva prove…”.
Nezu imprecò dentro di sé ‘cazzo, merda adesso sicuramente cercherà di avere conversazioni con Li e ovviamente ciò non farà piacere a nessuno: né a se stesso, né a Li ne tantomeno a Jiang Cheng e Xichen’ si costrinse a tenere tutto dentro il povero ragazzo aveva già abbastanza d’affrontare adesso e non voleva che fraintendesse e credesse di essere responsabile “capisco, bè questo non ci voleva…immagino che tu non sappia che tipo di prove giusto?” e lo studente scosse la testa sembrando però un po’ incerto “bè Izuku ha supposto che potesse essere qualcosa che ha a che fare con del DNA tipo capelli o sangue” e la chimera annuì tesa “l’UA non ha subito nessun furto o hacheraggio di alcun tipo e le tue informaizoni e quelle di Li sono state sigillate” disse forse leggermente sulla difensiva e Shoto disse “Li lo sa e anche Li e Mei hanno supposto che l’abbia ottenuto in maniera poco ortodossa” e la chimera annuì ringraziando che Li fosse intelligente perché onestamente non voleva affrontare un Jiang Cheng arrabbiato e ‘scommetto che anche Lan Xichen non è da sottovalutare’ pensò.
Un minuto dopo Aizawa entrò nell’ufficio “Nezu, Shinso mi ha raccontato che Shoto è qui” disse incontrando lo sguardo dello studente e disse “che cosa sta succedendo?” e la chimera gli raccontò quello che aveva scoperto fino adesso, “il motivo per cui te lo chiedo Shoto-kun è perché è da stamattina che sto ricevendo chiamate da Endeavour e da un altro numero che credo sia la moglie Rei Todoroki” ovviamente tale notizia fece irrigidire Shoto che disse “stanno chiamando anche me ininterrottamente, Li gli ha attaccato in faccia” guadagnandosi un risatina dalla chimera e un sorrisetto dall’animale “immagino che gioia per lui averlo fatto” prima che tornò serio “suppongo che debba chiamare A-Cheng per avvertirlo, sempre che non lo sappia già” bevve un sorso “ma sono più preoccupata per te Shoto caro” a questo sentì l’altro guardarlo confuso ma prima che l’animale potesse rispondere il telefono squillò di nuovo e questa volta vedendo che il numero era sempre lo stesso disse “devo rispondere se vuoi puoi allontanarti mentre parlo” propose a Shoto ma lo studente scosse la testa “no devo sapere che cosa vogliono e se hanno intenzione di fare qualcosa a Li".
La chimera annuì prima di rispondere "pronto chi parla” rispose la chimera in vivavoce “preside Nezu ho bisogno di parlare con Shoto ma non risponde alle mie chiamate né a quelle della madre” arrivò la voce di Enji che fece storcere il naso a tutti i presenti “il giovane Shoto è a scuola in questo momento quindi è chiaro che è impegnato” rispose il più pacato possibile “lo capisco, ma questa è una questione familiare” ribatté l’uomo, “e questa è un emergenza di tale importanza vitale da non poter aspettare la fine delle lezioni?” domandò la chimera attendendo la risposta “b-bè è…riguarda un eventi che è successo stamattina con Rei e Shoto e lei vorrebbe parlare con lui” cercò di spiegare l’uomo “posso capire ma dato che non è un emergenza la signora Todoroki può aspettare l’uscita per chiamarlo, anche perché così facendo sta distraendo lo studente in questione e i suoi compagni di classe dalle lezioni” affermò risoluto il preside, alla fine Enji attaccò dicendo che avrebbe aspettato la fine delle lezioni ma Shoto non era tranquillo, non voleva parlare con la madre di Li/Touya sapeva, però di non avere molta scelta….
Dopo che torno in classe mandò un messaggio a Li dicendogli che era tornato in classe e gli fece un rapido riassunto dicendogli di trasmetterlo a Mei e Izuku poiché scrisse anche a Shinso, considerando che si trovarono nella stessa classe, quando mancavano pochi minuti alla fine della scuola Shoto si stava avviando all'ingresso dell'UA, all'improvviso sentì dei sussurri crescenti di alcuni studenti intorno a lui e voltandosi per qualche secondo in giro vide il motivo di tali sussurri...lì davanti c’erano Rei ed EnJi ad aspettarlo e per qualche motivo sentì una pelle d’oca; non voglio affrontarli’ si disse ma non avrebbe permesso ai due di creare problemi a Li e la sua famiglia così si avvicinò, “Shoto caro mi dispiace per stamattina, non volevo spaventarti” si scusò la donna “è solo che sapere che Touya è vivo e che tu lo sapevi, e non me lo hai detto, mi ha ferita” e Shoto si morse un po’ a guancia rispondendo poi “non capisco perché insisti con il fatto che siano la stessa persona…e anche se lo fossero che cosa t’importerebbe? Non lo facevi prima e adesso sì?” sentendosi infastidito dal fatto che la sua famiglia volesse interferire con quella di Xicheng.
“Non è…non è così io…” tentò di dire ‘ah no? Eddai anche lui che è socialmente inetto e apatico l’ha capito, il motivo per cui vuoi sapere a tutti i costi di Touya/Li è solo per placare e pulire eventualmente la tua coscienza per averlo abbandonato quando avresti dovuto aiutarlo’ disse velenosamente la solita vocina che lei finse di non sentire “io voglio solo sapere se è lui” provò a ridire la donna “e perché?” pretese di sapere il figlio più piccolo “perché…perché vorrei scusarmi e parlargli” confessando alla fine; "non devi scusarti con me perché io non sono Touya Todoroki” arrivò una voce dietro di loro che li portò a spalancare gli occhi e voltarsi velocemente solo per trovare Li Jiang in piedi che li guardava con occhi socchiusi e calcolatori.
Rei lo guardò e si girò completamente ignorando Shoto il quale ne approfittò per allontanarsi e raggiungere Mei, Shinso e Izuku che stavano lì in allerta in qualche modo; la donna scosse la testa “no non è così…tu sei Touya lo so, Enji lo sa” e qui Li socchiuse gli occhi guardando l’energumeno e di nuovo la donna “allora ti ha mentito oppure lo hanno bleffato se ha preso l'informazione da terzi” affermò “non è possibile che il DNA menti” ribatté l’uomo distogliendo lo sguardo “…io ho preso un campione del tuo DNA e l’ho analizzato” confessò l’uomo guardandolo negli occhi e quando vide la rabbia in quegli occhi azzurri ghiacciati ebbe un sussulto perché era la stessa immagine che vedeva quando faceva gli incubi, sentì vagamente anche Rei sussultare poiché a lei deve avergli ricordato quella sera in cui le ha gridato contro di essere complice.
“Che cazzo hai fatto? Hai rubato il mio DNA? Questo è violazioni della mia persona!” disse spazientito Li stringendo i pugni mentre gli altri sussultarono anche Shoto rimase a bocca aperta, nel frattempo Shinso inviò un messaggio a Xichen; “era l’unico modo per avere un po’ di pace nella nostra sofferenza…dovevamo sapere la verità” disse lui e lei annuì; “stronzate!! Non avevate alcun diritto di fare una cosa del genere! Chi cazzo vi credete di essere?!!” gridò loro Li sentendo le sue fiamme ardere; nel frattempo intorno a loro si stava formando un pubblico che via via si ingrandiva un po’ di più attratte dalla discussione ad alta.
Shinso e Izuku sapevano che dovevano intervenire prima che le cose degenerassero troppo, ma non sapevano come fare e comunque non c’era modo di negare la cosa se davvero i Todoroki avessero il DNA comparato di Li; Mei aveva mandato un messaggio a Nezu informandolo di quello che stava accadendo pregando che intervenisse qualcuno sapeva che a Li la sua famiglia non piaceva soprattutto i suoi genitori, e con ottimi motivi, e sebbene fino ad ora era stato civile con loro e sarcastico questa volta Mei aveva paura che Li sarebbe esploso e con esso tutto il dolore, la rabbia e il rancore che aveva dentro di lui e dato che sapeva che le sue fiamme reagivano ad esse…lei temeva che Li si sarebbe fatto male di nuovo e non lo voleva, non voleva perdere suo fratello a causa di genitrici incompetenti…ma anche lei come gli altri due non sapeva che cosa fare o come intervenire.
Rei nonostante il buon senso le disse diversamente ignorò l’atteggiamento ostile di Li e continuò a parlare “Touya so che sei ferito, ma possiamo rimediare” “non c’è niente da sistemare! Voi non siete i miei genitori e io non sono TOUYA TODOROKI!!” l’urlo del nome sconvolse il pubblico circostante perché stavano scoprendo solo ora l’esistenza di un altro figlio dell’attuale eroe numero e quello che disse dopo li sconvolse ancora di più “io mi chiamo LI JIANG e non sono vostro figlio, lui è morto!!” accentuò le sue parole lasciando che le sue fiamme azzurre si sprigionassero un po’ in avvertimento facendo indietreggiare anche il pubblico; “lo so che ti ho ferito Touya e mi dispiace tanto tesoro, io…non sono stata una buona madre per te-“ “basta così” arrivò poi una voce calma ma allo stesso tempo fredda e spietata “credo che dovrebbe smetterla di parlare signora Todoroki” sentendo la nuova voce tutti si girarono e Shoto, Li e i suoi fratelli riconobbero Lan Xichen che si eregeva davanti a loro un po' ansimante (aveva corso appena uscito da lavoro) ma con un espressione seria, dura e con un avvertimento nei suoi occhi dorati che si erano acuiti verso la coppia Todoroki.
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